03 12 2013 | Rimini | Fallimento Aeradria, l’appello di Indino (Confcommercio)
Rimini | Fallimento Aeradria, l’appello di Indino (Confcommercio)
Ne ha per tutti Gianni Indino, presidente della Confcommercio della provincia di Rimini, che oggi ha divulgato una lettera aperta sul fallimento di Aeradria. Dall’Enac alla politica locale, passando per il tribunale, tutti devono adoperarsi per la salvezza dello scalo aeroportuale di Miramare.
All’Ente dell’aviazione civile, Indino chiede di far “presto”, che “acceleri quanto più possibile le procedure per il bando di assegnazione della gestione dell’aeroporto”, mentre al Tribunale si appella “perché tenga sempre in massima considerazione le istanze di un territorio che vive di turismo e necessita di infrastrutture al servizio del turismo come l’aeroporto”. ci sono poi i creditori, “in particolare gli istituti di credito” ai quali si raccomanda “perché continuino a garantire il proprio sostegno all’aeroporto, nonostante gli sforzi già sostenuti in passato e vanificati dalla bocciatura del concordato”. C’è, infine, la politica. Quella locale a cui si appella “affinché con un colpo di reni si adoperi per accompagnare il nostro sistema aeroportuale, passaggio dopo passaggio, ad una rinascita su fondamenta solide e durature”, e quella nazionale che deve attivarsi “nelle sedi competenti affinché non vada dispersa una risorsa così preziosa e strategica, da un punto di vista turistico e commerciale, non solo per Rimini”.
Nella sua lettera aperta, in definitiva, Indino chiede di non abbassare la guardia e parla di “una sorta di divergenza tra la bocciatura del concordato presentato da Aeradria e il perseguimento degli obiettivi prioritari di tutela delle istanze dei creditori e di garanzia di continuità dell’operatività dello scalo”. Il presidente di Confcommercio non cerca colpe e colpevoli per non innescare polemiche, ma vuole andare al fondo dei fatti “e fare tesoro dell’esperienza, perché non si ripetano in futuro gli stessi errori. Mi riferisco ad esempio alla superficialità con la quale sono stati assegnati incarichi a persone che, seppur rispettabilissime e grandi professionisti nel proprio campo, sono risultate manchevoli di competenze specifiche per i ruoli nevralgici ricoperti. Assegnazioni, poi, realizzate secondo logiche antiquate – diciamo all’italiana - che tenevano conto delle appartenenze e non - torno a dire - delle competenze. Come superficiale è stata la politica che ha sottovalutato il problema e che ha accompagnato passivamente l’aeroporto sin in fondo al baratro in cui si trova oggi”.
Detto questo, è il momento di “fare quadrato intorno all’aeroporto, con tutte le armi di cui disponiamo. Oggi gli ispettori dell’Enac terminano il proprio sopralluogo al Fellini e chiaramente la speranza è che venga acceso semaforo verde. Poi ci sono i contratti con le compagnie aeree che nell’incertezza potrebbero preferire altri scali oppure “strozzarci” perché consapevoli delle nostre difficoltà. Dobbiamo tranquillizzare i nostri bacini esteri sul permanere di tutte le condizioni di efficienza della nostra struttura aeroportuale, rintuzzando allo stesso tempo gli attacchi provenienti dagli altri aeroporti”. I voli dalla Russia, si sa “fanno gola” e se qualcuno li soffiasse a Rimini lo scenario sarebbe, secondo Indino, “catastrofico”. “Con una crisi che continua a mordere, con i flussi turistici provenienti dal mercato interno al collasso, il turismo estero - e in particolare russo - ha infatti garantito una soglia di sopravvivenza per le nostre aziende. Se i russi non atterreranno più a Rimini è presto detto, saremo tagliati fuori dalle rotte commerciali e turistiche: penso al comparto alberghiero quanto a quello extralberghiero, al commercio delle nostre città, al Gros di Rimini, solo per citare gli esempi più eclatanti”.
Il settore, Indino non lo nega, è molto preoccupato. “Tanti associati hanno anche manifestato la disponibilità a contribuire in prima persona, se ve ne fosse la possibilità, per partecipare al salvataggio o alla rinascita dell’aeroporto che dir si voglia, in forme assimilabili all’azionariato popolare. La Confcommercio provinciale ha fatto la sua parte, anche questa volta. Attraverso Ascomfidi - la nostra cooperativa di garanzia fidi – abbiamo infatti assicurato un importante sostegno alla società di gestione dell’aeroporto”.
Rispetto alle parole dell’assessore regionale al turismo, il riminese Maurizio Melucci, che a Modena agli Stati generali del Turismo, ha dichiarato che la Regione farà tutto quello che è nelle sue competenze per mantenere gli scali di Rimini e Forlì operativi, “vien da chiedersi se ciò non si sarebbe potuto fare prima che la situazione precipitasse” perché in realtà quanto accaduto a Rimini “tradisce una mancanza di coordinamento e di capacità di pianificazione strategica prima regionale e poi, a livello superiore, nazionale”.
In linea con quanto sostenuto dalla procura, anche Indino (che pur ad un certo punto ringrazia il vecchio cda) vede il bicchiere mezzo pieno e guarda al fatto che “fortunatamente Aeradria non è sinonimo di aeroporto. Non è fallito l’aeroporto è importante sottolinearlo, perché lo scalo riminese ha tutti i numeri in regola per sostenersi, chiaramente a fronte di una gestione competente e responsabile. Non più di una settimana fa la Confcommercio provinciale ha aperto un contatto con un’autorevole organizzazione di un Paese dell’Est Europa dalle grandi prospettive di crescita, che vuole collegare la propria capitale a Rimini e instaurare relazioni di scambio con il nostro territorio”.
Nuovi poveri, a Rimini record di richieste di aiuto alla Caritas
Nuovi poveri, a Rimini record di richieste di aiuto alla Caritas
Nel corso del 2012 si sono rivolti ai centri di ascolto della Caritas quasi 20mila persone (che rappresentano lo 0,45%) della popolazione emiliano romagnola. I dati sono quelli del dossier redatto dalla delegazione regionale e mostrano Rimini in testa tra tutte le diocesi dell’Emilia Romagna con 2.530 contatti (2.503 nel 2011, 2.523 nel 2010 e 2.417 nel 2009), seguita da Parma con 2.194 richieste di aiuto, 1.886 a Bologna, 1,787 a Forlì Bertinoro, 1.695 a Piacenza Bobbio, 1.654 a Modena Nonantola, 1.516 a Reggio Emilia Guastalla, 1.342 a Carpi, 1.066 a Ravenna Cervia, 968 a Imola, 843 a Cesena Sarsina e Faenza Modigliana, 613 a Ferrara Comacchio, 541 a Fidenza, 444 a San Marino Montefeltro.
Rimini risulta prima anche per il numero dei senzatetto che nel 2012 era pari a 931 persone (dato quasi triplicato rispetto al 2009 con 354 persone).
Il rapporto mette nero su bianco i numeri della crisi che sta colpendo le famiglie. Se infatti resta sempre vero che il 72,3% delle persone che si rivolgono ai centri di ascolto, vale a dire sette su dieci, è straniero a crescere è sia l’incidenza degli italiani sia quella degli immigrati regolari.
“Gli irregolari si sa - conferma il delegato regionale Gianmarco Marzocchini - vengono da noi perché noi non chiediamo di vedere il permesso di soggiorno per offrire un pasta caldo o un letto. Loro ci sono, anche se non godono di alcun diritto, e non possiamo fare finta che non ci siano. C’è poi la crescita del segmento italiano a dirci che ormai si ricorre alla Caritas, fatto che una volta era visto come una perdita di dignità, spesso come prima (e non più come ultima) spiaggia”.
Il rapporto rileva la mancanza di lavoro (accanto a quella di una casa) tra le motivazioni maggiori per chi si rivolge alla Caritas perché “determina l'entrata nella condizione di povertà”. Ultimamente anche giovani precari italiani, maschi o ragazze madri, si ritrovavo sempre più spesso a chiedere aiuto. Aumentano in generale le richieste per bisogni primari come cibo, vestiti e servizi o beni legati alla salute e le situazioni debitorie delle famiglie.
“E’ compito della politica (in senso alto) stabilire cosa fare di fronte a questi numeri, sono scelte che non dipendono da noi”, risponde a domanda Marzocchini. “Rispetto al problema delle tante persone che perdono il lavoro, c’è da farci i conti con lucidità in un periodo dove c’è crisi e la crisi non aiuta a rimanere lucidi. Le scelte politiche hanno dimostrato alcune lacune, ma non da questi ultimi anni. E’ almeno da 20 anni che in Italia una vera strategia di contrasto alle povertà non c’è più stata. E anche di questi tempi, in cui la questione si è imposta in maniera maggiormente prepotente, si fa fatica a passare dalle parole ai fatti. Gli strumenti che la politica richiama in campagna elettorale (reddito minimo di inserimento, family card, eccetera) non arrivano mai ad essere concreti”.
A Rimini per dare una risposta ai problemi occupazionali la diocesi ha dato vita al fondo per il lavoro. Cosa ne pensa? “Sono segnali molto positivi, perché coinvolgono tutta la città. Quando ci si muove, e ci si muove insieme, si fa bene. Bisogna però stare attenti a non subire deleghe, fare progettualità che dovrebbero essere in capo ad altri. Qualcosina facciamo anche a Reggio Emilia con un fondo per tirocini e formazione, e anche a Forlì e Piacenza, magari non con fondi destinati in maniera specifica al lavoro, ma comunque come progettualità sulla persona. Detto questo, confermo che l’aspetto del lavoro è allo stato attuale l’investimento più proficuo per fare uscire le persone dalla povertà e dalla precarietà e per uscire dall’assistenzialismo”.
Marzocchini, infatti, distingue tra l’accompagnare e l’assistere. “Chiamiamo assistenzialismo la distribuzione fine a se stessa superficiale, senza indagare i veri bisogni delle persone. E’ vero che uno viene a mensa perché ha fame, ma dietro ha tutta una storia, fatta di vicende dolorose, come possono essere separazioni, eccetera. Noi non vogliamo che le persone si siedano su quello che ricevono, cerchiamo di tirare fuori le potenzialità nascoste, in collaborazione con il servizio pubblico e il privato sociale”.
03 12 2013 | Rimini | Macchina comunale, Moretti perplessa da logiche organizzative dell’amministrazione
Rimini | Macchina comunale, Moretti perplessa da logiche organizzative dell’amministrazione
La macchina comunale a Rimini corrisponde a un organismo ben oliato? E’ la domanda che si fa il consigliere comunale del Pdl-Ncd Giuliana Moretti e che domani porterà in commissione consiliare. Dopo il caso del capo di gabinetto del sindaco, Sergio Funelli, (sollevato sempre dalla Moretti) e il precedente illustre del sindaco di Firenze che aveva assunto quattro segretarie inquadrandole economicamente come dirigenti, e per questo condannato in primo grado dalla Corte dei conti, urge fare chiarezza.
“Lo scopo - spiega Moretti - è quello di mettere il consiglio comunale nella condizione di fare un’analisi sull’utilizzo delle professionalità interne all’ente”. Esigenza che nasce da alcune “perplessità rispetto al modello organizzativo adottato dall'amministrazione: numero elevato di direzioni rispetto al numero di dirigenti in servizio; le funzioni paradirigenziali subordinate ai dirigenti che dovrebbero essere confermate ogni 3 anni e sono sempre le stesse; la logica seguita nella distribuzione delle posizioni dirigenziali e nella distribuzione degli incentivi che pare molto personalizzata”. Moretti è da un po’ che cerca di capirci qualcosa, ma “l’assessore Brasini e il direttore generale Chiodarelli hanno risposto in modo molto generico. Per questo ho chiesto di entrare dentro le singole direzioni per capire di quante risorse umane sono composte, come vengono impiegate professionalmente e il costo di ogni risorsa umana”.
Il motivo è semplice: capire in definitiva come funzionino premi e retribuzioni per “capire meglio come viene utilizzata la risorsa umana e la spesa che grava su i cittadini”.
03 12 2013 | Rimini | Gruppo fiera chiude il 2013 con -1,9mln e 62,4mln di fatturato
Rimini | Gruppo fiera chiude il 2013 con -1,9mln e 62,4mln di fatturato. Per il 2014 si punta alle novità dedicate a caffè e basket
Rimini Fiera anticipa i dati di bilancio 2013 e gli scenari 2014. Il Gruppo chiude il 2013 con un fatturato preconsuntivo di 62,4 milioni di euro (71,6 milioni il fatturato nel 2012), un margine operativo lordo di 8,1 milioni di euro (in linea con il risultato conseguito nel 2012) e un risultato netto consolidato negativo di circa 1,9 milioni di euro (nel 2012 era negativo per 570mila euro). Nel periodo 2008-2013 (ovvero quello degli anni colpiti dalla crisi), il risultato complessivo segna la crescita per 1,4 milioni di euro.
Il debito del Gruppo, quasi totalmente derivante dalla realizzazione e interventi sul nuovo quartiere (che, lo ricordiamo, costò 300 milioni, solo 40 dei quali di provenienza pubblica) scende a 18,4 milioni di euro (uno in meno rispetto al 2012).
La capogruppo Rimini Fiera SpA, chiude il 2013 con un preconsuntivo di 35,9 milioni di euro (41,5 milioni il valore della produzione nel 2012), un margine lordo di 7,1 milioni di euro (7,3 milioni nel 2012) e un utile d’esercizio di 320 mila euro (910mila euro nel 2012). Nel 2013, Rimini Fiera SpA ha totalizzato 7.284 espositori (7.854 nel 2012), 1.725.187 visitatori (1.801.551 nel 2012) e 720.268 metri quadri venduti (erano stati 969.392 nel 2012). La visibilità mediatica di Rimini Fiera SpA e delle sue manifestazioni su radio, tv, quotidiani, periodici, social - ottenuta grazie alla sola attività di media relation - ha raggiunto i 640 milioni di contatti lordi.
Rispetto al 2014 le anticipazioni arrivano direttamente dal presidente di Rimini Fiera, Lorenzo Cagnoni. “Sarà un anno decisivo, il budget previsionale - annuncia il presidente - segna un utile di 2,6 milioni di euro. Una risultanza straordinaria che nasce in parte dal contenimento dei costi ma soprattutto dagli esiti del progetto che con costanza e nel tempo abbiamo costruito con l’obbiettivo di preservare dalla crisi le nostre manifestazioni leader con strategie, alleanze, azioni che ci permettessero di traghettarle al di là della negativa congiuntura economica del Paese e perfino di renderle più forti. Credo che Sigep, Ecomondo, Tecnargilla, Riminiwellness, Ttg, per limitarmi a citare gli esempi più noti ed evidenti, parlino da sole di questo”.
Tra le novità, a “giugno un nuovo evento internazionale renderà Rimini la capitale mondiale del caffè: si tratta del World of coffee, la kermesse itinerante leader del settore che quest’anno abbiamo conquistato sbaragliando le candidature di grandi capitali” e “un nuovo appuntamento nel nostro calendario, in programma a marzo e riguardante il mondo del basket”.
03 12 2013 | Riccione | Imu, esenti dal conguaglio i cittadini della Perla
Riccione | Imu, esenti dal conguaglio i cittadini della Perla
Mini imu, se a Rimini tengono banco le polemiche sui rimborsi che i cittadini dovranno allo Stato in virtù del fatto che il comune è tra quelli che hanno scelto di alzare l’aliquota base del 4 per mille (da versare a gennaio per il 40 per cento dell’eccedenza tra l’aliquota base e l’aliquota aumentata), diversa la situazione a Riccione. Spiegano dal palazzo che “a differenza di molti altri comuni della provincia e della regione, l’amministrazione comunale non ha mai aumentato l’aliquota base del 4 per mille sulla prima casa. Nessun conguaglio sarà quindi dovuto a gennaio dai proprietari di prima casa”.
Riccione del resto è un comune ricco, con una liquidità di cassa di circa sei milioni di euro, e può permettersi di posticipare dal 16 dicembre al 16 gennaio 2014 il versamento della terza rata della Tares (ex Tarsu).
03 12 2013 | Rimini | Titolare autoscuola denunciato per truffa
Rimini | Titolare autoscuola denunciato per truffa
Richiedeva marche da bollo non dovute ai suoi clienti per poi rivenderle. E’ stato denunciato all’autorità giudiziaria per truffa il titolare di una nota autoscuola riminese. Le indagini della polizia provinciale sono partite a seguito della denuncia di un cittadino che ha lamentato agli agenti la richiesta da parte della autoscuola, oltre ai consueti versamenti dovuti per legge, anche due marche da bollo da 16 euro.
“Per conseguire la patente, in realtà, l’imposta di bollo - spiegano dalla Provincia - viene soddisfatta mediante versamento su conto corrente postale n. 4028 intestato alla M.C.T.C. e quindi non occorre presentare nessuna marca da bollo. L’unica marca da bollo richiesta è quella che deve essere apposta sul certificato medico necessario sia per il conseguimento della patente sia per il rinnovo della stessa”.
In pratica, dalle indagini degli uomini della provinciale è venuto fuori che a tutte le persone ascoltate, oltre ai consueti versamenti, erano state richieste almeno due marche da bollo ed in alcuni casi addirittura tre. Le marche così guadagnate venivano rivendute a clienti che si recavano presso l’autoscuola per effettuare la visita medica per il rinnovo della patente. Considerando che l'autoscuola ha diverse sedi con un elevato numero di iscritti si ipotizza una truffa per migliaia di euro.
03 12 2013 | Rimini | Crisi e occupazione, parte il fondo per il lavoro del vescovo
Rimini | Crisi e occupazione, parte il fondo per il lavoro del vescovo
Dopo l’annuncio del vescovo di Rimini Francesco Lambiasi alla città in occasione di san Gaudenzo (con l’appello all’adesione cui diverse banche e aziende hanno già aderito) ecco il Fondo per il lavoro muovere i primi passi con l’obiettivo di “creare occupazione, attraverso incentivi economici, per l’avvio di nuove attività lavorative e/o mediante l’assunzione di persone disoccupate o inoccupate”. Un fondo, insomma, per creare impresa. La Diocesi ha fatto il primo passo versando nel Fondo 100mila euro.
Il progetto sarà seguito dalla Caritas diocesana sotto la supervisione del comitato di garanzia, a tutela della trasparenza per tutti coloro che aderiranno al Fondo con una propria donazione. Garanti sono il vicario generale della Diocesi di Rimini, monsignor Luigi Ricci, il prefetto di Rimini Claudio Palomba, il presidente del Tribunale di Rimini Rossella Talia, il presidente di Eticredito Maurizio Focchi e il professor Stefano Zamagni, che come “tutte le persone impegnate nel Fondo daranno la propria disponibilità a titolo gratuito”. Vale a dire che “i contributi pervenuti saranno totalmente impiegati per le finalità del Fondo”.
Il progetto si divide in due fasi: la raccolta, su IBAN IT87Y0628524206CC0068074294 (Banca Carim filiale San Giuliano Rimini) intestato all’associazione di volontariato Madonna della Carità (sarà possibile aderire al Fondo anche tramite carta di credito e PayPal mediate un sito internet, www.fondoperillavoro.it), e i progetti che un secondo “gruppo tecnico” di lavoro sta elaborando i progetti di sostegno al lavoro che verranno pubblicati a partire dal mese di gennaio 2014.
L’invito a contribuire è indirizzato ai “lavoratori, le attività imprenditoriali artigiane, industriali, del commercio e del terziario, le associazioni, le parrocchie, le istituzioni pubbliche e private, le banche, le associazioni di categoria e ogni persona di buona volontà. Molto importante in questa prima fase è anche la diffusione della conoscenza del Fondo. Ciascuno può fare la propria parte anche in questo senso, parlarne, far conoscere, diffondere con i vari mezzi di comunicazione personale, lettere, mail, social, messaggi, passaparola, ecc”.
GIORNALAIO 03.12.2013
Aeroporto, a fine anno scadono i contratti e le Marche corteggiano da tempo i russi. Qualità della vita, Rimini giù dalla quarta alla ventisettesima posizione. Gambini alla presentazione del libro sulla vita di don Giussani
Aeroporto. “«Si stanno svolgendo tutte le verifiche di competenza, anche di carattere ispettivo, per definire le modalità per l’esercizio provvisorio, affinché venga sempre garantita la continuità operativa in sicurezza dello scalo». Ispezione che è andata a buon fine: anche se formalmente si chiude oggi, è già praticamente certo che il ‘Fellini’, per ora, potrà continuare a volare. L’ente nazionale per l’aviazione civile ricorda poi come «la competenza sul bando per trovare il nuovo gestore dell’aeroporto, sia solo ed esclusivamente di Enac». Ma sarà dura, molto dura avere il bando pronto entro giugno. Anche se Enac ha già avviato le procedure, «serviranno probabilmente più di sei mesi — conferma l’ente — Ci sono tempi precisi da rispettare, si tratta di un bando europeo». Ecco perché per la gara il ‘Fellini’ potrebbe aspettare fino a settembre od ottobre 2014”, ilRestodelCarlino (p.3). Intanto San Marino pensa ad aprire nel Fellini il suo scalo. “IL SEGRETARIO di Stato per l’industria, Marco Arzilli, l’ha detto fin dal giorno in cui Aeradria è fallita. «Il nostro progetto sull’aeroporto va avanti. Prima di Natale vogliamo incontrare Enac, per riuscire a partire con il nuovo scalo sammarinese all’interno del ‘Fellini’». MA COME aprire un aeroporto nell’aeroporto, dopo il fallimento di Aeradria. In realtà San Marino, finché il ‘Fellini’ continua a volare, mantiene tutte le carte in regola per l’ambizioso progetto. La conferma arriva direttamente da Enac. «C’è una legge nazionale, frutto di un accordo tra i due stati, che consente a San Marino di aprire uno scalo all’interno del ‘Fellini’. Dopo la firma delle legge, sono arrivati vari decreti attuativi, e sono già state individuate le aree destinate allo scalo di San Marino»”.
Arriva il primo vero problema da affrontare. “Davanti alle rassicurazioni dell’Enac sul fatto che almeno fino al 30 giugno gli aerei potranno continuare a decollare e ad atterrare all’aeroporto di Rimini, ora a preoccupare sono i contratti con le compagnie di volo che attualmente operano sul Fellini. Si tratta, infatti, di contratti annuali e molti di questi scadono proprio il 31 dicembre 2013. E dopo? E’ vero che si possono fare anche contratti di sei mesi, ma il timore è che a dettare le regole ora siano le compagnie di volo, sempre più esigenti davanti a una società commissariata e che, difficilmente, abbia la capacità di imporre la propria volontà. «So che l’aeroporto di Ancona sta facendo una politica di marketing aggressiva per richiamare i turisti russi - spiega Guido Forcellini, albergatore di Rimini - anche il presidente della Regione Marche poco tempo fa è andato a Mosca. Speriamo che non ce li portino via tutti. Per adesso, dal mio piccolo osservatorio, posso dire che stanno iniziando a spostarsi su Verona ma perché vanno a sciare, non per l’aeroporto. Il problema sarà andare a ricontrattare i voli con le compagnie. Il rischio è che, sapendoci in difficoltà, chiedano ulteriori sconti e condizioni migliori»”, LaVocediRomagna (p.13). Sergio Gambini ripercorre e commenta gli ultimi mesi di Aeradria.
Va avanti l’inchiesta della procura. “Un marchio può diventare l’ancora di salvezza per una società? Un portale per la vendita online dei biglietti aerei può salvare dal fallimento un’azienda? Nella galassia Aeradria, la società di gestione dell’aeroporto Fellini, dichiarata fallita il 26 novembre scorso, poteva succedere di tutto. Anche questo. Poteva accadere, addirittura, che questo stesso portale, (Rimini Go, il suo nome) venisse venduto da una società, la Riviera di Rimini Promotion (Rdr), ad un’altra società, Air (di cui Aeradria controllava il 51% delle quote), senza sapere che questo “patrimonio” fosse di proprietà di una terza figura, il suo creatore, un consulente di Aeradria, (già dipendente di Aerdorica, la società di gestione dello scalo di Ancona) che lo aveva registrato presso il Registro Italiano dei Marchi, qualche anno prima. Una vicenda comica, insomma, se non fosse vera, sulla quale sta cercando di fare chiarezza la pm Gemma Gualdi, e che dovrebbe preoccupare molto i vertici di Aeradria, Air e Rdr”, NuovoQuotidiano (p.4).
Qualità della vita, la classifica del Sole 24 ore. “QUALITA’ della vita: Rimini in caduta libera. La classifica annuale de ‘Il Sole 24 Ore’ vede retrocedere il territorio provinciale dal 4° al 27° posto. Un calo di 23 posizioni. Dal podio sfiorato alla navigazione a vista. In testa a livello nazionale Trento, poi Bolzano e Bologna. Sei gli indicatori presi in considerazione. Tre hanno segno positivo (Servizi ambiente salute; Popolazione; Tenore di vita). Tra quelli negativi ci vede perdere molte posizioni il settore ‘Affari e lavoro’: dal 19° al 36° posto. Peggioriamo (dal 93° al 100°) quanto a microcriminalità: stabili rapine e borseggi ogni 100mila abitanti; aumentano furti in casa, furti d’auto, truffe informatiche; scendono le estorsioni. Il territorio riminese perde il tradizionale primato nel ‘Tempo libero? Scendiamo dalla vetta al 5° posto: stabili librerie, cinema, bar e ristoranti ogni 100mila abitanti. Perdiamo terreno nell’indice di sportività (dal 43° al 51° posto). Quel che qui ci affossa sembra essere soprattutto una nuova voce: ‘Volontari ogni 1.000 abitanti’, prima assente, che ci colloca solo al 72° posto nazionale. Miglioriamo nell’indicatore ‘Popolazione’, dal 38° al 31° posto; stabile il ‘Tenore di vita’ (dal 59° al 62). Comprende le sottovoci Pil pro capite, depositi per abitante, importo medio delle pensioni, variazione consumi, indice del costo della vita, costo della casa a metro quadro. Saliamo in ‘Servizi ambiente e salute’: dal 24° al 16°”, ilCarlino (p.4).
“«Come lo scorso anno abbiamo registrato con soddisfazione il quarto posto di Rimini, senza per questo montarci troppo la testa, così oggi non dobbiamo farci prendere dallo sconforto per le posizioni perse, anche se indubbiamente è un grosso scivolone». Queste le parole del Presidente di Confindustria Rimini Paolo Maggioli, che non si dice convinto riguardo al repentino cambiamento del valore dell’economia, del benessere e della qualità della vita registrati nel 2012… «I temi dell’export-internazionalizzazione e della ricerca e dell’innovazione, che sono stati individuati come quelli più deboli nella classifica del Sole 24 ore, sono anche le linee strategiche presentate a giugno in occasione della mia elezione per il biennio del mio mandato di presidenza, precisa Maggioli. Possiamo quindi dire con orgoglio che Confindustria Rimini aveva visto giusto già mesi fa, e da parte nostra ci impegneremo a lungo affinché queste siano le leve per lo sviluppo»”, LaVoce (p.11).
Presentazione riccionese per Nuovo centrodestra, LaVoce (p.18) gli attribuisce un metodo 'grillino'. “Pizzolante affronta l’argomento che tiene banco: le amministrative di primavera. Prima attacca l’attuale sindaco Massimo Pironi spiegando come: «E’ un fallimento che si avverte in tutta la città. Spero solo che i tanti elettori del centrodestra, che alle primarie lo andarono a scegliere, ora che sono rimasti delusi dal suo modo di governare la città abbiano capito la lezione. Per questo dico che, con qualunque candidato sindaco si presenterà il centrosinistra, ci sono le condizioni per mandarlo a casa. Questo centrosinistra di Riccione non capisce la crisi e non recepisce le difficoltà delle imprese e, per questo, fa danni enormi. Pironi, tra l’altro, non ha mantenuto le promesse di fermare il Trc e non ha dato spazio agli imprenditori frenando le loro iniziative e i loro progetti. Una dimostrazione del fallimento di Pironi - rimarca Pizzolante - è il pullulare di liste civiche. Sono l’espressione delle ribellione di quasi tutte le categorie economiche. Un fenomeno politico rilevante poiché le categorie vogliono scendere in campo direttamente contro questa amministrazione sorda e cieca davanti ai loro problemi. Infatti la Giunta Pironi ha amministrato in maniera conservatrice, frenando chi in città voleva investire e innovare»… Insomma, dalle prime dichiarazioni di “guerra elettorale” da parte dell’on. Sergio Pizzolante (che da subito precisa come “non sono candidato”), par di capire che la sua è una strategia da “Movimento a 5 Stelle” poiché si punta sulla ribellione delle forze produttive della città”.
Colletta alimentare, l’esito della raccolta in tutte le province dell’Emilia Romagna, LaVoce (p.3).
L’ex senatore comunista Sergio Gambini presenterà il libro di Alberto Savorana sulla vita di don Luigi Giussani (il 12 dicembre al palas a Rimini). IlCarlino (p.6) gli ha chiesto perché.
02 12 2013 | Rimini | Sottopassi allagati, Giudici chiede semafori
Rimini | Sottopassi allagati, Giudici chiede semafori
La notizia della donna morta a Pescara bloccata dalle acque in un sottopasso allagato riaccende la questione fogne a Rimini. Il consigliere comunale Ncd Eraldo Giudici scrive al sindaco per segnalare “l’urgenza di dotare i sottopassi riminesi di sistemi semaforici automatici di blocco della circolazione affinché, in caso di allagamento, sia stato fatto tutto il possibile perché a Rimini non accada quel che è successo nelle ultime ore a Pescara”.
Giudici torna anche all’attacco rispetto a uno dei suoi cavalli di battaglia in fatto di fogne riminesi chiedendo al sindaco anche “se non ritenga opportuno procedere ad uno studio più approfondito della situazione fognaria riminese, tramite una ricognizione quali-quantitativa delle infrastrutture sotterranee con indagini georadar, per conoscere meglio quel che è apparso solo pochi mesi fa un difetto del sottosuolo riminese privo di un'adeguata rete di scolmatori delle portate idrauliche dai tratti fognari più carichi a quelli meno carichi”.
02 12 2013 | Rimini | Aeradria, Cisl: Tutelare i lavoratori nella fase più delicata
Rimini | Aeradria, Cisl: Tutelare i lavoratori nella fase più delicata
Aeradria, sta per arrivare la fase più delicata “dove si dovranno mettere le basi per la ricostruzione di una struttura fondamentale per il territorio riminese, quale è l'aeroporto Federico Fellini” e la Fit-Cisl ha le idee chiare su quello che fino a giugno 2014 (cioè fino a quando una nuova società possa rilevare la gestione dell'aeroporto) sarà il suo ruolo. “Come sindacato - conferma il segretario Gilberto Bellucci - siamo pronti ad affrontare questa situazione partendo dalla tutela dei lavoratori attualmente impiegati all'aeroporto: sia gli ex dipendenti di Aeradria sia i lavoratori occupati nelle aziende che forniscono i servizi”. La Cisl chiede “che tutti si facciano carico delle responsabilità di loro competenza partendo dal fatto che questa situazione non può e non deve gravare sui lavoratori che sono le vittime di questa situazione”, e in tal senso si è messa in moto.
Già nei giorni scorsi, infatti, il sindacato si è “prodigato per il salvataggio dell'aeroporto con la messa in campo dei contratti di solidarietà e con il contributo dei lavoratori che avevano rinunciato temporaneamente a una parte del salario integrativo. Pensiamo che questi sforzi vadano comunque valorizzati e che siano il segno del senso di appartenenza dei lavoratori all'aeroporto”.