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LA BUFERA EVASIONE RITORNA AL MITTENTE. PETITTI, GALVANI CISL E CGIL CONTRO PIZZOLANTE


Non sono tardate le reazioni alle parole dette ieri da Sergio Pizzolante, parlamentare Pdl nella sua Rimini per raccogliere osservazioni sul testo del decreto lavoro. La pietra dello scandalo è quello che Pizzolante ha detto dell’evasione fiscale ribadendo la necessità di non confondere tra “chi evade per comprarsi la Porsche o lo yacht e un imprenditore esasperato messo in ginocchio dalla crisi e di fronte alla scelta tra pagare le tasse su un fatturato e su soldi che ancora non ha incassato o pagare i propri dipendenti”, ovviamente ribadendo comunque la necessità di pagare le tasse, “sarebbe meglio fossero giuste”.


Oggi sono arrivate le reazioni di Emma Petitti, segretario provinciale Pd, di Cisl e di Cgil.


Pizzolante confonde la causa con l’effetto, secondo Emma Petitti. “L’onorevole Sergio Pizzolante – sostiene il segretario Pd - casca ancora una volta in quel pericoloso giustificazionismo che evidentemente caratterizza il suo partito, da Silvio Berlusconi in giù, lasciando intendere che se le tasse sono troppo alte, in fondo, non è poi così sbagliato non pagarle. Confonde la causa con l'effetto: se nel nostro Paese la tassazione ha raggiunto livelli così elevati, è proprio a causa di un'evasione fiscale ingiustificabilmente alta. La priorità deve essere ristabilire al più presto la legalità e l'equità, e far pagare di più chi ha di più. Non ci sono giustificazioni all'evasione, deve essere chiaro anche sul nostro territorio. Combatterla, da parte di istituzioni e forze dell'ordine, non è una lotta sociale, né accanimento verso alcune categorie. E' giustizia, è equa distribuzione delle ricchezze e contribuzione di ognuno alla società, a sostegno proprio di chi è più in difficoltà”.


Savio Galvani (FdS) ricorda che il lavoro nero prodotto dell’evasione. “Sapevamo che prima o poi sarebbero tornati, ma non pensavamo proprio così presto e con un coro di voci così eterogeneo; ci riferiamo naturalmente a coloro che strizzano l'occhiolino agli evasori e sostengono in vario modo quell'economia sommersa fatta di lavoro nero e transazioni in contanti.
Addirittura siamo all'assoluzione con l'intercessione di Pizzolante, il quale distingue tra chi evade perché “è un imprenditore esasperato messo in ginocchio dalla crisi e di fronte alla scelta tra pagare le tasse su un fatturato e su soldi che ancora non ha incassato o pagare i propri dipendenti o addirittura, come purtroppo succede troppo spesso, togliersi la vita. E coloro che evadono per comprarsi la Porsche o lo yacht...”.
Non è ancora chiaro se tra gli assolti figurano anche quelli che hanno evaso ai tempi d'oro, acquistando quei ben i di lusso senza porsi il problema che lo facevano con i soldi delle tasse evare, accumulando ricchezze esportate all'estero, che hanno distolto risorse dagli investimenti, magari per rendere più competitiva la propria impresa, destinando, invece, quelle risorse versa la rendita finanziaria improduttiva.
Per non parlare, poi, del lavoro nero che è un prodotto tipico dell'attività sommersa, di quell'economia sommersa che dilaga nel nostro territorio. La morale, secondo Pizzolante, ci sembra un pensiero debolissimo che ben poco si attaglia con la situazione attuale. Ma sino ad ora dove eravate? Al Governo da quasi un ventennio, avete fatto crescere un sistema economico fragile e illegale, avete cancellato i provvedimenti che cercavano di introdurre la tracciabilità delle transazioni e di ridurre l'uso del contante, avete alimento un sistema che serviva alle imprese più grosse per drenare risorse da quelle più piccole, costrette a lavoro per l'unico loro committente.
Dovreste sentite un moto di vergogna di fronte alle tante ingiustizie e iniquità che anche nelle recenti manovre (3 del Ministro Tremonti e 1 del Governo Monti) ritroviamo aggravate nei loro contenuti per risalire faticosamente la china.
L'evasione serve alla parte illegale dell'economia, è una realtà molto diffusa soprattutto nel nostro territorio, è un cancro che corrode e dilaga anche sull'economia sana. E' immorale far credere che sia possibile proseguire in questo senso”.


Per la Cisl, e non solo per la Cisl, le tasse sono un dovere del cittadino. “In merito alle dichiarazioni di Sergio Pizzolante sull’evasione fiscale ‘giusta’ e l’evasione ‘sbagliata’, la Cisl riminese ricorda all’onorevole che le tasse sono un dovere del cittadino, sia egli imprenditore, dipendente, pensionato o altro. Non si capisce quindi perché Pizzolante giustifichi coloro che per supposti buoni motivi, evadono il fisco. L’onorevole del Pdl dovrebbe anche rammentarsi che lavoratori dipendenti e pensionati non possono scegliere se pagare o meno le tasse, dato che a loro vengono trattenute alla fonte.
In un territorio come quello riminese in cui l’evasione è da sempre tra i problemi più diffusi, con conseguenze paradossali quali il dipendente che dichiara più del datore di lavoro, le affermazioni di Pizzolante assumono un valore gravissimo. Non è giustificando gli evasori che l’economia riparte, ma solo facendo sì che chi più ha, più paghi, si può sperare in una uscita dalla crisi drammatica che il paese intero sta vivendo.
La Cisl, inoltre, trova davvero sbagliato accostare il suicidio alla disperazione degli imprenditori che non ce la fanno più. Che dovremmo dire allora dei troppi lavoratori che si sono tolti la vita in questi mesi, avendo pagato fino in fondo le tasse, o che avrebbero volentieri pagato se avessero avuto uno straccio di lavoro. Certi confronti sarebbe meglio lasciarli da parte”.


La Cgil punta il dito contro i mali prodotti dell’evasione. “L'evasione fiscale è uno dei mali endemici della nostra economia, sia nazionale, sia locale. Come sosteniamo da anni questo fenomeno continua a provocare danni equivalenti a miliardi di euro non versati alle casse pubbliche e contribuisce a determinare una pressione fiscale ormai insostenibile per le categorie che sempre e comunque pagano le tasse, anche se colpite da una crisi gravissima: lavoratori e pensionati, chiamati da troppo tempo a pagare per coloro che non lo fanno. Basti pensare alle dichiarazioni dei redditi, scandalosamente basse nella nostra provincia, dalle quali risulta spesso che il dipendente è più ricco del datore di lavoro.
L’evasione fiscale, inoltre, unita al lavoro nero, causa uno squilibrio scorretto fra imprese, fra chi paga tutto e chi non lo fa, minando la concorrenza e il mercato e frenando l'innovazione e gli investimenti produttivi.
Dopo anni di dibattito ci si aspetta che anche nel nostro territorio possa finalmente prevalere un principio di civiltà valido e riconosciuto senza distinzioni di appartenenza politica o sociale: le tasse devono essere pagate da tutti, in ragione della loro capacità contributiva. E se non fosse bastato fin qui un principio di legalità e di dovere sociale, i legami sempre più stretti che emergono da tante indagini sugli affari sporchi con cui la malavita organizzata penetra negli ambienti dell’economia e della finanza, con una diffusione sorprendente su tutto il territorio nazionale, questi sì, dovrebbero allarmare le categorie economiche e non i controlli della Guardia di Finanza alla quale, invece, deve essere fornito il massimo sostegno.
Perciò risultano molto pericolose le dichiarazioni dell'On. Sergio Pizzolante, parlamentare della Repubblica che, partendo da vicende umane che meriterebbero maggior rispetto, pensa di ingraziarsi le categorie economiche locali rilanciando lo slogan un po' datato dell'evasione ‘buona’ da contrapporre a quella ‘cattiva’ e addirittura accusando la Guardia di Finanza di fare la lotta di classe.
Non sono le tasse a rovinare il nostro Paese, ma l’attuale sistema iniquo della tassazione e l’illegalità che impoveriscono lavoratori e pensionati e le forze produttive sane”.

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ATTIVITA’ PRODUTTIVE, IL CONSIGLIO REGIONALE APPROVA LA RIVORMA DELLA VALUTAZIONE D’IMPATTO AMBIENTALE


Tempi certi e semplificazioni nelle procedure in materia di valutazione di impatto ambientale” sono gli obiettivi che l’assessore regionale alle Attività produttive Giancarlo Muzzarelli intende raggiungere con il progetto di legge d’iniziativa della giunta per la riforma del procedimento di Valutazione di impatto ambientale, approvato oggi pomeriggio dal Consiglio regionale.


Un passo con cui l’Emilia Romagna intende adeguarsi alle nuove disposizioni nazionali. “La legge approvata vuole garantire tempi ridotti, meno burocrazia e totale sicurezza per i cittadini, nel pieno e rigoroso rispetto delle regole, della legalità e della responsabilità”.


L’impianto generale è quello della legge regionale 9 del 1999, in particolare per quanto riguarda l’evidenza pubblica dei procedimenti, la partecipazione dei cittadini e il coordinamento delle procedure

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La Valutazione d’impatto, una volta approvata la legge, sarà l’unico procedimento sia per le autorizzazioni ambientali sulle opere relative ai progetti di attività produttive ed energetiche sia per tutte le autorizzazioni necessarie alle opere pubbliche e di interesse pubblico, per le quali acquisisce inoltre valore di variante ai piani urbanistici comunali e provinciali.


Rispetto ai tempi, la nuova legge prevede fasi istruttorie sia per la Via che per lo screening in modo da avviare i procedimenti con domande complete e definisce i termini per la richiesta di integrazioni da parte della pubblica amministrazione e per le risposte da parte dei proponenti.


La legge introduce alcune ulteriori disposizioni per rafforzare la partecipazione dei cittadini, stabilendo che il progetto, il relativo studio ambientale preliminare o studio di impatto ambientale possano essere illustrati in un’assemblea pubblica convocata entro 30 giorni dalla pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione, qualora sia richiesta dalle amministrazioni o dai cittadini interessati.

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LA CAMERA DI COMMERCIO RESTA PROPRIETARIA DEL PALARICCIONE. MAGGIOLI: "VERSO GESTIONE CONGIUNTA DEI PALAS DI RIMINI E RICCIONE"


Del futuro della Palariccione SpA (verrà scissa in due società una proprietaria e l’altra gestore dell’immobile) se ne saprà di più il 27 aprile, a termine dell’assemblea dei soci chiamata ad approvare il piano di scissione.


Intanto però la giunta della Camera di commercio di Rimini, che partecipa della Palariccione spa, ha intanto messo in chiaro che resterà nella società che manterrà la proprietà immobiliare del palazzo dei congressi di Riccione.


“Tale scelta - afferma il presidente della Camera di commercio Manlio Maggioli - ha lo scopo, anche attraverso la partecipazione dell’ente camerale, di assicurare la promozione di un’offerta integrata e competitiva della destinazione congressuale che il territorio della provincia di Rimini, nel suo insieme, è in grado di offrire”.


Tutto è avvenuto secondo un disegno preciso, “così com’è accaduto per la costruzione del nuovo palazzo dei congressi di Rimini, la partecipazione attiva della Camera di commercio ha reso possibile la realizzazione di quello di Riccione, con l’obiettivo di dotare il nostro territorio di quelle strutture che, per loro natura, sono destinate a fare da volano all’intera economia e, in modo particolare, a quella turistica e dell’ospitalità in genere”.


Una decisione, quella della Camera di commercio, “anche a tutela dell’imprenditoria riccionese” con una priorità e cioè che “si possa conseguire il risultato di una gestione congiunta dei due palazzi dei congressi di Rimini e Riccione”, strutture di elevata qualità che “in aggiunta a ciò che già da anni rappresenta per l’economia locale la Fiera di Rimini, contribuiranno in modo decisivo a fare del nostro territorio una destinazione per il ‘turismo d’affari’ in grado di competere ai più alti livelli su scala nazionale e internazionale”.

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FILIPPI (PDL): “COOP ROSSE IN CRISI, RISCHIO EFFETTO DOMINO, CRAK DALLE DIMENSIONI IMPREVEDIBILI”


Emilia Romagna, Coop rosse in crisi. Si apprende dalla nota inviata dal consigliere regionale Fabio Filippi che, per esempio, “la Coopsette, nel tentativo di ridurre l’indebitamento, sarà, inevitabilmente, costretta a ridurre il personale nei comparti in crisi. L’esposizione della cooperativa verso le banche ammonterebbe, infatti, a circa 65 milioni di euro. Alla Coopsette sono in corso esodi incentivati attraverso un programma di prepensionamenti concordati con i sindacati. Sullo sfondo vi è l’obiettivo dell’aggregazione delle cooperative di costruzione, a cominciare dalla Cmr di Reggiolo”, e non è questa l’unica situazione di difficoltà (aggravata dal fatto che, probabilmente, “nessuna cooperativa intende “annegare” nei debiti delle consorelle”).


“L’Orion di Cavriago, per superare la crisi, chiederà un sacrificio volontario ai propri dipendenti: l’adozione dei cosiddetti contratti di solidarietà, che prevedono una riduzione della retribuzione che va dal 5 al 20 per cento. La Cmr di Reggiolo, dopo avere chiesto il concordato, dichiarando debiti per 150 milioni di euro, ha dato vita ad una nuova società cooperativa, la Cmr Edile, che avrà il compito di gestire tutte le componenti passive della CMR estinta”, continua il consigliere del Pdl.


In definitiva, secondo Filippi, “nonostante i massicci finanziamenti regionali e i privilegi fiscali di cui hanno finora goduto le cooperative, esse saranno obbligate a scendere dal piedistallo, smettendola di considerarsi delle aziende virtuose ed eticamente superiori rispetto a quelle private”.


La situazione è difficile, si tenta di salvare il salvabile. Una cordata di cooperative “Unieco, Tecton, Coopsette e la finanziaria Parco” sembra “rileverà i cantieri della CMR, evitando, a quanto pare, il pagamento di penali. Nella crisi di Cmr sono coinvolti centinaia di soci che avevano, attraverso il prestito sociale, investito i loro risparmi nella cooperazione. A rischio però non vi sono solo i risparmi dei soci ed il posto di lavoro dei dipendenti, ma anche i crediti vantati da numerose piccole aziende, soprattutto artigiane”, quelle che per intendersi hanno realizzato lavori in subappalto.


“A questo proposito sembra che la cooperativa Icea di Castelfranco Emilia sia fra le aziende che più hanno risentito della crisi collegata alla Cmr”. Il rischio allora potrebbe essere quello di un effetto domino e “la crisi di CMR potrebbe trasmettersi ad altre aziende, non solo locali, fino a causare un crack dalle dimensioni imprevedibili”.

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AGRICOLTURA: 1,8 MILIONI CONTRO LO SPOPOLAMENTO DELLE CAMPAGNE E PER IL RICAMBIO GENERAZIONALE


Agricoltura: dal Psr in arrivo oltre 1,8 milioni a sostegno delle aree svantaggiate montane e di pianura. Sono due i bandi approvati dalla giunta provinciale riminese nell’ambito delle misure 211 (indennità agli agricoltori delle zone svantaggiate in aree montane) e 212 (indennità a favore degli agricoltori delle zone caratterizzate da svantaggi naturali, diverse dalle zone montane). Sono previsti 1milione 600mila 429,97 euro per le zone di montagna e 251mila 170,37 euro per la pianura

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L’assessore provinciale Juri Magrini fa notare gli aspetti positivi dei bandi “indiscutibilmente una bella boccata d’ossigeno” la cui scadenza è fissata al 15 maggio.


“L’azienda beneficiaria – sottolinea Magrini - dovrà mantenere per almeno cinque anni le condizioni (dimensione della superficie agricola, tipo di coltura) dichiarate al momento di presentazione del bando, disincentivando, così, lo ‘spopolamento’ in atto nelle nostre campagne. Anche il requisito anagrafico (avere meno di 65 anni al momento della presentazione della domanda) va nella stessa direzione: favorire un primo, se pur leggero, ricambio generazionale. Infatti l’età media dei conduttori d’azienda romagnoli (ma italiani in genere) è davvero molto avanzata”.


Le Misure richiedono esclusivamente il rispetto delle norme agro-ambientali previste dalla legge. Il sostegno concesso sarà diversificato in funzione del tipo di destinazione colturale delle superfici e verrà ridotto in base alle dimensioni decrescenti delle aziende. In ogni caso, per la concessione degli aiuti gli impegni e le condizioni dovranno essere mantenute dall'agricoltore per almeno cinque anni.

 
I bandi sono rivolti ad imprenditori agricoli con età inferiore ai 65 anni, conduttori di una superficie agricola di minimo 5 ettari, di cui almeno il 50% deve essere situata in zone svantaggiate (ZS). Il requisito anagrafico (età inferiore a 65 anni), per l’annualità cui si riferisce ogni singolo bando, deve essere posseduto alla data di presentazione della domanda di aiuto.


La misura 211 si applica su tutto il territorio provinciale montano, classificato svantaggiato ai sensi dell’art. 3, par. 3 della Direttiva 75/268/CEE: in pratica si attua nelle zone svantaggiate dei Comuni parzialmente delimitati di Novafeltria, Talamello, Torriana e Verucchio e nell’intero territorio nei Comuni di Casteldelci, Maiolo, Pennabilli, San Leo e Sant’Agata Feltria.


La misura 212 si applica su tutto il territorio provinciale collinare, classificato svantaggiato ai sensi dell’art. 3, par. 4 della Direttiva 75/268/CEE: in pratica si attua nell’intero territorio nei Comuni di: Gemmano, Mondaino, Montefiore Conca, Montegridolfo, Montescudo, e Saludecio.


Le domande dovranno essere presentate rispettando le procedure operative emanate da Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura) entro il 15 maggio 2012.

Domenica, 15 Aprile 2012 09:41

IL GIORNALAIO 17.04.2012

Rubriche

BAGNINI, MEGLIO SMONTARE. TURISMO SVANTAGGIATO DALLA RIFORMA DEL LAVORO. FUORI RIMINI I VIGILI VEGLIANO


Sanatoria senza sconti per i bagnini


Per adesso nessuno sconto riguardo al tariffario della sanatoria del Regolamento paesaggistico approvato ieri in Commissione nella stessa formula di marzo

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La maggioranza aveva anticipato però che ci sarebbero stati sconti e forfait. Ieri in commissione, di riduzioni non se ne sono viste. Anzi, è stato approvato lo stesso regolamento rinviato durante la riunione del 14 marzo scorso, quella che ha segnato la prima spaccatura tra Pd e giunta”, racconta Brahim Maharad sul Nuovo Quotidiano di Rimini a pagina 7.


L’ultima speranza per i bagnini riguardo alle tariffe, anche se il giochetto sembra fatto apposta, è “un emendamento a firma del sindaco Andrea Gnassi che ritocchi le cifre così come promesso”, continua il Nuovo Quotidiano.


E sempre ieri altra sorpresa riguardo a giochi: “si tratta (paradossalmente) di «abusi insanabili». Nel senso che andavano smontati alla fine della scorsa stagione, come gli ombrelloni. Chi non l’ha fatto (quasi nessuno) e non può quindi documentarlo, oggi non può presentare domanda per il rimontaggio degli stessi. Quindi, a eventuali verifiche delle autorità competenti, altalene e campi di bech volley e beach soccer, se prive dei documenti di smontaggio-rimontaggio, finiranno verosimilmente sotto sequestro”, scrive Mario Gradara su il Resto del Carlino a pagina 6.


E la Voce di Romagna riporta le dichiarazioni di Roberto Biagini ieri in Commissione: “Non perdiamo mai di vista che si tratta di opere non autorizzate. Anche Totò Riina certi reati non li vedeva... teniamo presente che parliamo di illeciti penali”, a pagina 13.


Per Cazzola e Pizzolante la riforma del lavoro va contro il turismo


“«Sono a rischio solo nella nostra realtà turistica provinciale, tra i 10 e i 15mila contratti». Ad avere fatti i conti è l’onorevole Sergio Pizzolante del Pdl, che ieri ha incontrato assieme all’onorevole Giuliano Cazzola, i rappresentanti delle categorie economiche riminesi per chiedere eventuali consigli da portare a Roma sotto forma di emendamenti al testo di legge”, scrive il Carlino a pagina 4.


In poche parole Andrea Oliva fa notare che “la volontà della riforma di andare nella direzione di limitare la precarietà per i giovani che entrano nel mercato del lavoro, finisce per creare un effetto boomerang per il settore turistico che si basa su caratteristiche ‘precarie’, legate al periodo di pienone turistico e al meteo nel resto dell’anno”.


Lunghi interventi delle categorie all’incontro con Sergio Pizzolante e Giuliano Cazzola, vicepresidente della Commissione lavoro. In particolare Patrizia Rinaldis (Aia) “ha consegnato a Cazzola una serie di emendamenti elaborati dalla sua categoria sulla riforma”, racconta la Voce a pagina 11.


Vigili di notte, tutti più presidiati
Il Carlino segnala che “SE A Rimini di notte la polizia municipale dorme sonni tranquilli, non è così nelle principali località della riviera, e negli altri capoluoghi romagnoli. Quasi ovunque, seppure con modalità diverse, le municipali svolgono anche servizio notturno”, a pagina 7, ricollegandosi alla polemica scoppiata sulla stazione di polizia sorvegliata la notte dalle guardie civiche.

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MARCHIONI E PIZZOLANTE INCONTRANO LA CGIL: “PRESENTERANNO INTERROGAZIONE PER SLITTAMENTO APPRENDISTATO”


Interrogazione parlamentare bipartisan per i lavoratori stagionali. L’obiettivo della richiesta di Cgil a Elisa Marchioni (Pd) e Sergio Pizzolante (Pdl) è promuovere iniziative mirate a modificare la legge di Riforma del lavoro.


“I parlamentari Marchioni e Pizzolante – dice la nota della segreteria provinciale - condividendo l'intenzione di non peggiorare le condizioni dei lavoratori stagionali, si sono impegnanti per una interrogazione al fine di uno slittamento del periodo di transizione sull’apprendistato. Inoltre si sono impegnati a parlare con i rispettivi relatori degli emendamenti al Ddl in materia di mercato del lavoro, Tiziano Treu e Maurizio Castro, per far presenti anche le critiche e le preoccupazioni della Cgil di Rimini”.


Ai due parlamentari, infatti, il sindacato ha illustrato le proposte di modifica al disegno in particolare rispetto agli ammortizzatori sociali, contro la precarietà, per il sostegno dell’occupazione e della crescita. La discussione si è comunque soffermata su due temi in particolare, mini Aspi e apprendistato.


“Con la mini Aspi (che sostituirà l’indennità di disoccupazione a requisiti ridotti) si arriverebbe a un restringimento della platea degli aventi diritto perché il periodo di lavoro richiesto come requisito è più lungo e ad un peggioramento del trattamento economico e previdenziale. Per quanto riguarda l’apprendistato, ancor prima dell’applicazione della Riforma Fornero, è necessario, per la Cgil, che nel recepimento del decreto legislativo 167 (nuovo testo unico sull’apprendistato) che deve avvenire entro il 25 aprile, si preveda una proroga del periodo transitorio altrimenti sarebbe impossibile l’assunzione di apprendisti al di sotto dei 18 anni”.

Lunedì, 16 Aprile 2012 21:01

16_04_2012 | LA GIORNATA IN BREVE

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LA GIORNATA IN BREVE


La Camera di Commercio paga un anno di RiVisual


La Giunta della Camera di Commercio di Rimini sosterrà per un anno i costi del collegamento a RiVisual per la Provincia di Rimini e i cinque Comuni della costa (Bellaria Igea Marina, Cattolica, Misano Adriatico, Riccione, Rimini). RiVisual è lo strumento telematico di contrasto all’illegalità che attraverso la navigazione in tempo reale nel Registro Imprese fornisce un’immediata percezione delle relazioni in essere tra imprese e persone permettendo di effettuare indagini ed approfondimenti su relazioni fra diverse imprese, o fra imprese e persone titolari di cariche o partecipazioni.


Regalo per i 18 anni: trapianto di fegato spappolato dall’ecstasy. Arrestati spacciatori


Per la festa del suo 18esimo compleanno aveva ‘brindato’ con tre pasticche di ecstasy. Si era sentito male in discoteca, ricoverato d'urgenza e dopo qualche giorno sottoposto a trapianto di fegato al Sant'Orsola di Bologna. I fatti risalgono al 27 novembre 2011. Dopo diversi giorni la vittima riuscì a fare i nomi dei pusher che i carabinieri di Riccione ieri hanno arrestato. Si tratta di tre ragazzi che resteranno ai domiciliari: un riminese di 22 anni, un ventenne di Cattolica e un romeno di 21 anni residente a Montelabbate (Pesaro). Denunciato un quarto, minorenne.


Hera chatta con gli utenti del ‘bilancio di sostenibilità’


Domani, dalle 16,30 alle 19, Hera dialogherà on line con i cittadini sul ‘bilancio di sostenibilità 2011’ che si può visionare già sul sito della società (http://bs.gruppohera.it). L’obiettivo della chat è aumentare il dialogo con gli utenti ai quali si chiede un vero e proprio confronto sui contenuti del documento. Si potranno porre domande all’azienda cui risponderanno tecnici e dirigenti in tempo reale.


La Fiera si fa pubblicità


Doppia campagna pubblicitaria per RiminiFiera. Una ammiccherà al territorio, l’altra punterà dritta alla conquista del mercato nazionale. La campagna nazionale è firmata da Barabino&Partners, quella territoriale da Gambarini&Muti di Rimini. In entrambi i casi non si bada a spese e se ne prevede infatti l’uscita su quotidiani, periodici, web e tv, la nazionale da domani e la locale nei mesi di maggio e giugno.


Cisl, i quadri locali s’incontrano a Rimini con il segretario aggiunto Giorgio Santini


È convocata per domani 9,30, l’assemblea dei quadri e dei delegati della Cisl di Rimini. si aprirà con la relazione di Giorgio Santini, segretario generale aggiunto Cisl nazionale, a cui seguiranno gli interventi dei quadri e delegati. Ai lavori sarà presente e porterà il suo contributo Giorgio Graziani, segretario generale della Cisl Emilia Romagna.

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SPACCIO, ARRESTATA UNA INTERA FAMIGLIA DI PREGIUDICATI ALBANESI. SEQUESTRATI 600 GRAMMI DI COCA, PER IL VALORE DI 200MILA EURO, E 200 GRAMMI DI MARIJUANA


Una affare di famiglia lo spaccio per gli albanesi arrestati nel week end a Misano. In manette, infatti, sono andati il padre Fatmir Murati,54enne, la madre Fatmire 50enne e i tre figli Bilal, Samed e Hydajet rispettivamente di 21, 24 e 28 anni. Cittadini con permesso di soggiorno regolare, ma senza occupazione. Tutti pregiudicati per reati contro la persona (tranne la mamma) quali rissa, lesioni, porto d'armi, favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.


Per i loro affari si sono addirittura trovati una comoda sede, un condominio di via Sacco con tre appartamenti di cui due sfitti, dove all’insaputa dei locatori, all’estero, hanno messo su il loro commercio con clienti di target medio e alto provenienti da Riccione, Cattolica e Rimini.


Proprio tutto quel movimento attorno al condominio vuoto per due terzi ha fatto insospettire gli agenti della squadra mobile che si è messa ad indagare fino ad arrivare al blitz con il conseguente arresto degli spacciatori (in flagranza di reato) e il sequestro di 600 grammi di cocaina, per il valore ‘commerciale’ di 200mila euro, e 200 grammi di marijuana. Del tutto ‘familiari’ anche i nascondigli delle droghe. La cocaina, un panetto da 560 grammi, era stipata nel cestello della lavatrice del sottoscala comune al condominio. Dosi anche nel quadro elettrico.

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SANATORIA SPIAGGE: IN COMMISSIONE SI VOTA, MA NON IL TARIFFARIO

 
Bagnini. Finalmente una votazione, ma a metà, in Commissione consiliare: la prima e la terza in seduta congiunta hanno discusso e votato il regolamento altrimenti detto ‘sanatoria spiagge’, ma non hanno affrontato il tema caldo della questione, il tariffario. Sarà il Consiglio a discutere e votare un emendamento che potrebbe recare in calce la firma del sindaco stesso. Forse è stato anche per questo che il numero di operatori nel pubblico si è assottigliato, qualcuno doveva averli avvisati che non avrebbero avuto le informazioni che chiedono di avere da diversi mesi.


Agli sconti, comunque, un po’ si è accennato, avanzando le ipotesi di forfait per i campi da bocce con riduzioni da 80 a 100 euro al metro quadro per le e pedane da 50 a 80. Non dovrebbero esserci problemi per piante e pali, ma la linea del comune resta dura e agli “sconti – anticipa Chiara Dal Piaz – dovrà esserci un limite”. Alla fine della fiera, di fronte a un regolamento praticamente "immutato", il Pdl ha votato no, mentre Sel e M5S si sono astenuti.


Sanzioni. La linea che il regolamento detta è quella di considerare il profitto maggiore conseguito grazie all’abuso. Il calcolo sarà sul valore medio di mercato o sul costo medio di realizzazione. Sono stabiliti coefficienti diversi tra arenile e zone del crinale e “comunque – non perde occasione di ricordare l'assessore Roberto Biagini - per le opere che necessitano di sanatoria edilizia prima serve l’autorizzazione ambientale”.


In definitiva nella conta di quello che è sanabile e quello che non lo è, nulla da fare per i giochi perché andranno smontati di anno in anno. Alla fine Biagini lascia però anche una porta aperta a “eventuali modifiche al piano spiaggia che si potrà valutare in un secondo momento”.

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