Nuovo lungomare, solito stile: dopo l’annuncio, nascondere i problemi
Nuovo lungomare, solito stile: dopo l’annuncio nascondere i problemi
Abbiamo i progetti pronti, siamo disponibili a investire 150 milioni di euro, lo Stato ci restituisca il lungomare. A più riprese il sindaco Andrea Gnassi ha lanciato questo messaggio, anche se non si capiva quali fossero i progetti pronti, visto che quelli firmati dalle archistar erano già stati destinati al cestino.
Nell’agosto scorso il tema fa parte della lettera consegnata al presidente Mario Monti in visita al Meeting. Appena un mese dopo il sindaco scende a Roma per andare a parlare con il vice ministro Mario Ciaccia. Sui giornali il battage è forte: il sindaco sta sbloccando la vicenda del lungomare. Il comunicato di Palazzo Garampi informa che Gnassi si è incontrato anche con il dirigente Domenico Crocco “sui primi aspetti tecnico-operativi delle varie questioni”.
Tre mesi dopo invece, complice forse il clima elettorale, lo stesso sindaco, in compagnia con l’assessore al turismo della Provincia, Fabio Galli, scrive una lettera durissima al ministro del turismo nella quali, fra le altre manchevolezze, si rimprovera “l’approccio ‘felpato’ (eufemismo) con cui gli uffici preposti valutano le proposte e i progetti degli Enti locali per riqualificare parti di tessuto urbano a chiara matrice turistica". Sembra di capire che quell’incontro di settembre in realtà non abbia prodotto nulla di concreto.
Nel frattempo è stato presentato dal Conzorzio Rimini Porto il bel progetto di riqualificazione dell’area portuale, comprendente anche il primo pezzo di lungomare (da pedonalizzare) fino alla rotonda del Grand Hotel. Più verde, parcheggi interrati, niente auto in superficie. Il piatto forte dell’intervento è la creazione di una piastra sopraelevata di appena due metri rispetto all’attuale piano stradale. Sulla piastra saranno sistemate le funzioni ricreative legate al divertimento (discoteche e loisir), al ristoro (ristoranti e bar), al passeggio (attività commerciali e percorsi di transito) e al riposo (piazze e luoghi riparati).
È un vizio storico dei giornalisti, di fronte a una bella idea chiedono sempre: quanto costa? chi la paga? Alla conferenza stampa di presentazione si è parlato di 29 milioni a carico dei soci del Consorzio.
Bene, ma non è l’unico problema. L’area del progetto è in larga parte demaniale, cioè di proprietà dello Stato. E finchè non si sblocca questo “particolare” le ruspe non possono certo entrare in azione. Si chiederà una concessione? E come la mettiamo con la famosa direttiva Bolkstein (vedi concessioni dei bagnini?) Insomma qualche problema c’è, se è vero quanto dichiarato dal presidente del Consorzio Lucio Paesani in conferenza stampa: “Il nostro obiettivo è, partendo da questa piattaforma progettuale, allargarla a tutti quelli che vorranno esserne parte attiva. Poi una volta arrivati a un progetto definitivo i modi per attuarlo si trovano. Tra l'altro uno studio sulla parte burocratica-amministrativa l'abbiamo già fatto fare. Ci siamo affidati a tre studi legali".
Non contenti di sapere quanto costa e chi paga, ci siamo posti pertanto l’ulteriore domanda: perché tutto non si esaurisca nel deprecabile “effetto annuncio” di cui sono purtroppo spesso specialisti i politici, adesso cosa deve succedere perché il progetto vada avanti? Abbiamo alzato il telefono per parlare con il presidente del Consorzio Lucio Paesani e con sorpresa ci siamo sentiti invitare a inviare domande scritte. Non pensavamo che la questione fosse così delicata. Ma in data 18 dicembre abbiamo inviato le domande, con l’assicurazione che avrebbero ricevuto immediata risposta.
Le domande chiedevano di sapere quali passi debbano essere fatti perché il progetto inizi a diventare relatà; come si pensa di risolvere il problema delle aree del demanio marittimo e se la famosa direttiva Bolkestein non sia un ostacolo; se i soci del Consorzio siano davvero disposti a sborsare circa 2 milioni di euro a testa e se il budget previsto di 29 milioni sia realistico per il progetto. Infine, quale dovrebbe essere, sempre secondo il Consorzio, il ruolo del Comune e se esso debba intervenire nel progetto con un proprio contributo finanziario. A Paesani abbiamo anche scritto: “Aggiunga pure tutto ciò che ritiene utile a chiarire bene quali saranno i prossimi passaggi”.
Oggi, a quasi un mese di distanza queste domande sono ancora senza risposta. Non siamo stati seduti in poltrona ad aspettare: abbiamo telefonato più volte, abbiamo inviato diverse e-mail di sollecito. Abbiamo aspettato anche che passasse il periodo delle feste (che immaginiamo denso di impegni per il titolare di un locale) ma anche dopo l’Epifania il silenzio ha regnato.
Non vogliamo trarre alcuna conclusione. Diciamo che restano domande aperte alle quali sarebbe bene che prima o poi il Consorzio, se non vuole cadere nell’antico vizio dei nostri amministratori, dovrebbe dare una risposta trasparente. Tutti ricordiamo la nuova cartolina del lungomare promessa più di dieci anni fa dal vice sindaco Maurizio Melucci. Siamo ancora qui ad aspettarla.
15 01 2013 | Rimini | Concessioni spiagge, Cgil: Basta protezionismo. Meglio riqualificare
Rimini | Concessioni spiagge, Cgil: Basta protezionismo. Meglio riqualificare
Non va bene, secondo la Cgil di Rimini, questo clima pre elettorale che “dopo la proroga di 5 anni ottenuta dal Governo italiano per il rinnovo delle concessioni di spiaggia” propone “un nuovo pressing di alcune categorie dei bagnini per fare come la Spagna, ovvero ottenere decine e decine di anni di proroga”. Cosa impossibile, tra l’altro, come chiarito dal “commissario per il Mercato interno e i servizi Michel Barnier” “indisponibile a considerare proroghe successive alla scadenza del 2020 per l'Italia, che non presenta le stesse caratteristiche della Spagna” (è la risposta ricevuta dall’europarlamentare Sergio Cofferati).
Per la spiaggia di Rimini c’è solo una strada, dice il sindacato. “Riteniamo a questo punto ineludibile l'apertura di un confronto a livello regionale e locale, del quale riteniamo di dover essere parte fondamentale”. Affinché “il tema delle concessioni di spiaggia” possa “diventare un'occasione per creare le basi di una effettiva riqualificazione dell'arenile”, la Cgil getta mette già sul tavolo alcune basi.
“In primo piano va posta la tutela delle persone che lavorano e delle professionalità acquisite, del rispetto delle norme sul lavoro e dell'impegno a garantire la continuità lavorativa mantenendo l'applicazione dei contratti collettivi di lavoro sottoscritti dai soggetti maggiormente rappresentativi, per evitare che si estendano forme di sfruttamento come elemento di una competitività perdente per tutto il sistema, e si affermi invece un concetto di qualità del servizio e di qualità del lavoro”.
I futuri bandi, inoltre, dovranno rispettare alcuni “criteri condivisi”, e cioè “individuare rigorosamente requisiti etici e professionali, cui subordinare la partecipazione al bando, con particolare riguardo al rispetto delle norme sul lavoro e sulla sicurezza, e alla salvaguardia dei posti di lavoro, riconoscere punteggi all'esperienza precedente del concessionario, ma soprattutto al piano di investimenti e dei servizi e all'impegno a dare continuità ai contratti di lavoro stagionali preesistenti e ai contratti collettivi di lavoro”.
Ne hanno anche per i concessionari attuali ai quali, “l'aver ottenuto la proroga fino al 2020, dovrebbe suggerire un atteggiamento più costruttivo e progettuale, finalizzato ad utilizzare gli anni futuri per creare le condizioni imprenditoriali per aspirare alla continuità, invece di continuare a pretendere politiche protezionistiche”.
fellinianno2013
Nella foto,Tonino Guerra, Federico Fellini e Francesca Fabbri Fellini
Rimini, Cineteca comunale, domenica 20 gennaio 2013, ore 16.30 - ingresso libero
Francesca Fabbri Fellini presenta
Work in Progress.
Viaggio nella memoria dei collaboratori storici di Federico Fellini
info: 0541.704302 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
GIORNALAIO 15.01.2013
Incarichi esterni illegittimi al Comune di Rimini. I negozi chiudono in centro, ma aprono a Dubai. Crisi e lavoro, 2012 anno nero con 9mln ore cassa integrazione
“Cartellino giallo della Corte dei Conti all’indirizzo di palazzo Garampi: il regolamento comunale sugli incarichi esterni contiene alcuni punti «non conformi alla normativa», addirittura «misure illegittime»”, LaVocediRomagna (p.11). “Il regolamento (art. 42 comma 7) prevede: «per importi non superiori a 20.000 euro l’incarico può essere conferito all’esito di un’apposita indagine di mercato, espletata attraverso una lettera d’invito da inviare ad almeno tre soggetti. Per incarichi di importo non superiore a 5.000 euro la procedura comparativa può essere effettuata ricorrendo a gare informali attuate anche tramite posta elettronica». La Corte dei Conti afferma che «appare illegittima» questa previsione, perché anche nelle procedure semplificate l’ente locale «non può disattendere il principio di concorrenza (e quindi l’avviso pubblico) né può eliminare la fase della procedura comparativa». Il comma 8 («liste di esperti esterni alle quali attingere per incarichi di valore non superiore a 20.000 euro netti») secondo i giudici «si pone in contrasto con i principi di imparzialità e trasparenza»”.
Crisi lavoro. “«IL 2012 è stato l’anno record per le ore di cassa integrazione nella provincia di Rimini: sono state 9 milioni 186 mila contro i circa 7 milioni del 2011. Siamo nel momento peggiore della crisi, siamo nell’occhio del ciclone e se trasformiamo le ore di cassa integrazione in lavoratori è come se nel 2012 in 4.400 non avessero lavorato per niente». Esordisce con questo preoccupante dato Graziano Urbinati, segretario generale Cgil Rimini e facendo qualche conteggio si vede che la crisi del lavoro sta colpendo oltre seimila riminesi, più del 10 per cento della forza lavoro dipendente locale”, ilRestodelCarlino (p.2).
“Un altro dato in crescita negativa è quello dei fallimenti, 70 nel 2011, 90 nel corso dell’ultimo anno. Senza esclusione di colpi. Si va dal settore abbigliamento, come nel caso di Gir+A&F di Massimo e Alberta Ferretti, al settore alimentari, è il caso di Joss srl. E poi la metalmeccanica (La Semilavorati srl) ma anche il turismo (Conquista srl)”, LaVoce (p.13).
“Di fronte a uno scenario di questa gravità la Cgil lancia ad amministratori locali e candidati alle prossime elezioni politiche una serie di proposte per cercare di invertire la tendenza: «Prima di tutto – spiega Urbinati - bisogna fare investimenti, in primis per una riqualificazione in senso eco-compatibile della città. Chiediamo poi un allentamento del patto di stabilità, un rafforzamento della lotta all'evasione, un'estensione della tassa di soggiorno a tutti i comuni della costa e un potenziamento delle infrastrutture. Quanto al credito, che rimane uno dei problemi maggiori, valutiamo positivamente l’idea avanzata già da qualcuno di creare una banca regionale per le imprese. Alle aziende in crisi invece chiediamo di privilegiare i contratti di solidarietà o in alternativa una Cig non a 0 ore per qualcuno, ma trasversale per tutti i dipendenti»”, NuovoQuotidiano (p.7).
“«Il Masterplan può essere una opportunità, ma deve diventare operativo in tempi brevi, perché non c’è più tempo; credo che vadano individuati il reperimento delle risorse e anche i tempi di realizzazione. Questione aeroporto: un territorio come il nostro non si può permettere di non avere uno scalo; va salvaguardato in ogni modo, non solo per garantire l’occupazione, ma anche per tutelare il turismo»”, dice anche Urbinati, CorriereRomagna (p.3).
Negozi chiusi in centro storico. L’assessore all’urbanistica Roberto Biagini conferma «che il nuovo Psc, Piano strutturale comunale, e il Rue, Regolamento urbanistico edilizio, prevedono strumenti importanti per riqualificare e rilanciare il nostro centro storico, a partire dal frazionamento degli enormi e ormai fatiscenti appartamenti presenti. Ma finché gli Uffici comunali saranno impegnati con il Piano strategico e il Masterplan, poiché gli uomini sono quelli, non possono occuparsi di esaminare e smaltire le duemila osservazioni al Psc, che quindi deve attendere»”, ilCarlino (p.5).
“«E’ un comportamento criminale quello di chi affitta locali in centro a prezzi fuori da ogni grazia di Dio». Non sono parole di rabbia di un qualsiasi negoziante strozzato dal caroaffitti, ma quelle di Stefano Vitali, il presidente della Provincia di Rimini”, NQ (p.9).
Intanto, i commercianti riminesi che possono permetterselo vanno alla conquista di nuovi mercati. “Dopo aver aperto cinque negozi nel periodo natalizio (uno a Cipro, due in Russia - Mosca e Voronezh - e poi in Armenia e a Lugano), l’espansione della Baldinini non si arresta. L’azienda calzaturiera romagnola, che conta 150 punti vendita nel mondo e un fatturato di 108 milioni di euro, punta sugli Emirati Arabi. Oggi Gimmi Baldinini volerà a Dubai - dove ha già cinque negozi tra cui un’importante presenza al “The Dubai Mall” - per valutare una nuova apertura nel prestigioso “Mall of the Emirates”, un mega centro commerciale con tutti i marchi dell’alta moda mondiale. E poi nel mirino di Baldinini ci sono altre aperture in vista: Cannes, Montecarlo e Miami”, LaVoce (p.4).
Imu. “L’introito complessivo sfiora gli 80 milioni. Ma di questi, circa 25 vanno allo Stato. E nel 2013? Ancora non si sa (Berlusconi ha promesso di cancellarla, ad esempio). Probabile che ai comuni resti il gettito di prima e seconda casa. E quello degli altri immobili vada tutto allo Stato ad aliquota 0,76%. Attenzione: verrà lasciata la possibilità al Comune di aumentarla di 3 punti percentuali, sino all’ 1,06%. E il relativo gettito andrà al Comune stesso”, ilCarlino (p.6).
Cresce il rischio imu, inoltre, per le scuola paritarie, LaVoce (p.3).
Sicurezza, il dossier del prefetto. “Quei dati estivi del Sole 24 ore, che indicavano la città ai primi posti nazionali per crimini commessi, proprio non gli erano andati giù. «Rimini non è un far west», aveva spiegato lo scorso 28 agosto il prefetto Claudio Palomba, che aveva annunciato l’imminente redazione di un dossier in cui avrebbe chiarito la situazione riminese. Sono passati cinque mesi e il lavoro sembra essere in dirittura d’arrivo”, Corriere (p.9).
‘Imbeccate’. “FABRIZIO Miserocchi non ha dubbi. Nello scontro tra Ausl e farmacisti, il coordinatore provinciale del Pdl sta «con la corporazione dei piccoli farmacisti». Una posizione chiara espressa con un articolato comunicato stampa inviato a tutti i giornali locali. Nulla da eccepire, se non fosse che c’è sotto qualcosa. Letteralmente sotto la nota stampa infatti c’è una precedente comunicazione che Miserocchi si è dimenticato di cancellare”, ilCarlino (p.8).
Rispetto alla querelle tra Asl e farmacisti, Miserocchi spiega che “il prezzo di alcuni farmaci è stato ridotto ma è anche aumentato il giro economico tutto interno al servizio sanitario pubblico (soldi dello Stato, Regione, AUSL), della serie: gestiamo il più possibile con i nostri apparati pubblici (che rispondono alla politica) anziché dimagrire, aumentiamo il nostro peso e quindi la penetrazione nelle vite dei cittadini» dei piccoli farmacisti”, LaVoce (p.11).
Lefebvriani. “Sabato 19 gennaio nella sala comunale delle Celle, via XXIII Settembre 124, a Rimini con inizio alle 21, proiezione in prima visione in Italia del film-documentario «Monsignor Lefebvre - Un vescovo nella tempesta», regia di Jacques-Régis du Cray. Novanta minuti girati tra Africa, America ed Europa, con 32 testimonianze e documenti inediti, ricostruiscono la vita dell’arcivescovo francese (1905-1991) fondatore della Fraternità Sacerdotale San Pio X, il gruppo ultra-tradizionalista che non ha accettato la riforma liturgica postconciliare e contesta alcuni punti del Concilio Vaticano II, cui lo stesso Lefebvre partecipò”, LaVoce (p.12).
“La Papa Giovanni tuona contro la sentenza della Cassazione che apre alle coppie gay sull’affidamento di minori: il «legislatore è andato oltre il caso specifico quando dice che è un pregiudizio ritenere sia dannoso per il bimbo vivere in una famiglia incentrata su una coppia omosessuale, dando una sottolineatura che nulla c’entra col caso», commenta il responsabile dell’associazione Giovanni Paolo Ramonda”, Corriere (p.6).
14 01 2013 | Rimini | Stellato, ancora guai per il pusher tunisino
Rimini | Stellato, ancora guai per il pusher tunisino
Non sono finiti i guai per lo spacciatore tunisino in carcere dopo aver passato l’ultima dose ad Anna Maria Stellato. Il cadavere della 24enne ligure è stato ritrovato in mare a Torre Pedrera la mattina del 14 luglio. Subito sono partite le indagini dei carabinieri che hanno portato all’arresto del pusher il 24 luglio, un vero e proprio spacciatore incallito che viveva di espedienti e ripagava l’ospitalità della ragazza fornendole droga.
Nel corso delle indagini, anche a suon di pedinamenti, è emerso che il tunisino viveva di espedienti e, da almeno tre anni, era noto negli ambienti dei tossicodipendenti riminesi come un pusher capace di procurare qualunque tipo di droga. Il segnale usato dai suoi clienti era quello di chiamarlo per un caffè, ovvero la dose di eroina, cocaina o marijuana.
Ultimo capitolo della vicenda, in ordine di tempo, è la nova ordinanza di custodia cautelare notificata al ragazzo in carcere a contestare diversi episodi di spaccio in favore di tossicodipendenti che hanno pagato per diverse tipologie di droga importi variabili dai 20 a 70 euro a dose.
14 01 2013 | Rimini | Distribuzione diretta farmaci, Miserocchi (Pdl): La Asl sta ammazzando il servizio privato
Rimini | Distribuzione diretta farmaci, Miserocchi (Pdl): La Asl sta ammazzando il servizio privato
Il braccio di ferro tra i farmacisti e la Asl di Rimini sulla distribuzione diretta dei farmaci va avanti. “Diventa davvero difficile capire perché, in un settore così delicato come la salute non si cerchi una collaborazione, tra le farmacie che da sempre sono l’avamposto più vicino alle persone e il servizio sanitario pubblico che le dovrebbe tutelare”, dice oggi il coordinatore provinciale del Pdl, Fabrizio Miserocchi, entrando nella questione.
“Con tutti i difetti che potranno avere i farmacisti – sostiene Miserocchi – e al netto delle inevitabili esagerazioni da una parte e dall'altra, con la distribuzione diretta in ospedale il servizio pubblico, schermandosi dietro il ‘risparmio’ di risorse, ha quasi ammazzato il servizio privato (capillare) e costretto anziani e malati a farsi lunghi giri creando disservizi. Il prezzo di alcuni farmaci è stato ridotto ma è anche aumentato il giro economico tutto interno al servizio sanitario pubblico (soldi dello Stato, Regione, Ausl), della serie: gestiamo il più possibile con i nostri apparati pubblici (che rispondono alla politica); anziché dimagrire, aumentiamo il nostro peso e quindi la penetrazione nelle vite dei cittadini. Se le cose stanno così, io preferisco stare con la ‘corporazione’ dei piccoli farmacisti”.
14 01 2013 | Rimini | Politiche, Pasini, Grossi e Ioli, tre riminesi per Monti, oggi a ‘battesimo’ da Montezemolo
Rimini | Politiche, Pasini, Grossi e Ioli, tre riminesi per Monti, oggi a ‘battesimo’ da Montezemolo
Alessandro Rapone, il referente riminese per Italia Futura, è soddisfatto per la composizione delle liste elettorali di Scelta civica. Liste partorite dopo un lavoro che si è dimostrato più lungo del previsto sia per il rigore richiesto nella purificazione da ex parlamentari e gente nei guai con la giustizia, sia per far conciliare esigenze nazionali e locali. Ci sono voluti, alla fine, due giorni in più per arrivare a una proposta condivisa, e il risultato, alla fine, è di un 70 per cento di candidati montezemolini tra tutti quelli inseriti nel gruppone Monti.
“Nel volgere di sole due settimane – sottolinea Rapone – siamo riusciti, partendo letteralmente da zero, a costruire liste su tutto il territorio nazionale, composte da candidati di espressione del mondo reale e politicamente trasversali. Il territorio riminese – fa notare anche – viene premiato, non solo con l’inserimento di Walter Pasini in testa di lista, ma anche con la presenza di Maurizio Grossi, attivo protagonista della società civile, nonché di Mauro Ioli (nella lista del Senato)”.
I capolista per l’Emilia Romagna, ricordiamo, sono per la Camera l’economista di riferimento di Italia futura, Irene Tinagli, “una figura di grande qualità, che rappresenta perfettamente il messaggio di rinnovamento della classe dirigente che il nostro movimento intende apportare in politica”, e al Senato Luigi Marino, già presidente di Confcooperative nazionale.
Adesso per Italia futura si apre la fase di raccolta delle firme. In attesa di aprire una sede elettorale, questa sera i sostenitori s’incontreranno a cena al Museo delle ceramiche di Faenza per la presentazione ufficiale dei candidati. Sarà presente il presidente Luca Cordero di Montezemolo.
14 01 2013 | Rimini | Politiche, il Pd inizia la campagna in casa Legacoop
Rimini | Politiche, il Pd inizia la campagna in casa Legacoop
I due candidati riminesi Pd alla Camera, Emma Petitti e Tiziano Arlotti, hanno inaugurato oggi con Legacoop il tour elettorale raccogliendo le prime segnalazioni dal mondo produttivo. Burocrazia killer, economia locale e welfare sono i nemici della cooperazione. Rispetto alla semplificazione amministrativa i due aspiranti deputati hanno ribadito la “necessità di politiche nazionali contro la burocrazia che soffoca le imprese (Petitti)” e di “tempi certi e rapidi di pagamento da parte degli enti pubblici (Arlotti)”. Tutti due, inoltre, hanno preso le distanze dalla “politica dei tagli lineari portata avanti dal governo nell'ultimo anno e mezzo”, soprattutto in ambito sociale.
Rispetto alle questioni aperte per l’economia locale, turismo e balneare in particolare, Emma Petitti parla di “non delocalizzare, ma dare alle nostre imprese strumenti e incentivi, e realizzare quella politica industriale per il turismo che finora è mancata”. Arlotti, invece, chiede per i parlamentari di Rimini “un ruolo guida, perché il nostro territorio rappresenta un punto di eccellenza a livello nazionale. Centrale la riqualificazione del ricettivo con politiche di finanziamento adeguate”.
GIORNALAIO 14.01.2013
Spiagge, l’Ue ha parlato: Italia e Spagna non sono uguali. Negozi in crisi in centro: colpa del Comune che vuole fare le multe
Concessioni demaniali. E’ arrivata la risposta di Ue all’interrogazione di Cofferati sulla proroga spagnola: Spagna e Italia non sono uguali, CorriereRomagna (p.5). “Non è così. Sergio Pizzolante (Pdl) è il parlamentare che più di ogni altro ha seguito la vicenda concessioni balneari. Legge la posizione di Barnier e non ha alcun dubbio: sono parole di chi parla senza conoscere l’Italia. «Nell’alta Toscana, in Liguria, nelle realtà turistiche esistono edifici che vivono su concessioni, con prerogative simili a quelle spagnole: alberghi, pubblici esercizi. Quello che dice Barnier è contraddittorio, significa che non conosce l’Italia»”. “Giorgio Mussoni è il leader dei bagnini riuniti sotto l’ombrello ne targato Oasi Confartigianato. «Non ho mai fatto eccessivo affidamento sul modello iberico. Il problema è che in Italia, soprattutto a Rimini, il turismo balneare non è mai stato considerato una peculiarità unica in Europa, un fiore all’occhiello. A Rimini alla politica non interessa un tubo del balneare, interessano solo anello verde, Fiera, Palas e aeroporto in perdita, mai il balneare. La destagionalizzazione è tutto l’opposto del balneare»”.
Negozi chiusi in centro. “L’assessore Jamil Sadegholvaad ha appena annunciato la creazione di una cabina di regia con una mission: risolvere problemi. Ma questa è storia di ieri. Oggi invece spunta un’altra novità: Palazzo Garampi sta lavorando a una norma che consenta di vincere l’incuria dei negozi lasciati sfitti. Come? Nell’unico modo possibile. Una bella sanzione, un po’ di euro che prendono il volo e forse qualcosa cambia”, Corriere (p.3).
Solo parole, dice il barista Loris Cerbara. E indica alcune soluzioni, tra cui “prima di tutto il parcheggio di piazza Gramsci. Viene fatto pagare indipendentemente dal tempo effettivo di utilizzo, questo è illecito per un parcometro chiuso mentre è regolare per un parchimetro aperto come piazza L Malatesta. Ci sono due sentenze che lo certificano, si deve pagare a consumo. C’è persino un esposto in Procura, ma il Comune non ha mai cambiato nulla. Avevamo proposto un sistema che avrebbe aumentato del 300% gli incassi del parcheggio, ma non lo hanno voluto, e sa perché? Perché si sarebbero azzerate le multe”, LaVocediRomagna (p.9).
“Savio Galvani (Fds) punta invece il dito contro i contratti in nero. «Non possiamo curare un tumore con l'aspirina. Le azioni dell'amministrazione vanno affiancate da un'azione di controllo contro gli affitti in nero. Noi suggeriamo un accordo territoriale tra tutte le parti interessate per indicare un canone concordato minimo e massimo, che faccia da calmiere sul fronte dei canoni e da stimolo per le attività economiche»”, NuovoQuotidiano (p.5).
Partecipate. “E’ di ieri la notizia, data dalla Voce, delle gravi perplessità sul consuntivo 2011 di Aeradria da parte di sindaci revisori e Deloitte & Touche, coloro cioè che dovrebbero approvare senza ombre i conti, tanto più in caso di aziende pubbliche. Oggi portiamo elementi ulteriori sulla gestione delle società partecipate del Comune di Rimini”, LaVoce (p.9).
Tutti i candidati riminesi alle prossime politiche, NQ (p.5).
San Marino, accordi fiscali. “Occhi puntati sulla conferenza dei capigruppo alla Camera che si riunisce questo pomeriggio a Roma. L’incontro rappresenta l’ultima opportunità, per quanto riguarda la legislatura Mario Monti, per portare la ratifica dell’accordo fiscale fra Italia e San Marino in Parlamento”, LaVoce (p.10).
Ieri, 13 gennaio, commemorazione al Giglio del naufragio della Costa Concordia.C’erano anche i parenti delle vittime riminesi, ilRestodelCarlino (p.2).
12 01 2013 | Cinema, Bertozzi racconta il CortoReale in sei puntante su RaiEducational
Cinema, Bertozzi racconta il CortoReale in sei puntante su RaiEducational
Sarà il bolognese Marco Bertozzi, storico del cinema e documentarista, ad aprire oggi CortoReale, la serie di Rai Educational dedicata agli anni e agli autori del documentario italiano. Il primo appuntamento del programma di Giuseppe Giannotti, Giuliana Mancini, Enrico Salvatori, Davide Savelli, con la consulenza dello stesso Bertozzi in studio, ospiterà le testimonianze di Francesco Maselli, Cecilia Mangini, Giuseppe Ferrara e Luigi Di Gianni. A seguire, una scelta di documentari del 1960: I maggiorati regia di Lino Miccichè, La ballata della via Emilia regia di Piero Nelli, Andante affettuoso regia di Francesco Maselli, Il monte della pietà regia di Elio Ruffo.
La produzione di Rai Educational e Rai Storia vuole raccontare un lato poco conosciuto del cinema italiano, il documentario cortometraggio prodotto tra il 1945 e gli anni ‘80. In quest'arco di tempo, sono stati prodotti 14mila titoli, molti dei quali a colori, che offrono “uno sguardo incredibile sulla storia repubblicana italiana, raccontata dalla prospettiva del “cinema del reale”, in uno scenario che comprende sovvenzioni statali, palestre di giovani autori che si preparano al lungometraggio, o documentaristi “puri”, che fanno del loro lavoro un mezzo di critica sociale o di ricerca antropologica”. Al conduttore Marco Bertozzi il compito di condurre i telespettatori nella rilettura critica e storica dei titoli, inquadrandoli per argomento, autore, ma anche per tecniche di ripresa o rimandi cinematografici o letterari.
Le puntate andranno in onda il sabato su Rai Educational alle 17 e domenica alle 18 su RaiStoria. In palinsesto anche: domenica 13 gennaio, Gianfranco Mingozzi in Sicilia, Il Putto (1964), Li mali mistieri (1964); sabato 19 gennaio, Giuseppe Ferrara, Tre pezzi cento lire (1961), Il mercato dei posti letto (1962), Il covo (1962), Minatore di zolfara (1963); domenica 20 gennaio, anno 1956, Roger..! regia di Roberto Savarese, La fiumara grande regia di Michele Gandin; sabato 26 gennaio, anno 1963, Giovannino di Massimo Mida, La santa di Volvera di Giorgio Trentin, Chi è di scena di Mauro Severino, Le streghe di Pachino regia di Giuseppe Ferrara, La mia terra di Umbro Delli Corti (prodotto dalla Presidenza del Consiglio); domenica 27 gennaio, Michele Gandin, I bambini raccontano (1958), La casa come un'isola (1970).