Mercoledì, 11 Aprile 2018 15:07

Bilancio, Pecci: Gnassi traballa

(Rimini) Secondo il capogruppo della Lega in consiglio comunale a Rimini, Marzio Pecci, il capogruppo di Patto civico, Mario Erbetta “non smentisce la sua cultura partenopea del ‘chiagne e fotte’” in quanto “finge di protestare contro la Giunta Gnassi per il continuo aumento delle imposte e della tasse e si dimentica che proprio lui è la causa del problema”.
Cosa vuol dire Pecci? “Fin dall'inizio dell'amministrazione Gnassi è stato il primo sostenitore delle politiche della giunta anche quando queste andavano contro l'interesse dei cittadini (ne siano esempi: microaree per i rom, privatizzazione dei servizi scolastici, finti appalti alle pro-loco, aumento imposta di soggiorno, Tari, passi carrai, Asp Valloni e bilancio, ecc. ecc.). Per la sua poltrona di consigliere ha tradito il programma elettorale e l'elettorato intero che, alle ultime elezioni, si è vendicato e l'ha severamente bocciato. Contrariamente a quanto il Consigliere Erbetta afferma, lui è stato eletto solo per dire ‘sì’ e, fino ad oggi, è stato l'unico ‘si’ fedele perché dichiarato sempre senza condizioni”.

Ora, va avanti Pecci, l'inventore del ‘io sto con Mario’, “dopo essere rimasto solo, finge di bocciare gli aumenti tariffari (in questo caso ‘chiagne’) accodandosi alle plurime censure della Lega, però al momento del voto fugge (‘per impegni precedenti’) lasciando il consigliere Muratori a votare in favore della delibera (in questo caso ‘fotte’). Questo comportamento ambiguo che, ancora una volta, è senza pudore, si fa beffa della politica e degli elettori e per questo non può essere lasciato passare senza commento”.
Purtroppo, per Pecci, “la verità di tanto agitarsi del consigliere Erbetta è un'altra, inviare al sindaco Gnassi un messaggio preciso: Patto civico rivendica una poltrona importante. La stessa poltrona che rivendica la minoranza del PD e che è al centro dello scontro interno del dopo voto. Erbetta dice di non voler far cadere la Giunta ma intanto la Giunta traballa. Gnassi è stretto tra due fuochi: da una parte la minoranza del PD, che dopo il tracollo elettorale del renzismo rivendica un cambio di rotta partendo dalle nomine e dall'altra Patto Civico che, dopo la delusione del voto, la cui responsabilità viene fatta ricadere sul PD, vuole essere "politicamente ricompensato" con una "poltrona" importante”.

Mercoledì, 11 Aprile 2018 14:54

Bellaria, Zanotti torna in giunta

(Rimini) Il sindaco Enzo Ceccarelli ha conferito a Cristina Zanotti, già assessore tra il 2009 e il 2011, le deleghe a Mobilità, Decentramento e partecipazione (compresi i rapporti con i Consigli di Quartiere), Pari opportunità e Sistema Comune (ossia Organizzazione, Sistema informativo e innovazione, Controllo di gestione, Comunicazione interna); nel Consiglio Comunale di oggi pomeriggio è all’ordine del giorno la surroga di Cristina Zanotti, fino ad oggi Consigliere e Capogruppo di Forza Italia, con Marco Nanni, candidato nelle file della stessa lista alle elezioni del 2014.
“Questa nomina - ha spiegato Ceccarelli - ci permetterà di contare sull’esperienza e sulle capacità di Cristina Zanotti, che ben conosce le dinamiche e il funzionamento della macchina comunale, potendo così essere da subito operativa e utile per il bene del nostro ente. Allo stesso modo, do il benvenuto e auguro buon lavoro a Marco Nanni”.

(Rimini) Dopo castelli rinascimentali, macelli comunali, alberghi anni '50, vecchi depositi di autobus ed ex-ospedali, per l'appuntamento numero #13 di Matrioska, in programma dall'11 al 13 maggio, riconsegna alla città di Rimini la palazzina ex Enel di via Destra del Porto: un'area di oltre 2000 metri quadrati che si affaccia sul Porto Canale, da una parte al centro di un grande progetto edilizio privato che dovrebbe trasformarla in una piazza residenziale, dall'altra ormai nota ai riminesi solo per le notizie di cronaca che la vedono rifugio di sbandati o nascondiglio di refurtiva criminale.
Nel secondo weekend di maggio ad occuparla saranno invece i manu-fatturieri di Matrioska Lab Store: ne sono stati scelti 72, eccellenze dell'artigianato creativo più tradizionale, ad esempio l'abbigliamento, i gioielli o l'arredamento, oppure capaci di creare in maniera non industriale prodotti come la cosmetica o i sistemi stereo. Alla quattordicesima edizione di Matrioska sono ormai più di 500 gli artigiani che sono stati protagonisti nel corso degli anni, creando così un polo di attrazione che porta a Rimini da tutta Italia i migliori creativi e migliaia di appassionati del design fatto a mano.
Insieme a loro ci saranno anche le conferenze della Fucina del pensiero organizzate in collaborazione con l'Ordine degli Architetti, i laboratori per bambini del Doposcuola, i workshop dell'Accademia e a tutte le altre opportunità che hanno segnato il successo di Matrioska fino ad oggi: l'ultima edizione, quella di dicembre 2017 a Castel Sismondo, ha fatto registrare il record di affluenza per la manifestazione, con più di 10.000 visitatori per un totale di oltre 15.000 presenze.
Per Matrioska #13 un'attenzione particolare sarà dedicata al Ristoro, l'offerta gastronomica dell'evento. In via Destra del Porto sono in arrivo una decina di food truck, capaci di accontentare qualunque gusto dalla tradizione romagnola al sushi, passando per i dolci o i piatti vegani: una scelta che vuole anche incentivare tutti gli appassionati di design e artigianato a vivere Matrioska oltre il semplice tempo di visita agli stand degli espositori, approfittando della prima e forse unica occasione di riprendersi uno spazio nevralgico nel cuore della città come gli ex magazzini Enel.
L'arrivo di Matrioska #13 infatti si va a inserire idealmente nel grande progetto di riqualificazione di tutta l'area del porto canale, che inizia con la nuova piazza sull'Acqua al Ponte di Tiberio, prosegue con la nuova passerella sospesa che costeggia le mura e arriva fino alla messa a nuovo delle banchine e dei moli su entrambi i lati del canale: tra l'11 e il 13 maggio in questo percorso ci sarà il Lab Store che da sette anni affianca l'amministrazione nello slancio a rigenerare la città.

Mercoledì, 11 Aprile 2018 08:54

11 aprile

Sesso con l’allieva, fine indagini | Patto civico non vota il rendiconto | Questore: “Lascio una città più sicura”

(Rimini) Tarda a partire l’operazione per la pulizia dei canaletti lungo la viabilità in prossimità del casello autostradale di Rimini sud, interviene l’assessore Anna Montini.
“A volte quegli interventi anche minimi, quelli che con un pizzico di volontà e qualche centinaia di euro sarebbero portati a termine senza fatica, diventano una montagna da scalare. E’ il caso, ad esempio, della pulizia dei rifiuti - in particolare materiale plastico - presenti nei canaletti che costeggiano la Superstrada all’altezza del casello di Rimini sud, direzione Rimini. Circa un anno fa l’Amministrazione Comunale ha infatti siglato un’intesa con Hera e con Anas per la gestione dei rifiuti presenti lungo la strada che va appunto dall’uscita del casello autostradale all’imbocco con la circonvallazione verso Riccione e all’altezza dell’incrocio della Statale con via Montescudo, due tratti di competenza dell’ente nazionale per le strade. L’accordo era semplice ed efficace: Anas avrebbe provveduto all’operazione di stralcio, intervento che già rientra nei suoi compiti, e avrebbe poi dovuto ammucchiare tali rifiuti per poi avvisare Hera, che si sarebbe occupata del recupero e della raccolta dei cumuli”. Lineare e semplice, eppure “da un anno a questa parte ciò non è mai accaduto e questo nonostante i diversi solleciti degli uffici del Comune ad Anas. Dopo l’ultima richiesta di intervento, Anas però ha risposto che non riuscità a mantenere fede l’accordo per motivazioni economiche. Non avendo però più intenzione di tergiversare ulteriormente e per non trascinare una situazione che rappresenta una fonte di degrado ambientale e urbano, stiamo quindi seriamente valutando di farci carico direttamente dell’operazione di pulizia dei canaletti, in relazione con Hera che ha confermato la sua disponibilità. Una piccola ordinaria storia di come anche le azioni apparentemente più semplici, quei problemi così risolvibili, finiscano per arenarsi nelle maglie di una burocrazia francamente inaccettabile”.

(Rimini) In occasione della Festa della polizia, oggi in fiera a Rimini, la questura ha diffuso i dati relativi ai reati dell’ultimo anno. “Con riferimento ai risultati operativi conseguiti nel periodo compreso tra aprile 2017 e aprile 2018, ricordiamo le 324 persone arrestate e i 1575 denunciati (in aumento di quasi il 5% rispetto al periodo aprile 2016/aprile 2017)”, spegano dalla Questura. “I dati esposti risultano particolarmente significativi se si considera che le risposte in termini operativi fornite sono aumentate e che il numero dei reati in provincia ha subito una sensibile diminuzione. Se, da un lato, quindi, è risultata particolarmente efficace l’attività di prevenzione svolta sul territorio, dall’altro, l’attività repressiva e investigativa ha permesso di individuare un più alto numero di autori di reato”.
Con riferimento ai reati commessi in provincia di Rimini nel corso del predetto periodo “si assiste a un ulteriore calo della delittuosità: -9%, passando da 24.240 a 21.982 delitti. Già nel periodo immediatamente precedente infatti – aprile 2016/aprile 2017 – si era registrato un analogo calo della delittuosità in provincia). E il medesimo calo si registra anche sul territorio del solo comune di Rimini”.
A essere in calo è soprattutto la voce sintetica furti (-11,89%); l’ “esplosione” di tale voce consente di evidenziare che il dato in controtendenza relativo all’aumento dei furti con strappo (fenomeno diffuso soprattutto durante il periodo estivo) è compensato non solo dalla diminuzione del dato relativo ai furti con destrezza (-5%) – anche grazie ai servizi predisposti a bordo di autobus unitamente al personale dell’Arma dei Carabinieri e della Polizia Municipale - ma anche del dato relativo ai furti in abitazione (-33%) e presso esercizi commerciali (-7%) e su auto in sosta (-8%).
Altro dato “estivo-sensibile”, e in controtendenza rispetto all’andamento generale della delittuosità in provincia, è quello relativo allo spaccio di sostanze stupefacenti, in aumento rispetto al periodo aprile 2016/aprile 2017: l’attività di prevenzione e contrasto articolata dalle Forze di Polizia già a partire dall’inizio dell’anno appena trascorso ha consentito l’emersione di un fenomeno che vede il periodo estivo il momento di particolare intensificazione.

Analizzando i dati raccolti, emerge come gli indici di delittuosità salgono sensibilmente in occasione del periodo estivo, quando cioè la parte riminese della Riviera Romagnola viene invasa da turisti che fanno salire il numero della popolazione effettivamente presente sul territorio fino a quasi decuplicarlo”.
Il numero dei delitti nella provincia di Rimini nei quattro mesi centrali dell’anno (da maggio ad agosto) “è pari a 11.395, dato che è praticamente pari al doppio dei delitti che si sono registrati nei primi quattro mesi dell’anno (5798) e quasi al doppio dei delitti commessi tra settembre e dicembre 2017 (6051). Peraltro, il dato relativo ai delitti commessi nel primo quadrimestre è in costante diminuzione: dai 5970 delitti del 2016 si è passati ai 5798 delitti del 2017 e il primo trimestre del 2018 fa registrare un dato ulteriormente inferiore e cioè 3476”.
E’ questa, per la questura, infatti “la giusta “lente” con la quale vanno letti i dati statistici: un semplice calcolo che rapporta il numero dei reati commessi alla sola popolazione residente (senza quindi considerare l’enorme numero di turisti italiani, europei e stranieri che raggiungono la provincia anche e non solo durante il periodo estivo) rischia di restituire un dato non genuino e di non esaminare bene il fenomeno Rimini. La situazione estiva della provincia riminese, infatti, determina sì un incremento in termini assoluti della delittuosità, ma tale incremento rapportato percentualmente alla popolazione effettivamente presente sul territorio può ritenersi contenuto entro soglie fisiologiche di delittuosità, soglie che la Questura di Rimini anno dopo anno concorre ad abbassare, al fine di ridurre al massimo la percezione di insicurezza da parte di cittadini e turisti”.

A conferma della particolare rilevanza del momento estivo, infatti, “l’attività dei poliziotti della Questura di Rimini ha permesso soltanto durante i due mesi centrali dell’estate di arrestare 180 persone e di denunciarne 300 persone. Rispetto allo stesso periodo del 2016, il numero degli arrestati è aumentato del 32%, nonostante sia il numero totale dei reati commessi nel capoluogo e nelle provincia e delle denunce ricevute negli uffici di corso d’Augusto risulti ancora in diminuzione rispetto agli stessi mesi 2016 (e i dati erano in diminuzione anche nel 2016 rispetto allo stesso periodo del 2015). L’attività dei poliziotti ha, da un lato, riscosso importanti risultati in termini di prevenzione generale e, dall’altro, permesso di scoprire gli autori di un numero superiore di reati commessi sul territorio del capoluogo. La Squadra Mobile della Questura di Rimini, con 53 arresti dell’estate 2017 ha incrementato di oltre 50% il numero degli arresti effettuati durante lo stesso periodo dell’anno scorso. Particolarmente importante è stato il risultato conseguito nel contrasto all’attività di spaccio di stupefacente. La Polizia di Stato ha infatti sequestrato nel corso dei mesi estivi ha sequestrato 8 chili di droga, tra cocaina, marijuana e hashish: gli agenti durante questa estate, con l’ausilio delle unità cinofile e del Reparto a Cavallo della Polizia di Stato, hanno costantemente battuto e bonificato i parchi e le aree verdi della città, nonché le zone del lungomare segnalate per cittadini e turisti. Ancora migliori sono i risultati conseguiti in termini di arrestati e identificati (oltre 9000), dall’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico, con 127 arresti le Volanti migliorano di oltre il 58% il già buono risultato operativo conseguito nel 2016 (durante il quale l’Ufficio, con 80 arresti le Volanti avevano migliorato di oltre il 50% il risultato operativo del 2015)”.
Va inoltre considerato che a fronte di un incremento del numero di chiamate giunte al 112 è notevolmente cresciuto anche il numero degli interventi effettuati dalle volanti: nel corso del 2017 infatti il numero degli interventi è giunto a 7314 a fronte dei 5409 interventi effettuati nel corso del 2016 e, ciò a dimostrazione dell’incremento dell’attività di contrasto a svolto mediante una intensificazione del controllo del territorio realizzata mediante un maggiore e più mirato impiego di uomini in ambito provinciale.

La Divisione Anticrimine della Questura, anche durante lo scorso anno, ha dato ulteriore impulso all’attività di prevenzione patrimoniale con l’esecuzione di provvedimenti di sequestro finalizzati alla confisca di beni per un valore complessivo di diverse centinaia di migliaia di euro (tra immobili e veicoli, ecc.). La stessa Divisione Anticrimine, fin dall’estate scorsa, sta curando la campagna di sensibilizzazione che la Polizia di Stato ha avviato sul territorio nazionale, al fenomeno della violenza sulle donne: con una postazione mobile, infatti, personale specializzato della Divisione Anticrimine e della Squadra Mobile (unitamente agli esperti delle locali associazioni operanti nel settore), nei luoghi simbolo della città e dei comuni della provincia – parco Fellini, piazza Tre Martiri, Arco d’Augusto - ha illustrato le principali questioni relative alla problematica, fornendo spiegazioni e distribuendo materiale illustrativo. L’attività, che ha riscosso numerosi consensi tra cittadini, turisti e semplici curiosi, ha consentito di “raccogliere” segnalazioni ed altri elementi importanti che hanno consentito, in alcune occasioni, di adottare provvedimenti di ammonimento e altre misure a tutela.
Si segnala che dal 1 gennaio 2017 a oggi sono state presentate 37 le istanze di ammonimento, che sono state così definite: 11 ammoniti, 15 rigettate per mancanza dei presupposti, e 11 archiviate su richiesta dell’istante. Dal 1 gennaio 2018, invece, sono state presentate 11 istanze di ammonimento: attualmente sono 3 gli ammonimenti adottati, 5 i provvedimenti di archiviazione o rigetto, mentre 3 istanze sono in fase di istruttoria/valutazione. Gli ammonimenti riguardano in maggior parte uomini di età compresa tra i 30 e i 55 anni con differente grado di scolarizzazione e categoria sociale e professionale. Nel corso del 2017 la Questura di Rimini ha denunciato 43 episodi di maltrattamenti in famiglia e 35 episodi di atti persecutori. Dal 1° gennaio ha denunciato 3 episodi di maltrattamenti in famiglia e 4 episodi di atti persecutori.
Delle operazioni di particolare importanza poste in essere dagli uomini della Squadra Mobile ricordiamo l’individuazione, l’identificazione e la cattura dei quattro responsabili della duplice violenza sessuale commessa gli ultimi giorni dell’agosto 2017 nei confronti di una turista polacca e di una cittadina peruviana: dopo un lavoro incessante durato una settimana intera, gli investigatori della Squadra Mobile sono riusciti ad assicurare alla giustizia tutti e quattro i responsabili di quei brutali reati.
Ricordiamo inoltre che durante il 2017, sono 38 le persone tratte in arresto dalla Sezione Antidroga a seguito di indagini sullo spaccio ed il traffico di sostanze stupefacenti, attività che hanno permesso inoltre di sequestrare complessivamente oltre 1 chilo di cocaina e 80 chili di di marjuana/hashish nonché diverse migliaia di denaro in contanti. Sono inoltre 34 i latitanti arrestati nel corso del 2017, 27 le persone arrestate e 29 le denunciate per delitti contro la persona (in particolare per violenze sessuali o atti persecutori). Importante è stata l’attività di contrasto ai reati contro il patrimonio. La sezione anti rapina ha arrestato ben 23 persone e ne ha denunciato altre 18.

Decisiva è stata poi l’attività posta in essere dalla Digos, che nell’attuale scenario internazionale, ha consentito che ogni manifestazione ed evento organizzato nella Provincia di Rimini (ricordiamo, Summer Pride, il Meeting, ecc.) si potesse svolgere senza alcuna turbativa. Sono 48 le persone denunciate dalla Digos, la quale nel corso del 2017 ha pure assicurato sul territorio della provincia un adeguato servizio di protezione e sicurezza ad Autorità e personalità destinatarie di misure di protezione.
La Divisone della Polizia Amministrativa sociale, oltre alle attività connesse con il rilascio dei passaporti e dei titoli connessi con la detenzione o il porto di arma, ha incrementato i controlli presso le attività soggette ad autorizzazioni di Polizia (con sanzioni amministrative per diverse migliaia di euro per violazione delle vigenti disposizioni su vendita alcolici, steward, addetti alla vigilanza, normativa antincendio, ecc.), controlli che nel corso del 2017 hanno consentito di adottare e notificare ben 8 provvedimenti di chiusura ex articolo 100 TULPS nei confronti di esercizi commerciali, di denunciare 28 persone e di elevare n°98 sanzioni amministrative.
L’attività dell’Ufficio Immigrazione della Questura – particolarmente impegnato in considerazione dei flussi migratori che interessano anche questa provincia e che costantemente verifica il rispetto delle vigenti normative in tema di ingresso e soggiorno sul territorio nazionale da parte degli stranieri – ha consentito di trattare alcune migliaia di istanze per il rilascio di titoli di soggiorno (tra il primo rilascio, il rinnovo, ecc.), di raccogliere e istruire le istanze di protezione internazionale e di proporre provvedimenti di espulsione dal territorio nazionale.

Durante l’anno appena trascorso l’Ufficio di Gabinetto della Questura ha emesso 1079 (circa 70 in più rispetto all’anno precedente) ordinanze per eventi che hanno richiesto la predisposizione di servizi d’ordine e sicurezza pubblica (servizi di prevenzione e vigilanza relativi congressi e convegni politici, manifestazioni politiche e sindacali, fiere e saloni internazionali, gare sportive di carattere nazionale e internazionale, visite di personalità di rilievo e servizi straordinari di prevenzione e contrasto di reati connessi alla prostituzione, “stragi del sabato sera”, abusivismo commerciale, controllo di locali pubblici e circoli privati). I servizi spesso emergenti hanno comportato un impiego medio giornaliero di decine di donne e uomini della Polizia di Stato (non sono compresi nel conteggio né il personale delle specialità né quello aggregato nei mesi di luglio ed agosto).
La sezione di Polizia Stradale, oltre alle ordinarie attività d’istituto finalizzate a garantire la sicura circolazione sulla rete viaria che interessa questa provincia, ha condotto una mirata campagna sul tema della educazione stradale.
Sempre in merito alla sicurezza stradale vanno ricordati i numerosi servizi, effettuati praticamente ogni week end e ulteriormente intensificati durante il periodo estivo al fine di garantire la sicurezza dei cittadini e turisti, predisposti a verificare lo stato psicofisico dei conducenti i veicoli, allo scopo di intercettare coloro che si pongono alla guida sotto l’influenza di sostanze alcoliche (ritirate nel 2017 194 patenti per ebbrezza alcolica) o stupefacenti (ritirate nel 2017 100 patenti per guida sotto effetto di stupefacenti). Nel 2017 inoltre sono state rilevate 13078 violazioni alle disposizioni del codice della strada e sono stati 27 i veicoli sequestrati, 5 i veicoli recuperati, in quanto compendio di furto, e 6 le patenti false sequestrate.

La Polizia Postale, attiva su tutte ciò che riguarda il “mondo virtuale”, del web, anche nel corso dell’anno appena trascorso, ha dedicato le migliori energie nel contrasto a tutte quelle condotte illecite commesse in rete, tra le quali si rammentano le truffe informatiche, i casi di “Sextorsion” e quelli di estorsione con sottrazione di dati mediante l’utilizzo di virus informatici denominati “cripto virus”; 285 sono i siti Internet/pagine social network/ profili monitorati, 72 le persone denunciate e 277 i reati denunciati all’Autorità giudiziaria contro ignoti.
La Polizia di Frontiera presso lo scalo aereo di Rimini oltre alle attività di polizia giudiziaria eseguite su disposizione della locale Autorità Giudiziaria, ha garantito lo svolgimento dei controlli di frontiera, al fine di evitare che alcuni elementi criminali utilizzando documenti falsi potessero riuscire a raggiungere l’Italia e altre destinazioni europee attraverso lo scalo aereo riminese.
Gli agenti della Specialità, oltre all’attività di Polizia Giudiziaria, l’attività repressiva e ai servizi di frontiera (con 48 respingimenti e rintracci), hanno inoltre garantito l’espletamento di periodici e mirati controlli, atti a verificare, tra l’altro, la corretta attuazione delle vigenti disposizioni in tema di sicurezza aeroportuale.
Nel corso del 2017 la Polizia Ferroviaria ha svolto la propria attività di controllo all’interno delle stazioni e sui convogli per garantire la sicurezza dei viaggiatori, attraverso la prevenzione ed il contrasto dei fenomeni delittuosi e di degrado presenti in ambito ferroviario. La sezione di Rimini della Polizia ferroviaria ha predisposto migliaia di pattuglie in stazione e a bordo treno, ha garantito il servizio di scorta a centinaia di convogli ferroviari, oltre ad assicurare servizi antiborseggio sia negli scali che sui convogli. Grazie a tale dispositivo la Specialità ha tratto in arresto ben 4 persone, ne ha denunciate 60 e controllate e identificate migliaia di persone.

 

(Rimini) Il sindacato Uil della Provincia di Rimini, che “da sempre si batte per una scuola libera, laica e con una gestione prevalentemente pubblica”, attacca la gestione delle scuole del Comune. “Ci siamo battuti contro la delibera del Comune di Rimini che ha iniziato il processo di esternalizzazione dei servizi educativi della prima e seconda infanzia, arrivando da soli ad una denuncia per atteggiamento antisindacale davanti al tribunale di Rimini”, spiega il segretario Giuseppina Morolli. “In tribunale, tra la UIL ed il Comune di Rimini, su sollecitazione del magistrato, le parti, hanno aderito alla proposta conciliativa formulata dal Giudice, ed in particolare si è raggiunto un’intesa su un percorso di confronto per tentare di smussare le grandi diversità sulle scelte strategiche per la scuola ed i servizi educativi per la prima infanzia”.
La Uil ha quindi ha iniziato “questo percorso di scontro pesante col Comune perché eravamo e siamo convinti che la scelta sia sbagliata politicamente ma soprattutto arrechi un grande danno alle lavoratrici del settore ad iniziare dalle precarie. Tutto questo avveniva il 20 e 21 Marzo 2017, poi dopo le sollecitazioni che la UIL ha inviato, finalmente il18 Luglio 2017 finalmente le parti si incontravano, poi più nulla”.
Il sindacato, però, non ha dimenticato e continua a seguire la vicenda dell’esternalizzazione delle scuole. “Su nostra sollecitazione era stato fissato un incontro per il 20 marzo 2018, dopo 8 mesi di silenzio finalmente venivamo convocati. Errore, è arrivata una telefonata con la quale l’incontro è stato rinviato. La Uil ribadisce che questi tempi e metodi sono inaccettabili, le scelte che opera il comune influiscono sia sulle famiglie dei bimbi che frequentano, sia sui lavoratori del settore ed è un chiaro esempio di sottovalutazione delle problematiche l’atteggiamento di continuo rinvio nel tempo”.
La Uil “ribadisce che, per fortuna, Rimini è l’unico Comune che ha esternalizzato una parte dei servizi scolastici, ma Noi siamo attenti e vigileremo per tutelare i cittadini in uno dei settori più qualificanti, disponibili a tornare a citare il comune in tutte le sedi comprese quelle legali avendo un unico obbiettivo: la tutela delle lavoratrici di ruolo e precarie e il rispetto della qualita’ del servizio che e’ nel nostro territorio molto alto”.

Martedì, 10 Aprile 2018 14:06

Trc, ecco le fermate

(Rimini) Di verde come i parchi della città, di blu come il suo mare, del color sabbia come la spiaggia si tingono una dopo l'altra le undici fermate riminesi nate sul tracciato del trasporto rapido costiero che da 2019 collegherà in 20 minuti la stazione di Rimini con quella di Riccione. Chi passa in questi giorni nel tragitto del TRC vede ormai in fase avanzatissima i lavori per la predisposizione delle 11 fermate, caratterizzate da una varietà cromatica spiccata.
Una scelta di colori che tra le proprie ragioni non trova solo quella della bellezza e del decoro ma che risponde all'obiettivo più generale di dotare, anche nella scelta degli abbinamenti cromatici, le singole fermate di un carattere identitario legato ai luoghi. E' una scelta progettuale di fondo, infatti, quella che intende rafforzare l'identità locale di luoghi, attualmente anche marginali, pensati non solo come snodi funzionali per la mobilità intermodale ma per stimolarne la rigenerazione funzionale. Accorgimenti, soluzioni di wayfinding e interventi sulla qualità urbana diventano così elementi di uno stesso progetto di rigenerazione urbana.

Le fermate del TRC, pensate come porta d'ingresso alla spiaggia, al sistema dell'ospitalità degli alberghi, alle bellezze del centro storico, devono offrire un ambiente piacevole, comodo e accogliente sia per i riminesi che per i turisti che lo useranno. Per questo sono stati così studiati i materiali, i colori che, proprio ispirandosi al Parco del Mare, riprendono i toni del sabbia, del verde, del blu. E' stata prestata cura agli elementi di arredo, come le panchine, che oltre ad essere funzionali dovranno contribuire a rendere bello e accogliente il contesto di fermata.
Con la bellezza la funzionalità, perché il passeggero che arriva a piedi, in bici o con altri mezzi dovrà anche poter trovare facilmente le informazioni necessarie per accedere agevolmente al servizio. Per questo diventa centrale il lavoro sul cosiddetto wayfinding, che serve a orientare i passeggeri, fornire loro in modo immediato le informazioni necessarie tramite mappe, segnalazione dei percorsi, e appositi applicativi che saranno messi a punto. E' questo certamente il caso della stazione ferroviaria di Rimini dove è in corso un lavoro importante con le Ferrovie per una riorganizzazione del contesto attuale al fine di migliorare i servizi, le connessioni e la fruibilità delle varie aree come l'atrio stazione ferroviaria, il capolinea TRC, le fermate dei bus, i parcheggi, la nuova velo stazione.

Grande attenzione ai dettagli quindi come i nomi delle fermate. Questi (Rimini Station, Kennedy, Pascoli, Lagomaggio, etc.. fino a Miramare Airport) non sono stati scelti a caso, ma sono stati scelti in riferimento ai luoghi importanti di interesse, proprio per rendere più semplice al turista individuare la fermata in cui dover recarsi.
Come noto il TRC che entrerà in esercizio nel 2019 sarà un collegamento di trasporto pubblico capace di cambiare radicalmente il sistema del trasporto collettivo nel nostro territorio. L'apertura della tratta Rimini-FS- Stazione FS Riccione consentirà dal prossimo anno di collegare i due capolinea, con un sistema accessibile, frequente, comodo, ecologico e sicuro. Il servizio avrà una frequenza di 7 o 10 minuti, i mezzi sono filobus a completa trazione elettrica dotati di aria condizionata, pienamente accessibili ai soggetti con ridotte capacità motorie e in grado di consentire il trasporto biciclette a bordo. La sicurezza sarà garantita da un servizio di videosorveglianza sui mezzi e nelle fermate.

Martedì, 10 Aprile 2018 09:05

10 aprile

Valanga killer, istruttore indagato | Folle passa col rosso | Truffati dalle assicurazioni online

Martedì, 10 Aprile 2018 08:48

Valanga Pila, indagati sei istruttori Cai

(Rimini) Sono sei gli indagati dalla procura di Aosta per la morte di due scialpinisti travolti da una valanga sabato 7 aprile a Pila (Aosta). Sono il responsabile del corso e cinque istruttori dei 12 allievi della scuola Cai 'Pietramora' (delle sezioni di Cesena, Faenza, Forlì, Imola, Ravenna e Rimini) che aveva organizzato l'escursione didattica.
E' stata consegnata dal Soccorso alpino della guardia di finanza di Entrèves la relazione in procura, che ha aperto un'inchiesta per disastro e omicidio plurimo colposi.

Le vittime sono Roberto Bucci, 28 anni, di Faenza, e l'istruttore del Cai Carlo Dall'Osso (52), di Imola. Tutti erano attrezzati con Artva, pala e sonda e Dall'Osso aveva inoltre lo zaino airbag che in determinate condizioni consente di 'galleggiare' su una slavina: tuttavia, pur essendo riuscito ad attivarlo, è stato sommerso dalla massa nevosa ed è stato sbalzato per centinaia di metri nel lago di Chamolé, dove è stato recuperato dai sommozzatori dei vigili del fuoco. Nessuno dei sei istruttori è ancora stato sentito dagli inquirenti.
In base alla ricostruzione del Soccorso alpino della guardia di finanza di Entrèves - guidato dal maresciallo Delfino Viglione e intervenuto sul posto con il Soccorso alpino valdostano - la massa di neve si è probabilmente staccata dopo il passaggio degli sciatori che erano a monte. La valanga aveva un fronte di 200-250 metri e uno sviluppo di 600. Il percorso che stavano affrontando - dal lago di Chamolé al rifugio Arbolle - "è generalmente poco battuto", ha spiegato il pm Eugenia Menichetti.

Il gruppo era partito al mattino da Aosta, all'apertura degli impianti, e con l'ovovia aveva raggiunto Pila. Aveva iniziato l'escursione tra le 8.30 e le 9. Dalla relazione del Sagf consegnata in procura è emerso che era composto da 21 persone in tutto, non 19 come si era appreso in un primo momento. Tra di loro anche due snowboarder, che procedevano in salita con le ciaspole, tra i quali una delle due vittime, Bucci. Oltre ai due feriti e ai due morti, anche altre due o tre persone sono stati coinvolte parzialmente dal distacco nevoso.
Procura, accertamenti tecnici su manto nevoso - "Dobbiamo finire di sentire" le persone coinvolte, "fare gli accertamenti tecnici sul manto nevoso e capire anche tutte le cautele che sono state adottate". Lo ha spiegato il pm di Aosta Eugenia Menichetti. "La temperatura, quando sono partiti, non era particolarmente elevata. Era già sopra lo zero. Avevano fatto verosimilmente le prove di tenuta ed erano state date indicazioni sulle attrezzature", gli allievi inoltre "erano stati avvisati del percorso che avrebbero fatto", ha spiegato il magistrato. I sei indagati sono Vittorio Lega, 51 anni, istruttore nazionale Cai di sci alpinismo della sezione di Faenza e direttore del corso avanzato per sci e snowboard organizzato dalla scuola Cai 'Pietramora', Leopoldo Grilli (44), istruttore sezionale del Cai di Imola e vicedirettore del corso, Alberto Assirelli (50) istruttore sezionale del Cai di Ravenna, Paola Marabini (56) istruttrice di sci alpinismo della sezione Cai di Faenza, Matteo Manuelli (43) istruttore sezionale del Cai di Imola e Giacomo Lippera (45) istruttore sezionale del Cai di Rimini, questi ultimi due travolti dalla slavina e sopravvissuti (Ansa).