(Rimini) Per il settimo anno consecutivo, l’Alma Mater si piazza al primo posto tra i mega atenei italiani, quelli con più di 40.000 studenti. Lo ha reso noto il Censis nella sua classifica delle università italiane 2017/2018.

Servizi agli studenti, borse di studio, livello di digitalizzazione, qualità delle strutture e grado di internazionalizzazione: le parole chiave su cui sono state misurate tutte le università d’Italia e che vedono l’Università di Bologna prima per la qualità delle sue strutture e, in particolare, per la sua vocazione internazionale. L’Alma Mater è, infatti, la prima fra tutti gli atenei italiani per numero di studenti che partecipano a scambi internazionali, sia in entrata che in uscita.

«Siamo al vertice della classifica Censis per il 7° anno consecutivo - commenta il Rettore Francesco Ubertini – e questo per me è motivo di grande soddisfazione. Lo è ancor di più se si pensa che la classifica in cui siamo collocati è quella dei mega atenei. Questo significa che garantiamo un elevato grado di qualità, il migliore del nostro Paese, ad oltre 85.000 studenti, in un ateneo che copre tutte le discipline di studio. Molte le azioni messe in campo, in questi ultimi mesi, per incrementare i servizi agli studenti, come per esempio gli investimenti nell'edilizia e la manovra sulle tasse. L’internazionalizzazione, inoltre, da sempre caratterizza il nostro ateneo: l’Alma Mater è infatti la prima università in Italia per gli studenti di scambio e tra le prime tre in Europa. Da un monitoraggio interno effettuato di recente emerge che molti indicatori legati al tema dell’internazionalizzazione registrano un segno più rispetto all'anno scorso: gli studenti che scelgono Bologna all'interno dell’Erasums sono circa 2500, quelli che vanno all'estero con l’Erasmus sono circa 3200 e gli studenti stranieri regolarmente iscritti sono circa 5400. Frequentare un ateneo in un contesto internazionale come quello che si respira all'Alma Mater rappresenta un indiscutibile punto di forza».

(Rimini) Prende il via domani, martedì 4 luglio, la settima edizione di Ciné – Giornate Estive di Cinema la manifestazione dell'industria cinematografica nazionale, promossa e sostenuta da Anica, in collaborazione con Anec ed Anem, prodotta ed organizzata da Cineventi. Anche per la settima edizione Ciné, in programma a Riccione fino a venerdì 7 luglio, non vuole essere soltanto un momento di incontro per gli addetti ai lavori, ma anche un evento destinato al grande pubblico con anteprime, appuntamenti dedicati ai titoli della prossima stagione cinematografica e incontri con alcuni protagonisti del cinema italiano che saranno ospiti della manifestazione.
La serata inaugurale di martedì 4 sarà dedicata come di consueto ai protagonisti della commedia italiana, che saranno premiati a Riccione nel corso del consolidato appuntamento del CinéCiak d'oro. Piera Detassis, direttore di Ciak e Presidente della Fondazione Cinema per Roma, nel corso della serata-evento (dalle ore 21.00 in Piazzale Ceccarini) consegnerà i premi ai titoli e ai protagonisti che hanno lasciato il segno nel genere cinematografico più popolare.
Otre agli ospiti della serata inaugurale, saranno molti altri i protagonisti del cinema italiano presenti a Riccione durante le giornate di Ciné: Alessandro Gassman, Fausto Brizzi, Alessio Maria Federici con Ambra Angiolini e Pietro Sermonti, Paolo Ruffini, Lillo, Donato Carrisi, il duo comico Corrado Nuzzo e Maria Di Biase, Vincenzo Salemme, Max Tortora e Carlo Buccirosso, Neri Parenti con Massimo Boldi, Vinicio Marchioni e Anna Foglietta con i registi Matteo Botrugno e Daniele Coluccini.
Non mancano ovviamente le grandi anteprime: si parte con l'attesissimo Atomica Bionda (riservato agli accreditati), adattamento della graphic novel The Coldest City, un thriller ad alto contenuto di azione e sensualità con Charlize Theron nei panni di un'esperta di intelligence britannica e James McAvoy, in uscita il 17 agosto per Universal Pictures. Il programma di Ciné si arricchisce inoltre con CinéMax, che prevede eventi e anteprime per il pubblico tra cui il documentario Safari di Ulrich Seidl, in cui il regista segue le battute di caccia e registra voci e riflessioni dei suoi protagonisti con uno stile diretto e non risparmiando allo spettatore i particolari del mondo che documenta, evidenziandone impietosamente le venature grottesche (distribuito da Lab80), e La principessa e l'aquila di Otto Bell, documentario che racconta la storia di Aisholpan, una ragazzina di tredici anni che lotta per diventare la prima addestratrice di aquile (distribuito da I Wonder Pictures). Tanti anche gli appuntamenti per i più piccoli con CinéCamp, il nuovo progetto di Ciné realizzato in collaborazione con Giffoni Film Festival, che per la giornata di martedì 4 propone tante attività e film per il pubblico più giovane tra cui Ozzy cucciolo coraggioso (Eagle Pictures) e Abel e il figlio del vento (Adler Entertainment).
In programma a Riccione in occasione di Ciné anche la mostra fotografica "Mari di cinema" a cura di Antonio Maraldi (presso Villa Mussolini, ad ingresso gratuito e visitabile per tutto il mese di luglio), in cui sfilano una trentina di film dell'ultimo ventennio dalle location marinare, dal clima e dai generi diversi, fissati dall'obiettivo di molti dei più importanti fotografi di scena delle ultime generazioni. Le foto, che compongono una singolare galleria in cui attrici, attori e registi si confrontano col mare e con i suoi paesaggi, arrivano dal fondo CliCiak del Centro Cinema Città di Cesena. C'è la spiaggia vacanziera di La prima cosa bella di Paolo Virzì e di Da zero a dieci di Ligabue, l'angolo dell'isola del Giglio con adagiata di lato la nave Costa Crociera osservata dal protagonista de La grande bellezza di Paolo Sorrentino. E ancora il mare invernale del litorale laziale di Suburra di Stefano Sollima e di Non essere cattivo di Claudio Caligari, le scogliere sarde di Piccola impresa meridionale di Rocco Papaleo e quelle delle Tremiti de La meglio gioventù di Marco Tullio Giordana.
Tra gli appuntamenti della giornata: la convention The Walt Disney Company Italia; il convegno sulla produzione cinematografica italiana, promosso dalle associazioni di categoria a cura di Box Office, dal titolo Rapporto sul cinema italiano in sala. Come rilanciare un binomio strategico per tutta la filiera, nel corso del quale interverranno Paolo Del Brocco (AD Rai Cinema), Gian Antonio Furlan (AD IMG Cinema), Andrea Leone (Presidente Leone Film Group), Giampaolo Letta (AD e Vicepresidente Medusa), Nicola Maccanico (AD Vision Distribution); e i workshop professionali incentrati sulla promozione cinematografica e sulla digitalizzazione delle sale.

Lunedì, 03 Luglio 2017 13:53

Iva sulla Tia, il tribunale: Non è dovuta

(Rimini) Il Tribunale di Rimini, su causa promossa di 85 riminesi, ha accertato, per la prima volta in Italia, “il carattere tributario della ‘tariffa integrata ambientale’ (detta anche ‘TIA2’), tassa sullo smaltimento rifiuti applicata dal 2010 fino alla sua abrogazione avvenuta nel 2013. Se la ‘TIA2’ è un tributo, allora non ci va l’iva”, rende noto l’avvocato Enrico Gorini.
Prima di questa sentenza, la tariffa integrata “era considerata (incidentalmente anche dalla Cassazione), ‘ontologicamente diversa’ dalla ‘tariffa di igiene ambientale (TIA1, applicata in precedenza), e quindi considerata non una tassa, ma il prezzo di un servizio privato reso a privati, suscettibile di Iva; e ciò era stato avvalorato dal Governo il quale, con decreto-legge, aveva ordinato che quella dovesse essere l’interpretazione autentica”.

Per questo “Hera s.p.a., concessionaria del servizio, aveva continuato ad applicare l’IVA dal 2010 al 2013 sul servizio di smaltimento, con buona pace delle proteste delle associazioni dei consumatori”. Così nel 2013 i cittadini hanno “dato mandato” all’avvocato Enrico Gorini di “condurre una battaglia di ‘igiene giuridica’, per spazzare via dall’ordinamento quello che veniva definito come l’obbrobrio di una tassa sulla tassa. Il fatto è che l’Iva è una tassa di carattere europeo e non può essere modellata dal legislatore nazionale a suo capriccio. In particolare, essa non può essere applicata su una tariffa ripartita fra tutti secondo criteri forfettari, per la semplice ragione che non è possibile tassare una tassa: ad un’unica manifestazione di ricchezza non possono corrispondere due diversi tributi”.
Hera s.p.a. (difesa da Caia di Bologna), oltre a “sostenere la pacifica natura contrattuale del servizio smaltimento, e oltre a insistere per lo spostamento della causa al giudice tributario, ha rilevato la mancanza di prova, gli 85 ricorrenti infatti non avevano depositato neanche una bolletta. E invece il Tribunale di Rimini, per la prima volta in Italia, ha riconosciuto la possibilità, in questa materia, di ottenere la prova degli importi mediante ordine al concessionario di esibire l’estratto digitale delle separate contabilità tariffarie individuali. Hera, nonostante le resistenze processuali, ha effettivamente dovuto obbedire e depositare i conteggi”.

La sentenza “ha potuto per il momento accertare il diritto alle restituzioni. E’ ora necessario un prosieguo istruttorio perché il consulente tecnico possa correttamente quantificare, sulla base degli estratti conto depositati da Hera”.

(Rimini) L’amministrazione comunale di Rimini ricorda Paolo Villaggio nel giorno della sua scomparsa. “Di lui Federico Fellini disse, in due occasioni distinte, 'Benigni e Villaggio sono due ricchezze ignorate e trascurate. Ignorarne il potenziale mi sembra una delle tante colpe che si possono imputare ai nostri produttori'. E poi. '(Paolo Villaggio è) un uomo evidentemente deciso a rovinarsi con le sue mani e siccome è bravo, vedrete che ci riuscirà a furia di partecipare a tutte le scemenze televisive possibili’".
Federico Fellini “colse bene l'oscillazione artistica di Paolo Villaggio, scomparso nelle scorse ore a 85 anni, icona che affascinò il cinema d'autore e allo stesso tempo corpo di una copiosa produzione commerciale, comunque in buona parte anomala e originale, a partire da quella generata dal suo personaggio più conosciuto. Le sue 'tracce' riminesi ne sono prova perfetta. Indimenticabile nei panni del prefetto Gonnella nel felliniano 'La voce della luna' e altrettanto famoso in quelli del pretore in vacanza Gildo Morelli, nel film di Sergio Corbucci campione d'incassi 'Rimini Rimini’".
“Alto e basso, elitario e 'da cassetta', Villaggio è stato uno degli attori più popolari del cinema italiano. Artista poliedrico e versatile ha interpretato al cinema, in tv e in teatro personaggi indimenticabili, capaci di attraversare e catturare generazioni differenti. A partire da Giandomenico Fracchia e naturalmente il ragionier Ugo Fantozzi, personaggio prima letterario (il primo libro ha venduto oltre 1 milione di copie) e poi cinematografico, protagonista di una lunga e fortunata serie,entrata nell'immaginario collettivo grazie a gag e surreali e grottesche. Oltre ad aver interpretato queste celebri pellicole comiche, Villaggio ha lavorato con alcuni dei più importanti registi italiani. Lo ricordiamo, sui set di "Brancaleone alle crociate" di Mario Monicelli, "Non toccare la donna bianca" di Marco Ferreri, "Il segreto del bosco vecchio" di Ermanno Olmi, "io speriamo che me la cavo" di Lina Wertmuller e "La voce della luna" di Federico Fellini. Con l'ultimo film di Fellini, Paolo Villaggio, vinse il primo David di Donatello, come migliore attore, ex aequo con Gian Maria Volonté, altro indimenticabile "gigante" del nostro cinema. "La voce della luna" non è stata l'unica collaborazione con il grande Maestro riminese. Un anno prima della morte del regista, Villaggio fu protagonista dei tre spot girati da Fellini per la Banca di Roma, accanto a Fernando Rey e all'esordiente Anna Falchi. Il suo volto diventò, inoltre, il protagonista, della trasposizione in fumetto, ideata da Fellini con la collaborazione di Milo Manara, de "Il viaggio di G. Mastorna detto Fernet", progetto felliniano mai realizzato, diventato con il tempo il "film non realizzato più famoso della storia del cinema". Il fumetto uscì sulla rivista "Il grifo" nel 1992. Villaggio avrebbe dovuto partecipare anche a "Attore", ultimo progetto al quale Fellini lavorò sino alla primavera del 1993. Avrebbe dovuto essere uno special televisivo della Rai ed era una riflessione sul mestiere e sopratutto sulla psicologia dell'attore. Nato come progetto corale, costruito grazie al contributo di molti attori, finì per concentrarsi , per volontà del regista, unicamente sulla figura di Paolo Villaggio. Un uomo intelligente, pigro, amante e curioso dell'arte e della vita. Del resto il suo personaggio ne 'La Voce della Luna' dice a un certo punto: 'E' solo la curiosità a farmi alzare la mattina'. Pare la sintesi di un’autobiografia. Un enorme grazie da Rimini".

Lunedì, 03 Luglio 2017 13:40

Vandalo cinquantenne attacca Paolo V

(Rimini) Verso le 9,30 di stamane, una persona sulla cinquantina ha vandalizzato con una scritta il basamento marmoreo della statua di Paolo V di piazza Cavour subito dopo aver urlato frasi sconnesse, ingiuriose nei confronti del Papa.
Segnalato dai passanti, è stato inseguito dall'agente di Polizia municipale in servizio presso palazzo Garampi. Purtroppo vanamente, perché con la propria bicicletta riusciva ad allontanarsi velocemente dalla piazza facendo perdere le proprie tracce nelle vie del centro.
Dopo quella del 2014 ancora una volta il basamento marmoreo della statua di Paolo V viene sfregiato da una scritta di vernice da parte di qualche folle.
A quanto pare, l'uomo sarebbe già stato identificato in questi primi minuti dalla Polizia municipale, già segnalato in passato per comportamenti violenti. Il Comune di Rimini provvederà a sporgere denuncia alle autorità e alla segnalazione del fattaccio alla Soprintendenza per poi procedere al restauro.

(Rimini) I poliziotti parte civile nel processo contro Lopes Edson Jorge Tavares, accusato dalla Procura di Rimini di stalking e aggressione nei confronti di Gessica Notaro. Il 12 luglio in tribunale a Rimini si terrà la prossima udienza e il sindacato confederale Ugl di Forlì-Cesena e Rimini presenterà istanza di costituzione di parte civile nei confronti dell’imputato.
“Abbiamo conferito mandato all'avvocato Daniele Mezzacapo, fiduciario del sindacato, al fine di predisporre atto di costituzione di parte civile in favore del principio che come sindacato tuteliamo gli interessi diffusi di genere lesi dal reato in questione: una donna aggredita e sfregiata. Ravvisando in questo gravissimo episodio di violenza fisica e psicologica nei confronti di una ragazza un gesto che umilia tutte le donne, per il cui rispetto e tutela della dignità nei luoghi di lavoro e nella vita sociale il sindacato Ugl ha predisposto da anni molteplici iniziative di sostegno e di tutela delle vittime di violenza in particolare”, spiega la segretaria provinciale, Emanuela del Piccolo.

Lunedì, 03 Luglio 2017 09:00

3 luglio

In migliaia per Vasco | Delfinario senza certificato  | Riviera tormentone in tv

Sabato, 01 Luglio 2017 09:38

1 luglio

Coca negli slip | Curreri per Albachiara | Sportdance raddoppia

(Rimini) Sarà Gaetano Curreri, leader e voce degli Stadio, amico di Vasco Rossi prima che fosse Vasco, a intonare Albachiara all’alba di domenica mattina, dopo un sabato notte a piazzale Boscovich interamente dedicato  Vasco Rossi. Curreri con Rossi ha firmato ‘Un senso’ e ‘Buoni o cattivi’. “Un’amicizia - spiegano dal Comune - che dura da più di 40 anni e che vedrà salire lo stesso Curreri il 1 luglio (prima di arrivare a Rimini) sul palco di Modena Park durante il concerto che celebra la carriera quarantennale di Vasco. Dopo il live di Modena, Curreri raggiungerà la spiaggia di Rimini per intonare Albachiara al sorgere del sole per un immenso e irripetibile coro insieme a tutto il popolo di Vasco”.

 

Programma 1 luglio, Summer Beach Arena

Ore 19 in attesa del concerto in diretta dal parco Enzo Ferrari di Modena, a portare sullo stage della Summer Beach Arena tutta la loro passione per Vasco ci saranno i ’Kom’, una delle Vasco Rossi tribute band più accreditate d’Italia che eseguirà dal vivo una selezione di pezzi tra vecchi e nuovi, fino all’inizio del collegamento con Modena dai maxi schermi posizionati sulla spiaggia

Ore 21 inizio della diretta dai maxi schermi sulla spiaggia con il concerto Modena Park

Al termine del concerto Modena Park sul palco della Summer Beach Arena di Rimini sarà la volta della Notte dedicata a Vasco a cura di Radio M2o con dj Chiara Robiony e Dj Osso alla consolle re-mixare i più grandi successi di Vasco che, come tutti sanno, ha iniziato la sua carriera proprio facendo il deejay. Insieme ai dj, tra rock "remixato" e happy music, in un contesto di musica ambient e lounge, si alterneranno i presentatori Sabrina Ganzer e Pippo Lorusso e il cabarettista reduce dal successo del talent Tu si que vales, Antonio Mezzancella.

Dalle 4,30 alle 5,31 l’atmosfera cambia, il dj set lascia il posto alle atmosfere del ‘waiting for the sun’, parole e suoni prima dell'alba. Una conduzione “teatrale” del suono dell'attesa e chiamata al silenzio fino al sorgere del sole e con i primi bagliori di luce

Ore 5,31 sorgere del sole. Al primo spicchio di sole che sorge sul palco in rivaal mare arriverà direttamente da quello di Modena Park, Gaetano Curreri, voce degli Stadio, amico da sempre di Vasco Rossi e suo primo produttore, che intonerà a cappella Albachiara, per uno straordinario live dell'ormai mitica canzone, in un commovente abbraccio finale e corale del popolo di Vasco.

(Rimini) Il Meeting a Rimini, presentazione al teatro Galli oggi per il festival culturale che ogni anno si svolge in fiera a fine agosto. «Siamo nel Teatro Galli, luogo simbolo di una eredità. Una eredità che la guerra ha provato a distruggere, come tanta parte di questa nostra città», spiega la presidente della Fondazione Meeting per l'amicizia fra i popoli Emilia Guarnieri, «il Galli è forse l'ultima eredità che Rimini sta riguadagnando, l'ultimo atto della ricostruzione post bellica. Questa immagine della nostra città può aiutarci ad entrare nel titolo. Perché Rimini è una grande eredità che i nostri padri ci hanno lasciato, di arte, di storia, di laboriosità, di ospitalità, di intraprendenza, di apertura, di capacità di sacrificio. Mi è venuto naturale, nel momento in cui stavo per dire che il Meeting non ci sarebbe senza Rimini, accorgermi che il titolo di quest'anno descrive e sfida anche la nostra città. E sarebbe interessante se volessimo cimentarci a guardare insieme questa eredità e a chiederci come riguadagnarla». Moltissime le collaborazioni e i rapporti costruiti nel tempo, si pensi ad esempio quello con la Sagra Musicale Malatestiana, con la quale quest'anno si porterà in Fiera la Madama Butterfly nella imponente versione in forma di concerto della China National Opera House.
A raccontare della 38esima edizione del Meeting oggi in sala Ressi sono intervenuti Andrea Moro, docente di Linguistica generale alla Scuola superiore universitaria ad ordinamento speciale IUSS di Pavia, Wael Farouq docente di Lingua e letteratura araba e vecchio amico del Meeting, e Giuseppe Frangi, presidente dell'Associazione Testori e curatore della mostra "Il passaggio di Enea".

Punto di partenza, il titolo dell'edizione 2017 del Meeting, tratto dal Faust di Goethe, "Quello che tu erediti dai tuoi padri, riguadagnatelo, per possederlo".

«La cosa più affascinante che il Meeting ci ha fatto scoprire in questi anni», è il commento di Emilia Guarnieri, «è che mettersi all'opera per riguadagnare la propria eredità rende compagni di tutti. Perché tutti ci muoviamo nel tratto di strada che intercorre tra il proprio cuore, i propri desideri e la realtà, e tanto il cuore e i desideri, quanto la realtà non tollerano differenze di sorta. Siamo tutti compagni, in questo tratto di strada che diventa lo spazio del lavoro comune, del dialogo, dell'incontro».

Ereditare «vuol dire ricevere senza averne alcun merito, senza fatica, talvolta anche all'improvviso e senza aspettative», così Andrea Moro ha preso la palla al balzo. «Quando nasciamo, tutto è eredità ma non è facile esserne consapevoli. Eppure la vita offre indizi concreti per comprendere che dobbiamo tutti partire da zero». Un caso emblematico per lo studioso è proprio quello del linguaggio: «Ciascuno nasce vuoto, senza parole, e deve arrivare ad appropriarsi di una lingua in pochi anni dalla nascita. In questo, tuttavia, sappiamo di non essere completamente soli: il cervello degli esseri umani è dotato di istruzioni preformate che riducono lo sforzo e rendono così possibile accogliere l'eredità che ci è donata. Diventiamo noi stessi quando usiamo quel che ci vien donato».

Anche Wael Farouq ha proposto una riflessione sul titolo del Meeting: «Cos'è l'eredità? Il cuore che abbiamo non è nostro, la storia da cui nasciamo non è nostra», ha esordito. «Diventano nostri quando possiamo metterci in un rapporto con ciò che ci è dato. L'eredità di mio padre, la cultura del mio paese, i valori della mia religione, non sono da preservare ma da rinnovare, da reincontrare. Il Meeting quest'anno ci invita a ricostruire un nuovo rapporto con quello che abbiamo e questa è una chiamata per ognuno di noi, perché senza questo rapporto non possederemo mai fino in fondo ciò che abbiamo». Secondo l'intellettuale egiziano, ma residente in Italia, nel titolo del Meeting 2017 è centrale la parola "riguadagnare". «La tradurrei così: "rendere vive le cose". Tutti sappiamo che Francesco d'Assisi otto secoli fa incontrò con grande coraggio il sultano Malik al-Kāmil, ma la visita di papa Francesco in Egitto ha reso attuale quell'episodio, lo ha riguadagnato per noi. Riguadagnare non significa mantenere le vecchie forme, ma generarne di nuove, non significa tornare al passato, ma guardare avanti».

La parola infine a Giuseppe Frangi, che ha parlato da giornalista e critico d'arte: «Il titolo del Meeting quest'anno lancia un grande tema che per l'arte contemporanea suona come una sfida: il rapporto con il passato. La frase di Goethe ci dice che il rapporto con il passato non è lineare, ma è figlio di una fedeltà discontinua». Al Meeting il gruppo di lavoro che fa capo all'esperienza di Casa Testori porterà le opere di otto importanti artisti di oggi «che si sono misurati in modo libero, creativo, a volte anche trasgressivo ma sempre appassionato con il passato». La mostra si aprirà con due grandi del nostro recente passato, Andy Warhol e Michelangelo Antonioni, che si sono confrontati con due capolavori di Leonardo e di Michelangelo. «Il titolo della mostra, il Passaggio di Enea è tratto da una raccolta di poesie di Giorgio Caproni. Caproni si era ispirato ad una statua vista in una piazza di Genova, con l'eroe dell'Eneide che tiene sulle spalle il padre e per mano il figlio Anchise. Per lui era l'emblema dell'uomo che si fa carico di un passato ma che deve prendersi il rischio di immaginare il futuro. Le opere in mostra per questo sono opere che si assumono appunto il rischio di reimmaginare il linguaggio artistico, compreso quello che esprime l'esperienza religiosa».