mattoneRimini | Il vescovo presiede la messa per don Giancarlo

 

Nel quarto anniversario della morte di don Giancarlo Ugolini (nella foto con don Luigi Giussani), padre dell’esperienza di Comunione e liberazione a Rimini, domani alle 19,30 nella chiesa di Sant’Agostino a Rimini, il vescovo Francesco Lambiasi presiederà una santa messa.
"La Santa Messa - spiegano dal movimento di Comunione e liberazione, fondato dal servo di Dio, don Luigi Giussani - sarà l’occasione di domandare, in questo tempo di grave crisi, che Cristo presente diventi sempre più il centro delle nostre vite".
Ricordando le parole di don Giussani, “l’uomo di oggi attende forse inconsapevolmente l’esperienza dell’incontro con persone per le quali il fatto di Cristo è realtà così presente che la vita loro è cambiata”.

tortora-chiaroRimini | Fiducia no, fiducia sì. L'analisi. Secondo Lombardi gli 'alfaniani' se ne andranno a sinistra 

 

Un "susseguirsi convulso degli eventi" il voto di ieri alle Camere, secondo il consigliere regionale del Pdl Marco Lombardi. "Noi nati in politica con la “discesa in campo di Berlusconi” ieri abbiamo vissuto un dramma personale e politico vero, perché vedere Alfano che magari in buona fede, forse per motivi nobili, dichiarando di voler tutelare Berlusconi, in pratica lo uccide politicamente, non è stato facile da capire".

 
La spiegazione. "Io tra i comportamenti anche strumentali di Berlusconi degli ultimi giorni (che comunque si sta giocando la sua sopravvivenza politica) e l’atteggiamento gratuito e punitivo del PD che da alleato pretende di applicare la Legge Severino senza neppure chiedere lumi alla Corte Costituzionale, solo per gratificare il proprio zoccolo duro, penso che sia stato più il secondo a mettere in pericolo il Governo ed a “fregarsene” del bene comune. Per questo rimprovero ad Alfano non tanto lo strappo finale, quanto di aver fatto poco, visto quanto è stimato oggi dalla sinistra, per convincerli ad aspettare che fosse il Tribunale di Milano, e non il Senato, ad escludere Berlusconi dalla vita politica".


Forse, successivamente, Lombardi esagera un po' quando parla dei moderati del Pdl come persone che hanno ceduto alle lusinghe della sinistra. "Questa è stata l’ennesima volta negli ultimi 18 anni in cui qualcuno di centro destra ha voluto rompere il proprio fronte in virtù del bene comune e delle lusinghe della sinistra e dei salotti buoni, mentre la sinistra in 18 anni non l’ha mai fatto ed anzi non si è fatta scrupolo di screditare all’estero il Governo pur di provare a metterlo in crisi".


Poi c'è il piano locale, dove "i rapporti personali devono a mio avviso rimanere intatti perché si fondano su solide basi e stima reciproca e perché non è certo il momento di alimentare rotture. Non è ancora chiaro il quadro nazionale ed i suoi sviluppi quindi non mi sento certo di giudicare da Rimini la scelta, credo travagliata, dell’onorevole Pizzolante a Roma, né di prevedere futuri scenari locali frutto di quella scelta. Mi sento invece di criticare politicamente l’eventuale formazione di gruppi autonomi (finora non avvenuta) perché avendo votato tutti la fiducia al Governo, sarebbero solo utili alla sinistra per concederle la possibilità di distinguere tra buoni o cattivi".


Come Pizzolante, anche Lombardi prende le distanze dagli estremisti. "Vorrei poi chiarire che per indole anche io non posso stare in un partito di estremisti e mal mi si addice l’etichetta di “falco” come da qualche parte ho visto, però non voglio neppure farmi prendere dalla sindrome di Stoccolma ed innamorarmi dei miei carcerieri, e quindi pur essendo un moderato, faccio mio quel detto secondo cui anche i moderati a volte si incartano. Sono anch’io irritato dalle sparate della Santanchè da cui non mi sento rappresentato, ma mi distinguo volentieri anche dalla melassa di Quagliariello".

 
Il giudizio complessivo della giornata di ieri. "È innegabile, infine, che la giornata di ieri abbia segnato una tappa fondamentale nell’evoluzione del centro destra, ma se la cruenta operazione Alfano non comporterà anche una identica rottura nel panorama del centro sinistra rimescolando il panorama politico, il rischio di un mero indebolimento della nostra parte e della annessione di una sua componente alla sinistra è reale".

Giovedì, 03 Ottobre 2013 11:02

Turismo. La media del pollo, ovvero la realtà

5bTurismo. La media del pollo, ovvero la realtà

 

Arrivano più turisti ma si fermano meno giorni. E viva gli stranieri (soprattutto i russi, i nostri tedeschi del terzo millennio), aggiungiamo noi. Questa la sintesi dell'assessore Galli contenuta nel comunicato stampa con cui la Provincia di Rimini ha diffuso i dati (provvisori) sul turismo. In Provincia gli arrivi, 2.608.545 nei primi otto mesi del 2013, registrano un -1,3%, mentre le presenze, 13.231.104, un -2,9%. Ma ciò che conta in questi dati e fa registrare una sostanziale tenuta è, rispetto agli arrivi, il dato dei mesi di Gennaio (+9,5), Febbraio (+10%), Marzo (+16,7). Mentre, rispetto alle presenze, un bel +21,3 di Marzo compensa il -22,6 di Aprile.

 
Interessante è andare a vedere anche i singoli comuni, grazie ai dati che ci ha fornito la Provincia. Perché la cosiddetta 'media del pollo' (per ognuno che ne mangia due, ce ne è uno che non ne mangia nessuno) a volte nasconde particolari interessanti, con località che vanno particolarmente bene e altre particolarmente male. E invece, a parte alcune osservazioni, non c'è nulla da rilevare, solo un assoluta mediocrità e stagnazione del turismo della riviera, che se non fosse per i russi sarebbe un disastro, e c'è da chiedersi fino a quando potremo campare di rendita ed eventi.


“Credo che alla fine dell’anno chiuderemo su questo trend in chiaroscuro”, conclude il comunicato stampa della Provincia. E certo dipende con quale criteri si tirano le conclusioni. Noi intanto ci appuntiamo qui alcune evidenze che abbiamo riscontrato, nell'attesa di un giudizio della stagione con i dati di fine anno.


Comune per comune i dati provvisori del turismo 2013
C'è una sostanziale tenuta da parte di Bellaria Igea Marina e Cattolica, meno Misano Adriatico ma causa dati diciamo 'drogati' da alcuni mesi del 2012 andati particolarmente bene.
Ma parliamo di Rimini e Riccione che rispetto al totale rappresentano quasi il 73% degli arrivi e il 68 delle presenze. Riccione cala sugli esteri e se la provincia può esultare è grazie alle buone performance di Rimini rispetto agli stranieri.

 
Bellaria Igea Marina
Tiene bene Bellaria Igea Marina. Gli arrivi registrano un -0,4% nei primi 8 mesi dell'anno, mentre le presenze segnano un -1,4. Giugno, Luglio, Agosto registrano dal punto di vista degli arrivi tutti segni +: 1,2%, 1,5% fino al 5,6% di Agosto, mentre dal punto di vista delle presenze c'è una sostanziale conferma dei dati del 2012. Da segnalare il mese di Marzo con un +73,5% sugli arrivi e un +104,7%.


Cattolica
Cattolica nei primi otto mesi conferma quasi in toto i flussi del 2012: +0,3% sugli arrivi, -0,3% sulle presenze.


Misano Adriatico
Fa peggio rispetto alla media della Provincia Misano con un -1,8% sugli arrivi, -4% rispetto alle presenze. Gennaio, Febbraio, Aprile mesi terribili per il piccolo comune della Riviera con cali a doppia cifra.


Riccione
Nel comune guidato da Pironi, uno dei pochi che negli ultimi anni ha tentato di distinguersi per alcuni cambiamenti dagli altri comuni della riviera, calo superiore ai dati generali della Provincia: arrivi -2,7%, notti -3,7%. A fare del male alla Perla sono stati il mese di Aprile (-26,1% di arrivi, -23,8% di presenze) e il mese di Giugno (-9,6% di arrivi, -12,9 di presenze). Se poi si guarda agli arrivi esteri Riccione segna un -6% e un -7,7% di presenze, quasi che avesse perso l’appeal rispetto al comparto estero.


Rimini
L'unico comune che deve ringraziare gli stranieri è quello di Rimini. Perché, se è vero che sugli otto mesi gli arrivi si assestano su un -0,7% e le presenze su un -3,2, solo nel capoluogo gli stranieri fanno la differenza: arrivi italiani -4,3%, arrivi stranieri +9%; presenze italiane -4,3%, presenze straniere +4,4%. Anche per Rimini Aprile tremendo: -19,7% di arrivi, -18,8% di presenze.

Giovedì, 03 Ottobre 2013 10:31

GIORNALAIO 03.10.2013

giornalaioIl giorno più lungo per il Pdl, anche a Rimini. Cupro toglie i veli. La Maggioli in crisi licenzia. Ex fiera: è pronta la variante, ma la maggioranza non è convinta. Asl unica, i contro del Pdl cesenate. Don Giussani e la Romagna. Aspettando la cometa

 

Il Pdl riminese nel giorno più lungo. Ieri Senato e Camera hanno votato una fiducia tutt'altro che scontata al Governo Letta, grazie al ripensamento di Silvio Berlusconi. Da Pizzolante la buona notizia (che in molti aspettavano): "“Io rimango dentro il Pdl – chiarisce – Un Pdl che però dovrà avviare un serio processo di rinnovamento al suo interno, davvero non più rinviabile. Obiettivo, questo, che dovrà andare di pari passo naturalmente con la difesa del nostro leader, che ritengo anch’io vittima di un accanimento giudiziario vergognoso e che non può essere accettato con rassegnazione”", NuovoQuotidiano (p.3). O forse no. "IL NOME ancora non c’è, ma la faccia ormai ce l’hanno messa. Una cinquantina di parlamentari Pdl che ieri hanno decretato la fine della monarchia berlusconiana. Tra questi c’è il riminese Sergio Pizzolante. Onorevole siamo al divorzio dal Cavaliere? «Andiamoci piano. Noi a Silvio Berlusconi vogliamo bene, per questa ragione ci siamo mossi al fine di garantire un governo al Paese». E pensa davvero che Berlusconi abbia gradito? «Non siamo dei sabotatori, riteniamo che per difendere Berlusconi dall’aggressione giudiziaria a cui è sottoposto questa sia la strada migliore. Facendo cadere il governo Letta avremmo arrecato un grave danno al Paese e allontanato la soluzione ai problemi giudiziari del presidente. Credo che sia stato un grave errore far dimettere i nostri ministri in un momento tanto delicato». Ma ora siete un altro partito... «Diciamo che c’è un confronto in atto. Ma un Pdl isolato non avrebbe alcuna possibilità di cambiare la giustizia in Italia». Il nome, onorevole, l’avete già scelto? «Non corriamo. Per questa sera (ieri, ndr) è convocato un primo incontro tra i 26 deputati e i senatori che non hanno nessuna intenzione di far parte di un partito di estremisti guidato dalla Santanchè, dai Capezzone, dai Bondi. La nuova Forza Italia non può essere una forza che taglia i ponti con la parte moderata e riformista che ha contribuito al successo di Silvio Berlusconi»", ilRestodelCarlino (p.4). "La decisione del parlamentare spacca il Pdl riminese, lascia ferite profonde e soprattutto apre la porta a scenari impensabili solo fino a pochi giorni fa. Il più categorico è il coordinatore degli ‘azzurri’ a Rimini, Fabrizio Miserocchi. Lui, che pure è un fedelissimo di Roberto Formigoni, ora alla guida dei dissidenti di Palazzo Madama, condanna la posizione di Pizzolante senza fare sconti. «Sergio è un amico, ci chiariremo, ma secondo me ha sbagliato. Ma come: proprio oggi (ieri per chi legge, ndr) che Berlusconi ha capito e ha fatto un passo indietro ritirando la sfiducia, pagando un prezzo pesantissimo e uscendone indebolito, che combinano Pizzolante e gli altri parlamentari? Escono dal partito e formano un altro gruppo. No, non ci siamo: la sacrosanta battaglia intrapresa da Pizzolante andava fatta all’interno del partito»".
"Davanti all'ipotesi della nascita di un nuovo soggetto politico di centro-destra, Moretti non ha preso una posizione ma si è dimostrata possibilista: “È una decisione che ancora devo maturare. Tuttavia sono aperta all'eventualità; mi interessa un partito che goda dell'apporto di tutti, meno verticistico. Di sicuro siamo di fronte a una svolta nel centro- destra; se oggi Berlusconi non fosse tornato sui suoi passi, a quel punto probabilmente non lo avrei seguito”. Più prudente l'atteggiamento di Gennaro Mauro, che preferisce non sbilanciarsi: “Sicuramente è una situazione complessa, stiamo a vedere. Mi auguro che venga salvaguardata l'unità interna al Pdl. A livello locale ancora non c'è stato un chiarimento interno, ho chiesto un incontro nei prossimi giorni per con - frontarci sulle reciproche posizioni”", NQ (p.3).
"“Certo da qui non è semplice capire tutti i risvolti di questa fase”, commenta a caldo il consigliere regionale Marco Lombardi, che però non rinuncia “a criticare l’eventuale scelta di aderire ad un gruppo diverso da quello del Pdl”. “Ma questa situazione politica nazionale, proprio perché in evoluzione, non deve minimamente cambiare i rapporti a livello locale”, aggiunge, invitando a valutare il da farsi soltanto quando gli equilibri saranno davvero definiti. Per quanto lo riguarda la prospettiva non può che essere una: “Resto convintamente berlusconiano. E sto con Forza Italia. Non a caso la scelta di candidarmi alle ultime politiche con il Mir (che è una componente a tutti gli effetti di Forza Italia) derivava anche da un disagio per come si stava gestendo il partito a livello nazionale”", LaVocediRomagna (p.17).


Pd. Si fanno largo i pro Civati. "Tra i sostenitori più convinti anche l’assessore provinciale al Turismo Fabio Galli, già tra i promotori del comitato riccionese che vanta già un profilo Facebook (Riccione per Civati) che ha raccolto finora più di 200 “mi piace”. Ma il fronte riccionese era piuttosto nutrito: c’erano infatti anche il sindaco Massimo Pironi e l’assessore all’urbanistica Maurizio Pruccoli. Quanto ai riminesi, alla riunione dell’altra sera anche i consiglieri comunali Massimo Allegrini e Simone Bertozzi. E poi il sindacalista della Cgil Massimo Fusini", NQ (p.5).


Cupro toglie i veli. "La moda è a km zero con Cupro, un nuovo brand creato da Marco e Manila Tomassoni, due fratelli sammarinesi, classe 1980 lui e 1975 lei. Un sogno nel cassetto che si realizza domani sera alle 18,30 con l’inaugurazione ufficiale del concept store Cupro, il primo aperto in pieno centro a Rimini. Tre vetrine affacciate su piazza Cavour, via Sigismondo e Vecchia Pescheria. Uno spazio di 300 mq, sfitto dal 1986 e totalmente rinnovato. In un momento di crisi la sfida di questi giovani imprenditori risulta ancor più coraggiosa e l’investimento assolutamente impegnativo. All’interno lavoreranno undici dipendenti tutti residenti a Rimini e, oltre a questi, sei saranno a chiamata. Nel 2012 Marco e Manila hanno fondato il marchio, l’azienda è sul Titano, a Dogana, dove lavorano dodici dipendenti, fra ufficio stile e showroom", LaVoce (p.17).


Ex fiera. La variante è pronta per essere discussa e votata. Primo scoglio in maggioranza. "A far storcere il naso ad alcuni consiglieri è la contropartita legata alla realizzazione del nuovo impianto: e cioè l'ampliamento dell'area destinata a commerciale nella zona, cosa che consentirebbe alla Fiera (proprietaria dei terreni) di andare incontro agli obiettivi degli investitori che hanno manifestato interesse, e cioè realizzare un nuovo supermercato. Per l'ente Fiera si tratta di una partita di estrema importanza. Perché la vendita dei terreni dell'ex Fiera, inclusa l'area dove doveva essere realizzato il nuovo Auditorium (poi saltato), consentirebbe di abbattere il debito contratto per la realizzazione del nuovo Palacongressi. Si parla di un affare da circa venti milioni di euro per un'area di circa 15mila metri quadri complessivi (i 9000 per i quali era già stata approvata in passato una variante per la realizzazione di nuovo residenziale più i 6.300 metri quadri dove doveva sorgere il nuovo Auditorium). Quanto alla futura piscina, che dovrebbe sostituire l'attuale impianto comunale, è prevista una vasca principale di 25 metri e altre vasche dedicate", NQ (p.5).


Crisi, problemi anche per la Maggioli. "La direzione, che come noto fa capo al presidente della Camera di Commercio Manlio Maggioli, ha dato comunicazione ufficiale nei giorni scorsi agli organi provinciali sindacali di settore (Fistel-Cisl, Slc-Cgil e Uilcom-Uil) di un incontro per avviare le procedure art. 24 (licenziamento) e 4 (mobilità) della Legge 223 del luglio 1991 indicando “la necessità di procedere al licenziamento collettivo per ridurre il personale di 31 unità sul territorio nazionale”", LaVoce (p.11).


Asl unica, dove sta sbagliando il sindaco Lucchi secondo il consigliere comunale del Pdl a Cesena, Tommaso Marcatelli, LaVoce (p.3). "L’assunto ideologico del sindaco è che il sistema aziendalistico è immutabile, che 4 aziende costano troppo, e che una sola permetterà di ridurre i costi amministrativi e gestionali. Non si trova un solo accenno alle esperienze internazionali che contraddicono questi assunti (Inghilterra e Olanda, per esempio, che hanno recentemente dichiarato non sostenibile il sistema aziendalistico ereditato dal passato) e neppure al fatto che occorra pensare al futuro in termini diversi da quelli che prevedono un’aziendalismo immutabile, affermando che la crisi attuale è solo di natura economica. Le affermazioni del sindaco, contenute in una recente intervista, sono esemplari di una retorica da training autogeno che confonde la realtà con le illusioni: il coraggio sta nell’andare avanti nell’unificare le aziende, tutto sarà saldamente nelle mani della CTSS di tutti i sindaci della Romagna (che pare siano 48!), ci aspettiamo una gestione distrettualizzata, ecc.: tutte parole senza progetti… Dalla letteratura internazionale le aziende con territori troppo vasti possono comportare fra l’altro: perdita di identità culturale, complessità del coordinamento, difficoltà a bilanciare la centralizzazione del controllo e della programmazione con l’autonomia di gestione a livello periferico, mentre risulta che le aziende adeguatamente dimensionate consentono: migliori integrazioni socio sanitarie e ospedale – territorio, tempestività di azione del management, maggiore controllo delle spese, maggiore coinvolgimento degli operatori, rapporto non impersonale con le istituzioni territoriali. Invece l’attenzione predominante di tutti gli esponenti della maggioranza politica regionale è rivolta all’apparato aziendale inteso come organizzazione e come sistema, da tenere rigidamente sotto controllo… È quindi una nuova occasione perduta che darà vita ad un sistema iperprogrammato e ipercomplesso, governato da una burocrazia autoreferenziale, invasiva e fagocitante ad alto potenziale di inefficienza. Questo è il punto che mostra in anticipo dove affogherà l’Ausl unica".


Don Giussani e la Romagna, LaVoce (p.6). "C'è qualcosa anche della Romagna nel cuore della straordinaria vicenda umana di don Luigi Giussani, il fondatore del movimento ecclesiale di Comunione e Liberazione, narrata nella sua biografia appena editata dalla Rizzoli. Innanzitutto l’autore. Alberto Savorana, giornalista, da decenni milanese d’adozione, è però nato e vissuto fino alla maggiore età a Forlì, dove ha incontrato CL, per arrivare poi a Milano, dopo aver studiato a Bologna, lavorando per quasi vent’anni a fianco di Giussani. In un’opera monumentale di quasi 1400 pagine, Savorana racconta la vulcanica ed ardente avventura del prete brianzolo". "L’avventura umana ed ecclesiale di Gs prima e di CL poi (…) troverà proprio in Romagna uno dei primi e più fertili terreni, dopo la Lombardia, attraverso incontri e personaggi come don Francesco Ricci o don Giancarlo Ugolini, che diventano amici di Giussani agli inizi degli anni ’60. Per la precisione Ricci, forlivese, incontra Giussani per circostanze fortuite nel ’62, Ugolini nel ’63, ed entrambi diventando protagonisti della diffusione del movimento in Romagna. Ed è romagnolo il cantautore ciellino più famoso di Cl, Claudio Chieffo, citato più volte nell’opera di Savorana. L’incontro che cambierà definitivamente la vita di Chieffo avviene nel ’62, ad una tre giorni in Campigna. La Romagna ricompare in alcuni tornanti storici decisivi e drammatici per lo sviluppo della realtà ecclesiale innescata da Giussani. Nella bufera del ’68, una buona parte dei giessini abbandona la realtà ecclesiale per inseguire le utopie del momento. Questa tempesta investe con particolare forza la comunità giessina riminese che perde la maggior parte dei suoi aderenti. La ripresa avverrà ad una due giorni passata a Torello, un paesino a 25 km da Rimini, con Giussani, Ugolini ed alcuni allora giovani riminesi che saranno poi in buona parte i protagonisti della nascita del Meeting di Rimini, nel 1980, come Emilia ed Antonio Smurro".

 
Aspettando la cometa Ison. "All’osservatorio astronomico di Saludecio gli esperti ed appassionati che si ispirano a Copernico sono in attesa della cometa di Natale. Non è uno scherzo e nemmeno una notizia a sfondo mistico: gli astronomi stanno preparando gli strumenti per vedere e fotografare nel miglior modo possibile la cometa Ison, in avvicinamento, già “captata” dalle lenti dell’osservatorio ma ancora “piccola”, ad una distanza di 600 milioni di chilometri da noi", LaVoce (p.13).

4bRimini. Fiducia sì, fiducia no. Pizzolante: Ecco perché ho firmato il documento degli Alfaniani

 

"Io ho firmato il documento degli Alfaniani, sono 25 senatori e 26 deputati. E' successo questa mattina allo scopo di votare la fiducia al governo. E' una presa di posizione politica tesa ad affermare che avremmo votato in ogni caso la fiducia al governo e per invitare tutto il partito a fare come noi", racconta il deputato Sergio Pizzolante. "Alla fine siamo stati ascoltati: le nostre motivazioni sono risultate più convincenti".

 
Un presa di posizione forte. "Lo abbiamo fatto perché pensiamo che, dentro una crisi così grave, il paese non possa permettersi di perdere il governo e andare al voto. Pensiamo che la linea della sfiducia, così come il far ritirare i ministri, sia sbagliata. Una linea che nessuno capiva e nessuno avrebbe capito nemmeno in seguito".


Se i firmatari formeranno o meno il gruppo autonomo degli Alfaniani lo si saprà in tarda serato, dopo l'incontro tra Alfano e Berlusconi a palazzo Grazioli. Pizzolante intanto spiega che, nonostante la fiducia, "permangono dei nodi politici notevoli. Noi crediamo che Berlusconi sia perseguitato dal punto di vista giudiziario e che contro di lui ci sia un accanimento vergognoso. Crediamo che la giustizia in Italia non funzioni e che vada riformata, ma questo obiettivo non può essere perseguito creando una frattura tra il Pdl e il suo popolo. Riteniamo che, al contrario, questo sia e il modo peggiore di difendere Berlusconi: solo in una logica costruttiva e di governo possiamo davvero riformare la giustizia e difendere Berlusconi".


C'è poi un altro nodo molto rilevante da sciogliere. "Il Pdl nel suo diventare Forza Italia non può trasformarsi in un partito guidato da estremisti". E qui è facile pensare a Galan, Santanché, Capezzone e compagnia, "figli di culture minoritarie ed estremiste, senza capacità di mediazione, rischiano di trasformare quello che deve essere un grande partito di governo e di moderazione, che mette insieme laici e cattolici, riformisti e liberali,in un partito di estremisti. Questo è incompatibile con noi con la nostra storia", ribadisce Pizzolante.

3bRimini. Fiducia no, fiducia sì. Miserocchi alle prese con l'imprevedibile Senato

 

Ha messo piede fuori dal letto con la prospettiva di una giornata drammatica e invece a ora di pranzo è arrivato un raggio di sole da Roma fino a Rimini, da palazzo Madama sede del Senato della Repubblica italiana fino in via Bonsi dove nel capoluogo romagnolo si trova il circolo locale del Pdl. Giornata di passione per il coordinatore provinciale, Fabrizio Miserocchi, alle prese (come tanti) con un dibattito parlamentare ricco di suspence. Dal no alla fiducia al governo, votato di prima mattina dai senatori del Pdl, fino al colpo di scena: la dichiarazione di voto pronunciata dallo stesso presidente del partito, Silvio Berlusconi, che alla fine ha annunciato una "fiducia" "non senza un interno travaglio".

 
"Fino a questa mattina, prima del voto, la situazione era drammatica - racconta Miserocchi - e in maniera drammatica l'ho vissuta anche personalmente. I miei amici (così Miserocchi considera, tra gli altri, il ministro ex dimissionario Maurizio Lupi, ndr) erano gli scissionisti e io invece non ero per nulla convinto di questa operazione perché una spaccatura del Pdl contro Berlusconi non mi sembra (nemmeno ora) una strada percorribile".

 
Poi le cose cambiano. Nella sua dichiarazione di voto Silvio Berlusconi pronuncia la parola magica, sconvolgendo tutti, stravolgendo la storia. "Questa cosa mi ha gasato", dice Miserocchi. Secondo lui il presidente "ha preso due schiaffoni", probabilmente si riferisce ai 25 senatori del Pdl che avrebbero comunque votato la fiducia e ai 24 che sarebbero usciti fuori dall'aula al momento del voto, "ha capito e ha fatto un gesto per l'unità del partito. Un grande gesto considerando che era entrato per spaccare tutto ed è uscito tornando totalmente indietro. Il fatto è che lui è un grande mediatore, è un accomodatore. Stravolge il copione, come sempre fa, e alla fine prende la strada giusta dando stabilità al governo e blindandolo". Perché, spiega Miserocchi, "il vero vincitore di questa giornata è Letta. Berlusconi alla fine ha scelto di salvare questa vicenda andando incontro a parte del nostro elettorato".


Cosa succederà, ora è troppo presto per dirlo. "Gli scissionisti hanno vinto una battaglia e non la guerra. Purtroppo resta una spaccatura, ma la cosa importante è che per ora ancora siamo tutti insieme". Miserocchi è contrario alla costituzione di gruppi parlamentari che provocherebbero nuovi equilibri in maggioranza, come il quello lanciato a Montecitorio da Fabrizio Cicchitto, detto 'degli Alfaniani', che ha raccolto tra le sue firme anche quella del riccionese Sergio Pizzolante.
"C'è chi vuole andare avanti con i gruppi parlamentari. Io non sono d'accordo. Una volta vinta questa battaglia, adesso la partita la si gioca dentro il partito. Non fuori. Le occasioni ci sono, le regole per esempio devono essere ancora scritte. La sfida adesso è proprio quella di vincere nel partito, di dettare i contenuti culturali".
I gruppi inoltre disorienterebbero i territori, anche in vista delle prossime elezioni europee. "Cosa celano i gruppi: un partito nuovo? Un gruppo non è un partito, potrebbe semmai esserne un preludio. Chi li dovrebbe seguire? Quale sarebbe il programma? Mi sembra che in questo frangente il fatto di invocare i gruppi sia solamente un voler affondare la lama ancora più contro Berlusconi. Io spero che le istanze dei gruppi rientrino, spero che rinsaviscano".


Miserocchi, invece, ribadisce la necessità di proseguire con una "battaglia intelligente". "Per la prima volta - sottolinea - è stato messo in discussione Berlusconi. E' successo su un tema importante come quello della stabilità. Ma adesso è ora che la battaglia la si faccia da dentro. Anche perché non sarebbe serio dividersi in partiti diversi ogni qualvolta la si pensa in modo diverso".
A livello locale per ora si sta a guardare come andrà a finire. "Per me ad oggi non ci sono altri partiti oltre al Pdl o Forza Italia. Se verrà fuori qualcosa di interessante valuteremo, staremo vedere".

tortora-scuroRimini | Gruppo antimafia, parte la campagna di finanziamento per il documentario "Romagna nostra"

 

"Romagna nostra: le mafie sbarcano in riviera" è il documentario sulle infiltrazioni mafiose tra la riviera romagnola e San Marino ideato dall'associazione Gruppo Antimafia Pio La Torre di Rimini, che per sostenerne la produzione ha avviato un crowdfunding (finanziamento dal basso) sul sito www.produzionidalbasso.com. Cercando “Romagna nostra” o cliccando sul link diretto http://www.produzionidalbasso.com/pdb_2897.html si può finanziare il documentario prenotando quote minime di 5 euro, entro l'11 novembre 2013. "In cambio il Gap - spiegano i rappresentati dell'associazione - ringrazierà i sostenitori inserendone il nome nel sito, nei ‘credits’ del dvd e per donazioni superiori, ci sarà una copia omaggio del dvd “Romagna nostra” e una copia del libro "Mafia, camorra e 'ndrangheta in Emilia-Romagna" di Enzo Ciconte".


Per i più curiosi, è già online il trailer del documentario “Romagna nostra” Su Youtube: http://www.youtube.com/watch?v=7U8xiLyIPxg. "Il video, girato negli ultimi mesi tra Ravenna, Rimini, Riccione e San Marino, dal sammarinese Francesco Ceccoli, racconta e analizza il fenomeno delle infiltrazioni mafiose in Romagna e nella Repubblica di San Marino degli ultimi anni, ripercorrendo le vicende note e meno note: dall’omicidio di Gabriele Guerra nel 2003 alla sparatoria del 2005 a Riccione in viale Ceccarini, dall’indagine Vulcano 1 all’operazione Titano". Anticipano inoltre dal Gap che "il documentario, ricco di contenuti di rilievo come l’intervista al gip di Palermo Piergiorgio Morosini (cattolichino di nascita, ha rinviato a giudizio gli imputati del processo sulla Trattativa Stato-mafia) e all'avvocato e autore del libro “San Marino S.p.a”. Davide Grassi, mostra come le mafie e i suoi molteplici canali di radicazione e sviluppo (droga, gioco d’azzardo, riciclaggio) sono lentamente attecchiti in territori che fino a poco tempo fa erano considerati immuni, soprattutto per quello che riguarda le violenze, le estorsioni, i pestaggi", anche a carico degli imprenditori locali.

tortora-chiaroRiccione | Trc, parte il cantiere in versione ridotta

 

Trc, a Riccione partono i lavori, ma limitatamente all’area di via Aosta nel tratto compreso tra il sottopasso di via Angeloni e al ponte sul Rio Marano. Il cantiere verrà delimitato a partire da martedì prossimo e "il Comando di Polizia municipale, Ufficio traffico predisporrà, con propria ordinanza, l’istituzione del senso unico in via Aosta in direzione Rimini-Cattolica. I disagi - assicurano dal comune - per i residenti nell’area di Spontriciolo saranno limitati, grazie agli accessi alternativi".
L'area del cantiere sarà limitata, spiegano ancora dal comune, perché si "attende in tempi brevi risposte certe alle richieste sulla modifica del tracciato del Trc avanzate nell’ultima riunione del Comitato di coordinamento".

tortora-scuroRimini | Varano, Carisp San Marino: Operato nel rispetto delle norme

 

Se la Provincia di Rimini entro la settimana presenterà la richiesta per essere ammessa a parte civile nel procedimento su riciclaggio ed evasione denominato Varano, da parte sua la Cassa di risparmio della Repubblica di San Marino "ritiene opportuno ricordare di aver operato nel rispetto delle normative nazionali e delle convenzioni internazionali vigenti al momento delle contestazioni".
Sono certi dall'istituto di credito che "terminata la fase delle indagini, durata oltre 4 anni, l’apertura della fase innanzi al Giudice dell’udienza preliminare consentirà a Cassa di risparmio di potere argomentare con evidenze documentali le posizioni difensive proprie e dei propri esponenti e dipendenti".
I precedenti, del resto, parlano in favore del Titano. "Vale la pena ricordare i due momenti in cui la vicenda è stata sottoposta ad un Organo Giudicante italiano, e cioè la sentenza della Corte di Cassazione del dicembre 2008, favorevole a Cassa di Risparmio, in materia cautelare sul sequestro della somma trasportata dal furgone portavalori e quella, altrettanto favorevole a Cassa di Risparmio, del Giudice del Tribunale Civile di Rimini in primo grado del luglio 2012 che ha condannato al pagamento delle spese il Ministero dell’Economia italiano".

tortora-chiaroRimini | Politiche abitative, comune protagonista al workshop di Dublino

 

"Un momento estremamente emozionante sia per l’onore di essere qui, in un consesso europeo così importante con i risultati del nostro lavoro, sia per i tanti apprezzamenti ricevuti al termine della mia presentazione", così il vicesindaco di Rimini Gloria Lisi, con delega alle politiche abitative, racconta la sua esperienza al Dublino Homeless Network, che si è svolto stamattina nella capitale irlandese. Si tratta di un workshop voluto dal sindaco di Dublino, Cllr Oisin Quinn, alla vigilia della discussione del nuovo piano d'azione triennale sui senzatetto. Oltre a Rimini, che nel pensiero degli organizzatori ha rappresentato idealmente il sud Europa, sono state illustrate le esperienze di Ediburgo per la Scozia, Utrecht per i Paesi Bassi, Gothenburg per la Svezia, Odense per la Danimarca.
Da palazzo Garampi ci tengono a precisare che, "per evitare qualsiasi polemica a posteriori, il comune di Rimini è stato invitato a partecipare al Dublino Homeless Network dagli organizzatori che si sono fatti carico totalmente di tutti i costi della trasferta e che quindi al comune di Rimini non è costato nulla".

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