24 06 2013 | Rimini | Asili, l’emendamento ‘salva bilancio’
Rimini | Asili, l’emendamento ‘salva bilancio’
L’emendamento consegnato poco prima della chiusura degli uffici alla segreteria del consiglio comunale potrebbe contenere la chiave affinché il bilancio di previsione 2013 del Comune di Rimini possa essere votato anche da chi da una settimana sta dichiarando che non lo avrebbe mai votato, Stefano Brunori dell’Idv. Il nodo da sciogliere è quello relativo al destino degli asili comunali a gestione Asp Cerchio magico e Bruco verde.
Sono 1.500 le firme raccolte dalla petizione dei consiglieri comunali Stefano Brunori (Idv) e Savio Galvani (Fds) della maggioranza e Fabio Pazzaglia (Sel Fare Comune) della minoranza a difesa degli asili a gestione pubblica del Comune di Rimini. Tra i firmatari illustri, oltre al magistrato Pietro Ingroia, anche quella di Lino Gobbi e Antonella Beltrami del Pd. Ci sono anche diversi genitori di Riccione. “Gente che lavora a Rimini – spiega Brunori – e che quindi porta i propri figli qui”. La richiesta della petizione, lo ricordiamo con le parole di Galvani, è quello di “mantenere un sistema educativo che non rinunci al ruolo del pubblico”.
Di queste firme i tre consiglieri si fanno forti per avvalorare le loro richieste alla maggioranza. C'è, però, “un punto dolente nel bilancio – spiega Savio – che ha aperto questo vaso di Pandora, riguarda non il 2013 ma la prospettiva. Si trova al punto 3 e giovedì prossimo scopriremo se saremo riusciti a convincere la maggioranza ad apportare le opportune modifiche”. In pratica, spiega il segretario di Rifondazione, “il punto tre dà una flessibilità nell’azione gestionale che prevede anche la possibilità dell’esternalizzazione degli asili comunali, passando attraverso l’Asp”. Questa precisazione al punto tre, spiega Galvani, allo stato attuale non sarebbe utile perché “è in discussione una legge regionale che avrà l’obiettivo di definire la mission delle Asp, gli indirizzi politici che dovranno perseguire e le modalità attraverso cui accendere i contratti. Mettere nel nostro bilancio quella frase è come anticipare una discussione che andrebbe fatta dopo l’approvazione di questa legge”. Necessario, quindi, secondo i tre consiglieri rinviare la discussione e togliere dal bilancio in votazione giovedì il passaggio incriminato.
Allo scopo Fabio Pazzaglia ha presentato un emendamento, mentre i suoi colleghi di maggioranza ne attendono uno con la firma del sindaco, dopo aver provato a condividere un testo nell’ambito della riunione di maggioranza di mercoledì scorso: “La missione e le linee di indirizzo per la gestione dei servizi affidati all’Asp, con particolare riferimento alla gestione diretta degli stessi, saranno stabiliti da uno specifico contratto di servizio, nel quadro normativo che sarà definito dalla legge regionale in tema di riassetto delle Asp e in armonia con gli orientamenti degli altri comuni dell’Emilia Romagna”. “Se vedrò lo scritto nero su bianco – annuncia Brunori – voterò il bilancio. La nostra non è una lotta personalistica”. Galvani è ottimista. “Nel Pd conoscono la nostra proposta e la condividono. Ci aspettiamo l’emendamento del sindaco”.
Pazzaglia dalla minoranza ha chiaro il suo no al bilancio in toto, ma ritirerà il suo emendamento qualora arrivasse quello condiviso da maggioranza e sindaco. “Non è una crociata contro il privato e noi non siamo tardo comunisti, ma partiamo da dati concreti”, è la precisazione di Fabio Pazzaglia. “Non siamo contro le scuole private, io personalmente non mi sono mai sognato di togliere il contributo comunale al sistema integrato (400mila euro). La nostra posizione e molto più ampia e di buonsenso rispetto a Bologna. Siamo per aumentare i posti nido e per farlo occorre che le due gambe (pubblico e privato) crescano contemporaneamente, invece qualcuno vorrebbe travasare tout court otto asili dal pubblico al privato. C’è però da ricorda che quelli di via Rondine e via Sacco e Vanzetti sono stati realizzati con la tassa di scopo”.
Rispetto alla questione delle insegnanti degli asili Cerchio magico e Bruco verde, “le dipendenti avevano contratto a tempo determinato e la nuova legge Fornero stabilisce che i tempi per il rinnovo contratti a tempo determinato devono essere limitati: a un certo punto devono confluire in un contatto a tempo indeterminato. Ovviamente con l’esternalizzazione si aggira questa condizione. E noi non lo condividiamo. Vogliamo che quelle maestre restino nel libro paga di Asp”. E’ tutta una questione di costi. Un bimbo al comune in una struttura gestita direttamente costa attorno agli 8.800 euro (fascia più alta di reddito) mentre con la gestione Asp si arriva a 5.200 euro a bambini, somma che scende ancora con la gestione privata e che però per la gestione di Asp è in procinto di aumentare. Da qui l’idea di esternalizzare, anche perché il personale al pubblico costa di più al pubblico che al privato. "Periodi di malattia, 104 e quant'altro sono a carico del Comune", spiega Galvani.
Sulla possibilità di referendum, non c’è tra i tre una strategia comune. “Abbiamo raccolto 1.500 firme in tre settimane, senza impegnarci più del dovuto perché ne sarebbero bastate cento, secondo regolamento consiglio comunale”, spiega Galvani. “Lo Statuto – ci tiene poi anche a precisare Galvani – prevede anche raccolta di 5mila firme per il referendum (con quorum al 50 per cento partecipanti). A Rimini si possono fare referendum propositivi, abrogativi e consultivi, senza differenza di trattamento. Se la situazione in futuro lo richiedesse, questa mi sembra una buona prova preliminare per dimostrare che le cinquemila firme sono obiettivo possibile e raggiungibile”. A domanda diretta sull’eventualità per Rimini di un referendum Brunori e Pazzaglia scuotono la testa e dicono di no. Galvani spiega che è un’eventualità che contempla tra le frecce al suo arco.
GIORNALAIO 24.06.2013
Bilancio a Rimini, la maggioranza non si ricuce. Cda Fondazione Carim, un socio anziano scrive lettere contro il compromesso. Agenzie viaggi, il fisco spaventa: affari in calo del 30%
Bilancio 2013 a Rimini, “IL DISSIDENTE è già pronto a sedersi sui banchi della minoranza. «Ma la mia sarà un’opposizione di sinistra. Mentre oggi la maggioranza che governa Rimini ha ben poco di sinistra». Il consigliere Idv, Stefano Brunori, non arretra di un passo. Anche dopo la riunione fiume di qualche giorno fa, convocata d’urgenza dal sindaco Gnassi per cercare di risolvere i problemi sul bilancio. Brunori, che si è presentato all’incontro, non ha mostrato alcun segno di cedimento nonostante l’appello fatto dal coordinatore dell’Idv Vittoria Vitale durante la riunione di maggioranza. E sabato sera non ha partecipato all’infuocato dibattito in consiglio. «A Gnassi l’ho detto chiaro e tondo: se le cose non cambiano, io questo bilancio non lo voto»”, ilRestodelCarlino (p.4).
Fondazione Carim. Previsto oggi l’ingresso di venti nuovi soci, domani il rinnovo del cda. “Nelle ultime settimane inoltre sono andate avanti a ritmo serrato le trattative per comporre il nuovo cda. Ad affiancare il presidente Pasquinelli, nel ruolo di vice ci dovrebbe essere Leonardo Cagnoli, mentre hanno già prenotato una poltrona Mauro Ioli e Gianluca Spigolon. Va segnalato però che non tutti in Fondazione sono entusiasti di questa soluzione di compromesso. Nei giorni scorsi un socio anziano ha preso carta e penna e scritto una lettera aperta per segnalare tutto il suo dissenso oltre che a Comune, Provincia e Camera di commercio, soprattutto al vescovo Lambiasi”, CorriereRomagna (p.5).
Commercio abusivo in spiaggia. “Lotta all’abusivismo commerciale. Bene i blitz nelle abitazioni e nei negozi di Borgo Marina, ma c’è un pezzo della spiaggia riminese che quest’anno sembra ancor più abbandonato a se stesso. E’ la battigia che va dai bagni 100 al 120, più che mai diventata un bazar. Quel tratto di sabbia da anni sembra essere terra di nessuno, ma questa estate la sensazione e che si sia superato ogni limite”, Corriere (p.7).
Feste in spiaggia senza autorizzazione, mille di euro di multa ciascuno per due bagnini, NuovoQuotidiano (p.5). “I BAGNINI multati dalla polizia hanno preferito non lamentarsi neppure con la loro cooperativa. «Non so nulla delle multe—conferma Mauro Vanni (foto), presidente della Cooperativa bagnini che raccoglie 120 dei 150 operatori riminesi dal porto a Miramare —. Ad ogni modo mi sembra strano che non abbiano chiesto le autorizzazioni. Di solito facciamo feste con i comitati e sono loro a fare i giri burocratici.Altrimenti è un ufficio della cooperativa a sbrigare la pratica delle autorizzazioni comunali, non dobbiamo neppure perdere tempo. Mi sembra quindi insensato non chiedere il permesso». E’ la prima volta che si sentono feste multate in spiaggia. «Sì, è la prima volta»”, ilCarlino (p.3).
Vacanze, le agenzie viaggio segnalano un calo del 30 per cento. I turisti hanno paura dal fisco. “«Specie chi fa viaggi importanti - commenta Giovannino Montanari, presidente della Fiavet provinciale, la federazione delle agenzie di viaggio - fa di tutto per non essere registrato, intercettato dal Fisco. Chiedono di pagare solo il volo, e poi il resto se lo comprano sul posto. Ma la psicosi coinvolge anche i viaggiatori meno facoltosi: questo però non ha fatto calare le prenotazioni. E’ la crisi che invece sta mietendo delle vittime». Tra le ottanta agenzie viaggio della provincia, infatti, otto chiuderanno i battenti a fine anno: troppo poco lavoro. «Mai vista un’annata così: prenotazioni in calo sia nell’incoming - nei turisti che scelgono Rimini per le proprie vacanze, spiega Montanari - sia per chi deve partire»”, Corriere (p.3).
Petizione basket in spiaggia con Myers, raccolte ieri 500 firme, ilCarlino (p.2).
GIORNALAIO 22.06.2013
Maggioranza divisa a Rimini, Gnassi: sciatteria. Aeroporto, Venezia torna ad essere interessata. Darsena in crisi, effetto Monti. Romagna acque, guerra sul presidente riminese
Sciatteria, così il sindaco di Rimini Andrea Gnassi liquida una commissione in cui la maggioranza è andata sotto sul voto per il bilancio e il successivo consiglio in cui non è stata in grado di mantenere il numero legale. “IL PD che scivola malamente sul bilancio, prima in commissione e poi in aula. Altri esponenti della maggioranza come Brunori (Idv) e Galvani (Fds), che dichiarano guerra all’amministrazione e fanno mancare il loro voto. Sindaco Gnassi, che cosa sta succedendo? Le stanno tendendo un’imboscata come è successo a Mauro Morri? «Non vedo problemi politici, si tratta semmai di un deficit di organizzazione. Questo però non attenua, ma anzi aggrava la questione. Nei comportamenti dei consiglieri vedo piuttosto sciatteria e superficialità, che non dovrebbero esistere quando in ballo c’è il futuro della città. Così come non dovrebbe esistere il ‘prendi il gettone e scappa’, o il far venire meno il numero legale se un consigliere sta tardando per motivi di lavoro o familiari»”, ilRestodelCarlino (p.7).
“Il consigliere Stefano Brunori spesso e volentieri fa vita politica a sé. Esiste in giunta il caso Idv? Tradotto: prevede un rimpasto? «L’Idv ha sostenuto e ha confermato le scelte sull’urbanistica sostenibile e sul bilancio. Il rapporto di fiducia tra Idv e chi è stato eletto nelle sue liste si è frantumato. L’Idv dovrebbe risolvere questa cosa. Si sostiene un progetto di città, una vision di insieme e i personalismi ne sono la negazione. Detto questo, non sono all’ordine rimpasti di giunta. Stiamo facendo scelte forti e segnano un cambiamento, dal meno cemento all’intoccabilità del welfare, che comportano sacrifici. Chi lavorerà ventiquattro ore al giorno per questo, continuerà a farlo»”, CorriereRomagna (p.5).
“Tutto tranquillo, dice il capogruppo del Pd Marco Agosta: «E’ stata una birichinata dell’opposizione, che fa il suo mestiere, la nostra è stata una scivolata tecnica ma senza alcun aspetto rilevante in senso politico. Solo un problema organizzativo: qualcuno è andato oltre il perimetro di 100 metri di distanza dal consiglio comunale”. Lo conferma anche uno degli assenti alla conta del numero legale di giovedì sera, Samuele Zerbini: «Tutto tranquillo, sono dovuto andar via per un’emergenza sul lavoro, e mentre tornavo è stato chiamato il numero legale. Io fra l’altro sarei anche intervenuto, per illustrare certe misure recepite nel bilancio grazie agli emendamenti della maggioranza, ad esempio il prolungamento di orario degli uffici comunali e l’apertura della biblioteca fino a mezzanotte». Stasera, dunque, al dibattito in aula «il Pd - assicura Agosta - ci sarà tutto, si azzerano le agende personali per dare priorità al bilancio»”, LaVocediRomagna (p.16).
Aeroporto. “DAL TITANO a Venezia passando per piazza Ferrari. Il destino di Aeradria si gioca su più campi: quello del tribunale, che dovrà decidere se bloccare l’istanza di fallimento e accogliere il concordato, e quello delle trattative per il ‘Fellini’. Con la Save, la società che gestisce l’aeroporto di Venezia, che ha nuovamente messo gli occhi su Rimini, da sempre nel mirino dello scalo del Lido”, ilCarlino (p.13). “Il ruolo di San Marino. Ieri il Segretario di Stato per l’Industria della Repubblica, Marco Arzilli, ha confermato quanto già anticipato sulle nostre pagine. «Stiamo valutando l’impegno per sostenere il nuovo aumento di capitale. Vogliamo fare la nostra parte per mettere in sicurezza e investire sui nostri progetti». Arzilli non fa cifre, ma San Marino dovrebbe mantenere l’attuale quota del 3%. Il Titano vuole gestire al ‘Fellini’ una parte rilevante di voli cargo, e aprire un proprio scalo per voli commerciali. E la compagnia low-cost Ryanair sembra interessata a tornare al ‘Fellini’, visto che risparmierebbe notevolmente sui costi del carburante grazie a San Marino”.
“Il piano di salvataggio d e l l’aeroporto “Federico Fellini” prevede fra le sue priorità la tutela occupazionale. Lo ha detto ieri mattina il presidente della Provincia, Stefano Vitali, incontrando le rappresentanze sindacali dello scalo di Miramare per informarli circa la situazione attuale dello scalo e in particolare la presentazione al Tribunale della nuova richiesta di concordato per la società Aeradria”, Corriere (p.11).
L’intervento a sostegno di una decisa privatizzazione di Marco Rossi, referente riminese di Fare per Fermare il declino su LaVoce (p.13).
Fondazione Carim. “E' fissata per lunedì (dopodomani) la riunione dell'assemblea dei soci per votare i nuovi nominativi: una quindicina almeno (tra cui il rettore dell'università di Urbino Stefano Pivato, l'ex presidente di Confcommercio Richard Di Angelo, Matteo Guaitoli, Linda Gemmani, il notaio Bonoli, il figlio del compianto Luciano Manzi, l'avvocato Moreno Maresi, l'editore Panozzo, lo storico Natalino Valentini), frutto dell'accordo servito su un piatto d'argento al presidente Massimo Pasquinelli da Gianluca Spigolon (espressione della componente cattolica) e Mauro Ioli (corrente laica)”, NuovoQuotidiano (p.9).
Effetto Monti, darsena in crisi. “«IL 2012 è stato l’Annus horribilis della nautica italiana. Sono andati in fumo 10mila posti di lavoro e si è registrato un calo del 60% delle immatricolazioni», spiega Luigi Ferretti, presidente di Marina Blu, proprietaria del porto di Rimini. Come va la darsena? «Non sono ancora rientrate, e non sappiamo se mai lo faranno, le 40 grandi barche, yacht superiori ai 16-18 metri, che per le maxi-tassazioni sono emigrate in Croazia, Slovenia, Montenegro»”, ilCarlino (p.3). “«Nel 2012 il bilancio è andato sotto di 500mila euro, ancora peggio del 2011, 450mila. Per un segno più bisogna tornare all’anno prima: 250mila euro»”… “Un indicatore significativo è il distributore di carburanti interno. «Infatti, ed è sceso da 900mila a 400mila litri di gasolio erogati». Quanto al riempimento di posti nel porto turistico? «Ne abbiamo vuoti un centinaio! Tanti, troppi. Mai successo da 10 anni. Consideri che su 622 totali il 10%, cioè 62, va lasciato disponibile per il transito, passato peraltro da 500 a 230-240 unità estive». E i diportisti ‘spariti’? «A parte gli ‘emigrati’, tra quei cento posti vuoti c’è chi è fallito, chi ha voluto o dovuto vendere la barca, chi l’ha messa in un campo. Sono anche falliti grandi cantieri nazionali e romagnoli”.
Romagna acque divide il Pd 'Romagna'. “IL CASO Romagna Acque esonda sul mondo politico. Il mancato rinnovo alla presidenza per Ariana Bocchini, sostituita dal riminese Tonino Bernabè ha suscitato prima la ‘preoccupazione’ delle categorie forlivesi e cesenati riunite sotto ‘Una voce sola per l’economia’. Poi un attacco frontale di Massimo Bulbi, presidente della Provincia forlivese, che accusano i sindaci di Rimini, Forlì, Cesena e Ravenna, di aver deciso tramite un «caminetto», secondo una logica di spartizione. La replica non si è fatta attendere, siglata da Roberto Balzani (Forlì), Andrea Gnassi (Rimini), Paolo Lucchi (Cesena) e Fabrizio Matteucci (Ravenna). Ma ancora una volta i dissidi nascono all’interno di un partito, il Pd, che esprime tutti gli amministratori coinvolti”, ilCarlino (p.11).
Mercato ittico. “E’ scontro aperto tra Comune e Cooperativa lavoratori del mare. A incendiare gli animi è ancora una volta il nuovo mercato ittico in via Sinistra del porto atteso da anni ma al momento rimasto un sogno nel cassetto. Dopo la protesta di mercoledì, in cui i pescatori hanno accusato di essere ignorati dal Comune, arriva la risposta dell’assessore all’Urbanistica Roberto Biagini, che svela un particolare non ancora conosciuto: «C’è la mancanza della condivisione formale degli operatori della cantieristica navale sul progetto presentato dalla Cooperativa lavoratori del mare che oggi sta frenando il percorso in itinere». Insomma la colpe dei ritardi vengono restituite al mittente. Ma dall’altra parte, il presidente della Cooperativa, Giancarlo Cevoli, non accetta questa versione e ribatte: «La verità è che il nostro primo progetto era condiviso da tutti, poi il Comune ci ha chiesto di rifarlo ed è allora che ha voluto tagliare capannoni della cantieristica creando tutti i problemi». Stefano Carlini, titolare dell’omonimo cantiere, conferma: «Bisognava mantenere il primo progetto, ma per noi si può partire prima con mercato e scalo di alaggio»”, Corriere (p.6).
Bimbo investito a Santa Giustina. “«TU HAI sbagliato ed ora devi prenderti le tue responsabilità». Convinto dalle parole del padre si è costituito quattro ore dopo l’investimento il pirata di Santa Giustina. E’ uno studente ventiduenne di Santarcangelo, l’automobilista che giovedì sera alle 21.30 al semaforo non ha rispettato il rosso e ha travolto una mamma che stava attraversando sulle strisce pedonali con il suo bimbo di 7 mesi nel passeggino. Proprio il bimbo è stato centrato in pieno dalla Fiat Bravo bianca, ha battuto la testa e la sera stessa, con un trauma cranico ed un femore fratturato, è stato trasportato al Bufalini di Cesena. Non è in pericolo di vita ma i medici si sono riservati la prognosi, cosa succederà in futuro ora non si può dire. La mamma invece, una trentenne di origine marocchina, ha riportato solo una contusione al polso”, ilCarlino (p.4).
Il comitato per la circonvallazione da anni chiede sicurezza su quel tratto di strada. “«Niente speculazioni su quello che è accaduto, ma è ora di dire basta: manca la sicurezza lungo la via Emilia, nel tratto che attraversa la nostra frazione, dove ogni giorno passano decine di migliaia di veicoli». A spiegarlo, senza volere alimentare «alcuna polemica strumentale», è Giuseppe Fabbri, portavoce del comitato Santa Giustina, all’indomani dell’incidente che ha visto un’auto pirata travolgere un passeggino con dentro un bimbo di sei mesi. «La situazione è grave», spiega Fabbri chiarendo che «da anni chiediamo all’amministrazione di intervenire con dei dissuasori di velocità ma anche con maggiori controlli nella nostra zona, che in quanto periferia è abbandonata»”, Corriere (p.3).
Convegni, ilCarlino ne ha organizzato uno sul turismo. “VECCHI e nuovi ‘nemici’ per il nostro turismo. Dalla esasperante lentezza della burocrazia, passando per Iva, tasse per arrivare fino all’imposta di soggiorno. «E’ un suicidio per il turismo» tuona Gianni Indino, presidente della Confcommercio di Rimini. E dall’incontro di ieri pomeriggio al Palas arriva il grido di dolore di politici e operatori del settore”, (p.8). “«Questo perché — ha detto Melucci — mancano politiche industriali per il turismo. Il turismo per la riviera è come il petrolio, ma poi nessuno a livello nazionale pensa di mettere nelle condizioni migliori gli operatori per attingere a quei pozzi. penso ai problemi con i visti con la Russia: la burocrazia ci rallenta e per questo ho scritto al ministro Bonino e all’ambasciatore. E pensare che abbiamo appena costituito il nuovo distretto turistico: 110 km da Cattolica a Comacchio. Un prodotto unico che insieme vince e che invece diviso perde»”.
Sempre in fatto di turismo, “le previsioni meteo errate sono una sciagura per la riviera, soprattutto in occasione della Pasqua e dei ponti primaverili. Istituzioni e operatori hanno più volte proposto una sorta di “codice etico”. Ieri l’assessore al turismo dell’Emilia Romagna Maurizio Melucci (Pd) ha lanciato una proposta concreta all’incontro organizzato a Rimini da Regione e Arpa. Nello specifico? Un tavolo di lavoro nazionale per mettere a punto una regolamentazione del settore delle comunicazioni meteorologiche, attualmente «troppo affollato di soggetti privati, titolati a dare informazioni e interpretazioni meteo spesso discordanti»”, Corriere (p.10).
Al palas si è parlato di reati finanziari, LaVoce (p.15). “Nel sottotitolo del convegno i temi del confronto: «Paure per la privacy, speranze per la trasparenza. Dentro e oltre le banche dati: le isole dei tesori». Ne abbiamo parlato con il promotore del convegno, il commercialista Giancarlo Ferrucini. Dottor Ferrucini, parlate di “isole dei tesori”: quali? «Sono i paradisi fiscali, ne abbiamo ancora uno vicino, San Marino, anche se dal 2005 c’è stata una svolta radicale, un ridimensionamento. Adesso con San Marino c’è uno scambio di dati, ma a richiesta, non automatico. Però almeno siamo sulla buona strada». L’evasione fiscale, argomento eterno a Rimini: che dati avete al proposito? «Non ho dati su Rimini, ma ritengo che ce ne sia parecchia, e ben diffusa. Sia per aspetti generali, sia per una specie di vocazione del territorio: ai confini con San Marino e le Marche, con una economia a forte impronta turistica dove c’è una alternanza fra estate e inverno, che pone dei problemi»”.
Misano, il sindaco verso il rinvio a giudizio. “Avviso di conclusione delle indagini per il sindaco di Misano, Stefano Giannini, e per tutta la giunta comunale accusata di abuso d’ufficio per aver concesso, in comodato gratuito, l’utilizzo e la gestione dell’area ex Batek a una cordata di imprenditori locali per realizzare un centro sportivo dilettantistico”, NQ (p.11).
Presentato ieri il bilancio di sostenibilità di Hera, Corriere (p.11).
21 06 2013 | Rimini | Hera presenta bilancio di sostenibilità
Rimini | Hera presenta bilancio di sostenibilità
Sono stati illustrati oggi al teatro degli Atti a Rimini il bilancio dei primi 10 anni di attività di Hera, con uno sguardo agli obiettivi futuri. Presenti l’amministratore delegato Maurizio Chiarini, Andrea Gnassi, sindaco di Rimini e il ricercatore Cnr Mario Tozzi a moderare la tavola rotonda con Alessandro Canovai, presidente del Consorzio Italiano Compostatori, Attilio Rinaldi, presidente Centro ricerche marine, Patrizia Rinaldis, presidente Associazione Italiana Albergatori Rimini, Filippo Tramonti, presidente Pasta Ghigi SpA.
Nel 2012 a Rimini Hera ha conteggiato circa 84 milioni di ricaduta economica (stipendi ai lavoratori, dividendi agli azionisti del territorio, imposte, tasse e canoni agli Enti locali, ma anche forniture da aziende locali) e ha registrato la soddisfazione clienti a 70 su 100. Per quanto riguarda gli investimenti, dal 2005 sono stati complessivamente oltre 122 milioni gli euro destinati al territorio, 13,1 nel solo 2012 di cui il 96 per cento destinato al ciclo idrico.
Lavoro. Complessivamente al 31 dicembre 2012 sono 679 i dipendenti con contratto a tempo indeterminato sul territorio di Rimini, a cui si aggiungono le 397 persone impiegate indirettamente, ovvero quella parte di forza lavoro dei fornitori locali che svolge attività per i business gestiti da Hera.
Per quanto riguarda la gestione del ciclo rifiuti, quella di Rimini risulta allineata alle migliori esperienze europee. Rispetto al 2001, i conferimenti in discarica, infatti, sono scesi al 7 per cento (erano il 26 per cento) e la raccolta differenziata ha quasi sfiorato il 60 per cento (era il 25 per cento nel 2001). Le emissioni del termovalorizzatore sono risultate mediamente inferiori di ben il 91 per cento rispetto ai livelli consentiti dalla legge.
21 06 2013 | Rimini | Il sindaco Gnassi incontra il console della Cina
Rimini | Il sindaco Gnassi incontra il console della Cina
Incontri cinesi per il sindaco di Rimini Andrea Gnassi che oggi pomeriggio ha ricevuto la visita del nuovo console generale della Repubblica popolare di Cina a Milano, signora Liao Juhua. L’incontro è stato occasione per ricordare il gemellaggio che dal 1999 unisce Rimini a Yanzhou e lo scambio di esperienze e know how in campo turistico che sta avvenendo tra le due città.
Il console ha confermato come allo stato attuale i turisti che arrivano in Italia sia”circa un milione, numero destinato a raddoppiare in occasione dell’Expo di Milano. Sarà un’occasione – ha spiegato il console – anche per far conoscere Rimini. A questo scopo ha appreso con soddisfazione delle iniziative del progetto di promozione Italia-Cina, in particolare per la realizzazione del sito web in lingua cinese che sarà utile soprattutto ai più giovani”.
In riviera la signora Liao è arrivata accompagnata dal rappresentante dell'associazione dei cinesi di Rimini Zhou Zhongxing. La comunità cinese a Rimini conta 1.258 residenti.
21 06 2013 | Rimini | Spiaggia, Carlton Myers firmerà petizione per riapertura campi da basket
Rimini | Spiaggia, Carlton Myers firmerà petizione per riapertura campi da basket
Questa domenica alle 17 anche Carlton Myers si recherà al bagno 55 a Rimini per firmare la petizione proposta dal Comitato per il Basket in spiaggia per chiedere la riapertura (ricollocazione) dei campi da basket sull’arenile riminese. I campi sono stati smontati per restrizioni presenti nel piano spiaggia in adozione a Rimini. “Mentre sui giornali Rimini viene genericamente definita violenta o razzista – spiegano gli attivisti del Comitato – fino all'anno scorso era attivo uno strumento sociale “naturale” come il basket , dove un cinese, un italiano, un rumeno, un senegalese formavano una squadra e giocavano insieme, divertendosi. Dello stesso parere l’ex nazionale di basket Carlton Myers, che ieri ha sposato con entusiasmo la proposta del Comitato di raccogliere delle firme per una petizione pubblica per la riapertura dei campi”.
Intanto, spiegano dal Comitato, “l’assessore al demanio Roberto Biagini è possibilista sulla riapertura del campo presso il bagno 86”, quello storico. “L’assessore interpellato dal Comitato, ha spiegato che le incongruenze (e le proteste conseguenti) sono nate dalle cifre richieste per la sanatoria prevista in ottemperanza al piano spiaggia, imposto dalla soprintendenza di Ravenna. Per i campi da Basket, trattandosi di aree abbastanza estese, la sanatoria, calcolata al metro quadrato, è risultata troppo esosa. Si è dovuto quindi provvedere a presentare nuove richieste di autorizzazione e conseguenti modifiche che, almeno nel caso del campo storico del bagno 86, dovrebbero ricevere risposta positiva a giorni, restituendo ai riminesi la possibilità riavere il campo agibile nel giro di un paio di settimane. Sarà vero? Speriamo. Il Comitato intanto proseguirà l’iter previsto della presentazione della petizione”
21 06 2013 | Rimini | Aeroporto, Vitali incontra i sindacati
Rimini | Aeroporto, Vitali incontra i sindacati
Dopo la giornata in tribunale ieri, che potrebbe avere messo in posizione la prima pietra per il salvataggio della società di gestione dell’aeroporto Fellini, oggi il presidente della Provincia di Rimini, Stefano Vitali, ha incontrato le rappresentanze sindacali dei lavoratori dell’aeroporto. Lo scopo era quello di informarli circa la situazione attuale dello scalo e in particolare proprio in merito alla presentazione al tribunale di Rimini della nuova richiesta di concordato per la società Aeradria e circa i contenuti dell’istanza che “prevede tra le sue priorità la tutela occupazionale, strettamente legata a quello sviluppo dell’infrastruttura che è la migliore garanzia per il territorio e per il futuro dei lavoratori”. A nome della società Aeradria il presidente ha ringraziato i sindacati “per il grande senso di responsabilità che, insieme ai lavoratori, hanno dimostrato in questi mesi di grande difficoltà”.
21 06 2013 | Santarcangelo | Commissario Di Nuzzo: Possibile approvare bilancio entro 30 giugno
Santarcangelo | Commissario Di Nuzzo: Possibile approvare bilancio entro 30 giugno
Il primo giorno di lavoro, Clemente Di Nuzzo, commissario da ieri del Comune di Santarcangelo, lo ha usato per conoscere i dirigenti comunali, con cui lavorerà nei prossimi mesi (fino alle vicine amministrative, cioè) e per un colloquio con il sindaco dimissionario Mauro Morri. Di Nuzzo racconta al proposito di “un colloquio proficuo e franco che mi ha dato modo di ottenere una serie di indicazioni sulla città, sullo stato dell’amministrazione a partire dal Bilancio e sul percorso che ha portato al commissariamento”.
Oggi, invece, il neo-commissario si è presentato alla stampa locale a cui ha lasciato un intento programmatico. “Ricercherò da subito – ha detto Di Nuzzo ai giornalisti – il massimo ascolto di idee e opinioni dalle componenti politiche e sociali, dalle espressioni della società civile e dai cittadini di Santarcangelo”. Si presenta come “un funzionario dello Stato, per formazione abituato ad ascoltare per trarre più indicazioni possibile da un costruttivo confronto di idee”. Da qui l’appuntamento previsto per questo pomeriggio per il neo-commissario con i capigruppo del consiglio e successivamente, la prossima settimana, con i segretari di partito.
Il primo problema da risolvere è quello dell’approvazione del bilancio su cui è scivolato Morri. “Il documento, pur avendo incontrato la condivisione delle organizzazioni sindacali, è stato respinto dal Consiglio comunale: una circostanza di cui dovrò necessariamente tenere conto. Tuttavia, la mancata approvazione del Bilancio tiene bloccate risorse indispensabili per l’erogazione di alcuni servizi prioritari per i cittadini: quindi, se a seguito del confronto programmato per i prossimi giorni questa opzione sarà ritenuta utile, c’è da parte mia la massima disponibilità per l’approvazione del Bilancio entro il 30 giugno, anche per recuperare circa 75mila euro derivanti dall’estinzione anticipata di mutui. Questo senza escludere ovviamente – ha proseguito il dottor Di Nuzzo – una successiva revisione per il recupero di risorse da destinare a interventi attesi dalla città”.
21 06 2013 | Rimini | Consiglio, Angelini e Gallo giustificano assenze: Bilancio virtuoso e solido
Rimini | Consiglio, Angelini e Gallo giustificano assenze: Bilancio virtuoso e solido
In merito alle defezioni nelle file del Pd e della maggioranza i consiglieri comunali del Pd Francesco Angelini e Vincenzo Gallo si sentono “in dovere di dissipare ogni dubbio” circa eventuali “‘sgambetti’ della maggioranza alla giunta”. Arriva cioè la giustificazione della loro assenza in consiglio ieri sera, che ha contribuito, con quelle di Samuele Zerbini (Pd) e Stefano Brunori (Idv) ha portato alla sospensione del consiglio per mancanza del numero legale.
“La nostra assenza nella seduta del consiglio comunale di ieri dedicata alla discussione del bilancio di previsione 2013 era stata già comunicata a tempo debito ed era dovuta per impegni di lavoro per uno e per impegni familiari per l’altro. Teniamo a precisare i motivi della nostra mancata partecipazione non per volersi giustificare, dato che non è necessario, ma per ribadire la nostra adesione ad un bilancio di previsione virtuoso e solido, che si basa su un pilastro fondamentale quale l’equità, che tutela il welfare e che va incontro alle difficoltà delle fasce più deboli della popolazione, che non aggrava la pressione fiscale in un momento così difficile per le famiglie”.
In particolare i due consiglieri sostengono un “bilancio che segue con coerenza le linee di mandato che abbiamo approvato, un passo conseguente alle scelte politiche compiute finora. Per questo motivo sia domani sia giovedì prossimo saremo presenti in consiglio comunale, per confrontarci e appoggiare con convinzione un bilancio di previsione in cui crediamo, tenendo fede ad un impegno preso con i cittadini e a cui noi consiglieri dobbiamo rendere conto. Un senso di responsabilità che dovrebbe accomunare tutte le forze politiche, soprattutto in una fase delicata come quella che il Paese sta vivendo”.
21 06 2013 | Rimini | Bilancio, Miserocchi (Pdl): Maggioranza frammentata dimostra che ‘cambiamento’ è l’unica parola vera per Rimini
Rimini | Miserocchi (Pdl): Maggioranza frammentata dimostra che ‘cambiamento’ è l’unica parola vera per Rimini
Il dibattito sull’approvazione del bilancio di previsione del Comune di Rimini (e soprattutto sui mancati numeri in maggioranza ieri) sta crescendo anche grazie all'appello del sindaco alla responsabilità per i gruppi di minoranza e sta spopolando nelle ultime ore su Facebook. A sostegno del primo cittadino c’è chi, come il consigliere comunale del Pd Simone Bertozzi (tra gli altri) usa appunto il suo diario per richiamare minoranza alla responsabilità di mantenere il numero legale (compito, in realtà, della maggioranza di cui fa parte), da un lato. Dall’altro, a lasciarsi stuzzicare dagli appelli è il coordinatore provinciale del Pdl Fabrizio Miserocchi.
“Il documento più rilevante del governo cittadino, in cui le scelte culturali, politiche, tecniche divergono profondamente tra maggioranza e opposizione, presentato in ritardo, con lacune fortissime sui temi più importanti per la città dovrebbe essere tacitamente avallato dall'opposizione con una presenza in aula a sostegno di una maggioranza divisa e frammentata? Davvero sono allibito da certi discorsi che sento fare in queste ore”, attacca Miserocchi.
“Ancora una volta – spiega il coordinatore del centrodestra – il sindaco Gnassi dopo aver alimentato per mesi uno scontro frontale con tutti, oggi chiede responsabilità a chi è stato eletto per "opporsi" alle sue scelte cervellotiche. Cambiamento, ancora una volta ritorna l'unica parola vera di cui ha bisogno Rimini, verso una nuova coesione sociale in cui queste cose non devono accadere perché ciascuno ha potuto portare il suo contributo prima di arrivare a ridicoli balletti”.
Secondo il consigliere Bertozzi, “far saltare il banco come ha fatto ieri la minoranza consiliare è stato un gesto davvero irresponsabile. Non tanto verso il sindaco, verso l'assessore Brasini o verso la maggioranza, che pure hanno lavorato duro in questi mesi, ma piuttosto verso un'intera comunità”. Assicura Bertozzi a nome anche dei suoi colleghi di partito che“domani sera saremo in consiglio comunale, perché abbiamo una responsabilità verso i cittadini riminesi, anche quelli che non ci hanno votato. Domani non ci sono impegni personali che tengano, anche Italia-Brasile può aspettare: il Pd sarà compatto in consiglio”.
Sulla defiance della maggioranza ‘gioca’ il movimento 5Stelle mettendo in vendita (per scherzo, ma lasciando intuire dinamiche interne in queste ore in maggioranza) i pareri favorevoli dei suoi consiglieri. “Siamo sicuri che secondo i metodi della politica tradizionale, do ut des, questa fragile maggioranza verrà ricomposta giusto per questo passaggio, rimanendo però irrimediabilmente incrinata. Nel frattempo accogliamo il richiamo alla responsabilità del nostro sindaco e mettiamo a disposizione i nostri tre consiglieri, ma, al contrario dei componenti della maggioranza, rendiamo pubbliche le nostre richieste”, dicono i 5Stelle.
Ovviamente sono richieste in linea con la politica urbanistica e gli eventi promossi dal primo cittadino (non tanto con la linea dell’amministrazione in fatto di servizi): “Per 1 Consigliere: 3 porzioni di saraghina alla Molo Street Parade, stop al TRC e stop alla privatizzazione dei due asili gestiti ASP (Cerchio Magico e Bruco Verde). Per 2 Consiglieri : 5 porzioni di saraghina alla Molo Street Parade, un giro sulla ruota, stop al TRC, stop alla privatizzazione dei due asili e stop al pagamento dell'affitto del Seminario. Per 3 Consiglieri: 5 porzioni di saraghina e free drink alla Molo Street Parade, un giro a testa sulla ruota, stop al TRC, stop alla privatizzazione degli asili, la rinuncia alla cementificazione “Salvapalas”, stop alla distribuzione politica delle poltrone nelle partecipate e considerazione delle nostre proposte di rigenerazione del territorio”. Tornando dal faceto al serio il bilancio i 5Stelle lo hanno già smontato ieri.