Museo Fellini, Pulini: “Sarà unico e innovativo”
(Rimini) Così come annunciato nei giorni scorsi, è stato revocato il bando per i servizi di progettazione e allestimento del Museo Fellini, alla luce del nuovo quadro economico e in previsione della pubblicazione del nuovo progetto di fattibilità. Il 20 gennaio scorso, in occasione dell’inaugurazione del cinema Fulgor, primo asse dell’intero progetto museale, il Ministro ai beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, ha annunciato la concessione di un ulteriore finanziamento di 3 milioni di euro, oltre ai 9 già stanziati, per la ridefinizione, allo sviluppo, all’integrazione e il completamento dei diversi interventi. Questa accresciuta disponibilità finanziaria – che porta a 12 milioni di euro il contributo complessivo erogato dal Ministero – ha dunque consentito di rivedere il progetto: nel nuovo bando di gara, che sostituirà quello appena revocato, si andrà a implementare in particolare l’aspetto che riguarda l’ideazione e la realizzazione dei contenuti tecnologici, innovativi e multimediali. Nell’appalto quindi saranno valorizzati ancora di più questi elementi creativi e artistici, che saranno caratterizzanti del primo museo al mondo dedicato interamente all’opera e al genio del regista riminese e che si propone come luogo di formazione, ricerca, ma anche spazio espositivo spettacolare, poetico e visionario. “Grazie a questa nuova disponibilità economica saremo in grado di presentare un nuovo bando per la realizzazione di una struttura museale unica, innovativa – sottolinea l’assessore alle arti Massimo Pulini - capace di attirare la curiosità di un pubblico internazionale intorno alla figura di Federico Fellini, al cinema e alla capacità della settima arte di relazionarsi con le altre forme artistiche, antiche e contemporanee”.
Unesco, Riccione segue Rimini e propone la spiaggia come patrimonio
(Rimini) “L’iniziativa della Cooperativa Bagnini troverà sicuramente al suo fianco l'amministrazione comunale". Così il sindaco Renata Tosi commenta il progetto degli operatori balneari riccionesi di presentare la candidatura per fa sì che la spiaggia diventi Patrimonio Unesco, ai fini di ottenere il riconoscimento della sua peculiarità identitaria.
Poiché la Convenzione Unesco per la Salvaguardia del Patrimonio culturale intangibile ha introdotto la possibilità di conservare e trasmettere, tra l'altro, le tradizioni e le espressioni orali, le pratiche sociali, la conoscenza, la competenza delle comunità, la Cooperativa ha avviato in questi giorni il progetto per ottenere il riconoscimento, un percorso che passa attraverso una serie di step sia in termini di attività da svolgere, di ricerca, di produzione di materiali e documentazione, che di scansioni temporali.
"E' nostra intenzione metterci subito al lavoro – afferma l'assessore al demanio Andrea Dionigi Palazzi – predisponendo i primi passaggi formali necessari, a partire dalla costituzione di una commissione che vedrà al suo interno il Comune, la Cooperativa Bagnini e l'Università di Bologna, che individuerà le azioni da realizzare, gli strumenti e le modalità di coinvolgimento della comunità locale e dei nostri turisti. Desideriamo infatti che il progetto sia vissuto come proprio sia dai cittadini che dai "residenti temporanei", che evidenzi il forte senso di appartenenza e dia vita ad un processo di identificazione con la partecipazione più ampia possibile".
"I nostri tratti identitari, le nostre peculiarità, riconosciute ovunque e inconfondibili costituiscono quel patrimonio immateriale che va tutelato, salvaguardato e valorizzato – aggiunge il sindaco Tosi - . Il tema forte è raccontare insieme cultura e natura e lo sguardo tutto riccionese tra poesia e contemporaneità, coniugando la nostra tradizione e storia con l'innovazione e il costante saper rinnovarsi e reinventarsi".
Fiera, Virgin Active sarà partner di Rimini wellness
(Rimini) Sarà Rimini ad ospitare, sabato 2 giugno in contemporanea con Rimini Wellness, la seconda edizione della ‘Virgin Active urban obstacle race', la corsa a ostacoli promossa da Rcs Sport - Rcs Active Team e Virgin Active, in collaborazione per Rimini con Ieg. L'annuncio ufficiale è stato dato oggi a Milano da Luca Valotta, presidente Virgin Active Europa, e Andrea Trabuio, responsabile area mass events di Rcs Sport ed Rcs Active Team. Testimonial Andrea Lo Cicero, campione di rugby.
Dopo il successo della prima edizione, quando nel maggio 2017 parteciparono oltre mille atleti, l'obiettivo su Rimini è di raddoppiare gli iscritti, contagiando anche i turisti presenti al primo ponte dell’estate.
"Rimini accoglierà con grande entusiasmo questo nuovo appuntamento dedicato allo sport e al benessere - commenta l'assessore allo Sport del Comune di Rimini Gian Luca Brasini - La collaborazione con Rcs Sport ha portato a tre straordinarie edizioni della 'Color Run' che ci ha consentito di offrire una nuova immagine del nostro lungomare, autentica palestra a cielo aperto, piena di vita e di allegria. Un'operazione che si ripeterà per l'Urban Ostacle Race, quando sarà il quadrante urbano compreso tra il Borgo San Giuliano, il centro storico, il parco XX Aprile: luoghi carichi di storia, di arte e di bellezza che meritano di essere scoperti. L'Urban Ostacle Race darà quindi l'occasione di vivere in un modo diverso una città che sta cambiando, in costante movimento, che ha tanto da proporre oltre al mare. Non da ultimo, l'aver inserito questo importante evento all'interno della più importante manifestazione fieristica dell'anno rappresenta un valore aggiunto della nostra offerta turistica in week end, quello del 2 giugno, che di fatto apre la stagione estiva".
La competizione farà parte del programma ufficiale di RiminiWellness 2018 (fiera di Rimini, 31 maggio-3 giugno), la grande kermesse dedicata alla passione adrenalinica per il movimento, in palestra e all'aria aperta. Proprio per l'occasione l'Organizzazione studierà per gli utenti offerte e promozioni diverse in termini di prezzo, nonché uno sconto speciale per i visitatori di RiminiWellness che vorranno partecipare anche alla gara e viceversa.
"RiminiWellness - la dichiarazione di Patrizia Cecchi, Italian Show Director di IEG - è un appuntamento ormai di profilo europeo per tutti coloro che amano il movimento fisico e sperimentano le più innovative tecniche di allenamento. Siamo reduci dagli oltre 268.000 partecipanti dello scorso anno e ci aspettiamo un'edizione in ulteriore sviluppo. Una potente calamita attrattiva sarà la Virgin Active Urban Obstacle Race, che esporterà nello scenario di una Rimini sempre più bella l'adrenalina vissuta nella giornata. Ricordo che il profilo Active del palinsesto fieristico di IEG, arricchito nel 2017 dal debutto di Move! alla fiera di Vicenza, richiama oltre 700.000 presenze e alimenta il brand Wellness Valley, un vero e proprio prodotto turistico".
Marzabotto, il racconto del sopravvissuto che si è rifatto una vita a Rimini
(Rimini) La testimonianza di Franco Leoni Lautizi ha impreziosito questa mattina il convegno ‘Vittime e conflitti. La dignità negata. Testimonianze dirette a confronto’ organizzato al teatro degli Atti dall'Associazione nazionale vittime civili di guerra. Leoni Lautizi dopo aver perso tutto, amici e parenti, si è trasferito a Rimini, dove si è rifatto una vita.
"Dodici famigliari, duecentosedici bambini, settecentosettanta civili – ha ricordato Leoni Lautizi - furono sterminati tra il 29 settembre e il 5 ottobre del '44, a Marzabotto, dove vivevo con la mia famiglia. Io avevo 6 anni e fui uno dei soli otto bambini scampati a quel terribile massacro dove, però, avevo perso tutti. Ricordo ancora molto bene quei momenti tragici, le truppe tedesche delle SS che iniziano a sparare a raffica; mia nonna, la prima a cadere con una pallottola in testa, io e mia mamma che riusciamo a scappare e nasconderci dietro il pagliaio ma la paglia, purtroppo, non ferma i proiettili. Io ne presi due, ma non mortali, mia madre, in prossimità di partorire il figlio che portava in grembo, e non riusciva nemmeno più a camminare, fu colpita invece proprio al ventre. Non morì subito e quelle ore che passai in solitudine con lei non le dimenticherò per tutta la vita; dalle due e mezza del pomeriggio a sera nessuno poteva infatti venire a soccorrerci – gli uomini erano scappati per resistere nel bosco - e io e mia madre rimanemmo soli. Ho nelle orecchie le sue urla strazianti, che non sembravano nemmeno provenire da un essere umano, un dolore fisico immenso che nulla era di fronte agli occhi che raccontavano la consapevolezza di una persona che aveva perso, e stava perdendo, tutto. Nonostante questo ebbe il coraggio di tenermi per mano, parlarmi e consolarmi, facendomi arrivare vivo fino all'arrivo dei primi soccorsi. Nonostante le terribili ferite riuscivo a sentire la gente che parlava e di fuori, scavare le buche per seppellire mia nonna, mia mamma, e anche me; mi davano per spacciato. Quando mio padre tornò in paese, insieme agli altri uomini, non riuscì a resistere alla vista delle tre buche, credendo di aver perso anche il figlio, oltre la mamma, la moglie e quasi tutti i suoi parenti. Si consegnò allora ai tedeschi che, dopo averlo fatto lavorare per alcuni giorni, lo fucilarono in riva al fiume. Lo ritrovammo un anno dopo, lo riconobbi dai vestiti e da un penna stilografica spezzata in due da un proiettile. Fu il suo ricordo che tenni con me per tanto tempo. Furono giornate di una crudeltà infinita, intorno a noi tutto era distruzione, morte, violenza. Riuscì alla fine a sopravvivere ma le sofferenze non finirono con la fine della guerra. Il dopoguerra fu terribile. La sorella di mio padre a cui ero stato affidato mi trattava malissimo, non mi perdonò mai di essere sopravvissuto alla mia famiglia. Mi picchiava sempre e, alla fine, venni portato in un orfanotrofio. Erano istituzioni tremende allora, con suore formate nel periodo fascista, abituate a far rispettare gli ordini anche alzando le mani. Ricordo una fame atavica, nel dopoguerra non avevamo niente, la miseria più nera. Per natale il regalo più ambito era un mandarino, di cui mangiavamo anche la buccia e ci nascondevamo in tasca i semi, per serbare più a lungo il ricordo del suo sapore.
Ero insieme ad altri centocinquanta orfani ma a me non veniva mai a trovare nessuno, anche una caramella mi avrebbe fatto felice, ma niente e nessuno si occupava di me. Poi, all'improvviso, la svolta. Mi chiamano per un colloquio e vedo questa signora anziana che mi fissa chiedendomi semplicemente se me la sentivo di andare a vivere con lei. Ricordo come oggi la mia risposta:"Si mangia?", solo quello. Non sapevo che era una ricca e facoltosa signora che abitava nelle Marche. Con lei vissi un anno in paradiso, da signore, nel vero senso della parola. Ma l'ennesima beffa del destino era dietro l'angolo. La mia nuova madre si ammala e muore e io, pur regolarmente adottato, vengo espropriato da tutori (fino a 21 anni allora non si era maggiorenni) senza scrupoli di tutta la ricca eredità e sono costretto, ancora una volta, a ricominciare la mia vita da capo”.
“Dopo varie peripezie mi sposo e mi trasferisco a Rimini, dove ancora oggi vivo e dove ho lavorato per tanti anni in Comune, e dove ho messo alla luce i miei sei figli. Dopo anni di silenzio ho accettato di parlare della mia vita e della mia esperienza. Lo faccio sopratutto per voi giovani, per farvi capire cosa sia davvero la tragedia di una guerra. Spesso, soprattutto i più piccoli tra voi mi chiedono come ho fatto a perdonare tanto odio. Io rispondo che con l'odio ho convissuto anche troppo, ma che senza perdono noi non viviamo, portiamo avanti una parvenza di vita. L'episodio da cui nasce il mio percorso di perdono è particolare, quasi insignificante. Arrivato a Rimini incontro un gruppo di giovani tedeschi che avranno avuto all'incirca la mia età, era da noi per il mare, per la vacanza. Fino ad allora odiavo ancora i tedeschi. Guardando quei ragazzi ho capito che loro non c'entravano niente con una guerra che, come a me, sicuramente aveva tolto qualcosa anche a loro. No, l'odio non aveva più senso, cominciai così un percorso interno di perdono e riconciliazione con il mio passato. Incominciai a vivere”.
Gli studenti più attenti, nota Leoni Lautizi, “sono quelli delle scuole elementari perchè il loro cuore e la testa sono più liberi e si immedesimano in me, nella mia storia. Piangono, a volte vengono da me e mi abbracciano, potrei essere il loro nonno. Anche se, forse, sono rimasto orfano nell'anima, ho tenuto di mia madre il ricordo della sua bellezza, più forte del male e della morte. La mia poesia a lei oggi è scritta sui sentieri che accompagnano i visitatori sui luoghi dell'eccidio. La sua dolcezza mi ha tenuto in vita, il ricordo della sua bellezza mi spingono ad essere qui con voi a raccontare e testimoniare la vittoria del perdono, nonostante tutto, sull'odio e sulla morte”.
Il convegno è stato introdotto dal vicesindaco di Rimini, Gloria Lisi. “Un misto di sgomento, rabbia, paura e commozione mi assale ogni volta che ascolto le testimonianze di chi ha vissuto la guerra sulla propria pelle, in famiglia e negli affetti più cari. Oggi ci aggiungo orgoglio, perchè se Franco Leoni Lautizi, da Marazabotto, ha trovato la forza di raccontare la sua storia, significa che l'uomo ha sempre davanti a se l'opportunità di un riscatto, tramite la condivisione. E il perdono”.
Stupri Miramare, minori condannati e nove anni e otto mesi
(Rimini) Nove anni e otto mesi (rito abbreviato). E’ di condanna la sentenza di condanna emessa dal giudice dell’udienza preliminare up del tribunale per i minori di Bologna per i tre giovani stranieri accusati delle violenze sessuali di Miramare di Rimini, la notte del 26 agosto. Per i i complici di Guerlin Butungu, congolese 20enne considerato il capo del gruppo, già condannato a 16 anni, il pubblico ministero aveva chiesto 12 anni.
“I minori, due fratelli marocchini di 15 e 17 anni e un nigeriano di 16, sono stati ritenuti responsabili di tutti gli otto capi di imputazione che gli venivano contestati: tra questi, lo stupro a una turista polacca, le botte ad un connazionale, la seconda violenza sessuale ai danni di una prostituta trans peruviana e anche un'aggressione a un'altra coppia, nei giorni precedenti. I giovani imputati non avrebbero avuto reazioni particolari alla lettura della sentenza, preparati dai difensori all'entità della pena e alla prospettiva di restare in carcere”, spiega l’agenzia Ansa.
Stupri Miramare, processo ai 3 minorenni
(Rimini) Prende il via davanti al tribunaleper i Minorenni di Bologna il processo ai complici di GuerlinButungu, il 20enne congolese a novembre condannato a 16 anni pergli stupri di quest’estate, a Miramare di Rimini. Davanti ai giudici di via del Pratello sono imputati duefratelli marocchini di 15 e 17 anni e un 16enne nigeriano:rispondono di aver violentato brutalmente e in gruppo unaturista polacca, di aver picchiato il suo amico sulla spiaggia,la notte del 26 agosto e poi di aver stuprato anche unaprostituta transessuale peruviana, poco dopo. La Procura per iminorenni ha chiesto il giudizio immediato per i tre minori, incarcere dal momento del fermo, pochi giorni dopo le violenze. Idifensori dicono che i loro assistiti sono pentiti e speranonella clemenza dei giudici, pur sapendo che dovranno pagare leconseguenze della loro condotta (Ansa).
8 febbraio
Tempio Malatestiano patrimonio dell’Unesco | Commercianti poliziotto | Il Conad al palas apre a Pasqua
Tempio malatestiano patrimonio mondiale Unesco. Gnassi: "Ho già parlato con Paolucci"
(Rimini) Dopo essersi speso tra teatro Galli e Castel Sismondo, passando per il cinema Fulgor e l’invaso del ponte di Tiberio, il sindaco di Rimini Andrea Gnassi ora guarda a nuovi tesori della città da riqualificare e valorizzare.
“Credo che uno dei progetti che dovrà impegnare nei prossimi tre anni la comunità riminese, senza alcuna distinzione, sia la valorizzazione della straordinaria genialità e bellezza del tempio malatestiano di Rimini, in accordo e in armonia con l’intero contesto recuperato e riqualificato del centro storico cittadino”. In questo senso “il traguardo, l’obiettivo comune non potrà che essere la presentazione della proposta formale per l’inserimento del Tempio malatestiano, insieme al centro storico di Rimini nell'elenco dei siti Patrimonio Mondiale dell'Umanità Unesco”, cala l’asso il sindaco. “L’idea non è nuova, in realtà, visto che se ne era discusso poco meno di una decina di anni fa, mettendo assieme anche una commissione tecnica. Adesso però è venuto il momento di dare nuovo impulso e concretezza alla cosa, anche alla luce dell’interesse straordinario per la storia e l’arte di Rimini, il suo valore mondiale, il suo recupero e messa a disposizione a favore dell’umanità, verificata di persona anche nel recente convegno a Los Angeles, dedicato alla figura di Sigismondo Pandolfo Malatesta e organizzato da UCLA e Getty Museum”.
Sulla “necessità” di riprendere in mano la procedura di inserimento nei siti Unesco del Tempio Malatestiano “ne ho personalmente parlato - spiega Gnassi - poche settimane fa con il professor Antonio Paolucci. Nei prossimi giorni il Comune di Rimini invierà una lettera ufficiale a tutti i soggetti protagonisti, a partire dalla Diocesi di Rimini, per verificare la disponibilità a una ripartenza comune, sostenuta scientificamente dai grandi studiosi e esperti riminesi”.
Nei giorni scorsi, in occasione dell’inaugurazione delle aule del complesso universitario alberti, il sindaco è intervenuto “sulla necessità di procedere a un processo di ‘accreditamento strutturale’ della Rimini città d’arte, nei consessi internazionali, lasciando da parte un certo provincialismo, confortevole fino a che ce la raccontiamo all’interno dei nostri confini. L’obiettivo Unesco è uno, se non il principale, ambizioso target per questo accreditamento”.
Bay fest, chi aprirà i concerti di ferragosto? Sondaggio online tra le band locali
(Rimini) In attesa del festival punk rock Bay fest a Ferragosto a Igea Marina, gli organizzatori stanno cercando una band locale che possa aprire i concerti delle star. Ai fan di ieir di oggi e di domani, è chiesto diesprimere la propria preferenza. Link al sondaggio: bit.ly/openbayfest18.
“La line up è quasi pronta, ma c’è ancora un posto libero tra le band di apertura, pronto per essere occupato dalla band che risulterà più votata. Nell’attesa del Bay Fest 2018, fate sentire la vostra voce e votate la vostra band locale preferita”, invitano gli organizzatori.
Confcommercio in questura chiede pene certe per i rapinatori
(Rimini) Una delegazione di Confcommercio della Provincia di Rimini ieri è stata ricevuta dal questore di Rimini, Maurizio Improta ie dal capo della squadra mobile, Massimo Sacco. All’ordine del giorno, la sicurezza sul territorio, in particolare riguardo ai reati predatori. Per questo per Confcommercio, insieme al presidente Gianni Indino, al tavolo hanno seduto anche i rappresentanti delle categorie commerciali più a rischio: Giammaria Zanzini (presidente provinciale Federmoda), Onelio Banchetti (presidente provinciale Federpreziosi) e Giorgio Dobori, presidente provinciale di FIT (Federazione Italiana Tabaccai).
“Innanzitutto – spiega il presidente Indino - va sottolineata la grande disponibilità mostrata dai vertici delle forze dell’ordine, che hanno voluto incontrare i rappresentanti delle categorie più esposte per avere un quadro ancora più chiaro della situazione. Le donne e gli uomini della Polizia di Stato stanno facendo un grande lavoro con i mezzi che hanno a disposizione. Negli altri Paesi europei ci sono meno uomini atti al controllo dei territori, ma ci sono pene certe, che costringono chi delinque a pagare rimanendo in carcere. Non è un fatto di poco conto. Da parte nostra, per quanto rientra nelle nostre possibilità, siamo pronti a collaborare attuando alcune indicazioni che sono state concertate.
Si comincerà dalla mappatura di tutte le telecamere di videosorveglianza già esistenti nelle attività commerciali per avere un quadro più specifico su cui le forze dell’ordine possano lavorare. Programmato anche un nuovo incontro con gli associati per illustrare il sistema Secur Shop, che grazie ad un accordo con Confcommercio – Imprese per l’Italia permetterà di usufruire di speciali condizioni per la videosorveglianza antirapina negli esercizi commerciali, attivabile con le Questure e i Comandi Provinciali dei Carabinieri. Ritorneremo in Camera di Commercio della Romagna, sollecitandola affinché trovi le risorse per dare una mano alle aziende tramite incentivi per l’installazione dei sistemi di sicurezza, che hanno nella capillare diffusione un elemento di successo. Si è anche parlato di presidi privati tramite guardie giurate, soprattutto nelle zone più sensibili, ma i costi sono alti”.
“C’è grande soddisfazione dopo questo incontro – sottolinea il presidente Federmoda, Giammaria Zanzini -. Il questore ha mostrato grande attenzione alle dinamiche e ai problemi dei commercianti parlando la nostra stessa lingua. La Polizia si sta adoperando con grande impegno per presidiare il territorio anche a piedi e in borghese, così come noi ci impegneremo per sensibilizzare i colleghi sui temi che sono stati affrontati, dalla videosorveglianza all’installazione di porte a scatto per le attività più esposte, all’illuminazione notturna in spiaggia, alle guardie giurate. Tutte misure atte a fare da ulteriore deterrente”.
“Incontro molto positivo – dice Onelio Banchetti di Federpreziosi -, in cui abbiamo visto la volontà di collaborare per migliorare la situazione della sicurezza. Da parte nostra l’apertura è totale, ma non ci dimenticheremo di sollecitare anche le altre istituzioni a darci una mano. Faremo la nostra parte, ma ci aspettiamo di non rimanere soli in trincea: serve un piano della sicurezza, di cui può giovarsi tutta la società”.
Per la Federazione dei tabaccai, Giorgio Dobori spiega: “L’incontro è stato proficuo ed è andato anche oltre le aspettative. Categoria per categoria, il questore ha voluto capire le difficoltà e trovare soluzioni per risolverle. Le soluzioni proposte sono concrete e ci attiveremo con i singoli soci per renderle attuabili. Ne va della sicurezza di tutti”.