Coriano, consiglio a Cerasolo per l’assestamento di bilancio
(Rimini) Ieri il consiglio comunale di Coriano, tenuto a Cersolo, ha deliberato la salvaguardia e l'assestamento generale di bilancio. La variazione complessiva tra entrate e spese è di oltre un milione di euro. Oltre alla verifica di tutte le voci, così come prevede la normativa, e nonostante la contrazione del gettito Imu e pubblicità, che ha comportato una manovra correttiva di circa 200mila euro a cui si è fatto fronte mediante economie di spesa, utilizzo di oneri di urbanizzazione per spese correnti. L'ente inoltre è riuscito a stanziare ulteriori risorse, ottimizzando gli impieghi, per finanziare il trasporto scolastico e la manutenzione dei cimiteri.
Con la variazione sono stati previsti anche ulteriori e nuovi investimenti aggiuntivi rispetto a quelli già programmati a febbraio, come la manutenzione straordinaria delle strade per 290.000 euro, l’acquisto attrezzature e speed check per 30.000 euro, l’acquisto di impianti di rilevazione velocità per 7.000 euro, l’acquisto di pannelli informativi stradali per 40.000 euro, l’acquisto di un automezzo per gli operai 25.000 euro. Per incarichi di progettazione sono stati destinati 10.000 euro, per la manutenzione straordinaria dell’illuminazione pubblica 40.000.
"Stiamo lavorando ponendo la massima attenzione al contenimento della spesa cercando di azzerare gli sprechi di risorse. Poniamo particolare attenzione al reperimento delle risorse dall'esterno per sopperire alle mancate entrate ed alla riduzione dei proventi dallo stato. Siamo soddisfatti del lavoro svolto e confidiamo nel raggiungimento degli obiettivi programmati negli interessi di tutti i corianesi”, ha sottolineato il vicesindaco e assessore al Bilancio, Gianluca Ugolini.
31 luglio
Butungu in appello | Investimenti per l’aeroporto | Salvini in riviera
Gay pride, Salvini unicorno: la Lega critica Gnassi
(Rimini)“L’amministrazione di Rimini si rivela per quella che è. Non l’istituzione di tutti i riminesi ma la Fort Alamo politica di un Pd in estremo affanno. Tutto va bene per denigrare il Governo e, in particolare, il ministro degli Interni, anche se questo significa promuovere la più becera delle propagande di partito attraverso gli organi di informazione comunali, che, fino a prova contraria, sono di tutta la città e non di una parte sola”. Lo afferma il deputato della Lega Jacopo Morrone, segetario della Lega Romagna, che insieme a Bruno Galli, segretario provinciale, ha commentato la manifestazione del Summer Pride svoltasi a Rimini nei giorni scorsi.
“Dunque - aggiunge Morrone – al ‘cattivo gusto’ l’amministrazione Gnassi aggiunge l’offesa alle istituzioni in quanto tali. Nella pagina FB del Comune, infatti, campeggia un’immagine del Summer Pride dove appare in evidenza un cartello (nella foto, ndr) che prende in giro il ministro dell’Interno dell’attuale Governo, Matteo Salvini. Ovvio l’obiettivo dell’amministrazione di fare ‘politica contro’ al Governo nazionale anche in modo subliminale, per tentare di condizionare l’opinione pubblica strumentalizzando perfino un’immagine di questa manifestazione. Un sindaco, benché di area ostile all’attuale governo, rappresenta pur sempre le istituzioni e dovrebbe comunque impedire che venissero in qualche modo denigrate attraverso strumenti di comunicazione dell’amministrazione. E dire che avrebbero tutti i motivi per essere riconoscenti a un ministro che, comunque la si pensi, iniziative in tema di sicurezza con ricadute positive sui territori le ha fatte o è in procinto di vararle. Ma è ben nota, su questo fronte, la supponenza del Pd: o aderisci al loro pensiero, anche se tutt’altro che positivo, o sei un nemico da abbattere”.
Sulla stessa lunghezza d’onda Bruno Galli, che sottolinea come “gli esponenti del Pd, con Gnassi in prima linea, usino istituzioni e amministrazioni per montare una ‘guerra santa’ contro chi non la pensa come loro”.
Galli mette anche in luce l’altra realtà che emerge dagli articoli di stampa che narrano la manifestazione di ieri. Emerge, infatti, un Pd riminese in cerca di identità che partecipa in prima fila a una carnevalata di cattivo gusto per raccattare due voti. Non sono più le piazze di una volta, quelle che l’ex partitone riempiva con migliaia di lavoratori che oggi guardano ad altre forze politiche. Oggi il Pd si deve accontentare dell’arcobaleno. Ma a tutto c’è un limite e ci sembra che la folta partecipazione di esponenti Pd al corteo con molto di grottesco e di sguaiato e poco di seria rivendicazione sia esemplificativa di una vera e propria deriva di un partito che non si sa dove stia andando e, soprattutto, se sappia dove andare”.
Al Bano e Romina «truffati» a Rimini (e non sono i soli)
Urbanistica, commissione boccia piano via Borghi
(Rimini) La terza commissione consigliare con 11 voti a favore e 7 contrari ha dato parere favorevole alla delibera con la quale si rigetta il piano particolareggiato di iniziativa privata di via Borghi. Il piano particolareggiato presentato infatti, a seguito dell’istruttoria condotta dagli uffici comunali, risulta non essere conforme agli strumenti urbanistici vigenti, con particolare riferimento alla capacità edificatoria massima ammissibile.
Il piano particolareggiato di via Borghi era già stato respinto dal Consiglio Comunale nel marzo del 2013. I privati hanno successivamente fatto ricorso, accolto a fine 2017 dal Tar di Bologna. I soggetti attuatori lo scorso dicembre hanno quindi avanzato richiesta all’Amministrazione di dare esecuzione alla domanda già presentata nel luglio 2007 relativa all’approvazione del piano particolareggiato. L’ufficio Pianificazione Attuativa del Comune ha quindi avviato l’istruttoria dalla quale emerge che il progetto non è conforme alla strumentazione urbanistica oggi vigente, in quanto propone una capacità edificatoria di 10.400 mq di superficie complessiva (equivalenti agli originari 8.000 mq. di superficie utile da PRG) a fronte di una capacità edificatoria massima ammissibile prevista dal Piano strutturale comunale di 5.900 mq.
“La delibera discussa oggi in commissione è il risultato di un percorso preciso – commenta l’assessore all’urbanistica Roberta Frisoni – che ha visto gli uffici attenersi in maniera rigorosa all’istruttoria tecnica, sulla base degli strumenti della pianificazione urbanistica oggi in vigore”.
Voucher, Confcommercio: discriminante limitare uso a strutture ricettive
(Rimini) “Abbiamo appreso con preoccupazione l’intenzione del governo di limitare l’utilizzo dei voucher nel turismo alle sole strutture ricettive e non più alle aziende del settore che applicano il contratto collettivo – dice Gianni Indino, presidente di Confcommercio della provincia di Rimini -. La sua reintroduzione, da noi fortemente auspicata, negherebbe invece alle aziende del settore la possibilità di avere a disposizione uno strumento legale e tracciabile per regolamentare le prestazioni di lavoro occasionali. Prestazioni frequenti nelle aziende a vocazione turistica: non solo alberghi, ma anche ristoranti, discoteche, stabilimenti balneari e tutti i pubblici esercizi che devono rispondere ad una domanda di lavoro caratterizzata da alta flessibilità e stagionalità, come accade sul nostro territorio.
Una miopia di vedute sul settore turistico che il nostro territorio pagherebbe in maniera pesante. Le nostre aziende turistiche, in cui il lavoro è più che altrove legato alla stagionalità e al congressuale, necessitano di maggiore flessibilità. Se ci si aggiunge la tendenza imperante a dare vantaggi al settore agricolo, una parte del mercato turistico rischia una grave e ulteriore penalizzazione. Se tutto ciò fosse confermato e dunque i voucher fossero validi solo in agricoltura e, per il turismo, solo per le strutture ricettive, si creerebbe una situazione paradossale, incomprensibile nella logica e discriminante negli effetti.
Negare la possibilità di accesso a questo strumento di lavoro all’intero settore dei pubblici esercizi per il timore di abusi è ingiusto. Come Confcommercio auspichiamo che l’utilizzo sia garantito a tutti a fronte di controlli puntuali e sanzioni severe”.
Raccolta differenziata, passa in commissione il progetto di via Nataloni
(Rimini) S’arricchisce e si integra la rete dei centri di raccolta dei rifiuti differenziati nel comune di Rimini. La terza commissione consiliare permanente ha infatti licenziato questa mattina con parere favorevole (16 i sì, 5 i no, 2 le astensioni) le conclusioni della conferenza di servizi relativa alla localizzazione e all'approvazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica per l'adeguamento e la messa a norma del centro di raccolta differenziata per rifiuti urbani e assimilati di Via Nataloni. Con la realizzazione di questo progetto, che sarà realizzato con un costo di 275.000 euro ammortizzabili in vent'anni a cura e spese di Hera, i residenti della zona centrale della città potranno contare su un valido centro di raccolta, ben strutturato e organizzato.
"Si riapre un contro di raccolta rifiuti importante per la città – ha detto l'assessore alle Politiche ambientali Anna Montini nella sua illustrazione - che contribuisce a dare maggiori opportunità ai cittadini che vogliono conferire i rifiuti ottenendo una riduzione nella Tari, che seppur di quantità modesta offre lo spunto per percepire i rifiuti non solo come "scarto" e soprattutto con la possibilità di dare una seconda vita a beni ancora in buono stato"
La scelta progettuale prevede un intervento su un'area di 2.515 mq sulla quale saranno realizzate opere e installate attrezzature e tecnologie volte ad ottenere maggiori efficienze gestionali ed economiche, migliorando l'erogazione del servizio anche con la realizzazione dell' area del Riuso.
Oltre all'attività caratteristica del centro di raccolta , nei pressi dell'ingresso, i cittadini potranno infatti contare su una zona separata denominata "Area del Riuso" destinata ai beni e materiali riutilizzabili. Si sviluppa così l'attenzione sia alla riduzione della quantità dei rifiuti generati sia al reimpiego dei beni usati e ancora utilizzabili perseguendo al contempo un obiettivo di responsabilità sociale. Gli oggetti in buono stato e funzionanti potranno essere così conferiti non come rifiuti urbani, ma collocandoli in apposito box prefabbricato; . successivamente il Gestore del centro di raccolta informerà gli operatori del settore, esempio Onlus, per il ritiro e la definitiva collocazione in appositi locali per l'esposizione al pubblico. Rispetto ai tradizionali modelli questa modalità ha il pregio di individuare i beni che hanno una effettiva domanda di mercato nel settore dell'usato, con il risparmio degli spazi necessari per il deposito e la conservazione.
In proseguimento di seduta la terza commissione consiliare ha anche approvato la proposta deliberativa del Piano Particolareggiato di iniziativa privata denominato "Via Borghi" a Santa Giustina.
Hera, ricavi per quasi 3 miliardi approvato bilancio semestrale
(Rimini) Ricavi a 2.996,7 milioni di euro (+7,7%), margine operativo lordo (MOL) a 523,6 milioni (+3,5%), utile netto per gli Azionisti a 158,1 milioni (+12,1%), posizione finanziaria netta a 2.625,0 milioni, solida base clienti nei settori energetici (circa 2,5 milioni), in aumento di 110.000 unità rispetto al primo semestre 2017, raccolta differenziata in crescita al 60% medio su tutto il territorio. Sono questi i dati principali del bilancio semestrale approvato dal consiglio di amministrazione Hera.
“La semestrale -dichiara il presidente esecutivo Tomaso Tommasi di Vignano - conferma l’andamento di crescita ininterrotta del Gruppo Hera negli ultimi 15 anni, in linea con quanto previsto nel Piano industriale, nonostante una spesso difficile congiuntura macroeconomica. Ad oggi, l’incremento del margine operativo lordo ci consentirebbe di tagliare a fine 2018 il traguardo del miliardo di marginalità mentre gli utili maturati nei primi sei mesi, pari a 10,8 centesimi per azione, già coprono integralmente il dividendo per azione di 10 centesimi previsto dal Piano industriale per l’esercizio in corso. Numeri e prospettive che confermano ulteriormente la solidità del nostro modello multi-business e l’attenzione costante per i nostri azionisti”.
I risultati del primo semestre 2018, per l’amministratore delegato Stefano Venier, “premiano ancora una volta la bontà delle scelte e delle azioni messe in campo sul piano operativo, fiscale e finanziario. La crescita interna, determinata anche dalle efficienze conseguite, ha portato il ROE al 10%. Risultati sostenuti anche da tutti gli indicatori quantitativi e di performance che mostrano un andamento positivo, con una base clienti energy in crescita di 110.000 unità in soli 12 mesi che ci porta a un passo dai 2,5 milioni di clienti. Tutti elementi che ci permettono di impegnarci ulteriormente su tutte le dimensioni delineate dal Piano industriale”.
Manghi nuovo sottosegretario regionale
(Rimini) Giammaria Manghi è da oggi il nuovo Sottosegretario alla presidenza della Giunta della Regione Emilia-Romagna. Nominato dal presidente Stefano Bonaccini, assume l’incarico succedendo ad Andrea Rossi, neo parlamentare dimessosi dopo l’elezione alla Camera dei Deputati lo scorso 4 marzo. In particolare, Manghi coadiuverà la Giunta e Bonaccini rispetto alle deleghe che il presidente ha tenuto per sé, a partire da quella allo Sport, con, fra le altre cose, la vasta operazione sull’impiantistica sportiva che vedrà nei prossimi mesi 120 Comuni, da Piacenza a Rimini, ristrutturare o realizzare nuovi campi da gioco, palestre, piscine e strutture per tutte le discipline grazie ai 35 milioni stanziati dalla Regione e al relativo bando di cui è appena uscita la graduatoria. La presidenza lavorerà direttamente su altri due fronti trasversali che Bonaccini ritiene strategici per l'ultima parte della legislatura: quello alle politiche sulla montagna e la sfida sul regionalismo differenziato, che vede la Regione impegnata nell’ottenimento di una maggiore autonomia per l’Emilia-Romagna entro fine anno, sulla base del percorso previsto dall’articolo 116, terzo comma della Costituzione.
“Do il benvenuto a Giammaria Manghi e ringrazio Andrea Rossi per il prezioso lavoro che ha svolto in questi anni- afferma il presidente Bonaccini-. Si tratta di amministratori la cui esperienza e conoscenza del territorio e delle problematiche delle comunità locali rappresentano un valore aggiunto indispensabile. Prima con Rossi e ora con Manghi proseguiremo nell’azione di governo regionale continuando a dare all’Emilia-Romagna strumenti di crescita e attrattività, secondo un modello di sviluppo sostenibile associato a politiche di welfare che aiutino chi ha bisogno e che diano nuove opportunità ai nostri giovani”.
Nato a Parma il 20 aprile 1970 e sposato con Paola, Manghi è laureato in Magistero in Materie letterarie, è titolare di una cattedra di lettera all’istituto BUS Pascal di Reggio Emilia e ha insegnato per 13 anni alla scuola primaria. Presidente della provincia di Reggio Emilia e sindaco di Poviglio dal giugno 2009 - dopo essere stato consigliere comunale dal 1995 al 1999 e successivamente vicesindaco – Manghi è stato anche segretario provinciale della Margherita da marzo a novembre 2007, poi responsabile degli enti locali del Partito democratico reggiano fino al novembre scorso.
Emergenza caldo, potenziati i servizi sanitari
(Rimini) Secondo le previsioni, quella appena iniziata, sarà una delle settimane più calde dell'estate 2018. Proprio in questi giorni è stata intensificata l'attività del Piano per il contrasto delle ondate di calore coordinato da Ausl Romagna insieme agli Enti locali. Si tratta di una serie di attenzioni per prevenire l'isolamento degli anziani e il conseguente disagio che col grande caldo può potenzialmente trasformarsi in criticità più gravi. Un piano attivo su tutto il territorio romagnolo che, ormai da vari anni, viene realizzato a cura dei Distretti dell'Ausl in stretto raccordo con gli Enti locali, i Medici di Medicina Generale, le associazioni di volontariato e le organizzazioni no profit (tra cui la Protezione Civile, la Caritas, e altre presenti nei vari territori), per rendere gli interventi sinergici e quindi più efficaci.
Da maggio al week end appena terminato state effettuate 700 telefonate per l'intero distretto di rimini (comprendente i territori di Rimini, Bellaria, Santarcangelo di Romagna e la Valmarecchia). In dieci anni - ovvero da quando è attivato il protocollo sull'emergenza caldo - sono state in totale circa 25 mila le telefonate effettuate per le emergenze meteoclimatiche. In provincia di Rimini sono oltre 39 mila gli ultra sessantacinquenni. Solo un caso segnalato per cui è stato necessario l'intervento dei servizi sociali del Comune di Rimini. In realtà non si tratta di un problema legato al caldo ma di una fragilità sociale acuita in questo momento particolare dell'anno.
Per ogni territorio sono state costruite mappe dell'emergenza, aggiornate grazie alla collaborazione con le Istituzioni e in particolare coi Medici di Famiglia, degli utenti fragili, in particolare le fasce di persone molto anziane, che vivono sole o con reti parentali e – o di vicinato assenti o molto deboli, e quindi maggiormente a rischio. Qualora gli operatori riscontrino situazioni in cui si renda necessario un intervento di natura sanitaria o sociale, attivano il soggetto titolato a risolvere la criticità (Protezione Civile, Ospedali, Assistenza Domiciliare, Enti Locali, Volontariato...), sempre nell'ottica della collaborazione in rete tra tutti i soggetti che partecipano al piano.