Riccione, interrogazione Pd su presepe Veterani
(Rimini) I consiglieri comunali del gruppo Pd di Riccione chiedono all’amministrazione comunale “ancora una volta”, di conoscerne le intenzioni in merito al presepe di Maurizio Veterani, conservato presso l’arboreto Cicchetti, “ovvero quando sarà possibile rivedere esposto al pubblico il presepe animato”. E’ di oggi la notizia sulla stampa locale che quest’anno, dopo già lo scorso, il presepe non sarà esposto al pubblico nel periodo natalizio.
“Questo argomento è stato già oggetto di interpellanze nella precedente legislatura. Lo stesso sindaco, si era ripromesso di trovare in tempi brevi una soluzione ed una collocazione allo storico presepe animato esposto fin dal 2003 nella sede dell'Arboreto Cicchetti”, ricordano i consiglieri.
“Che ad oggi non abbiamo ancora notizie riguardo a questa opera di ingegno del nostro concittadino Maurizio Veterani che in trent'anni ha collezionato innumerevoli visite di scolaresche, turisti, nonché cittadini riccionesi. Ricordando ancora una volta che il Presepe è composto da oltre 600 personaggi mobili ed un villaggio animato di antichi mestieri azionato da oltre 300 motori. Un'opera che, se inutilizzata, rischia di andare perduta e questo, la città di Riccione non se lo possiamo permettere”.
Mense, pesce fresco dell’Adriatico nelle scuole di Rimini
(Rimini) Il pesce fresco dell'Adriatico entra da questa mattina nel nuovo menù del servizio mensa nelle scuole di infanzia statale e nelle scuole elementari del Comune di Rimini. Il servizio prevede anche menù progressivamente aggiornati per favorire la rotazione delle ricette e degli ingredienti nel rispetto della stagionalità dei prodotti, con la supervisione dell'Ausl e il coinvolgimento delle famiglie. La prima e importante novità è appunto quella dell'inserimento del pesce fresco e a filiera corta, nei menù di tutte le scuole. Non cambierà solo la sostanza ma anche la forma ; il pesce sarà infatti proposto con ricette accattivanti e più vicine ai gusti dei bambini, sotto forma di crocchette bastoncini e filetti. Il pesce fresco integra il pesce azzurro, già presente nelle nostre mense, e si aggiunge agli altri prodotti di qualità del territorio come la carne rossa igp del Montefeltro e il Parmigiano Reggiano 24 mesi dop. L'ultima modifica al menù, frutto anch'essa del cofronto con i comitati mensa, è stata qualla del pane, dove abbiamo inserito una qualità biologica di maggiore qualità realizzata a livello locale. Il percorso di inserimento di nuove ricette è anche il frutto degli incontri con i comitati mensa, dove è rappresentata la componente dei genitori, in un contesto di permanente attenzione alla valutazione del servizio da parte dei bimbi e delle loro famiglie. Quella della mensa è inoltre uno dei servizi monitorati all'interno del report di customer satisfaction che viene compilato ogni anno sulla base dei giudizi dei genitori; in base a questi dati è stato possibile certificare come il 96% dei genitori di bimbi dei nidi, e il 93% di quelli delle scuole di infanzia siano soddisfatti del servizio.
Carcere, Lega: “Allarmante la percentuale di stranieri”
(Rimini) Al 30 giugno 2017 sono 159 i detenuti presenti nell’istituto penitenziario di Rimini, secondo i dato forniti dalla Regione Emilia romagna, rispondendo all’interrogazione della Lega nord. “Di questi, 80 sono stranieri – sottolinea la Lega - la situazione del carcere di Rimini, a livello romagnolo, è la peggiore. Sia per percentuale di stranieri che per numero di presenze in termini assoluti”.
Il dato che la Lega sottolinea è “l’incremento pressoché costante” della detenzione riminese: “nel 2016 su 146 detenuti, 73 erano stranieri. In pratica la stessa percentuale del 50% ma calibrata su un numero più basso di presenze complessive”, spiegano il segretario romagnolo, Jacopo Morrone, e quello riminese Bruno Galli. “Stesso copione nel 2015 e nel 2014, rispettivamente archiviati con 92 ‘ospiti’ in totale, di cui 49 stranieri, e 110 di cui 50 stranieri. Numeri allarmanti se si prende in considerazione l’incidenza percentuale degli stranieri presenti sul territorio riminese (pari al 10% circa) in pratica uno su due dei detenuti presenti nella casa circondariale di Rimini, non è italiano”. Non rassicura la Lega nemmeno la ripartizione per tipologia di reato all’interno dell’istituto penale riminese che, a tutti gli effetti, rievoca le classiche di questi giorni sulla qualità della vita nella provincia romagnola, bocciata all’unanimità in termini di sicurezza e indice di criminalità. “Su 80 detenuti stranieri attualmente presenti nel carcere di Rimini – chiosa Morrone – la maggior parte, ovvero 47, deve rispondere almeno di un capo di imputazione afferente reati contro il patrimonio e 31 di illeciti contro la persona. Anche in questo caso, rispetto al 2016, il trend è in aumento. Lo scorso anno erano 34 i detenuti stranieri colpevoli di reati al patrimonio. 33 invece nel 2015”.
Piazza Malatesta, aggiudicati i lavori per il giardino del castello
(Rimini) Sarà il consorzio Coir ad occuparsi della realizzazione del giardino di Castel Sismondo in piazza Malatesta a Rimini. sua la miglior offerta al bando promosso dal comune e che ha ricevuto in totale tre buste. Nei prossimi giorni l’offerta di Coir sarà sottoposta dagli uffici alla verifica del possesso dei requisiti prescritti.
L'intervento, che interesserà la parte più a nord della piazza racchiusa dalle mura, prevede la sistemazione a verde e arredo urbano dell'area, la realizzazione di un'arena naturale destinata agli spettacoli, di un percorso sopraelevato e di percorsi pedonali, con l'obiettivo di favorire una nuova fruizione di uno dei luoghi più carichi di storia della città. Nel dettaglio, l'arena del "Bastione" sarà costituita da una serie di sedute ad emiciclo, che si affaccerà su un piccolo spazio-palcoscenico e avrà una capienza di circa 400 posti a sedere. Sul lato ovest dell'arena un percorso sopraelevato – il passetto di ronda - consentirà la visuale fuori le mura e verso l'interno. In questo stralcio sarà riportato alla luce il muro di controscarpa del fossato, restaurato e valorizzato. E' poi prevista la realizzazione di una serie di percorsi pedonali, col posizionamento di alberature ed elementi di arredo urbani e di impianti di illuminazione e il collocamento di un chiosco a servizio del giardino e di due totem informativi.
L'intervento ha un costo complessivo di 850.000 euro e dovrebbe partire nel mese di febbraio, a qualche settimana dalla conclusione dei lavori del I lotto, quelli che stanno interessando la "Corte a Mare", giunti ormai al rush finale.
Nikolli, Lisi: “Giustizia è stata fatta”
(Rimini) “Petrit Nikolli sarà ricordato come un uomo generoso, a cui la vita è stata tolta per il solo fatto di aver salvato un’altra vita, quella della nipote, schiacciata sotto il peso della violenza che quotidianamente subiva per mano del suo compagno”. Così il vicesindaco di Rimini ricorda l’idraulico ucciso a Rivabella il 25 maggio 2016. Ieri in tribunale a Rimini, la sentenza per i suoi assassini: venticinque anni di reclusione sia per Lek Preci sia per il figlio Edmond, marito della nipote di Petrit, 23 anni per l’altro figlio, Altin.
“Petrit però - ricorda Lisi - era soprattutto un marito e un padre di famiglia: per questo all’indomani della sentenza che ha portato alla condannda dei tre autori del delitto consumato nel maggio del 2016, il mio pensiero va a Linda, la moglie di Petrit, la madre dei suoi quattro figli, di cui l'ultimo, Ethan Piero, nato solo dopo l’omicidio. Un bimbo che non conoscerà mai il papà, ma che ha la fortuna di avere come madre una donna straordinaria, forte e coraggiosa, che in questi mesi ha stretto i denti, si è rimboccata le maniche, non si è mai arresa, nonostante sia rimasta vedova con un figlio in grembo e tre da mantenere. Una donna che non ha mai chiesto nulla, ma a cui la comunità riminese ha dato tanto, senza clamore, con quella generosità genuina di cui la nostra città sa essere capace”.
“Per Linda, per i suoi figli, la sentenza di ieri consente di mettere un punto e di continuare a ricostruirsi una vita nella consapevolezza che giustizia è stata fatta. Ringrazio il Tribunale di Rimini anche per la celerità con cui si è arrivati a sentenza, evitando così il protrarsi di una ulteriore sofferenza”.
Coriano, indennità Raibano per riduzione Tari a persone in difficoltà
(Rimini) Il consiglio comunale di Coriano voterà questa sera l'ultima variazione di bilancio del 2017, che contiene due importanti voci di entrata.
La prima riguarda 80.400 euro di somme provenienti dall'indennità di disagio ambientale per i rifiuti speciali dell'impianto di incenerimento di Raibano, la metà dei quali (40.200 euro) trasferiti ai comuni aderenti al protocollo di intesa e la restante parte destinati a coprire interamente le domande di riduzione della Tari per i soggetti in difficoltà economiche mentre la restante parte viene stanziata per rimborsare i fruitori del Centro Ambiente per le posizioni precedenti al 2013.
In fase di approvazione del bilancio di previsione era stata destinata la somma di 15.500 euro(pari alla spesa sostenuta nel 2016) per coprire le agevolazioni della Tassa Rifiuti per le utenze domestiche per le categorie in difficoltà economiche, con l'impegno di coprire tutte le richieste di esenzione. Le domande pervenute per il 2017 ammontano a 108, per un importo di 21.750 euro e grazie a questo intervento tutti coloro, (anziani, soggetti svantaggiati, nuclei familiari in difficoltà), che hanno i requisiti, potranno beneficiare dell'esenzione o della riduzione al 75% della tassa, senza così dover escludere alcuna domanda, come precedentemente previsto da bando.
Altri 30mila euro vengono destinati per riconoscere, nel prossimo anno, il rimborso dei conferimenti di rifiuto differenziato ai fruitori del Centro Ambiente e che, grazie al loro impegno, hanno contribuito all'aumento della percentuale di raccolta differenziata nel Comune di Coriano.
I rimborsi finanziati riguardano le annualità antecedenti al 2013 e nel 2018 verranno applicati e saranno visibili gli sconti alle bollette.
Per i rimborsi successivi al 2013 attueremo un piano rimborso brevissimo poiché l'ammontare del rimborso è molto più contenuto in considerazione della modifica della disciplina, che da Tarsu è diventata Tares prima e poi Tari.
La seconda riguarda un contributo regionale, di circa 28mila euro per la videosorveglianza a fronte di una spesa di oltre 40mila euro grazie alla quale si metterà in sicurezza i principali edifici comunali e le zone circostanti. Si tratta della prima fase di un progetto che nell'arco della legislatura coinvolgerà anche le frazioni.
Sono inoltre stati previsti circa 46mila di lavori per il completamento della facciata esterna del municipio grazie ad uno storno di fondi dal capitolo dei cimiteri i cui interventi previsti verranno realizzati utilizzando le economie da ribasso d'asta per circa 50mila euro.
Novelli, Celestini torna con Pueblo
(Rimini) “Pueblo è la seconda parte di una trilogia che comincia con Laika. In entrambi i casi si tratta di vicende di personaggi che vivono ai margini della narrazione alla quale siamo abituati. Personaggi che non hanno alcun potere e spesso stentano a sopravvivere, ma si aspettano continuamente che il mondo gli mostrerà qualcosa di prodigioso. Ci credono talmente tanto che alla fine il prodigio accade. Ignorano il potere di Dio o degli eserciti. La loro forza e la loro debolezza sono la stessa cosa, per questo, pur essendo ai margini della società vorrei che riuscissero a rappresentarla per intero. Questo spero di provocare: che lo spettatore professionista borghese, il giovane laureato o lo studente che ancora vive coi genitori si identifichi in un barbone o in una prostituta rumena, non perché vive la stessa condizione sociale, ma la stessa condizione umana”.
Così Ascanio Celestini, fra gli autori più rappresentativi del teatro di narrazione, racconta il suo ultimo lavoro. L’attore romano torna a raccontare le ombre e le luci della periferia con Pueblo, in scena giovedì 30 novembre alle 21 sul palco del Teatro Novelli di Rimini (sezione Tracce D contemporaneo). Un ritorno, quello di Celestini, che due anni fa presentò a Rimini Laika, lo spettacolo di cui Pueblo, come dichiarato dallo stesso autore, è una sua ideale continuazione.
L’artista ritorna infatti negli stessi luoghi in cui palpitava la vita della sua precedente creazione: il bar, il supermercato, il marciapiede, la fabbrica; la periferia, intesa come margine del mondo, ma anche isola dove l’umanità è più forte, più viva e più visibile proprio perché nessuno guarda. Qui vive Violetta, giovane cassiera che incarna un mondo di disillusioni, di sogni traditi e di vite vissute tra la fatica del quotidiano e la bellezza delle persone che vi si incontrano. Voci differenti s’incontrano all’interno di un bar per ritrarre un universo fatto di povertà, ma capace di brillare come un diamante, un mondo di ignoranza e di atavica saggezza.
Cristiani perseguitati, Marcello: presepe in comune come segno di sensibilizzazione
(Rimini) Il sindaco e la giunta comunale s’impegnino a realizzare in un luogo istituzionale un presepe a cura dell' amministrazione comunale. Lo chiede il consigliere comunale di Forza Italia, Nicola Marcello. Lo chiede come gesto di sensibilizzazione rispetto al dramma dei cristiani perseguitati.
“Le persecuzioni hanno segnato profondamente la storia del cristianesimo fin dai suoi esordi, ma come papa Francesco ha ribadito più volte, attualmente le violenze contro i cristiani sono più numerose che in passato”, ricorda Marcello. “Secondo i dati forniti dal Center for Study of Global Christianity, nel 2016 circa 90 mila cristiani sono stati uccisi per la loro fede, cioè un morto ogni 6 minuti e, di questi il 70 per cento sono stati uccisi in Africa perché si sarebbero rifiutati di imbracciare le armi nei conflitti tribali; il restante 30 per cento è stato massacrato durante attentati terroristici, persecuzioni ordinate dal governo (come in Corea del Nord) o durante la distruzione di villaggi”. Inoltre, “paragonando le statistiche di tre diversi centri di ricerca degli Stati Uniti e del Censur, risulta che in 102 Paesi del mondo fra i 500 e i 600 milioni di cristiani non possono professare liberamente la loro fede”.
Per Marcello, “questi dati attestano, che senza voler dimenticare o sminuire le sofferenze dei membri di altre religioni, i cristiani sono il gruppo religioso più perseguitato del mondo”. Per cui, “appare davvero necessario che in tutto il mondo le comunità cristiane si mobilitino in difesa del diritto di professare liberamente la propria fede e i propri valori e che questo riguardi in particolare il mondo occidentale”. Nel nostro continente a riportare drammaticamente alla ribalta la tematica è il terrorismo. “Purtroppo diversi attentati hanno costituito un vero e proprio attacco al cuore dell'Europa e quindi a valori e stili di vita dell'intero mondo occidentale”.
Negli ultimi decenni, ricorda Marcello, anche la popolazione italiana si è arricchita della presenza di cittadini provenienti da altri paesi, anche extraeuropei, che professano diversi credi e confessioni religiose. “Ogni politica di accoglienza necessariamente deve trovare efficace soluzione attraverso il riconoscimento e il rispetto delle proprie tradizioni e non può essere fondata in alcun modo sulla rinuncia dei propri valori e dei propri simboli”, ricorda Marcello da buon esponente di centro destra. “La nostra cultura occidentale ed europea è fondata sui valori dell'Umanesimo e della tradizione cristiana ed il presepe rappresenta oltre che cultura e tradizione, uno straordinario messaggio di pace, serenità, civile convivenza tra i popoli e speranza nel futuro in particolar modo per le giovani generazioni”. Per Marcello, “la realizzazione dell'esposizione di simbologie religiose in pubblici locali non contrasta con una concezione della laicità delle istituzioni”. E quindi “appare opportuno responsabilizzare ciascun componente il consiglio comunale quale espressione della cittadinanza a testimoniare l'identità culturale e religiosa della nostra comunità, in particolare con l'approssimarsi delle festività natalizie”.
Ucciso per aiutare la nipote, tre condanne ai killer di Nikolli
(Rimini) Tre condanne, emesse dalla Corte d'Assise di Rimini per l'omicidio di Petrit Nikolli, 40enne elettricista di origine albanese, avvenuto la notte del 25 maggio del 2016 perché aveva ospitato a Rimini la nipote ventenne fuggita dalla Lombardia e dal marito che la trattava come una schiava. I giurati popolari hanno condannato a 25 anni di carcere, con l'esclusione della premeditazione, il marito Edmond Leci, metalmeccanico albanese di 25 anni, e suo padre Lek Leci, 48 anni. A 23 anni è stato invece condannato il fratello Altin Leci. Alle cinque parti civili costituite in giudizio, 300 mila euro di provvisionale. Per i tre albanesi, la scorsa udienza il pubblico ministero Paola Bonetti aveva chiesto l'ergastolo.
Edmond Leci, con il padre Lek e il fratello maggiore Altin, era partito dalla Lombardia per vendicarsi. Dopo l'omicidio i tre erano tornati a Gorgonzola (Milano), dove la squadra mobile li aveva arrestati. A confessare l'omicidio fu però solo il padre Lek (Ansa).
28 novembre
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