Martedì, 10 Aprile 2012 09:54

IL GIORNALAIO 11.04.2012

Rubriche

IL TEATRO GALLI NON E’ SOLO. IL TURISMO E’ SENZA VALORE AGGIUNTO. L’EDILIZIA VIEN DI NOTTE


Sprecopoli


Titolo forte de il Resto del Carlino che approfitta delle polemiche sul teatro Galli per approfondire la gestione di altre opere e società partecipate.


“DALL’EX COLONIA Novarese alle spese e alle consulenze esterne delle varie aziende partecipate, fino al ‘pasticciaccio’ degli Swap (i famosi derivati), sono diverse le opere e gli incarichi che potrebbero essere oggetto di esposti e ricorsi nei prossimi mesi”, si legge a pagina 2.


I più attivi, Sel e il Movimento a 5 stelle, dichiarano: “Vogliamo vederci chiaro”.


Teatro Galli, Chicci risponde a Ravaioli


L'ex sindaco Giuseppe Chicchi difende il suo operato. Il succo? “IL ‘MIO’ teatro, ricostruito dal progetto Natalini, sarebbe stato più bello ed economico dell’attuale”, dichiara l’ex sindaco e aggiunge: “Fanno intendere con amabilità pelosa che gli spreconi fossero quegli allegroni della giunta Chicchi”, messaggio per Ravaioli, Melucci, Vitali e Pivato, scrive il Carlino.


E mentre si litiga, si sperpera, la Voce di Romagna a pagina 11 ricostruisce gli ultimi passaggi amministrativi del teatro rilevando che l’ingegnere Massimo Totti tre mesi fa “istituiva la commissione che dovrà decidere a chi affidare il secondo dei quattro interventi per la ricostruzione. Il bando si è chiuso il 12 dicembre 2011, e dieci aziende hanno presentato domanda per l’appalto da 19,7 milioni. Ma serve una commissione che decida a chi spetta il delicato compito di mettere mano al Galli, commissione che sta tuttora lavorando. Totti evidenzia “la carenza di personale interno specializzato ed esperto” e si rivolge a membri esterni”. E così anche grazie a questo i costi lievitano.


Anche Renzi entra nel dibattito. Scrive il Corriere Romagna a pagina 9: “Quando si muove la Corte dei Conti, lui lo zampino in un modo o nell’altro ce l’ha messo: Gioenzo Renzi. Il consigliere comunale del Pdl ha dedicato alla ricostruzione del teatro Galli ben tre segnalazioni alla magistratura contabile, tutte datate 2000, per «verificare gli atti amministrativi»”.


Abusi anche di notte


Il Corriere dedica pagina 3 agli abusi edilizi scoprendo “garage trasformati in monolocali nel giro di una notte. Verande da cui per ‘magia’ spunta la camera da letto, con tanto di bagno. Tettoie pronte a diventare villette a due piani. Hotel che si allargano con lavanderie e cucine. Capannoni che sorgono celati da muri di fieno. Tutto senza l’ombra d’autorizzazioni, nato dall’iniziativa di centinaia ‘intraprendenti’”. E il tutto molto spesso accade con il favore delle tenebre.


Turismo, Galli prova a fare un primo bilancio


La Voce a pagina 12. “L’assessore provinciale al Turismo Fabio Galli si dice moderatamente soddisfatto del risultato ottenuto dal Riminese. “Senza nascondersi dietro a trionfalismi fasulli, il week end e la Pasquetta hanno fatto registrare confortanti risultati in termini di presenze, pur con la novità di prenotazioni ‘last minute’ sempre più ‘last’ e con una situazione meteo tutto meno che clemente. Difficile quantificare al momento ma alcuni dati empirici tracciano una panoramica di sostanziale omogeneità rispetto alla Pasqua 2011, confermando che sapere offrire proposte e occasioni alternative, oltre a prezzi indiscutibilmente concorrenziali, rimane una carta vincente e inossidabile della nostra offerta".


Meno ottimista il presidente di Federalberghi, Alessandro Giorgetti: “Il Paganello avrà portato anche qualche migliaia di persone, ma tutti a prezzi super low cost. A queste condizioni non si crea valore aggiunto”.


Carim, se non ci fossero i ‘Piccoli azionisti'?
“Da un lato, molti dei 7mila piccoli azionisti hanno già prenotato le nuove azioni della banca (e tanti, tra questi, non soltanto hanno rinnovato la loro quota, ma deciso di acquistare anche una parte dei titoli che resteranno invenduti), gli industriali stanno viaggiando con il freno a mano”, racconta il Carlino a pagina 8.


Mercoledì, 11 Aprile 2012 02:25

Teatro Galli

Il Teatro "Amintore Galli" secondo il progetto esecutivo approvato il 10 maggio 2011



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MUTUI, IL COMUNE HA UN DEBITO DI 136 MILIONI DI EURO


Infrastrutture, il debito del Comune per la realizzazione delle opere negli ultimi tre anni è calato e oggi si attesta a circa 136milioni di euro. Questo vuol dire che ad assottigliarsi è anche la quota pro capite che va da 1.093 euro a 944 euro a testa. La riduzione del debito è stata possibile grazie alla rinegoziazione dei mutui accesi che ha permesso un risparmio a breve termine di 600mila euro, riutilizzato ovviamente per pagare le rate la cui somma è scesa da 14milioni di euro e 12,5 milioni.


L'obiettivo è scendere a 108 milioni di debito nel 2014 con una riduzione del 20 per cento, almeno questo è quanto si è detto oggi in Commissione bilancio.

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GALLI, LA GIUNTA STA CON RAVAIOLI: “HA SCELTO DI DARE A RIMINI UN TEATRO UTILE”


Teatro Galli. Anche l’amministrazione vuole dire la sua perché “non ha senso – è scritto nella nota inviata alla stampa - parlare del cospicuo peso specifico che Rimini intende assumere nelle politiche culturali non solo territoriali ma regionali e nazionali, se non lo si associa ad interventi come quello del Galli o del Fulgor o del FAR o del completamento della cittadella universitaria”.


La giunta si affretta a precisare che tra i suoi “primi atti” si possono annoverare “due delibere, la 305 e la 306 dello scorso novembre, con le quali si è voluto dare sostanza concreta al piano già in atto di recupero e restauro del teatro cittadino, specificando alcune caratteristiche che il ‘nuovo Galli’ dovrà avere”, un elemento vitale di promozione culturale indipendentemente dalle attività che in esso possono essere programmate.


Nella mente degli amministratori il Galli è un luogo versatile e ciò sarà possibile grazie alla “scelta originaria che è stata fatta dalla precedente Amministrazione allorché ha scelto di dare a Rimini un teatro utile oltre che alla memoria sulla base del rispetto dell’idea polettiana alla nuova funzione della città nel terzo millennio”.


Rispetto alla segnalazione presso la Corte dei Conti “siamo convinti che, quando i magistrati avranno la possibilità di valutare nel suo complesso la questione - la quale, va ricordato, ha riguardato più Amministrazioni nell’arco del tempo e che ha visto addirittura l’intervento diretto dell’allora Ministro dei Beni Culturali Vittorio Sgarbi - il tutto si concluderà positivamente”.

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CATTOLICA, MAROCCHINI ACCOLTELLATI: MATRICE XENOFOBA. PRESI 3 PESARESI


Matrice xenofoba per l’accoltellamento di Cattolica. I carabinieri hanno rintracciato e arrestato tre autori dell'aggressione ai due extracomunitari feriti a coltellate (uno è grave) a Cattolica ieri all'alba, davanti a un distributore di sigarette.


Si tratta di giovani tra i 23 e i 26 anni residenti a Pesaro, uno dei quali ha una precedente condanna, del 2008, per fatti specifici e un precedente di polizia per un'aggressione, sempre ai danni di uno straniero, avvenuta il 18 luglio scorso davanti al pub 'Rose and Crown' di Rimini.

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TURISMO, GALLI: “BENE NONOSTANTE METEO E CRISI. CI HA SALVATI IL ‘PALINSESTO’. ORA DRITTI AL PRIMO MAGGIO”


Fabio Galli, assessore provinciale al Turismo, analizza l’andamento del week end di Pasqua e “senza nascondersi dietro a trionfalismi fasulli” parla di “confortanti risultati in termini di presenze, pur con la novità di prenotazioni ‘last minute’ sempre più ‘last’ e con una situazione meteo tutto meno che clemente”.
Galli non dà numeri, ma parla comunque di “dati empirici” che “tracciano una panoramica di sostanziale omogeneità rispetto alla Pasqua 2011, confermando che sapere offrire proposte e occasioni alternative, oltre a prezzi indiscutibilmente concorrenziali, rimane una carta vincente e inossidabile della nostra offerta”.


Nonostante il meteo pazzo e i morsi della crisi “la gente qui c’era: le strutture, ricettive, i locali e i ristoranti, i parchi tematici, i musei, hanno lavorato bene, sicuramente meglio del previsto e preventivato. In questo senso mi pare doveroso segnalare, oltre alla conferma di eventi quali il Paganello, il successo e la capacità di attrazione di mostre di qualità come quella che si svolge a Castelsismondo di Rimini. E’ indubbio che nessun altro territorio in Italia presenti un palinsesto così ricco e variegato”.


Adesso, allora non resta che, dopo aver colto “quello della Pasqua come un buon segnale”, guardare ai “prossimi ponti del 25 aprile ma soprattutto del primo maggio che, a differenza dell’ultimo biennio, quest’anno ci consente di mettere in campo e replicare al cento per cento tutte le nostre potenzialità”.

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SCREENING ONCOLOGICI, NEGLI ULTIMI ANNI PREVENUTI A RIMINI 850 TUMORI. MIGLIAIA LE VITE SALVATE


Salvate migliaia di vite grazie agli screening oncologici. Nel corso degli ultimi anni sono 850 i tumori alla mammella, al collo dell’utero e al colon retto prevenuti grazie all’azione dell’Azienda sanitaria di Rimini e dalla collaborazione dei pazienti. I dati sono stati presentati da Debora Canuti, responsabile organizzativo degli screening oncologici per l’Ausl.


“Centinaia - aggiunge la dottoressa Canuti – anche le lesioni diagnosticate in una fase iniziale, e quindi trattabili con ottime possibilità di guarigione”.


Sono 64mila, di cui 3.420 residenti nei 7 Comuni dell’Alta Valmarecchia, le donne sottoposte allo screening per il tumore della mammella. Da due anni a questa parte la Regione Emilia Romagna ha ampliato le fasce d’età di riferimento: vengono chiamate ogni anno tutte le donne in età tra i 45 e i 49 anni, e ogni due anni tutte le donne tra i 50 e i 74 anni. L’adesione media supera il 70 per cento.


“Ogni mille donne - spiega Debora Canuti - che effettuano la mammografia 957 hanno esito negativo. Per le restanti vengono chiesti approfondimenti clinici, in seguito ai quali 5,3 donne presentano tumore al seno, ma di queste i tre quarti sono in fase precocissima, tanto che il relativo trattamento chirurgico di solito non richiede la mastectomia completa. Vengono poi riscontrate 1,2 lesioni benigne. Per le restanti donne anche l’approfondimento clinico dà esito negativo. In 14 anni d’attività dello screening della mammella si sono potuti individuare 1.056 tumori, di cui l’80 per cento di dimensioni assai ridotte”.


Più alto il campione per lo screening al collo dell’utero, tramite paptest. Vengono chiamate ogni tre anni 95mila donne circa, di cui 5mila circa residenti in Alta Valmarecchia, di età compresa tra i 25 e i 69 anni. L’adesione supera il 62 per cento. Ogni mille donne che effettuano l’esame 968 hanno esito negativo. Nei restanti casi vengono effettuati approfondimenti clinici, in seguito ai quali su 5,7 donne vengono trovate lesioni precancerose lievi che regrediscono da sole; su 3,5 lesioni precancerose più gravi che, venendo rimosse prevengono l’insorgenza del tumore; solo su 0,2 donne su mille (cioè in un caso ogni diecimila) viene riscontrato un tumore al collo dell’utero, nel 40 per cento dei casi però ancora in uno stadio iniziale.


“Dall’inizio degli screening del collo dell’utero sono stati individuati 80 tumori (una trentina dei quali di dimensioni minime) e 750 lesioni precancerose. Siccome un terzo di queste ultime evolvono in tumore, si può affermare che lo screening ha permesso di evitare la “nascita” di tumore al collo dell’utero in 250 donne”.


Lo screening per il tumore del colon retto riguarda sia uomini che donne e ogni tre anni vengono chiamate circa 80mila persone di età compresa tra i 50 e i 69 anni. L’adesione è attorno al 50 per cento. “In sei anni (questo screening è stato attivato nel 2005) sono stati diagnosticati 241 tumori, molti dei quali però in fase iniziale, e circa 1.800 lesioni precancerose. Siccome un terzo di queste ultime evolvono in tumore, si può affermare che lo screening ha permesso di evitare la “nascita” di tumore al colon retto in 600 persone”.

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AMMINISTRATIVE 6-7 MAGGIO. SI VOTA IN 18 COMUNI DELL’EMILIA ROMAGNA


Il 6 e 7 maggio prossimi si voterà per rinnovare le amministrazioni in 18 Comuni emiliano-romagnoli (di cui i capoluoghi di provincia Parma e Piacenza).
Alle urne in Emilia-Romagna saranno chiamati in quasi 329 mila: poco meno del 10 per cento dell’intero corpo elettorale regionale. Buono il dato in termini di quote ‘rosa’. Sono oltre 172 mila le elettrici. Chi vorrà potrà seguire le news sul sito http://www.regione.emilia-romagna.it/elezioni.


Sono 5 i Comuni alle urne nella provincia di Piacenza (Bettola, Carpaneto Piacentino, Monticelli d’Ongina, Piacenza e Villanova sull’Arda), 3 in provincia di Forlì-Cesena (Castrocaro Terme – Terre del Sole, Dovadola e Longiano), 3 in provincia di Modena (Castelnuovo Rangone, Novi e Serramazzoni), 2 nella provincia bolognese (Budrio e Porretta Terme). A questi si aggiungono i Comuni di Comacchio (provincia di Ferrara), Parma, Riolo Terme (provincia di Ravenna), Campegine (provincia di Reggio Emilia) e Coriano (provincia di Rimini).


Tra le municipalità 4 Comuni – Parma, Piacenza, Comacchio (Fe) e Budrio (Bo) – hanno una popolazione superiore ai 15 mila abitanti (potrebbero accedere al turno di ballottaggio) e 14 una popolazione inferiore ai 15 mila abitanti.


Le operazioni di voto si svolgeranno domenica 6 maggio dalle ore 8 alle ore 22 e lunedì 7 maggio dalle ore 7 alle ore 15. Terminate le operazioni di voto si procederà allo spoglio. L’eventuale turno di ballottaggio è previsto per domenica 20 e lunedì 21 maggio.

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TEATRO GALLI, RENZI: “CHIESI IL PARERE DELLA CORTE DEI CONTI GIA’ 12 ANNI FA. ORA BASTA MODIFICHE SI VADA AVANTI CON L'ESECUTIVO”


Gioenzo Renzi entra nella vicenda dell’inchiesta della Guardia di finanza sul teatro Galli ricordando alcune sue segnalazioni alla Corte dei conti di 12 anni fa.


Obiettivo del primo esposto di Renzi la Rimini teatro spa, per il cui capitale sociale si emise un Boc di 5 miliardi di lire. “Una deliberazione – sostiene Renzi - in contrasto con la legge sulla finanza locale” perché si trattava di un prestito non “destinato direttamente al finanziamento di un investimento da realizzare” ma “come conferimento di capitale alla Società, costituita per realizzare il Teatro, ma che non era operativa e non sapeva quale progetto realizzare”.


In definitiva la Rimini teatro spa “era una società che costava” alle casse pubbliche “solo, compensi per circa 45 milioni agli Amministratori e spese per la tenuta della contabilità per 25 milioni annui”. “Per questo chiedevo l’azzeramento dei compensi agli Amministratori, recepito dal 2001 e la liquidazione della società avvenuta solo il 15 ottobre del 2009”.


L’altra segnalazione riguardava le modifiche al settimo progetto di ricostruzione del teatro, drastiche rispetto al primo, a causa del mancato rispetto dei vincoli archeologici. Modifiche richieste all’architetto Natalini in mancanza di una gara pubblica di progettazione e in presenza di ingenti “spese sino allora sostenute per parcelle (quasi 4 miliardi)”.


Tra i punti da chiarire, secondo Renzi, anche “la mancata realizzazione di alcune opere di restauro della parte storica esistente (il foyer), nonostante che le stesse fossero previste nel capitolato e regolarmente pagate al gruppo di progettisti facenti capo all’architetto Natalini, visto che il dirigente preposto mi rendeva noto che per le opere non fatte si prevedeva una ulteriore spesa di circa 3 miliardi di lire che corrispondeva al raddoppio delle spese preventivate in capitolato e che oggi sono arrivate a oltre 5 milioni di euro”.


Di fronte ad un progetto esecutivo di restituzione filologica e tipologica del Teatro Galli , degli architetti Garzillo e Cervellati, “fra l’altro meno costoso (18 milioni di euro) del Natalini” Renzi si augura che questo “non debba subire sostanziali modifiche (per esempio i due piani interrati sotto il palcoscenico, con relativi costi e problemi archeologici) né da parte del Gruppo di Tecnici di progettazione del Comune che hanno estromesso gli autori del progetto, né da parte del soggetto appaltatore”.

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PASQUA A TAVOLA CON I NAS, QUASI 400 PATTUGLIE IN CAMPO HANNO SEQUESTRATO 21 CHILI DI PESCE SOSPETTO. MULTE DA 6MILA EURO E LOCALI CHIUSI


Mega operazione dei carabinieri del Nas di Bologna (nucleo antisofisticazioni) tra domenica e lunedì per una ‘Pasqua a tavola’ senza precedenti. In campo in riviera 395 pattuglie hanno setacciato in lungo e in largo i locali aperti in occasione delle festività e del concomitante campionato di freesbee. Più di una le irregolarità riscontrate dai militari nel corso del blitz che ha interessato un po’ tutta la provincia e a Rimini i particolare le attività sull’arenile tra i bagni 30 e 50.


Per la Pasqua in tavola i carabinieri hanno trovato alimenti scaduti o sospetti con confezioni senza etichette che nella certezza o nel dubbio hanno sequestrato. Sono sei bar dediti a irregolarità che si sono visti notificare 6mila euro circa di sanzioni per carenze igienico-sanitarie, merce scaduta, mancate etichette per la rintracciabilità dei prodotti.


Il Nas ha visitati 18 tra i più noti ristoranti della riviera e qualcuno, per esempio il ‘Green bar’ di Riccione, è stato chiuso. In un altro noto ristorante riccionese, è stata accertata omessa predisposizione di un idoneo sistema di rintracciabilità dei prodotti ai fini della sicurezza alimentare (niente ingredienti esposti) con conseguente sequestro cautelativo di 21 chili di pesce, per un valore di circa 600 euro.


Mancato rispetto dei requisiti generali in materia di igiene in una rosticceria di Viserba e in un hotel (in questo caso per modifiche strutturali senza autorizzazione né comunale né sanitaria). Irregolarità per mancanza dei requisiti generali in materia di igiene anche in un ristorante di Bellaria.

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