Sindacati: Ferrovie spezzatino, si salvi almeno l’occupazione
(Rimini) “I recenti bandi di gara di appalto per l'assegnazione dei servizi di pulizia ed accessori dei treni, degli uffici, delle stazioni nonché dei servizi di portineria delle società del Gruppo Fsi stanno generando forti ricadute sull'organizzazione del lavoro e sull’occupazione”. Lo denunciano Cgil, Cisl e Uil.
“Nell'ambito delle assegnazioni di gara, stiamo assistendo alla spartizione di medesimi lotti d'appalto tra più soggetti, venendo a mancare i vantaggi che si possono generare in termini di economie di scala. A seguito di questo spezzatino stiamo assistendo alla sistematica dichiarazione di esuberi da parte delle aziende col sempre più frequente ricorso ai contratti di solidarietà o addirittura applicazioni di contratto di lavoro diversi da quello del settore delle attività ferroviarie. Una situazione che riteniamo possa anche vanificare gli ingenti investimenti e sforzi che la Regione Emilia-Romagna ha messo in campo nel settore nell'ultimo mandato”.
In questo contesto poi “si aggiungono le gravi ricadute occupazionali che si sono generate o che si genereranno a seguito del ridimensionamento di alcune attività, se non addirittura l'azzeramento delle stesse a seguito della progressiva chiusura di impianti come già avvenuto per i Ferrotel presenti in regione, esclusa Bologna C.le, o in ambito di Trenitalia l'imminente dismissione dell'OMC (ex OGR) di Bologna e l'accorpamento dell'IMC di Ravone con l'IMC di Bologna C.le”.
Alla luce di ciò, le organizzazioni sindacali regionali nello “stigmatizzare questo stato di cose esortano le Società committenti del Gruppo FSI ad intervenire per porre fine a questa degenerazione di sistema, a tutela del mantenimento dei livelli occupazionali ed a garanzia della qualità del servizio. Infine chiedono il massimo sostegno nella ricollocazione di tutti i lavoratori degli appalti ferroviari che dovessero eventualmente in futuro essere esclusi per esubero”.
Ricchi e poveri in comune, pubblicati i redditi di amministratori e consiglieri
(Rimini) Al primo posto c’è sempre lui Nicola Marcello, il ‘paperone' del consiglio comunale di Rimini con oltre 315mila euro. Mentre i consiglieri Luca Pasini e Barbara Vinci sono i ‘paperini’ con 1.360 euro.
Le dichiarazioni del redditi del 2016 di sindaco, componenti giunta e consiglieri comunali pubblicate a norma di legge sul sito del comune di Rimini (ai link http://www.comune.rimini.it/comune-e-citta/comune/consiglio-comunale/componenti e http://www.comune.rimini.it/comune-e-citta/comune/sindaco-e-giunta/la-giunta) rivelano qualche sorpresa rispetto allo scorso anno. A partire dal podio. Se l’anno scorso Marzio Pecci con 104mila euro, seguiva Marcello, quest’anno la cifra indicata nella dichiarazione del redditi dal capogruppo della Lega si è dimezzata a 49.783 euro.
E’ per questo che dietro Marcello, quindi, molto distanziati, troviamo oraci sono l’assessore Gianluca Brasini con oltre 75mila euro e il sindaco Andrea Gnassi con 74.403.
Se l’attività politica sta ha assottigliato lo stipendio di Pezzi, allo stesso tempo lo ha raddoppiato ad Andrea Bellucci che passa da 12mila e 24mila euro. E Carlo Grotti, che lo scorso anno aveva dichiarato un conto corrente in rosso, quest’anno risulta comproprietario al 16 per cento di cinque fabbricati.
Area in fregio Hotel Levante, Cassazione dà ragione al Comune
(Rimini) La Corte di cassazione ha rigettato, nei giorni scorsi, il ricorso presentato dal titolare dell’Hotel Levante sul rilascio dell’area in fregio rivolta verso il lungomare occupata dal privato e ora tornata in capo al Comune di Rimini. Si chiude così un contenzioso iniziato nel 2003, quando l’amministrazione avviò le procedure legali per ottenere il rilascio dell'area di 405 metri quardi prospiciente il lungomare, con correlata richiesta di risarcimento del danno. Una richiesta a cui il proprietario dell’hotel si oppose, chiedendo il rigetto delle domande, l'accertamento dell'usucapione del terreno e la prescrizione del credito per occupazione dell'area per il periodo antecedente il quinquennio dalla notifica della citazione. Il tribunale nel 2008, accolse la domanda riconvenzionale, dichiarando l'avvenuto acquisto per usucapione del terreno in capo al titolare dell’hotel. La Corte d'appello di Bologna, il 13 settembre 2011, riformò la decisione, ritenendo che l'azione di rilascio proposta dal Comune era fondata, mentre mancava la prova del possesso ad usucapione del proprietario dell’hotel. La stessa Corte ha quindi condannato il proprietario al rilascio dell'area e al pagamento dell'indennità di occupazione (27.191 euro più interessi), per il periodo da gennaio 1998 fino alla notifica della citazione, e al pagamento di 5.438 annui, oltre interessi, per il periodo successivo fino al rilascio. Il proprietario dell’hotel ha dunque deciso di resistere davanti alla Corte di cassazione, che nei giorni scorsi ha rigettato il ricorso, giudicato infondato.
Ad oggi sono 24 le transazioni concluse tra amministrazione comunale e privati e 17 le aree poste in fregio al lungomare ridemanializzate.
Spaccia eroina sul lungomare, arrestato tunisino
(Rimini) Arrestato ieri sera per spaccio un cittadino tunisino classe 1981, già noto alle forze dell’ordine.
Una pattuglia in abiti civili impiegata in un mirato servizio di controllo del territorio sul lungomare, ha notato il tunisino che, dopo aver confabulato con una giovane, ha scambiato con questa un qualcosa ricevendo in cambio una banconota da 20 euro. I carabinieri hanno ipotizzato lo scambio di una dose di stupefacente e hanno bloccato l’acquirente, una ragazza che ha consegnato spontaneamente una dose di eroina da circa 3 grammi ammettendo di averla acquistata poco prima dal tunisino. I militari hanno quindi bloccato anche lo spacciatore, che nel frattempo ha tentato la fuga in bicicletta. La perquisizione alla stanza nel residence dove il tunisino abita ha permesso di trovare un involucro in cellophane contenente 320 grammi di eroina.
Riccione, lungo week end per Valentina Lodovini
(Rimini) Sold out per Valentina Lodovini e il suo Tutta casa, letto e chiesa, spettacolo in prima assoluta che sabato 28 ottobre (ore 21) inaugura "La bella stagione" dello Spazio Tondelli di Riccione. Dopo il boom di abbonamenti (più di 180), cresce ancora la fame di teatro a Riccione.
Con Tutta casa, letto e chiesa lo Spazio Tondelli rende omaggio a due protagonisti indimenticati del teatro italiano: Franca Rame e Dario Fo. Lo spettacolo nasce infatti da un testo scritto a quattro mani dal premio Nobel, scomparso un anno fa, e dalla sua storica compagna di vita e di avventure teatrali. Proprio Franca Rame, nel 1977, fu la prima interprete di questo classico, amaramente ironico e sempre attuale, sulla condizione femminile e sulle servitù sessuali della donna. Da allora, il testo è stato rappresentato in oltre trenta nazioni. Valentina Lodovini lo propone in una versione inedita, con la regia di Sandro Mabellini e le musiche della cantautrice Maria Antonietta.
La prima riccionese di Valentina Lodovini inizia però già due giorni prima. Giovedì 26, alle 18.30, l'attrice umbra incontra il pubblico al Block60 (ingresso libero, con aperitivo offerto; evento in collaborazione con Riccione Teatro e Colmar Originals). Alle 20.30 è invece ospite al vicino Cinepalace, dove presenta La giusta distanza, a dieci anni esatti dall'uscita del film nelle sale (ingresso 5 €; evento in collaborazione con Riccione Cinema d'autore). Girato dal compianto Carlo Mazzacurati, La giusta distanza è valso a Valentina Lodovini una nomination ai David di Donatello come miglior attrice protagonista. Tra gli altri attori del film: Giuseppe Battiston, Fabrizio Bentivoglio, Marina Rocco, Natalino Balasso e Ivano Marescotti.
Economia, scenari di crescita per la Camera di commercio
(Rimini) In base agli ultimi ‘Scenari per le economie locali’ diffusi dall'Ufficio studi della Camera di commercio della Romagna Forlì-Cesena e Rimini ed elaborati da Prometeia (ottobre 2017) e alle elaborazioni di Unioncamere Emilia-Romagna, la crescita del Valore aggiunto (a valori reali) della Romagna Forlì-Cesena e Rimini nel 2017 dovrebbe attestarsi attorno all'1,5%, dato lievemente inferiore all'1,7% regionale e superiore a quello medio nazionale (1,4%). Il risultato positivo del 2017 è in larga parte attribuibile al comparto industriale (in particolare il manifatturiero) per il quale è prevista una crescita dell'1,8%. In aumento anche l'agricoltura e i servizi che si attesteranno sul +1,5%. Le costruzioni, dopo anni di variazioni negative, dovrebbero tornare in terreno positivo (+1,1%).
"In uno scenario generale che, nonostante i rischi e le incertezze, è caratterizzato da elementi che confermano preziose opportunità per stabilizzare la ripresa, la Camera di commercio della Romagna Forlì-Cesena e Rimini rappresenta un luogo di governance / incontro strategico tra Istituzioni, Associazioni di categoria, Imprese e Persone nell'ottica della sussidiarietà e della costante ricerca dell'integrazione con tutti gli attori ed un soggetto determinante per l'innovazione delle imprese e del territorio protagonista della rivoluzione digitale delle PMI e driver locale del "Piano Impresa 4.0" - dichiara Fabrizio Moretti, Presidente dell'Ente camerale.
La crescita del Valore aggiunto (in valori reali) della provincia di Rimini nel 2017 dovrebbe attestarsi attorno all'1,6%, valore lievemente inferiore all'1,7% regionale e superiore a quello nazionale (1,4%). Il dato positivo del 2017 è in larga parte attribuibile al comparto industriale (in particolare il manifatturiero) per il quale è prevista una crescita dell'1,9%, in linea con quella regionale (+1,9%) ma superiore alla nazionale (+1,5%). Superiori alle previsioni emiliano-romagnole e italiane sono le variazioni attese per l'agricoltura (+2,4%) e in misura minore per le costruzioni (+1,1%). Per i servizi la crescita si attesta intorno all'1,5% rispetto al +1,6% regionale e al +1,4% nazionale.
Cattolica, arrestato barelliere per violenza sessuale
(Rimini) Nella notte i carabinieri della Compagnia di Riccione, a culmine di un’indagine condotta sotto la direzione della Procura della Repubblica di Rimini, hanno arrestato un uomo di 66 anni, in forze come barelliere presso l’ospedale civile di Cattolica. Il sanitario, residente nella provincia, è ritenuto responsabile di un episodio di violenza sessuale avvenuto all’interno della struttura ospdaliere ai danni di una paziente 25enne.
A denunciare l'uomo è stata la giovane paziente. Secondo l’accusa la donna, straniera, sarebbe stata palpeggiata sia nella sala del risveglio, dove era stata portata dopo un intervento chirurgico, sia nel tragitto verso la stanza del reparto dove era ricoverata. La vittina sarebbe scappata avrebbe raccontato, in lacrime, alle altre degenti gli abusi subiti. Il barelliere si trova ora ai domiciliari.
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Acido a volto a 60enne napoletano
(Rimini) Un sessantenne napoletano residente a Rimini da circa dieci anni è rimasto vittima di una aggressione con acido mentre usciva dalla palestra in città.
L'uomo che ha alle spalle un passato di problemi con la giustizia è stato ustionato dalla sostanza che ha colpito in prevalenza il volto. Il fatto, si è appreso oggi, è successo ieri nel tardo pomeriggio.
Sul luogo dell'aggressione è intervenuta la polizia di stato e le indagini sono state affidate alla squadra mobile di Rimini che non esclude alcuna pista. Il 60enne è stato ricoverato all'ospedale Infermi di Rimini (Ansa).
24 ottobre
Morte in diretta, aperta inchiesta | Maltempo, decine di alberi abbattuti | Agguato con l’acido
Confcommercio Santarcangelo, attività al setaccio: Troppa rigidità
(Rimini) Sono dirati tre mesi i controlli della polizia locale alle attività commerciali e ai pubblici esercizi del centro storico di Santarcangelo. Diverse le sanzioni elevate. Complessivamente sono stati 23 i pubblici esercizi sottoposti al controllo di occupazione di suolo pubblico e relativi dehors. Quindici le sanzioni amministrative elevate, altrettante le diffide.
“L’ammontare delle sanzioni che varia dai 41 ai 169 Euro ci fa capire bene di quale entità fossero le irregolarità contestate – spiega Giovanna Giusto, presidente della delegazione di Santarcangelo – Valmarecchia di Confcommercio. Quisquiglie se rapportate all’impegno della Polizia di Vallata e degli esercenti stessi per ore, giorni, mesi. Alla fine di tutto, ci ritroviamo ancora una volta con pubblici esercizi e attività commerciali controllati alla virgola, con estrema rigidità e, dall’altra parte, alla proliferazione di realtà che operano come consuetudine border line. Una situazione che ci fa pensare all’utilizzo di due pesi e due misure.
Proprio venerdì scorso eravamo al tavolo con l’amministrazione comunale per discutere di questi temi. Nell’occasione abbiamo manifestato l’urgenza di mettere mano a tutto quel sottobosco di attività abusive o semi-abusive, che da una parte perpetrano concorrenza sleale nei confronti di tutte quelle aziende che operano nel rispetto del regole, dall’altra vanno a minare quell’immagine di eccellenza che la nostra città, meritatamente, si è guadagnata negli anni, soprattutto grazie agli investimenti e ai sacrifici dei suoi imprenditori.
Da parte nostra la richiesta, già espressa in sede di riunione e che rinnoviamo oggi, è che l’amministrazione metta mano al Regolamento vigente, modificandolo sensibilmente affinché tuteli chi opera nel rispetto delle regole, senza lasciare spazi a interpretazioni e discrezionalità il cui risultato è solo quello di generare confusione e terreno fertile per i furbi”.