(Rimini) Lo scorso sabato, in una luminosa mattinata di sole, gli alunni delle classi 2D e 2E della scuola secondaria Emilio Filippini, accompagnati dagli insegnanti Maria Caterina Del Baldo, Alessandra Donati e Sandro Marcheggiani, hanno dedicato due ore del loro tempo scuola alla pulizia di due spazi cittadini: il parco della Pace ed il parco Melvin Jones. L’iniziativa rientrava nella campagna di Legambiente “Puliamo il mondo” a cui il Comune di Cattolica ha deciso di aderire coinvolgendo proprio il mondo della scuola. I ragazzi sono stati istruiti e guidati nella corretta raccolta dei rifiuti abbandonati da un gruppo di volontari dell’associazione cattolichina “Be Kind” e tutelati e monitorati negli spostamenti dalle guardie zoofile dell’Enpa.

“Abbiamo raccolto circa 70 kg di rifiuti abbandonati – ha spiegato l’Assessore all’Ambiente, Alessandro Uguccioni – e trascorso del tempo nei nostri parchi cittadini prendendoci cura dell’ambiente che ci circonda e toccando con mano l’inciviltà di alcune persone”. “Sono state due ore di attento ma piacevole lavoro di pulizia di due spazi a noi molto cari, dove andiamo a divertirci quotidianamente” hanno aggiunto alcuni degli stessi ragazzi, soddisfatti di quanto sono riusciti a raccogliere al termine del tempo a disposizione. La speranza di noi adulti, sottolineano gli organizzatori della mattinata, è quella di aver contribuito a far prendere loro sempre più coscienza dell’importanza di assumere un comportamento corretto nel rispetto di un qualunque ambiente naturale e non, affrontando un tema delicato, come quello dei rifiuti, in maniera un po' diversa dal solito.

(Rimini) Per la Procura della Repubblica la realizzazione della passerella pedonale al Ponte di Tiberio, ad opera del Comune di Rimini, "danneggiò irreparabilmente le mura medievali e malatestiane". Per questo due funzionari del Comune e un dirigente della Soprintendenza di Ravenna sono a processo per quei lavori con le accuse di uso non conforme di bene storico e danneggiamento di bene pubblico, un danno "tuttora esistente e che continua a produrre effetti".

I funzionari pubblici e il titolare della ditta esecutrice erano stati rinviati a giudizio un anno e mezzo fa per il reato di uso non conforme di bene archeologico e storico. Ieri però la procura ha ritenuto di dover aggiornare la contestazione con l'aggiunta del danneggiamento. Il motivo è semplice: l'intero procedimento si sarebbe infatti prescritto nel giugno del 2023, l'iscrizione a ruolo infatti è del 2018 al termine dei lavori pubblici. Così, di fatto, si sono allungati i teempi di prescrizione di due anni e mezzo sui previsti cinque (Ansa).

Martedì, 04 Ottobre 2022 10:49

4 ottobre

La classifica | Capodanno senza concertone (forse) | Covid, la situazione

(Rimini) Un anfiteatro del Palas gremito da più di millecinquecento studenti, familiari e insegnanti delle scuole pubbliche paritarie Karis di Rimini e Riccione, ha accolto ieri (1° ottobre) il tradizionale appuntamento d'inizio anno scolastico della realtà educativa nata a Rimini nel 1973. Dopo l'intervento d'apertura della presidente della Fondazione Karis, Linda Gemmani, è stato il vescovo Francesco Lambiasi a celebrare la Messa con cui si accompagna da sempre ogni nuovo anno scolastico.

Insieme ai piccoli allievi degli asili, scuole elementari, medie de licei, presenti all'appuntamento le vice sindache di Rimini e Riccione Chiara Bellini e Sandra Villa. In programma anche la presentazione del nuovo filmato dedicato alla proposta educativa Karis: "Insieme". In meno di due minuti scorrono le parole chiave della scuola secondo Karis e dell'impostazione educativa di Don Luigi Giussani. Sintetizzate nella frase posta al termine del video: "imparare la libertà".

Lunedì, 03 Ottobre 2022 20:25

Aeroporto Fellini, continua la ripresa

(Rimini) A settembre sono stati 31.300 i passeggeri totali dell’aeroporto Federico Fellini, di cui 338 di aviazione generale. Nel settembre 2021 erano stati 17.576. lo rende noto oggi Airiminum 2014, la società di gestione dell’Aeroporto Internazionale di Rimini e San Marino, attraverso una nota inviata alla stampa.

Nei primi tre mesi dell’anno, ricorda Airiminum, l’aeroporto è stato chiuso per lavori, tuttavia i passeggeri complessivi al 30 settembre sono stati 177.801 (oltre 2.264 passeggeri “infant”, non paganti), mentre nel 2021 a fine settembre ne risultavano 50.849. Lontano il dato del 2019, ultimo anno non condizionato dal covid, con 330.836 passeggeri totali.

(Rimini) Seconda sul podio, Rimini resta tra le province d’Italia con ilpiù alto tasso di criminalità, o meglio con il più alto tasso di denunceogni 100mila abitanti. Torna puntuale come ogni anno la classifica relativa alla sicureza del Sole 24 ore. Il quotidiano degli industriali per il 2021 conferma Milano al primo posto, poi Rimini, a seguire Torino. 

“In realtà i reati sono in calo rispetto al 2019”, fa subito notare il sindaco Jamil Sadegholvaad. Di fatto si parla di 18.538 reati denunciati contro i 19.994 del 2019. Il 2020 per gli analisti non fa testo, passando alla storia come l’anno del lockdown (per curiosita, i reati deunciati furono 15.642, un recorda dato dalla stretta anti covid). “La stessa statistica - ribadisce Sadegholvaad - rileva un significativo calo del 7,3 per cento dei reati”. E anzi, “si può notare come il dato 2021 è di gran lunga il più basso da quando, nel 1996, cominciò questa rilevazione. Più nello specifico, rispetto a 10 anni, il calo delle denunce si aggira nella provincia riminese, tra costa e entroterra, nell'ordine del 25 per cento. E ciò nonostante l'incremento della popolazione, la costanza dei flussi turistici e la precaria dotazione degli organici di polizia, problema eterno e apparentemente 'irrisolvibile' da qualunque Governo si alterni alla guida del Paese”. 

Per Sadegholvaad, “i numeri insomma testimoniano il grande lavoro fatto, 'in casa' e con pochi aiuti esterni, dal territorio sul fronte della sicurezza in un arco ultraventennale (si passa dai quasi 30mila reati del 1997 ai 18.538 del 2021) e allo stesso tempo segnalano la singolarità del nostro territorio, come rileva lo stesso 'Sole 24 Ore' in una nota specifica”. 

Citando proprio l'esempio del territorio riminese, il quotidiano di Confindustria scrive: "Più denunce, però, non significa meno sicurezza. Innanzitutto perché la sicurezza urbana è influenzata anche dalla percezione stessa che ne hanno i cittadini. Ma anche perché i dati sulle denunce riflettono la propensione dei cittadini a presentarle, legata a diversi fattori: la differente 'soglia del dolore' della cittadinanza verso il crimine; il grado di fiducia nelle forze dell'ordine; la più o meno efficace presenza delle istituzioni sul territorio. A cui si aggiungono i flussi turistici: l'elevato passaggio di persone su un territorio diventa spesso bersaglio della micro-criminalità, ad esempio di borseggiatori attirati in loco dalla possibilità di 'fare cassa'". 

Per il sindaco, un’”analisi corretta che incrocia peraltro le analoghe ricerche, pubblicate nel tempo dallo stesso organo d'informazione, in ordine ai flussi turistici consistenti che alterano il valore statistico reale. Nel 2019, il Sole 24 Ore aveva introdotto il calcolo della componente turistica. Rimini si trova nella parte virtuosa di questa classifica ponderata (insieme a Venezia, Aosta, Trento e Bolzano), tra le province più sicure del Paese, e ribaltando la solita graduatoria assoluta, ma il ragionamento da fare non è semplicemente statistico. I territori e le città ad alta concentrazione turistica e di ospitalità sono ancora di più diventati attrattori per la capacità di creare ricchezza, anche e soprattutto in periodi di estrema difficoltà, sociale e economica”.   In questo senso “restano alti i dati relativi alla microcriminalità predatoria a cui, da un anno a questa parte, va aggiunto il nuovo fenomeno delle cosiddette baby gang. Anch'esso con modalità simili a quelle della 'cavalletta' e legato evidentemente a territori ad alta intensità turistica”. 

Lasciando da parte le cifre, “nella sostanza resta un grande tema: l'adeguamento permanente degli organici di Polizia a beneficio di una provincia come la nostra che ha caratteristiche uniche nel panorama italiano. Dal 1996, primo anno del rilievo statistico con conseguente (e poi ciclicamente ripetitivo) dibattito politico, ogni anno i Comuni riminesi sono costretti a pregare l'invio di rinforzi solo estivi, che in Riviera restano poco più di un mese. Un fatto che credo squalifichi prima di tutto lo Stato italiano, 'colpevole' di non valutare le peculiarità territoriali e provvedere ad esse”. 

Una volta che sarà operativo il nuovo Governo “chiederò, anche attraverso l'aiuto dei 5 parlamentari eletti nell'area riminese, un incontro con il nuovo Ministero dell'Interno e la sua dirigenza per avere certezze e prospettive non solo sulla Cittadella della Sicurezza, ma sul rafforzamento permanente delle forze di Polizia sul territorio. Il passaggio cruciale è questo e per questo è auspicabile finalmente l'armonia tra le istituzioni e i parlamentari eletti. In passato, infatti, non è accaduto raramente che il ruolo di rappresentante a Roma fosse vissuto come esponente di questo o quel partito, più interessato dunque a penalizzare mediaticamente, specie sul fronte della sicurezza, il Comune dal diverso orientamento politico amministrativo. Con il risultato paradossale che Comuni confinanti vedevano sui banchi dell'accusa alternativamente quella che era minoranza da una parte e maggioranza da questa e viceversa. Ora, se il tema della sicurezza è, a detta di tutti, una priorità, allora bisogna lavorare collegialmente per una soluzione prioritaria”.

Lunedì, 03 Ottobre 2022 09:52

3 ottobre

Tragedia a Misano | La sfida di Roberta | Ridracoli

(Rimini) Scattano dal 1 ottobre 2022 i provvedimenti di limitazione alla circolazione dei veicoli privati nel territorio del Comune di Rimini, previsti dal Piano Aria Integrato Regionale (PAIR 2020) e dal Nuovo Accordo di Bacino Padano, che si applicheranno nelle consuete due fasi: da ottobre fino alla fine del 2022 e poi partire dal 1° gennaio 2023.

Le limitazioni alla circolazione stradale, per il periodo 1° ottobre 2022 – 31 dicembre 2022, riguarderanno le stesse categorie di veicoli previsti negli anni passati, ovvero quelli più inquinanti, che saranno fermi dal lunedì al venerdì e nelle domeniche ecologiche, dalle ore 8.30 alle ore 18.30. In particolare il blocco si riferisce: agli autoveicoli e veicoli commerciali a benzina Euro 0, Euro 1 ed Euro 2; autoveicoli e veicoli commerciali metano-benzina e GPL-benzina Euro 0 ed Euro 1; autoveicoli e veicoli commerciali diesel Euro 0, Euro 1, Euro 2 ed Euro 3; e ciclomotori e motocicli Euro 0 ed Euro 1.

Durante le ‘domeniche ecologiche’ le limitazioni alla circolazione vengono estese anche ai veicoli diesel Euro 4 e comprendono tutte le domeniche a partire dal 2 ottobre fino alla fine dell’anno, a esclusione della giornata di natale, ma comprendendo anche le festività del 14 ottobre, 1° novembre, 8 dicembre e 26 dicembre.

Non cambia l’area interessata dalle limitazioni, che comprende tutta la zona urbana a mare della statale 16. Sarà comunque garantito il transito nelle arterie di collegamento ai parcheggi di scambiamento (come piazzale Caduti di Cefalonia, Centro Ausa, Valturio, Italo Flori e parco Don Tonino Bello), alle strutture ospedaliere, di ricovero e cura, compreso l’intero asse mediano (la direttrice ‘Fila dritto’) e ai parcheggi limitrofi. Sono inoltre state individuate deroghe specifiche per alcune tipologie di veicoli e di utenti, come le famiglie con una fascia Isee inferiore a 19 mila euro e i veicoli per l'accompagnamento degli alunni a scuola. Inoltre sono esclusi dai provvedimenti i mezzi che effettuano il car pooling.

Sono comunque esclusi dalle limitazione diversi tratti di viabilità, al fine di consentire l'accesso ai parcheggi scambiatori ed alle strutture di ricovero e cura, l'accesso e l'uscita dai seguenti parcheggi: Piazzale Caduti di Cefalonia, via Euterpe (Centro Ausa), viale Valturio, Italo Flori, parco Don Tonino Bello, Piazzale Cesare Zavattini, Ospedale, Palacongressi, fino alla SS 16 a cui si sono aggiunti quest'anno anche i parcheggi in località Torre Pedrera, il parcheggio dell'ex lavatoio con accesso e uscita da Via Apollonia, quello di Miramare, dell'area mercatale con accesso da Viale Marconi ed il parcheggio del Tribunale. Inoltre sono esclusi dalle limitazioni i tratti di viabilità ricompresi nel “fila dritto”.

Il Piano prevede inoltre l’adozione delle misure emergenziali, già adottate in passato, per far fronte alle situazioni più critiche che saranno accertate da Arpae (ente incaricato dei controlli). In seguito alle verifiche effettuate infatti - nei giorni di controllo settimanali di lunedì, mercoledì e venerdì - il primo bollettino di Arpae verrà emesso il 30 settembre 2022. In caso di previsione di superamento del valore limite giornaliero per il PM10, per i 3 giorni successivi al superamento, scatteranno i provvedimenti emergenziali nell'ambito territoriale della Provincia di Rimini.

"Ho sottoscritto con convinzione l'ordinanza sulle misure a tutela della qualità dell'aria- è la dichiarazione del sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad- ma, a differenza dello scorso anno, ho scelto di sospendere e dunque di non inserire in questa fase l'articolo 9, e cioè quello che dispone divieti all'utilizzo domestico per camini aperti, caminetti e stufe a legna o pellet fino a classe 2 stelle per i territori sotto i 300 metri di altitudine. Ovviamente ne condivido gli obiettivi e lo spirito, così come valorizzo e ringrazio la Regione Emilia Romagna che ha messo molti soldi per i privati che decidessero di cambiare il proprio camino o stufa salendo di categoria ambientale. Ma allo stesso tempo, oggi, in questo momento, non posso non tenere conto della vera e propria emergenza energetica, con il caro bollette che si sta abbattendo come una mannaia sulle spese e sulle condizioni di vita delle famiglie, e che- stante alle notizie di oggi- ancor più si abbatterà nelle prossime settimane. Tutto ciò ha già costretto e costringe la popolazione a attivare sistemi di riscaldamento più economici o tradizionali, in attesa che la bolla che crea i rincari di gas e energia elettrica torni almeno a una parvenza di sostenibilità. È una fase emergenziale e in una fase emergenziale, almeno temporaneamente, si devono contemperare tutte le problematiche. Per questo, sospendendo nell'ordinanza questa parte di provvedimento, chiedo alla Regione Emilia Romagna, che su questo tema ha già dimostrato sensibilità e attenzione, di provvedere a una ulteriore analisi che, magari, porti a una deroga alle disposizioni per camini e stufe almeno nei mesi più freddi dell'inverno. Credo che questo si possa fare".

(Rimini) In due anni il pronto soccorso di Rimini ha visto ridurre il personale di 19 unità su un totale di 45. Il numero lo ha reso noto la direttrice Tiziana Perin nel corso del consiglio comunale di martedì sera. Durante il dibattito, grazie anche a dirigenti della sanità locale e regionale, si sono analizzate tutte le criticità rilevate soprattutto la scorsa estate con file lunghissime al pronto soccorso, ma anche liste d’attesa interminabili per esami e visite specialistiche. Molteplici le cause. Dal fatto che la sanità emiliano romagnola è ritenuta migliore di altre ed è quindi utilizzata anche da pazienti che arrivano da fuori regione per curarsi (allungando le liste d’attesa), al fatto che Rimini in quanto capitale turistica in estate ospita milioni di persone in più, passando, infine, per quella che ormai è una realtà a tutti gli effetti: dopo la pandemia è aumentato il numero delle defezioni tra le file dei sanitari (non solo a causa delle sospensioni per i no vax che a suo tempo hanno scelto di non vaccinarsi). Ma non è tutto qui. Ci sarebbe infatti da tenere in considerazione quello che potrebbe essere quasi un peccato originale della sanità emiliano romagnola, l’ottica poco sussidiaria con cui il sistema è stato ideato e strutturato. 

A che punto è la sanità romagnola? “C’è necessità di un cambio di passo”, spiega il consigliere comunale Luca De Sio. Ma verso dove? “Le case di cura viaggiano con incrementi di fatturato importanti anche perché l’Azienda si trova nel paradosso di essere costretta ad utilizzare il privato proprio per l’incapacità di far fronte alle tante richieste. Ma utilizza il privato senza avere intimamente sposato l’idea di questa interazione pubblico-privatistica. Quindi senza aver messo in atto tutti i procedimenti, i controlli e le verifiche necessarie affinché il sistema funzioni. Eppure, è costretta ad utilizzarlo”.

Qual è il tallone di Achille della sanità romagnola? “Il sistema emiliano romagnolo, a differenza di quello lombardo, non ha investito in maniera importante nel rapporto pubblico privato. In Lombardia tu fai il ticket, scegli il tuo ospedale convenzionato e la qualità è garantita da questo. Qui è la Regione a scegliere il privato con cui collaborare e soprattutto la prestazione da affidare al privato, quindi solo quelle che il pubblico non riesce a coprire. E può succedere che il privato sapendo che i soldi gli arriveranno lo stesso non garantisca qualità anche per prestazioni banali. E’ qui che processi e controlli verrebbero in aiuto per evitare che il privato se ne possa approfittare. Questo non accade perché manca all’origine un vero matrimonio pubblico privato". 

Come cambiare? “Il tema è cruciale, non solo perché costituisce il 77% del bilancio regionale, ma perché quella della sanità è la modalità con cui, forse più di ogni altra, si estrinseca la cura alla persona che deve sempre essere al centro di ogni azione umana e dunque politico-amministrativa (e non ha e non deve avere colore politico). Occorre chiedersi se davvero sia ancora sostenibile il sistema sanitario emiliano romagnolo così come è stato concepito. E cioè su un modello spiccatamente pubblico. Me lo domando perché siamo arrivati a dover usare il privato senza però modularne processi ed effetti. La sussidiarietà non è più un’opportunità che alcuni possono più o meno capire, ma una necessità di cui oggi non possiamo veramente fare più a meno. Correggiamo quello che deve essere corretto prima che sia troppo tardi”.

(Rimini) Deciso calo del 36% delle rapine, con il 44% in meno di quelle perpetrate in pubblica via, mentre si registra un piccolo dato negativo è il lieve aumento del 6% dei furti. Sono il 2% in più gli arresti eseguiti e spicca il dato delle persone controllate che ammontano a più di 85.000 con un incremento del 75% rispetto allo stesso periodo del 2021, attestando, pertanto, una costante ed efficace presenza sul territorio a garanzia dell’intera comunità. Sono dati diffusi oggi dalla prefettura di Rimini, a consutivo delle azioni mezze in campo per garantire la sicurezza nella stagione estiva. Si tratta del bilancio dell’attività svolta dalle forze dell'ordine nel periodo 1 giugno – 15 settembre 2022 ponendolo in relazione all’analogo periodo del precedente anno.

Interessante il dato scorporato per il Comune di Riccione, oggetto questa estate di una frequente attenzione mediatica, che registra un sensibile calo della delittuosità complessiva del 22%, mentre i dispositivi di prevenzione e di controllo attuati in quel Comune hanno anche favorito un deciso contrasto alla microcriminalità etnica e giovanile (rilevante anche l’attività della Polizia Ferroviaria presso quella stazione), le cui iniziative sono state preventivamente intercettate, tanto da far registrare una flessione del 35% dei minorenni arrestati e del 56% dei minorenni denunciati in stato di libertà.

Attraverso l’analisi dei dati acquisiti, articolati e variegati in relazione alle diverse specialità e tipologie di attività, "si registra un forte impegno delle Forze dell’Ordine sul versante della vigilanza e della prevenzione – anche grazie alla significativa assegnazione di uomini inviati dal Viminale e alla costante presenza di reparti specialistici di Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza - che ha consentito alla comunità riminese e ai tanti ospiti italiani e stranieri di questo lembo di Riviera, di vivere in sicurezza un’estate decisamente ricca di iniziative attuate sull’intero territorio provinciale. Risultato reso possibile soprattutto grazie all’analisi dello scenario complessivo in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica presieduto dal Prefetto, cui è conseguita una serie di azioni coordinate, declinate mediante ripetuti e stringenti servizi dedicati al controllo straordinario del territorio, senza peraltro trascurare il monitoraggio della rete internet che ha spesso consentito di anticipare potenziali disordini". 

Definita "incisiva l’azione di contrasto al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti con numerosi e cospicui sequestri effettuati e con decine di persone denunciate per reati connessi, oltre a quelle segnalate alla Prefettura per i colloqui e le prescrizioni del nucleo operativo tossicodipendenze (art.73 DpR 309/90). Sequestri che registrano una lieve flessione per la cocaina e un marcato decremento della quantità di eroina intercettata. Anche sul fronte dei controlli in materia di contraffazione e sicurezza dei prodotti sono stati circa 28.000 quelli sequestrati e numerose le persone denunciate, come pure appare essere di rilevante interesse sociale – attesi i numerosi incidenti sul lavoro che le cronache riportano e le problematiche complessivamente emergenti nel mondo del lavoro – il dato relativo ai controlli in materia di sommerso sul lavoro con un significativo incremento del 99%. Per quanto concerne, invece, il versante della viabilità, si evidenzia l’incremento del 20% delle pattuglie effettuate (vigilanza stradale, scorte, O.P.) che sono passate da 748 a 831, con un aumento del 23% delle patenti ritirate".

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