06 12 2013 | Rimini | Aeroporto, la Cisl Romagna chiede un bando unico per Fellini e Ridolfi
Rimini | Aeroporto, la Cisl Romagna chiede un bando unico per Fellini e Ridolfi (ma la Regione non è d'accordo)
Aeradria, la Cisl Romagna spinge per procedere al più presto con il bando europeo e chiede alla magistratura di fare chiarezza e giustizia. “Siamo assolutamente consapevoli delle difficoltà esistenti, ma anche della necessità di procedere celermente all'individuazione, tramite gara europea, di un nuovo soggetto imprenditoriale che acquisisca la gestione del Fellini, acquisizione che dovrà tenere conto della salvaguardia dei lavoratori occupati che certamente non sono gli artefici di questo disastro”, spiegano dalla Cisl. “In questo senso riaffermiamo la nostra piena fiducia nella magistratura affinché venga fatta chiarezza e giustizia sulle eventuali responsabilità dei soggetti che hanno governato questa importante infrastruttura”.
La strategia proposta è quindi sì quella di trovare i colpevoli, ma anche garantire un futuro allo scalo. Per questo, “come sindacato abbiamo confermato gli impegni assunti con la vecchia gestione di Aeradria per quanto concerne il contratto di solidarietà e il congelamento temporaneo di una parte dell'integrativo aziendale, impegni che erano stati messi in campo con senso di responsabilità dal personale per uscire da questa crisi aziendale. Tali impegni dovranno essere concretizzati affinché vi sia continuità operativa e occupazionale”.
Scongiurata la sospensione dell’attività, però, restano le domande di sempre: “quale ruolo possono e devono assumere gli amministratori pubblici in questa vicenda? Serve un piano organico sul sistema aeroportuale nella nostra regione? La Romagna può sopportare la tenuta di due aeroporti a distanza di pochi chilometri? Non sarebbe più saggio operare affinché si creino le condizioni per una alleanza magari chiedendo a Enac un unico bando europeo per le due realtà romagnole, invece di due bandi separati e in competizione tra loro? Noi pensiamo proprio di sì”.
In questo la Cisl Romagna la pensa in maniera divergente rispetto all’assessore regionale Alfredo Peri che propende per bandi separati. Ieri l'assessore ha infatti ha comunicato che la Regione ha già dato parere favorevole affinché l’Enac indica due bandi separati per l’assegnazione delle concessioni di volo, uno per l’aeroporto di Forlì e uno per quello di Rimini. Qui l'appello del sindacato: “Gli amministratori (proprietari di maggioranza della fallita Aeradria) si facciano carico di questa situazione, battano un colpo, operino affinché vi sia un piano organico sul sistema aeroportuale in regione e nell’area romagnola (ricordiamo che anche l'aeroporto di Forlì è fallito e si cerca una nuova società di gestione)”.
06 12 2013 | Rimini | Inps taglia il personale, a casa in 17
Rimini | Inps taglia il personale, a casa in 17
Sono in 17 a rischiare il posto di lavoro all’Inps. “Dodici di queste persone - spiegano dalla Cisl - sono destinate alla pensione entro il 2015 anche a seguito della legge Fornero, e altri 5 che invece sono “comandati”, ossia dei dipendenti di altri enti pubblici che sono transitati all'Inps ed ex Inpdap (per seguire il servizio pubblico pensionistico) a causa della carenza di personale, e che dopo due anni, almeno in teoria, dovrebbero passare in ruolo nei ranghi dell’Inps”.
Rispetto a questi ultimi, spiegano dalla Cisl, “a causa il blocco delle assunzioni il ricorso al personale “comandato” è stato uno strumento molto usato in questi ultimi anni dall’Inps ed ex Inpdap per ovviare alla carenza di personale. Ora per i risparmi imposti all'Inps dalla spending review i comandati in forza alla sede di Rimini, oltre a non poter entrare nella pianta organica dell'ente sono anche sul punto di essere rispediti alle amministrazioni di provenienza”.
Il sindacato parla di “uno spreco in termini di professionalità e formazione”, e anche del fatto che “su circa 170 lavoratori in forza all'Inps di Rimini ben 17 funzionari in meno potrebbero quindi pregiudicare di molto la qualità dei servizi, se non addirittura giungere all’estremo di non potere garantire il rispetto delle tempistiche amministrative”, prospettando “uno scenario assai critico”. Cisl con Cgil e e Uil stanno lavorando a soluzioni alternative.
GIORNALAIO 06.12.2013
Aeroporto, secondo Ambromobiliare (Eurafrica) ora vale 9milioni. Palas, per Temeroli va privatizzato. Imu, il pugno duro di Gnassi. Spiagge, gli emendamenti di Pizzolante. Forza Italia si presenta a Riccione
Palazzo dei congressi, la Camera di commercio spinge per la privatizzazione. “«IL MONDO è cambiato, la situazione economica è peggiorata ed è evidente che i bilanci la riflettano. Non è colpa del management o del destino. Ciò che in un recente passato si poteva fare oggi non si può più. La privatizzazione del Palazzo dei congressi, sulla quale decideranno i tre soci, indicata dal presidente della Provincia Vitali, è una delle strade possibili». Lo afferma, a margine della conferenza stampa alla Camera di Commercio sull’internazionalizzione delle imprese locali, il direttore dell’ente camerale, Maurizio Temeroli, che - precisa - parla in qualità di presidente di Rimini Congressi. C’è un precedente. «Infatti — aggiunge Temeroli —: ricordo che il percorso della privatizzazione di Rimini Fiera era condiviso e iniziò diversi anni fa, anche se poi si è fermato. Ricordo anche che, partita dal 100 per cento di proprietà pubblica, oggi la Fiera è per circa il 20 per cento in mano ai privati». Il presidente del Gruppo Rimini Fiera, Cagnoni, sull’ipotesi privatizzazione dice di ritenere ‘difficile in questa fase pensare all’ingresso di privati’. Che ne pensa? «Il presidente Cagnoni è un riferimento importante — prosegue Temeroli — ma come presidente di Rimini Congressi io rispondo ai tre enti che ne detengono la proprietà, in misura del 33,3% ciascuno: Provincia, Comune di Rimini e Camera di Commercio. Spetta a loro decidere»”, ilRestodelCarlino (p.6).
Aeradria. “QUANTO VALE oggi l’aeroporto? E a che cifra potrebbe essere acquistato, sempre che qualcuno si presenti al bando? La questione non è di poco conto, soprattutto per i creditori che, col fallimento, rischiano di vedere soltanto le briciole. Eppure i compratori per il ‘Fellini’ c’erano. «Avevamo trattative importanti, ma sono tutte sfumate con la sentenza del tribunale», conferma Alberto Franceschini di Ambromobiliare, la società di consulenza a cui si sono rivolti prima la Provincia di Rimini, poi gli stessi soci privati di Aeradria (Carim e Asset su tutti) per riuscire a vendere lo scalo una volta ottenuto il concordato. «A ottobre — rivela Franceschini — abbiamo ricevuto mandato dal consiglio di amministrazione di Aeradria di trovare nuovi investitori per l’aeroporto ‘Fellini’. Sia F2I, il fondo diretto da Vito Gamberale (lo stesso che ha rilevato di recente l’aeroporto di Torino) sia la Save, che gestisce lo scalo di Venezia, stavano studiando le carte di Aeradria perché fortemente interessati. Anche alcuni fondi esteri - americani e non solo - avevano già manifestato alle banche la volontà di investire, una volta che la società fosse ritornata in bonis». LE TRATTATIVE per il ‘Fellini’ partivano da un valore di mercato consistente. «Diciamolo chiaramente — spiega Franceschini — L’aeroporto di Rimini, prima del fallimento, per il flusso di passeggeri e per i contratti in essere aveva un valore stimabile intorno ai 25-28 milioni di euro». Ora invece? «Con il bando l’asta potrebbe partire, se va bene, da un importo di circa 9 milioni di euro. Il fallimento ha fatto perdere gran parte del suo valore di mercato, per effetto della decadenza della concessione». Quei 9 milioni potrebbero non coprire nemmeno i soldi dovuti ai creditori privilegiati”, ilCarlino (p.7).
Il caso Aeradria si arricchisce di particolari inquietanti, segnalati ieri alle fiamme gialle. “Episodi gravi, inquietanti, da qualche giorno starebbero terrorizzando un noto professionista riminese. Una persona che da un po’ di tempo si sta occupando di fare chiarezza sulla galassia Aeradria. E in particolare su una di queste società legate alla Spa pubblica. Il professionista, già un paio di settimane fa, si era accorto di essere seguito da due persone. E, a distanza di qualche giorno, aveva ricevuto anche alcune telefonate anonime cariche di insulti e parolacce. Preoccupato di ciò il professionista era andato avanti per la sua strada continuando nel suo lavoro di ricerca della verità all’interno delle vicende economico-finanziarie dell’aeroporto e delle società che ci gravitano delle società che ci gravitano intorno. Fino a due giorni fa. Quando accade il fatto più grave. Il professionista recatosi dal gommista di fiducia per montare le gomme termiche si è accorto che alcuni bulloni delle due ruote posteriori dell’auto erano stati allentati: e ad avvertirlo del rischio che aveva corso era stato lo stesso operaio durante lo smontaggio delle ruote”, NuovoQuotidiano (p.4).
Mini imu. “Torna ad alzare la voce contro Roma il sindaco Andrea Gnassi, arrivando a minacciare “la messa in mora o un decreto ingiuntivo al Ministero della Giustizia” per farsi rimborsare quei tre milioni di euro che il Comune ha anticipato negli ultimi tre anni per assicurare il funzionamento del Tribunale di Rimini. A meno che, dice, il Governo provveda ad abolire totalmente l’Imu sulla prima casa e a rimborsare i Comuni”, LaVocediRomagna (p.14).
Concessioni demaniali e canoni pertinenziali. Il deputato del Nuovo centrodestra Sergio Pizzolante ha presentato una serie di emendamenti alla legge di stabilità. “Sul primo punto: rispetto alla proposta Baretta (il sottosegretario Pd costretto al dietrofront dal suo stesso partito) non si parla però più di vendita delle spiagge ma di diritto di superficie per un periodo di 50 anni, "con riconoscimento, a favore del concessionario attuale, del diritto di opzione”… Un secondo emendamento riguarda invece la questione dei maxi canoni dei concessionari pertinenziali e prevede per le controversie ancora pendenti alla data del 30 giugno 2013 il pagamento del 25% del dovuto fino a un tetto massimo di 200.000 euro in un’unica soluzione da corrispondersi entro e non oltre 6 mesi dalla presentazione dell'istanza; oppure il pagamento del "40 per cento delle somme dovute, oltre agli interessi legali, secondo un piano approvato dall’ente gestore che può consentire la rateizzazione dell’importo fino ad un massimo di 60 rate mensili"”, NQ (p.5).
Forza Italia si presenta a Riccione. “«SIAMO tornati». Si ricostituisce Forza Italia a Riccione. A ridare vita al progetto che ha radici lontane tanto da affondare nella discesa in campo di Silvio Berlusconi nel 1994, sono Luciano Tirincanti e Manuel Perazzini, i due consiglieri comunali che andranno a costituire il gruppo. Ieri sera la presentazione ufficiale all’hotel Lungomare dove hanno cominciato a sfilare i primi volti vicini al progetto politico. «Il nostro - dicono i due consiglieri – è un progetto aperto e rivolto alla città. Abbiamo già raccolto le adesioni di imprenditori che vogliono impegnarsi per Riccione quali Sante Biagi, Carlo Conti e Giacomo Galeazzi»”, ilCarlino (p.13), mentre nel Pd si inizia a mostrare i pugni in vista delle amministrative.
“Mentre il Nuovo Centrodestra si presenta “mettendoci le facce”, Forza Italia è a “caccia” di facce di giovani e capaci”. Infatti il Ncd si è presentato dall’onorevole Sergio Pizzolante fino ai consiglieri comunali e ai sostenitori, invece Forza Italia convoca un’assemblea (con i consiglieri comunali di Riccione Luciano Tirincanti e Manuel Perazzini) soprattutto per “contarsi” poiché è una “ripartenza”. Infatti ieri sera, nelle sale dell’hotel Lungomare, più che di una passerella di “volti noti” (avevano garantito la loro presenza anche Fabrizio Miserocchi, Marco Lombardi e Gianni Piacenti) si è fatta un’analisi politica della scissione (nazionale) e anticipato il percorso in vista delle prossime amministrative di primavera nei comuni del riminese”, LaVoce (p.18).
05 12 2013 | Rimini | Aeroporto, Uil: Basta buonismo, chi ha responsabilità paghi (a partire da amministratori e politici)
Rimini | Aeroporto, Uil: Basta buonismo, chi ha responsabilità paghi (a partire da amministratori e politici)
La situazione economica dell’aeroporto è disastrosa, si sa, e dopo la riunione di ieri dei sindacati con il curatore fallimentare, la Uil esce allo scoperto in maniera abbastanza dirompente. “Basta con il buonismo”, dice Giuseppina Morolli. “Con i toni bassi non si risolve niente, soprattutto non si risolverà la questione dei lavoratori dell’aeroporto (che tuttavia per ora hanno lo stipendio di dicembre e la tredicesima salvi, ndr). Noi lo denunciavamo anni fa e adesso è proprio ora di smetterla. Siamo in forte declino come provincia perché negli ultimi anni è mancata totalmente la programmazione strategica, si è navigato a vista. E’ il sistema ad essere malato e va cambiato, così come tutta la politica è malata. Bisogna che tutti capiamo che non serve più curare il proprio orticello”.
Ma con chi ce l’ha Morolli? “I primi responsabili sono gli amministratori che hanno portato l’aeroporto a questo disastro, ma assieme a loro mettiamo la politica che doveva controllore, verificare, indirizzare le scelte del consiglio di amministrazione; al secondo il gruppo dirigente dell’azienda, in qualsiasi azienda privata quando le cose vanno male e qui sono andate malissimo la prima cosa che si fa si cambia il management, deve valere anche per l’aeroporto di Rimini. Invece l’imperante buonismo ci dice che bisogna evitare le polemiche perché solo così tutti assieme possiamo salvare il salvabile”.
Morolli ce l’ha con tutti, nessuno escluso, tranne che con se stessa. “La Uil non ci sta, siamo stanchi di assistere ad un continuo e costante declino economico del nostro territorio senza che mai nessuno sia responsabile, perché abbiamo una unica certezza che alla fine tutti gli errori commessi dalla classe politica e dal management venga sempre pagato dai lavoratori dipendenti”.
E tuttavia, “non siamo disponibili come Uil ad accettare neanche la più piccola parte di responsabilità. Noi della Uil lo avevamo già indicato nel passato che la situazione era vicina ad un punto di non ritorno e soprattutto qualche nostro rappresentante aziendale si era esposto in prima persona, venendo calunniato per informazioni che invece recepiva semplicemente leggendo quello che i tutti i canali informativi emettevano”.
La strada adesso e smetterla di tacere sulle responsabilità seguendo una logica di larghe intese che unisce i politici di maggioranza a quelli di opposizione, “ma non voglio fare nomi”, dice Morolli. “Noi della Uil nel difendere i lavoratori dell’aeroporto, che sono i primi a pagare con la riduzione dello stipendio a seguito del contratto di solidarietà, pretenderemo che i soggetti maggiormente responsabili paghino in proporzione alle loro responsabilità che sono enormemente maggiori e rifuggiremo dal buonismo imperante nella provincia di Rimini”.
05 12 2013 | Saludecio | Il beato Amato presto santo
Saludecio | Il beato Amato presto santo
La notizia è di questa mattina. Manca poco alla canonizzazione del beato Amato Ronconi. Alle nove, raccontano dal Comune di Saludecio, si è infatti riunita la Congregazione delle cause dei santi a Roma. “Insieme ad essa la Consulta medica ha dato la buona notizia poche ore fa al vice postulatore maestro Luigi Calesini: il miracolo del beato Amato, avvenuto a Modena nel 1949 e documentato Amato Morotti (ritenuto tale in seguito a un processo canonico conclusosi nel 1992) è stato approvato”.
Adesso manca solo la firma di papa Francesco (preceduta dal ritorno della documentazione nella commissione che decreterà il miracolo).
05 12 2013 | Riccione | Amministrative, il sindaco Pironi mette le mani avanti
Riccione | Amministrative, il sindaco Pironi teme per la ricandidatura
C’è maretta nel Pd riccionese, soprattutto dopo che la segreteria comunale è finita nelle mani di Fabio Ubaldi. Soprattutto c’è un sindaco che teme per la sua ricandidatura alle prossime amministrative e ricorda a tutti, invece, attraverso un comunicato stampa "su carta intestata" del Comune (per quanto in questa era digitale si possa parlare di carta intestata) che “il Partito democratico ha fatto delle primarie un elemento fondativo. Io stesso sono stato eletto passando per le primarie e ho sempre detto che non mi sarei mai sottratto ad un eventuale competizione nel 2014. Le regole che si è dato il PD prevedono che nel caso un sindaco al primo mandato sia disponibile a ricandidarsi l’eventuale sfidante deve raccogliere un certo numero di firme in assemblea per poter accedere alle primarie. A me pare che ora stia succedendo il contrario e che senza programma e senza problemi di discontinuità c’è chi per conto del PD propone candidature a sindaco ad ogni angolo di strada”.
Questo Massimo Pironi lo dice dopo le dichiarazioni di Ubaldi alla stampa locale. “Capisco la necessità del segretario del Partito Democratico Fabio Ubaldi, appena insediato, di marcare una discontinuità netta in alcune prassi, ma io stesso in questi anni di mandato mi sono fatto carico e interprete di questa discontinuità: sul Palazzo dei congressi, sul trc, su Aeradria e sull’urbanistica, per fare alcuni esempi. Se ora la segreteria intende disconoscere il lavoro fatto da sindaco, giunta e consiglio e cercare un nuovo interprete non posso che prenderne atto. Pretendo però che sia la Direzione del partito a pronunciarsi su questo”.
05 12 2013 | Misano | Raduno mondiale Ducati dal 18 al 20 luglio 2014
Misano | Raduno mondiale Ducati dal 18 al 20 luglio 2014
Il Misano world circuit Marco Simoncelli ospiterà dal 18 al 20 luglio il raduno mondiale Ducati. La passione per le Rosse di Borgo Panigale sarà celebrata come tradizione a Misano Adriatico (Rimini), per l'ottava edizione attesa da tutti i 'ducatisti'. Lo scorso anno furono 65 mila le persone da tutto il mondo, 52 le nazioni coinvolte. (Ansa)
GIORNALAIO 05.12.2013
Aeradria, non è vero che ci sono i soldi per volare fino al bando. Palas, bilancio in rosso per un milione. Ai funzionari comunali incarichi da 100mila euro
Aeradria, “IL ‘FELLINI’ ha benzina per volare fino a fine febbraio, marzo al massimo. Se entro tre mesi l’aeroporto non troverà nuove entrate per sopravvivere, sarà costretto a chiudere i battenti prima ancora che venga pubblicato il bando per la nuova gestione. È UNA SITUAZIONE drammatica quella che ha dipinto ieri il curatore fallimentare Renato Santini ai rappresentanti dei sindacati. I conti sono presto fatti: Aeradria avrebbe in cassa un milione e 700mila euro (ma ieri il curatore non ha dato, ai sindacati, le cifre esatte), e inoltre può contare su un altro milione di euro che era stato dato in deposito cauzionale a Enac. In tutto fanno 2,7 milioni. Ma tra le spese quotidiane per mantenere l’attività, quelle che se ne vanno in avvocati e procedure, e i soldi che potrebbero pretendere già da subito i creditori privilegiati, tra cui Agenzia delle entrate e Inps, l’aeroporto rischia di restare a secco nel giro di poche settimane. E’ vero: il ‘Fellini’ vanta anche un credito di 1,8 milioni di euro da riscuotere dalla Ryanair, ma c’è un contenzioso in corso e in ogni caso quei soldi, lo scalo di Miramare, li rivedrà se va bene tra un anno o forse due. Il tempo non è dalla parte del ‘Fellini’”, ilRestodelCarlino (p.4). “LA MISSIONE a Mosca del ‘Fellini’ potrebbe rivelarsi vana. Nonostante la spedizione dei manager in Russia (sono partiti ieri) per convincere compagnie e tour operator a restare a Rimini, il pericolo del fuggi fuggi dal ‘Fellini’ è più che concreto. Lo ammette lo stesso presidente di Livingston, Riccardo Toto, che era subentrato con la sua compagnia aerea alla WindJet nel 2012, e aveva da subito iniziato a operare alcuni dei voli per la Russi. «Tutti i progetti che avevamo sullo scalo sono sfumati — rivela Toto — Tutte le compagnie sono molte restie a volare da un aeroporto che è fallito e opera in esercizio provvisorio. Le altre compagnie russe stanno già riprogrammando i loro voli». Lo stesso potrebbe fare Livingston, che con il crac di Aeradria ci ha rimesso 2 milioni di euro. «Intanto abbiamo già cancellato, per dicembre, i voli per Mosca e San Pietroburgo. Ce l’hanno chiesto gli stessi tour operator. Da fine dicembre riprenderemo, ma non ci sono certezze»”.
Infrastrutture, continua lo scontro a distanza tra Sergio Pizzolante e Lorenzo Cagnoni, sulla base dei contenuti di una lettera della Provincia. “«INCAPACITA’ finanziaria di Rimini Congressi a mantenere i propri impegni con conseguenze minime certo non auspicabili: subentro di Unicredit nella compagine societaria di Rimini Fiera come socio di maggioranza». E’ il passaggio cruciale di una lettera che il presidente della Provincia, Stefano Vitali ha inviato a Comune, Camera di Commercio (soci del Palas con la Provincia per un terzo ciascuno), Rimini Holding. E alle società congressuali e fieristiche. Oggetto: «Situazione finanziaria di Rimini congressi, Palazzo dei Congressi e Rimini Fiera»… cita la lettera di Vitali. Che indica le previsioni iniziali per dar benzina al Palas: dividendi straordinari; dividendo annuale per la rata del mutuo Unicredit (sceso da 46 milioni iniziali a circa 40); conferimenti degli enti soci per 6 milioni ciascuno; royalties dal sistema alberghiero e canone di gestione da Convention Bureau destinati al pagamento mutuo Mps Capital Service. La Provincia «prende atto» che tutte queste condizioni sono venute a mancare, o sono ‘diluite’. Aggiungendo il contenzioso con Cofely: finisse male sarebbero altri 4 milioni da sborsare. Tra le conseguenze ipotizzate da Vitali, che parte dalla cancellazione delle Province, e dall’impossibilità di pagare la propria quota, ci sono «l’aggravarsi di stress finanziario di Rimini Fiera; il subentro di Unicredit come socio di maggioranza; ipoteca di Pms sul nuovo Palas». Vitali indica come «auspicabile» un percorso alternativo per mantenere le infrastrutture, anche con l’ingresso di capitali privati». Cagnoni replica ‘in diretta’. Partendo dai privati: «Difficile pensare in questa fase congiunturale a simile ipotesi; cerchiamo, non sottovalutando i problemi, di costruire scenari percorribili, ne abbiamo già parlato con la Provincia e gli altri soci, incontro fissato già prima di quella lettera»”, ilCarlino (p.5).
“Bisogna «agire subito politicamente» senza «aspettare il tribunale»: è l’avviso dell’on. Sergio Pizzolante (Ncd) indirizzato al presidente della Fiera Cagnoni e più in generale al sistema-Rimini. Il deputato ha replicato ieri a Cagnoni, definendolo «nervosamente arrogante»: «io non ho mai detto: dopo l’Aeroporto tocca a Fiera e Palas - afferma Pizzolante -, ho detto che con il fallimento dell’aeroporto e con la grande crisi, fallisce una strategia complessiva sulle grandi infrastrutture, basata sull’investimento pubblico e sulla gestione pubblica». Il parlamentare poi attacca sul Palas: «È evidente che il vecchio piano strategico e finanziario non regge più. Si basava su: 1) dividendi straordinari destinati al capitale sociale del Palas; 2) dividendo annuale destinato alla rata del mutuo Unicredit; 3) conferimenti degli enti soci per 6 milioni ciascuno; 4) incasso Royalties da sistema alberghiero destinati al pagamento mutuo MPS Capital Service. Nessuna di queste condizione è più attuale. Cosa si aspetta a cambiare radicalmente strategia?». Pizzolante cita una lettera del presidente della Provincia Vitali ai soci del sistema Fiera-Palacongressi, per poi concludere: «Continui Cagnoni a mettere la polvere sotto il tappeto, salvo poi piangere se qualcuno arriva e... rompe il tappeto. Sulla gestione della Fiera poi... ne riparleremo!»”, LaVocediRomagna (p.11).
“Come era stato preannunciato dal presidente della capogruppo Rimini Fiera, ieri CBRR (Convention Bureau della Riviera di Rimini, società che ha in gestione il Palacongressi) ha reso noto il preconsuntivo 2013: «a fronte di un primo semestre dell’anno in sostanziale pareggio, cancellazione di eventi già programmati e annullamento di opzioni per meeting e congressi, portano a un saldo finale di bilancio con segno negativo di 700 mila euro. Nell’ottica di una gestione economica di grande prudenza e attenzione alla difficile congiuntura economica, il CdA ha anche deciso di ascrivere componenti straordinarie negative per circa 300 mila euro»”. “Le cose sarebbero precipitate nel secondo semestre dell'anno, dopo che i primi sei mesi mostravano in realtà una gestione in pareggio. In totale, dall'inizio dell'anno al 31 ottobre, nel settore delle convention aziendali si sarebbe assistito a ben 192 cancellazioni di eventi”, NuovoQuotidiano (p.3).
Intanto, va avanti l’indagine in procura. “Non una, ma tre. Sono le bancarotte fraudolente di cui è accusato Massimo Vannucci, ex vicepresidente di Aeradria, amministratore delegato di Rdr e componente del Cda di Air (società collegata ad Aeradria). Ieri, Vannucci, accompagnato dal suo legale Alessandro Catrani, è stato interrogato per la terza volta. La prima deposizione l’ha fatta davanti agli uomini della Guardia di Finanza, le altre due in Procura. Con l’interrogatorio di ieri, durato dalle 11 fino alle 15.30 (con un’unica pausa per il caffè), l’albergatore, ex presidente di Aeradria, dovrebbe aver terminato le sue deposizioni davanti alla dottoressa Gemma Gualdi, il pm titolare dell’indagine”, LaVoce (p.13).
Macchina comunale. “INCARICO DA 100mila euro l’anno per tre anni. Beneficiari: due dipendenti comunali, Mattia Maracci (qualifica: ‘posizione organizzativa’) e Serena Carlini (funzionaria) che svolgeranno «assistenza tecnico amministrativa nella gestione operativa delle partecipazioni societarie di Rimini Holding». Particolare non trascurabile: «Attività che sarà svolta in orario di servizio per un importo di euro 97.600 lordi per tre anni, aggiuntivo allo stipendio». La ripartizione vede ‘favorito’ Maracci. La somma, specifica la determina firmata dal dirigente al Personale Alessandro Bellini, sarà prelevata in parte dal «fondo risorse decentrate per il personale dipendente» (11.360 euro). Se ne è discusso - di questo e altro - ieri in prima commissione consiliare, su mozione di Giuliana Moretti (Pdl-Nuovo Centrodestra). Che attacca: «Niente di personale, ma visto che i due dipendenti in questione svolgeranno i nuovi compiti nell’orario di lavoro, per quale motivo questa cospicua aggiunta ai loro stipendi? Gente che guadagna già 40mila euro l’anno»”, ilCarlino (p.3).
04 12 2013 | Rimini | Cultura d’impresa, otto aziende e otto studenti sono stati premiati
Rimini | Cultura d’impresa, otto aziende e otto studenti sono stati premiati
Sono stati consegnati oggi nell’aula magna del campus universitario riminese i premi Cultura d’impresa 2013, momento promosso da UniRimini possibile grazie alla collaborazione tra università, imprese, Camera di commercio, associazioni imprenditoriali e di categoria.
Otto le aziende premiate quest’anno (Ubisol, Banca di Credito Cooperativo Valmarecchia, Ausl di Rimini, Polisportiva Garden srl, Nutratec srl, Banca Carim, Enaip Centro Zavatta e Archivi Mazzini) per altrettanti tirocini formativi. Le tesi vincitrici sono quelle di Silvia Andreini, Marco Franchi, Francesca Renzi, Nina Berardi, Chen Huanhuan, Gianmarco Ceresani, Michela Fontemaggi e Gioia Russo.
“Il rapporto di collaborazione e integrazione fra Imprese ed Università è strategico per il futuro del nostro territorio e momenti come il Premio Cultura d’Impresa - ha sottolineato Barbara Bonfiglioli, vice presidente Uni.Rimini S.p.A. - nascono proprio per valorizzare questo legame consolidato. In particolare, quest’anno abbiamo deciso di lanciare una borsa di studio dedicata alla memoria di Luciano Chicchi. Sarà destinata ad uno studente neo diplomato della provincia di Rimini particolarmente meritevole che deciderà di iscriversi al Campus di Rimini: lo adotteremo e lo accompagneremo fino alla laurea. Il bando aprirà presumibilmente a gennaio 2014”.
In sei anni sono stati premiati 47 studenti e 47 imprese.