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LAVORO, CRESCE IL NUMERO DEGLI INFORTUNI 'ROSA'. A RIMINI E PROVINCIA L’INCREMENTO  DAL 2009 E’ DEL 5,1 PER CENTO. NEL 2010 DUE GLI INCIDENTI MORTALI


Nel 2010 si sono registrate 2.841 vittime donne di infortuni sul lavoro. Nel 2009 gli infcidenti sono stati 2.702 . E’ l’agricoltura il settore più a rischio con 56 infortuni nel 2009 e 70 nel 2010

Tra il 2009 e il 2010 in provincia di Rimini due donne hanno perso la vita lavorando. Nel 2010 si sono registrate 2.841 vittime donne di infortuni sul lavoro (di cui 190 stradali e 597 in itinere, ovvero nel percorso da casa a lavoro e viceversa) vale a dire un incremento del 5,1 per cento rispetto al 2009, anno in cui gli infortuni sono stati 2.702 (163 a causa di incidenti stradali, 527 in itinere). E’ l’agricoltura il settore più a rischio. Qui il dislivello tra 2009 e 2010 sale al 18,6 per cento con i 56 infortuni del 2009 e i 70 del 2010 (nessuno mortale). Più o meno allineata al dato la crescita degli infortuni nei settori dell’industria e servizi e tra i dipendenti statali. E’, tuttavia, nell’industria che nel 2010 di sono verificati, ahimè, i due incidenti mortali.


In occasione della Festa della Donna, l'Associazione nazionale tra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro ha presentato, fornendo dati Inail anche locali, il secondo rapporto "Donne, lavoro e disabilità: tra sicurezza e qualità della vita". A fronte di questi dati Anmil si fa promotrice di una proposta di legge che favorisca l'inserimento delle donne nel mondo del lavoro e annulli gli svantaggi come quello legato alla doppia discriminazione rispetto all'inserimento lavorativo (donna-disabile).


“I punti di forza della proposta di legge - si legge nella nota di Anmil - di iniziativa delle senatrici Silvana Amati e Ombretta Colli, sono rappresentati principalmente: dal diritto a prestazioni di assistenza psicologica adeguate; dal favorire la conciliazione tra il doppio ruolo donna e lavoratrice in casa e fuori casa, al fine di evitare lo stress che è causa di infortuni in itinere e domestici; dalla previsione di risarcimenti più adeguati”. 




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PERSONE SVANTAGGIATE, DALLA REGIONE OLTRE 100MILA EURO PER RIMINI E PROVINCIA ALLE AZIENDE CHE ASSUMONO. 


Pronta la lista delle aziende beneficiarie. Ammesse al contributo 183 domande


La Regione Emilia Romagna ha approvato gli elenchi provinciali dei datori di lavoro che beneficeranno dei contributi per l’assunzione di persone in particolari situazioni di difficoltà occupazionale. Lo scorso anno sono state dichiarate ammissibili 183 domande (su 226 richieste) per un totale di 794mila e 600 euro di contributi da erogare alle aziende. Le azioni di re-impiego Welfare to work attivate dalla Regione sono indirizzate in particolare a due categorie, le persone assistite dai servizi sociali e i mono genitori con figli a carico.


“A Rimini – sottolinea il consigliere regionale Roberto Piva (Pd) – arriveranno complessivamente 108.200 euro di incentivi alle assunzioni, il contributo è pari al 30 per cento della retribuzione lorda annua del lavoratore e non può superare i 5 mila euro. Gli incentivi alle assunzioni sono una misura che può sostenere efficacemente l'occupazione”.




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SGOMINATA DALLA GDF ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE DI TRAFFICANTI RAMIFICATA ANCHE A RIMINI. NOVE GLI ARRESTI 


Ha ramificazioni anche a Rimini (oltre che Bari, Molfetta, Trento e La Spezia) l’organizzazione criminale a cui appartengono le nove persone (otto albanesi e un pugliese) verso cui oggi è scattata l’ordinanza di custodia cautelare eseguita da Guardia di finanza di Bari, Interpol e polizia tedesca, albanese e inglese. L’organizzazione internazionale di trafficanti sgominata oggi è operante in Germania, Albania e Italia.


Le ordinanze sono state emesse dal gip di Bari su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, a seguito delle indagini del Gico della Guardia di finanza. Nel corso delle indagini erano state già arrestate in flagranza di reato quattro persone e sequestrati cinque chili di cocaina, per il valore commerciale di 450mila euro. Rilevata in alcuni casi l'esportazione di cocaina dall'Italia verso l'Albania, in controtendenza con quello che è il normale flusso del narcotraffico.


L'esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare in carcere è stata possibile all'estero grazie agli accordi bilaterali siglati recentemente che hanno permesso di estendere la validità dei mandati di arresto europeo anche al di fuori dall’area Shengen, ovvero alla Repubblica di Albania.

Giovedì, 08 Marzo 2012 11:00

PD IN MANOVRA. ELEZIONI VICINE E LONTANE

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PD IN MANOVRA. ELEZIONI VICINE E LONTANE

 
Scadenze elettorali pur di ordine diverso cominiciano a mostrare gli strani fili della politica che le collegano una all’altra.


La prima scadenza, e la più prossima, è quella che coinvolgerà il comune di Coriano per l’elezione del sindaco e del nuovo consiglio comunale. Già tutti sanno dell’ipotesi che i maggiorenti di PD e PdL stanno provando a portare avanti di un governo a due: un po’ per spirito dei tempi, un po’ perché il buco del bilancio spaventa chiunque e potrebbe comportare scelte dolorose e impopolari. Tutto dipenderà dalla possibilità di trovare un candidato non schierato su cui convergere. Assenti per il momento dai giochi la Lega e l’UDC. Per il Partito Democratico, a seguire la partita al fianco di Emma Petitti, ci sono Daniele Imola e Paolo Zaghini. Quest’ultimo per ovvi motivi di residenza e rappresentanza storica, Imola perché incaricato del PD per la Valconca e la zona sud. Un dossier importante dunque per l’ex sindaco di Riccione che, da un successo nell’operazione di Coriano, potrebbe ricavare una buona spinta verso quel seggio da senatore cui aspira.
E questa, appunto, è l’elezione più lontana.


In palio il seggio che Sergio Zavoli lascerà finalmente libero e a disposizione dei politici locali. Ma anche le occasioni migliori hanno un loro lato rischioso. Soprattutto se qualcun altro sembra aver rivolto un identico pensiero alla stessa poltrona. Così capita che nei corridoi della politica, una volta ben più impermeabili di oggi, uno come Lino Gobbi, che qualche titolo lo potrebbe anche vantare, lamenti - guarda caso - un certo fastidio per il debole operato dell’ex-sindaco di Riccione in quel di Coriano.
All’elenco dei candidati non si può infine dimenticare di aggiungere l’ex sindaco di Rimini Alberto Ravaioli, l’unico che del proprio desiderio faccia candidamente bella mostra. Magari sperando che altri facciano e tessano trame per lui, come è sempre accaduto nei suoi anni da primo cittadino.


Per un sindaco che non faceva politica, a uno che ne fa troppa e non la fa fare a chi ne dovrebbe avere la competenza istituzionale, cioè il consiglio comunale.
E’ ancora presto per cominciare a parlare della madre di tutte le competizioni elettorali in riviera e per adesso vale solo la pena ricordare l’articolo di ItaliaOggi, già ripreso la settimana scorsa, nel quale il giornalista Giorgio Ponziano, nom de plume di qualche funzionario di buon livello, riferendosi ad Andrea Gnassi scrive che "perfino il PD regionale, dopo la batosta di Genova in parte colpa dell’ormai ex sindaco, si sta preoccupando per come la città sta vivendo questa vacatio politica: un sindaco debole potrebbe essere preda dei vendoliani che da tempo parlano di intreccio tra politica e affari”.


Tra poltica e affari e, sempre, anche ambizioni personali.

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ALTAVELOCITA’, MIRRA SI SCONTRA CON MORETTI E VA DA MONTEZEMOLO: “ALLUNGATE LA VOSTRA TRATTA FINO A RIMINI”


Non molla l’assessore provinciale Vincenzo Mirra. La battaglia affinché anche Rimini sia servita dall’alta-velocità, dopo gli ‘scontri’ con l’amministratore delegato di Trenitalia Mauro Moretti, va avanti ‘gettando le reti a destra’. Mirra si è oggi appellato alla concorrenza, ovvero alla società di Montezemolo.


“Non tutto il Paese – scrive Mirra a Giuseppe Sciarrone, amministratore delegato di Nuovo trasporto viaggiatori spa - partecipa di questa opportunità, infatti, la dorsale adriatica è attualmente sprovvista di questi collegamenti con pesanti ripercussioni dal punto di vista economico e sociale dei nostri territori che rappresentano l’eccellenza internazionale per i servizi turistici che offrono. A tal fine ci permettiamo di presentare alla Sua attenzione la proposta, da approfondire in sede tecnica, di far proseguire il treno “Italo”, che svolgerà il servizio di collegamento da Torino/Bologna fino ad Ancona, con sosta a Rimini ed eventualmente in alcune altre località turistiche. Non si tratta di infrastrutturare la linea da Bologna verso Rimini e poi Ancona, ma di far transitare i treni AV oltre il nodo di Bologna”.



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FIERE DI ROMAGNA, L'ASSESSORE MUZZARELLI: “FUMATA NERA, ATTENTI ALLA CONCORRENZA”


Niente lieto fine per il processo di integrazione tra Rimini, Cesena e Forlì. La soluzione è oggi tutta da riscrivere. Cagnoni: “Colpo d’arresto, non so se definitivo”


Posizioni distanti, o meglio un vuoto che sembra incolmabile, tra le fiere romagnole. Sarebbe dovuto essere, quello di ieri, l’ultimo atto del processo di integrazione che invece negli esiti dell’incontro diventa di fatto più lontano. Al tavolo ieri gli amministratori di Rimini, Forlì e Cesena con l’assessore regionale Gian Carlo Muzzarelli.


"Fumata nera – dichiara l’assessore Muzzarelli all’agenzia Dire - per ora. Forlì è d'accordo su tutto l'impianto, Rimini è disponibile al confronto e Cesena ha delle problematicità aperte. Ora occorre una fase di riflessione, consapevoli che bisogna prendere atto che con le liberalizzazioni tutto è più difficile. Continueremo a cercare una sintesi per la Romagna al fine di rafforzare un'azione unica più robusta".


L’oggetto del contendere è Macfrut, il salone ortofrutticolo che si sarebbe dovuto trasferire da Cesena a Rimini. E’ il sindaco di Cesena, Paolo Lucchi, a rimescolare le carte in tavola, ribadendo il criterio della “logica compensativa” secondo cui se Rimini prende Macfrut a Cesena deve dare in cambio un evento di pari importanza. Rimini non si è dimostrata particolarmente accondiscendente.
"Questa riunione – spiega Lucchi - ci ha fatto fare un passo indietro, inutile negarlo. Abbiamo condiviso, oggi come nel passato più recente, una strategia unica per le fiere romagnole e per quelle regionali, ma il passaggio alle scelte operative non è stato possibile".
Più diretto Lorenzo Cagnoni, presidente di RiminiFiera parla di “colpo d'arresto, non so se definitivo. Se così fosse sarebbe molto negativo. Vedremo se il dialogo riprenderà, ma in ogni caso non facciamo tragedie".


Quello che accadrà in futuro è tutto da ridisegnare, dunque, ma resistere alla concorrenza d’ora in avanti sarà più difficile. Potrebbe esserlo soprattutto per Cesena e per il suo Macfrut, salvata per adesso dalla Regione che ha appena scongiurato il trasloco dell’expo Fruitech Innovation da Milano a Bologna perché considerato concorrente del salone cesenate (l'evento era infatti stato già programmato in novembre e inserito in calendario anche sul sito della Fiera del capoluogo emiliano). Ma la Regione a seguito del decreto sulle liberalizzazioni avrà meno poteri e chissà se potrà spendersi allo stesso modo quest'altr'anno.


Intanto Macfrut fa amicizia con l’Ungheria. A Budapest il coordinatore Luigi Bianchi ha incontrato gli operatori del settore che gli avrebbero espresso la volontà di essere a Cesena come espositori.




Lunedì, 05 Marzo 2012 09:13

IL GIORNALAIO 07.03.2012

Rubriche

FIERE SCOPPIATE, SVOLTA CARIM, EVASIONE E RICORSI,  LA CARA SANATORIA, LA DARSENA ARRABBIATA, PARCHEGGI 'CAMORRISTI', MICHELANGELO E IL 'CANNIBALE'


Carim. 15milioni di euro dall’avvocato modenese Samorì


E’ la Voce a riportare la notizia che “La svolta per l’istituto di piazza Ferrari potrebbe arrivare grazie all’ingresso nella banca dell’avvocato Gianpiero Samorì, titolare della holding Modena Capitale spa e balzato negli ultimi tempi agli onori delle cronache per aver vinto – insieme a 234 soci – il ricorso al Tribunale civile di Modena annullando parte del Cda di Banca popolare dell’Emilia-Romagna insediatosi nel 2011. Samorì guida infatti i cosiddetti “ribelli” dell’istituto bancario riuniti nell’associazione Bper Futura di cui è presidente ”.

Continua Giovanni Bucchi a pagina 14: “E’ vero, come Modena Capitale siamo interessati a entrare in banca Carim e stiamo valutando una possibilità di partecipare a un aumento di capitale”, dice Samorì alla Voce. “Carim è una banca per noi molto interessante, con buone capacità di ripresa dopo questo periodo di commissariamento, per questo ci crediamo – continua -. Stiamo facendo ancora delle valutazioni, ma diciamo che potremmo dare una mano a percorrere l’ultimo miglio ”.


Fusione Fiere della Romagna. Battuta d’arresto


“Le posizioni sono piuttosto distanti, soprattutto quelle di Cesena rispetto a Rimini e Forlì. Il nodo del contendere ruota tutto intorno a Macfrut, la fiera più importante di Cesena, che il sindaco Lucchi, a due anni dalle elezioni, non ha nessuna intenzione di lasciare “emigrare” a Rimini. Se non dietro il corrispettivo di una valida alternativa. Proposta che, sia per metodo che per merito, Cagnoni si rifiuta di prendere in considerazione”, scrive Luca Cassiani a pagina 5 del Corriere.

Il problema come scrive il Carlino è che ”il presidente di Rimini Fiera Lorenzo Cagnoni ha chiesto agli amministratori di dare la possibilità, alla nuova società di gestione dei quartieri fieristici romagnoli (con Rimini ‘padrona’ e capofila, con il 51% delle quote), di poter spostare gli eventi da una sede all’altra, a seconda delle necessità e delle potenzialità”. E sulla riapertura della trattativa Cagnoni dice: “La vedo molto difficile. Il nostro era un ragionamento di tipo industriale. Cesena e Forlì, viste le dimensioni e le infrastrutture delle loro fiere, possono essere adattissime a manifestazioni che devono ancora svilupparsi e crescere. Eventi come Macfrut invece sono ‘maturi’ per la fiera di Rimini, e tra l’altro lo spostamento era già stato benedetto dagli operatori...». Per Cagnoni «finché prevalgono i campanili e le logiche politiche, sarà dura arrivare a un accordo»”.


Evasione, sfiorati i settanta milioni


“QUASI 70 milioni di euro il valore dei ricorsi presentati da cittadini e aziende nel 2011 alla commissione tributaria provinciale. La cifra di quel che in gergo si chiama «valore della lite - pura sorte» ammonta a 69.558.619,26. Cui vanno aggiunti 21.666.547,65 euro di sanzioni e interessi. Per un totale - segnalano da via Sigismondo - di 91,225.166,91 euro di evasione. «Una cifra superiore a quella dell’anno precedente», spiega Meris Tosi, direttore della commissione presieduta dall’ex presidente del tribunale di Rimini Pierfrancesco Casula”, scrive il Carlino a pagina 2.

Continua Mario Gradara: “Nel 2011 sono stati presentati alla commissione tributaria provinciale 838 ricorsi. Quelli pendenti al 1° gennaio 2011 erano 928. In tutto il ‘carico’ da affrontare nello scorso anno è stato di 1.766 ricorsi. Le sentenze e le ordinanze definitive emesse nel 2011 sono state 960. I ricorsi che restano tuttora pendenti sono 860. Questi dovrebbero andare in udienza in gran parte nel 2012. Un numero comunque in calo, seppur a fronte di un aumento della somme totale, anche grazie alla sanatoria che ha consentito di chiudere - in via volontaria - tutti i ricorsi per somme fino a 20mila euro, a fronte del pagamento di alcune centinaia di euro ciascuno. L’adesione a questo strumento messo a disposizione dallo Stato, anche per snellire l’intasata attività delle commissioni tributarie, è stata molto alta”.


Bagnini. Sanatoria in dirittura d’arrivo


“La “sanatoria” per i bagnini inserita nel regolamento comunale sulla compatibilità paesaggistica, che potrebbe arrivare la prossima settimana in commissione, non sarà modificata nel suo impianto generale. I 40-50mila euro a bagnino per “sanare” le strutture senza permesso, dai campi da bocce a tende e pedane, restano la spesa media prevista. Gli uffici del Comune non hanno ceduto più di tanto, nonostante le pressioni del Pd, e poche rassicurazioni sono arrivate dalla missione ravennate dell’assessore Roberto Biagini. Di sicuro, non ci saranno più deroghe alle strutture rimovibili e stagionali come ad esempio i giochi: quelle vanno tolte a fine stagione estiva e rimontate l’anno dopo“, scrive la Voce a pagina 11.


La camorra sui parcheggi cittadini


E’ il Carlino a svelare che “la società riminese, che ha in gestione (fino a maggio) i parcheggi di Rimini, ha scoperto che la Urbania, il consorzio di imprese cui aveva affidato nel 2008 la stessa gestione e manutenzione delle strisce blu, è stata interdetta dal prefetto di Napoli perché una delle ditte consorziate sospettata di aver avuto dei legami con personaggi della camorra”.

Rimini intanto rimane in attesa: “«Stiamo aspettando notizie e documenti dalla magistratura napoletana, a cui abbiamo già chiesto di fornirci informazioni — conferma Marcello Branchesi, dirigente di Agenzia Mobilità — E nel frattempo abbiamo chiesto lumi anche ai legali della società, che intanto continua a svolgere regolarmente il servizio». L’imbarazzo ad Agenzia Mobilità è notevole, ma Branchesi precisa subito che «il bando di gara vinto dalla Urbania si è svolto in maniera assolutamente regolare e trasparente. Tutto è avvenuto alla luce del sole. Per noi la notizia dell’interdizione della Urbania è stata un fulmine a ciel sereno»”.


Ici non pagata, darsene arrabbiate


Dopo l’annuncio di multe per le darsene del territorio e la multa da 670mila euro per la Marina di Rimini, scattano i primi malumori, come riporta Patrizia Cupo a pagina 11 del Corriere Romagna.


Michelangelo, il Crocefisso degli intrighi


A San Marino oggi verrà aperta una cassetta di sicurezza contente il famoso Crocefisso di Michelangelo, ma come scrive Natalia Encolpio a pagina 4 del Carlino: “Ma oggi Ciabattoni quando andrà nella filiale di Domagnano della «Euro Commercial Bank» a San Marino troverà il Commissario di legge Rita Vannucci e il corpo della Gendarmeria che sequestreranno la cassetta ed il suo contenuto: Crocifisso compreso. «Abbiamo disposto accertamenti e perizie per fare luce su quest’opera e su tutto quello che le ruota intorno — specifica Rita Vannucci —. Dobbiamo capire la sua provenienza ed anche il suo autore. Poi vanno chiariti anche i presunti legami con personaggi collegati al riciclaggio. Ho anche informato di tutto questo la Procura nazionale Antimafia». E così il Crocifisso sparito riapparirà: ma per poco. Si chiuderanno di nuovo le porte del caveu sizzero su quest’opera al centro di un giallo internazionale”.


IL CANNIBALE


Da segnalare sulla Voce IL CANNIBALE, sinergia tra il quotidiano e un gruppo di ragazzi liceali che ha dato vita a IL CREPUSCOLO, foglio di idee distribuito nelle scuole.


Martedì, 06 Marzo 2012 20:09

SAN SIGISMONDO

Sigismondo Pandolfo Malatesta in preghiera davanti a San Sigismondo (part. di San Sigismondo)
Piero della Francesca, 1451, Tempio Malatestiano


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IL SENATO TRESFERISCE AL TRIBUNALE DI RIMINI I SETTE COMUNI DELLA VALMARECCHIA. APPROVATA LA LEGGE PROMOSSA DA BERSELLI


Il Senato ha approvato la legge 2124, promotore Filippo Berselli, riguardante le “Modifiche dei circondari dei tribunali di Pesaro e di Rimini”. In pratica palazzo Madama ha trasferito al circondario del Tribunale di Rimini i sette comuni dell'alta Valmarecchia. Escluso dal trasferimento Montecopiolo che è stato trasferito al circondariale del tribunale di Pesaro.


Come rilevato dal relatore, il senatore Alberto Balboni (PdL), “il provvedimento si rende necessario per adeguare l'assetto delle circoscrizioni giudiziarie delle due Province interessate a seguito del referendum del 2006 che sancì il distacco di alcuni Comuni dalla Regione Marche e la loro aggregazione alla Regione Emilia Romagna”.


Sia durante la discussione, sia durante le dichiarazioni di voto, gli interventi (Mura, Massimo Garavaglia, Divina, Zavoli, Morri, Benedetti Valentini, Berselli, Li Gotti e Sbarbati) “hanno evidenziato un consenso unanime sul provvedimento, ma l'occasione è stata utile anche per raccomandare al Governo di procedere ad un riordino generale delle circoscrizioni giudiziarie secondo criteri di economicità e di rispetto delle aspettative e delle esigenze dei cittadini e delle imprese”.



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FEDERICA PELLEGRINI SI AGGIUDICA I 400 STILE LIBERO AGLI ‘ASSOLUTI’ DI RICCIONE NUOTANDO “SENZA AVVERSARIE”


Una Federica Pellegrini da copione. La campionessa di Spinea, detentrice dei record mondiali su 200 e 400 stile libero, ha conquistato il titolo italiano nei 400 metri stile libero ai Campionati assoluti di nuoto, a Riccione. Il cronometro si è fermato allo scoccare dei 4'05"70. Non è uno dei risultati migliori della fuoriclasse (la britannica Rebecca Adlington, oro olimpico in carica sulla stessa distanza, ha realizzato 4'02"35 nei giorni scorsi ai Trials di Londra) che ai microfoni di Raisport ha lamentato “la mancanza di avversarie: è molto più facile fare un 400 con qualcuno al fianco che ti dà il passo che da sola, comunque siamo a buon punto: riuscire durante l'anno olimpico a nuotare 4' basso è un'ottima cosa”. Dietro di lei Alessia Filippi, che torna in vasca dopo un biennio di stop.


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