San Giovanni, Confesercenti contro le nuove aree commerciali
(Rimini) “Il giudizio di Confesercenti è decisamente negativo, e mi auguro che mercoledì in Conferenza dei servizi vi sia un ripensamento sul piano per la realizzazione di nuove superfici commerciali a San Giovanni in Marignano". E' netta la posizione di Fabrizio Vagnini, presidente provinciale di Confesercenti Rimini, sul progetto di realizzazione di due grandi contenitori commerciali e di un centro vendita alimentare per un totale di oltre 10mila metri quadri di superficie lungo via Al Mare.
"Siamo consapevoli del fatto che queste previsioni di metrature risalgano ormai al 2000 e che vi siano dei diritti acquisiti – afferma Vagnini -. Ma è evidente che da allora il mondo è cambiato notevolmente dal punto di vista commerciale, si pensi solo al boom dell'e-commerce. Sul territorio riminese, da nord a sud, abbiamo già visto cosa è accaduto a Bellaria con le polemiche per la previsione di un nuovo outlet, a San Marino dove è tutto pronto per il Polo del lusso con i suoi 130 negozi ancora in attesa di partire, a Riccione dove in zona artigianale lo scorso anno è stato destinato il 50% al commerciale e Misano dove due anni fa erano state previste ulteriori superfici, ancora ferme".
Vagnini sollecita gli enti locali a ripensare il modello e il ruolo del commercio nell'economia del territorio. "Il commercio è una componente importante del turismo e deve rappresentare un'offertà di qualità. La realizzazione degli ipermercati ha già causato troppi danni al tessuto commerciale, in cui gli esercenti locali non riescono più a stare sul mercato e vengono sostituiti da bazar e market stranieri, dequalificando progressivamente l'offerta".
E non si può pensare di sacrificare il commercio locale, conclude il presidente di Confesercenti, sull'altare delle opere di urbanizzazione realizzate con i centri commerciali. "Le nuove superfici commerciali andrebbero a distruggere il tessuto commerciale, che significherebbe anche impoverire gravemente il tessuto sociale. Gli enti locali possono realizzare rotonde, cavalcavia e opere pubbliche presentando buoni progetti in Regione e chiedendo finanziamenti, e mi auguro che possa accadere anche in questo caso".
Superbike e Notte Rosa, nasce il nuovo abbinamento di luglio
(Rimini) Notte Rosa e World SBK, per favorire la creazione da parte degli operatori turistici di pacchetti turistici ad hoc, nonché la programmazione di eventi che tengano conto di questo abbinamento imbattibile, è partita oggi la prevendita in vista del Pirelli Riviera di Rimini Round del MOTUL Superbike World Championship in programma a Misano World Circuit dal 6 all’8 luglio 2018.
“La tappa della Superbike a Misano sarà un ulteriore valore aggiunto per una Notte Rosa sempre più piena di contenuti e di proposte di livello internazionale - sottolinea il presidente della Provincia Andrea Gnassi – I fan che arriveranno a Misano avranno la possibilità di vivere un’esperienza unica, trovando un territorio che celebra il suo evento di punta dell’estate. Un weekend, quello della notte Rosa, dove la nostra terra si offre ai visitatori mettendo sul piatto la sua storia, il suo carattere. Quella identità che è intrisa anche di una passione e di un talento per i motori che ci contraddistinguono nel mondo. La congiunzione tra SBK e Notte Rosa potrà rappresentare un prodotto turistico unico, di grande valore, di straordinario successo sotto ogni punto di vista”.
“La sinergia con il Misano World Circuit – dice il Sindaco di Misano, Stefano Giannini - negli anni ci ha dato la possibilità di far evolvere gli eventi sportivi internazionali in un vero e proprio prodotto turistico. Un modello da poter esportare anche all'estero. Ci aspetta un luglio da record, con le ‘due ruote’ che diventano il nostro biglietto da visita da mostrare al mondo”.
“Credo che il Mondiale SBK insieme alla Notte Rosa, col World Ducati Week subito dopo e tutto a luglio – commenta Andrea Albani, Managing Director di MWC – rappresentino un’offerta fantastica per gli appassionati del motorsport. E’ anche un’occasione per l’economia turistica, nella logica della piena affermazione del brand Motor Valley col suo appeal turistico”.
Scappa con amante e figli la rapiscono
(Rimini) Scappa con l'amante e i soldi di famiglia ma i figli, uno dei quali minorenne, la rapiscono per riportarla a casa nel Varesotto e finiscono in manette per sequestro di persona. È successo sabato, quando una gazzella dei carabinieri di Riccione ha intercettato in viale D'Annunzio una vettura Mazda, con la portiera posteriore aperta e un uomo aggrappato nel tentativo di entrare nell'abitacolo. La donna, una imprenditrice di 45 anni, era stata caricata con la forza in auto dai figli, meno di un'ora prima, all'uscita di un hotel di Miramare, dove aveva soggiornato con l'amante, un 34enne del Kenya. Nel tentativo di aiutare la donna, il keniota si era aggrappato alla portiera dell'auto in fuga, poi fermata solo con l'arrivo dei carabinieri, dopo un breve inseguimento.
Quando la Mazda è stata bloccata i carabinieri hanno notato la donna, costretta a bordo contro la sua volontà. Era stata appena sequestrata dai due figli, di 23 e 16 anni, con l'aiuto di un dipendente dell'azienda di famiglia, un uomo di 49 (Ansa).
Federmoda: Troppi centri commerciali aperti senza confronto con categorie
(Rimini) "I fatti e le cifre ci dicono due cose sul commercio in Romagna e in Riviera. Sempre più mega centri commerciali, sempre meno piccoli e medi negozi nella città e nei paesi”. Lo sostiene il presidente del Federmoda Rimini, Giammaria Zanzini. “All’Iper si Savignano sul Rubicone è in arrivo un ampliamento di 8 mila metri quadri della superficie commerciale con annessa apertura e connessa in apertura di 25 nuovi negozi. Un nuovo mega centro commerciale è in costruzione a Cattolica e stessa cosa sta avvenendo a San Marino. Il tutto in un territorio saturo, dove, multinazionali o grandi gruppi italiani di iper ne hanno costruiti già a sufficienza sia lungo la costa, nelle città e nell'interno. Nel triangolo Savignano, Pesaro, San Marino, sono almeno 10. Risultati: più cemento, più traffico di auto, fuga dai centri storici e dai negozi dei piccoli paesi del pubblico. Un nuovo passo verso la desertificazione del tessuto urbano, sociale e turistico delle nostre città”.
Anche i numeri lo confermano. “Secondo le statistiche per ogni nuovo assunto in un iper si perdono 4/5 posti di lavoro nei piccoli negozi di vicinato. In Italia negli ultimi 5 anni hanno chiuso il 15% dei negozi dei centri storici e ce ne sono la bellezza di 647 mila sfitti, le famose saracinesche abbassate. A Rimini nel commercio al dettaglio abbiamo perso in 3 anni 2.600 occupati del commercio con 600 chiusure di attività”.
Se si parla del settore moda e abbigliamento “dobbiamo metterci sopra anche il problema della merce "tarocca" e della vendita abusiva. Fenomeno che la cronaca ci ha appena ricordata con gli ingenti e meritori sequestri di false griffe, operati dalla Guardia di Finanza in quel di Santarcangelo. Un fenomeno che nello stivale vale 2,5 miliardi di fatturato illegale, più di 100 mila occupati e 800 milioni di entrate fiscali evase. Il fatto importante è che tutto ciò avviene nel disinteresse generale dell'opinione pubblica e di troppe amministrazioni locali o di consiglieri e giunte distratte o del tutto assenti su questi temi. Infatti, gli iper aprono o si allargano senza un confronto con le associazioni o gli enti categoria, senza un progetto organico e condiviso che riguardi crescita e sviluppo anche del commercio al dettaglio del territorio. Chiaro che il libero mercato è la base della nostra vita sociale e economica. Un valore fondante da tutelare e potenziare. Altra cosa è però un liberi tutti dove solo chi ha grandi dimensioni e capitali, o corre la ribasso aprendo sale slot, improbabili minimarket, sale massaggi o rivendite di chincaglieria, può sopravvivere”. Per Zanzini, “non possono essere le due uniche alternative di fronte al futuro dei nostri negozianti e commercianti. Governare in modo diverso la situazione, difendere il ruolo dei negozi di vicinato e attività commerciali di qualità sono gli impegni che Federmoda e Confcommercio porteranno avanti non solo a Rimini ma in tutta la riviera”.
Morciano, commercianti preoccupati per apertura nuovi outlet
(Rimini) La Confartigianato “condivide la preoccupazione del consorzio di commercianti ‘Commerciamo’ di Morciano in merito alla nascita di nuovi outlet a San Giovanni in Marignano", dove è prevista la realizzazione di due grandi centri di vendita commerciale e di un centro di vendita alimentare, per un totale di circa 12.000 metri quadrati di superficie.
“In un momento - spiegano gli artigiani - di difficile congiuntura economica, che vede la nostra associazione di categoria impegnata nel tentativo di salvaguardare e rilanciare le piccole attività artigiane e commerciali della Valconca, non nascondiamo i nostri dubbi di fronte all’arrivo di grandi catene di distribuzione, chiedendoci quali siano gli effettivi vantaggi di questa operazione e interrogandoci sulle possibili ricadute non solo sul tessuto economico di Morciano, ma anche dei comuni confinanti, da Cattolica a Misano, da Riccione ai comuni delle colline della Valconca, alla stessa San Giovanni”.
Questo progetto, secondo Confartigianato, “d’altra parte, appare in controtendenza rispetto a quanto sta accadendo in altre nazioni, dove si assiste alla progressiva chiusura e abbandono dei grandi centri commerciali. Da anni ormai gli operatori economici della Valconca, anche a costo di grandi sacrifici, impiegano tempo e risorse per cercare di dare nuovo impulso ai nostri centri storici, e questo sarebbe un altro duro colpo da assorbire: ci auguriamo che le amministrazioni comunali, che nei prossimi giorni saranno chiamate a valutare questa proposta, possano tenere a mente il nostro appello”.
Santarcangelo, 90mila visitatori per la fiera di San Martino
(Rimini) Da una prima stima degli organizzatori, Blu Nautilus, sono circa 90mila le presenze registrate in occasione della fiera di San Martino a Santarcangelo, nel corso del fine settimana appena concluso, con particolare affluenza nella giornata di domenica 12 novembre, grazie anche al sole e temperature più miti.
Il maggior successo si è registrato agli stand gastronomici e nelle osterie, in particolare presso i ‘Food Truck di Bech’ che hanno proposto ai visitatori cibi di alta qualità gastronomica provenienti da diverse regioni d’Italia e del mondo. Positivo il riscontro di pubblico anche per le numerose iniziative organizzate nello spazio eventi di piazza Ganganelli: dalla veglia di San Martino dedicata a Nino Pedretti ai burattini di Vladimiro Strinati (venerdì 10 novembre), dal recital “La Rumâgna l’è fata” (sabato 11 novembre) alla tradizionale Sagra nazionale dei cantastorie che, giunta alla 49ma edizione, domenica 12 novembre ha visto un alto numero di spettatori. Proprio durante la Sagra, l’associazione cantastorie De Antiquis ha celebrato i 70 anni dalla fondazione con la consegna di una targa commemorativa al sindaco Alice Parma.
Soddisfazione anche dalla Pro Loco che nel fine settimana ha sfiorato il sold out per le visite guidate e registrato un grande afflusso di pubblico alla mostra allestita presso la sede di via Battisti. Molto seguito anche il tradizionale Palio della Piada, evento di punta della Fiera di San Martino, che ha visto vincitori Chiara Giacomini (categoria giovani e premio fedeltà), Maria Tombi (Sant’Ermete – categoria zone) e Stefania Bullini come vincitrice assoluta, premiata dal sindaco Alice Parma con lo scettro del Palio (mattarello e porta mattarello stampato a ruggine). In occasione della competizione, sono stati decretati anche i vincitori del concorso “La cipolla in barattolo”: per la categoria professionisti Patrizia Lunedei della piadineria Amarcord (tipologia Chutney – spezie e aromi), per la categoria amatoriale Donatella Zaccaria (tipologia salsa).
Per l’assessore a Sviluppo economico e Turismo, Paola Donini, la Fiera di San Martino, un tempo fiera agricola, celebra ancora oggi i prodotti dell’agricoltura – primo fra tutti il cibo tradizionale e tipico – provenienti da Santarcangelo, dalla Romagna e da numerose altre regioni italiane. “Quella di San Martino – afferma l’assessore Donini – oltre a essere una bellissima manifestazione, è infatti anche una fiera viva che non si limita a rievocare il passato in modo sterile, ma tiene vive e attuali le tradizioni”. “Questa capacità di mantenere viva la Fiera di San Martino – conclude l’assessore Donini – è dovuta essenzialmente alla capacità di valorizzare cibo, prodotti tipici e dialetto che sono parte della cultura e dell’identità di Santarcangelo e della Romagna”.
Chiusa l’edizione 2017 della Fiera di San Martino, amministrazione comunale e organizzatori fanno anche il punto sulle misure di sicurezza e controllo attivate per l’occasione. “San Martino si conferma un momento d’incontro molto sentito prima di tutto dai santarcangiolesi, che ogni anno si ritrovano per vivere insieme l’appuntamento più atteso della stagione”, sottolinea il sindaco Alice Parma. “Allo stesso tempo, nei giorni della Fiera la città si apre a un pubblico proveniente da varie parti d’Italia, dimostrando lo spirito di accoglienza che da sempre la contraddistingue. A questo proposito ci teniamo a ringraziare i residenti – conclude il sindaco – che nei giorni della manifestazione hanno dovuto far fronte a qualche inevitabile disagio, dovuto al nuovo sistema di controlli all’accesso e al gran numero di visitatori che ogni anno accorrono alla Fiera”.
“La Fiera si è svolta senza particolari criticità di ordine pubblico o relative all’abusivismo commerciale”, dichiara l’assessore alle Politiche per la sicurezza, Danilo Rinaldi. “Questo è stato possibile grazie allo straordinario impegno di tutti, quindi il nostro ringraziamento – conclude l’assessore Rinaldi – va a tutte le forze dell’ordine coinvolte, alla polizia municipale, agli organizzatori della manifestazione e ai volontari che con il loro operato hanno garantito la miglior riuscita dell’evento”.
Musica nei locali, venti imprenditori in Comune
(Rimini) Oltre una ventina di rappresentanti dei pubblici esercizi del centro storico hanno partecipato questa mattina all’incontro convocato dall’assessore alle attività economiche e alla Polizia Municipale Jamil Sadegholvaad per fare il punto su come migliorare la convivenza tra le tante attività presenti - in particolare nella zona della vecchia pescheria e della piazzetta - e i residenti. “I locali – spiega l’assessore – rappresentano un fattore molto attrattivo per la nostra città e rappresentano un valore aggiunto per il nostro centro storico. E’ nostro obiettivo quindi lavorare perché si trovi e si mantenga un punto di equilibrio, per garantire alle attività di continuare a lavorare nelle migliori condizioni, rispettando però le leggi e i regolamenti in vigore per tutelare quello che è un principio fondamentale, ovvero la salute pubblica. ll tema della convivenza tra quella che viene chiamata ‘movida’ e i residenti del resto è un tema comune a tantissime realtà in tutta Italia: nel nostro caso, Rimini ha un regolamento più flessibile rispetto molte altre località anche vicine, che richiede come aspetto imprescindibile che non venga diffusa musica all’esterno dei locali dopo la mezzanotte. Dopo la prima serie di controlli, dove sono state accertate diverse sanzioni, la situazione è notevolmente migliorata e diamo atto ai gestori dell’impegno che stanno mettendo e del loro spirito collaborativo dimostrato anche oggi. Chiediamo quindi che si prosegua su questa strada di collaborazione, con un ruolo della Polizia Municipale continuo e attento nel controllare il rispetto delle regole, a garanzie di tutti”. L’incontro di oggi è stato anche l’occasione per fare il punto su altri argomenti, a partire dalla sicurezza; l’assessore infatti ha ribadito come a brevissimo sarà installata una telecamera di videosorveglianza nell’area della Vecchia Pescheria, oltre a farsi promotore di un incontro per agevolare quei gestori che stanno valutando l’opportunità di dotarsi di vigilanza privata per i loro locali.
Tari illegittima, Popolo della famiglia: Amministrazione riveda regolamento
(Rimini) Il Sole 24 Ore ha inserito il Comune di Rimini tra i comuni italiani che avrebbero applicato in modo illegittimo la Tari e “omesso di fornire ai cittadini una corretta informazione sui criteri per la determinazione dell’imposta relativamente alle aree pertinenziali, per le quali si parla di una imposta raddoppiata mediante un artificio contenuto nel regolamento comunale”, spiega il Popolo della famiglia di Rimini.
Il Comune “si difende dichiarando la correttezza del proprio operato e ribadendo la disponibilità dei suoi uffici a fornire ai cittadini ogni informazione in merito”. Disponibilità “tardiva”, secondo il Popolo della famiglia: “il principio di trasparenza nella determinazione della Tari andava applicato preventivamente, non a posteriori dopo che sono emersi pesanti dubbi sulla legittimità dei criteri di calcolo”.
Se è vero, come sostiene il Comune, che “la materia è da almeno due anni oggetto di dibattito in sede nazionale e Anci”, per il Pdf l’amministrazione dovrebbe provvedere intanto a “modificare il regolamento a favore delle famiglie riminesi e a restituire loro la quota versata in eccedenza, in attesa che la vexata quaestio’ giunga a definitiva determinazione. In tempo di crisi e in una situazione oggettiva di vessazione fiscale, le famiglie non possono aspettare altri anni ancora per avere ciò che gli spetta”.
13 novembre
In ritirata dal parco del mare | Grillino indagato | Militare risarcito
11 novembre
Sedici anni per Butungu | Albergatore estorsore | Renzi: Imparo da voi