25 06 2013 | Rimini | Comune, ‘cade’ la direzione infrastrutture sotto i colpi del masterplan
Rimini | Comune, ‘cade’ la direzione infrastrutture sotto i colpi del masterplan
La Giunta comunale ha approvato la riorganizzazione della Direzione Infrastrutture, mobilità e ambiente. A partire dal 1 luglio sarà soppressa ed entrerà in funzione una nuova struttura organizzativa chiamata Unità progetti speciali, a cui sarà affidata la realizzazione di alcuni obiettivi “di assoluta importanza per l’amministrazione comunale, come indicato nelle linee di mandato e nel masterplan”.
“Abbiamo la necessità di dare una spinta agli obiettivi strategici – sottolinea l’assessore alle risorse umane Gian Luca Brasini – e puntare sull’approccio integrato, evitando così che il braccio destro non sappia cosa fa quello sinistro. Questa riorganizzazione inoltre è dettata dalla diminuzione del numero totale dei dirigenti voluta dalla nostra Amministrazione. Va ricordato infatti che l'organigramma attuale contempla un numero di dirigenti pari a meno della metà di quelli consentiti dalla legge. Questo ci porta ad una nuova e più efficiente distribuzione delle nostre risorse”.
La nuova Unità si occuperà di grande viabilità, piano di salvaguardia della balneazione, dei grandi contenitori culturali (in primis il Teatro Galli, oltre al Museo della Città, Tecnopolo, Leon Battista Alberti), project financing per i parcheggi Flori e Scarpetti, per i lungomari Tintori, Murri e Spadazzi, per il tempio crematorio, progettazione e gestione di progetti specifici in attuazione del programma di mandato del sindaco. Sarà comunque creata una nuova direzione Lavori pubblici e qualità urbana, cui affidare tutti i compiti e le funzioni in materia di realizzazione di lavori e opere pubbliche, di gestione delle politiche ambientali ed energetiche, della mobilità, dei parcheggi, nonché delle attività di arredo e qualità urbana, che al momento sono assegnate alla Direzione Infrastrutture.
25 06 2013 | Rimini | Bengalese si butta nel porto canale, salvato da marescialli della Guardia costiera
Rimini | Bengalese si butta nel porto canale, salvato da marescialli della Guardia costiera
Lui ha 29 anni ed è originario del Bangladesh residente a Gemmano. E’ in Italia con un permesso di soggiorno provvisorio e questa mattina, dieci minuti alle 11, si è gettato in mare nel porto canale di Rimini, all’altezza del molo di levante. Non si sa per certo cosa l’uomo avesse in testa, ma il suicidio è l’ipotesi più sospetta per la Guardia costiera di Rimini che è intervenuta dopo la segnalazione del 112 alla sala operativa della Capitaneria di porto.
L’uomo annaspava, ormai quasi in stato di incoscienza e in balia della risacca, quando il primo maresciallo luogotenente Antonio Bleve, responsabile della sala operativa, e il primo maresciallo Cosimo Marinelli, nostromo del porto di Rimini, si sono prontamente tuffati nelle acque torbide del porto, proprio qualche istante prima che il bengalese perdesse completamente le forze, in attesa dell’arrivo del battello GC B04 della Guardia costiera, inviato con una pattuglia di militari dalla Capitaneria subito dopo la segnalazione. Il ragazzo, in grave stato confusionale, è stato affidato alle cure del personale del 118 ed accompagnato in ospedale.
25 06 2013 | Rimini | Maltempo, ancora problemi a Covignano. C'è chi pensa allo stato di calamità
Rimini | Maltempo, ancora problemi a Covignano
“Un evento meteorologico di eccezionale portata”, così la Prefettura sul temporale e la grandinata che ieri dalle 17 hanno allagato Rimini, Riccione e Cattolica e che ha causato due decessi a Rimini. La conferma “dalle rilevazioni effettuate da Arpa che hanno fatto registrare dalla stazione regionale di Rimini Ausa valori pari a 90 millimetri di pioggia in mezzora, 123 millimetri in un’ora. Un vero e proprio record, atteso che occorre risalire al 1920 per riscontrare un precedente analogo”. “Il temporale che ha colpito la costa romagnola ha avuto il culmine di intensità tra le 16,40 e le 18”, precisa Arpa. “La stazione pluviometrica regionale di Rimini Ausa ha registrato i seguenti quantitativi: 53,8 millimetri in 15 minuti, 92,6 millimetri in 30 minuti e infine 123,6 millimetri in un’ora”.
Subito all’azione, nella vasta area colpita, i vigili del fuoco, le forze dell’ordine, la polizia municipale e la Protezione civile provinciale. Nella notte l’emergenza è rientrata, con il ripristino, quasi per intero, della rete stradale, completamente invasa dall’acqua. Specifica cura nelle verifiche per i sottopassi, che sono stati tutti resi agibili ad eccezione di quello di via Galla Placidia (Viserba) per il quale si prevede la riapertura nella giornata odierna. Qualche problema di viabilità permane nella zona del colle di Covignano. Centinaia gli interventi tecnici di ripristino delle strade effettuati da Anthea, su indicazione della municipale, che ha anche ripristinato gli sforatori a mare, con conseguente divieto di balneazione (per 18 ore dalla apertura, cioè fino alla mezzanotte di oggi). Chiuse tre scuole a titolo precauzionale, “Aquilone”, “XX Settembre” e “Do Re Mi”. Nella notte gli edifici scolastici della città sono stati tutti oggetto di sopralluogo, così come gli edifici pubblici, senza riscontrare inagibilità in alcun caso.
Vigili del fuoco, forze dell’ordine e Protezione civile sono ancora in azione per liberare le autorimesse, molte ancora con dentro le auto, dall’acqua. Il prefetto e il sindaco hanno comunque chiesto alla Regione il raddoppio delle squadre di intervento del volontari di Protezione civile, che quindi passano dalle attuali otto (quattro per turno) a sedici (otto per turno) tutte autosufficienti e dotate di idrovore. Straordinario anche l’impegno dell’intero corpo dei vigili del fuoco attivo con 17 squadre (circa cento uomini), delle quali 11 del comando provinciale e 6 provenienti da altri comandi della Regione (3 da Forlì-Cesena, 1 da Reggio Emilia, 1 da Bologna e 1 da Ravenna).
Nella giornata di ieri, inoltre, sono stati 90 i volontari coordinati dalla Protezione civile della Provincia di Rimini che hanno lavorato ininterrottamente fino a questa mattina per prestare le prime azioni di soccorso alla cittadinanza. Sono stati impiegate, grazie all’aiuto dei colleghi provenienti dalle province di Bologna, Forlì Cesena, Ferrara e Ravenna, 21 squadre di volontari attivi fino alle 6 di questa mattina. Sono 300 le segnalazioni di soccorso ricevute, da compiere in giornata.
Sono state 200 in meno di 24 ore le segnalazioni a Hera che ha messo in campo 20 uomini, impegnati alle paratie e agli scarichi, aperti ieri nei tempi e modi previsti (alle 17), in parte già chiusi, e nella pulizia straordinaria delle strade dai detriti trasportati dal nubifragio. La maggior parte delle paratoie sono state chiuse nelle prime ore del mattino; in particolare il deviatore Spina, Viserbella, Torre Pedrera, Rodella, Colonnella 1, Colonnella 2, Turchetta e Roncasso sono stati chiusi indicativamente tra le 5,30 e le 6,15. Qualche ora dopo, appena i livelli nella rete lo hanno consentito, è stato chiuso anche il Sortie e Brancona. Ausa (Medaglie D'oro) e Rivabella, le restanti, saranno chiuse appena saranno ristabiliti nella rete i livelli di sicurezza necessari.
Attivi dalle 16 di ieri e per tutta la notte anche i carabinieri per rispondere alle centinaia di richieste di soccorso arrivate al 112, in particolare da parte di cittadini per cantine, garage, scantinati e magazzini allegati, nonché da utenti della strada bloccati nei veicoli in panne lungo le arterie cittadine o in sottopassi ferroviari allagati. Crollato un muro di cinta nel giardino retrostante l’asilo (la scuola è agibile). Tre automobilisti e un camionista sono rimasti bloccati nei sottopassi di via Siracusa e in via Firenze. A Sant’Aquilina un canale di scolo delle acque reflue ha eroso la sede stradale, mentre a Santa Cristina, una pattuglia del Radiomobile è intervenuta a soccorso di due donne, impantanate con l’auto in un avvallamento, trasformatosi in un lago fangoso. Numerosi, infine, i sopralluoghi nella zona di via Dario Campana e traverse limitrofe, Centro Studi, Gaiofana, Padulli e nell’area collinare di Covignano a causa di cantine, garage ed autorimesse allagate nonché per segnalazioni di smottamenti ed anomali allagamenti della sede stradale.
Un ciclone raccontato interamente su facebook quello di ieri con centinaia di foto di strade e sottopassi allagati, postate e commenti critici, molti sullo stato delle fogne di Rimini.
“Pensare che le amministrazioni di sinistra hanno fatto la scelta "strategica" di investire oltre 100 milioni di euro pubblici in un opera come la metropolitana di costa prima di fare la rete fognaria è semplicemente folle”, commenta il coordinatore provinciale del Pdl Fabrizio Miserocchi. “Ciò che è accaduto ieri a Rimini è il frutto amaro di un’antica non cura del sistema ambientale. Sono decenni che nessuna amministrazione prende sul serio interventi risolutori su fogne e scarichi e attribuire tutta la colpa a Gnassi sarebbe riduttivo. È solo il prosecutore di un trend che preferisce il trucco e l'estetica, ciò che c'è sotto non serve perché tanto non si vede”.
L’evento, previsto, ma dalla portata eccezionale “ha messo a nudo - nota Miserocchi - la fragilità di una città senza fondamenta, che ha vissuto di rendita (immobiliare) quando poteva investire, che ha fatto scelte da taglio di nastro e oggi si scopre un gigante con i piedi d'argilla. Un agglomerato urbano di oltre 144 mila abitanti più i flussi turistici stagionali con un sottosuolo da paese del dopoguerra e una cementificazione abnorme. I nostri inviti al sindaco per muoversi insieme sono stati ignorati ma non importa siamo ancora una volta disponibili a un lavoro comune, per Rimini, per il bene di tutti”.
Intanto c’è chi pensa allo stato di calamità. “Sin da questa mattina – ha detto il deputato del Pd Emma Petitti – ci siamo messi in contatto con tutti gli enti interessati, dal Comune di Rimini alla Regione ai ministeri competenti, per valutare ogni forma di sostegno agli enti locali e alle attività economiche, produttive e agricole danneggiate dal nubifragio. Per l'eccezionalità dell'evento e per i danni alle attività, peraltro tuttora in corso di stima, valuteremo di poter richiedere lo stato di calamità naturale, che comporterebbe un intervento finanziario almeno a parziale ristoro delle spese sostenute dagli enti locali e dei danni subiti dal tessuto produttivo”. Affidato al collega Tiziano Arlotti, in proposito, l'intervento in chiusura di seduta oggi alla Camera.
E adesso fuori il pubblico dal turismo
E adesso fuori il pubblico dal turismo
E se l’ente pubblico si ritirasse in buon ordine dal turismo? È la provocazione che abbiamo lanciato a Mauro Santinato, consulente turistico, leader di Teamwork, il quale l’ha accolta ben volentieri. L’intervista che segue vuole essere solo l’inizio di un dibattito a più voci su un tema cruciale per l’economia locale.
- Quest'anno è un anno di crisi. Storicamente di fronte alla crisi si assisteva al coro che chiedeva maggiori interventi promozionali all'ente pubblico. Non succede più. Consapevolezza che la crisi non dipende da uno spot che manca o scoperta che tanti anni di promozione pubblica in fondo sono serviti a poco?
Ciò a cui stiamo assistendo non è una semplice crisi "ciclica", dovuta in parte allo slittamento della domanda sui mercati emergenti, come è accaduto negli anni ottanta o novanta; quella attuale è una crisi strutturale di tutta l’Europa occidentale, aggravata da una situazione specifica italiana nella quale troppi imprenditori si sono dimenticati i fondamentali - innovazione, investimenti, cultura internazionale – e, allo stesso tempo, il pubblico è, di fatto, incapace di guidare il Paese e le destinazioni. Quindi meno spot fanno, meglio è per tutti: soldi risparmiati.
- Ma come sta reagendo il sistema pubblico di fronte alla situazione attuale?
Direi in modo piuttosto confuso e scoordinato: indipendentemente dal colore politico, troppi amministratori sono ancora alla ricerca di visibilità e non di soluzioni, visto che queste ultime sono più difficili da costruire e… non vanno sui giornali.
Se 10 consiglieri regionali, 30 provinciali e 100 comunali in tutta la Regione Emilia Romagna decidessero di portare avanti una precisa riforma amministrativa con precise priorità e progetti strategici, in 5 anni si comincerebbero a vedere i risultati ovunque! A giusta causa possiamo affermare che in politica, come in economia, il principio dell'emulazione diventa “virale”!
- Una volta si diceva che il vero assessore al turismo non è quello con la appunto la delega al turismo, ma quelli all'urbanistica e ai lavori pubblici. Oggi non ci sono soldi da spendere e l'unico intervento urbanistico è una posta ciclabile in mezzo alle auto. C'è qualcosa che può o deve fare comunque l'ente pubblico in campo turistico? O è meglio che si ritiri in buon ordine?
In realtà c’è un errore di fondo, tutto italiano, secondo cui si demanda e si lasciano al pubblico la competenza e la delega di promuovere il turismo. In nessun altro settore le aziende commerciali fanno affidamento sulle istituzioni per quanto riguarda la promozione: produzione e promozione sono collegate e vanno di pari passo.
Solo nel turismo, invece, il soggetto pubblico si occupa di promuovere e quello privato di commercializzare il prodotto. Questa dinamica è un’aberrazione del marketing, dove, invece, produzione-promozione-commercializzazione non sono passaggi separati, ma seguono una strategia unica e coerente. L’ente pubblico - attraverso incentivi e agevolazioni – ha il compito di sostenere le imprese: sono queste ultime, infatti, che si devono occupare di promuovere il proprio prodotto. Non dobbiamo dimenticare che il turismo è, a tutti gli effetti, un’attività produttiva legata alle imprese.
Il pubblico, piuttosto, si deve occupare di rendere una destinazione più accogliente attraverso il controllo e la gestione corretta della città, andando a creare il prodotto di base: meno promozione, più qualità. Per questo condivido e approvo il ruolo dell’assessore con la delega all’urbanistica che si occupa di arredo urbano, di segnaletica e del verde pubblico.
All’amministrazione spetta il confezionamento di una città più vivibile, sia per i residenti che per i turisti: le strade, le piazze, l’illuminazione, le aiuole, le piste ciclabili. Se, per esempio, si intende promuovere il cicloturismo avendo delle strade piene di buche, questa iniziativa diventa priva di senso; stessa cosa dicasi se si vuole puntare sul turismo congressuale e poi, per problemi di traffico e viabilità, si impiegano ore per raggiungere il quartiere fieristico.
Si dovrebbe, dunque, passare dal libro dei sogni del Piano Strategico – dove, giustamente, non si parla di promozione ma di interventi sulla qualità del prodotto - al piano degli interventi reali. È inutile pubblicizzare un prodotto scadente, si rischia soltanto un effetto boomerang. Sicuramente è importante il ruolo dell’assessore che si occupa di urbanistica e non tanto di turismo, inteso come mera promozione; da questo punto di vista condivido, in effetti, la scelta del sindaco di Rimini di tenere la delega.
- Ti sembrano efficaci le iniziative di promo-commercializzazione promosse dall'ente pubblico negli ultimi anni?
Potrei rispondere provocatoriamente: ma quali? Non mi sembra di aver visto azioni di promo-commercializzazione in questi anni efficaci e rilevanti. Già a partire dagli anni ’90, ai tempi delle mucillagini, abbiamo sempre sperato che facendo più promozione si ottenesse un maggior risultato, dimenticando che la miglior promozione possibile in realtà è il prodotto stesso: la Apple non avrebbe ottenuto gli stessi obiettivi che ha raggiunto con l’Iphone, se questo fosse stato un brutto telefonino; la strategia di marketing più efficace è costituita dalla bellezza e dalla qualità del prodotto.
La legge 7/98 ormai ha dato tutto quello che poteva dare, è tempo di alzare il livello e di guardare chi sta facendo un "lavoro vero", prendendo spunto dalle esperienze positive, in modo che si diffondano a tappeto su tutta la regione. D'altronde chi non ha capito cosa sia un Club di Prodotto dopo 15 anni, pensa che lo capirà nei prossimi 10?
Il sistema costruito negli anni novanta, oggi non esprime più nulla di interessante se non pax politica; la scommessa odierna dovrebbe essere stimolare gli imprenditori e i territori ad investire in creatività e innovazione e su alcuni prodotti, come il cicloturismo e più in generale lo sport che hanno ancora molte potenzialità da sviluppare. Quindi, prima di lanciare qualsiasi iniziativa promozionale si deve agire e migliorare il prodotto. Portando un esempio a noi vicino, possiamo ammettere che oggi è molto più facile per Riccione promuoversi come cartolina: il suo lungomare è probabilmente la campagna promozionale più efficace che il Comune poteva mettere in atto negli ultimi anni.
- Tutti oggi sono sensibili sulle spese che il pubblico fa: ad esempio quale utilità ha un assessore a una fiera a Mosca?
Il pubblico deve seguire e puntare lo sguardo là dove il privato investe: le trasferte a spese della collettività devono essere poche e solo se ci sono motivi istituzionali per sostenerle. Vi siete mai domandati perché gli amministratori vanno a Berlino o a Mosca ma non portano mai a casa un investitore per l'acquisto di una colonia o la realizzazione di un nuovo progetto strategico?
In anni di recessione economica come quelli che stiamo vivendo, dal 2008 ad oggi, le imprese hanno messo in atto politiche di risparmio, di razionalizzazione dei costi; non abbiamo visto lo stesso atteggiamento da parte del pubblico che ha continuato a spendere, a pubblicare depliant che rimangono nei cassetti, o a partecipare a fiere in ugual misura, come accadeva negli spensierati anni ‘80 e ‘90. Meglio fare un passo indietro e investire le poche risorse disponibili in azioni fondamentali: ovvero, ripeto, rendere più bella e ospitale la città.
- L'assessore Galli propone di abolire l'anacronistico divieto agli alberghi di poter fare pacchetti. Che ne pensi? Ci sono altre liberalizzazioni che si dovrebbero attuare?
Plauso all’iniziativa dell’assessore, mi fa molto piacere che abbia avuto il coraggio di proporre questo tipo di liberalizzazione, oltre a quella dei prezzi massimi. Un amministratore attento come Fabio Galli dovrebbe chiedere addirittura una riforma in cui la politica resti fuori dalla gestione delle risorse per la promo-commercializzazione.
Ribadisco che, anche in questo caso, in nessun altro settore, se non in quello turistico si verifica questa situazione anomala: negli altri paesi non è di certo il pubblico che va a determinare le tariffe. Sembra che Rimini si sia fermata agli anni ’70 - ’80, cristallizzando il suo modo di fare turismo, quando bisognava dare delle indicazioni al turista: si spendono ancora soldi per stampare gli annuari degli alberghi, quando oggi sfido vi sia turista che sfogli un annuario.
Ribadisco che il pubblico si dovrebbe occupare di tutto ciò che, in questo momento critico, può sostenere e dare man forte alle imprese; vale a dire togliere vincoli e snellire la burocrazia che spesso rende difficile, se non impossibile, intraprendere iniziative. In momenti di crisi come questa bisognerebbe lasciare agire le imprese con maggiore libertà e minor carico. Credo che in Italia in generale, in ambito turistico in particolare, l’ente pubblico abbia occupato fin troppo spazio. Devono essere i privati a fare e a scommettere, mentre il pubblico dovrebbe indicare la rotta e sostenere le migliori idee. Spesso le buone idee non hanno bisogno di soldi ma solo di essere messe in pratica!
- Il pubblico (vedi Comune di Rimini) ha scoperto i cinesi e si muove per portarli a Rimini. E' una prospettiva interessante o un buco nell'acqua?
Ottima iniziativa da incoraggiare e sostenere, come tutte quelle che guardano lontano. Non vorrei, però, che, aldilà di qualche intervista o qualche comunicazione televisiva, tutto rimanesse solo una dichiarazione d’intenti e non si lavorasse invece per creare una strategia comune con il coinvolgimento degli operatori. Non ci si può muovere in ordine sparso: non si può fare promozione e poi non avere strutture capaci di offrire un’adeguata accoglienza. Se riusciamo, fortunatamente, a richiamare gruppi di cinesi, la domanda che ci si deve porre è se sono pronti gli alberghi ad ospitarli e a dare un servizio “chinese friendly”.
Allora bisognerà iniziare a fare della formazione a tutto il personale delle strutture ricettive, pensando ad un percorso affinché si crei un tessuto culturale competente per avvicinarsi alle diverse culture. Non si può avanzare sul mercato con azioni spot, ma è necessario adottare una strategia di medio-lungo periodo per muoversi su quei mercati. Alcuni operatori lungimiranti lo stanno già facendo con la consapevolezza che si deve prima seminare e costruire relazioni per ottenere, poi, dei risultati visibili. Senza una strategia di medio-lungo termine si rischia davvero di fare un buco nell’acqua e di sprecare soldi ed energie. Come per il target cinese, analogamente, lo stesso discorso vale anche per gli altri mercati emergenti; si dovrebbe adottare lo stesso percorso che abbiamo intrapreso nei confronti della Russia: abbiamo lavorato come destinazione in maniera sinergica. Nel mercato russo abbiamo creduto sin dagli anni ‘90 con strategie di lungo periodo e oggi ne stiamo raccogliendo risultati concreti.
GIORNALAIO 25.06.2013
Maltempo a Rimini, due morti. Bilancio, la sinistra rientra in maggioranza. Fondazione Carim, i nomi dei nuovi soci. Patto di stabilità, sbloccati 8 mln. Anniversario Gdf, stanati 16 evasori totali in cinque mesi
La furia del maltempo si è abbattuta sulla riviera ieri alle 17, due i morti. “La prima tragedia si è consumata a Santa Cristina, in una casa proprio di fronte al carcere dei Casetti, dove è morta Florida Bernabè, 89 anni. La Polizia sta ancora cercando di ricostruire con esattezza quello che è accaduto. Sembra che l’anziana signora, che vive a piano terra, quando si è resa conto che l’acqua stava entrando nell’appartamento, abbia tentato di uscire, finendo travolta dalla piena. A sentire le sue grida d’aiuto è stato il giovane vicino che è corso, nel disperato tentativo di salvarla. Ma non c’è stato niente da fare, e ora l’autopsia potrà solo accertare se la donna è morta annegata o schiacciata dai mobili, spazzati via dall’acqua. Il secondo decesso è avvenuto invece a Rivabella. Vittima un riminese, di 70 anni, colpito da un infarto. Per quanto abbia corso, anche l’ambulanza del 118 si è trovata di fronte il ‘muro’, e quando gli operatori sono arrivati, non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso”, ilRestodelCarlino (pp.2-5). Servizi su CorriereRomagna (pp.8-9), LaVocediRomagna (pp.9-10).
Bilancio, “LA CRISI può attendere. Anche il dissidente Brunori (Idv), dopo la minaccia di non votare il bilancio, ha deciso di fare marcia indietro. Non un dietrofront: Brunori e Galvani (Federazione della sinistra) hanno vinto la prima loro battaglia nella guerra contro la privatizzazione degli asili. Hanno ottenuto di stralciare dal bilancio la parte in cui si prevedeva di affidare i due asili nido, il Brucoverde e il Cerchio Magico, oggi gestiti per conto del Comune dall’Asp ‘Valloni’, alle cooperative private”, ilCarlino (p.10). “I magnifici tre ieri mattina hanno presentato il risultato di settimane di lavoro: 1.600 e più firme per dare forza a una petizione a sostegno del ruolo pubblico nella gestione dei servizi. Il primo autografo è quello di Antonio Ingroia (leader di Rivoluzione civile), ma nel mucchio ci sono anche quelle di Lino Gobbi e Antonella Beltrami, noti esponenti del Pd. Ecco, presentando il malloppo di firme (opportunamente stese sulle scrivanie della conferenza stampa), Galvani fa notare che non si sono neppure impegnati tanto («alla petizione ne bastavano cento»), però la macchina resta in moto in vista o in prospettiva di un referendum stile Bologna: «Ne servono 5mila, un obiettivo possibile»”, Corriere (p.5). “Quindi è da escludere che i tre moschettieri della sinistra trascinino Rimini in un referendum stile Bologna? Se Pazzaglia su questo è cauto, lo è molto meno Galvani che dice: “Non lo escludo”, “per statuto e regolamento bastano 5mila firme, il referendum può essere consultivo, abrogativo e propositivo, ma vale se ha il quorum del 50%”. “Non siamo sindacalisti delle maestre, ma facciamo politica: è pericoloso che sezioni di nido gestite direttamente vadano al privato”, LaVoce (p.12).
Fondazione Carim. “Si è tenuta ieri l’assemblea dei soci della Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini, presieduta da Massimo Pasquinelli, che ha eletto 19 nuovi soci ordinari. I loro nomi: Fabio Bonori, Alessandro Bracci, Paola Brighi, Marco Ciavatta, Roberto D’Addario, Alduino “Richard” Di Angelo, Linda Gemmani, Patrizia Farfaneti Ghetti, Matteo Guaitoli, Giorgio Lucchi, Roberto Manzi, Moreno Maresi, Massimo Panozzo, Paolo Pasini, Davide Perazzini, Miranda Pironi, Stefano Pivato, Gilberto Sarti, Natalino Valentini. Con questa elezione il numero dei membri dell’assemblea sale a 91 (il massimo per statuto è 100)”, LaVoce (p.11). “Soddisfatto il presidente Massimo Pasquinelli : «L’integrazione della compagine sociale era attesa da anni, ed è una iniezione di nuova linfa fondamentale. Sono lieto anche per l’elezione di quattro donne, un numero ancora molto contenuto che mi auguro possa aumentare in futuro»”, Corriere (p.11). “Ma la vera battaglia è attesa per oggi, quando si dovrà decidere il nuovo consiglio d’amministrazione della Fondazione, che sarà rinnovato pressoché completamente, eccezion fatta per il presidente Massimo Pasquinelli, il cui mandato scadrà più avanti. IL RUOLO di vice presidente è destinato a essere di Leonardo Cagnoli, che prenderà così il posto del dimissionario Bruno Vernocchi. Nel consiglio d’amministrazione della Fondazione (formato da 7 membri) dovrebbero trovare posto anche Gianluca Spigolon, Mauro Ioli, Antonio Polselli e infine Nando Piccari. Ioli sgomitava per la vice presidenza, ma difficilmente scavalcherà Cagnoli”, ilCarlino (p.10).
Patto di stabilità. “E’ il consigliere regionale del Partito democratico Roberto Piva a rendere noto l’elenco per Comuni e Provincia della ripartizione della prima quota 2013 di potenzialità di spesa che, in virtù degli accordi tra le Regioni e il governo e le leggi regionali in materia di patto di stabilità, viale Aldo Moro distribuisce al sistema delle autonomie. Si tratta nello specifico 8,1 milioni di euro che serviranno da volano alla ripresa economica… La cifra più importante tocca alla Provincia: 2,5 milioni di euro, destinati a pagare i crediti dell’ente e quindi a dare respiro alle piccole e medie imprese. Seguono quindi Rimini (2 milioni e 32mila euro), Riccione (978mila), Sant’Agata Feltria (471mila), Bellaria (294mila), Talamello (265mila). Rimini. L’assessore al bilancio Gian Luca Brasini accoglie con favore la notizia, fa però notare che sarebbe bello informare anche i Comuni («dato che aspettiamo da mesi»). «Comunque non si tratta di soldi che arrivano dalla Regione - precisa - ma della possibilità di mettere a pagamento soldi che il Comune ha in cassa ma non può spendere per i vincoli del Patto di stabilità. L’anno scorso abbiamo avuto la possibilità di pagare 4 milioni, questa volta solo 2. Li useremo per saldare i creditori, partiamo da chi aspetta di più»”, Corriere (p.6).
Guardia di finanza, ieri l’anniversario della fondazione. “Trecento commercianti (sugli 800 controllati) che si sono dimenticati di rilasciare lo scontrino. Per nove, plurirecidivi, è scattata la chiusura forzata dell’attività. Un magazzino per ricambi d’auto, e un minimarket estivo (600 mila euro di evasione) e un imprenditore edile tunisino (per 200 mila euro) tra i sedici contribuenti totalmente sconosciuti al Fisco e che ora reclama 9 milioni”, Corriere (p.3).
Per andare al mare a Rimini. “Continua il dibattito sulla ciclabile del lungomare e sul nuovo assetto della circolazione legato al senso unico e alla concentrazione del traffico su viale Vespucci. Domenica scorsa la bella giornata di sole ha attirato un elevato numero di bagnanti che ha utilizzato ciclomotori e moto di grossa cilindrata e come per incanto si sono ripresentati i soliti problemi denunciati negli anni passati. Gli stalli dedicati ai mezzi a motore a due ruote sono sempre insufficienti e si finisce con l’assistere al parcheggio dove e come capita. Il problema principale riguarda i marciapiedi lato monte che vengono letteralmente invasi da questi mezzi al di fuori degli stalli regolarmente tracciati, con il risultato che a volte i pedoni faticano a passare, soprattutto con i passeggini. Problematico passare con una sedia a rotelle. La sosta abusiva riguarda anche il marciapiede a mare, quello in parte adibito a pista ciclabile, che viene così a restringersi ulteriormente”, LaVoce (p.17).
Romagna Acque, la spunta la ‘ditta’. “SARÀ Tonino Bernabè il presidente di Romagna Acque. La decisione è stata presa ieri dal coordinamento dei soci che nominato come vice presidente Gianni Gregorio. In consiglio entrano anche Gianfranco Argnani e Luana Gasparini, due tecnici, amministratore delegato sarò Andrea Gambi. Una scelta contrastata, quella di Bernabè, compagno dell’on. Emma Petitti, in Romagna acque dal 2006, e vice presidente dal 2007. Persino la Provincia di Rimini non l’ha votato, «perché le scelte sono state fatte senza coinvolgerci», attacca il presidente Stefano Vitali. Polemico anche il collega di Forlì-Cesena Massimo Bulbi, che puntava alla rielezione della forlivese Bocchini”, ilCarlino (p.10).
Sicurezza, “Rimini in vetta alla classifica per quanto riguarda il numero di reati: il prefetto non ci sta. E dopo che per due stagioni consecutive Rimini si è beccata il “piazzamento di disonore” Claudio Palomba ha scritto una lettera al Sole 24 ore, il quotidiano economico, per contestare la graduatoria della criminalità effettuata ogni anno”, LaVoce (p.13).
Degrado in centro storico, fotoreportage della Voce su via Garibaldi, (p.13).
24 06 2013 | Rimini | Strade allagate per pioggia e grandine
Rimini | Strade allagate per pioggia e grandine
Un temporale inarrestabile e proiettili di grandine oggi nel tardo pomeriggio, dopo le 17, a Rimini. Immagini di diverse zone della città, garage, sottopassi e tunnel, ma anche semplicemente strade allagate si sono diffuse molto presto sui social network. Chiuso per allagamento il casello di Rimini sud in entrata per Bologna (in autostrada visibilità ridotta a 100 metri e code causate dalla grandine). Sono 73 i millimetri di pioggia caduti fino ad ora a Rimini e 81 a Riccione. Il comune di Rimini, attraverso la sua pagina su Facebook, ha pubblicato una serie di numeri utili per segnalare problemi dovuti al maltempo.
24 06 2013 | Rimini | Anniversario GdF, i numeri dei primi 5 mesi del 2013
Rimini | Anniversario GdF, i numeri dei primi 5 mesi del 2013
Una cerimonia sobria nella caserma di via Grassi per celebrare il 239esimo anniversario della fondazione del Corpo della Guardia di Finanza. Il comandante provinciale, colonnello Mario Venceslai, ha tracciato un bilancio delle attività svolte dal Corpo nei primi cinque mesi dell’anno.
Sono state 173 le verifiche fiscali eseguite tra gennaio e maggio e 34 i milioni (16 da iva) recuperati da tasse evase. Otto le persone arrestate su un totale 56 contribuenti segnalati per reati fiscali. Sedici gli evasori totali (persone completamente ignote al fisco). Ventisette le denunce per frode e associazione a delinquere transnazionale finalizzata all’emissione ed all’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti per un importo complessivo superiore a 187 milioni di euro. Quantificata l’iva evasa, sono stati eseguiti sequestri per equivalente di beni mobili, immobili, disponibilità finanziarie e autovetture per 37 milioni di euro. Rispetto all’evasione fiscale internazionale sono stati recuperati oltre 12 milioni di euro e sequestrate beni per 4,5 milioni di euro. Ottocento sono stati i controlli su scontrini e ricevute, il 37,5 per cento di questi (300) è risultato irregolare, con 9 provvedimenti di chiusura nei confronti di esercizi pubblici. Sono 26 i lavoratori irregolari scoperti e 14 i datori di lavoro verbalizzati, mentre ammonta a 100mila euro il bottino recuperato dagli affitti in nero.
In materia di sprechi e irregolarità nell’amministrazione pubblica sono in corso numerosi accertamenti sia d’iniziativa che su delega della Corte dei conti e l’attività sinora svolta ha permesso di accertare danni erariali per circa 400mila euro .
Nel contrasto criminalità organizzata e tutela mercato dei capitali, gli accertamenti sinora condotti hanno permesso di sequestrare o proporre per il sequestro all’autorità giudiziaria di oltre 43 milioni di euro. L’approfondimento investigativo di 68 segnalazioni di operazioni sospette ha permesso, inoltre, di accertare violazioni alla normativa antiriciclaggio per oltre 12 milioni di euro e denunciare 30 soggetti di cui 2 in stato di arresto.
Per usura e reati bancari, finanziari, societari e fallimentari, sono stati eseguiti 20 interventi e denunciate 30 persone di cui 4 in stato di arresto.
E’ stata elevata anche la guardia nel settore del contrasto ai reati contro la Pubblica Amministrazione, con particolare riferimento ai fenomeni corruttivi e concussivi, ottenendo risultati di rilievo: arresto di 4 persone e sequestro di beni per un importo complessivo di oltre 4 milioni.
Anche nel settore del contrasto ai traffici di droga, l’attività di servizio sinora svolta ha permesso di sequestrare quasi 600 grammi di sostanze stupefacenti, denunciare 4 soggetti di cui 3 in stato di arresto e segnalare al Prefetto numerosi assuntori.
24 06 2013 | San Marino | Frontalieri, la proposta di legge per le agevolazioni fiscali
San Marino | Frontalieri, la proposta di legge per le agevolazioni fiscali
Frontalieri, c’è la proposta di legge per introdurre agevolazioni fiscali. Primo firmatario è il deputato del Pd Tiziano Arlotti, seguito da Emma Petitti e da una trentina di altri colleghi. La proposta riguarderà a livello nazionale i 60mila italiani che lavorano in Svizzera, i 5.400 che lavorano nella Repubblica di San Marino, i 3.700 nel Principato di Monaco e in Francia, a le altre centinaia in Austria e Slovenia. La proposta parte dalla Convenzione fra Italia e San Marino e il Protocollo aggiuntivo recentemente ratificati che prevedono per l’Italia di assoggettare a tassazione il reddito lordo dei lavoratori frontalieri sul Titano con le modalità che devono essere stabilite da una legge ordinaria. Fino ad oggi i redditi derivanti dal lavoro dipendente prestato all'estero, sono stati assoggettati a una franchigia (inizialmente di 8mila euro, portati poi a 6.700) prorogata di anno in anno fino alla più recente legge di stabilità 2013.
“La proposta che ho depositato aggiorna e mette a regime la franchigia di esenzione Irpef in favore dei lavoratori frontalieri – spiega il deputato riminese -. Prevede che dal 1 gennaio 2014 venga tassato il reddito eccedente il 65 per cento del reddito complessivo. Viene inoltre fissato a 24mila euro il limite massimo della quota di esenzione, prevedendo una rivalutazione annuale su base ISTAT ai fini della sterilizzazione del fiscal drag. Tra le novità previste dalla legge a ulteriore tutela dei lavoratori, anche il fatto che la franchigia, diversamente da quanto avviene oggi, venga applicata pure ai redditi da pensione per la parte relativa al lavoro frontaliero, nonché nei casi di malattia, maternità, cassa integrazione e disoccupazione”.
24 06 2013 | Rimini | Reati in crescita, il prefetto scrive al Sole24Ore
Rimini | Reati in crescita, il prefetto scrive al Sole24Ore
Il prefetto di Rimini Claudio Palomba scrive al direttore del Sole24Ore una settimana dopo la pubblicazione da parte del quotidiano di Confindustria della annuale classifica delle città meno sicure, con Rimini in bella vista al secondo posto dopo Milano. “Per il secondo anno consecutivo la Provincia di Rimini viene collocata ai vertici negativi della graduatoria relativa ai reati denunciati. Un bel piazzamento di “disonore”, una medaglia d’argento sullo scenario nazionale in relazione alla percentuale dei reati denunciati ogni 100 mila abitanti”, scrive il prefetto a Roberto Napoletano.
“Una parentesi nel “pezzo” descrittivo, chiarisce poi che Rimini “grande diventa d’estate con l’arrivo di turisti e rischi al seguito”. Sì, ma quanto grande? E quanto incide in termini statistici? E il resto dell’anno? Con un centro congressi rilevante e un’attività fieristica di tutto rispetto, è corretto riferirsi ai soli residenti? E una provincia dai così numerosi poli di attrazione (a partire dalle discoteche) può essere “ingabbiata” nel freddo novero dei residenti o andrebbe considerata nel complesso di una “movimentazione” che non può non portare anche “presenze” temporanee che mirano a qualcosa di diverso dalla vacanza?”, questa la prima precisazione di Palomba.
Arrivando ai numeri della capitale della riviera “nell’anno 2012 si sono avute 15.987.166 presenze registrate nelle sole strutture ricettive della provincia di Rimini (ad esempio non sono in alcun modo considerati gli appartamenti privati dati in fitto per vacanze settimanali o stagionali). Una media mensile quindi di 1.332.263 persone(tralasciando i decimali), con picchi nei mesi di luglio e agosto, rispettivamente con 4.072.886 e 4.549.719 unità presenti sul territorio. A voler considerare questi numeri e a voler adottare gli stessi criteri della tabella, dove si collocherebbe la provincia di Rimini? Non certamente tra i primi posti”, fa notare il prefetto che torna a precisare dopo averlo fatto anche lo scorso anno come il dato dei reati nelle località turistiche non possa “in alcun modo e per nessun motivo essere rapportato alla popolazione anagraficamente residente”.
24 06 2013 | Rimini | Parco Pertini, arriva struttura permanente in legno al posto della 'pagoda'
Rimini | Parco Pertini, arriva struttura permanente in legno al posto della 'pagoda'
Una struttura in legno al posto della pagoda del Parco Pertini a Rimini. Parere favorevole oggi in commissione comunale per l’intervento da 250mila euro (210mila più iva) per la trasformazione della tensostruttura in uso alle associazioni sportive e al comitato del Ghetto turco, presidente il consigliere comunale di Rimini per Rimini (maggioranza) Bertino Astolfi, in un luogo permanente e molto bello, su una superficie di 600 metri quadrati. La scelta è ricaduta sulla commissione ‘territorio, ambiente e mobilità’ perché per realizzare il progetto sarà necessario un intervento urbanistico. Successivamente, per la gestione, sarà pubblicato una bando.
“Non interessa chi se lo aggiudicherà. L’importante – ha detto oggi in commissione il consigliere del Pdl, Giuliana Moretti – è che la struttura sia una volta pronta disponibile per tutte le associazioni e non solo per qualcuno. Avrei, comunque, preferito che il Comune avesse destinato risorse alla costruzione della palestra delle elementari di via Lagomaggio”. Dalla maggioranza Savio Galvani di Fds, fa notare come fosse “necessario trovare una soluzione adeguata per le associazioni sportive e non che fino ad oggi hanno gravitato attorno e dentro alla pagoda”.
La delibera ha incassato il parere favorevole della maggioranza e un’astensione benevola dalla minoranza. Tra i ‘malpensanti’, c’è comunque chi fa notare come il comitato del Ghetto turco sia in realtà molto vicino a consigliere comunale Bertino Astolfi, uomo del Pd spesso e volentieri critico nei confronti del metodo della giunta Gnassi e degli equilibri forti interni al partito. Astolfi la settimana scorsa in commissione quinta era in quel gruppetto di assenti che ha portato la maggioranza sotto durante la votazione sul bilancio. C’è dunque chi pensa che la delibera di questa mattina possa essere un modo per accontentarlo e per recuperare il suo sì alla manovra, in vista del voto di giovedì. Così come un emendamento presentato dal sindaco oggi in tardissima mattinata potrebbe contenere le condizioni del sì al bilancio di Stefano Brunori (Idv), tra i più agguerriti oppositori in seno alla maggioranza.