Dig awards, aperto il bando
(Rimini) Con la pubblicazione del nuovo bando di concorso ripartono i Dig Awards, premi giornalistici aperti a inchieste/reportage video di ogni parte del mondo. Le premiazioni si svolgeranno alla prossima edizione del DIG Festival, in programma nel giugno 2018 a Riccione.
Sono sette le categorie di concorso. La categoria principale, DIG Pitch, è riservata a progetti d'inchiesta/reportage video in fase di sviluppo o pre-produzione: in palio un contributo alla produzione di 15.000 euro. Redatti in inglese e accompagnati da un teaser sottotitolato in inglese, i progetti devono riguardare temi di rilevanza europea e vanno inviati entro il 29 marzo 2018. I finalisti verranno invitati a presentare i loro progetti davanti a una giuria internazionale e a una platea di addetti ai lavori (produttori, distributori, rappresentanti di centri di giornalismo europei). Nelle edizioni passate la formula del pitch si è rivelata fortunata per tutti i vincitori e per numerosi finalisti. In poco più di due anni, sono infatti nate sei inchieste trasmesse da Rai, Mediaset, La7, Sky, Arte, Canal+. La più recente è l'inchiesta di Giuseppe Borello e Andrea Sceresini su Scientology trasmessa a novembre da Report.
Le altre categorie di concorso premiano invece lavori, inediti o inediti, prodotti dopo il 1 marzo 2017. Le opere possono essere realizzate in qualunque lingua, purché vengano sottotitolate in inglese. Due sezioni sono riservate a inchieste e reportage video di lunga durata (Investigative Long e Reportage Long; massimo 90 minuti, in palio 2.500 euro). Altre due premiano inchieste e reportage di media lunghezza (Investigative Medium e Reportage Medium; massimo 27 minuti, 1.500 euro). Una categoria a sé è dedicata ai servizi brevi (Short; fino a 12 minuti, 1.000 euro). Quest'anno viene infine introdotta la sezione Masters, una vetrina speciale per documentari, film e serie ad alto budget su temi di attualità. In tutte queste sezioni il termine per le iscrizioni è fissato al 20 febbraio 2018. Il bando e il form per le iscrizioni sono online sul sito www.dig-awards.org.
Riccione, sapore di canapa a viale Ceccarini
(Rimini) Tra le casette che colorano viale Ceccarini c’è anche quella di Canapa House Riccione, il marchio con cui l’Azienda Agricola Nevia Del Bianco sta divulgando in tutta la Romagna l’utilizzo della canapa sativa, una pianta nota fin dall’antichità per le sue proprietà organolettiche, coltivata per secoli anche nelle campagne limitrofe. Una coltivazione che la famiglia Ciotti ha deciso di riprendere sulla collina di Riccione: già completato a fine estate il primo raccolto, con cui sono stati prodotti farine, olii, tisane e tanto altro, che l’azienda riccionese sta portando in giro per fiere e mercati.
Dopo le sagre estive, infatti, lo stand Canapa House è stato presente nella Fiera di Sant’Agata Feltria e dalla scorsa settimana a Riccione, dove fino all’Epifania si potranno conoscere olio, biscotti, birra e farina rigorosamente alla canapa sativa, oltre a diversi cosmetici ricavati dalla pianta.
Zeinta di borg, assegnati gli oscar della vetrina
(Rimini) Doppio vincitore quest'anno per Oscar della Vetrina, il premio organizzato da Zeinta di Borg, per le vetrine più belle della città. Gioielleria Banchetti, elegante boutique di via Michele Rosa che ha aperto nel lontano 1950 con le sue raffinate e brillanti vetrine e la Fioreria Idea Verde, negozio di piante e articoli da regalo in via Lagomaggio che ha appena inaugurato il nuovo negozio.
La giuria che le ha valutate era composta dagli studenti dell'Istituto Versari Macrelli di Cesena che hanno decretato anche il secondo e il terzo posto: Medaglia d'argento a ad Insolito, il segreto è nei dettagli, negozio di oggettistica di via Bertola. Stessa location per il terzo qualificato, la coloratissima Libreria Viale dei Ciliegi 17.
Citazione d'onore anche per le vetrine di altre sei attività:Oreficeria Urbinati, Pellicceria Stephanie (già vincitrice 2015), il Coloniale, Casalinghi Balducci, Living Sport e MSafiri.
Capodanno a Santarcangelo, Frankie hi-nrg re del ‘chilometro quadro’
(Rimini) Torna a Santarcangelo, con un ospite d’eccezione, il Capodanno in un km quadrato. Sarà infatti Frankie hi-nrg mc ad animare il concerto in piazza Ganganelli, centro gravitazionale della festa che quest’anno si muoverà sull’orbita del centro commerciale naturale coinvolgendo anche piazza Marini, il teatro Lavatoio e le vie centrali della città. Una festa possibile grazie alla rinnovata collaborazione con il Bradipop, uno dei club di maggiore esperienza della dance riminese.
Il capodanno di Santarcangelo conferma dunque la sua impostazione consolidata: una festa da vivere a piedi, abbandonando l’auto per trascorrere l’intera notte tra le vie del centro in piena sicurezza. La possibilità di cenare in uno dei locali del centro con la loro offerta enogastronomica ampia e diversificata, due concerti di grande qualità per una serata musicale di primo livello. E poi brindisi e fuochi d’artificio a mezzanotte, per concludere con la variegata proposta musicale pensata in collaborazione con il Bradipop, già partner dell’amministrazione comunale in occasione del capodanno 2016.
Il chilometro quadrato del centro storico si trasforma quindi in una galassia, che avrà il nucleo pulsante in piazza Ganganelli e una serie di satelliti musicali rappresentati dagli spazi di piazza Marini, il teatro Lavatoio, le vie Cavour e don Minzoni. Piazza Ganganelli si accenderà alle ore 22,30 con il gruppo The rock’n’roll kamikazes, che aprirà la strada al concerto rap di Frankie hi-nrg mc. Allo scoccare della mezzanotte partiranno invece le animazioni musicali del centro, con il Bradipop in piazza Ganganelli, piazza Marini e al Lavatoio con tre progetti musicali diversi: rock, afro-samba-reggae e pop anni ’80-’90. L’animazione del centro storico sarà invece realizzata dai locali del centro, a completare idealmente l’orbita del Capodanno 2017.
A Santarcangelo la panchina è un nido di recupero
(Rimini) Arriva a Santarcangelo la seconda panchina artistica della città. Dopo “Nicchia”, la panchina dell’amicizia inaugurata la settimana scorsa insieme agli studenti della scuola media Franchini che hanno collaborato al progetto nell’ambito di Intrap(p)rendere Green e di questa edizione di EcoNatale, “Nido” è stata installata questa mattina (venerdì 22 dicembre) sempre ai ‘pratini’ di via Ruggeri, alla presenza dell’assessore a Turismo e Sviluppo economico Paola Donini e dell’artista Lu Lupan di Mutonia.
“Nido” è stata realizzata grazie al recupero di ferri provenienti da cantieri e aziende della zona, che sono stati recuperati e riconvertiti nella nuova panchina, che resterà a disposizione dei cittadini anche al termine della festività. “I giardini di via Ruggeri – dichiara l’assessore Donini – sono un luogo molto frequentato soprattutto da ragazzi e ragazze ed è per questo motivo che abbiamo deciso di creare due panchine per favorire la convivialità e la socializzazione tra le persone, utilizzando materiale di recupero a chilometro zero e a impatto zero per l’ambiente. ‘Nido’ è infatti dotata di pannello fotovoltaico grazie al quale sarà garantita la sua illuminazione serale e notturna, mentre ‘Nicchia’ ha una cassa armonica per amplificare la musica in maniera naturale e senza alcun dispendio di energia elettrica”.
Banche, Cisl Romagna: Da errori possono nascere opportunità
(Rimini) “Una congiunzione astrale quella di ieri – afferma Filippo Pieri, segretario generale della Cisl Romagna – infatti in un solo giorno tre banche storiche romagnole sono diventate di proprietà assoluta di due grande gruppi bancari europei: uno italiano e uno francese”. La Fondazione Carisp Forlì ha ceduto a Intesa Sanpaolo le ultime quote di Cariromagna, la “vecchia Carisp Forlì”, mentre Carisp Cesena e Carisp Rimini sono state acquistate dal Crédit Agricole per il tramite del Fondo Interbancario.
“Sono vicende diverse – continua Pieri – a Forlì furono assunte decisioni impopolari in tempi in cui l’economia era ancora florida e oggi se ne raccolgono i frutti. A Cesena e a Rimini, invece, la scelta ad oltranza del localismo ha determinato esiti diversi. Come sindacato abbiamo seguito e seguiremo queste vicende avendo due priorità: da una parte le ricadute sui dipendenti di banca e sui clienti, dall’altra chiedendo la disponibilità a finanziare imprese e famiglie perché questo significa creazione di lavoro e opportunità di miglioramento per la vita delle persone".
L’attenzione travalica questi due casi. Nel sistema bancario c’è fermento anche nel settore delle “banche di credito cooperativo”, le vecchie Casse Rurali, a seguito della riforma legislativa. “Legittimamente – prosegue il segretario cislino – le sette BCC con sede in Romagna hanno fatto scelte diverse: alcune hanno aderito ad Iccrea di Roma, altre a Cassa Centrale Banca di Trento. Purtroppo rileviamo come ancora una volta non si sia colta l’opportunità di fare sistema nella nostra terra anche per dare una soluzione ai lavoratori e ai clienti dell’ex Banca Romagna Cooperativa, su cui stiamo sollecitando una soluzione.”
La Cisl Romagna in tempi non sospetti aveva avanzato proposte di aggregazioni sia delle Casse di Risparmio, il progetto Cariro (Casse di Risparmio della Romagna), sia di unificazione fra le Banche di Credito Cooperativo, con l’obiettivo di rafforzare il patrimonio, diminuire i costi e migliorare la redditività. La dirigenza bancaria dell’epoca, però, spesso composta dai rappresentanti delle associazioni imprenditoriali, le ha sempre rifiutate conducendo le banche a questo epilogo. “Lancio due appelli alle istituzioni e alla politica – conclude Filippo Pieri – affinché siano attente alla nuova geografia bancaria. Anzitutto vigilare per evitare che i nostri territori siano usati solo per fare raccolta di denaro. E poi perché utilizzino questa grande opportunità chiedendo al sistema bancario di condividere e investire in un progetto che potremmo chiamare “Sistema Romagna”. Un sistema fondato sulla qualità dell’impresa, del lavoro, della conoscenza e del vivere sano, avvalendosi della presenza dell’università e di aziende locali che sono eccellenze italiane e internazionali”.
Bellaria, 5Stelle critici su dati turismo
(Rimini) “Non si possono dare dati a spot sul turismo, nostra prima, ma ricordiamo non unica economia del territorio”, così il gruppo dei 5Stelle a Bellaria Igea Marina. “Dare dati ‘a cavolo’, è controproducente (oltre che pessima e conclamata) abitudine della politica non solo locale. La necessità di esibire grandi e rassicuranti risultati, non solo porta ad una visione alterata della realtà, ma per conseguenza crea un danno, in quanto non si intraprendono le giuste soluzioni, venendo meno anche a investimenti e migliorie sia sul piano territoriale che in termini di servi ed accoglienza, ci riferiamo ovviamente a quel più 20% di tedeschi che avremmo avuto quest'anno grazie al progetto destinazione Romagna, e a quel treno che avrebbe dovuto arricchirci di turisti da parte del nord Europa”.
Nella speranza “che siano scritti da qualche parte, e non come i dati dichiarati in un’occasione precedente, quando interrogati sull'origine di questi, hanno risposto di averli ricevuti a voce e di non sapere chi li avesse prodotti, né su quali campioni di territorio, e manco erano sicuri di ricordarseli bene, ma tanté. Portiamo invece l'analisi di chi lavora in regione, e si occupa appunto di seguire l'aspetto turistico marittimo: "le presenze, in toto, effettivamente sono aumentate e parlando con gli operatori del settore, si è effettivamente visto anche qualche tedesco in più, frutto non solo del treno rimini-monaco, ma anche della campagna pubblicitaria fatta in Germania. In Riviera però abbiamo un problema relativo alla redditività dei turisti”.
Le presenze “aumentano, ma molto spesso gli stranieri, soprattutto russi e orientali, usano le nostre strutture alberghiere come punto di appoggio per poi spostarsi a visitare Venezia, Milano, Roma, ecc… Naturalmente spendendo là il budeget che invece potrebbero spendere, almeno in parte, da noi se avessimo avuto delle politiche turistiche adeguate”.
Attualmente “abbiamo gli albergatori che si lamentano del degrado del lungomare, ma svendono camere e servizi, accentuando anche le infiltrazioni malavitose che sguazzano nel riciclare denaro in attività del genere. La bassa spesa pro-capite dei turisti è un dato comune a tutta Italia, dato negativo che si rivela molto accentuato da noi, facilitato anche da una miopia imprenditoriale oltre che politica”.
Presenze “non vuol dire profitto, i prezzi, che se ne dica sono all'osso, camere a 30/35 euro su booking in altissima stagione, personale sottopagato con contratti farlocchi da 6 ore e 40 invece delle 10 o 12 ore reali svolte, strutture non competitive, non basta dare una mano di fresco alla facciata. Venti per cento in più, a sentirlo così il dato sembra importante, ma il 20 di quanto? Detto così, potrebbero essere 2 persone come 2 mila, e quanto indotto hanno portato, e distribuito su quante attività? Senza considerare che il dato è regionale, non locale, quanto di questo 20% si è fermato nel nostro comune? Quanto abbiamo speso in questo progetto? E dall'investimento fatto, quanto realmente e ricaduto nelle tasche dei nostri cittadini?, quanto nel nostro gettito iva?”.
Riccione, consiglio comunale aperto sul molo Cattolica
(Rimini) La seduta del consiglio comunale di ieri aveva tra i punti in discussione un ordine del giorno aperto ai contributi del pubblico sul tema del prolungamento del molo di Cattolica.
L'amministrazione comunale al fine di raccogliere le argomentazioni, le istanze e i legittimi timori che in queste settimane sono stati espressi anche da tutte le associazioni di categoria, ha ritenuto di aprire il consiglio ai contributi dei cittadini e degli operatori su questo tema di importanza fondamentale che incide sull'intera economia della città. Un invito che è stato accolto dai tanti che hanno partecipato ieri sera alla seduta e che hanno preso la parola per manifestare, da diversi punti di vista, le preoccupazioni.
L'ordine del giorno era volto a sostenere i tavoli di lavoro con la Regione Emilia-Romagna affinchè siano valutate ulteriori proposte o idee e perseguita ogni possibile via prima della realizzazione dell'opera che rassicuri i territori interessati. "Il documento è stato votato all'unanimità – dichiara il sindaco Renata Tosi - un risultato che conferisce forza e buoni presupposti in vista della partecipazione ai tavoli di prossima convocazione, così da poter trasformare l'utile discussione avviata in consiglio comunale in contributi concreti alla progettualità".
Un altro dei punti in discussione particolarmente sentito è stato quello relativo alle misure contro la povertà che ha visto, nonostante il lavoro intenso dei consiglieri di tutti i gruppi per arrivare ad un documento condiviso, l'uscita dall'aula del consigliere del Partito Democratico Sabrina Vescovi.
Infine, tra gli argomenti trattati, anche il tema dell'Ospedale Ceccarini per cui l'intero consiglio comunale si è espresso a favore supportando l'azione di attenzione che viene richiesta all'Azienda AUSL della Romagna ai fini della garanzia e tutela dei servizi necessari alla città, per mantenere adeguatamente le funzioni e gli standard attuali.
Proprio questo documento è stato consegnato oggi dal sindaco Tosi al direttore generale Ausl Romagna Marcello Tonini e al il direttore dell'ospedale Ceccarini Romeo Giannei in occasione dei saluti di fine anno.
Il coordinatore di Forza Italia Andrea Dionigi Palazzi parla di “collaborazione attiva fra tutti i partiti e i cittadini unitamente alle categorie economiche a tutti i livelli, per dare mandato al nostro Sindaco di avere una maggiore forza contrattuale e politica a tutela del nostro territorio e della nostra economia turistica”.
Palazzi esprime “grande soddisfazione”. “Ho potuto riscontrare - sottlinea - che tutto il consiglio comunale di Riccione, indipendentemente dal colore politico, ha votato compatto con l'intento di tutelare al massimo la propria costa - argomenta il quando si avanzano proposte atte a salvaguardare gli interessi della nostra città, le forze politiche hanno dimostrato di saper rispondere in maniera coesa e decisa”.
Con questo voto “si apre un rapporto più stretto con la città e le categorie una collaborazione con i partiti di minoranza che ci deve vedere uniti a livello Regionale affinché si possano ottenere tutte le garanzie e rassicurazioni che l'opera di Cattolica comporta”.
Disavventure da cantautori, Chiara Raggi come Coco
(Rimini) Una puntata speciale de ‘Le disAvventure di un cantautore femmina’, la web serie scritta e interpretata dalla cantautrice Chiara Raggi, ideata insieme a Fabiola Fenili, aprirà il film di animazione ‘Coco’ della Disney Pixar, in programmazione in tutte le sale Giometti dal 28 dicembre. Dopo il successo su Facebook, con una media di 26 mila visualizzazioni a puntata, il team tutto riminese ha preparato una sorpresa natalizia: una mini puntata del format che lancia il film, dove il mondo del web incontra quello del cinema. E a far nascere questo bel connubio è stata proprio la storia di Miguel, un ragazzino di 12 anni messicano che, mosso dalla passione per la musica, deve affrontare una serie di difficoltà per realizzare il suo sogno. Raccontato dal regista Lee Unkrich, ‘Coco’ è una storia che ha subito colpito il team della web serie: l'incontro è stato naturale visto il mood musicale e le tematiche sviluppate: la passione, il sogno, l'entusiasmo, la voglia di farcela.
“È stato molto divertente pensare e girare questa puntata speciale - ha commentato Chiara Raggi, autrice e protagonista della web serie - è la prima volta che esco dalla zona comfort del divano di casa mia (set fisso della prima serie), una bella occasione per mettersi alla prova. Il cinema è un luogo affascinante e misterioso, racconta storie vecchie e nuove, è un posto in cui lo spettatore può diventare protagonista, mettendo a frutto la propria fantasia e la propria capacità di immedesimazione”.
La web serie di Chiara e Fabiola “mi è piaciuta subito – ha commentato Massimiliano Giometti, titolare dell'azienda Giometti Cinema – e la loro idea di girare una puntata al cinema, si addice pienamente all'innovativo sistema di comunicazione che il gruppo ha deciso di abbracciare per veicolare la propria attività, anche attraverso l'imprescindibile utilizzo del web e dei social media. Oggi le sale del circuito Giometti sono veri e propri laboratori di contaminazione tra linguaggi, arti e professionalità trasversali: i recenti spot che anticipano la proiezione sono stati realizzati da giovani videomaker, con ironia e tecnologia. Anche questa nuova stimolante avventura coglie appieno la nostra vision e siamo orgogliosi dell'esclusività della proiezione”.
Questa puntata speciale di un minuto, mantiene lo stile ironico e spontaneo della web serie, con la presenza di gag e aneddoti divertenti. Chiara attraverso il racconto del suo mondo musicale, intraprende una narrazione che parla a tutti, in cui tutti possono riconoscersi e riconoscere un pezzo della propria storia. Le 8 puntate della prima serie sono visibili sulla pagina Facebook Chiara Raggi Official e sul suo canale Youtube.
Miramare, quartiere ferito, rinasce nel presepe
(Rimini) Domenica scorsa a Miramare, è andato in scena per la quindicesima edizione il presepe vivente organizzato da alunni, genitori e insegnanti dell’Istituto Comprensivo e della scuola dell'infanzia ‘Don Domenico Masi’, in collaborazione con il gruppo scout Lupetti e la parrocchia.
Si tratta dello stesso quartiere riminese quest’estate ospite delle cronache internazionali con due feroci strupri, nella stessa lunga notte di agosto, uno in spiaggia, uno un po’ più in su, ad opera di quattro ragazzi, tre minorenni. Domenica scorsa, proprio lì migliaia di visitatori si sono mescolati ai quadri viventi entrando dentro l’avvenimento più grande della storia, quello di un Dio che nasce tra gli uomini. E che fa nuove tutte le cose, anche riaccendendo il cuore dei residenti di un luogo noto per tristi vicende. Pubblichiamo la lettera inviata dalla coordinatrice del presepe di Miramare, l’insegnante Donatella Magnani.
“Carissimo Direttore,
sono un’insegnante di una delle cosiddette ‘periferie’ di Rimini: Miramare, nome diventato famoso la scorsa estate in tutta Italia per un fatto di cronaca nera, e per questo finito sotto i riflettori del mondo.
L’esperienza insegna, però, che ogni ferita può diventare grido, può generare una nuova apertura, e farci diventare più attenti a quei segni buoni che la vita, quando è accolta, mette sempre inaspettatamente davanti.
Come quel pomeriggio di fine ottobre, quando, mentre camminavo in spiaggia con due bidoni bianchi, per raccogliere le conchiglie dopo una mareggiata, incontrai un vecchio bagnino, tutto intento a pulire il suo pezzo di spiaggia. Mi guardò e mi disse: “E’ per il presepe?”
Io, stupita e anche un po’ turbata da quella inaspettata intuizione del nonno, risposi: “Sì!” E lui tirò fuori dalla sua tasca la sua bella conchiglia e mi disse: “Questa mettetela nel vostro presepe!”
E con quella conchiglia, per me misteriosa, ho continuato a cercare i segni che mi indicassero la strada per realizzare il Presepe Vivente di Miramare - che si è svolto domenica scorsa, 17 dicembre - la cui esperienza è condivisa sin dall’origine da ormai quindici anni, con la maestra Letizia e con altri insegnanti dell’infanzia, della primaria e delle medie. E quest’anno nella chat (creata per coordinare la preparazione) ogni tanto dovevo aggiungerne qualcuno!
Tutto questo e la mostra visitata al Meeting “Il presepe che meraviglia”, realizzata da Padre Marco Finco e la lettura de “Il pastore della meraviglia” ci hanno indicato la strada: LA MERAVIGLIA.
In questo Presepe, così segnato dalle tante ferite che ciascuno di noi si porta dentro, ci veniva chiesto di vivere e testimoniare LA MERAVIGLIA. Ma questo sentimento così profondo del cuore non è in grado di generarlo nessuno, tantomeno noi! Era evidente che ci era solo chiesto di continuare a guardare i segni che ci stupivano.
E così accade che durante una cena a casa, mentre si iniziava a parlare di presepe, ci fosse al tavolo anche Alassane, un ragazzo profugo, a cui mi viene spontaneo chiedere: “Alassane, ma tu sai cos’è il Presepe?” E lui: “No”.
Quel suo ‘no’, ha sollecitato da subito il desiderio di raccontare, di spiegare, ma ancor più di far vedere. Ed è per questo che Alassane è divenuto uno dei protagonisti principali del nostro Presepe, insieme a Daniele, che rappresentava la nostra tradizione, a Giuseppe, il nostro Pastore della Meraviglia e a tredici bellissimi ragazzi delle medie di Miramare che hanno interpretato alcune delle statuine più significative del presepe tradizionale: Benino, il pastore dormiente, il buon pastore, il cacciatore e il pescatore, le lavandaie, la donna al pozzo, i giocatori di carte con l’oste.
Con loro e attraverso loro siamo stati condotti a riscoprire quei fattori così desiderabili che ci definiscono come uomini: l’umiltà, la purezza, la bontà, la semplicità, il peccato perdonato.
E poi i tre Re Magi: Moumed (senegalese), Shanhao (cinese), Andrea (cesenate), uomini così ‘lontani’ tra loro, con storie diversissime, tre incontri e un’amicizia nuova che fiorisce.
E la famiglia, con quel bimbo nato il 25 novembre, proprio un mese prima di Natale, il cui unico dubbio per la madre è stato: “Ma sarebbe un Gesù un po’ scuro…” Eh sì, perché loro sono di Burkina Faso, e hanno visto nascere qua il loro terzo figlio. E sarà la loro figlia più grande a deporre il Gesù Bambino dell’anno 2017, a Miramare, dentro la mangiatoia. Mentre un altro suo fratellino teneva stretto tra le sue mani un giglio. Giuseppe così dignitosamente e umilmente fiero, con Maria, così sorridente e lieta, insieme ai loro figli, hanno reso la Sacra Famiglia un’esperienza.
E il violino, suonato da una giovane bulgara, il flauto, i canti dei bambini hanno aperto i cuori alla commozione e allo stupore, quasi a dire: “E’ tutto vero ed è possibile vivere così!”
E quei bambini, tanti, con i loro genitori, tutti lì ad adorare un Dio che si è fatto uomo, ognuno col peso della propria storia, dei propri errori e fatiche, ma tutti lì, trascinati da un Fatto misterioso, a tanti magari incomprensibile, trascinati da Quella Meraviglia!
E quel popolo, così diverso, fiorito così inaspettatamente, che rimane diverso, e la cui diversità è stata ed è ricchezza e necessità. Sì, necessità, per scoprire e rinnovare la consapevolezza della propria origine e della propria identità, per non darla per scontata o affermata ideologicamente.
I nostri occhi hanno avuto la fortuna di vedere un pezzo di umanità nuova e possibile, non generata da noi. Noi abbiamo solo seguito i segni, lasciandoci cambiare dai tanti incontri accaduti lungo il cammino, desiderosi di vivere l’avvenimento del Natale.
Forse Gesù Bambino ha guardato, e guarda, il nostro cuore ferito accogliendo il nostro grido, e sembra dirci: “Io nasco volentieri in mezzo a voi, nelle vostre famiglie, o popolo di Miramare!”
Donatella Magnani