tortora-chiaroRiccione | Tassa di soggiorno, gli albergatori chiedono rinvio

 

Hanno preso carta e penna e hanno scritto al sindaco Massimo Pironi poche chiare righe, nero su bianco. Gli albergatori di Riccione, alle prese con la neonata tassa di soggiorno (l’esordio nel bilancio di previsione 2013 approvato poche settimane fa dal consiglio comunale della Perla) hanno già notato che la cosa non ingrana. E non per loro defezione. A muovere la categoria verso la composizione della missiva sono state due mail inviate dal Comune oggi, sui cui contenuti lamentano indicazioni poco precise accanto al fatto che non tutti gli imprenditori le avrebbero ricevute.
“Le facciamo presente che a 17 giorni dall’applicazione dell’imposta di soggiorno i nostri albergatori non hanno ancora ricevuto un’adeguata e completa informazione su come riscuotere i soldi da voi richiesti al termine della vacanza a Riccione”, scrivono il presidente e il direttore di Aia, Bruno Bianchini e Luca Cevoli.
“Le difficoltà in cui la sua amministrazione sta mettendo gli albergatori è gravissima”, dicono Bianchi e Cevoli. “La gestione di una struttura ricettiva è fatta da diverse persone, organizzata a gestire nel miglior modo le tante pratiche burocratiche a cui siamo obbligati da Stato, Regione, Provincia, Comuni e organi ispettivi. Le chiediamo pertanto di procrastinare di 15 giorni la data di inizio della riscossione dell’imposta con un provvedimento urgente a salvaguardia della corretta gestione dell’imposta e delle nostre imprese”.

mattoneRimini | Inchiesta catanese su pedofilia, arrestato un riminese

 

Un uomo di 41 anni di Roma che riprendeva immagini di se stesso mentre abusava sessualmente della figlia di 9 anni è tra le quattro persone arrestate dalla polizia postale nell’operazione contro la pedofilia sul “deep web” coordinata dalla Procura di Catania. Una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere per abusi sul figlio di 10 anni è stata notifica alla donna, già arrestata mesi fa, perché adescava minorenni travestita da suora. La polizia ha ora individuato varie chiese della Provincia di Torino dove la finta suora avvicinava i bambini. Il terzo arrestato è un torinese di 28 anni che aveva archiviato nel computer 75 mila file pedopornografici di un dodicenne da lui adescato su Facebook e li divulgava nel deep web. Arrestato infine un uomo di Rimini.
Nove in tutto gli indagati dell’operazione: oltre ai quattro arrestati ci sono cinque denunciati, che si muovevano in rete per vendere le foto e i video pedopornografici. L’indagine, hanno detto il procuratore di Catania Giovanni Salvi e l’aggiunto Marisa Scavo, è nata da un monitoraggio della rete internet ed in particolare di una bacheca virtuale in cui pedofili si scambiavano materiale che presentavano come autoprodotto. Indagando sulla donna che vestita da suora che abusava del figlio, analizzando il volto del ragazzino e persino le piastrelle di ceramica sul muro di una cucina dove si svolgevano gli abusi, gli agenti avevano individuato la donna, arrestata vari mesi fa. Ulteriori indagini sui contatti di costei on line, gli investigatori sono risaliti agli altri pedofili. (Agi)

tortora-chiaroRimini | Spina, un romagnolo, nel direttivo di Fare

 

Il candidato del Comitato Fare della provincia di Rimini, Carlo Rufo Spina, 31enne avvocato, è stato eletto (unico rappresentante della Romagna) nel direttivo regionale del movimento politico che dopo essere cresciuto attorno alla figura carismatica di Oscar Giannino ha eletto la scorsa settimana Michele Boldrin, economista tra i fondatori di Fare, presidente nazionale.
“Spina avrà ora il compito, insieme agli altri componenti il direttivo regionale, di far crescere ed evolvere il movimento sul territorio oltre l'1,2% (2.400 voti in provincia) conseguito alle elezioni e di contribuire a trasmettere le istanze romagnole in sede regionale, promuovendo al contempo l'aggregazione con le altre istanze riformatrici presenti nella società”, spiega Marco Rossi, referente del Comitato Fare “Cavour” della provincia di Rimini.

Lunedì, 13 Maggio 2013 15:09

sagrada familia

Mercoledì 15 maggio alle 20,45 nella sala teatro del seminario vescovile di Rimini sarà proiettato il documentario Cercando le sette chiavi. Antoni Gaudí artista e mistico di Massimo Manservigi. Alla proiezione, che sarà aperta a tutti, parteciperà anche il regista

neroRimini | Presentato il Bff alla Casa del cinema a Roma. In programma Capossela e Marescotti

 

E’ stato presentato oggi a Roma alla Casa del cinema la 31esima edizione del Bellaria film festival che si svolgerà a Bellaria-Igea Marina dal 30 maggio al 2 giugno prossimi. Venerdì 31 tornerà anche il ‘Ruggito del coniglio’. Il 2 giugno gran finale con Capossela.
A svelare il programma è stato il direttore artistico Fabio Toncelli. Tre le sezioni competitive: “Italia Doc” dedicata a produzioni cinematografiche documentarie italiane inedite e non, “Radio Doc” che conferma la particolare attenzione del Bff verso documentari e reportage radiofonici e, a grande richiesta, torna per il terzo anno di seguito “Cortoconiglio”, concorso riservato ai cortometraggi realizzati dagli ascoltatori della popolarissima trasmissione radiofonica Il Ruggito del Coniglio che tornerà in diretta da Bellaria venerdì 31 maggio. I due conduttori Marco Presta e Antonello Dose affiancheranno, come ormai da tradizione, il direttore Fabio Toncelli nella cerimonia di apertura.
Nel dettaglio, la serata di venerdì 31 maggio sarà dedicata a Daniele Vicari al quale sarà consegnato il “Premio Casa Rossa alla Carriera”, con la seguente motivazione. La premiazione sarà seguita da un incontro tra il cineasta romano e il pubblico del Bff moderato dal giornalista Maurizio Di Rienzo.
La giornata di domenica 2 giugno vedrà due protagonisti d’eccezione: Vinicio Capossela che torna a Bellaria dopo tre anni e Ivano Marescotti. Capossela incontrerà il pubblico e presenterà in anteprima assoluta un estratto del documentario “La faccia della terra” che ha realizzato in Grecia con Andrea Segre. Nel corso dell’incontro al cantautore verrà consegnata la cittadinanza onoraria di Bellaria-Igea Marina.
Ivano Marescotti presenterà al festival “Viaggetto nella Pianura", scritto e diretto da Francesco Conversano e Nene Grignaffini. "Viaggetto nella Pianura", spiegano Conversano e Grignaffini, è "l’occasione per ri-scoprire e narrare i luoghi della bassa emiliano-romagnola, per riappropriarsi di una serie di valori propri di questa terra quali l’accoglienza, la disponibilità allo scambio tra le culture e la solidarietà, il senso di appartenenza, l’etica del lavoro, la vocazione alla creatività e all’invenzione, l’attenzione e la sensibilità alla cultura e alla conoscenza".
In programma anche appuntamenti specifici con le rassegne “Panorama internazionale”, organizzata in collaborazione con Biografilm Festival di Bologna e “Le opere e i giorni”, dedicata ai documentari storici completeranno il programma, a cui se ne aggiungerà uno dedicato alle nuove tecnologie e i nuovi linguaggi del cinema del reale con la sezione Bellaria Doc Lab.

tortora-scuroRimini | BdR a bilancio, raccolta diretta a 608mln. Confermato cda

 

L’assemblea dei soci di Banca di Rimini riunitasi presso il palacongressi, ha approvato ieri il bilancio d’esercizio 2012, anno in cui il cda ha portato a compimento il piano di risanamento successivo all’amministrazione straordinaria. A snocciolare i numeri è stato il presidente della Federazione Bcc Emilia Romagna, Giulio Magagni.
In crescita gli aggregati patrimoniali, con una raccolta diretta a 608,8 milioni di euro (aumento del 4,06 per cento rispetto all’esercizio precedente), “a conferma della fiducia che da sempre la comunità locale affida alla banca. Fiducia che Banca di Rimini ricambia impiegando il 100 per cento della raccolta a favore di famiglie ed imprese del territorio”. Il nuovo credito deliberato nel 2012 è stato di 112 milioni di euro, ed i contributi di beneficienza e sponsorizzazione a eventi ed associazioni territoriali pari a 600mila euro.
Significativo, inoltre, il patrimonio netto, superiore ai 100 milioni di euro, per un CORE TIER I del 18,44 per cento, superiore alla media nazionale del Credito Cooperativo pari al 14,9 per cento.
Il margine d’intermediazione è pari a 31,1 milioni di euro, in aumento del 27,60 per cento rispetto all’esercizio 2011
L’operazione straordinaria di rettifica di valore sui crediti effettuata da Banca di Rimini in risposta all’appello rivolto da Banca d’Italia a tutto il sistema, si è concretizzata con un accantonamento di 32,7 milioni di euro che, considerati i costi e gli oneri amministrativi, ha portato a una perdita netta di esercizio di euro 13,9 milioni.
E’ stato inoltre riconfermato l’intero consiglio d’amministrazione nelle persone di Cesare Frisoni, Anna Maria Annibali, Maurizio Casadei, Francesco Cavalli, Carlo Forlani, Lorena Montebelli, Oliviero Morri, Carlo Savioli e Luciano Vignoli in qualità di Consiglieri.

Lunedì, 13 Maggio 2013 10:38

GIORNALAIO 13.05.2013

giornalaioNuovo lungomare con ciclabile intasato e pericoloso. A Viserbella negata pista colorata. Piano spiaggia: niente giochi per chi è in regola. Tassi usurai, i costruttori portano le banche in tribunale

 

Nuovo lungomare tanti problemi, ilRestodelCarlino (p.4), dalle estenuanti code agli scooter in moto sul marciapiedi. “I parcheggi per i motocicli erano occupati quasi in ogni ordine di posto ma più di un passante si è lamentato per essersi visto gli scooter circolare a motore acceso sul marciapiede. «Ma che roba è?» si è lasciato scappare Marco, arrivato da Bologna. Le due ruote rischiano di creare altri problemi alla nuova viabilità. Ieri non sono mancati i clacson impazziti e le ‘inchiodate’ e per poco si è evitato l’incidente in più casi. Con la fila delle auto sull’unica corsia rimasta, gli scooter continuano imperterriti a sorpassare sulla sinistra, ma a sinistra si trovano i parcheggi con le auto che uscendo a marcia indietro difficilmente riescono a vedere chi sopraggiunge in sorpasso”.
Due piste ciclabili e due misure. Quella che sta nascendo sul lungomare non solo è ampiamente coccolata dal Comune, ma è pure colorata. A quella di Viserbella (brutta, lontana dagli occhi e dal cuore) viene negato il tocco cromatico perché tanto poi si stinge. Il caso è sollevato da Gianluca Tamburini, consigliere comunale a 5 Stelle. La pericolosità della pista di Viserbella è ben nota. Movimento 5 Stelle e Idv hanno affrontato la questione in due interrogazioni. Oggi Tamburini (M5S) ricorda di avere evidenziato tre aspetti disattesi nella ciclabile: continuità, precedenza e riconoscibilità. «Per rimediare almeno in parte - aggiunge - chiedemmo di colorare la pista ciclabile di Viserbella». Risposta? La sintetizziamo: la colorazione ha costi elevati, comporta una manutenzione impegnativa, è poco resistente, la colorazione svanisce presto. Parole che sollevano una serie di domande. «A Marina centro tira forse un vento diverso o passano bici più gentili? Non servirà manutenzione? Oppure esistono cittadini di serie a e di serie b?”, CorriereRomagna (p.6).

 
Piano spiaggia: niente giochi anche per chi si è messo in regola. “«ABBIAMO adeguato lo stabilimento alle norme del piano spiaggia, rispettato le richieste nello smontare le attrezzature al termine della scorsa stagione balneare, ed ora non possiamo rimontare i giochi per i bambini». Una beffa, per Flavio Muccioli, titolare del bagno 108-109, Playa del sol a Riccione, uno dei ‘superbagni’ che negli ultimi 3 anni si è rifatto il look investendo centinaia di migliaia di euro. La cosa paradossale, spiega la famiglia Muccioli, è che l’aver adeguato lo stabilimento a quelli che erano i dettami del piano spiaggia, rischia ora di essere un impedimento al montaggio dell’area giochi. «Abbiamo ridotto, come prescritto dalle norme, le superfici delle cabine di un 30%, oltre a riqualificare il bagno con piscine e altri servizi. Questo ha permesso di ampliare il cannocchiale visivo offrendo a chi passeggia sul lungomare, la possibilità di poter vedere il mare». Il tanto contestato cannocchiale visivo alla Playa del sol è stato rispettato. Ma ora «ci dicono che i giochi lo coprono»”, ilCarlino (p.5).


Aeradria non naviga in buone acque e il presidente della Provincia, socia di maggioranza, StefanoVitali sbotta su Facebook. “Leggiamo le parole che il presidente Stefano Vitali ha postato ieri su Facebook . «Siccome quando serve trapelano informazioni, non mi sembra sia ancora trapelato niente da parte della solerte procura sulle risultanze di un circostanziato esposto che riguarda un importante istituto di credito locale. Mah. Due pesi due misure?». Passo indietro 1. Sul Corriere di ieri si dava risalto a un passo in avanti nell’inchiesta dedicata alla società che gestisce l’aeroporto. In particolare al nuovo interrogatorio previsto per il presidente di Aeradria Massimo Masini, in veste di indagato. Le ipotesi di reato per Masini e il cda sono falso in bilancio e due violazioni della legge fallimentare. La notizia degli interrogatori (che potrebbero iniziare domani) viene interpretata come un nuovo impulso all’inchiesta penale. Tutto ciò mentre da parte del Tribunale si attende il via libera o meno al concordato di continuità. Ricordiamo che Aeradria ha accumulato perdite per una trentina di milioni”, Corriere (p.3).


Corsa contro il tempo per i costosi adeguamenti antincendio, mancano circa 800 alberghi all’appello, Corriere (p.3). L’associazione albergatori continua a non guardare di buon occhio una eventuale ulteriore proroga. “«In tanti - commenta la presidente Patrizia Rinaldis - stanno presentando domanda adesso o stanno terminando i lavori di adeguamento. Spero che nessuno, nonostante le tante autorizzazioni da chiedere, sia costretto a scendere sotto i 25 posti letto. Ci è stato chiesto un impegno enorme ed è giusto che sia premiato chi si è adeguato»”.


Tassi usurai, i costruttori portano le banche in tribunale, ilCarlino (p.3). “I COSTRUTTORI portano le banche in tribunale, accusandoli di «tassi usurai». Mutui, leasing, affidamenti, conti correnti. Le perizie tecniche preliminari di parte, commissionate dall’imprenditore Renato Ricci (già socio del compianto Gianni Fabbri al Pascià e al Pineta di Milano Marittima), sugli interessi chiesti a una trentina di imprenditori del settore costruzioni, da parte di una quindicina di banche del territorio, hanno portato a risultati sorprendenti. E all’avvio di procedimenti giudiziari in sede civile. «Nel 93 per cento dei casi esaminati dal commercialista da me incaricato per conto di questi imprenditori — spiega Ricci — il risultato indicava violazioni di vario tipo da parte degli istituti di credito». A quel punto Ricci si è rivolto, carte alla mano, a un avvocato civilista riminese, Stefano Paglierani, «per portare avanti il discorso del recupero di quanto versato indebitamente». Una somma, quella che emerge dalle perizie di parte, di 6 milioni e 380mila euro”.

 
La guerra delle scuole continua. La Provincia continua a non riuscire a offrire al Valgimigli una soluzione che non sia a scapito di un’altra scuole. Dopo l’Einaudi di Viserba che ha scongiurato il trasferimento, adesso remore dal Belluzzi, Corriere (p.5). “I professori del Belluzzi si oppongono alla Provincia, non vogliono stringersi per fare spazio alle classi del Valgimigli e minacciano di incrociare le braccia. Il presidente Stefano Vitali (Pd) non la prende molto bene e non fa neppure finta che non sia così. Dedica ai docenti una parola chiara. «Vergogna»”.
“La rabbia è “strutturale”. Quella dell’istituto per geometri “Belluzzi”, ad esempio, che da oggi «è in agitazione». Ancora da decidere le forme della protesta, il tipo di programma che seguiranno le giornate e quanto questo possa incidere sul normale percorso della didattica. La certezza sono le motivazioni che hanno prodotto lo stato di agitazione. Il personale del “Belluzzi”, compatto in una lettera indirizzata al dirigente scolastico, al consiglio d’istituto, alla Provincia e ai sindacati, spiega di «non poter accettare con rassegnazione la proposta della Provincia di Rimini di trasferire l’intero triennio del liceo linguistico Valgimigli per almeno dieci classi nei locali del Belluzzi sia al piano terra che al primo piano»”, NuovoQuotidiano (p.3).


Economia. “Oltre un centinaio di aziende del nostro territorio ha provato a fare un’analisi del suo stato di salute in ambito “ricerca e sviluppo” grazie all’“Osservatorio Innovazione Emilia-Romagna 2012” del Cise (Centro innovazione e sviluppo economico) della Camera di Commercio di Forlì-Cesena, con un’indagine realizzata tramite un questionario strutturato e sottoposto a un campione di 1.572 imprese emiliano- romagnole, distribuite in modo da essere rappresentative dell’articolazione per province (113 quelle riminesi coinvolte) e per settori economici di attività… L’effettiva portata dell’innovazione. Considerando la capacità innovativa delle imprese, emergono alcune criticità di rilievo. Un primo punto critico, da mettere certamente in evidenza, indica che quasi la metà (48,7 per cento) delle aziende intervistate di Rimini dichiara di non aver introdotto alcuna innovazione nell’ultimo triennio. Si è così potuto osservare che la quota di imprese non innovative si riduce significativamente al crescere delle dimensioni delle stesse, tanto che le imprese non innovative di Rimini risultano tutte di piccole dimensioni. E rispetto al settore economico si ravvisa una più elevata quota di imprese non innovative nel settore della moda, del legno e dei mobili, sia a livello provinciale che regionale”, NQ (pp.12-13).

 
RIMINIWELLNESS ha fatto boom. Manca solo l’ufficialità, ma l’obiettivo dei 230mila visitatori è stato ampiamente centrato”, ilCarlino (p.2).


Nove bar dubbiosa. “«Ancora non si è detta l'ultima parola, ma a questo punto siamo quasi sicuri: la Nove bar quest'estate non si farà». Marco Poziello, uno degli organizzatori dell'evento, è quasi certo – si sbilancia sulla percentuale, «no all' 80%” - e, dopo qualche settimana di incertezza (“è da giorni che ci telefonano in tanti, tutti a chiedere se si farà”), pare che i tanti riminesi amanti della pedalata etilica che tanto successo ha avuto e tanto ha fatto discutere in passato potranno mettersi il cuore in pace – per quest'anno almeno, in futuro si vedrà»”, NQ (p.5).


Intervista di NQ (p.6) al presidente provinciale di Confcommercio Gianni Indino.

Sabato, 11 Maggio 2013 10:18

GIORNALAIO 11.5.2013

giornalaioDemanio, corte conti boccia proroga 2020

 

Demanio. “LA CORTE dei Conti ‘boccia’ alcuni degli ultimi provvedimenti del governo Monti, perché giudicati senza la necessaria copertura finanziaria. Tra questi il Decreto Sviluppo, e quindi la proroga dal 2015 al 2020 delle concessioni balneari, ipotizzando un «danno erariale per lo Stato». La relazione è stata pubblicata mercoledì. Per bagnini e chioschisti torna l’incubo del bando dopo il 31 dicembre 2015? «Questo provvedimento — sostiene l’assessore regionale al Turismo Maurizio Melucci — è ininfluente a riguardo. E’ la Corte Costituzionale che ha il potere di abrogare le leggi dello Stato. La Corte dei Conti ha solo ripreso le perplessità espresse al tempo della proroga, lo scorso dicembre, dalla Ragioneria centrale dello Stato. Non influisce né sulla legge italiana né sulla proroga dell’Unione europea». Tesi confermata dal parlamentare del Pdl Sergio Pizzolante: «Non ci sono conseguenze dirette. La Corte solleva una questione di natura economica. Certo, si tratta comunque di un segnale da tenere presente: è importante che il nuovo governo riprenda al più presto in mano la materia». Sul fatto che l’intervento della magistratura contabile non ‘cancelli’ la proroga concorda l’avvocato amministrativista Luigino Biagini”, ilRestodelCarlino (p.9).
“La Corte europea, come già fatto, potrebbe fare pagare all’Italia una multa da diversi milioni euro per non avere rispettato le regole, uguali per tutti, all’interno della Comunità europea. E non solo: i giudici hanno anche chiarito che «in secondo luogo si potrebbero verificare minori entrate in conseguenza del differimento dell’adeguamento al valore di mercato dei canoni concessori». In pratica si contesta che gli stabilimenti, in questi cinque anni, continuerebbero a pagare gli stessi canoni senza una valutazione al rialzo come più volte richiesto dalla stessa Corte. La pesante accusa, insomma, è che il governo abbia concesso la proroga in dicembre senza tenere conto delle minori entrate che arriveranno”, CorriereRomagna (p.3).


Problemi per i cantieri di Marina centro. “FERVONO i lavori per la demolizione della Sangiovesa al mare, anche se sarà molto difficile riuscire a riaprire il ristorante (che probabilmente cambierà nome) in tempo per l’estate. Ma adesso sul cantiere pende un esposto alla Procura di Rimini, presentato dall’avvocato Graziana Bettuelli per conto di alcuni residenti del condominio di cui fa parte il locale. NELL’ESPOSTO si segnala soprattutto la mancanza di sicurezza del cantiere. Secondo i condomini non è stato recintato a dovere, ci sono fili elettrici che penzolano dai muri e i contatori elettrici sono stati lasciati incustoditi. Inoltre non sarebbero indicati il responsabile della sicurezza e la direzione lavori”, ilCarlino (p.11).


Dal consiglio. “Non si è fatta attendere la risposta di Acer in merito alle segnalazioni dei cittadini sulle condizioni del condominio della Gaiofana, inaugurato solo due anni fa. Acer, che gestisce l'immobile, precisa innanzitutto che la “denuncia” dei cittadini «riguarda le parti comuni condominiali e non i singoli appartamenti che invece risultano in ordine e perfettamente funzionanti». Quanto alle “pecche” segnalate, Acer assicura il proprio impegno affinché la ditta costruttrice intervenga sugli avvallamenti dei percorsi pedonali, nonché sulle infiltrazioni presenti nei garage che «risultano localizzate solamente in pochi punti e derivano da infiltrazioni di acqua piovana». «Il malfunzionamento degli ascensori e del cancello automatico - continua Acer - è dovuto agli sbalzi di tensione derivanti direttamente dal servizio di distribuzione Enel e questo problema non riguarda solo il fabbricato gestito da Acer Rimini bensì tutti quelli della zona»”, NuovoQuotidiano (p.4). “Il consiglio comunale ha approvato giovedì pomeriggio le modifiche al regolamento della tassa di soggiorno. Sono state introdotte le agevolazioni per le famiglie che soggiornano con due o più figli minori, estendendo l'esenzione anche a chi ha tra i 14 e i 18 anni, e per gli anziani che viaggiano in gruppi organizzati da enti pubblici locali. Accanto a queste però il Consiglio ha dato il via libera ad altre due esenzioni, introdotte con un emendamento della maggioranza: una a favore delle persone con un’invalidità del 100% e un’altra per gli accompagnatori di chi è invalido al 100% e percepisce un’indennità di accompagnamento”, NQ (p.3).


Simpatizzanti 5Stelle sotto inchiesta. “Lunedì scorso il Fatto Quotidiano gli aveva dedicato un ampio servizio descrivendo lo sbarco di Beppe Grillo nelle fabbriche rosse romagnole, e raccontando di come Giordano Emendatori il giorno prima delle elezioni di febbraio avesse proiettato sul maxischermo della sua azienda, la Mec3 di San Clemente leader nel settore della gelateria artigianale e della pasticceria, la scritta “Io voto Movimento 5 Stelle”, così da comunicarlo a tutti i suoi 300 dipendenti. Giovedì scorso però è toccato all’Unione Sarda far sobbalzare sulla sedia lo stesso Emendatori, 62 anni, raccontando dell’inchiesta del sostituto procuratore Paolo De Angelis della Procura di Cagliari che ha fatto sequestrare diversi aerei privati riconducibili a undici imprenditori, tutti indagati per il reato di contrabbando. Tra questi c’è pure il fondatore della Mec3, che nel dicembre scorso ha ricevuto il premio “Made in Rimini 2012” dalla Provincia di Rimini, con tanto di elogi dal presidente Stefano Vitali. Secondo l’accusa, gli undici indagati importavano velivoli dagli Stati Uniti senza però pagare l’Iva, facendoli passare dalla Danimarca dove non è previsto il pagamento dell’imposta alla dogana. A quel punto la triangolazione si concludeva con la complicità di alcune società di “trust”, tra cui un’intermediaria austriaca, che facevano rientrare gli aerei in Italia. La sezione aerea di manovra della guardia di finanza di Elmas, provincia di Cagliari, è risalita a quelli che ritiene i veri proprietari di questi mezzi, finendo per metterli sotto sequestro. Così nei giorni scorsi i finanzieri di Rimini hanno messo i sigilli al Cirrus SR22 di Emendatori”, LaVocediRomagna (p.11).

 
Inchiesta Woodcock, assolto Amati. “L PRINCIPE e il banchiere. Quest’ultimo, sammarinese, è Mario Amati, figlio di Lucio, all’epoca consigliere del Credito Sammarinese. Il primo invece è nientemeno che Vittorio Emanuele di Savoia, e ad accumunarli è l’inchiesta di Potenza, guidata dal pubblico ministero Henry John Woodcock, battezzata ‘L’affare San Marino’… Secondo la ricostruzione fatta dagli investigatori, la banca del Titano era il terminale di denaro, almeno tre milioni di euro, di provenienza illecita. Soldi, per gli inquirenti, direttamente riconducibili a Vittorio Emanuele di Savoia, arrivati in quel di San Marino attraverso alcuni personaggi che frequentavano il ‘giro’ del principe e che conoscevano anche Amati. Due in particolare, i quali in un paio di telefonate intercettate dagli investigatori parlavano di un certo ‘Carlo’ che sarebbe andato dal sammarinese per aprire un conto corrente nella sua banca del Titano. Ipotesi però che, secondo il gip, non hanno mai trovato alcun riscontro, dal momento che di quei soldi non si è mai trovata traccia”, ilCarlino (p.3).

2bRimini holding a bilancio. Palacongressi: sprofondo rosso

 

In consiglio comunale, a proposito del dibattito sul bilancio preventivo di Rimini Holding (la società che detiene tutte le partecipazioni di palazzo Garampi) le attenzioni si sono concentrate soprattutto sul nuovo bando di gara di cessione di Rimini Servizi, la società proprietaria delle reti del gas cittadino. Ma anche su Rimini Congressi, la società capofila del Palacongressi, il documento presentato contiene informazioni che destano non poche preoccupazioni.

 
Detta in modo spicciolo, si conferma che il Palacongressi è un pozzo senza fondo di debiti. Rimini Congressi ha tre soci paritari: il Comune (attraverso la Holding), la Provincia e la Camera di Commercio. La società detiene la maggioranza assoluta di Rimini Fiera e della Società del Palazzo dei Congressi. L’andamento di Rimini Congressi, che ha sul groppone un mutuo di 46,5 milioni di euro contratto per la costruzione dell’astronave di via della Fiera, dipende quindi da quanto Fiera e Palacongressi riescono a produrre.


Il piano finanziario prevedeva che le rate del mutuo fossero pagate fino al 31 dicembre 2012 dai soci e dal 2013 in poi dai dividendi e dalle riserve di Rimini Fiera. Ora si scopre che questo non sarà possibile perché Rimini Fiera, che ha chiuso con un attivo di appena 909 mila euro mentre il Gruppo ha chiuso in passivo per 569 mila euro, non è in grado di distribuire dividendi che possano coprire le rate del mutuo.


Si è inoltre venuti a sapere che la Provincia di Rimini, per sostenere i problemi finanziari di Aeradria, non ha pagato alcune quote del mutuo relative agli anni 2011 e 2012, per un totale di 3 milioni di euro. Rimini Congressi ha dovuto chiedere agli altri due soci (la Holding del Comune e la Camera di Commercio) di anticipare di sei mesi il pagamento delle rispettive quote, ma il buco rimane e dovrà essere sanato.


Per far fronte all’emergenza si è lavorato di ingegneria finanziaria. Per il 2013, e solo per questo anno, Rimini Congressi può pagare alla banca (il Monte dei Paschi di Siena) esclusivamente gli interessi rimandando il pagamento delle quote capitale. Inoltre i tre soci dovranno negli anni 2014 e 2015 compiere un versamento (in conto futuro aumento di capitale) di 750 mila e 1 milione 220 euro ciascuno.


La relazione presentata in consiglio comunale osserva che le cose potranno andare meglio se in futuro Rimini Fiera tornerà a produrre sostanziosi dividendi e se saranno finalmente venduti i terreni all’angolo di via della Fiera e via Simonini. «E’ superfluo sottolineare – si legge nella relazione – che quale atto propedeutico sarà comunque necessaria una variazione della destinazione urbanistica». Si dovrà cioè, sindaco Gnassi permettendo, dar via libera al mattone.

 
Fin qui ci siamo occupati della società che ha realizzato l’intervento di costruzione del Palacongressi. Le cose non vanno meglio per la società di gestione. Già il bilancio del 2011 aveva chiuso con una perdita di 4,2 milioni: sappiamo tutti dei ritardi dell’inaugurazione e dei danni subiti. Ma il 2012 non ha migliorato granché la situazione: il progetto di bilancio prevede una perdita di 2,8 milioni. Nel corso dell’anno i debiti verso le banche sono cresciuti di 1,8 milioni di euro; la società ha dovuto far ricorso all’accordo ABI che prevede per un anno il pagamento dei soli interessi, con conseguente aumento di un anno della durata del finanziamento.

rossoRimini | Asl unica, Lombardi: C’è pericolo di prevaricazioni, ma il Pd non ci giochi su

 

“Vitali m’informi sulle reali o possibili prevaricazioni di Lusenti”. Si parla di Asl unica e in campo scende anche il consigliere regionale del Pdl Marco Lombardi. Sollecitato dai titoli dei quotidiani locali. Negli ultimi giorni infatti il dibattito attorno all’unificazione delle Asl romagnole si è riacceso. A lanciare l’allarme sul rischio della chiusura di alcuni reparti riminesi, si fa riferimento in particolare a oncologia e chirurgia, è stato il presidente della Provincia di Rimini Stefano Vitali, spalleggiato nei giorni successivi dall’ex sindaco Alberto Ravaioli e dal presidente dell’ordine dei medici Maurizio Grossi, che ha lamentato sui quotidiani questa mattina anche una scarsa trasparenza da parte di Bologna, dove tutte le decisioni sarebbero partorite senza condivisione con i territori.

 
“Faccio mie le preoccupazioni del presidente Vitali, dell'ex sindaco Ravaioli e del Presidente dell'Ordine dei medici dottor Grossi in merito ai pericoli nascosti dietro l'istituzione della Asl unica di Romagna anche perché, devo ammettere, arrivano ben dopo quelle dei consiglieri comunali e provinciali del Pdl che già da tempo mi avevano sollecitato a chiedere all'assessore Lusenti quali fossero le reali intenzioni della Regione in merito”, spiega Lombardi secondo cui “le preoccupazioni sono fondate ed i pericoli evocati ci sono tutti”.

 
“Devo però ricordare – aggiunge Lombardi – che proprio l'assessore Lusenti sia in via formale che informale mi ha sempre rassicurato sul fatto che la Regione non avrebbe esercitato nessuna imposizione, limitandosi ad accogliere eventuali istanze provenienti dal territorio in merito alla costituzione di una unica Asl romagnola. Del resto il fatto che nel resto della Regione non si parli in nessun caso di unificazioni di Asl, dimostra che la risposta di Lusenti era credibile”.


Detto questo, Lombardi pensa di dover fare alcune precisazioni “visto che i protagonisti della vicenda si allarmano perché l'unificazione sembra viaggiare spedita”. “I conti non mi tornano”, dice il consigliere. “O l'assessore Lusenti mi ha mentito quando ha detto che avrebbe accolto solo soluzioni condivise e provenienti dal territorio senza alcuna forzatura regionale, oppure i nostri amministratori locali giocano in maniera maldestra su due tavoli. A Bologna non hanno la volontà o la forza di contrastare il progetto o di indirizzarlo in maniera che non penalizzi Rimini poi, tornati a casa, sulla stampa locale si scagliano contro la Regione matrigna”.


E’ ovvio che se dal presidente della Provincia non arriveranno le risposte chieste da Lombardi a supporto della difesa del territorio, “dovrei prendere atto che queste prevaricazioni non esistono oppure che per ragioni politiche tutte interne al Pd, queste sono accettate anche dagli amministratori riminesi, che però a questo punto per onestà intellettuale, non si devono lamentare a Rimini di ciò che accettano per spirito di partito a Bologna”.

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