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Erbetta, fra gli ex socialisti e il sogno di condizionare la Lega

Mercoledì, 21 Novembre 2018

Nella ricerca di un pantheon nobile per la sua creatura Rinascita Civica, il consigliere comunale Mario Erbetta sembra prediligere un universo politico che molto ha espresso, nel bene e nel male, in passato, in Italia e a Rimini, quello dell’ex partito socialista. D’altra parte il suo ingresso in politica, nelle elezioni del 2016, è avvenuto sotto le insegne di Patto Civico, l’invenzione di Sergio Pizzolante, il quale, prima di approdare sulle sponde del centrodestra e ritornare poi nell’alveo del centrosinistra, è stato per molti anni militante socialista di fede craxiana. A lungo è stato legato alla figlia del leader socialista, Stefania Craxi, che era l’ospite d’onore dell’evento che Rinascita Civica di Mario Erbetta ha organizzato l’altra sera a Rimini. Va subito detto che l'attivismo di Rinascita Civica, nell'encefalogramma piatto della politica riminese, merita di essere sottolineato.

Si trattava della presentazione del libro postumo di Bettino Craxi (Uno sguardo sul mondo) ed è stata l’occasione di una grande rimpatriata socialista locale con in prima fila gli ex sindaci Massimo Conti e Marco Moretti. Ed era presente anche l’attuale sindaco di Coriano, Mimma Spinelli, la quale due mesi fa, nell’evento di presentazione di Rinascita Civica, aveva ricordato che il suo giovanile ingresso in politica, nel paese natale, era avvenuto sotto le insegne del Garofano.

Il nuovo movimento, lanciato da Erbetta dopo l’abbandono della maggioranza che sostiene il sindaco Andrea Gnassi, appare dunque orientato a intercettare pezzi di elettorato che si ritrovano orfani delle appartenenze politiche del passato. Gli osservatori più critici potrebbero osservare che come Dna di una lista civica questo non sia il massimo: una lista civica che aspiri ad avere successo dovrebbe basarsi o su un evento traumatico che funge da catalizzatore (è il caso del Trc a Riccione) o su uno spontaneo sentiment politico (come quello dei “moderati” a favore del sindaco Gnassi che Pizzolante ha saputo aggregare con Patto Civico nel 2016).

A dire il vero le ambizioni di Erbetta sono maggiori: lui vuole fare di Rinascita Civica “una compagine referente di tutto quel mondo centrista, socialista, popolare, repubblicano e liberale” che attualmente non si sente rappresentato nella politica locale”. Ancora non si sono visti esponenti delle altre famiglie politiche evocate da Erbetta, ma così presentata Rinascita Civica si qualifica comunque come un contenitore politico (non tanto una lista civica) per tutte le appartenenze spazzate via prima dal ciclone Mani Pulite e ora dall’ondata populista e sovranista. Nel comunicato diffuso dopo l’incontro di lunedì sera, Erbetta sottolinea che l’evento si è svolto a Viserba, indicata come “nuovo luogo di fucina delle idee politiche riminesi”. Non sappiamo se il richiamo sia intenzionale o casuale, ma non si può non sorridere all’evocazione di una sorta di nuovo “clan dei viserbesi”, che tanta parte, quello originale, ha avuto nella vita politica locale ai tempi della cosiddetta Prima Repubblica.

A completare il quadro non si può non osservare che quando gli eredi del defunto Psi si sono presentati alle elezioni comunali sotto forma di lista civica, le cose non sono andate troppo bene. Nel 2011 Marco Moretti era candidato sindaco di un’alleanza fra Udc e la lista Rimini 2021, l’alleanza prese il 3,5% dei voti, la lista di Moretti si fermò all’1,82.

Oltre che per il coinvolgimento degli ex socialisti, Rinascita Civica si è qualificata come il soggetto politico che, in una futura vincente alleanza di centrodestra o comunque alternativa alla sinistra, avrebbe una funzione mitigatrice degli estremismi leghisti e populisti. Qui sta forse il punto debole della proposta. Anche Patto Civico è nato con la pretesa di condizionare il gnassismo di governo, Erbetta ha provato con molto impegno e generosità a interpretare tale funzione, ma si è visto come è andata a finire: l’abbandono del campo a gambe levate. Stando al clima e ai sondaggi di oggi, nel 2021 avremo in consiglio comunale una fortissima rappresentanza leghista e probabilmente un sindaco espresso dallo stesso partito. Se la Lega continuerà ad avanzare e a imporsi con i toni attuali, un’azione di contenimento appare davvero improbabile. Ma oggi i cicli politici sono più veloci del vento, per cui un cambiamento di scenario potrebbe essere più vicino di quanto si possa pensare.


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