neroRimini | Province, vertice romagnolo su decreto Delrio

 

Le tre province di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini si incontrano a livello istituzionale, per verificare analisi e prospettive dell’area Romagna, alla luce del processo di riordino delle Province, in discussione in Parlamento col Ddl del ministro per gli Affari regionali Graziano Delrio. Il primo appuntamento è previsto a Rimini l’11 febbraio prossimo. A incontrarsi saranno le commissioni consiliari competenti per gli affari istituzionali dei tre Consigli Provinciali. A presiedere questa serie di commissioni congiunte sarà il presidente della Prima Commissione del Consiglio Provinciale di Forlì-Cesena Valerio Roccalbegni.
“E’ un tentativo di essere protagonisti - spiega Roccalbegni - e non solo passivi attuatori nel processo legislativo in atto. Dalla riforma nasceranno nuovi soggetti di area vasta e sul tavolo di questa discussione tra le tre attuali Province, almeno a livello politico, tutte le opzioni sono aperte: dalla città metropolitana di Romagna, alla ‘Provincia unica’, alla conferma delle tre province esistenti rinnovate secondo il dettato normativo. Il primo incontro si terrà a Rimini, martedì 11 febbraio”.

4bPrimarie, Lombardi (Fi): Ecco perché diciamo no

 

“Fare le primarie serve ad agevolare chi non ha i voti. Serve ai partiti più piccoli per far conoscere e promuovere i loro candidati”, spiega il consigliere di Forza Italia Marco Lombardi a chi gli domanda le ragioni del no categorico del suo partito a una forma di partecipazione che si è imposta sulla scena politica nazionale con il Pd. Un no che è stato ribadito sabato in conferenza stampa a Rimini dal presidente regionale di FI, Massimo Palmizio.

 
“Non c’è la minima intenzione di polemizzare né con Sergio Pizzolante né con Ncd; sono approcci diversi alla questione”, precisa Lombardi anche in merito all’intervista al deputato di Ncd pubblicata oggi dal NuovoQuotidiano in cui si ribadisce la necessità di primarie di coalizione nel caso di un’alleanza tra FI e Ncd.


“Io personalmente - continua Lombardi - non ho nulla contro le primarie all’interno di un partito, per scegliere, per esempio, il segretario. Anzi, mi sembra un buon metodo. Quando, invece, si tratta di fare primarie di coalizione le perplessità crescono. Può succedere, guardando all’esperienza del Pd alle ultime amministrative a Milano, che alla fine il partito leader della coalizione debba accettare un candidato espressione di un partito più piccolo. Questo perché nelle primarie di coalizione basta mettere insieme una piccola componente abbastanza agguerrita, e che riesca a mobilitare la propria base, a fronte di un partito più grande, ma d’opinione e meno militante, che i valori in campo vengano falsati. Nelle primarie conta di più il senso di appartenenza che il contenuto del programma e spesso vince chi ha dalla sua una militanza magari più esigua ma allo stesso tempo più agguerrita”.


Se in teoria, in definitiva, anche nelle primarie il partito con il più alto numero di iscritti dovrebbe ottenere più voti, la realtà non sempre verifica questa logica. E’ per questo che “a volte le primarie vengono proposte per squilibrare i numeri, in modo che possa trovarsi in svantaggio il partito più grande, ed per questo che in genere vengono proposte dai partiti più piccoli di una coalizione”.

tortora-chiaroRimini | Economia, chiuse 260 imprese nel 2013

 

Imprese e occupazione a Rimini. Dai numeri diffusi da Infocamere Movimprese, risultano in calo rispetto al 2012 le imprese attive: 35.521 alla fine del 2013, mentre nel 2012 erano 35.781 (il saldo negativo di 260 imprese). Leggermente cresciute quelle iscritte (nel 2013 sono 2905, nel 2012 erano 2.851), aumentate, seppur di poco, quelle cessate (3.034 nel 2013, 2.940 nel 2012), dato che testimonia una sostanziale tenuta laddove in altri territori si assiste ad un vero e proprio crollo.
Tra i settori dell’economia riminese numericamente in maggiore contrazione spiccano l’agricoltura, dove si è passati dalle 2.929 imprese del 2012 alle 2.771 del 2013, e le costruzioni, passato dalle 5.622 imprese attive nel 2012 alle 5.471 del 2013. Il manifatturiero rallenta la sua caduta, ma il saldo è comunque negativo con -51 imprese rispetto al 2012.
In alcuni casi c’è anche un segno più. Crescono i servizi alla persona, passati dalle 1.140 imprese del 2012 alle ben 1.432 del 2013 (+ 292). In leggera crescita il commercio con 9.361 imprese attive rispetto alle 9.355 del 2012, a dimostrazione di un dinamismo che nonostante tutto non cala.

3bGiornata della memoria: vivere è ricominciare

 

Sono nove studentesse della ex quarta E (ora quinta) del liceo Volta - Fellini di Riccione e hanno prodotto un singolare e pregevole documento, premiato all'inizio di questo anno scolastico, dal titolo, desunto da Pavese, “Vivere è ricominciare, sempre, ad ogni istante” ( http://www.storiamemoria.it/sites/default/files/e_13.Premiazione2013.Secondo.pdf). Il lavoro è dedicato a chi, durante la guerra è stato duramente colpito da tragedie personali e che tuttavia ha saputo ricostruirsi e ricostruire. L’attenzione delle nove studentesse del Volta, guidate dalla loro docente di storia Paola Grossi, è caduta su alcune famiglie di Ebrei che hanno toccato, nella loro drammatica peregrinazione, le nostre terre. L’occasione è stata la partecipazione al concorso nazionale “Voglia di ricominciare. Il dopoguerra in Italia”, organizzato dall’Istituto Storia e Memoria di Bologna, al quale sono giunte seconde.
Il lavoro nasce dalla casuale conoscenza della storia del bellariese Ezio Giorgetti, primo italiano proclamato Giusto tra le Nazioni e la cui vicenda è ancora poco valorizzata e conosciuta. Iniziate le ricerche con la preziosa collaborazione di Elisabetta Santandrea, che già aveva scritto importanti pagine per Il Nuovo di Bellaria Igea Marina (http://www.ilnuovo.rn.it/ezio.html) e aveva curato una mostra dedicata dal Comune alla medesima vicenda.
Ma la svolta che offre qualità al lavoro sarà data dall’occasione, grazie al giornalista romano Emilio Drudi, di incontrare Renata Konforti, allora bambina ed oggi residente a Roma, nipote di un protagonista della grande fuga che da Zagabria lo portò in Italia. Si tratta di Joseph Konforti che trovò rifugio a Misano, mentre il fratello, senza che lui lo sapesse, giungeva a Bellaria Igea Marina, protetto da Ezio Giorgetti. I due si incontrarono casualmente in piazza Tre Martini a Rimini, per poi tornare ai propri destini, senza rivelare nulla l’uno dell’altro, seguendo quella regola del silenzio che diveniva necessaria per salvaguardare l’incolumità dell’altro in caso di cattura.
Durante l’incontro romano, Renata ha raccontato alle studentesse la sua storia di bambina strappata dalla terra slava per una peregrinazione costellata di sofferenza e paura (i Konforti furono decimati: su sei fratelli solo tre si salvarono), ma anche dalla gratitudine per gli Italiani che le hanno salvato la vita. In particolare ricorda il giovane tenente colonnello Bertone, amico di Giovanni Palatucci, il quale giunge perfino a dare ordine a due militari, ignari del reale motivo, di scortare il vagone del treno dal nord al centro Italia, in modo che non entrassero i controllori e scoprissero l’identità dei singolari viaggiatori. Ma gli episodi di quotidiano eroismo si moltiplicano. Uno riguarda il marito di Renata, Nathan Orvieto. Nathan era in Italia, quando le leggi razziali cambiarono la sua vita. Denunciato il padre da un delatore, trovarono rifugio presso il parroco di un paesino dove trascorrevano le vacanze. Cercavano rifugio per una notte e il parroco li accolse per ben nove mesi, mettendo a rischio la sua stessa vita.
Storie di sofferenza, di dolore, storie che implicano quel “male” che serpeggia misteriosamente ed irrazionalmente nella storia, ma che fanno risaltare ancor più una tensione alla speranza, una decisa vittoria della solidarietà, dell’umanità intesa nel senso più forte e vero, laddove diventa donazione, comunanza di intenti, vittoria sull’estraneità e l’indifferenza. In una parola, riscoperta dell’essenziale, che non risulta un ideale astratto ma un tessuto sociale vivo nel popolo italiano di allora e che ha generato una miriade di storie di eroismo e solidarietà.
Questa riscoperta dell’essenziale e di questo legame profondo che lega uomini pur così diversi, diventa ancora più forte quando durante l’estate scorsa Renata e Nathan vengono in Romagna per ricambiare la visita. Risiedono a Riccione e si organizza un incontro con le studentesse e la docente, insieme al giornalista Emilio Drudi, a Bellaria, presso il Municipio a cui presenzia anche il sindaco Ceccarelli. L’incontro è seguito da una cena insieme, basata sulle rigorose prescrizioni alimentari ebraiche.
La storia dell’incontro tra le nove alunne con Nathan e Renata dimostra che ancora oggi è possibile una vittoria sul male, ovvero l’esperienza concreta di un legame con l’ “altro”, capace di oltrepassare differenze e indifferenza (due facce del medesimo male).
La giornata della Memoria per quelle giovani, oggi, sarà senza dubbio qualcosa di speciale.
Emanuele Polverelli

tortora-scuroRimini | Asp verso la fusione, preoccupati Galvani, Pazzaglia e Brunori

 

Scuola tra pubblico e privato. Se ne è palato sabato a Rimini su stimolo dei consiglieri comunali Savio Galvani (Fds), Fabio Pazzaglia (Sel FareComune) e Stefano Brunori (Idv) con la presidente della Commissione politiche per la salute e politiche sociali del consiglio regionale dell'Emilia Romagna Monica Donini. La discussione, ovviamente con uno sguardo all’esternalizzazione dei nidi Cerchio magico e Bruco verde, si è concentrata sul "ruolo e le funzioni dell'Asp nel rinnovato quadro legislativo nazionale e regionale". I due asili, affidati dal Comune al Valloni, saranno dati in affidamento a privati per via della situazione economica non particolarmente florida dell’Asp.
Monica Donini si è impegnata a formulare una interrogazione specifica sulle questioni più controverse che connotano la questione della gestione diretta dei due asili nido affidati all'Asp”, spiegano i consiglieri. “Resta tutta la preoccupazione per la fusione delle due Asp del distretto di Rimini nord e ben difficilmente saranno assunte decisioni in merito entro i termini fissati dalla legge per il 10 febbraio 2014, a causa del ritardo e dell'approssimazione con cui si è affrontato il tema”.

Lunedì, 27 Gennaio 2014 12:51

beer attraction

Beer Attraction – Craft Breweries International Show è il nome dell’evento, che si terrà dal 21 al 24 febbraio 2015 in fiera e sulla riviera di Rimini, una sfida che Rimini Fiera assieme a Unionbirrai lancia per lo sviluppo del mercato dei birrifici indipendenti (600 le imprese del settore, in Italia, con 1800 occupati). Il progetto è ambizioso e si rivolge a numerosi Paesi come: Gran Bretagna, Belgio, Stati Uniti, Germania, Repubblica Ceca, Francia, Svizzera, Austria, Danimarca, Svezia, Norvegia, Finlandia e Spagna, partendo da Rimini e dalla riviera

Lunedì, 27 Gennaio 2014 10:59

GIORNALAIO 27.01.2014

giornalaioCentrodestra, si alle alleanze per i sindaci (ma solo con le primarie). Non c’è pace per il Comune di Rimini, ancora abusi edilizi. Attrice riminese premiata a Hollywood

 

“«Alleati con Forza Italia sì, ma la scelta del candidato sindaco deve passare senza se e senza ma attraverso le primarie». E' così che l'alfaniano Sergio Pizzolante risponde al consigliere regionale di Forza Italia Marco Lombardi che sabato, in una conferenza convocata insieme al presidente regionale del partito Massimo Palmizio per fare il punto in vista sulle ormai vicine elezioni amministrative di maggio, aveva sì auspicato un centro destra unito, ma chiudendo la porta alla possibilità di far scegliere l'aspirante primo cittadino agli elettori”, NuovoQuotidiano (p.3).

 
Raffica di abusi edilizi nella Casina di Bellariva del parco Murri, data in comodato gratuito dal Comune all’Associazione legata al Comitato turistico Bellariva. Una lista di ampliamenti e modifiche senza permessi su cui la stessa amministrazione è intervenuta con diffida per riportare tutto alla regolarità entro febbraio”, CorriereRomagna (p.7).


Cucina italiana e cartoni animati: un sodalizio ben riuscito. Talmente riuscito da portare all’attrice riminese Barbara Sirotti il riconoscimento come doppiatrice nel cortometraggio dal titolo “La cuoca Girovaga” premiato a Hollywood in occasione dell’evento internazionale “Taste Awards 2014”. Il video, interamente realizzato e prodotto in Italia, è stato riconosciuto come il video che ha raccontato meglio l’eccellenza alimentare italiana nel mondo”, LaVocediRomagna (p.8).

Sabato, 25 Gennaio 2014 10:07

GIORNALAIO 25.01.2014

giornalaioLa mission impossible per il 2014? Incontrare il sindaco di Rimini. Aeroporto, bandi separati per Rimini e Forlì. Turismo, il 2013 è l’anno più brutto. Lavoro, a rischio 5mila posti

 

Gioco-indagine del Carlino sulle liste d’attesa dei sindaci della provincia. Non è facile per i cittadini abbattuti dalla crisi incontrarli. Il più irraggiungibile è quello di Rimini, quasi impossibile. Pironi invece c’è, ma bisogna attendere tre settimane. “PARLARE con Andrea Gnassi, sindaco di Rimini, è l’impresa più complicata. «Vi è una remota possibilità che lei possa incontrare il primo cittadino - ci dice la segretaria -. Adesso non posso darle una data certa». Non è finita qui. «Siamo uno staff - ci spiegano - e non ho io l’agenda». Non rimane che armarsi di pazienza perché «abbiamo bisogno di consultarci tra noi, prima di garantirle un incontro. Ci scriva una mail e valuteremo»”, (p.4).

 
Aeroporto. “IL DESTINO dell’aeroporto di Rimini non sarà legato a quello di Forlì. Lo ha deciso ieri il consiglio d’amministrazione di Enac, dopo il pressing di Regione, Provincia e Comune di Rimini, che avevano espressamente chiesto all’ente di fare due bandi separati per la gestione del ‘Fellini’ e del ‘Ridolfi’. L’altro ieri l’assessore ai Trasporti regionale, Alfredo Peri, aveva inviato una lettera al presidente Enac Vito Riggio, per chiedere espressamente di procedere con due bandi distinti. Una richiesta sollecitata fortemente da Rimini, per la paura che il bando unico con lo scalo di Forlì potesse penalizzare fortemente il ‘Fellini’ finendo deserto”, ilCarlino (p.5).


Turismo, “BALNEARE ed estero tengono in piedi il turismo. Ma il 2013 è stata la peggiore annata dell’ultimo decennio. Perdono colpi congressuale e fieristico. E l’emorragia di alberghi annuali - tornati stagionali in massa - sembra destinata a continuare. Volano solo gli ospiti russi, che sfiorano la storica quota di un milione di presenze (+10,5% sul 2012). Ma su di essi aleggia l’incubo della chiusura dell’aeroporto: il 90% arriva in volo, come sottolinea l’assessore provinciale Fabio Galli. ‘Tengono’ i tedeschi (quasi 800mila presenze, +4,4%). Cifre ancor più positive considerando che il 2012 aveva chiuso con un bel +8,2% di turisti stranieri e +7% di pernottamenti”, ilCarlino (p.5).
Che ne sarà della Notte rosa e di altri eventi importanti a partire dal 2015? E’ il grande interrogativo che si pone con la chiusura della Provincia «perché fino ad oggi - sottolinea l’assessore provinciale Fabio Galli - ancora non sappiamo a chi passeranno le competenze del turismo». Il primo duro colpo è stata la chiusura dell’Agenzia di marketing che assicurava al territorio contributi importanti: erano 1,8 milioni di euro fino al 2012, scesi a 700mila l’anno scorso fino allo zero per il 2014. Soldi principalmente destinati agli eventi dei comuni, agli uffici Iat e al sito internet”, CorriereRomagna (p.10).


Riqualificazione, “il lungomare è ufficialmente di proprietà del Comune. Ieri all'agenzia del demanio a Bologna l'amministrazione sono stati firmati i verbali di consegna delle aree del lungomare e quelle limitrofe cedute in base al federalismo demaniale. L'atto conclusivo dell'intero iter di cessione – si tratta in particolare del tratto sud, essendo quello nord già comunale - che ora quindi diventa esecutiva. A breve seguiranno tutte le attività tecniche per regolarizzare le problematiche catastali e il subentro nei contratti in corso coi privati”, NuovoQuotidiano (p.5).


Lavoro, “NOVE MILIONI di ore di cassa integrazione, il triplo rispetto al 2009. E poi quasi 100 fallimenti, e altri 39 concordati. Le aziende riminesi muoiono, e «i lavoratori ci rimettono il posto. La cassa integrazione ormai è strutturale, molte aziende non potranno più averla. Finiti gli ammortizzatori sociali, quest’anno abbiamo 5mila riminesi che rischiano di perdere il lavoro», lancia l’allarme il segretario della Cgil Graziano Urbinati”, ilCarlino (p.7).
“Mini-Aspi, si prepara la mobilitazione contro il rischio di percepirla ad anni alterni. Partiranno anche da Rimini dei ricorsi sulla oramai ex disoccupazione stagionale che interessa oltre 12mila persone in provincia. Si tratta di un “assegno” fondamentale in un momento di grave crisi economica”, Corriere (p.11).

2bRimini Calcio, dal nuovo terremoto emerge Fabrizio De Meis

 

Fabrizio De Meis, patron del Cocoricò di Riccione, è il nuovo presidente della Rimini Calcio. Così partendo dalla fine, dall’ultimo terremoto societario in casa biancorossa innescato dalle dimissioni dell’ormai ex presidente Biagio Amati. Sì perché appena un paio di settimane fa, era stata convocata un’altra conferenza stampa per presentare il nuovo organigramma societario con uscite al veleno dal vecchio cda in nome di una ritrovata coesione tra i soci che lo stesso Fabrizio De Meis, con al fianco Biagio Amati, fissava come solida base sulla quale poggiare il futuro della maglia a scacchi. In casa Rimini però, le varie anime della società si sovrappongono esattamente come le placche della crosta terrestre: scivolano una sull’altra, scatenando piccoli o grandi terremoti di tanto in tanto. Dopo l’ultimo scivolamento, dei cinque membri del cda presentato due settimane fa, ne sono cambiati due, anzi uno perché all’uscita di Biagio Amati e di Mauro Traini (una leggerezza inserirlo nel cda considerato che non era possibile a termini di regolamento), si registra l’entrata del solo Marco Palazzi (Cocoricò), nel ruolo di consigliere. Nemmeno oggi però si può parlare di una condizione di quiete perché al momento la proprietà delle varie quote è rimasta pressoché invariata con l’ex presidente Biagio Amati ancora detentore della maggioranza relativa. La situazione è comunque in evoluzione, nei prossimi giorni per fare fronte alla difficile situazione economica della Rimini Calcio, sarà necessaria una ricapitalizzazione e a quel punto sarà la liquidità a disposizione dei vari soci a stilare la nuova graduatoria del “potere” in casa biancorossa. Fabrizio De Meis è stato scelto perché al momento nelle stanze di Piazzale del Popolo è considerato una risorsa, anzi, forse sarebbe meglio dire una prospettiva sul tema di fondo e cioè il futuro del club inteso sia sportivamente, sia finanziariamente. L’oggettività sta nella constatazione, nella presa d’atto che d’ora in poi partirà un pressing della squadra e dei dirigenti che durerà sino a fine stagione per evitare al Rimini di finire in fuorigioco sul campo e in società. Poi ci sono le parole della conferenza stampa di presentazione, quelle sportive, quelle riferite alla difficile situazione economica con la promessa di fare fronte ai debiti con le tante persone che in questi anni hanno orbitato attorno al mondo biancorosso, le parole sulla trasparenza, sul rapporto con la tifoseria e su una rettitudine morale che De Meis si è sentito di dover garantire. Il futuro non dipenderà solo da lui, anche se dai prossimi giorni saranno i suoi uomini a occupare i posti chiave per tradurre in concreto le intenzioni, dipenderà anche dagli altri soci, da come avverrà questa ricapitalizzazione, dai risultati sportivi anche.

 
Le parole oggi sono un prestito con diritto di riscatto fissato a qualche mese quando si peserà sul campo e in società il saldo di questi mesi con Fabrizio De Meis al timone. Di parola se ne può aggiungere un’altra che nell’ultimo periodo biancorosso pare sparita, perché nessuno sembra voglia più usarla: rigore. E’ diventata scomoda esattamente come capita in campo. Le troppe tensioni, le troppe discussioni, le varie scorciatoie finanziarie, l’hanno messa in panchina. Rigore: non serve aggiungere altro.
Francesco Pancari

Venerdì, 24 Gennaio 2014 18:18

Turismo, per Rimini un anno da archiviare

1bTurismo, per Rimini un anno da archiviare

 

E’ un anno turistico da archiviare, nella speranza che la crisi abbia toccato il fondo e che dal 2014 si possa solo risalire. Tutti i mesi dell’anno hanno il segno negativo, mettendo in evidenza che a mancare non sono stati solo i turisti in cerca di sole e mare ma anche quelli di fiere, congressi e affari. E a ben guardare la mitica stagione turistica si è ristretta, come un tempo, ai soli mesi di luglio e agosto, visto che maggio e giugno hanno cali vistosi del 6/7 per cento.

 
Il 2013 si chiude con un inequivocabile -3% di presenze. Va un po’ meglio per gli arrivi (-1,6%) indicando con ciò che chi ha continuato a scegliere la Riviera di Rimini ha però accorciato il periodo di permanenza. Non va dimenticato che anche il 2012 si era chiuso in negativo (-1,6% di presenze): in termini assoluti in due anni sono mancate mezzo milione di presenze.


Ad alimentare il consuntivo negativo è soprattutto il mercato interno: le presenze italiane sono calate del 4,2% mentre le straniere sono cresciute dello 0,9% e gli arrivi addirittura del 3,3%. È stato un anno d’oro per il turismo russo che da solo arriva a sfiorare il milione di presenze con un aumento del 10,5% rispetto al 2012. «Basta questo dato – ha osservato l’assessore al Turismo della Provincia, Fabio Galli – a farci capire quali conseguenze avrebbe per la Riviera la chiusura dell’aeroporto». Se i russi si confermano ampiamente come il primo bacino estero, risulta in netta ripresa anche il mercato storico della Germania: quasi 800 mila presenze e un +4,4 rispetto all’anno precedente. Sono invece con il segno negativo altri paesi come Francia, Austria, Svizzera e Paesi Bassi. Nell’est europeo c’è la Polonia in calo e una positiva perfomance della repubblica Ceca (+10%).


Gli eventi. Secondo l’assessore Galli «dimostrano di essere non un di più ma in tempi di crisi vera per le tasche degli italiani una leva indispensabile per l’incoming». Il week end della Notte Rosa ha visto una flessione nelle presenze (da 430 a 420 mila) e un incremento negli arrivi, da 101 a 106 mila. Anche il week end della Motogp è passato da 80 mila a 116 presenze. Il capodanno, che è stato salutato come un pienone, va invece preso con le molle. Nella notte del 30 dicembre -26%, in quella del 31 c’è invece un + 20%; mancano i dati della notte del 1 gennaio per una valutazione completa. Gli alberghi aperti (circa 550) hanno comunque avuto un riempimento dell’80 per cento.


Il futuro. Si presenta quanto mai incerto, a partire dalle competenze istituzionali. La Provincia, che ha chiuso la propria Agenzia di marketing per il turismo, sarà a sua volta chiusa. Non ci sono più risorse per iniziative promozionali. Il milione e 400 mila euro che l’ente riceve dalla Regione nel 2014 se ne va tutto per gli uffici Iat, il sito web e gli eventi dell’entroterra. Non si sa ancora a chi andranno le competenze del turismo. Emblematico il caso della Notte Rosa. L’anno scorso la Provincia aveva investito 250 mila euro. Per il 2014 si spera di ricavare qualche spicciolo da una prossima variazione di bilancio, altrimenti al momento non c’è un euro. «Per quest’anno si sopravvive – chiosa l’assessore Galli – ma è evidente che per il futuro della Notte Rosa una riflessione andrà fatta».


L’assessore Galli ha quindi lamentato ancora una volta la mancanze di politiche nazionali per il turismo, anche se la Riviera, da parte sua, deve accelerare sulla riqualificazione, sia da parte dei privati che da parte pubblica.

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