(Rimini) Con la firma da parte del sindaco dell’atto di revoca del divieto temporaneo di balneazione per la fossa ‘Pedrera Grande’, da oggi lo scarico presente al confine tra Torre Pedrera e Bellaria-Igea Marina può essere considerato come sfioratore per “sole acque meteoriche e di drenaggio”. In caso di precipitazioni, quindi, dalle paratie giungerà solo acqua bianca, non dando più luogo a divieti di balneazione. Si chiude dunque, anche per questo punto della costa, una storia ultracinquantennale di sversamenti di acque non depurate e conseguenti divieti.

Si tratta del terzo scarico a mare risanato dopo le due fosse ‘Spina-Sacramora’ e ‘Turchetta’, a Viserba e Rivabella, che già dalla scorsa estate sono diventati solo sfoghi per acque piovane. Un risultato fondamentale che è il frutto dell'avanzamento della separazione della rete fognaria di Rimini Nord, intervento che rientra nel Piano di salvaguardia della Balneazione del Comune di Rimini, straordinario programma di risanamento ambientale messo a punto da Amministrazione, Hera e Romagna Acque e che entro il 2020 porterà al superamento (nel limite di eventi di natura decennale) di tutti gli sfioratori presenti sul tratto di costa riminese. Un intervento questo che ha contemplato il coinvolgimento diretto dei cittadini della zona, che sono stati chiamati ad allacciare correttamente lo scarico delle acque reflue della propria abitazione o della propria attività alla rete sdoppiata.

Si tratta di un’azione iniziata con l’emissione della prima ordinanza nel gennaio 2014 e che per lo stralcio relativo a Pedrera Grande ha riguardato 237 immobili. Da allora sono state sette le ordinanze che sono giunte a conclusione, per un totale complessivo di oltre duemila immobili coinvolti in tutta la zona nord, mentre altre due ordinanze sono attualmente in corso di attuazione.

Un ringraziamento da parte dell’Amministrazione Comunale e di Hera va quindi ai cittadini e agli esercenti per la fattiva collaborazione, indispensabile per raggiungere questo nuovo importante obiettivo.

Questa mattina i tecnici di Comune, Hera e Anthea - alla presenza tra gli altri dell’assessore all’Ambiente del Comune di Rimini Anna Montini, del responsabile reti fognarie di Hera Pierpaolo Martinini - hanno provveduto a sostituire i precedenti cartelli di identificazione delle acque di balneazione interessate dai due sfioratori con la nuova segnaletica indicante canali di sole acque bianche.

“I cantieri del Psbo procedono a pieno ritmo e ci consegnano altri importanti risultati – sottolinea l’assessore all’Ambiente Anna Montini – Ad oggi abbiamo dimezzato gli scarichi attivi nella zona nord, da sei a tre, e a breve contiamo di poter procedere anche con la fossa Matrice, a Rivabella. Il lavoro di separazione delle reti eseguito nel bacino del Pedrera Grande si aggiunge ad un altro realizzato anche grazie alla collaborazione con il Comune di Bellaria-Igea Marina, il Consorzio di Bonifica della Romagna ed Hera, con cui abbiamo siglato un protocollo d'intesa al fine di convogliare le acque di magra del Pedrera Grande in un canale che sfocia nel Rio Pircio e infine oltre le scogliere, sul territorio bellariese. Sinergie positive che ci consentono, passo dopo passo, di continuare a raccogliere i frutti dell’imponente programma di interventi messo in campo. Un ringraziamento particolare va alla cittadinanza che continua a dimostrare di aver colto l’importanza di questo Piano che ci consentirà di garantire la balneabilità del mare anche in caso di precipitazioni. Ricordo inoltre che di pari passo alla separazione della rete nord procede il cantiere di piazzale Kennedy, che entro la prossima estate ci riconsegnerà una imponente infrastruttura di accumulo e laminazione delle acque, con un volume complessivo di 39.000 metri cubi, oltre alla Dorsale Sud in via di completamento”.

Martedì, 08 Agosto 2017 13:08

Sport, nuove vasche per la ginnastica

(Riccione) Lo sport come veicolo educativo e formativo fondamentale per la crescita civile della città. L'Amministrazione Comunale è pronta ad impegnarsi per sostenere la libera iniziativa delle società sportive mettendo a disposizione impianti ed opportunità per privilegiare una sana partecipazione all'agonismo. In questa direzione,​ un intervento che partirà nei prossimi giorni​,​ è previsto alla palestra di via Abruzzi per la realizzazione,​ ​sostenuta dalla Società Sportiva Dilettantistica " Ginnastica Riccione", di due vasche ad uso ginnico. Approvato il progetto di fattibilità definitivo, i lavori si concluderanno entro breve così da consentire agli atleti di svolgere gli allenamenti con attrezzature più consone. Si tratta infatti di ricavare dal terreno sottostante la pavimentazione, due vasche distinte di 62 e 28 mtq che consentiranno di svolgere gli esercizi ginnici allo stesso livello della pavimentazione, quindi in maniera più comoda per lo svolgimento delle esercitazioni.
Una delle vasche sarà dotata di un trampolino già in possesso dell'associazione, la seconda sarà riempita di gommapiuma.

" Il dialogo e il sostegno al tessuto associativo – afferma l'assessore allo Sport Stefano Caldari – sono elementi fondamentali, assieme all'impegno di verifica e riqualificazione dell'impiantistica sportiva, che gradualmente andremo ad operare. Nello specifico con i lavori alla palestra di via Abruzzi, non solo intendiamo dare una risposta​precisa alle richieste della società stessa, ma ci prepariamo e specializziamo in previsione del futuro svolgimento dei Campionati Italiani Assoluti di Ginnastica Artistica per i quali stiamo lavorando affinchè si svolgano a Riccione. L'intervento quindi sarà propedeutico alla futura manifestazione che in termini turistici, oltre che sportivi, darà un concreto lustro alla città. Allo stesso tempo vorrei sottolineare che lo sport, in ogni sua disciplina, è una grande scuola, ecco perché cercheremo, laddove possibile, di dare risposte concrete alle principali esigenze avvertite dalla città e dalle società sportive stesse".

(Rimini) Diecimila di euro alle giostre sul lungomare nord di Rimini. Gli agenti della polizia municipale di Viserba in particolare hann riscontrato diverse irregolarità in un parco giochi, risultato privo di licenza per l'esercizio di pubblico trattenimento, nonché di quella necessaria per alcune delle attrazioni in esso contenute. Il parco è stato sanzionato anche per la vendita di alimenti e bevande effettuata senza autorizzazione. Il gestore è stato denunciato per la mancanza di agibilità (collaudo) dell'intera struttura. Accertamenti sono in corso anche al fine di verificare la sicurezza degli impianti.

I controlli hanno riguardato anche altri quattro imprenditori, titolari di giostrine e tiri a segno, tre dei quali esercitavano l'attività senza essere in possesso di licenza e senza aver ottenuto il requisito dell'agibilità (collaudo) per le attrazioni. Anche in questo caso sono scattate sanzioni amministrative e segnalazioni di reato.

Un'attività è stata poi sanzionata per non aver ottenuto l'autorizzazione per l'occupazione del suolo pubblico e per non aver corrisposto il relativo canone all'amministrazione comunale.

(Rimini) Rimini non ha dimenticato Fred Buscaglione e ieri sera un migliaio di persone a Castel Sismondo hanno partecipato alla serata ‘Rimini & Fred. La dolce vita’, promossa dalla clinica Nuova Ricerca col patrocinio del Comune di Rimini.

Presenti quattro esponenti della famiglia Buscaglione, insieme alla nipote Letizia che abita a Rimini. In platea anche Elio Tosi, storico barman all’Embassy, più volte ricordato nella serata.

Sul palco, Franz Campi e la Billy Carr Band a proporre i migliori brani dello straordinario repertorio di Fred Buscaglione: ‘Eri piccola’, ‘Teresa (non sparare)’, ‘Guarda che luna’, ‘Porfirio Villarosa’, ‘Parlami d’Amore Mariù’, ‘Buonasera signorina’, ecc.

Al termine del concerto anche un prezioso regalo, la canzone ‘Ricordati di Rimini’ che Fred Buscaglione dedicò alla città che seppe accoglierlo e adottarlo.

A contorno, le immagini fotografiche di una stagione straordinaria e il racconto di quegli anni, quando Rimini si guadagnò il ruolo di punto di riferimento nazionale per la musica, proprio grazie all’Embassy e a Buscaglione.

(Rimini) Nella serata di ieri personale delle Volanti della Questura di Rimini, hanno tratto in arresto un cittadino francese del 1978 per il reato di tentato furto e ricettazione.
Impegnati nei servizi di controllo del territorio per la prevenzione e repressione dei reati contro il patrimonio, gli agenti in servizio in viale Regina Margherita sono stati avvicinati da un bagnino dipendente presso un hotel, il quale aveva notato una persona vestita con bermuda di jeans blu e una maglietta a righe orizzontali di colore verde e blu e con un cappellino di paglia.
Il bagnino ha riferito che la persona aveva tentato di asportare una borsa posta a terra nell'atrio antistante I'ingresso dell'hotel dove era seduta una signora, usando come scudo, per nascondersi, uno zaino di colore nero. Vistosi scoperto dal bagnino, l’uomo ha quindi desistito dal suo intendo dirigendosi sul viale Regina Margherita in direzione della fermata dei pullman di città salendo sul pullman urbano nr. 11.
Gli agenti, allora, hanno subito bloccato il bus e sulla base della descrizione fornita dal bagnino, sono riusciti subito a individuare e bloccare l’uomo seduto ed in possesso di uno zaino e un marsupio di colore nero.
All’interno dello zaino veniva un computer portatile di colore bianco, un cavo di alimentazione del computer nr. 6 memorie, una penna usb, una confezione di mini stilo, una fede nuziale in oro, un portamonete con delle monetine in euro, delle cuffie auricolari ed un raccoglitore documenti ed infine una Pass-Key.
Non riuscendo a giustificare il possesso dello zaino e del marsupio di colore nero al cui interno di rinvenivano nr. 2 telefonini cellulari uno di colore bianco e I'altro di colore nero entrambi sprovvisti di scheda sim, gli agenti hanno quindi condotto l’uomo presso gli Uffici della Questura dove l’uomo è stato arrestato per furto e ricettazione, reati per i quali verrà giudicato nella mattinata odierna con rito direttissimo.

(Rimini) Mentre giovavano a beah volley in spiaggia a Rimini, hanno pensato di rubare il borsello di una compagna di giochi e andare a spendersi i suoi soldi in una boutique. E’ successo ieri pomeriggio.
I due, una italiana del 1975 residente a Imola e un tunisino del 1979 residente in provincia di Ravenna, sono stati arrestati per furto aggravato in concorso.
Accortasi del furto la proprietaria del borsello ha bloccato le carte di credito che aveva nel portafogli ricevendo dall’operatore dell’Istituto bancario la notizia per la quale con quella carta di credito era stato effettuata poco prima una transazione presso una vicina boutique per diverse centinaia di euro.
I poliziotti allora si sono subito recati presso l’esercizio al fine di acquisire dichiarazioni e descrizioni in ordine alla transazione effettuata poco prima.
E dagli accertamenti è emerso infatti che la donna segnalata dalla denunciante con il suo compagno si erano recati poco prima per effettuare un acquisto.

(Rimini) Turista quarantenne vittima di rapinatore trans. I poliziotti hanno notato un uomo, abbastanza alto, che cercava di divincolarsi dalla presa di un cittadino, poi arrestato, transgender, già noto alle forze di polizia.
Alla vista degli agenti, l’uomo, di nazionalità peruviana, ha lasciato la presa e, con fare furtivo, ha inserito la sua mano destra all’interno reggiseno, per lanciare immediatamente dopo un oggetto dentro un cortile privato recintato.
Gli agenti, dopo aver recuperato quanto lanciato dal peruviano all’interno del cortile vicino (110 euro), hanno quindi effettuato i necessari accertamenti dai quali è emerso che il quarantenne vittima del peruviano, residente nella provincia di Arezzo, pochi minuti prima era stato bloccato nei pressi del Luna Park di Miramare, da un transessuale che voleva offrirgli un rapporto sessuale, tenendolo fermo per le tasche posteriori. Nonostante diversi tentativi di liberarsi dalla presa, il quarantenne ha cercato di divincolarsi, ma quando ci è riuscito si è accorto che il trans gli aveva rubato 110 euro.

Lunedì, 07 Agosto 2017 18:16

Ladri di telefonini alla stazione dei treni

(Rimini) Due tipi, uno in bici, l’altro di fronte in piedi, hanno insospettito gli agenti della questura di Rimini di pattuglia questo pomeriggio in stazione a a Rimini. I due erano fermi all’incrocio con il viale Giovanni XXIII. Gli agenti si sono insospettiti poiché i due uomini, in piedi l’uno di fronte all’altro, voltandosi furtivamente attorno, facevano scudo con i rispettivi corpi come a voler celare quanto tenevano nelle mani. Gli agenti hanno fatto il giro dell’isolato per non essere visti e, rintracciati i tipi sospetti in via Tonti, hanno proceduto al loro controllo. Si sono molto agitati quando i poliziotti gli hanno chiesto i documenti d’indentità, hanno detto di essere appena arrivati a Rimini da Milano per le vacanze. L’uomo in sella alla bicicletta ha preso dal borsello un passaporto rilasciato dalle Autorità colombiane e ha richiuso velocemente la cerniera.
Tuttavia gli agenti sono riusciti e vedere che dentro c’erano diversi smartphone. Gli accertamenti di polizia giudiziaria esperiti sui telefoni cellulari di cui sopra hanno permesso di risalire alla proprietaria di alcuni dei telefoni risultati rubati, alla quale è stato restituito.
I due sono stati arrestati per ricettazione e associati presso la locale casa circondariale in attesa di convalida.

(Riccione) E’ stato arrestato per rapina un kosovaro del 1980 autore di rapina aggravata nei confronti di un uomo su viale Ceccarini. La vittima dello scippo passeggiava tranquillamente quando d’improvviso gli si sono parati davanti due individui. Uno senza apparente motivo lo ha colpito con un violento pugno al collo facendolo cadere in terra. Il complice gli ha afferrato la catenina in oro che portava al collo strappandogliela per poi dileguarsi.
Uno dei due rapinatori, seppur clandestino e senza fissa dimora, è stato rintracciato dalla polizia presso un hotel di viale Regina Margherita ove si era registrato sotto falso nome esibendo un passaporto rilasciato dalle autorità albanesi.

 

(Rimini) Un risparmio complessivo di 426mila euro - 126mila euro relativi ai direttori generali della Giunta, delle Agenzie regionali e delle Aziende sanitarie (Ausl e ospedaliere) e 300mila euro sui dirigenti della Regione - in un quadro di dimezzamento delle direzioni generali, passate da 10 a 5 per effetto della riorganizzazione della “macchina” regionale. E’ quanto emerge dalla valutazione dei direttori generali e dei dirigenti regionali per l’anno 2016 e dalla conseguente quantificazione della retribuzione di risultato.

Per quanto riguarda i primi, la Giunta in un unico atto ha accolto le proposte dell’Organismo indipendente di valutazione (OIV) relative ai direttori generali della Giunta, delle Agenzie regionali (Intercent-er, Agrea, Agenzia di Protezione Civile, Agenzia Sanitaria e Sociale, Agenzia per la ricostruzione-sisma 2012) e dell’Istituto per i beni artistici culturali e naturali (Ibacn), ai direttori generali di Arpae, Er.Go e dell’Agenzia regionale per il lavoro (Arl) e ai direttori generali delle Aziende del Servizio sanitario regionale (Ausl e Ospedaliere).

Il 2016 è stato un anno di transizione, l’ultimo di applicazione dei vecchi criteri di valutazione, da quest’anno più differenziati e basati su alcuni progetti strategici da realizzare affidati alle singole direzioni. In numerosi casi sono però entrati in vigore i nuovi contratti, che si affiancano a quelli ancora in vigore (che prevedono premialità su una base percentuale che va dal 20 al 25%) dei direttori generali della Giunta e delle Agenzie/Istituti – che saranno estesi a tutti man mano che scadranno quelli in essere - che prevedono la riduzione del premio massimo di risultato, che non può andare oltre il 5% della retribuzione fissa. Contemporaneamente, rispetto al 2015 c’è stato un rafforzamento del ruolo dell’Organismo indipendente di valutazione (OIV), terzo rispetto alla struttura, chiamato a proporre alla Giunta le valutazioni dei direttori generali e dei direttori di Agenzia/Istituto.

“Il dimezzamento delle direzioni generali, la riduzione del premio massimo di risultato e il rafforzamento del ruolo di un organismo terzo come l’Oiv ci hanno consentito di centrare risultati importanti- ha commentato afferma l’assessore al Bilancio e organizzazione, Emma Petitti-, sapendo poi che da quest’anno le valutazioni si baseranno su parametri diversi. In un contesto, è bene sottolinearlo, in cui come Regione continuiamo a registrare una gestione estremamente efficace”.

Nel 2016, sui premi di risultato si è registrato un risparmio di 126mila euro: i 310mila euro del 2015 sono infatti stati portati a 183mila e 800 euro. Calcolate in centesimi, le valutazioni proposte dall’Oiv vanno dalla più bassa, 71, alla più alta, 94.

Per quanto riguarda i direttori generali delle Aziende sanitarie regionali e dell’Istituto Ortopedico Rizzoli, il compenso variabile, previsto nei rispettivi contratti nella misura massima del 10%, va da un minimo del 7,85% (Azienda Usl di Imola e Istituto ortopedico Rizzoli) a un massimo del 9,2% (Azienda Usl di Bologna e Azienda Usl di Reggio Emilia).

Per quanto riguarda i dirigenti regionali, la cui valutazione dipende dai direttori generali, quella massima, A, si è registra nel 70% dei casi, B nel 30% rimanente, con i singoli premi di risultato che sono stati ridotti di oltre il 20%, ottenendo un risparmio complessivo di 300mila euro rispetto al 2015.