(Rimini) Credit agricole ha confermato oggi al Fondo interbancario il suo interesse per l’acquisto di Cassa di Risparmio di Cesena, Cassa di Risparmio di Rimini e Cassa di Risparmio di San Miniato. Lo ha fatto ufficialmente attraverso la controllata Cariparma, al termine delle discussioni preliminari avviate alla fine del mese di aprile 2017 e ad esito dell’attività di due diligence da essa condotta. Credit agricole ha soprattutto confermato “il rilevo strategico che la stessa riveste per il perseguimento degli obiettivi di crescita del gruppo in Italia”, si legge nella nota inviata alla stampa.

“Il proficuo confronto avuto durante questi mesi di intenso lavoro con il Fitd, le banche target e tutte le istituzioni coinvolte, in un clima costruttivo e di piena collaborazione ed impegno reciproco, ha infatti consentito di identificare una struttura di operazione volta a preservare i presupposti e le condizioni che Ca Cariparma ha fin dal principio indicato come essenziali per rendere l’operazione patrimonialmente ed economicamente sostenibile per il gruppo Crédit Agricole”, prosegue la nota.

In questo quadro, “Crédit Agricole ha rinnovato tramite Ca Cariparma e fino al 15 settembre 2017 il proprio interesse a dare corso all’operazione. Entro tale data dovranno essere confermati i presupposti e le condizioni anzidette con particolare riferimento al realizzo della cartolarizzazione sui crediti non performing delle tre banche target e l’approvazione a parte dell’assemblea degli aderenti allo schema volontario del Fitd dell’incremento delle risorse necessario per dare corso all’operazione”.

Crédit Agricole “confida nell’esito positivo di tale percorso e, pertanto, nella favorevole conclusione dell’operazione, ricordando che la stessa consentirà tra l’altro alle banche target di tutelare i depositanti e di beneficiare dell’integrazione all’interno di un gruppo bancario internazionale, con significative ricadute sull’economia dei territori di riferimento e dei diversi stakeholders coinvolti. L’operazione sarà comunque soggetta all’autorizzazione delle autorità di vigilanza e antitrust competenti”.

(Riccione) Nella seduta di lunedì 31 luglio il Consiglio Comunale ha approvato l'assestamento di bilancio 2017. Con l'astensione della minoranza la manovra, basata sulla diminuzione dell'imposizione fiscale e una riorganizzazione della destinazione delle risorse, contempla il taglio della Tari del 4% rispetto alla precedente delibera del commissario straordinario e l'abolizione dell'addizionale Irpef.

"L'abbassamento dell' imposizione fiscale- ha detto l'assessore al Bilancio Luigi Santi – riprende il solco avviato dalla nostra precedente amministrazione con l'abolizione della Tasi sulla prima casa, provvedimento adottato subito nel 2014, al quale ha fatto seguito la soppressione dell'addizionae Irpef che tocca in particolare i pensionati, una delle fasce più deboli della popolazione e che riteniamo costituisca per loro un sollievo dal punto di vista economico, così come per i lavoratori dipendenti beneficiati dall'eliminazione dell'imposta stessa".


Tra le voci di entrata inserite nella manovra di bilancio è previsto un incremento degli oneri di urbanizzazione. Dagli atti protocollati fino a luglio 2017 l'incasso previsto ammonta a 1.860.000 euro. A tal proposito il Sindaco Renata nel suo intervento conclusivo, dopo aver espresso soddisfazione per il voto di astensione provenuto dai banchi minoranza nell'auspicio di avviare una buona collaborazione per le azioni future a favore della città ha sottolineato che " verificato dopo l'insediamento, quindi a metà 2017, che i numeri degli oneri di urbanizzazione e i proventi delle sanzioni, altra voce prevista in entrata, erano più che positivi rispetto al bilancio approvato dal Commissario, abbiamo deciso di metterli subito a frutto a beneficio della Comunità introducendo l'abbassamento della Tari e la soppressione dell'addizionale Irpef. Dalla somma degli oneri di urbanizzazione ad oggi riscuotibili, sono esclusi – prosegue Tosi – i progetti a cui stiamo lavorando di riqualificazione, risanamento e riutilizzo degli immobili che, assieme all'impulso della variante al Rue, anticipatoria del futuro Piano Urbano Generale, daranno ulteriore stimolo alla nostra economia. Nel complesso daremo una boccata d'ossigeno da estendere a più settori della nostra economia. Penso al bando per 250.000 euro di agevolazioni Tari che andremo a definire dopo aver incontrato le associazioni di categoria e dei pensionati, al fondo di 15.000 euro per i cittadini bisognosi, agli investimenti nei nuovi arredi scolastici, oltre all'avviamento di investimenti rilevanti come il nuovo Museo del Territorio, il finanziamento del prolungamento di via XIX ottobre e la nuova pista ciclabile in viale D'Annunzio".

Nella stessa seduta si è proceduto alla nomina della Commissione Comunale per la formazione degli albi dei giudici popolari delle Corti d' Assise e delle Corti d'Appello. La commissione sarà presieduta dal Sindaco e costituita da due consiglieri comunali. All'unanimità sono stati eletti Greta Testa (Forza Italia) e Stefania Carbonari (Movimento 5 Stelle).

Di seguito è stata nominata la Commissione elettorale Comunale che sarà composta da Piergiorgio Ricci (Forza Italia), Naide Vandi (Lista Civica Noi Riccionesi) e Simone Gobbi (Partito Democratico). Consiglieri supplenti Davide Rosati, Paolo Tonti (Lista Civica Renata Tosi) e Andrea Delbianco (Movimento 5 Stelle).

Martedì, 01 Agosto 2017 19:11

Spaccio, un arresto e due denunce

(Riccione) Durante i controlli della scorsa notte i carabinieri hanno arrestato per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente un 21enne campano, notato aggirarsi con modi sospetti all’interno di una discoteca di Misano Adriatico. Sottoposto a perquisizione personale, è stato trovato in possesso di sedici dosi di ecstasy, pari a 3,1 grammi.
Denunciati questa mattina un 38enne e un 32 enne di Montefiore. In casa i carabinieri gli hanno trovato 13,5 grammi di marijuana e materiale per la coltivazione. Nel terreno adiacente sono state trovate otto piante di cannabis alte circa 2 metri.

Martedì, 01 Agosto 2017 19:00

Spettacoli, un Meeting di prime

(Rimini) Madama Butterfly in forma di concerto con i 170 artisti della China National Opera House, in costume tradizionale, apre in prima il 20 agosto il Meeting di Rimini, all'Arena Spettacoli. Altra produzione ad hoc, in teatro, è Padre e Figlio con Massimo Popolizio, regia di Otello Cenci (Arena, 23 agosto), testo di Fabrizio Sinisi per affrontare temi delle tre religioni monoteiste.
Al Teatro Novelli c'è il 23 'SdisOrè' di Testori, regia di Gigi Dall'Aglio, sull'eredità dei figli di fronte alla morte violenta del padre; il giorno prima Solaris, riduzione teatrale del capolavoro di Tarkovskij, regia di Paolo Bignamini, tornato al Meeting. Tre le serate in omaggio a Andrè (con Neri Marcorè e lo GnuQuartet, Arena 21 agosto), Jannacci (Le scarpe del Tennis, teatro musicale di e con Guido Mezzera, al Novelli il 21) e Claudio Chieffo, con il figlio Benedetto e "Canzone per te" (Arena, il 22). Chiude la prima esecuzione di "Un sussulto al cuore", composizione sinfonica di Emmanuele Lo Russo, Arena, 24 agosto (Ansa).

(Rimini) “La cosiddetta riqualificazione di Rimini Nord si riduce ad una parziale ripavimentazione dell’attuale lungomare, alla pedonalizzazione di alcuni tratti, alla realizzazione di percorsi ciclopedonali, al trasferimento del traffico veicolare lungo la ferrovia con un nuovo sottopasso”. Così il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Gioenzo Renzi, scortato dall’architetto Taron Mussoni, dice quel che ne pensa del progetto da 18 milioni di euro appena approvato in commissione urbanistica a Rimini.
“Per la ripavimentazione del lungomare è previsto l’utilizzo del materiale lapideo esclusivamente negli accessi al mare”, spiega Renzi aggiungendo che “risulta problematica nei mesi estivi l’accessibilità dei turisti negli alberghi, ed è approssimativa la valutazione sulla pedonalizzazione nei restanti periodi dell’anno con il rischio sopravvivenza delle attività economiche”.

Per il trasferimento del traffico veicolare a ridosso della ferrovia, “verrà ampliata la sede stradale con l’acquisto oneroso dei terreni lungo il tracciato ferroviario. I suddetti interventi comportano lo “spostamento” dei posti auto dall’attuale lungomare alla ferrovia. Le conseguenze saranno l’eliminazione di oltre 350 posti auto con l’unica possibilità di sosta lungo la ferrovia a 250 metri dalla spiaggia, con disagi ai turisti, albergatori, residenti, negozianti: non ci sarà più un parcheggio vicino al mare”.

Inoltre, fa notare Renzi, l’amministrazione comunale “annuncia la creazione di due nuovi parcheggi (Mercatale e Foglino) situati in posizione decentrata a nord, nonostante siano già disponibili da anni. Da evidenziare che i due suddetti parcheggi si trovano a monte della ferrovia, peraltro difficilmente accessibili a causa dell’ esistenza dei passaggi a livello su via Gaza e via Gebel”.

Riguardo all’attraversamento dell’intera barriera ferroviaria (6 chilometri) “è solo prevista la realizzazione del sottopasso di collegamento al Centro Studi, mentre restano tutti e quattro i passaggi livelli esistenti di cui non è prevista la chiusura”.

Per Renzi, in definitiva, “l’amministrazione comunale per la riqualificazione della area turistica di Rimini Nord si è limitata da un lato a ripavimentare parzialmente una strada e dall’altro solo a rappresentare delle macchie di verde sulla spiaggia attualmente occupata dagli stabilimenti balneari, di cui non ha la diretta disponibilità, senza avere concordato con i titolari alcuna riorganizzazione o intervento sull’arenile (Piano Spiaggia)”.

Invece, secondo Renzi, “il fondamentale intervento di riqualificazione di Rimini Nord, doveva essere la creazione di un vero e proprio Lungomare, degno di questo nome, con una nuova e ampia passeggiata pedonale continua tra il verde con la vista della spiaggia e del mare. Il nuovo lungomare, dopo 70 anni di rattoppi, consentirebbe la riqualificazione ambientale e paesaggistica del fronte mare e la svolta necessaria nella immagine turistica e promozionale della costa di Rimini Nord”.

(Rimini) Il segretario Juri Magrini, dopo la riunione della direzione del 17 luglio, ha predisposto la convocazione di un “tavolo” di lavoro in preparazione della conferenza programmatica nazionale di ottobre e del congresso provinciale.

“Uscire dai personalismi, dal gioco delle correnti e dalle rappresentazioni idilliache di una realtà che sempre più complessa che richiedono proposte non banali e tanto meno slogan fini a se stessi”. Lo chiede il segretario provinciale del Pd, Juri Magrini, nei mesi di preparazione che lo separano dal congresso provinciale. Come annunciato all’indomani della direzione del 17 luglio scorso, Magrini ha dato vita a un ‘tavolo’ di lavoro cui siedono gli esponenti del Pd nelle istituzioni e le principali responsabilità nel Pd (e s’incontreranno venerdì prossimo).

Per Magrini “il congresso provinciale e la conferenza programmatica nazionale debbono essere l’occasione per discutere nel merito di opzioni programmatiche che riguardano la vita dei cittadini”.

In agenda politiche di welfare e lavoro, politiche dello sviluppo urbanistica in particolare seguita da turismo, lavoro, imprese, Magrini ha intenzione di soffermarsi anche sulle alleanze sociali per “uscire dal fatalismo di una società senza ‘corpi intermedi. Incentivare l’associazionismo economico e non soffocarlo a logiche di potere”. In fatto di innovazione istituzionale, a tema le riforme, in particoalre “dopo la bocciatura del referendum costituzionale riorganizzare i livelli istituzionali.

Per Magrini “non esistono scorciatoie e tanto meno esempi da imitare. Occorre il coraggio della ricerca e dello studio per arrivare a proposte che non siano percepite come slogan fini a se stessi. Questi gli obiettivi del contributo del Pd alla Conferenza nazionale programmatica ed al congresso di Rimini. L’unità si fa sui contenuti con un gruppo dirigente che deve avere la capacità di eleborare ed alla fine fare sintesi delle varie posizioni. Questo il lavoro che ci aspetta”.

(Rimini) “E come se non bastasse eccomi qua”. Così attacca il post di Gessica Notaro su Facebook alla notizia che non riaprirà il delfinario di Rimini, dove la ragazza sfregiata a inizio gennaio, lavora.
“A dover dire addio ai miei piccoli per colpa della burocrazia e per colpa di chi vi sta al vertice, che probabilmente prendendo la decisione di fare chiudere per sempre l'Acquario di Rimini non ha considerato il fatto che dietro a questa struttura c'e' un'anima, un cuore. Ed il cuore e la passione che io e miei colleghi ci abbiamo messo tutti i giorni nel prenderci cura di questi animali é buttata nella spazzatura insieme ai sacrifici fatti fin'ora e al legame instaurato con i nostri cuccioli”.
“Buddy e Morgan - conclude Notaro - erano la mia forza, il mio nuovo inizio. Ed ora perdendo loro ho perso tutto”.

(Rimini) Il Delfinario di Rimini potrebbe non riaprire perché, secondo il Comune, ha eseguito lavori con permessi ormai scaduti e quindi abusivi. Lo riporta il Resto del Carlino, che cita Massimo Gabellini, direttore della struttura, nata nel 1968 e ammodernata varie volte con permessi provvisori dell'Amministrazione. Ora il Comune ritiene quei permessi scaduti e le opere abusive.

Il Delfinario per l'estate 2017 non aprirà: probabilmente una chiusura definitiva, perché anche il Demanio potrebbe non rinnovare i permessi. La struttura ha 7 dipendenti e ospita leoni marini e non più i delfini. Proprio con i leoni marini ha lavorato anche Gessica Notaro, la giovane riminese sfregiata con l'acido.

L'ultima indagine risale al settembre del 2016, sul rilascio di permessi senza autorizzazioni. La prima nel settembre 2013, quando la Forestale dispose il sequestro di 4 delfini per presunti maltrattamenti e violazioni sulle modalità di detenzione dei tursiopi in cattività e l'assenza del riconoscimento della struttura quale zoo-delfinario (Ansa).

Martedì, 01 Agosto 2017 15:20

Rio Marano, l’assessore campiona le acque

(Rimini) Sopralluogo e rilievi questa mattina eseguiti in 8 punti lungo l'asta del Rio Marano. Al monitoraggio hanno preso parte l'assessore all'Ambiente Lea Ermeti, i tecnici comunali, gli agenti della polizia municipale e alcuni bagnini di Riccione. I campionamenti delle acque hanno interessato il ponte in viale d'Annunzio e le zone adiacenti ai ponti di legno e della ferrovia, fino alla zona del depuratore, via Tortona e l'area in prossimità del ponticello San Lorenzo. Un lavoro capillare che l'amministrazione porterà avanti con costanza mantenendo alta l'attenzione, per salvaguardare con ogni verifica e strumento possibile, la qualità delle acque di balneazione. In settimana è prevista un'ulteriore verifica sul Rio Melo con altri campionamenti per restringere ulteriormente il campo d'analisi.

(Rimini) Ieri il consiglio comunale ha approvato l’assestamento generale del bilancio, la ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi per l’anno in corso e il piano finanziario del servizio di gestione rifiuti con la conferma delle tariffe 2017.
Nell’illustrare gli argomenti relativi alla cosiddetta verifica degli equilibri di bilancio da effettuarsi per legge entro il mese di luglio, il vicesindaco Emanuele Zangoli si è soffermato sulle modifiche più significative apportate al Dup come l’aumento da 990.000 a 1.120.000 euro della spesa per la realizzazione del tratto di ciclabile lungo via Trasversale Marecchia e della passerella ciclo-pedonale sul ponte (il nuovo importo comprende i rilievi necessari per l’indagine strutturale, il rilievo topografico e l’indagine geologica), l’inserimento fra i lavori da eseguire nel 2017 della rotatoria all’incrocio fra via Togliatti e via della Resistenza per un costo di 100.000 euro e l’aumento da 200.000 a 300.000 euro dello stanziamento per i lavori di manutenzione straordinaria delle strade comunali. A questi lavori si aggiungono ulteriori interventi di manutenzione per circa 50.000 euro per strade vicinali, fontane e scuole.

In merito al piano finanziario del servizio per la gestione dei rifiuti il vicesindaco ha spiegato che alla luce delle tariffe determinate da Atersir, il costo del servizio a carico del Comune per l’anno 2017 aumenta all’incirca del 4,4 per cento, per una somma pari a 161.600 euro. Tuttavia, la maggiore spesa non graverà direttamente sui cittadini dal momento che sarà sostenuta dalle casse comunali attraverso l’utilizzo di parte dell’avanzo di amministrazione 2016. Nel merito del dibattito la Giunta comunale ha rilevato la richiesta pressoché unanime del Consiglio comunale circa un contenimento dei costi di gestione dei rifiuti urbani e soprattutto che Atersir valuti la possibilità di rapportarsi con il gestore del servizio al fine di non incrementare gli oneri a carico delle amministrazioni comunali e quindi dei fruitori del servizio stesso

Tutte le delibere relative alla verifica degli equilibri di bilancio sono state approvate con i voti favorevoli dei partiti di maggioranza (Pd e Sinistra unita per Santarcangelo) mentre hanno votato contro i partiti di minoranza (Movimento 5 Stelle, Una Mano per Santarcangelo, Progetto Civico, Forza Italia). La delibera riguardante la tassa sui rifiuti, l’approvazione del piano finanziario del servizio di gestione dei rifiuti urbani e la conferma delle tariffe Tari per l’anno 2017 è stata approvata con i voti favorevoli del Partito democratico; hanno votato contro i partiti di minoranza, mentre si è astenuto il gruppo Sinistra unita per Santarcangelo.

A seguire, è stato approvato il Dup 2018/2020, il piano triennale dei lavori pubblici e il programma delle alienazioni (a favore hanno votato Pd e Sinistra unita per Santarcangelo, mentre hanno votato contro Movimento 5 Stelle, Progetto Civico e Una mano per Santarcangelo).

Il Consiglio comunale ha successivamente approvato all’unanimità il regolamento per l’istituzione e la tenuta del registro della bigenitorialità illustrato dall’assessore ai Servizi demografici Danilo Rinaldi. Con l’istituzione di tale registro l’Amministrazione comunale intende applicare i principi previsti nelle normative nazionali e internazionali, sottolineando in modo particolare che ai doveri dei genitori di educare e prendersi cura della prole in egual misura, vada riconosciuto e agevolato il più possibile il diritto di entrambi di partecipare e conoscere di tutte le vicende che interessano la vita e l’educazione dei figli anche quando i genitori sono separati, divorziati o hanno residenze diverse. In questo modo entrambi i genitori del minore avranno la possibilità di registrare la diversa domiciliazione legandola al nominativo del figlio, in modo che le diverse istituzioni che si occupano del minore possano conoscere i riferimenti di entrambi i genitori rendendoli partecipi delle comunicazioni che lo riguardano.

Approvato anche lo schema di convenzione fra l’Amministrazione provinciale di Rimini e i Comuni di Rimini, Riccione, Santarcangelo e Morciano per l’assegnazione e l’utilizzo delle palestre annesse agli istituti scolastici di pertinenza provinciale (a favore hanno votato Pd, Sinistra unita per Santarcangelo e Una mano per Santarcangelo, mentre si sono astenuti i consiglieri del Movimento 5 Stelle e di Progetto Civico).

In chiusura di seduta il Consiglio ha discusso le due mozioni all’ordine del giorno: approvazione unanime per quella presentata dal consigliere del Movimento Cinque Stelle Mussoni riguardante la messa in sicurezza di via Ugo Bassi, mentre è stata respinta la mozione a firma del consigliere di Progetto Ci.Vi.Co. Berlati per la realizzazione urgente di una rotatoria all’intersezione tra la via Vecchia Emilia e le vie Tosi e Tolemaide, poiché la stessa è prevista nell’ambito degli interventi inseriti nel Poc 1 di prossima approvazione (contro la mozione hanno votato i consiglieri del Pd, a favore si sono espressi Progetto Civico, Movimento 5 Stelle e Una mano per Santarcangelo, mentre si è astenuto il gruppo Sinistra unita per Santarcangelo).