13 02 2014 | Rimini | Sochi, sedicesimo posto in finale per il pattinatore Guarise
Rimini | Sochi, sedicesimo posto in finale per il pattinatore Guarise
Il pattinatore riminese Matteo Guarise chiude le olimpiadi con un 16posto in finale a Sochi in coppia con Nicole Della Monica. La qualificazione per il libero era arrivata martedì sul ghiaccio grazie a una rimonta, e nonostante la caduta di Guarise, che li portati a 137,86 punti. A scivolare ieri è stata invece Della Monica.
Oro e argento nel pattinaggio artistico a coppie sono andati quindi alla Russia. La coppia formata da Tatiana Volosozhar e Maxim Trankov ha ottenuto un punteggio complessivo di 236,86 arrivando davanti ai connazionali Ksenia Stolbova e Fedor Klimov, con 218,68 punti. Argento alla Germania con Aliona Savchenko e Robin Szolkowy, quattro volte campioni del mondo.
i chisciottimisti mirabassi, de luca e testa
La stagione teatrale di Rimini 2013/2014 ospita sabato 15 febbraio al Teatro Ermete Novelli (via Cappellini, 3) alle ore 21 (Turno D – Altri Percorsi, in abbonamento) lo spettacolo Chisciottimisti di Erri De Luca con Erri De Luca, Gianmaria Testa e Gabriele Mirabassi. Coordinamento Paola Farinetti, luci di Andrea Violato
Impresa, il nuovo associazionismo lo trovi sul web
Impresa, il nuovo associazionismo lo trovi sul web
Qualcuno li definisce i grillini dell’associazionismo di categoria e infatti qualcosa di ‘democrazia’ partecipativa ce l’hanno: quasi del tutto senza struttura fisica, si coordinano totalmente sul web. Sono i pionieri di Assoretipmi, “una associazione atipica - spiega il referente riminese Vincenzo Cimino - perché è nata esclusivamente per diffondere la cultura delle reti d’impresa”.
Una struttura agile fatta da soli consulenti, uno per ogni città dove Assoretipmi ha preso piede, e poi tutto online, perché di fatto, spiega Cimino, “le associazioni di categoria così come tradizionalmente le consociamo sono delle macchine complesse, degli enormi carrozzoni che vivono grazie ad un sistema burocratico complesso. Fanno tutto quello che una azienda da sola non può o non riesce a fare: sindacale, buste paga, eccetera. Sono cresciute e hanno proliferato grazie al sistema in cui sono calate le imprese, un mondo fatto di leggi incomprensibili e burocrazia inestricabile. Oggi però questo tipo di associazione comincia ad avere dei problemi legati alla moria delle aziende. Meno impresa significa meno esigenza di servizi”.
La crisi, spiega Cimino, “ha posto il mondo dell’impresa di fronte a un cambiamento epocale, ancora in atto, che non è possibile più affrontare e reggere alla vecchia maniera”. Da qui, per esempio, i problemi in Cna a Rimini che pensa addirittura alla cassa integrazione per alcuni dipendenti. “La difficoltà per le associazioni di categoria tradizionali è anche quella - aggiunge Cimino - di occuparsi di troppe cose insieme, per cui può anche succedere che talvolta qualcosa venga fatta meno bene, con minori competenze, o esternalizzata a consulenti che per l’associazione diventano un costo aggiuntivo”.
Ecco nascere, quindi, dall’idea del professionista modenese Eugenio Ferrari, realtà come Assoretipmi. “Noi non facciamo nessun altro tipo di servizio sindacale o amministrativo. Noi ci occupiamo di questo specifico oggetto: la creazione di reti d’impresa, che di fatto è l’unico possibile futuro per le pmi. Da soli non si va da nessuna parte, insieme si può anche uscire dalla crisi, il futuro è in rete”, lancia il suo spot Cimino.
“Assoretipmi - spiega anche Cimino - è un esempio di come un’associazione possa nascere e funzionare no profit, senza utili né guadagno, senza soci: solo aziende che fanno rete”. Sì, ma in pratica come si fa? “Siamo strutturati con dei delegati regionali e provinciali che non percepiscono stipendio. L’unica opportunità che abbiamo - ammette lealmente Cimino - è quella di poter offrire dei servizi alle aziende nel momento in cui si costituisce la rete, essendo i delegati in genere professionisti in campi legati al mondo delle imprese”.
Assoretipmi in Emilia Romagna è nata due anni fa circa ed è arrivata a contare oggi 12mila membri nel gruppo di discussione su Linkedin. Da ottobre 2013 ha iniziato a muovere i primi passi anche a Rimini grazie a un convegno cui hanno preso parte 70 aziende. Di queste 12 si sono iscritte e 4 sono in dialogo per creare la prima rete.
GIORNALAIO 13.02.2014
Aeradria, il prefetto incontra banche e imprenditori e chiede un milione e mezzo. Santa Giustina, il biodigestore perde liquami neri. Staffetta Letta-Renzi, i renziani riminesi si dividono. Per don Oreste parte il processo di beatificazione
Aeradria. “SERVE un milione e mezzo di euro per il ‘Fellini’. Perché il bando per la nuova gestione potrebbe non concludersi prima di ottobre, e nel frattempo l’aeroporto rischia di non avere più soldi e di perdere voli e contratti con le compagnie. Alcuni vettori, di fronte alle incertezze del ‘Fellini’, stanno già trattando con Ancona e Bologna per i voli estivi. La situazione è grave, lo stesso curatore fallimentare dell’aeroporto, Renato Santini, ha ammesso che lo scalo di Rimini non può farcela a continuare l’attività, se non avrà un aiuto economico. Ecco perché ieri il prefetto Claudio Palomba ha convocato tutte i rappresentanti delle associazioni di categoria e delle banche”, ilRestodelCarlino (p.7).
“Sul fronte giudiziario, continuano gli interrogatori dei membri del cda di RdR. Nei giorni scorsi il sostituto procuratore Gemma Gualdi, che con la Guardia di Finanza di Rimini indaga per bancarotta fraudolenta e ricorso abusivo al credito i vertici delle società in questione, ha interrogato l’amministratore delegato Massimo Vannucci (già ex vice presidente di Aeradria) difeso dall’avvocato Alessandro Catrani, oggi toccherà ad altri due membri del Cda (composto da Cesare Ciavatta, Ennio Sanese, Maurizio Cecchini, Pierluigi Gasperini e la presidente Eliana Baldelli) difesi dall’avvocato Giuliano Renzi”, LaVocediRomagna (p.12).
Sversamenti dal biodigestore di Santa Giustina, intervengono Arpa e municipale. “Cosa sia successo di preciso ieri pomeriggio nei terreni attorno al biodigestore di Santa Giustina è ancora tutto da chiarire. Alcuni testimoni raccontano di sversamenti di liquami neri attraverso alcuni grandi tubi. Un’operazione anomala, visto che per lo smaltimento dei residui del processo di biodigestione è prevista una precisa procedura che non ha niente a che vedere con quello a cui hanno assistito. Ecco perché tra i residenti della zona - memori di quanto successo nel marzo del 2010, quando alcune persone si sentirono male in seguito allo sversamento di gesso di defecazione (residuo del depuratore) in quegli stessi terreni - è subito scattata l’allerta”, LaVoce (p.15).
Pd diviso su staffetta Letta-Renzi. “Vitali cita la corazzata Potemkin, ma versione Fantozzi (La solita c…ta pazzesca), Zerbini risponde con John Fitzgerald Kennedy (“Non possiamo permetterci il lusso dell’indecisione”). Il dilemma staffetta sì staffetta no, e non poteva essere diversamente, tiene banco anche tra i politici, e non solo loro, riminesi. Con pensieri affidati ovviamente ai social network, “postati” dopo l’incontro di ieri tra il premier Enrico Letta e il segretario Pd e possibile suo successore Matteo Renzi”, NuovoQuotidiano (p.5).
Parte la causa di beatificazione per don Benzi. “IL VATICANO ha deciso: don Oreste si merita un posto tra i santi. La notizia è rimbalzata in queste ore da Roma, e si è subito sparsa tra operatori e volontari della Papa Giovanni XXIII, la comunità fondata da don Benzi. «E’ vero — conferma Giovanni Paolo Ramonda, erede di don Oreste alla guida della comunità — La Congregazione per le cause dei santi ha dato il via libera alla causa di beatificazione di don Oreste Benzi. È una bellissima notizia, in cui tutti speravamo ovviamente»”, ilCarlino (p.5).
marco pantani
Rimini | Dieci anni dalla morte del Pirata
Sono passati 10 anni da quella triste e fredda serata di sabato 14 febbraio 2004, giorno di San Valentino, quando intorno alle 23 si fece strada la notizia della morte di Marco Pantani. Lo avevano trovato senza vita in un'anonima stanza del residence "Le Rose" di Rimini ed insieme a lui, sparse per la stanza, anche qualche scatola di medicinali che cercavano di aiutarlo a tenere a bada ansia e depressione che lo tormentavano negli ultimi anni.
Ufficialmente a stroncarlo è stato un edema polmonare e cerebrale, conseguente a un'overdose di cocaina, per la mamma Tonina e la famiglia invece si è trattato di un omicidio e per questo è stata più volta richiesta la riapertura dell'indagine sulla sua morte. L'epopea del Pirata, 34 anni al momento della morte, aveva conosciuto l'apice nel 1998 quando centrò l'accoppiata Giro d'Italia-Tour de France (l'ultimo a riuscirci dopo Fausto Coppi, Jacques Anquetil, Eddy Merckx, Bernard Hinault, Stephen Roche e Miguel Indurain) per ridimensionarsi e piano piano spegnersi a partire dall'anno successivo (5 giugno 1999 a Madonna di Campiglio), quando stava per bissare il successo al Giro d'Italia e l'ematocrito alto lo costrinse a capitolare. Quella che fu considerata un'ingiustizia ed una pugnalata alle spalle dal romagnolo (a distanza di dieci anni e dopo quanto è successo in ambito doping, soprattutto con il caso Armstrong, forse non aveva tutti i torti) fu l'inizio di una nuova vita per il Pirata (tra tentativo di tornare a correre, Procure, Tribunali e cocaina), l'ennesima per lui che pure era riuscito a rialzarsi dopo due infortuni così gravi che avrebbero spezzato chiunque. Il primo, nel 1995, durante la Milano-Torino (investito da un fuoristrada che viaggiava in senso contrario, rottura di tibia e perone ma in sella dopo 5 mesi); il secondo al Giro d'Italia 1996 quando a tagliargli la strada e metterlo ko fu un gatto (lacerazione di un centimetro nelle fibre muscolari della coscia sinistra). Ma il Pirata non era uno da vincere così e queste cose lo rendevano più forte. Aveva la bici nel sangue, per via di una passione trasmessa dal nonno, che con la sua bici ci dormiva e che preparava personalmente con una precisione maniacale, al millimetro come ha raccontato la sua fidanzata storica, Cristine, danese che gli è stato vicino 7 anni condividendo con lui le riabilitazioni, le prime grandi vittorie e subito dopo le prime batoste. Il suo mito, che ancora vive nel ricordo di chi lo ha amato e di quei pochi ai quali era indifferente, è tale per il modo in cui ha interpretato il ciclismo nella sua comunque breve carriera. Le sue vittorie non sono state tantissime (46 in tutto, con un Giro un Tour e un bronzo ai Mondiali del 1996), ma è riuscito a far innamorare milioni di persone perché la sua "voglia di abbreviare l'agonia" che iniziava appena la strada iniziava a salire e la bandana volava, era un'opera d'arte tutte le volte, capace di esaltare la gente a bordo strada e quella che a casa aspettava quel momento. Essere considerato il più grande scalatore di tutti i tempi nonostante tutto la dice lunga sul valore di Marco Pantani ciclista. Adesso la sua tomba a Cesenatico, meta ogni anno di migliaia di visite, la Fondazione e la Granfondo che portano il suo nome sono i modi più diretti, oltre al ricordo di mamma Tonina e papà Paolo (commovente una sua lettera scritta nei giorni scorsi per questa occasione), per farlo vivere ancora anche se Marco è volato via dieci anni fa. E in occasione dell'anniversario sono diverse le iniziative in sua memoria: venerdì a Cesenatico intitolazione del monumento al Pirata, alla presenza della famiglia di Marco, a cui farà seguito la proiezione del film "Il Pirata-Marco Pantani" e la Santa Messa in memoria. Sabato, invece, una serata speciale in compagnia di campioni e artisti.
Sul palco allestito all'interno del Grand Hotel da Vinci si parlerà delle imprese di Pantani insieme con Ullrich, Berzin, Tonkov, Gimondi, Adorni, Moser, Chiappucci, Garzelli, la squadra Mercatone 1998 che ha accompagnato il Pirata nella storica doppietta Giro e Tour e tanti altri. Proprio la maglia gialla conquistata a Parigi da Marco sarà consegnata da mamma Tonina a Vincenzo Nibali, il ciclista dell'Astana che il prossimo luglio tenterà l'assalto alla Grande Boucle. E ancora: a ricordare Marco ci saranno piloti, una rappresentanza di Milan e Cesena (le due squadre del cuore del Pirata), ex calciatori come Fabrizio Ravanelli, l'ex arbitro Roberto Rosetti e diversi artisti. Gaetano Curreri degli Stadio canterà "E mi alzo sui pedali". (Agi)
12 02 2014 | Rimini | Sochi, Guarise cade sul ghiaccio ma conquista comunque una finale olimpica
Rimini | Sochi, Guarise cade sul ghiaccio ma conquista comunque una finale olimpica
Il riminese Matteo Guarise in gara a Sochi nel pattinaggio artistico cade, ma si posiziona in coppia con Nicole Della Monica al 16esimo posto e questo gli apre le porte della finale olimpica per il libero in programma oggi alle 16,45 circa italiane. Guarise-Della Monica partono come terza coppia.
12 02 2014 | Rimini | Stop agli sfratti, domani voto alla Camera
Rimini | Stop agli sfratti, domani voto alla Camera
Sfratti prorogati fino al 30 giugno nei comuni confinanti con oltre 10mila abitati e nei capoluoghi di provincia. “E’ una norma del decreto "Milleproroghe" - riferisce il deputato del Pd Tiziano Arlotti - che approderà alla Camera domani pomeriggio per essere votato da venerdì. Nella nostra provincia la proroga riguarderà quindi Rimini, Bellaria Igea Marina, Santarcangelo di Romagna, Verucchio, Riccione, Coriano e Misano Adriatico.
Secondo i dati diffusi a fine 2013 dalle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil di Rimini, ad agosto 2013 gli sfratti nell'intero territorio della provincia erano 852, con un aumento del 27% rispetto al 2012. A livello nazionale, nel periodo 2007-2012 gli sfratti hanno subito un'impennata del 70%. All'interno della platea dei provvedimenti esecutivi di sfratto, quelli per finita locazione rappresentano quasi il 10% del totale.
Rimini | Stop agli sfratti, domani voto alla Camera
Sfratti prorogati fino al 30 giugno nei comuni confinanti con oltre 10mila abitati e nei capoluoghi di provincia. “E’ una norma del decreto "Milleproroghe" - riferisce il deputato del Pd Tiziano Arlotti - che approderà alla Camera domani pomeriggio per essere votato da venerdì. Nella nostra provincia la proroga riguarderà quindi Rimini, Bellaria Igea Marina, Santarcangelo di Romagna, Verucchio, Riccione e Misano Adriatico.
Secondo i dati diffusi a fine 2013 dalle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil di Rimini, ad agosto 2013 gli sfratti nell'intero territorio della provincia erano 852, con un aumento del 27% rispetto al 2012. A livello nazionale, nel periodo 2007-2012 gli sfratti hanno subito un'impennata del 70%. All'interno della platea dei provvedimenti esecutivi di sfratto, quelli per finita locazione rappresentano quasi il 10% del totale.
GIORNALAIO 12.02.2014
Aeroporto, il Gros sponsorizza. Debiti palas, commenti autorevoli oggi sui giornali (e presto un esposto a 5Stelle). Alla Camera passa l’emendamento salva-Aeradria
Aeroporto. “I NUMERI sono impietosi. Nei primi due mesi dopo il fallimento (dicembre e gennaio, senza considerare gli ultimi giorni di novembre) l’aeroporto ha perso poco meno del 30% di passeggeri rispetto allo stesso periodo 2012-2013. Se si fa poi il confronto con lo stesso periodo tra gli anni 2011 e 2012, il ‘Fellini’ ha perso addirittura oltre il 63% di passeggeri. I dati parlano chiaro. Nel dicembre 2013 dallo scalo di Miramare sono passati 15.533 passeggeri (per 184 voli totali). Le presenze sarebbero state ancora più basse, se alcune compagnie russe non avessero fatto alcuni voli straordinari in occasione delle festività, che hanno dato un po’ di ossigeno all’aeroporto. Nel dicembre 2012 i passeggeri totali erano stati 23.926 (con 391 voli), mentre nel 2011 il ‘Fellini’ aveva registrato 49.458 passeggeri (per 729 totali). E’ andata un po’ meglio a gennaio: il mese scorso si è chiuso infatti con 21.459 passeggeri e 217 voli. Ma il calo, rispetto agli ultimi due anni, è stato comunque significativo. Nel gennaio 2013 erano stati 27.710 i passeggeri in transito da Rimini (395 voli), mentre il gennaio 2012 si era concluso con 48.086 passeggeri (e 625 voli)”, ilRestodelCarlino (p.7). “Il 6 febbraio si sono riuniti i soci del Gros. «La partecipazione è stata molto alta: dei 107 soci, ne erano presenti una settantina. E a larghissima maggioranza (il 58% dei soci) si è deciso che ogni azienda del Gros che farà pubblicità al ‘Fellini’, riceverà metà dell’importo dal Gros stesso». La sponsorizzazione servirà a far entrare soldi nelle casse dell’aeroporto. «Abbiamo stanziato 250mila euro (quasi 50mila li ha messi il gruppo Teddy, ndr): sulla carta possiamo arrivare a finanziare l’aeroporto con mezzo milione»”.
Passa alla Camera l’emendamento salva-Aeradria, di Tiziano Arlotti (Pd), nel decreto Destinazione Italia. Ora tocca al Senato, Paolo Facciotto su LaVocediRomagna (p.13) spiega come l’emendamento potrà scardinare le motivazioni date dai giudici di Rimini che hanno dichiarato il fallimento della società di gestione del Fellini.
Debiti palas, l’analisi di Mario Ferri sul Carlino (p.9). “Varrebbe la pena di soffermarsi sull’artifizio contabile costituito dal “fondo sovrapprezzo azioni” di 91 milioni di euro, quale differenza fra il valore di stima delle partecipazioni ed il capitale sociale attribuito. Dovrebbe destare non poche preoccupazioni a causa del mutuo decennale di 9,3 milioni acceso per ottenere una parziale distribuzione del fondo stesso per 12 milioni di euro al Comune, ma, giustamente, l’attenzione si è concentrata su qualcosa di più pressante come la situazione del polo fieristico-congressuale”.
LaVoce (p.15) invece chiama in soccorso Attilio Gardini. “Le proposte del sistema politico riminese (Società del palazzo dei congressi e Rimini Holding SpA) per far fronte alle difficoltà finanziarie non sono convincenti né sul piano tecnico, né sul piano politico. Le dismissioni degli asset patrimoniali per “fare cassa” con l’obiettivo, implicito o esplicito, di perpetuare la gestione pubblica delle aziende, oltre ad essere false privatizzazioni sono tecnicamente inefficienti; forniscono ossigeno immediato, ma non risolvono il problema. La magistratura sta facendo emergere una molteplicità di comportamenti illeciti nel management e/o nella proprietà delle aziende controllate dalla classe politica che rendono urgente il disboscamento della miriade di società pubbliche generatrici di prebende, inefficienza gestionale e oneri per i cittadini”.
“Nuvoloni neri si addensano sull’astronave iperfuturista del Palas. Addensamenti carichi di guai che portano dritti verso i piani alti di palazzo di giustizia, quelli della Procura della Repubblica. Dove, all’inchiesta aperta dal sostituto procuratore Gemma Gualdi, per il reato di accesso abusivo al credito, potrebbe aggiungersi una denuncia del M5S. Contro Rimini Fiera e i vertici dirigenziali. ‘Sto aspettando che trascorra un mese dalla mia ultima richiesta di documentazione avanzata al presidente di Rimini Fiera, Lorenzo Cagnoni - annuncia la consigliere comunale M5S, Carla Franchini - dopodiché, se non avrò questi atti relativi al numero dei dipendenti, a quanto si spende per i loro stipendi, alle consulenze affidate a professionisti esterni, agli appalti, insomma, all’intera gestione di questa partecipata del Comune, dal 18 febbraio comincerò a valutare quale sarà la strada che dovrà imboccare il mio esposto: Tar? Autorità nazionale anti corruzione? Difensore civico regionale? Procura della Repubblica di Rimini? Qualcuno dovrà stabilire chi avrà ragione: se Cagnoni che dice che non è tenuto a dare informazione sulla gestione della società, oppure io che sostengo che il Comune deve sapere come vengono investiti i soldi della comunità’”, NuovoQuotidiano (p.4).
Dove vanno a finire i soldi delle multe? “Con i proventi delle multe il Comune assumerà 18 agenti di polizia municipale, a tempo indeterminato ma stagionali, per sei mesi a partire da maggio 2014, e non più per quattro mesi come accadeva in passato. E’ uno dei punti chiariti ieri mattina nella seduta delle commissioni congiunte II e V nell’aula del consiglio comunale, alla presenza fra gli altri dell’assessore Sadegholvaad e del comandante Talenti. La discussione era stata richiesta da Carla Franchini (M5S) presidente della II commissione, ed è stata lei a ricordare quali siano i vincoli di legge per la destinazione del 50% degli incassi dalle sanzioni amministrative per le inosservanze al codice della strada”, LaVoce (p.17).
“Vuole mandare i cani poliziotto in spiaggia per contrastare l’abusivismo commerciale e allo stesso tempo multare i clienti: Gioenzo Renzi (Fratelli d’Italia). Il Comune boccia la prima idea, ma sulla punizione dedicata agli acquirenti apre la porta: è una possibilità da mettere in campo… La commissione di ieri mattina (altro articolo in pagina) era stata convocata dal presidente Carla Franchini ( M5 S) per fare luce sull’utilizzo delle risorse provenienti dalle contravvenzioni al codice della strada. Due numeri: il bilancio 2012 prevedeva 7,5 milioni, ne sono entrati 6,9, il 2013 ne ha previsti 7,4 (cifra poi abbassata di 300mila euro per via della novità di uno sconto del 30 per cento nei pagamenti entro cinque giorni)”, CorriereRomagna (p.7).
Asl Romagna. “Ieri mattina in Provincia è andata in scena una speciale seduta della Conferenza dei sindaci dell’area riminese. Il programma offriva l’audizione del nuovo direttore generale dell’Ausl unica della Romagna, Andrea des Dorides. “Un po’ di rumba”. Il presidente provinciale Stefano Vitali (Pd) ha subito fatto capire qual era l’aria. «I territori chiedono di essere protagonisti, anche e soprattutto in un nuovo ambito di area vasta - ha detto -. Di essere protagonisti, di poter incidere sulle scelte e, soprattutto, di avere risposte immediate sulle nuove modalità organizzative, gestionali e operative che un cambiamento di questa portata comporta»… Il nuovo amministratore dell’Asl di Romagna, Andrea des Dorides, ha ricordato a tutti di essere nella fase di partenza, in un sistema sanitario che conta 16mila professionisti. «Un percorso va condiviso con questi professionisti, che devono essere protagonisti. Va individuato quel sistema di governance che permetta ai territori di essere protagonisti, forme di decentramento sono necessarie, il rischio in mancanza di questo sarebbe un irrigidimento burocratico»”, Corriere (p.8).
11 02 2014 | Rimini | Multe, le “distrazioni” del Comune
Rimini | Multe, le “distrazioni” del Comune
L’inghippo forse c’è e adesso gli uffici dovranno dare una risposta. Oggi in commissione in comune a Rimini si è parlato della destinazione dei proventi dalle multe della municipale. La previsione per il 2014 (con la possibilità dello sconto del 30 per cento sulla sanzione pagando entro cinque giorni dalla data della violazione contestata) è di 6,5 milioni. Adesso però si sta parlando del consuntivo 2013 che vede abbassare di circa 300mila euro una previsione di 7,4 milioni (nel 2012 si è alla fine registrato un introito di 6,9 milioni su una previsione di 7,5).
E’ il presidente della seconda commissione Carla Franchini a far notare che qualcosa potrebbe non andare nel riutilizzo delle somme di anno in anno racimolate. Si fa riferimento al 50 per cento della cifra ila cui destinazione è vincolata è per legge. Secondo il consigliere a 5Stelle non si potrebbe usarla, infatti, come fa ad oggi il Comune per i pagamenti di alcune imposte al Pra. La cosa, anche se per ora Franchini non chiederà aiuto alla Corte dei conti per verificare la sua tesi, ha messo in allarme gli uffici e ha richiesto in commissione la presenza del dirigente Bellini.
Questa somma vincolata, rileva Franchini, “deve essere destinata al ‘potenziamento delle attività di controllo e di accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale, anche attraverso l'acquisto di automezzi, mezzi e attrezzature dei Corpi e dei servizi di polizia provinciale e di polizia municipale’, o ancora ‘ad altre finalità connesse al miglioramento della sicurezza stradale’ che possono riguardare la manutenzione delle strade di proprietà e delle barriere, interventi per la sicurezza degli utenti deboli, quali bambini, anziani, disabili, pedoni e ciclisti, o meglio ancora per il ‘finanziamento di progetti di potenziamento dei servizi di controllo finalizzati alla sicurezza urbana e alla sicurezza stradale’, nonché da destinare a ‘progetti di potenziamento dei servizi notturni e di prevenzione delle violazioni’ e ad ‘assunzioni stagionali a progetto nelle forme di contratti a tempo determinato e a forme flessibili di lavoro, ovvero al finanziamento di progetti di potenziamento dei servizi di controllo finalizzati alla sicurezza urbana e alla sicurezza stradale, nonché a progetti di potenziamento dei servizi notturni e di prevenzione delle violazioni’”.
Legge alla mano, Franchini fa notare che le spese per il personale possono essere coperte anche dalla quota ricavata grazie ai rilevatori elettronici. Il consigliere a 5Stelle, che parla quindi di “distrazione” degli uffici, si domanda, dunque, incoraggiata anche da altri consiglieri di minorana come Giuliana Moretti e Gennaro Mauro (Ncd): non sarebbe meglio assumere personale da destinare non solo alla sicurezza stradale, ma anche alla lotta al commercio abusivo? O potenziare l’uso di unità cinofile, anch’esse per il contrasto ai vu’ cumpra’? Sono 4 infatti i cani che a breve, ha riferito l’assessore Jamil Sadegholvaad in commissione andranno a coadiuvare le attività della polizia municipale a breve, a tutela degli agenti.
Rispetto alla possibilità di incrementare il personale stagionale il dirigente Bellini ha risposto che la strategia del Comune è stata quella di assumere a tempo indeterminato 18 persone che lavoreranno stabilmente sei mesi l’anno e che acquisteranno competenze tali da renderli maggiormente incisivi ed esperti rispetto ad ausiliari sempre diversi di anno in anno.
11 02 2014 | Rimini | Qualità dell’aria, Rimini maglia nera per la Romagna
Rimini | Qualità dell’aria, Rimini maglia nera per la Romagna
Rimini con 68 sforamenti è seconda solo a Parma (80) in fatto di presenza di polveri sottili nell’aria. La classifica va avanti con Bologna (57), Reggio Emilia (56), Modena (51), Ferrara (51), Ravenna (48) e infine Piacenza (43): tutto in Emilia, ad eccezione di Rimini, quindi. Promosse le altre romagnole Forlì, con 28 sforamenti, e Cesena con 15.
I dati sono stati resi noti da Legambiente, che parla di vera e propria emergenza sanitaria, in presenza di un aumento di patologie soprattutto tra anziani e bambini. “Anche quest’anno - precisa Lorenzo Frattini, presidente di Legambiente Emilia-Romagna - vogliamo portare l’attenzione sul fatto che gli interventi debbano andare prioritariamente a tutelare la salute dei bambini. Per questo torniamo a chiedere che i comuni lavorino per allontanare il traffico vicino alle scuole, attraverso la pedonalizzazione delle vie adiacenti gli edifici scolastici, la creazione di “zone30” e di percorsi casa-scuola a piedi e in bicicletta, per una maggiore tutela della salute dei più piccoli”.