Professioni, 4.350 ingressi nel lavoro in aprile
(Rimini) Le imprese alla ricerca di personale nel mese di aprile nella circoscrizione territoriale di competenza della Camera di commercio della Romagna sono il 20% del totale; 4.350 le entrate previste in provincia di Rimini (56% del totale Romagna), 3.450 per Forlì-Cesena; in prospettiva trimestrale (aprile-giugno 2018) le entrate previste sono 35.900 (per il 63% in provincia di Rimini).(Rimini) Le imprese alla ricerca di personale nel mese di aprile nella circoscrizione territoriale di competenza della Camera di commercio della Romagna sono il 20% del totale; 4.350 le entrate previste in provincia di Rimini (56% del totale Romagna), 3.450 per Forlì-Cesena; in prospettiva trimestrale (aprile-giugno 2018) le entrate previste sono 35.900 (per il 63% in provincia di Rimini).Questo è quanto emerge dall'ultima rilevazione condotta nell'ambito dell'indagine mensile dei fabbisogni occupazionali delle imprese attraverso il Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere in collaborazione con Anpal e rielaborato dall'ufficio Orientamento al lavoro e alle professioni, alternanza e placement dell'ente camerale.Complessivamente le imprese dell'area Romagna hanno programmato 7.760 entrate, in Italia gli ingressi programmati sono 425.000, di cui 40.100 (oltre il 9% del flusso nazionale) in Emilia-Romagna.
Il 31% della domanda di lavoro espressa dalle imprese di Forlì-Cesena interessa giovani under 30, percentuale leggermente inferiore a Rimini (28%).Gli impieghi proposti sono alle dipendenze per il 93% dei casi a Rimini e per l'82% a Forlì-Cesena, in prevalenza a termine (84% e 79% rispettivamente).Le entrate più significative riguardano le "Professioni commerciali e dei servizi" (Rimini 81% e Forlì-Cesena 94%); entrando più nel dettaglio, si evidenzia che nei "Servizi di alloggio e ristorazione, servizi turistici" sono 1.970 gli ingressi previsti a Rimini e 790 quelli previsti a Forlì-Cesena. Tali previsioni riguardano imprese con meno di 50 dipendenti localizzate per il 79% dei casi a Rimini e per il 76% a Forlì-Cesena.
Si riscontrano inoltre difficoltà di reperimento delle figure richieste dalle imprese nel 19% dei casi a Forlì-Cesena e nel 18% in provincia di Rimini.Le professioni più difficili da reperire sono "Tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione" (45,1%) per Forlì-Cesena e "Operai nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche" (43,2%) per la provincia di Rimini.L'area aziendale di inserimento più frequente per le assunzioni previste è la "Produzione di beni ed erogazione dei servizi" in entrambe le province (più del 60% a Rimini e oltre il 50% a Forlì-Cesena) con difficoltà di reperimento maggiori sui giovani. Viceversa l'area aziendale più difficile da reperire è quella di 'tecnici e progettazione', dove le problematicità salgono a più del 29% a Rimini e 43% dei casi a Forlì-Cesena.La richiesta di laureati riguarda l'8% a Forlì-Cesena e solo il 5% a Rimini. Inferiori al dato nazionale (17%) le richieste per i profili high skills, dirigenti, specialisti e tecnici, che si attestano rispettivamente pari al 13% e 10%.
Erbacce e buchi sui portoni, Renzi denuncia il degrado all’università
(Rimini) Sempre attento allo stato di salute della città, il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Gioenzo Renzi questa volta punta i riflettori su alcuni edifici universitari. “Ritengo doveroso segnalare lo stato di degrado del portone di legno d’ingresso della Facoltà di Farmacia del Campus Universitario di Rimini nell’ex immobile Navigare Necesse di via Dei Mille che presenta vistosi buchi nella parte inferiore e l’assenza totale di ogni manutenzione”, spiega. “Sono due o tre anni - precisa Renzi - che il portone continua a perdere i suoi listelli di legno e i suoi buchi si allargano e aumentano, nonostante mi sia rivolto due o tre volte al personale dipendente addetto all’ingresso dell’Università per chiedere il necessario restauro ed evitare l’estendersi dei danni ad uno storico portone di legno, il cui rifacimento oggi costerebbe parecchie migliaia di euro. Visto che perdura l’assenza di ogni intervento, non penso debba rivolgermi al Rettore del Campus Universitario di Rimini”.(Rimini) Sempre attento allo stato di salute della città, il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Gioenzo Renzi questa volta punta i riflettori su alcuni edifici universitari. “Ritengo doveroso segnalare lo stato di degrado del portone di legno d’ingresso della Facoltà di Farmacia del Campus Universitario di Rimini nell’ex immobile Navigare Necesse di via Dei Mille che presenta vistosi buchi nella parte inferiore e l’assenza totale di ogni manutenzione”, spiega. “Sono due o tre anni - precisa Renzi - che il portone continua a perdere i suoi listelli di legno e i suoi buchi si allargano e aumentano, nonostante mi sia rivolto due o tre volte al personale dipendente addetto all’ingresso dell’Università per chiedere il necessario restauro ed evitare l’estendersi dei danni ad uno storico portone di legno, il cui rifacimento oggi costerebbe parecchie migliaia di euro. Visto che perdura l’assenza di ogni intervento, non penso debba rivolgermi al Rettore del Campus Universitario di Rimini”.
Nell’occasione, Renzi richiama l’attenzione di Anthea “sulle erbacce alte più di un metro di fronte all’ingresso di un altro edificio universitario, il Tecnopolo di Rimini di Via Dario Campana. Anche questa non è una bella immagine. La cura e diligenza verso questi edifici pubblici per i quali il Comune di Rimini e la Regione hanno speso parecchi milioni per la loro ristrutturazione e destinazione a sedi della Università riminese non dovrebbero essere la normalità”.
Figlio a coppia gay, Gabicce come Torino
(Rimini) La notizia arriva dal club Arcigay di Rimini. “Apprendiamo dalla stampa dell'atto di trascrizione dei figli di una famiglia omogenitoriale di Gabicce Mare, il comune marchigiano ai confini con la Romagna”, annuncia il presidente del club Turing, Marco Tonti. “Non possiamo che esprimere grande sodisfazione per questo atto, a riprova del fatto che si sta sgretolando il muro di ghiaccio di chi contrasta la serenità delle famiglie omogenitoriali”, spiega Tonti. (Rimini) La notizia arriva dal club Arcigay di Rimini. “Apprendiamo dalla stampa dell'atto di trascrizione dei figli di una famiglia omogenitoriale di Gabicce Mare, il comune marchigiano ai confini con la Romagna”, annuncia il presidente del club Turing, Marco Tonti. “Non possiamo che esprimere grande sodisfazione per questo atto, a riprova del fatto che si sta sgretolando il muro di ghiaccio di chi contrasta la serenità delle famiglie omogenitoriali”, spiega Tonti. “Le parole del sindaco Pascuzzi sono molto apprezzabili perché indicano profonda convinzione e consapevolezza in questo gesto, e sono parole che aggiungono dignità umana a un atto formale parlando di "atto di civiltà" e di "una nuova famiglia che si è formata". Ci auguriamo che questa consapevolezza filtri nel cuore degli altri sindaci italiani, e siamo fieri che questo gesto di apertura sia avvenuto nel territorio di una riviera che conferma l'apertura culturale e umana che ci ha resi famosi nel mondo”.Per Tonti, “questi riconoscimenti devono avvenire dai comuni più importanti come quello di Torino fino a quelli più piccoli, proprio come è successo per le unioni civili dove si vedeva speso tutto il paese partecipare alla cerimonia. La piena cittadinanza e dignità di figlie e figlie delle famiglie omogenitoriali deve essere garantita ovunque”.
Biennale del disegno a Rimini, 33 mostre dal 30 aprile
(Rimini) Paul Klee sosteneva che il disegno è l'arte di portare una linea a fare una passeggiata, ma chi ha un cane sa che in molti casi è l'animale a condurre, guidato dalla vaghezza degli odori, dalla traccia dei rumori. In modo analogo il disegnatore è spesso condotto dalla matita, dalla strada tracciata dai segni che induce a inoltrarsi nel bosco bianco della carta. L'artista con il disegno cerca di rendere visibile quel che non lo è: l'idea, un pensiero, una visione, un desiderio. Parte da questa riflessione la terza edizione della Biennale del Disegno, dal titolo "Visibile e invisibile, desiderio e passione", ideata dal Comune di Rimini e dai Musei Comunali, che prosegue l'indagine iniziata nel 2014, unica in Europa, interamente dedicata alla attività del Disegno, centrale nell'opera dell'artista (www.biennaledisegnorimini.it).(Rimini) Paul Klee sosteneva che il disegno è l'arte di portare una linea a fare una passeggiata, ma chi ha un cane sa che in molti casi è l'animale a condurre, guidato dalla vaghezza degli odori, dalla traccia dei rumori. In modo analogo il disegnatore è spesso condotto dalla matita, dalla strada tracciata dai segni che induce a inoltrarsi nel bosco bianco della carta. L'artista con il disegno cerca di rendere visibile quel che non lo è: l'idea, un pensiero, una visione, un desiderio. Parte da questa riflessione la terza edizione della Biennale del Disegno, dal titolo "Visibile e invisibile, desiderio e passione", ideata dal Comune di Rimini e dai Musei Comunali, che prosegue l'indagine iniziata nel 2014, unica in Europa, interamente dedicata alla attività del Disegno, centrale nell'opera dell'artista (www.biennaledisegnorimini.it).Da 28 aprile al 15 luglio 2018 Rimini ospita 33 mostre e un percorso di 2.000 opere, che tocca tutti i processi creativi - disegno antico e moderno, fumetto e architettura, calligrafia e grafica, pittura, street art e cinema - scegliendo una traccia sotterranea come l'erotismo.Rimini mette a disposizione il proprio centro storico trasformato per l'occasione in un cuore pulsante della creatività: da Castel Sismondo al Museo della Città, dal Cinema Fulgor alla FAR, dalla Domus del Chirurgo a Palazzo Gambalunga. Una città che ha risposto a gran voce al richiamo della Biennale, sono 35 infatti le mostre organizzate dai privati nell'ambito di Circuito Open che espongono grandi artisti come Mario Sironi all'Augeo Art Space.Il tutto da scoprire comodamente in un fine settimana, grazie anche ai pacchetti soggiorno proposti dagli operatori turistici (http://www.riminireservation.it/).Sono diverse le mostre di altissimo significato che approdano alla 3a Biennale del Disegno di Rimini. Tra tutte l'esposizione di Vanessa Beecroft ospitata alla Far (Fabbrica Arte Rimini) in piazza Cavour. Dopo aver individuato e reinterpretato il mondo delle donne attraverso i suoi celebri tableau vivant, Vanessa Beecroft ha ripreso a disegnare, a dipingere, e ha scelto la Biennale dei Disegno di Rimini per esporre una serie di opere nella mostra dal titolo "Disegni americani". Opere eccelse di grandi dimensioni: corpi nudi, figure di donne, muse fragili, silhouette informi sopraffatte dal burka. Un epicentro umano si intuisce in queste figure che si stagliano in solitudine, e anche in quelle che non hanno corpo, che assumono l'aspetto di un fantasmino sotto un lenzuolo nero, da cui affiora un'espressione attonita.
Un altro evento di grande importanza è al Castel Sismondo, la splendida Rocca Malatestiana di Rimini futura sede del Museo Fellini, dove sono messi a confronto due maestri del Novecento: Federico Fellini (1920-1993) e Pablo Picasso (1881-1973). Del pittore spagnolo in mostra 66 incisioni, acqueforti, acquetinte e puntesecche, eseguite nel 1968 per illustrare l'opera "La Célestine" di Fernando de Rojas che fu simbolo del femminino e di cui Picasso, con freschezza e originalità, riuscì a renderne la figura. Accanto 42 disegni inediti di Federico Fellini che il regista aveva donato all'amico Tonino Guerra durante le riprese del film "Casanova" che raffigurano una serie di personaggi protagonisti di doppi sensi e metafore. Inoltre il "Libro dei sogni" di Fellini, dove annotava il suo mondo onirico, Pablo Picasso compare per ben tre volte, e la proiezione sui maxischermi delle opere. Dal confronto con Picasso emerge una straordinaria somiglianza, un'unica matrice trasgressiva che accomuna i due maestri, che mai s'incontrarono, ma che tanto condividevano artisticamente.Al Museo della Città un'altra grande esposizione dal titolo "Delineavit. Guercino e il caso del Falsario" riunisce un unicum con più di 100 opere, prevalentemente paesaggi, realizzati sia dal Guercino (1591-1666), che dall'artista che fu conosciuto come il suo celebre falsario, vissuto intorno alla metà del Settecento. In occasione della Biennale del Disegno viene presentata per la prima volta l'opera dell'artista per secoli anonimo e indicato come il precoce falsario di Guercino e svelata l'identità dello stesso, rivelata ai curatori durante le ricerche preparatorie alla mostra e corrispondente a Francesco Novelli, abile incisore del tempo. La mostra è giocata sul confine tra il vero e i falsi dichiarati e le prove ingannevoli, e prende anche in considerazione l'importante produzione incisoria ispirata ai disegni di Guercino, oltre ad alcuni dipinti particolarmente significativi per la storia dell'arte riminese del Seicento.Sempre al Museo della Città 90 disegni inediti di Fortunato Duranti (1787-1863) nella mostra: "Fogli della Follia" che l'artista marchigiano realizzò negli anni bui della sua vita, opere affascinanti diverse per soggetto, stile e tratto e accompagnate dagli scritti frammentari dell'artista spesso impossibili da decifrare.Accanto le magnifiche incisioni di Stefano Della Bella (1610-1664). La mostra dal titolo: "La Poetica del Minuscolo" espone soggetti di formato in gran parte piccolissimo dell'artista che primeggiò nel raccontare la Firenze del Seicento per mezzo della stampa incisa. La caratteristica dell'arte di Della Bella è tutta nel gioco delle proporzioni e nell'incessante variazione di scala.È la grafia a diventare dipinto, invece, nelle opere di 16 calligrafi esposte nella mostra "Calligrafia Venezia" e ispirate alla disciplina che sta alla base del bel tratto nella scrittura. Processo che si replica nell'indagine sull'arte della grafica con l'esposizione: "Visibili e invisibili. I Manifesti Aiap per la Biennale Disegno".
La mostra collettiva sotto il titolo "Ospiti al Museo" riunisce, poi, le mostre di: "Giovanni Manfredini, MAD MEG, Del Bianco e Lombardelli, la disegneria di Tinin Mantegazza, le xilografie di Giancarlo De Carolis, Luca Piovaccari, Silvio Canini, Umberto Giovannini, Luciano Baldacci e Anna Girolomini.Tornando a Castel Sismondo, nella preziosa mostra "L'Eco del Tempo" vi sono i disegni di Adolfo De Carolis (1874-1928) dal Fondo del Museo San Francesco di Montefiore dell'Aso, città di origine dell'artista. De Carolis, protagonista dell'arte italiana tra l'Ottocento e Novecento, fu preferito da Gabriele D'Annunzio, che lo volle a interprete visivo dei propri testi, delle proprie drammaturgie tradotte a stampa. In mostra un corpus importante: i fogli accurati che studiano a sanguigna le pose dei corpi, i più rapidi e nervosi abbozzi a pennello, nei quali la cromia li fa assomigliare a bassorilievi, i rapidi schizzi compositivi che diventano narrazioni, in un groviglio di segni che restituisce tutta la foga creativa del pittore.Accanto la preziosa mostra "Fogli barocchi" espone opere eccelse: si tratta di disegni di Guercino, Felice Giani, Guido Cagnacci, Donato Creti, Ubaldo e Gaetano Gandolfi, opere dalla metà del Seicento agli sgoccioli del Settecento, ossia dal Barocco al Neoclassicismo, fogli di studio ed esercizi della mano, in vista di opere celebri oppure usciti da aule di lezione. Tutti provenienti dalla collezione del bolognese Maurizio Nobile.Nell'Ala di Isotta della Rocca espone invece Jiří Kolář (1914-2002), artista e scrittore mondialmente conosciuto per i collage, in mostra a Rimini con una personale dal titolo "JK: l'Acronimo della Bellezza". E ancora la mostra sul pittore di fine Ottocento Giovanni Buffa "Disegno a piombo, cartoni per vetrate".Tornando alla FAR l'omaggio al moderno parte da 11 opere di grandi dimensioni di Davide Benati. Dal titolo "Arpabirmana", la mostra raccoglie gli evocativi acquerelli a tema floreale realizzati su carte nepalesi da questo celebrato artista italiano.
Il percorso prosegue con le opere di Marilena Pistoia, la più grande disegnatrice del mondo di erbari, e si chiude con la mostra dal titolo "Capriccio russo" che espone disegni di Sergei Tchoban e della tradizione dell'architettura fantastica.Nell'Ala nuova del Museo sono 50 gli artisti chiamati a tradurre la realtà sfaccettata e ibrida del disegno contemporaneo nella sezione "Cantiere Disegno". Su tre piani artisti e grafici, disegnatori di graphic novel e di racconti di animazione, pittori e incisori che fondano nel disegno un sistema di azione e di pensiero, in un confronto serrato. Artisti che hanno dato vita sulla carta (e su gli altri supporti) a tracciati e segni, ingombri e latenze, visionarietà e descrizioni del mondo umano e naturale. Espongono: Giovanna Caimmi, Giovanni Frangi, Gabriella Giandelli, Davide Reviati, Marino Neri, Octavia Monaco Dem, Paper Resistance, Scarful, James Kalnda, Alberto Zamboni, Riccardo Angelini, Priscilla Beccari, Elisa Bertaglia, Alvise Bittente, Leonardo Blanco, Roberto Catani, Juan Carlos Ceci, Leonardo Cemak, Giulia Dall'Olio, Barbara Giorgis, Incubo alla Balena, Enrico Lombardi, Emilio Nanni, Barbara Nicoli, Gilda Marconi Sancisi, Toni Pecoraro, Marco Smacchia, Yurii Timoshenko, Veronica Azzinari, Fabio Castellani, Amanda Chiarucci, Sebastiano Guerrera, Giampiero Guerri, Luca Lavatori, Chiara Lecca, Elisa Leonini, Alberto Mingotti, Lucia Nanni, Stefano Ronci, Sandra Santolini, Alessandro Sicioldr, Martina Zena.La Casa del Cinema Fulgor, appena riaperta al pubblico dopo il restauro realizzato dallo scenografo, tre volte premio Oscar, Dante Ferretti, accoglie gli straordinari fumetti di Sergio Toppi (1932-2912). Fumettista, sceneggiatore, illustratore tra i protagonisti del Novecento italiano, Toppi espone in "Lo Spazio dentro il Corpo" accanto alla mostra "Potente di Fuoco" che porta a Rimini i disegni realizzati da bambino dallo street artist Ericailcane."La Scuola del Bornaccino. Un Caso Internazionale" è invece l'esposizione che celebra Federico Moroni. Insegnante e artista, Moroni fu maestro antesignano della didattica artistica e divenne celebre per il metodo che applicava con gli alunni, tanto da essere immortalato dai fotografi del Getty Images per un servizio della rivista LIFE.E ancora, accanto, vi sono le tavole di Filippo Scòzzari, bolognese e avanguardista del fumetto negli anni Settanta. Con lui collaborarono grandi nomi del calibro di Andrea Pazienza. Sempre al Fulgor si trova la mostra che espone gli "avvisi" che Tonino Guerra scrisse nel luglio del 1981, pubblicati in forma di manifesti dalla Maggioli nella veste grafica di Michele Provinciali e che costituiscono un caso singolare nella storia della comunicazione. Infine i disegni del designer riminese Davide Arcangeli. Considerato un genio del disegno nei pochi anni che la vita gli ha concesso, realizzò i prototipi straordinari realizzati per i più grandi brand motoristici.
A Palazzo Gambalunga, nelle storiche sale che preservano il nucleo antico della Biblioteca Gambalunga, un'altra mostra di grande importanza, "Il disegno della polvere, espone incisioni e disegni di Giorgio Morandi (1890-1964) che individuò nella polvere una rappresentazione pittorici.Alla Domus del Chirurgo l'installazione "Everything" di Marotta & Russo mentre all'Istituto Lettimi la mostra La musica visibile espone le bellissime copertine degli Spartiti musicali illustrati del XIX e XX secolo. L'immagine al servizio della musica potrebbe essere il sottotitolo aggiuntivo a quello scelto, la relazione fra contenuto musicale dello spartito e la sua descrizione grafico-pubblicitaria.A Palazzo dell'Arengo è già approdato Caravaggio Experience (dal 24 marzo sino al 22 luglio). La mostra multimediale su Caravaggio promossa dal Gruppo Maggioli, trova collaborazione con la Biennale del Disegno di Rimini offrendo al pubblico la possibilità di acquistare un biglietto unico per i due eventi al prezzo scontato di € 16,00 (con un risparmio di € 6,00). Caravaggio Experience, spettacolo di proiezioni e musiche in cui sono evocate 58 opere del grande pittore, ospiterà un incontro dedicato al disegno con il critico Claudio Strinati (in data da definire) che si interroga su un tema annoso per gli amanti dell'arte: "è vero che Caravaggio non ha mai disegnato?".Al Museo storico e archeologico di Santarcangelo apre (fino al 30 settembre) la mostra "Unearth" che espone opere di Eron e di Andreco. Al Museo di Arte Povera di Sogliano sul Rubicone apre la mostra "Il disegno di Mirko Vucetich. Quando la grafite traccia l'anima" mentre la mostra di Luciano Baldacci "I segni e le cose" è alla Galleria Comunale Santa Croce di Cattolica. Infine a Cesena, negli spazi di Cristallino la mostra collettiva di artisti contemporanei dal titolo "La linea d'ombra".
Bebè point all’ex anagrafe
(Rimini) Con l'inaugurazione di questa mattina in corso d'Augusto 152, ufficio anagrafe fino a pochissimo tempo fa, viene aperto in città anche l'ultimo dei tre bebè point previsti dall'iniziativa nata dalla collaborazione tra il Comune di Rimini e l'azienda svedese Ikea che ha allestito gratuitamente alcune sale comunali del centro di Rimini da destinare a mamme e bimbi. Bebè point si possono infatti trovare anche in via Ducale presso Uffici Servizi alla persona (piano 1°) e nella sezione ragazzi della Biblioteca Gambalunga. Le opere edili ed impiantistiche sono state eseguite da Anthea Srl.(Rimini) Con l'inaugurazione di questa mattina in corso d'Augusto 152, ufficio anagrafe fino a pochissimo tempo fa, viene aperto in città anche l'ultimo dei tre bebè point previsti dall'iniziativa nata dalla collaborazione tra il Comune di Rimini e l'azienda svedese Ikea che ha allestito gratuitamente alcune sale comunali del centro di Rimini da destinare a mamme e bimbi. Bebè point si possono infatti trovare anche in via Ducale presso Uffici Servizi alla persona (piano 1°) e nella sezione ragazzi della Biblioteca Gambalunga. Le opere edili ed impiantistiche sono state eseguite da Anthea Srl.
Firmata l’ordinanza balneare: a tema la sicurezza in spiaggia
(Rimini) Spiagge illuminate dal tramonto all’alba: è questa la principale novità contenuta nell’ordinanza balneare 2018 e che va a rafforzare l’indicazione già contenuta nel provvedimento della passata stagione. Se infatti lo scorso anno si chiedeva agli operatori di accendere gli impianti di cui erano dotati, quest’anno il provvedimento impone a tutti di installare un adeguato sistema di illuminazione della spiaggia. Tra l’ultimo weekend di maggio ed il secondo weekend di settembre gli impianti dovranno restare accesi dal tramonto all’alba, negli stessi orari previsti per la normale illuminazione pubblica. Una novità condivisa con gli operatori oltre che con gli organismi deputati alla sicurezza e al controllo del territorio e introdotta allo scopo di incrementare la sicurezza della spiaggia e degli stabilimenti balneari anche negli orari notturni.(Rimini) Spiagge illuminate dal tramonto all’alba: è questa la principale novità contenuta nell’ordinanza balneare 2018 e che va a rafforzare l’indicazione già contenuta nel provvedimento della passata stagione. Se infatti lo scorso anno si chiedeva agli operatori di accendere gli impianti di cui erano dotati, quest’anno il provvedimento impone a tutti di installare un adeguato sistema di illuminazione della spiaggia. Tra l’ultimo weekend di maggio ed il secondo weekend di settembre gli impianti dovranno restare accesi dal tramonto all’alba, negli stessi orari previsti per la normale illuminazione pubblica. Una novità condivisa con gli operatori oltre che con gli organismi deputati alla sicurezza e al controllo del territorio e introdotta allo scopo di incrementare la sicurezza della spiaggia e degli stabilimenti balneari anche negli orari notturni.Confermate le altre prescrizioni, dal divieto di accesso alla spiaggia dall’1 alle 5 del mattino (ad eccezione della concomitanza con manifestazioni organizzate dall’Amministrazione), all’ampiezza delle fasce di battigia destinate al libero transito (5 metri nella zona di Rimini Nord, 20 metri nella zona di Rimini Sud).
Così come lo scorso anno, per favorire il decoro urbano, gli operatori potranno realizzare schermature delle aree in cui sono posizionati i contenitori per la raccolta dei rifiuti dati in dotazione dal gestore seguendo specifiche indicazioni (doghe orizzontali di legno o con fioriere e piante). Sempre nell’ottica di migliorare il decoro e l’impatto visivo delle strutture della spiaggia, l’ordinanza prevede di uniformare le plance pubblicitarie collocate agli ingressi degli stabilimenti, che dovranno essere di modello unico e realizzate nel rispetto delle prescrizioni del Piano dell’arenile.Rispetto invece all’accesso in spiaggia per gli animali di affezione, la regolamentazione sarà oggetto di uno specifico provvedimento che sarà sottoscritto nei prossimi giorni.
27 aprile
Primomaggio, più richieste per gli hotel | Il bagnino del futuro | Paesani e Protti soci del Rimini fc
Parco del mare, in arrivo lo stabilimento del futuro. Frisoni: Fiore all’occhiello green
(Rimini) Per ora si vedono solo enormi scavi e grandi tubi, ma sulla spiaggia di piazzale Kennedy, nel giro dei prossimi giorni, appena Hera libererà l’area, i concessionari del bagno 28a (tra l’ex canale, ora passerella, Ausa e il Nettuno) potranno cominciare a sistemare la spiaggia e gli ombrelloni e partire con la nuova stagione.In realtà quello presentato oggi in comune dall’assessore Roberta Frisoni è un progetto ambizioso di riqualificazione che durerà fino al prossimo e che renderà il 28a il primo stabilimento in bioedilizia a Rimini, una sorta di esemplificazione (si parla infatti di progetto pilota nell’ambito del piano dell’arenile) di come dovranno essere gli stabilimenti del futuro Parco del mare.Spazi verdi a ridosso del lungomare, meno cabine, area relax con vasche idromassaggio, pannelli solari e il riutizzo nell’irrigazione delle acque meteoriche e delle docce. Il tutto sarà realizzato utilizzando rigorosamente materiali bio. “La delibera è in giunta - spiega l’assessore Roberta Frisoni - domattina firmeremo la convenzione, la conferenza dei servizi c’è già stata, i lavori partiranno appena Hera libererà il cantiere. Si tratta di un progetto fiore all’occhiello, che sicuramente sarà utile a promuovere la realizzazione un altro tipo di manufatti sull’arenile e l'uso di nuovi materiali. Sarà il primo vero stabilimento green di Rimini”.
Lungomare chiuso, scatta la protesta degli operatori
(Rimini) Alla notizia che il comune starebbe studiando di chiude per 40 giorni il lungomare tra piazzale Fellini e il porto, al fine di garantire lo svolgimento in sicurezza degli eventi estivi, gli operatori del porto, in particolare quelli associati a Confesercenti sono insorti e chiedono all’amministrazione chiarimenti.(Rimini) Alla notizia che il comune starebbe studiando di chiude per 40 giorni il lungomare tra piazzale Fellini e il porto, al fine di garantire lo svolgimento in sicurezza degli eventi estivi, gli operatori del porto, in particolare quelli associati a Confesercenti sono insorti e chiedono all’amministrazione chiarimenti.“Una chiusura di tale durata continuativa (40 giorni), rischia di penalizzare pesantemente le attività collocate in quell'area, in un'area senza alberghi e pertanto frequentata da clienti riminesi e dei dintorni, da famiglie con bambini e anziani, che hanno esigenze di arrivare con le auto fino al lungomare”, spiegano all’unisono Consorzio ristobar spiaggia Rimini, Consorzio operatori balneari Rimini e Gruppo Rex.“La riduzione del costo dei parcheggi prevista per quell'area viene vanificata da una riduzione consistente del numero degli stalli a seguito delle chiusure e il ticket ridotto non è utilizzabile in altre zone”, spiegano ricordando un precedente accordo che permette loro di vendere ai loro clienti ticket parcheggio a prezzi agevolati. “Agli operatori non risulta, come da notizie di stampa, di avere ricevuto comunicazione sulle chiusure, né di avere ricevuto comunicazione del calendario degli eventi. Alla luce di quanto sopra, riteniamo sia indispensabile un incontro tra l'Amministrazione Comunale e una rappresentanza degli operatori della zona interessata”.
Rimini in C: servono milioni. Paesani, Protti e Bianchi in società
(Rimini) La presentazione dei festeggiamenti (domenica prossima) per il risultato nell’ultimo campionato per il Rimini football club è stata occazione oggi per il presidente Giorgio Grassi di fare il punto sul tema dell’azionariato diffuso. Presenti, al proposito, oltre a Giorgio Grassi, non solo l’amministratore unico Tiziano Fabbri e il responsabile marketing Massimo Fabbri, ma anche gli imprenditori Lucio Paesani e Quinto Protti.(Rimini) La presentazione dei festeggiamenti (domenica prossima) per il risultato nell’ultimo campionato per il Rimini football club è stata occazione oggi per il presidente Giorgio Grassi di fare il punto sul tema dell’azionariato diffuso. Presenti, al proposito, oltre a Giorgio Grassi, non solo l’amministratore unico Tiziano Fabbri e il responsabile marketing Massimo Fabbri, ma anche gli imprenditori Lucio Paesani e Quinto Protti.
“Stiamo lavorando per il futuro”, spiega Grassi che ha già fatto i conti. “Conquistare un titolo di serie C può costare milioni. Anche soltanto per vincere un campionato di Eccellenza non sarebbero bastati 50mila euro, per vincere un campionato di D non sarebbero bastati 150mila euro. Per ritornare in D ci sono città che hanno speso milioni. Ho fatto una stima prudenziale: un titolo di C senza debiti venduto a un ladro vale un milione di euro”. Ora, “un campionato di C copre circa 20milioni di persone, perché la Riviera Romagnola resta comunque una destinazione turistica” e “il calcio è uno strumento anche per fare pubblicità a livello di azienda e anche a livello personale”. Per Grassi, quindi, “Rimini FC oggi è un patrimonio. Tutte le società vorrebbero dialogare con noi perché sanno che faremmo crescere i giovani. Questo è un asset che vale molto più di un milione”. Grassi ammette però di aver “avuto incontri con investitori da fuori e all’idea di darci una mano in C sparivano tutti”. Per questo Grassi ha ideato un piano: dividere il capitale in 100 quote. Chi volesse diventare proprietario di mille euro del valore del capitale dovrebbe impegnarsi a versare ogni anno dieci volte tanto in pubblicità, vale a dire 10mila euro, per tre anni di seguito. “Io sono disponibile a ricomperarmi le mie quote, fino al massimo a un 10% perché non voglio essere un socio dominante”, annuncia. “L’assemblea - aggiunge Grassi - eleggerà un presidente, che non sarò io”. In tre gli hanno già detto di sì. Si tratta degli imprenditori Quinto Protti, Lucio Paesani e Orfeo Bianchi. “Chiediamo di fare pubblicità col Rimini, di abbracciare questo progetto. Chi fa pubblicità col calcio può portare a casa risultati inimmaginabili”, promette Grassi.