11 02 2014 | Rimini | Infermi, in arrivo 8,6mln per completare la dea
Rimini | Infermi, in arrivo 8,6mln per completare la dea
In arrivo 8,6 milioni per il completamento del dea dell'ospedale Infermi di Rimini. Lo prevede il programma straordinario di investimenti in sanità che in Emilia Romagna conta su un investimento complessivo di oltre 138 milioni, di cui 6,9 dalla Regioni, i restanti dallo Stato, approvato oggi dall'assemblea legislativa dell'Emilia Romagna. La notizia arriva dal vicepresidente della commissione sanità Roberto Piva che segnala anche i 4 milioni e 127 mila euro stanziati per l’Istituto Oncologico Romagnolo.
11 02 2014 | Rimini | Truffe, boom di reati. Parte l’iniziativa di Questura e Unicredit
Rimini | Truffe, boom di reati. Parte l’iniziativa di Questura e Unicredit
Sono ben 200 i reati di truffa, truffa informatica e uso abusivo di carte di credito e carte di debito che vedono vittima una persona di età pari o superiore ai 55 anni. Per questo motivo, Questura di Rimini e Banca UniCredit hanno deciso di intraprendere anche su Rimini un percorso che in altre grandi città italiane ha già restituito ottimi risultati. “Occhio alle truffe” è il nome del progetto che sarà presentato domani, alle ore 10 presso la Sala del Buonarrivo del Palazzo della Provincia di Rimini. Al tavolo dei relatori, per la Questura di Rimini, interverrà la dottoressa Enrica Bonini, dirigente della Divisione Anticrimine, Enrico Abbinante e Giovanni Palladino, e per la Unicredit, Pietro Blengino, Responsabile Sicurezza Italia UniCredit Business Integrated Solutions. Obiettivo dell’iniziativa offrire una serie di consigli pratici che possono consentire con estrema facilità e in perfetta sicurezza di difendersi dagli imbroglioni.
Al proposito, l’ultimo caso di truffa, in ordine di tempo segnalato dalla Questura di Rimini, corrisponde alla denuncia di un uomo napoletano ritenuto responsabile del reato ai danni di una donna di quasi 50 anni. I fatti risalgono al periodo natalizio dello scorso anno. La donna ha consultato un sito internet di compravendita on-line ben noto in cerca di un telefonino. Ne ha trovato uno di ultima generazione al prezzo di 300 euro e ha contattato telefonicamente il venditore, fissando un appuntamento a Riccione. Accompagnata all’appuntamento dal marito, al termine di una breve trattativa, la donna ha acquistato il cellulare per un importo di 250 euro, ma di rientro in casa ha subito notato un malfunzionamento e alcune differenze tra il telefonino che si è ritrovata in mano e quello che ha pensato di avere acquistato. A quel punto però il venditore si era già dissolto nel nulla.
filippo graziani
Filippo Graziani in gara a Sanremo. Riminese, o meglio di Novafeltria, figlio di Ivan, parteciperà nella categoria nuove proposte con il brano ‘Le cose belle’
11 02 2014 | Rimini | Asl unica, i sindaci sono preoccupati
Rimini | Asl unica, i sindaci sono preoccupati
La novità è grossa, si parla della nuova Asl unica per la Romagna operativa ufficialmente dal primo dell’anno, e i sindaci del riminese sono preoccupati. Questa mattina hanno incontrato in Provincia a Rimini il nuovo direttore generale dell’Asl unica della Romagna, Andrea Des Dorides. “E’ un periodo di forte cambiamento – ha sottolineato il presidente della Provincia, Stefano Vitali – che viviamo con spaesamento e tanta, tantissima preoccupazione. Cosa accadrà da ora in poi è la domanda che necessità di risposte immediate, tangibili”. Ha spiegato, Vitali a Des Dorides, che “i territori chiedono, anche e soprattutto in un nuovo ambito di area vasta, di essere protagonisti, di poter incidere sulle scelte e, soprattutto, di avere risposte immediate sulle nuove modalità organizzative, gestionali e operative che un cambiamento di questa portata comporta”.
La linea proposta dalla Provincia di Rimini al nuovo ente è quindi quella della “discussione nelle sedi deputate”, quella di “confrontarci chiaramente e pubblicamente sugli aspetti più critici che emergono dai territori. Perché è nel rapporto con i territori e, per quel che ci riguarda, nella tutela delle eccellenze sanitarie riminesi e nella valorizzazione delle professionalità sulle quali il sistema locale ha tanto investito negli ultimi 10 anni, che l’Asl Romagna si gioca faccia e credibilità”.
Des Dorides, a modo suo, ha cercato di tranquillizzare presidente e sindaci. “Siamo ancora nella fase dello start up, nei primi novanta giorni (oggi è il ventiquattresimo) che servono per uniformare a livello tecnico, amministrativo, contabile e informatico le quattro diverse aziende sanitarie locali di partenza. Un sistema sanitario rappresentato da sedici mila professionisti che rappresentano, dati alla mano, l’eccellenza italiana. Un sistema di altissima qualità sia dal punto di vista professionale, medico, che amministrativo. Un percorso che va condiviso con questi professionisti, che devono giustamente essere protagonisti, è necessariamente complesso”.
Il direttore non ha nascosto che un processo complesso come quello che sta vivendo la sanità romagnola possa “essere legittimamente causa di incertezza, ma non di preoccupazioni, perché il percorso è ben avviato, condiviso, e con obiettivi chiari e tempistiche programmate. Su questi aspetti tecnici mi sento di tranquillizzarvi”. Per tutto il resto, “va detto che la portata del cambiamento è di tale complessità che rende necessario un quadro di relazione completamente nuovo. Va individuato innanzitutto quel sistema di governance che permetta ai territori di essere protagonisti; forme di decentramento sono necessarie, il rischio in mancanza di questo sarebbe un irrigidimento burocratico”.
Molto preoccupato si è dichiarato il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, perché “mancano solidi riferimenti istituzionali a livello nazionale, a livello locale stiamo lavorando non sapendo ancora cosa sarà del nuovo assetto delle Province. I sindaci e i Comuni stanno vivendo sulla propria pelle, in prima linea, un momento di inasprimento sociale forte. La sanità, per noi emiliano romagnoli, è sì motivo di vanto e di orgoglio ma, è bene ricordarlo, anche uno degli ambiti nel quale è più forte l’attenzione e la sensibilità da parte dei cittadini”.
Gnassi ha anche ricordato le peculiarità della sanità Riminese. “Noi non siamo un territorio come gli altri, rappresentiamo un distretto turistico che trasforma per quattro mesi all’anno, una realtà cittadina e borghigiana, in una metropoli. Diciassette milioni di cittadini temporanei che in estate vivono e utilizzano i nostri servizi rappresentano un dato incontrovertibile di cui tenere conto: su questo attendiamo risposte forti”.
Durante l’incontro sono intervenuti il sindaco di Cattolica, Piero Cecchini e il vice sindaco di Novafeltria, Ivana Baldinini, sottolineando come per i Comuni “assuma grande importanza la tempistica delle scelte. Dobbiamo sapere quale fine faranno le strutture sanitarie, come i presidi ospedalieri, presenti sul nostro territorio. Siamo preoccupati di mantenere l’ottima qualità del servizio pubblico inalterata anche nei territori più periferici. In questo caso, dunque, la tempistica delle decisioni è essa stessa sostanza”.
11 02 2014 | Rimini | Calcio, la prima squadra emigra (solo per gli allenamenti)
Rimini | Calcio, la prima squadra emigra (solo per gli allenamenti)
Non c’è possibilità di accordo tra le società Ac Rimini 1912 e Delfini sull’utilizzo dei campi sportivi comunali. Ed è così che la prima squadra riminese da oggi fino a fine stagione si allenerà a Pietracuta. “Lasciare il territorio comunale è stata una decisione presa a malincuore dalla società biancorossa”, spiega il presidente Fabrizio De Meis. “Una scelta dovuta all'impossibilità di trovare un accordo con la società Delfini (che detiene la gestione della quasi totalità dei campi del Comune di Rimini) per avere a disposizione una struttura con terreno in erba da utilizzare per gli allenamenti. La società AC Rimini ringrazia il Comune, nella persona dell'assessore allo Sport Gian Luca Brasini, per essersi adoperato in maniera pronta e con la massima disponibilità, nell'intenzione di venire incontro alle esigenze del club biancorosso”.
Da definire i rapporti tra le due società. La settimana scorsa De Meis, rispondendo a una nota dei Delfini, paventava la possibilità “di agire in sede civile e penale al fine di tutelare i propri interessi e la propria immagine in merito alle false dichiarazioni rilasciate dalla società Delfini Rimini”. De Meis ha contestato punto per punto l’offerta della società che per bando comunale si è aggiudicata il diritto di gestire la quasi totalità dei campi da calcio pubblici.
“1) La società Delfini dichiara “premesso che la tariffa comunale per l’affitto di un campo per allenamenti ed uno spogliatoio per 5 ore di utilizzo effettivo è di circa 170,00 € + IVA”.
La Rimini calcio precisa che la richiesta avanzata alla società Delfini è stata per 4 allenamenti settimanali di due ore ciascuno e di una seduta di rifinitura del sabato mattina della durata di un’ora, per un totale di 9 ore settimanali. E’ evidente del resto, quanto possa essere infondata la richiesta di un campo per 5 ore giornaliere, quando un allenamento non supera mai le due ore. Assurdo dunque citare e paragonare il prezzo comunale per una durata spropositata alle effettive esigenze.
2) La società Delfini dichiara: “La richiesta pervenutaci dalla Rimini Calcio è stata la seguente:
- 2 spogliatoi atleti
- 1 spogliatoio allenatori
- 1 magazzino per deposito materiale tecnico
- 2 campi da gioco a disposizione”.
La Rimini Calcio precisa che non è stata mai avanzata ai Delfini alcuna richiesta di due campi di gioco. Semplicemente, l’AC Rimini ha dato la disponibilità, in caso di pioggia, di allenarsi sul campo in terra anziché su quello in erba, per preservare il manto del terreno di gioco principale. In merito alla richiesta di spogliatoi, è stata chiesta la possibilità di fare la doccia dopo gli allenamenti (cosa normale in ogni affitto di campo). Se e soltanto in caso fosse stato possibile, è stato chiesto uno spazio/magazzino dove lasciare i palloni e un po’ di materiale tecnico: ci è stato risposto che non ci sarebbe stato problema, perché all’interno della struttura esistono diversi spazi vuoti e che ciò non avrebbe comportato nessun costo aggiuntivo.
3) La società Delfini dichiara: “con la possibilità di occupare per 24 ore la struttura in esclusiva e quindi non più affittabile, con la conseguente necessità di dirottare su altri campi gli eventuali affitti in essere".
Nessuna richiesta di esclusiva del campo è stata richiesta dal Rimini. Anzi, la società Delfini ha precisato che la struttura è affittata ad altre società nel fine settimana per partite ufficiali e che quindi il Rimini non sarebbe stato l’unico utilizzatore della struttura. Siamo comunque a conoscenza del fatto che il campo in questione (come purtroppo altre strutture comunali gestite dalla medesima società) durante la settimana è inutilizzato, ma non è certo competenza dell’Ac Rimini giudicare come la società Delfini utilizzi le strutture del Comune di Rimini.
4) La società Delfini dichiara: "Per tutto ciò la Società Delfini ha chiesto una tariffa forfettaria di 200,00 € + IVA giornalieri, ben inferiore alla tariffa comunale per l’affitto di tutti gli spazi richiesti”.
Per i cinque allenamenti settimanali (9 ore totali) la richiesta dei Delfini è stata di 1.220 € (Iva compresa), per un totale di più di 5.000 € mensili, che non ci risultano corrispondere alle tariffe comunali”.
GIORNALAIO 11.02.2014
Sommersi dalle tasse gli artigiani scendono in protesta a Roma. Corruzione, otto politici indagati a San Marino. Il Rimini esiliato a Pietracuta. Cultura, Pulini mette a punto la biennale riminese. SanPa: Silvio in collina per il servizio civile? Fondazione Carim, Pasquinelli convoca i ribelli
Artigiani sommersi dalle tasse, in 400 arriveranno a Roma per protestare. “ALLA FINE dei conti, «fanno quasi mezzo milione di tasse in un anno. Se aggiungiamo anche le imposte sulle varie utenze, si sale ancora di più». In pratica, «quasi il 70% dei nostri incassi, tolte le spese per l’acquisto di materiali e attrezzature, finisce nelle mani del Fisco». Con viaggio di sola andata, per Roma ma non solo, perché «negli ultimi anni le tasse locali sono diventate un’altra grande spina nel fianco»”, ilRestodelCarlino (p.3).
Il conto di Giuseppe Mazzini. “Corruzione: questa l’ipotesi di reato sulla quale il tribunale di San Marino sta indagando alla ricerca dell’esatta destinazione che hanno avuto i 5 milioni e mezzo di euro depositati sul libretto intestato a Giuseppe Mazzini e parte dei quali finiti nella disponibilità di alcuni politici sammarinesi. Tutti indagati gli otto convocati ieri in tribunale: a Fiorenzo Stolfi leader del Psd, ai due parlamentari di opposizione dell’Upr Giovanni Lonfernini e Gian Marco Marcucci, all’ex tesoriere della Dc Ernesto Benedettini, e agli altri esponenti dell’Unione per la repubblica Pier Marino Menicucci, Cesare Antonio Gasperoni, oltre che a Remo Giancecchi e Mirella Frisoni (ex attivista del Psd), ieri il giudice Simon Luca Morsiani ha consegnato gli avvisi di garanzia. Per alcuni di loro, in subordine, si potrebbe figurare anche l’ipotesi di reato di riciclaggio e ricettazione. Indagato anche Lucio Amati, ex presidente del Credito sammarinese…il giudice Morsiani, iscrivendo Amati e i politici nel registro degli indagati, ha formalizzato il suo dubbio: i quattro milioni e mezzo di euro pagati da Amati per comprare da due italiani la Nuova banca privata, poi divenuta Credito sammarinese, e depositati in un conto all’ex Bcs, erano tangenti in realtà versate ad alcuni politici per potersi assicurare l’apertura della sua banca? E ancora: quei soldi, che fine hanno fatto? Hanno rimpinguato le casse dei partiti coinvolti (all’epoca, Psd e Dc, visto che gli esponenti dell’Upr indagati erano all’inizio volti noti della Balena bianca), o solo quelle di alcuni politici?”, CorriereRomagna (p.3).
Delfini, non c’è l’accordo sul prezzo e il Rimini calcio deve allenarsi a Pietracuta. “I colori biancorossi lasciano Rimini e da questa settimana si allenano a Pietracuta. Il fatto. Quando si è messo al timone della Rimini Calcio, il presidente Fabrizio De Meis si è trovato a gestire una percentuale di infortuni giudicata superiore alla media. Risultato: colpa dei terreni sintetici. Da qui la decisione di allenarsi sui campi in erba, quella vera. Peccato che il monopolio dei campi pubblici in mano ai Delfini abbia prodotto un buco nell’acqua. L’accordo sul prezzo non è stato trovato, anzi ha generato un contenzioso dagli esiti ancora da definire”, Corriere (p.3).
Il v peep non molla. “«Siamo più agguerriti che mai. Non abbiamo perso e il percorso legale non finisce qui». Il comitato V Peep non si arrende alla sentenza del Tar che ha giudicato inammissibile il ricorso di circa 1.600 cittadini che si sono visti chiedere dal Comune dai 2 ai 9mila euro a immobile per i maggiori oneri di esproprio e dai 35 ai 50mila per il riscatto del diritto di proprietà. «Entro questa settimana verrà convocata una nuova assemblea in cui si illustreranno le prossime mosse», affermano in coro Daniela Montagnoli e Vincenza Mignogna, presidente e vicepresidente del comitato”, Corriere (p.8).
In arrivo la biennale della cultura riminese. “Doveva essere un incontro per fare il punto della situazione sull’attività della Biblioteca Gambalunga che quest’anno festeggia quattro secoli tondi tondi. Sull’onda dell’entusiasmo, però, l’assessore alla cultura Massimo Pulini ha regalato agli eletti della commissione una sorta di primizia: dal 12 aprile all’8 giugno, Rimini ospita la Biennale dedicata al disegno. Si tratta di una ventina di allestimenti che chiama in causa appunto la Biblioteca, ma anche Museo e Castelsismondo: dalla pittura alla scultura, fino all’architettura. Qualche nome? Elio Morri, René Gruau, Marcello Dudovich, Federico Fellini, Gianluigi Toccafondo, Leonardo Sonnoli”, Corriere (p.9).
Silvio e il servizio civile. “Silvio Berlusconi a San Patrignano… why not? Se ne è parlato ieri mattina sulle frequenze radio del gruppo “Sole 24 Ore”, durante un’intervista di Gianni Minoli a Letizia Moratti nel programma Mix24. Ecco il testo del botta e risposta fra Minoli e la Moratti. «Dottoressa Moratti, ma se il Tribunale stabilisse il servizio sociale per Berlusconi, potrebbe essere San Patrignano la comunità dove Berlusconi va a lavorare? (La Moratti ride) ‘Se lui decidesse di obbedire ai ragazzi, che comandano la Comunità di San Patrignano, e se i ragazzi decidessero di prenderlo…’”, LaVocediRomagna (p.11).
Sochi. “Marco Lombardi spariglia le carte su Sochi e provoca il Comune a uscire allo scoperto: “le olimpiadi invernali sono state snobbate non cogliendone la portata mediatica e commerciale”, afferma in una nota il consigliere regionale di Forza Italia. ‘Siamo andati a promuovere Rimini in angoli sperduti dell’Europa al seguito di sagre paesane di dubbio ritorno mediatico e commerciale - attacca l’azzurro - e nessuno si è premurato di costruire una significativa presenza riminese in un evento mondiale come questo svolto in un Paese che rappresenta oggi per Rimini il secondo mercato di riferimento. Minimo la nostra Amministrazione ha peccato di pressappochismo, se invece dietro a tutto ciò ci fossero anche valutazioni politiche sul personaggio Putin e sulle sue amicizie italiane, allora non sarebbe la prima volta che una Amministrazione di sinistra privilegia una valutazione ideologica ad una valutazione di ordine imprenditoriale per il futuro e la crescita del nostro territorio riminese’”, LaVoce (p.15).
Fondazione. “Il presidente della Fondazione Carim Massimo Pasquinelli tende una mano ai “ribelli” (tra gli altri l’avvocato Roberto Ferrari, Mauro Ioli, gli Aureli, Alfonso Vasini), che avevano minacciato addirittura il ricorso alle vie legali dopo che la loro richiesta di portare in assemblea dei soci il tema della situazione finanziaria dell’istituzione era stata rispedita al mittente. E’stata infatti convocata per giovedì della prossima settimana (20 febbraio) una “riunione informale aperta a tutti i soci”per informarli sulla Situazione e attività della Fondazione”, NuovoQuotidiano (p.9).
10 02 2014 | Rimini | Ausl Romagna dipendenti uniti con intranet, ma restano da scegliere due direttori e una sede
Rimini | Ausl Romagna dipendenti uniti a suon di intranet, ma restano da scegliere due direttori e una sede
Fervono i lavori nella nuova Asl Romagna. “I vertici del nuovo organismo e in particolare il direttore generale Andrea Des Dorides ora sono soprattutto impegnati a risolvere le tante questioni burocratiche connesse alla nascita del nuovo ente, ma a partire da marzo occorrerà affrontare scelte importanti, come quella del direttore amministrativo e sanitario e della sede operativa. Mentre quella legale al momento è stata collocata a Ravenna, in via Largo Chartres”, rendono noto da Cisl Romagna. A parlare è il referente per la sanità Antonio Cinosi che, intanto, elogia il direttore generale. "La scelta mi pare oculata, sia sotto il profilo politico che sotto quello professionale, data la sua esperienza in questo campo e le competenze sviluppate", commenta Cinosi.
Sono mesi intensi questi primi della nuova Asl unica per tutti i lavoratori delle varie sedi, “tanto che sul fronte tecnologico si sta implementando la rete intranet della nuova azienda, primo passo per la nascita di un lavoro effettivamente di rete”.
Il nuovo ente è alle prese con scelte molto importanti in cui la Cisl entra ribadendo un concetto semplice. “Non spendere meno ma spendere meglio: questo il criterio con cui abbiamo chiesto si concretizzasse l’unificazione delle quattro Ausl, per razionalizzare il livello di spesa e servizi in modo da avere più risorse per alzare la qualità dei servizi stessi (le ex 4 Ausl erano di piccole dimensioni, con nessuna presenza di azienda ospedaliera e/o universitaria). Bene, in questa logica, nella nuova organizzazione, è indispensabile anche individuare e utilizzare quelle sedi che sono già a disposizione (perché di proprietà) dell’Ausl, senza moltiplicare i costi e iniziare ad internalizzare quelle prestazioni e quei servizi (sia in termini di diagnosi che di servizi sanitari), oggi forniti da strutture private, che si possono erogare utilizzando al meglio le risorse umane e tecnologiche già esistenti nel pubblico. Auspichiamo quindi che nelle prossime settimane venga fatto un censimento delle sedi di proprietà dell’Ausl (tra le quali c’è anche quella di Ravenna) per decidere quella più adatta ad essere la sede operativa”.
10 02 2014 | Rimini | Criminalità, sequestrati 500mila euro e un immobile a Rimini
Rimini | Criminalità, sequestrati 500mila euro e un immobile a Rimini
La Direzione investigativa antimafia, su disposizione del Tribunale di Bari, ha sequestrato a un 45enne pregiudicato due immobili (uno a Gravina e l’altro a Rimini), due auto e due aziende per un valore di 500mila euro. L’uomo è già noto alla giustizia per contrabbando di sigarette, estorsione, usura, detenzione di stupefacenti, truffa. Gli investigatori lo hanno incastrato per via del fatto che il suo patrimonio risultava sproporzionato rispetto alle entrate lecite del suo nucleo familiare. Ad inchiodare l’uomo una dichiarazione in tv. “Il capofamiglia - rileva la Dia - si lamentava di aver così speso ventisettemila euro: di questa spesa gli agenti non hanno trovato traccia sui conti correnti”.
matteo guarise in gara a sochi
Il riminese Matteo Guarise domani in gara a Sochi. Matteo è il primo atleta riminese della storia a partecipare ad un’Olimpiade invernale, in gara nel pattinaggio artistico a coppie con Nicole Della Monica. “Matteo - commenta l’assessore allo sport del Comune di Rimini, Gian Luca Brasini, facendo gli auguri alla coppia di campioni - è un talento del pattinaggio italiano e negli ultimi anni ha tenuto alto il nome di Rimini in Italia e nel mondo grazie ai grandi risultati ottenuti in coppia con un’altra riminese, Sara Venerucci. Ha raggiunto il tetto del mondo ma, seguendo l’istinto naturale di ogni grande atleta, ha deciso di mettersi alla prova con una nuova, affascinante, sfida: passare dalle rotelle al ghiaccio. Ha lavorato con un solo obiettivo, gareggiare all’Olimpiade, sogno che si è trasformato in realtà”
10 02 2014 | Rimini | Valmerecchia, fusione per le unioni dei Comuni
Rimini | Valmerecchia, fusione per le unioni dei Comuni
Si insedia la nuova Unione di Comuni della Valmarecchia. L’ente ingloba e sostituisce i due due precedentemente esistenti: Comunità Montana dell’Alta Valmarecchia e Unione Valmarecchia e unisce i Comuni di Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, Poggio Torriana (Comune nato dalla fusione di Torriana e Poggio Berni), Sant’Arcangelo di Romagna, San Leo, Sant’Agata Feltria, Talamello e Verucchio per un totale di circa 42.000 abitanti. Madrina dell’evento sarà giovedì prossimo Simonetta Saliera, vicepresidente della Regione Emilia-Romagna. Appuntamento alle ore 18, Teatro Sociale di Novafeltria.
“La Regione ha sostenuto questa sfida ed è stata al fianco dei sindaci per arrivare a questo risultato che migliorerà la vita dei cittadini e dell’intera comunità riminese”, sottolinea Saliera che ricorda come “la nuova Unione renderà possibili forti risparmi sui costi di gestione e consentirà di avere a disposizione maggiori risorse che potranno essere utilizzate per i servizi alla persona, il sostegno alle imprese e al lavoro e la cura del territorio”.