(Rimini) Spari al Ponte di Tiberio, a Rimini, ieri sera verso le 22. La Polizia di Stato ha arrestato una donna di 25 anni residente nella città romagnola. I centralini della Polizia sono stati tempestati di telefonate che segnalavano spari nella zona del Ponte di Tiberio e dell'invaso del Parco Marecchia. Immediato l'intervento degli agenti che hanno trovato la donna con in mano ancora la pistola fumante, arma vera risultata rubata a Modena.
La 25enne arrestata e portata nel carcere di Forlì avrebbe esploso 3 colpi di pistola puntando l'arma verso l'acqua dell'invaso. Scesa sulla banchina che costeggia i lati del canale del Ponte di Tiberio la donna in stato di alterazione ha preso l'arma e sparato. A pochi metri tanta gente che passeggiava. Le indagini si stanno concentrando su come e dove la giovane abbia reperito l'arma e se in quel momento fosse sola. Indagini tradizionali con l'identificazione di testimoni oculari e tecnologiche, con la visione di immagini di sicurezza, sono affidate alla Squadra Mobile (Rimini).

Giovedì, 09 Agosto 2018 09:01

9 agosto

Lite in spiaggia per gli ambulanti | Bloccato lungomare nord | Airiminum batte cassa

(Rimini) “Questa è una rapina”. Non si è davanti al cassiere di una banca. E’ precisamente la sala giunta del comune di Rimini, dove questa mattina il sindaco Andrea Gnassi ha convocato bagnini e imprenditori vari, coinvolti nel progetto di riqualificazione del lungomare Rimini nord, da Torre Pedrera a Viserba. Persone che hanno investito dei soldi, nella certezza che con il bando periferie, e l’atto firmato dal presidente del consiglio e da oltre 90 sindaci sette mesi fa a palazzo Chigi, in qualche modo sarebbero rientrati. E poi in ballo ci sono altri fondi, quelli pubblici, nel senso di tutti, investiti nelle varie fasi di progettazione del nuovo lungomare. “Rapina” è per il sindaco Gnassi il congelamento fino al 2020, nell’ambito del decreto milleproroghe, dei 18 milioni concessi (in qualche caso per cantieri attivi ora). Il milleproroghe è stato approvato ieri in Senato, e lo stesso Senato ha proposto e approvato all’unanimità l’emendamento che congela l’1,6 miliardi del bando periferie. Un emendamento dal titolo ‘Più soldi ai Comuni’ perché dentro si prevede anche lo sblocco di alcuni fondi residui, come fa notare il senatore grillino Marco Croatti, e non solo il blocco di fondi che i comuni, invece, hanno già iniziato a spendere tra la fine del 2017 e l’inizio del 2018.
In ogni caso, il sindaco Gnassi si dice pronto a “sospendere per due anni il trasferimento dell’imu allo Stato. La quota - fa notare - è pari a 24 milioni, sei in più di quelli che ci stanno togliendo”. Gnassi rivela anche di aver pensato, ieri sera alle prime notizie, di “scendere a Roma per ridare indietro la fascia tricolore”. Chissà cosa accadrà. Nel frattempo, il sindaco annuncia anche l’intenzione di intraprendere una battaglia legale, presentando dei ricorsi “al presidente della Repubblica e anche alla Corte dei conti, per verificare il danno economico alle amministrazioni che una tale decisione comporta e anche perché un contratto, come quello stipulato con noi sindaci lo scorso anno, non si può annullare così”.
Gnassi fa infine un appello a tutti i deputati riminesi: “Chi ha amore alla propria città deve avere il coraggio di non votare alla Camera l’emendamento del milleproroghe che congela il bando periferie”, voto in programma l’11 settembre dopo la pausa estiva.
“Diciotto milioni di finanziamento pubblico avrebbe significato circa 150milioni di investimenti da parte dei privati nella riqualificazione di un pezzo di città. Con questo bando avremmo potuto rimettere in moto l’economia”, ipotizza Gnassi che sottolinea (lui) come i progetti previsti, fossero “tutti stati condivisi con i cittadini”.

Mercoledì, 08 Agosto 2018 09:05

8 agosto

Aggrediti dalla baby gang | Riviera e trasporti | Il Cattolica gioca

Martedì, 07 Agosto 2018 17:30

Baby gang aggredisce e rapina coetanei

(Rimini) Dieci ragazzini sono stati aggrediti a sassate da una banda di coetanei, sabato notte all'uscita di un locale di Villa Verucchio (Rimini) a scopo di rapina. Sono stati seguiti, colpiti da pietre, strattonati e presi a calci.
Sono riusciti a scappare e avvisare i genitori che hanno chiamato il 112. I carabinieri di Villa Verucchio sono riusciti ad identificare i componenti della baby-gang formata da quattro ragazzi, tre 15enni in vacanza a Rimini e un 19enne. Sabato notte, appena fuori dal locale, il gruppo dei ragazzini aggrediti inizialmente ha tentato di non rispondere alle provocazione della gang, allontanandosi in fretta. Gli aggressori hanno così iniziato a tirare sassi, riuscendo a fermare qualche giovane, atterrato poi con calci. "Dateci zaini e cellulari", l'ordine della gang. Sentendo poi uno dei ragazzi protestare dicendo che avrebbe chiamato i carabinieri, quello che sembra essere il capo dei 4 della baby gang lo ha minacciato (Ansa).

(Rimini) Due dei dodici ragazzi migranti vittime del terribile incidente di ieri, a Foggia, erano stati ospiti a Rimini (permesso di soggiorno per motivi umanitari rilasciati dalla Questura di Rimini), insieme ad un terzo (asilo politico) ricoverato in gravi condizioni in ospedale. Tra loro c'era il ventiduenne Bafode Camara, nato il primo gennaio 1996 in Guinea. Bafode è stato ospite nel Centro di Assistenza Straordinario (CAS) della Cooperativa Centofiori, di Casa don Gallo e del progetto Sprar (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) Rimini dal maggio 2017 al febbraio 2018, prima di lasciare Rimini alla volta di Foggia il 10 aprile.
“Bafode - ricorda il vice sindaco Gloria Lisi - era conosciuto da tanti, a Rimini, come un ragazzo solare, uno che nonostante le mille difficoltà affrontate era sempre disponibile ad attivarsi per aiutare chi aveva bisogno. Orfano, a Rimini si era trovato molto bene ma, appena possibile, era partito per lavorare come bracciante a Foggia, nonostante in diversi lo avessero sconsigliato, perchè aveva bisogno di lavorare e di procurarsi i soldi con cui sperare di costruirsi un futuro migliore. Quel futuro, e quel presente, negato in patria, dalla quale era scappato come tanti suoi concittadini, in preda ad una disperazione impossibile da capire per chi non incrocia questi occhi ed ascolta queste storie di dolore e coraggio. Come lui tanti, ma come lui nessuno. Lo dico sempre, se ci fermiamo ai numeri non capiremo mai questo dramma, abbiamo il dovere di conoscere le storie, di scrutare gli sguardi , di entrare in relazione e di metterci in discussione. Solo così si può comprendere il grande dramma ma anche la forza nascosta dietro ognuno di quei volti, come in quello ancora da ragazzino di Bafode".
A Rimini “ha intrecciato relazioni, intessuto amicizie, lasciato ricordi profondi e ferite oggi difficile da lenire. Ha animato le strutture in cui è stato ospitato con grande dinamismo e voglia di fare, la stessa che lo ha portato incontro alla morte, ieri, a Foggia. È morto in condizioni disumane in una realtà dove alla vita umana non viene data importanza alcuna. Condizioni di una ingiustizia impossibile da tollerare e che invece, ogni giorno, ci presentano il loro conto di morte e disperazione”.

(Rimini) “I primi dati (provvisori) sull'estate forniti dall'Osservatorio statistico regionale si riferiscono al mese di giugno e mostrano chiaramente come Riccione segni la performance migliore in Provincia (+0,4% arrivi e -0,8% presenze) con +1,3% arrivi e +1,2% presenze. Lo stesso accade se si guardano i primi sei mesi dell'anno dove a fronte di una media provinciale di +2,8% (arrivi) e +2,6% (presenze) registriamo un +5,6% per gli arrivi e un +5,9% per le presenze”, lo rende noto l’assessore al turismo del comune di Riccione, Stefano Caldari.
“Il marchio Riccione è riconoscibile, riconosciuto e saldamente posizionato nel mercato turistico e nell'immaginario grazie a capisaldi che ne definiscono l'identità, su cui abbiamo investito fortemente e rilanciato, poiché imprescindibili. Una programmazione degli eventi fatta di contenuti e di qualità, un palinsesto unico che copre tutto l'anno e abbraccia la cultura, lo sport, la musica, il cinema, le arti dialogando con tipi di pubblico ed esigenze differenti ma precisamente profilate in coerenza con gli obiettivi strategici; un tessuto urbano e di servizi pregiato che va dall'ospitalità eccellente, all'impiantistica sportiva, alle piste ciclabili; una capacità di innovare e rinnovarsi per cui ringraziamo i nostri tanti operatori pronti a raccogliere sfide sempre nuove e una domanda sempre più esigente e mutevole cui occorre rispondere velocemente”, spiega Caldari.
“Abbiamo un buon numero di imprese turistiche eccellenti e altre che indubbiamente vivono qualche difficoltà: è compito dell'amministrazione sostenerle e aiutarle a crescere, per consentirgli di star dentro il "marchio Riccione". E' in questo solco che stiamo lavorando e i risultati cominciano a vedersi: buchi neri che erano vere e proprie ferite della città – sto pensando per esempio all'ex-Bombo, all'ex-McDonald's – troveranno presto nuova vita; stiamo mettendo in campo opportunità e strumenti per le imprese che vanno esattamente nella direzione della riqualificazione del prodotto, sia in termini di sostenibilità ambientale che di servizi in grado di rispondere alle esigenze dei turisti contemporanei”.

Dopo l’estate, “presenteremo alla città i progetti frutto delle manifestazioni di interesse da parte di privati destinati a cambiare volto a Riccione e a riqualificare aree importanti del nostro territorio, insieme alle linee di indirizzo del masterplan e allo studio dell'area del porto e degli assi commerciali. Il nostro portocanale, la nostra marineria, hanno un'importanza fondamentale per l'identità della città ed una valenza strategica dal punto di vista turistico. Come indicato nel programma di governo il porto è al centro degli interventi di ridefinizione del disegno urbano come luogo pregiato che unisce le due passeggiate sul mare e come cuore pulsante della Riccione balneare”.
Accessibilità. “La cronaca recente ha riportato alla ribalta brutalmente e in un periodo di spostamenti per le vacanze come questo il tema sempre attuale e fondamentale dei collegamenti. Su questo, è innegabile, il nostro sistema turistico deve impegnarsi di più. I numeri che han fatto registrare i Frecciarossa - che da quest'anno, grazie al progetto Riccione in treno, fermano qui arricchendo la nostra offerta in termini di qualità e facilitando notevolmente la raggiungibilità da bacini estremamente importanti – sono straordinari. Questo è un progetto strategico, su cui insisteremo, ma non basta. Bene i collegamenti come lo shuttle per il Marconi ma come Destinazione Romagna e come territorio che fa milioni di presenze all'anno non possiamo permetterci di avere un aeroporto a scartamento ridotto e in questo senso ogni mese che passa significa centinaia di migliaia di turisti potenziali persi. Non possiamo investire come destinazione turistica d'area vasta sull'internazionalizzazione presentandoci ai nostri mercati di riferimento e a quelli nuovi che si affacciano se poi non siamo rapidamente e facilmente raggiungibili: la raggiungibilità di una destinazione turistica attraverso un sistema di trasporti economico e affidabile è infatti parte integrante della competitività di quella destinazione. Da troppo tempo questi temi sono sul tavolo e vanno affrontati come sistema”.

 

Martedì, 07 Agosto 2018 16:04

Tari, nuova norma anti furbi a Riccione

(Rimini) Tari, il comune di Riccione ha modificato il regolamento per prevenire le mosse degli elusori, in particolare con riferimento ai pubblici esercizi. La nuova norma si basa sul presupposto che atteggiamenti elusori da parte degli operatori economici non saranno ammessi secondo il principio di equità fiscale.
"Con questa integrazione al regolamento comunale- dichiara l'assessore al bilancio Luigi Santi - diamo ulteriori strumenti di lavoro di recupero dell'evasione fiscale portato avanti con tenacia dall'amministrazione .Se da un lato abbiamo diminuito dell'1%, rispetto al 2017, il tributo di raccolta e smaltimento rifiuti, unico Comune su scala provinciale, e allargato la base dei contribuenti con la lotta all'evasione, dall'altro il puntuale pagamento del tributo è doveroso e necessario per la Comunità riccionese. Per questo motivo alla prima violazione della mancata riscossione dell'imposta potrà essere sospesa la licenza per un tempo stabilito, da 1 a 90 giorni, nei confronti di esercizi pubblici e locali di pubblico spettacolo. A luglio 2018 tra riscossione TARI e recupero TARI degli anni precedenti il Comune ha incassato oltre 5 milioni di euro, pienamente in linea con le previsioni di bilancio. Buoni risultati che tuttavia ci spingono a non rimanere fermi ma a procedere affinchè tutti i contribuenti adempiano agli obblighi tributari, a partire da chi ha in gestisce esercizi pubblici."
Nella integrazione al regolamento comunale si ricorda inoltre "l'accurata pratica della raccolta dei rifiuti secondo il sistema e le prescrizioni stabilite dal Comune e dal gestore del servizio, con particolare riferimento alla raccolta differenziata, al rispetto delle modalità e degli orari di esposizione dei contenitori e di conferimento in apposite aree".
"Il contrasto all'evasione - chiude l'assessore Santi - è un obiettivo importante e ha già prodotto ottimi risultati, penso al recupero Imu nel primi 7 mesi dell'anno pari a 1.100.000 euro. Non abbassiamo tuttavia la guardia nei confronti dei furbetti che non pagano la tassa neanche con ripetuti solleciti".

 

(Rimini) I ritardi nell’inaugurazione facevano iniziare a pansare che qualcosa non andasse per il verso giusto. Sono due settimane che la passerella galleggiante tra una sponda e l’altra dell’invaso del ponte di Tiberio è ancorata lungo la banchina sinistra. La verità si è scoperta con un’interrogazione del consigliere comunale di Fratelli d’Italia Gioenzo Renzi. Mancano i necessari collaudi.
“L’attraversamento galleggiante del Porto Canale - spiega Renzi - costituisce infatti un pericoloso sbarramento al deflusso delle piene del fiume Marecchia che secondo gli studi idraulici registrano i massimi incrementi di livello proprio nel bacino del Ponte di Tiberio dove si è registrato un sovralzo di 2,7 metri sul livello medio mare e perciò obbliga ad una attenta vigilanza e ad una serie di manovre in condizioni meteo avverse”.

Infatti, “per consentire l’apertura del canale in stato di necessità è previsto lo sgancio della passerella galleggiante dal primo palo adiacente alla banchina di destra, la rotazione sul secondo palo della banchina di sinistra e l’ancoraggio ad un terzo palo parallelamente alla banchina di sinistra”. La questione si allunga, quindi, perché “oltre alle verifiche sul regolare funzionamento o spostamento della passerella galleggiante, devono anche essere predisposti e approvati un disciplinare operativo che prevede lo sgancio dell’attraversamento galleggiante con la dichiarazione di criticità di preallarme ( codice arancione) da parte di Arpa Emilia Romagna per evitare l’aggravio del rischio idraulico, oltre che una sezione specifica del Piano di protezione civile del Comune di Rimini che indichi le modalità di attivazione, le misure informative e di sicurezza, i dispositivi di segnalazione, i ruoli e le responsabilità in caso di evento di piena”.
Il precedente. Renzi ricorda “che il problema della sicurezza idraulica, sottolineato dalla prefettura, aveva costretto l’amministrazione comunale a smantellare nel 2009 la preesistente diga mobile dell’architetto Viganò, un’opera fallimentare costata una decina di miliardi di lire, non funzionante , che non aveva superato i collaudi, e che perfino aveva visto la sentenza di condanna della Procura regionale della Corte dei conti”.

 

(Rimini) Il tribunale di Rimini ha concesso l'esercizio provvisorio alla ‘Giovane Cattolica’. Arriva la tanto attesa notizia che teneva col fiato sospeso gli Amministratori cittadini ed i tifosi del Cattolica Calcio. Questa decisione, infatti, consente alla società di poter proseguire l'attività e scongiura la cancellazione del titolo sportivo. Ciò significa che la squadra potrà partecipare al campionato di Eccellenza conquistato sul campo.
Accolta con gioia dal Sindaco Mariano Gennari, il presidente Francesco Visino e la curatela fallimentare questa decisione del Tribunale che ripaga del duro lavoro profuso in questi giorni da tutti per salvaguardare lo sport a Cattolica. Il primo cittadino e Visino continueranno a lavorare a testa basta insieme alla Fgic per l'avvio del campionato che ormai è alle porte.
"Siamo soddisfatti di questo primo risultato raggiunto - ha commentato Gennari - ma proseguireno nel nostro impegno per offrire a tutti gli sportivi la possibilità di godere ancora delle imprese calcistiche della loro squadra del cuore. In questo periodo ho visto tanto entusiamo attorno a questa realtà ed allora non posso che dire: Forza Cattolica!".

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