02 10 2013 | Rimini | Fusione Torriana-Poggio Berni, Lombardi chiede maggiore informazione
Rimini | Fusione Torriana-Poggio Berni, Lombardi chiede maggiore informazione
"Il referendum di domenica prossima nei comuni di Torriana e Poggio Berni non è una semplice formalità burocratica ma un momento importante per la vita di quei comuni e quindi merita una grande partecipazione", esordisce il consigliere regionale del Pdl Marco Lombardi, presidente della commissione affari generali, lamentando la mancanza di iniziative pubbliche volte a favorire la consapevolezza dei circa 4mila elettori che domenica saranno chiamati a dare un giudizio importante sul loro futuro.
"Una cospicua partecipazione senza la giusta consapevolezza su ciò di cui si sta decidendo è pericolosa perché si traduce in una adesione ideologica e partitica. Qui invece si discute del futuro dei cittadini, del loro legittimo attaccamento al "campanile", dei loro servizi e del costo conseguente, dei contributi regionali e delle limitazioni imposte dalla legge ai piccoli comuni", spiega Lombardi riferendosi anche in parte alle chiamate alle urne per il sì arrivate da diversi esponenti del centro sinistra.
"Sono preoccupato dalle dichiarazioni di alcuni esponenti dell'opposizione locale che denunciano una scarsa informazione dei cittadini interessati perché non basta fare riunioni fotocopie e formali ma sarebbero state necessarie approfondite spiegazioni sul progetto complessivo esponendo chiaramente vantaggi e svantaggi della fusione. Comunque tra pochi giorni si vota ed invito i cittadini di quei comuni ad informarsi con tutti i mezzi a loro disposizione (c'è anche un link sul sito della Regione) ed andare a votare per evitare che sia una minoranza a decidere il loro futuro".
02 10 2013 | San Giovanni in Marignano | La Provincia approva le osservazioni al Psc
San Giovanni in Marignano | La Provincia approva le osservazioni al Psc
La giunta della Provincia di Rimini ha approvato oggi le osservazioni al Piano strutturale comunale (Psc), adottato dal Comune di San Giovanni in Marignano.
“E’ importante - dichiara l’assessore provinciale alla Pianificazione territoriale, Vincenzo Mirra - che un altro Comune si doti del Psc ciò rende la pianificazione in linea con gli strumenti regionali e provinciali e consente di agire in un quadro di prospettive certe, che tengono conto degli assetti del territorio, del nuovo quadro normativo, e dei nuovi scenari post crisi. E’ importante che si consolidi un quadro di Comuni che hanno lavorato d’intesa con i Consigli, le categorie economiche, i cittadini e tutti i portatori d’interesse per definire uno scenario complessivo di sviluppo del proprio territorio che si colloca all’interno di uno scenario più vasto e delinea quale sarà il futuro delle nostre città”.
Le prossime tappe. Adesso Comune e Provincia dovranno sottoscrivere un'intesa che porterà il piano ad essere valutato definitivamente dal consiglio comunale.
02 10 2013 | Rimini | Eticredito fusa in Carim, da ieri c'è la firma dal notaio
Rimini | Eticredito fusa in Carim, da ieri c'è la firma dal notaio
Eticredito è incorporato in Banca Carim. L'ultimo atto necessario è stato firmato ieri in sede notarile. Nasce così "la prima Banca commerciale che opererà istituzionalmente anche con finalità etiche", spiegano dall'istituto di credito riminese. L'atto, spiegano, avrà efficacia dalla mezzanotte dell'11 ottobre "e pertanto dal 14 ottobre, primo giorno lavorativo utile, Eticredito e Banca Carim opereranno sotto un’unica insegna. Troverà così compimento un altro importante passo del progetto imprenditoriale di Banca Carim con l’avvio di una nuova cultura di impresa capace di stare fra mercato ed etica e di coniugare efficienza ed equità".
Dal punto di vista dei numeri, "in conseguenza della incorporazione di Eticredito, il capitale sociale di Banca Carim passerà da 234.730.925 a 246.145.545 euro con emissione di 2.282.924 nuove azioni ordinarie, godimento regolare, del valore unitario di 5 euro che saranno attribuite agli azionisti di Eticredito a fronte dell’annullamento e del concambio delle azioni ordinarie Eticredito", ovviamente dal 14 ottobre e senza alcun onere.
02 10 2013 | Rimini | Sta per nascere la "scuola del gratuito"
Rimini | Sta per nascere la "scuola del gratuito"
"Oggi per indicare i disabili si parla di “bisogni educativi speciali”, ma la Comunità Papa Giovanni 23esimo e il “Gruppo di studio sulla Scuola del gratuito” vogliono una scuola in cui i bisogni educativi speciali siano di tutti, perché ogni alunno è unico, prezioso e speciale", dicono dall'associazione fondata da don Oreste Benzi. Questo sarà anche il tema del convegno “La Scuola del gratuito”, patrocinato dalla Provincia di Rimini e dal Segretariato di Stato alla cultura e all’Istruzione, che si terrà il 5 e 6 ottobre presso l’Hotel San Giuseppe, via delle Felci 3 a Valdragone.
L’idea nasce dalla provocazione della “Società del gratuito” lanciata nel 1994 da don Oreste Benzi. Una società basata sugli “ultimi”, sulle cui esigenze la società viene formata e si organizza. Alcuni insegnanti della Comunità Papa Giovanni 23esimo si sono posti come primo obiettivo quello di approfondire il significato del loro lavoro. Dalla riflessione è emerso un modello di scuola, esposto nel “Manifesto della scuola del gratuito”, che non si basa sul profitto, ma che chiede all’alunno di sviluppare i suoi doni personali creando una rete di relazioni senza il falso obiettivo del voto. Una scuola dove si attua l’educazione “della gratuità” e non “alla gratuità” come sottolinea Giovanni Paolo Ramonda, responsabile generale della Comunità, “perché la gratuità è dentro di noi e va solo sviluppata”. Su questo modello gli insegnanti della Comunità hanno iniziato a impostare il proprio metodo di lavoro. Il riferimento più noto per questo tipo di esperienze è senza dubbio la Scuola di Barbiana di don Lorenzo Milani.
02 10 2013 | Rimini | Concessioni balneari, Comi: "Svolta possibile in semestre europeo"
Rimini | Concessioni balneari, Comi: "Svolta possibile in semestre europeo"
La svolta per la sdemanializzazione delle strutture ad uso commerciale delle spiagge, attraverso la vendita e il conseguente diritto d’opzione, potrebbe arrivare nel corso del semestre europeo di presidenza italiana. Lo dice l'eurodeputato del Pdl Lara Comi secondo cui “l’accoglimento al tavolo tecnico del Ministero, coordinato dal sottosegretario Baretta, della proposta degli imprenditori balneari di ‘sdemanializzare’ l’area commerciale e lasciare demaniale la spiaggia è una svolta e rappresenta un buon compromesso. Ora si tratta di fare fronte comune in Europa per sostenere questa linea se trova il consenso delle associazioni di categoria. In vista del semestre europeo di presidenza italiana è importante parlare con una voce unica in modo da avere più forza per difendere gli interessi del nostro Paese”. Intanto, la proposta dovrebbe essere già inserita nella Legge di stabilità, il prossimo 15 ottobre.
GIORNALAIO 02.10.2013
Nascere e morire a Rimini. Aeradria vola coi cargo. Gas, quest'inverno costerà di meno. Asili in appalto, polemiche 'sinistre'. Aumenti, arriva il barista anti-iva
Gas, quest'inverno costerà di meno. "SE SARÀ UN INVERNO più o meno freddo degli altri, è presto per dirlo. Ma di sicuro le bollette del riscaldamento dovrebbero essere meno bollenti... Sì perché la famiglia media riminese (formata da almeno 3 componenti) dovrebbe spendere quest’anno all’incirca 60 euro in meno rispetto all’inverno scorso. Un risparmio dovuto agli effetti del ‘taglio’ sulle tariffe stabilito dall’Autorità dell’energia, che ha deciso di ribassare dal primo ottobre il prezzo medio al metro cubo del gas. Le nuove tariffe, che saranno in vigore fino al 31 dicembre (ma l’Autorità potrebbe decidere di prorogarle anche nel prossimo trimestre) consentiranno di spendere qualche decina di euro in meno a famiglia, specialmente nei mesi più freddi. «Stiamo parlando di una riduzione di qualche centesimo a metro cubo — premette Bruno Tani, l’amministratore delegato di Sgr, la Società gas Rimini — ma l’abbassamento della tariffa si farà sentire, permettendo a famiglie e imprese di ridurre la spesa». I numeri, allora. La nuova tariffa media applicata da Sgr passa, in base alla decisione presa dall’Autorità, dagli 88 centesimi di euro dell’ultimo trimestre (luglio-settembre) agli 86 in vigore da questo mese. «Ma rispetto a un anno fa, il calo è più sensibile — ricorda Tani — perché nell’ottobre 2012 partivamo con una tariffa base di 90,5 centesimi»", ilRestodelCarlino (p.3).
Aeradria. "Nell’annus horribilis per Aeradria e per lo scalo, privato di molti dei collegamenti con l’Europa per raddrizzare i conti della società di gestione, l’aeroporto di Rimini si distingue per essere uno dei pochi in Italia a incassare sempre di più con il traffico merci. I dati di agosto non sono positivi, e registrano un calo, ma da gennaio i conti dei cargo sono molto positivi. Da Rimini sono partite, nei primi otto mesi, merci per un totale di 561 tonnellate, con un aumento rispetto all’anno scorso del 19,3%. Sono soprattutto le merci inviate con posta aerea a crescere: da gennaio ad agosto queste spedizioni sono cresciute del 361%, arrivando a 154 tonnellate di merce inviata. I numeri non dicono tutto. La mole di merci che transita dal ‘Fellini’, rispetto a molti altri scali italiani, non è ancora elevata. Ma la forte crescita dei passeggeri dalla Russia sta incrementando anche questo settore, che è decisamente redditizio tanto che Aeradria ora sta pensando in grande. La società di gestione del ‘Fellini’ ha infatti preso contatti con alcuni aeroporti di Mosca e le principali compagnie aeree, per fare della capitale russa una sorta di hub non solo per i passeggeri, ma anche per le merci", ilCarlino (p.7).
Nascere e morire. A Rimini la 'ruota degli esposti 2.0, si chiama 'una culla per la vita'. "Sono cinque le donne che tra il 2012 e quest’anno (ad oggi), per un motivo o per un altro, si sono rivolte all’ospedale Infermi di Rimini per procedere ad un parto in anonimato. Scelta questa che, comunque la si guardi, porta con sé un inevitabile carico di sofferenza. Ma che garantisce l’avvio automatico delle procedure per l’adottabilità del bambino. Circa 300 nel corso dell’ultimo anno su scala nazionale. Dati questi emersi nel corso della quarta commissione consiliare in cui è stata affrontata la mozione per sollecitare l’istituzione di “una culla per la vita”. Una proposta su cui è stato avviato un lavoro bipartisan. Tanto che la mozione al momento sottoscritta da Eraldo Giudici, Francesco Angelini, Valeria Piccari, Giuliana Moretti, Roberto Mancini e Samuele Zerbini resta aperta, in vista del consiglio comunale chiamato ad approfondire il tema. “Il numero dei parti in anonimato rappresenta già di per sé un dato che comprova l’emergenza di mettere a disposizione una struttura come quella della ‘culla per la vita’. Ma per completare il quadro, quale sia il disagio sociale esistente, occorrerebbe avere un quadro anche degli abbandoni, che ovviamente non avvengono all’interno delle strutture ospedaliere e che, non dimentichiamolo, rappresentano un reato”, chiosa Giudici (Pdl)", LaVocediRomagna (p.13). "Il momento più bello per una coppia di sposi, già genitori di un figlio, si è trasformato in una terribile tragedia. Il fratellino, che fino a poco prima, nella pancia della mamma, aveva il battito cardiaco normale e sotto controllo grazie al monitoraggio continuo dell’ostetrica, al momento della nascita è improvvisamente morto. E’ accaduto giovedì scorso all’ospedale Infermi di Rimini. Per nove mesi la mamma e il papà hanno sognato insieme l’attimo magico della nascita del piccolino e di quando l’avrebbero tenuto tra le braccia per la prima volta, poi all’improvviso gli è crollato tutto addosso. Non c’erano stati preavvisi di alcun tipo, nessun problema durante la gravidanza, portata a termine dalla giovane madre senza complicazioni o problemi di salute. Qualcosa di strano e imprevedibile, però, quel giorno è accaduto: invece di una festa è stato un giorno di lutto", (p.14).
"LA MORTE del piccolo Tommaso ha toccato profondamente la comunità riminese. Sia il padre che la madre sono entrambi molto conosciuti in città, così come le loro rispettive famiglie. I funerali del bimbo sono stati celebrati ieri mattina a San Giuseppe al Porto, in una chiesa gremita di persone. Presenti alla cerimonia anche i medici e il personale dell’ospedale Infermi, che hanno tentato sino all’ultimo disperatamente di salvare il bimbo. Al momento però la vicenda non ha avuto strascichi legali: la famiglia non ha presentato nessun esposto contro l’Ausl di Rimini e l’autopsia non ha evidenziato responsabilità da parte dei medici. L’esame autoptico ha confermato che il decesso è stato provocato da un arresto cardiaco. La morte sarebbe stata provocata insomma da una tragica fatalità, che non ha lasciato scampo al piccolo Tommaso", ilCarlino (p.9).
"FUNERALE insolito quello che si è celebrato l’altra mattina a Torre Pedrera: l’ultimo saluto a Tonino Sammaritani, morto a 80 anni dopo lunga malattia. Messa funebre (ovviamente) all’interno della chiesa della Madonna del Carmine, officiata dal parroco don Giancarlo Rossi. All’esterno della chiesa - sul piazzale che tante volte ha ospitato sagre e manifestazioni del Comitato turistico locale, del quale Tonino era cuoco ufficiale e tra i principali animatori - una grande bancarella con una damigiana di ottimo sangiovese, servito in caraffe e bicchieri dagli amici di sempre dell’amatissimo defunto, insieme alla spianata con la mortadella. Un cult di ogni sagra che si rispetti. Tantissima gente in chiesa e fuori. «Questo era un funerale — sorride don Giancarlo, da sempre amico dello scomparso — e la richiesta fatta da Tonino alle figlie, di voler salutare tutti gli amici con una bella damigiana di vino, e la spianata, non l’ho letta in contrasto con la celebrazione religiosa. Tonino è sempre stato allegro e gioviale, e anche nel momento della morte, nel momento del lutto, lui ha voluto dire di non piangere, di continuare a vivere nell’accoglienza»", ilCarlino (p.6).
Asili in appalto. "Si riaccende la polemica intorno agli asili nido Cerchio Magico e Bruco Verde. Nonostante l'emendamento votato in Consiglio Comunale in occasione della seduta sul bilancio del 27 giugno la Giunta, come reso noto ieri mattina in quinta commissione consigliare, avrebbe infatti intenzione di dare comunque in appalto dal prossimo anno a cooperative sociali la gestione delle due strutture di via della Rondine e via Sacco e Vanzetti ora affidate – sarà così almeno fino al termine dell’anno scolastico in corso - alla Asp Valloni. Sul piede di guerra i tre consiglieri Stefano Brunori dell’Idv, Savio Galvani, della Fds, entrambi nelle fila della maggioranza e Fabio Pazzaglia di Sel", NuovoQuotidiano (p.7).
Barista anti-iva. "Nonostante l’aumento dell’Iva sia di un punto in percentuale sarà, forse, l’occasione per ritoccare i listini prezzi, abbondando un po’. Proprio per evitare questo tipo di speculazione il gestore del bar “Il laureato” di via Angherà, già promotore del caffè a 50 centesimi, lancia la campagna “Loro alzano l’Iva, io la tolgo”. E così ha già organizzato un “taglio” ai prezzi giorno per giorno. “Ogni lunedì il caffè si paga 50 centesimi - spiega Umberto, il gestore del Laureato - ogni martedì si può mangiare la pasta al forno con il ragù più acqua a 3 euro, il mercoledì è il giorno del rotolo di piada a 1 euro e 50, giovedì la lasagna fatta in casa più acqua a 4 euro. Poi restano validi per tutti i giorni, insalatona, acqua e caffè a 5 euro, piada, acqua e caffè a 5 euro e panino a scelta più acqua e caffè a 4.50”. “Oggi ho avuto il pieno”", LaVoce (p.16).
Crisi di governo e crisi delle imprese. "“Sono bastate due settimane di instabilità politica per far precipitare la fiducia e la percezione positiva verso l’investimento di molti imprenditori riminesi”. Dopo anni di recessione permanente e pochi mesi di ripresina, dopo enormi sacrifici compiuti da lavoratori e imprese per riportare in ordine i conti dello Stato, la crisi di governo sta precipitando il Paese in una situazione di estrema pericolosità. E il presidente di Confindustria Rimini, Paolo Maggioli, lancia l’allarme. “Con lo spread che riprende a salire e il costo del denaro che ritorna a tassi impossibili da sostenere - sottolinea Maggioli - tutto quello che di buono era stato fatto per il Paese, anche grazie ai sacrifici delle categorie riminesi, improvvisamente ce lo ritroviamo gettato alle ortiche”", NQ (p.5).
Scomunica "Blogfest". "La “Messa Laida” inscenata da Massimo Santamicone, detto Azael, domenica 22 settembre al Teatro Novelli non è soltanto una manifestazione di cattivo gusto, l’intemperanza di un blogger, l’offesa di un esaltato. E’ molto di più e di peggio secondo il diritto canonico (l’insieme delle leggi della Chiesa cattolica): un sacrilegio che, nel caso che lo compia un battezzato, fa scattare la scomunica. Lo avevamo brevemente anticipato, sulla base della nostra modesta conoscenza dei testi. Ma ora, dopo aver visto le registrazioni e il nostro resoconto di ieri, ce lo spiega per filo e per segno un insigne canonista che chiede di mantenere l’anonimato", LaVoce (p.11).
01 10 2013 | Rimini | Fusione Poggio Berni-Torriana, Piva per il sì
Rimini | Fusione Poggio Berni-Torriana, Piva per il sì
Altro endorsement per il referendum di domenica prossima sulla fusione tra i comuni di Poggio Berni e Torriana. "Mi auguro che tanti cittadini vadano a votare convintamente e che vincano i si", dice il consigliere regionale del Pd Roberto Piva. "Si tratta di un passo molto importante, - sottolinea Piva - che, dopo la fusione dei 5 comuni bolognesi della Val Samoggia, conferma la decisione con la quale la Regione Emilia-Romagna ha intrapreso una strada precisa: le fusioni dei comuni sono uno straordinario strumento per riprogettare il nostro territorio, per eliminare burocrazie, per ripensare i servizi, messi in pericolo dalla penuria delle risorse pubbliche, e sostenere e migliorare la qualità della vita dei nostri cittadini".
"Un plauso deve andare ai sindaci Daniele Amati e Franco Antonini, che invece di operare per conservare l'esistente guardando al proprio orticello si sono espressi a favore della fusione. Auspico fortemente che il risultato del referendum sia positivo e che l’ampia maggioranza dei cittadini si esprima per il si alla fusione: si tratterebbe di un importante segnale, - conclude Piva - che sarebbe da esempio per altri territori e darebbe ulteriore impulso anche agli altri processi di fusione che stanno maturando nella nostra regione".
01 10 2013 | Rimini | Il Delfinario oggetto di un'interrogazione europea
Rimini | Il Delfinario oggetto di un'interrogazione europea
L'eurodeputato Andrea Zanoni (Alde) presenta un'interrogazione alla Commissione europea sul caso del delfinario di Rimini. "L'Ue - chiede il vice presidente dell'Intergruppo per il benessere e la conservazione degli animali - intervenga affinché scandali come quello del delfinario di Rimini rimangano casi isolati e non si verifichino in altre parti d'Europa". A muovere il politico "la conferma del sequestro preventivo di quattro delfini da parte del Tribunale del riesame di Rimini", che aggiunge: "Il delfinario di Rimini deve chiudere per sempre e le istituzioni europee devono assicurare il rispetto della direttiva Ue sugli zoo in tutti i 28 stati membri".
Zanoni (che sarà a Rimini in sala Marvelli, via Campana, venerdì 4 ottobre alle 21 per la conferenza "Nel rispetto degli animali") non nasconde la sua ostilità "ai delfinari e a qualsiasi forma di detenzione in cattività di animali nati liberi. Tuttavia, finché queste strutture non saranno un lontano ricordo del passato, l'Europa deve vigilare affinché le autorità locali adottino alla lettera le indicazioni europee per la tutela di questi animali". Nel dettaglio dell'atto l'eurodeputato chiede alla Commissione europea di “confermare quanto affermato dal Corpo forestale dello Stato italiano, ovvero che si tratti del primo sequestro di delfini in Europa per l’ipotesi di reato di maltrattamento animale”, “quanti delfinari siano attivi nell’Unione europea e quanti siano in totale i cetacei detenuti in cattività” e “se l'Europa stia controllando che gli Stati Membri effettuino i dovuti controlli al fine di prevenire il ripetersi di situazioni come quella del delfinario di Rimini”.
01 10 2013 | Rimini | Nidi comunali, verso esternalizzazione Cerchio magico e Bruco verde
Rimini | Nidi comunali, verso esternalizzazione Cerchio magico e Bruco verde
Lunga la commissione consiliare che ha discusso la mozione del consigliere Stefano Brunori (Idv) sulla gestione dei nidi comunali. Sono servite tre ore per verificare il fatto, in realtà noto, che "la giunta avrebbe intenzione di dare in appalto a cooperative sociali per il tramite di Asp anche il servizio educativo dei nidi pubblici di via della Rondine e via Sacco e Vanzetti". A sottoscrivere la mozione di Brunori anche Savio Galvani di Fds e Fabio Pazzaglia di Sel FareComune, favorevole anche Carla Franchini di M5S.
"Una scelta - spiega Brunori - che nasce nonostante un emendamento votato in consiglio in occasione del bilancio e della "battaglia" fatta da tre consiglieri (Galvani, Pazzaglia e Brunori, ndr), forse ultimi pionieri di una sinistra molto spinta verso il pubblico e meno verso la sostituzione con il privato. In Comune, nonostante la volontà espressa solo nel 2010 da molti dei consiglieri che ancora oggi siedono nelle medesime posizioni, sembra cambiata l'aria e si paventa una privatizzazione non per aumentare i posti nido (ci sono attualmente addirittura 8 posti liberi nei nidi Ssp), ma per precisa scelta politica che comunque dovrà passare a breve in consiglio. La contraddizione è insita nella stessa possibilità di privatizzare ciò che funziona e che i cittadini chiedono rimanga pubblica". I consiglieri Brunori, Galvani e Pazzaglia chiedono che la gestione pubblica degli asili resti diretta (anche se per il tramite di Asp), così da "mantenere servizi educativi nei due nidi all'interno della sfera e del controllo pubblico con garanzia di continuità del personale educativo".
In commissione sono stati forniti alcuni dati. "Da qualche anno - spiega Giuliana Moretti del Pdl - la gestione di alcuni nidi costruiti dal comune è stata sperimentalmente affidata ad Asp perché il comune non era nelle condizioni di poter gestire direttamente il servizio (non era tecnicamente in grado di assumere personale). Avrebbe potuto scegliere tra l'affidamento diretto alle cooperative o al privato sociale e l'affidamento all'Asp. Ha scelto la seconda opzione che ha ritenuto essere la più garantista, secondo l'equazione pubblico=qualità, idea che la sinistra continua imperterrita a sostenere a spada tratta. Da quel momento il comune ha posto in essere una scelta politica molto netta: non ha rinnovato la convenzione già in essere con i nidi gestiti dal privato e ha dirottato tutte le risorse su asp Valloni. Si parla di 700mila euro annui per 91 posti nido. Realizzando di fatto un risparmio quasi nullo, anche a detta del dirigente Mazzotti. Infatti un posto nido gestito dal comune costa 11mila euro, quello gestito da Asp 9.500 circa".
Secondo Moretti, quella dei consiglieri di sinistra altro non è che "una battaglia sindacale". "I consiglieri che hanno sostenuto la mozione - si domanda - stanno facendo una battaglia sindacale per 5/6 maestre, con tutto il rispetto per loro, o sono interessati a capire quale sia la forma che garantisce una maggior qualità del servizio e nella qualità del servizio ha sicuramente un peso la continuità didattica?". Se a cuore di tutti ci sono i bimbi e la loro educazione il Pdl ha una proposta. "Riconoscere un sostegno economico a tutti i nidi accreditati sottoponendo le famiglie ad un customer satifaction uguale per i nidi comunali e a gestione privata. Confrontando i questionari potremmo avere la percezione delle famiglie, importante per valutare quali siano i nidi che maggiormente meritano di essere sostenuti e dirottare i contributi sui nidi preferiti dalle famiglie. Crediamo che i controlli tecnici vadano eseguiti scrupolosamente da parte di Ausl e comune, per verificare il rispetto delle leggi specifiche ma che il controllo educativo nessuno possa verificarlo meglio delle famiglie".
Infine, "in merito al fatto che la gestione pubblica garantisca continuità ciò è stato smentito anche dal dirigente comunale, non è così, le leggi, le procedure a cui è sottoposto il pubblico presentano una rigidità maggiore, più spazio di libertà e una maggiore elasticità invece ha il privato sociale e le cooperative che possono permettersi anche di confermare lo stesso personale in ragione di una capacità dimostrata senza dover rispettare regole rigide".
01 10 2013 | Rimini | Edilizia pubblica, Arlotti firma la proposta di legge
Rimini | Edilizia pubblica, Arlotti firma la proposta di legge
Edilizia pubblica, il deputato del Pd Tiziano Arlotti firma la proposta di legge in cui si prevedono disposizioni in materia di programmazione e finanziamento dell'edilizia residenziale pubblica, agevolazioni tributarie in favore dei soggetti operanti nel settore e misure per il sostegno del mercato delle locazioni. In provincia di Rimini sono gestite da Acer 2.514 unità immobiliari, tra cui 2.087 alloggi Erp e 214 di edilizia agevolata, di proprietà dei Comuni; 152 alloggi propri, di Erap Pesaro e dell'Ausl di Rimini. A questi si affiancano 248 alloggi privati reperiti sul mercato dell'affitto attraverso l'Agenzia di Locazione Acer. Sono poi attivi programmi di ristrutturazione e per la costruzione di 225 alloggi, a cui la proposta di legge potrebbe dare un sostegno concreto.
“Attualmente l'Italia – ricorda il deputato - è uno dei Paesi con la più bassa percentuale di produzione di edilizia residenziale pubblica rispetto al volume annuo totale, circa l'1 per cento. La proposta di legge che ho firmato vuole introdurre organicamente una nuova, moderna e più efficace politica nazionale per la casa che consenta a milioni di famiglie italiane di uscire dall'incertezza e nutrire la speranza di avere in tempi ragionevoli un alloggio sicuro in proprietà o in affitto. E non si può pensare ad un serio rilancio della edilizia residenziale pubblica se non nel quadro di una modernizzazione complessiva del Paese in materia urbanistica e di governo del territorio, mettendo al centro il recupero urbano, la riqualificazione urbanistica ed edilizia, l'incentivazione per l'utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, il rapporto stretto tra residenza e servizi, l'integrazione tra diverse funzioni nella progettazione urbanistica, la qualità architettonica delle realizzazioni e della sicurezza dei cittadini”.
La proposta si basa sulla collaborazione tra pubblico e privato per la mobilitazione di risorse materiali e finanziarie. Si prevede in particolare la costituzione di fondi immobiliari e di strumenti finanziari (tra cui il Fondo rotativo a sostegno dell'edilizia residenziale pubblica presso la Cassa depositi e prestiti) destinati all'incremento dell'offerta abitativa di carattere pubblico, coniugando regolamentazione urbanistica, risparmio delle risorse pubbliche, promozione dell'iniziativa economica privata e sostegno al mercato. Al tradizionale strumento espropriativo, non sempre perseguibile, vengono affiancate procedure compensative e perequative per il reperimento dei terreni. Sono infine previsti incentivi e facilitazioni per interventi di ristrutturazione edilizia e riqualificazione energetica, mentre per sostenere il mercato delle locazioni viene confermata un'aliquota fissa del 20 per cento per i canoni, insieme a sgravi fiscali per gli inquilini.