Venerdì, 27 Maggio 2016 09:40

27 maggio

Presi gli assassini di Rivabella | Autovelox, l’ora dei ricorsi | Notte Rosa, il programma

(Rimini) Diviso un due parti, il discorso pronunciato dal vescovo di Rimini Francesco Lambiasi davantil’arco d’Augusto poche ore fa in occasione delle solennità del Corpus Domini. La prima prende spunto dal miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci di Gesù. Con quel gesto capace di sfamare oltre cinquemila persone, il Signore inaugura una nuova prassi: quella della convivialità, del con-dividere e del con-vivere, di contro al vecchio codice "ognuno per sé".
Con il suo gesto, Gesù non vuole semplicemente sfamare la gente, ma compiere un "segno" che riveli come Dio vorrebbe il mondo: attraversato dall'economia del dono.
Nella seconda parte del suo intervento, il Vescovo di Rimini parte da un dettaglio contenuto nel brano del vangelo di Luca (i discepoli dicono a Gesù di congedare la folla perché possa procurarsi, oltre al cibo, anche l'alloggio, Lc 9,12) che merita di essere messo a fuoco con la lente d'ingrandimento. Si tratta dell'emergenza casa e del disagio abitativo, un tema che il Pastore della Chiesa riminese aveva già trattato in passato (2007) ma che nel corso degli anni è diventato crescente e rappresenta oggi – nelle sue diverse declinazioni - una vera e propria emergenza.

 

Messaggio del Vescovo alla Città La logica eucaristica della Misericordia L'emergenza-casa e il disagio abitativo Rimini, Arco di Augusto, Corpus Domini, 26 maggio 2016


1. “Le ombre si distendono, scende ormai la sera” in quel frammento di nudo, rovente deserto della Giudea. È dalle prime ore del mattino che attorno all’esile figura del rabbi Jeshù di Nazaret si accalca una folla di ben oltre cinquemila persone. Tutti incatenati dalla magia delle sue parole traboccanti di cielo. Tutti incantati dalla prodigiosa potenza delle sue mani che accarezzano dolcemente malati e indemoniati. Ma via via che il sole comincia a declinare, il momento si annuncia sempre più critico, fino a diventare drammatico. I discepoli se ne fanno portavoce e interrompono bruscamente il maestro: “Mandali via perché vadano nei villaggi e nelle campagne dei dintorni, per alloggiare e trovare cibo, perché qui siamo in una zona deserta”. Ma per Gesù questo interesse non basta e sfida i suoi con grinta audace: “Voi stessi date loro da mangiare”. Solo se l'interessamento dei discepoli si traduce in pieno coinvolgimento, si può parlare di vangelo.
Gesù non vuole semplicemente sfamare la gente. Vuole compiere un “segno” che riveli come Dio vorrebbe il mondo. Secondo i discepoli la gente avrebbe dovuto comprarsi da mangiare. Per Gesù invece la logica del comprare va sostituita dalla logica illogica del condividere: questo significa che devono cambiare le relazioni fra me, te e gli altri, e fra noi, i beni e il denaro. Io sono responsabile dell'altro. I care. Non posso cavarmela facendo le spallucce: “Sono forse io il custode di mio fratello?” (Caino). Mi debbo invece fare suo prossimo. E che razza di prossimo sono se mi disinteresso del suo bisogno? Le cose che possiedo - fossero pure solo cinque pani e due pesci - sono doni di Dio da condividere con gli altri, non da godermi senza o addirittura contro gli altri. Lo schema del comprarsi da mangiare crea i fortunati e gli sfortunati: e così pochi hanno molto o addirittura troppo, mentre molti hanno poco o troppo poco o addirittura niente. I discepoli, che chiedono a Gesù di congedare la folla perché possa andare a comprarsi il pane, devono passare dal vecchio codice – “ognuno per sé” - alla nuova prassi di Gesù: quella della convivialità, del con-vivere e con-dividere. L'economia del possesso ammazza quella del dono. Noi possediamo veramente solo quello che doniamo.
Del resto, se anche i discepoli avessero loro stessi comperato il pane per la gente (“a meno che non andiamo noi a comprare viveri per tutta questa gente”) avrebbero compiuto un gesto di bontà, una pura beneficenza. Ma la carità è molto più impegnativa della beneficenza: la prima coinvolge e crea un legame, la seconda si accontenta di un gesto occasionale. Gesù invece vuole lanciare un segno che introduca nei rapporti reciproci il lievito dirompente di un sistema rivoluzionario, in grado di rivelare il volto nuovo del Dio cantato da Maria, quello che “ricolma di beni gli affamati e rimanda i ricchi a mani vuote”.


2. Ma ora fissiamo un particolare. Nella versione della moltiplicazione dei pani redatta dall'evangelista Luca si trova un dettaglio che merita di essere messo a fuoco con la lente d'ingrandimento. Quando i discepoli dicono a Gesù di congedare la folla, lo fanno perché la gente possa procurarsi non solo il cibo, ma anche l’alloggio (Lc 9,12).
Sfruttiamo questo assist interessante e, nel contesto del giubileo in corso - dedicato appunto alla Misericordia - notiamo che la quarta opera di misericordia corporale - alloggiare i pellegrini - viene tradotta nel Catechismo della Chiesa Cattolica con ospitare i senza tetto (n. 2447).
I senza tetto... Richiamiamo la drammatica litania di una situazione che continua vistosamente a peggiorare. Secondo dati forniti dal Comune, a Rimini, risultano 15mila appartamenti sfitti, mentre un numero sempre maggiore di persone è costretto a dormire in strada, nelle barche, sotto i ponti, nelle case abbandonate, in macchina o, nel migliore dei casi, alla Caritas e alla Capanna di Betlemme o in strutture di emergenza o presso famiglie generose. In base a una recente inchiesta della nostra Caritas, hanno dichiarato di essere prive di abitazione 1.340 persone su tutto il territorio diocesano; rappresentano il 23% degli italiani e il 21% degli stranieri.
Inoltre è notevolmente aumentato il numero delle famiglie che hanno dichiarato di non riuscire a pagare il canone di affitto da mesi. Tra queste un centinaio hanno ricevuto l’ingiunzione di sfratto. Per quanto riguarda le locazioni, non è noto né il numero totale degli appartamenti affittati in nero per gli studenti, né quello per i turisti estivi; è però risaputo che il fenomeno esiste e va registrando una continua escalation.
In positivo, mi permetto di richiamare alcune proposte operative già indicate in un documento della Diocesi dell'ormai lontano 2008, in cui tra l'altro si chiedeva agli istituti di credito di concedere contributi a tasso agevolato per l'edilizia popolare. Si proponeva di incentivare progetti di abitazione anche per famiglie numerose e a prezzi accessibili. Di aumentare la dotazione di aree per le case sociali, come pure di agevolare fiscalmente chi affitta. E di sostenere l'aggregazione di cooperative per la costruzione della prima casa.
Recentemente va registrato il fenomeno delle comunità parrocchiali che hanno aderito al progetto “parrocchia accogliente”, in risposta all'appello di papa Francesco. Sono al momento una dozzina: in alcune il progetto è già in fase di attuazione, in altre è allo studio. Ma, come Chiesa diocesana, possiamo e dobbiamo fare di più...
Ciò sarà possibile se faremo nostro il passaggio di una preghiera eucaristica: "Signore, donaci occhi per vedere le necessità e le sofferenze dei fratelli". Abbiamo bisogno di occhi nuovi. I nostri sono troppo vecchi e fuori uso. Resi strabici dall'egoismo. Fatti miopi dal tornaconto. Assuefatti a scorrere troppo rapidamente i malinconici, interminabili elenchi delle nuove povertà. Sono i profughi in fuga dalle loro terre perché non vi trovano pane e libertà. Sono i pensionati con redditi bassissimi. Sono i giovani scippati di ogni speranza per il loro futuro. Sono le ondate oceaniche di poveri privi dell'essenziale: la salute, la casa, il lavoro, il salario, la partecipazione...
“Donaci occhi nuovi, Signore Gesù. Altrimenti il nostro giubileo non solo non ci farà ottenere alcuna indulgenza e non ci farà guadagnare alcuno sconto sui nostri peccati, ma aumenterà a dismisura il nostro debito nei confronti dei poveri. E perciò anche nei tuoi confronti”.


+ Francesco Lambiasi

Giovedì, 26 Maggio 2016 17:31

Al Riccione day torna la ‘Saviolina’

(Riccione) Per l'occasione torna a 'vele spiegate' anche la Saviolina! Fresca di restauro, la storica imbarcazione della marineria romagnola risalente al 1928, venerdì 27 maggio alle ore 11.00 sarà rimessa in mare nel porto della Perla Verde.
Per festeggiare il suo ritorno e ammirarla in tutto il suo splendore, il Club Nautico di Riccione ha organizzato un brindisi di benvenuto offerto a tutti i presenti.
Sempre venerdì, dalle ore 9 il Club Nautico aprirà le sue porte per l'Open day dedicato a tutti i bambini dai 6 ai 14 anni di età che vorranno avvicinarsi alla navigazione.
Quest'anno Riccione Day è stato promosso anche da un partner nazionale: Trenitalia che, nei giorni scorsi ha inviato a migliaia di soci Cartafreccia la newsletter contenente le informazioni sulla promozione Al Mare in Treno e il link al video ufficiale di Riccione Day, caricato sul sito web dell'evento www.riccioneday.it. L'intero programma della giornata, con tutti gli eventi e le iniziative di comitati, parchi tematici, terme, spiagge, ristoranti, bar, gelaterie, hotel e tanto ancora è scaricabile dal sito internet di Riccione Day.

(Rimini) Partono dalle loro esperienza di mamme, che raccontano, per avanzare le proposte di Rimini attiva, una delle liste collegate alla ricandidatura di Andrea Gnassi alle elezioni amministrative del 5 giugno. Sono Caterina Rivola e Annalisa Natale e chiedono politiche di conciliazione tra lavoro e famiglia.


“Sono mamma di una bambina di 7 anni, lavoro come dipendente part-time e come libera professionista, parto da casa con due/tre borse, con il pranzo, la merenda, il cambio abito; esco di casa alle 8:26 (sempre in ritardo) e ci torno alle 20:30 se va bene...Se non ci fossero mio marito e mia mamma non so come farei...Siamo una squadra a incastro, dove non arrivo io ci sono loro.
Avrei necessità di giornate da 32 ore per avere il tempo da dedicare a mia figlia, vederla crescere, portarla al parco, guardarla e basta...Non posso, non posso non lavorare e posso solo ringraziare... Ma penso... Mi guardo intorno e vedo mamme nella mia situazione e alcune senza supporti, senza nonni, senza mariti..con necessità di lavorare per portare avanti la famiglia.. trovo profondamente ingiusta la fatica che fanno. Non sarà abbastanza, ma avere qualcuno, un servizio giornaliero, con persone di fiducia a cui affidare i bambini in orari definiti in base ai bisogni è per alcune mamme un aiuto importante, non per delegare la crescita dei figli a qualcun altro...ma per poter sopravvivere... Perchè vivere come madre è un'altra cosa”, racconta la prima.


“Nella mia vita di qualche anno fa, quella in cui non ero madre, non mi ero mai resa conto di quanto potesse essere difficile conciliare tempi di lavoro e famiglia. Oggi che sono mamma di una splendida bimba di 6 mesi e ho ricominciato a lavorare faccio i salti mortali per gestire tutto nel modo migliore e non togliere nulla alla mia famiglia e fare bene il mio lavoro. Non rinuncerei mai al mio lavoro, coordino un progetto che mi piace ma che mi stanca e mi porta via da casa diverse ore, non tantissime, ma abbastanza da sentirmi spesso in difficoltà con il mio ruolo di mamma.
Non posso contare su mio marito, lavoratore autonomo che ha orari proibitivi e se non avessi la nonna con il suo sostegno quotidiano, non saprei come fare! Non sto dicendo nulla di nuovo, donna, mamma, e lavoratrice è una conciliazione difficile senza il supporto della famiglia, della scuola, della comunità. Mi piacerebbe pensare alla possibilità di creare servizi educativi sempre più a misura di famiglia che non si sostituiscano ad essa, ma che possano costituire opportunità per noi genitori”, racconta la seconda.


Conciliare i tempi di lavoro con quelli dei figli “può sembrare un'impresa titanica per la maggior parte dei genitori senza una rete di aiuti e un'ottima organizzazione. Quando si parla di politiche di conciliazione si fa riferimento sia agli uomini sia alle donne, ma noi donne e mamme viviamo con maggiore pressione questo problema ed è per questo che vogliamo ragionare sulla possibilità di creare strumenti a livello locale che rendano compatibili sfera lavorativa e sfera familiare”.
Cosa fare? “Basterebbe aumentare gli aiuti sociali alla maternità e alla cura di figli, rendere più flessibili i servizi educativi/culturali, adattare il lavoro ai ritmi familiari, corresponsabilizzare i cittadini nella crescita di nuove risposte ai bisogni”.


Le proposte di Rimini attiva, quindi, contemplano asili e scuole primarie aperte oltre la didattica, parlano di sensibilizzare e coinvolgere datori di lavoro, aziende private e pubbliche, sindacati e ragionare sulla disponibilità a modificare gli orari di lavoro e a configurare forme di welfare aziendale che prevedano tempo flessibile o banche del tempo personalizzate. Chiedono una diversa offerta dei trasporti, di valorizzare i luoghi di cultura, gli spazi verdi della città e farne luoghi di costruzione di relazioni, ampliare gli orari di fruizione dei luoghi della cultura, valorizzare la capacità di attivazione delle famiglie affinché, attraverso la costruzione di reti e legami tra loro, possano generare risposte adeguate alle loro esigenze di conciliazione. Proposte che vorrebbero realizzare attraverso il Piano strategico.

(Rimini) Tornei sportivi, giochi per grandi e piccini, tanta musica, gastronomia locale: sta per partire la festa delle scuole della Fondazione Karis, in collaborazione con l’associaizone Argylia.
Per due giorni la colonia Comasca e la spiaggia antistante si animeranno con sporto, gioci e spettacoli all’insegna di un programma che prosegue nel solco di una tradizione consolidata. Appuntamento di punta sarà il Karis’s got talent, rassegna di piccoli e grandi artisti scelti fra alunni, professori e genitori della Karis, che si terrà domenica 29 maggio alle ore 21, presso il giardino della Comasca. A decretare il vincitore sarà una giuria d’eccezione composta da Walter Muto, musicista e critico musicale, l’attore Simone Riccioni, autore e attore del film ‘Come saltano i pesci’ e alcuni membri della band riminese Landlord, protagonista dell’ultimo X Factor.
L’appuntamento è sabato e domenica presso la colonia, sede principale della Fondazione. Ingresso libero. Programma dettagliato su www.karis.it e sui social.

(Rimini) Presenta l’undicesima edizione della Notte Rosa, il ‘Capodanno dell’estate italiana’, su 160 chilometri di riviera adriatica, da Comacchio a Senigallia, il 1 luglio. ‘Pink Positive’ è lo slogan di quest’anno, un invito alla leggerezza e alla positività. Si segnalano, in particolare il concerto di Carmen Consoli alle 21,30 in piazzale Fellini a Rimini; quello della Sicial band guidata da Luca Barbarossa alle 22,30 a piazzale Roma a Riccione, i Moka club e Ivana Spagna alle 21,30 in piazza Primo maggio a Cattolica, i Nomadi alle 21,30 in piazza della Repubblica a Misano. Per il programma completto, cttà per città, dalla Romagna alle Marche, visita il sito ufficiale.

(Rimini) Sarà un ponte del 2 giugno che promette bene per il turismo, almeno a quanto dichiara Infoalberghi (www.info-alberghi.com), il portale che raccoglie le richieste di prenotazione in riviera.
Infoalberghi propone “un confronto statistico tra il ponte del 2 giugno 2016 e quello del 2015 in termini di interesse turistico verso la riviera romagnola. Analizzando le mail di richiesta inviate dagli utenti web agli hotel della costa attraverso il portale www.info-alberghi.com per il periodo dal 2 al 5 giugno, emerge che il numero complessivo di invii è aumentato del 12,5% rispetto allo scorso anno, già estremamente fortunato”.
In particolare, “le preferenze degli utenti sono ricadute su Rimini, dove le mail di richiesta sono aumentate del 17,7% rispetto all'anno scorso. Segue Riccione che però perde l'8% delle richieste, così come Milano Marittima (-1,4%). Guadagnano terreno, invece, Cesenatico (+ 27%), Cattolica (+25%), Cervia (+30%) e Misano Adriatico (+34%). Aumentano anche le richieste per Gabicce Mare che però resta fanalino di coda pur registrando un aumento del 20,7% nel numero di mail rispetto all'anno precedente”.
Rimini trionfa anche su Trivago che la segnala, per soggiorni tra l'1 e il 6 giugno, come prima destinazione di mare ricercata dai turisti e si posiziona al secondo posto della top 10 per mete nazionali e internazionali.

(Rimini) Cresce il numero dei denunciati e quello degli arresti nel riminese. Il dato è stato fornito questa mattina in occasione della cerimonia del 164esimo anniversario della fondazione della Polizia di Stato che si è svolta tra piazza Cavour e il teatro Galli all’insegna del motto storico ‘Esserci sempre’. E’ stato il questore Maurizio Improta a dare conto delle attività della polizia, anche numericamente: denunciati +9% (1998), arresti +28% (315), veicoli controllati + 40%, persone controllate + 50%, persone denunciate + 40%, denunce ricevute - 20%.


Pari a diverse centinaia di migliaia di euro (tra immobili, conti correnti, veicoli, ecc.) l’ammontare dei sequestri finalizzati alla confisca di beni nell’ambito dell’attività amministrativa, 902 le ordinanze emesse nel 2015 per l’ordine e la sicurezza pubblica: servizi di prevenzione e vigilanza relativi congressi e convegni politici, manifestazioni politiche e sindacali, fiere e saloni internazionali, gare sportive di carattere nazionale e internazionale, visite di personalità di rilievo e servizi straordinari di prevenzione e contrasto di reati connessi alla prostituzione, “stragi del sabato sera”, abusivismo commerciale, controllo di locali pubblici e circoli privati. E per il 2016, al 20 maggio, si registra un aumento del numero di ordinanze del 18% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Servizi spesso emergenti che hanno comportato un impiego medio giornaliero di personale in servizio presso la Questura di circa 20 unità (non sono compresi nel conteggio né il personale delle specialità né quello aggregato nei mesi di luglio ed agosto).


Per ricordare i momenti operativi più significativi il questore, unitamente al prefetto, al comandante provinciale dei Carabinieri e al comandante provinciale della Guardia di finanza, ha proceduto alla consegna delle ricompense e dei riconoscimenti al personale che si è distinto in operazioni di servizio: encomio solenne ad Antonio Pio Albrizio, encomi a Vincenzo Papagni, Alessandro Marchini, Giampiero Diotallevi, Roberta Rizzo, lodi Enrico Rrossi e Angela Gadaleta, Margherita Buttarelli, Francesco Lodovichetti, Alberto Gamberini, Massimo Di Stefano, Tatiana Nigro, Damiano Boggiani, Luca Caldari, Davide Ermeti, Antonello Spoletini, Emanuele Floreale, Antonio Cangiotti, Eugenio Godenzini e Alessandro Guidomei, Matteo Riccardi.


Il questore, nel corso del suo intervento, ha inoltre effettuato un preciso richiamo, leggendone alcuni passaggi essenziali, al discorso tenuto dal prefetto Gabrielli, in occasione della prima cerimonia da capo della Polizia. “Si tratta di una missione a vocazione civica, animata dallo spirito di testimoniare nei fatti, nei comportamenti e nei contegni la ferma volontà di incarnare un baluardo di legalità che alimenti serenità negli onesti e ingeneri fondato timore nei criminali. Al contempo, e anzi a monte, è una missione “interna”, laddove in una struttura gerarchicamente ordinata e disciplinata, ciascun sottoposto, sin dal più giovane agente, possa guardare al sovraordinato non solo come ad un superiore, ma anche e soprattutto come ad un esempio da seguire, nella vita pubblica come in quella privata. Pertanto ciascuno, al proprio livello di responsabilità, avrà come primo dovere quello di occuparsi e preoccuparsi delle esigenze degli operatori affidatigli, a loro attento e vicino in qualsiasi momento…. La cura del personale di cui sto parlando è indiscutibilmente la sfida più grande cui ognuno è chiamato, da esercitarsi con umanità, perseveranza e senso della misura. Profonda è, infatti, la differenza tra l’errore riconosciuto, cui riservare un atteggiamento benevolo nel rispetto della legge, e la violazione del giuramento che per ciascuno di noi, rammento a me stesso, è di incondizionata fedeltà alla Repubblica, alla Costituzione e alla legge”.

(Bellaria) Dopo la serata anteprima, oggi all'Arena Italia, domani prende ufficialmente il via il 34esima edizione del Bellaria film festival. La rassegna ospita anche quest'anno i concorsi Italia Doc, vetrina della miglior produzione documentaria italiana, e Casa Rossa Art doc, sezione riservata ai film dedicati al mondo dell'arte. Il programma della prima giornata prevede ben otto film in concorso, con cinque prime visioni italiane.
Le proiezioni cominciano già alle 15 al Cinema Smeraldo, casa del concorso Casa Rossa Art Doc. Si parte subito con una sorpresa per la proiezione in prima assoluta di Inagibile (27'), documentario di Giulia Natalia Comito e Tommaso Cassinis sul cantautore emiliano Bob Corn. A precedere il film è un live set dello stesso musicista, vera icona della scena indipendente italiana. Il programma del Cinema Smeraldo prosegue poi con altri due film mai proiettati nel nostro Paese: alle 16.30 E42 (34'), originale esplorazione dell'EUR firmata dall'artista californiana Cynthia Madansky; e alle 18 La visite (16'), film di Alessandra Celesia che, in modo poetico e delicato, racconta il primo contatto di un ragazzo autistico con il mondo del teatro. Alle 18.30 altro appuntamento da non perdere con Aurora. Un percorso di creazione (60'), art doc sull'ultimo spettacolo del grande coreografo Alessandro Sciarroni. In sala è presente lo stesso Sciarroni, che presenta il film in compagnia del regista Cosimo Terlizzi.
Dalle 16, al Cinema Astra, partono anche le presentazioni dei film selezionati per il concorso Italia Doc. Si comincia con un documentario premiato al Torino film festival, Il solengo di Alessio Rigo de Righi e Matteo Zoppis (70'), incredibile storia di un uomo vissuto per più di sessant'anni in una grotta di tufo. Seguono due prime visioni italiane: alle 17.30 la regista Paola Salerno presenta il toccante film autobiografico Il matrimonio (84'); alle 19 è la volta di Marco Amenta, in concorso con Magic Island (70'), picaresco documentario sull'eredità, materiale e affettiva, dell'attore italo-americano Vincent Schiavelli. Grandissima attesa infine alle 20.30 per S is for Stanley (78'), documentario di Alex Infascelli da poco premiato con il David di Donatello. Il film racconta l'amicizia trentennale di Stanley Kubrick con il suo autista e braccio destro Emilio D'Alessandro, ospite d'onore al BFF insieme allo stesso Infascelli. Ad accompagnarli nella presentazione del film è Filippo Ulivieri, autore di Stanley Kubrick e me, il libro-intervista che ha ispirato il progetto cinematografico.
In contemporanea si conclude il focus su Un ragazzo, tre ragazze organizzato in collaborazione con la Cineteca di Bologna. Alle 20, al Cinema Smeraldo, è infatti in programma La fabrique du Conte d'été, making of del capolavoro di Éric Rohmer firmato dalla sua assistente Françoise Etchegaray e da Jean-André Fieschi (2005, 93'). Alle 22.30, spazio invece alla grande musica con i live dell'Arena Italia. Ospiti d'eccezione sono Vasco Brondi (Le luci della centrale elettrica) e Massimo Zamboni (CCCP, CSI). Alternando canzoni e parole i due musicisti presentano Anime galleggianti, progetto nato da un viaggio in zattera lungo i canali che portano al Delta del Po. Lo spettacolo prevede anche un omaggio video, a cura di Humareels, a un altro grande narratore delle pianure, Gianni Celati; a tessere i fili del discorso sono Simone Bruscia, direttore artistico del BFF, e Marco Antonio Bazzocchi, direttore del Museo La Casa Rossa di Alfredo Panzini. A seguire (ore 24) salgono sul palco i Caracas per l'inedito live set La Linea goes to Caracas: con le sue sonorità reggae-world il gruppo guidato da Valerio Corzani e Stefano Saletti accompagna i formidabili disegni animati della Linea di Osvaldo Cavandoli.
Nel ricco programma di venerdì 27 maggio vanno segnalati due appuntamenti per gli studenti. Alle 10, alla Biblioteca comunale di Bellaria, prende il via A scuola di video partecipato, laboratorio del regista Angelo Loy riservato alla classe II D della Scuola media Alfredo Panzini. Alle 10.30, al Cinema Astra, è invece in programma Napoli bomba sociale, incontro sull'emergenza-camorra organizzato dall'associazione DIG | Documentari Inchieste Giornalismi. Insieme a Matteo Scanni (DIG) intervengono Giulio Golia e Francesca Di Stefano, autori per Le Iene di un recente reportage sul tema. L'appuntamento è aperto anche al pubblico.
La prima giornata di festival prevede anche l'inaugurazione della mostra Aspirante romagnolo. Storie regalate (ore 15, Cinema Smeraldo) realizzata dagli studenti dell'ISIA di Urbino Alice Cleva, Lorenza Doria, Sara Guazzarini e Giulia Rattini sotto la guida di Marco Tortoioli Ricci, docente di Specialistica di Comunicazione e Design per l'Editoria. Aspirante Romagnolo è un progetto sperimentale sul territorio della Romagna e sarà visibile al Cinema Smeraldo nelle tre giornate del festival con orario 15-20; sabato 28 e domenica 29 maggio la mostra sarà aperta anche al mattino, con orario 10-13.
Da non perdere infine l'inaugurazione di Camera con vista #2, rassegna organizzata in collaborazione con Radio 3 Rai e curata da Graziano Graziani e Lorenzo Pavolini. Dalle 18 alle 24, l'Hotel Ermitage si trasforma in "albergo sonoro" offrendo le sue suite all'ascolto di otto tra i migliori documentari radiofonici recentemente trasmessi, o di prossima programmazione, nel programma Tre soldi.

(Rimini) Il ‘patron’ del Popolo della famiglia, Mario Adinolfi, sarà sabato a Rimini a sostengo della candidatura di Ada Di Campi a sindaco. “Siamo molto onorati della sua presenza in quanto potremmo approfondire le sfide che in questo tempo di forte crisi economica e sociale sono cruciali per il rilancio vero e definitivo del nostro territorio e della nostra nazione”, commenta il portavoce del Pdf Monica Boccardi.
“Questo incontro con Mario Adinolfi e Ada Di Campi - spiega Boccardi - potrà meglio spiegare le modalità con cui il Pdf vuole affrontare le suddette sfide e di come la famiglia giochi un ruolo fondamentale per ripartire con solide basi e uno sguardo sereno verso il futuro”.
L’appuntamento è per sabato 15 in piazza Cavour a Rimini.