(Rimini) Ieri visita speciale per il museo Tonini e la domus del chirurgo a Rimini. Alexandre Maral, direttore del museo nazionale di Versailles, accompagnato dalla moglie, “non ha mancato di esprimere il proprio compiacimento”, spiegano dal Comune, di fronte alle bellezze conservate nelle sale del museo, specie per le più celebri come il Bellini o il Giudizio universale, che "finalmente – come ha commentato – ho potuto ammirare di persona".
Guidato dal personale del museo la visita è proseguita nel complesso archeologico di piazza Ferrari dove è rimasto affascinato per la storia singolare e straordinaria che i resti della domus del Chirurgo sanno ancora raccontare. Una visita, prorogata per l'intera giornata, che il conservatore Maral ha voluto dedicare alla città di Rimini, una delle tre tappe con Urbino e Ravenna scelte di un viaggio, voluto e programmato da tempo, “dedicato a tre città d'arte di grande fascino e bellezza”.
Oltre ai capolavori del Museo della Città e della domus, Maral e signora hanno proseguito la loro visita riminese con la conoscenza diretta – "era tanto tempo che desideravamo farlo" hanno detto – del Tempio malatestiano, Sant'Agostino, San Giuliano e delle loro opere.

(Rimini) “L’8 agosto del 2018 è andato in corto circuito l’intero sistema Paese. L’8 agosto è la data che sancisce un colpo mortale per 96 Comuni in cui risiedono ben 25 milioni di italiani. L’8 agosto è la data del ‘blocca cantieri’”. Torna a ribadire a un giorno di distanza il sidnaco di Rimini Andrea Gnassi, nel gruppone dei 96 sidnaci colpiti da un emendamento del decreto milleproroghe votato in Senato che ha bloccato i finanziamenti già stanziati dal bando periferie.
“L’8 agosto, nella storia istituzionale dell’Italia, segna - prosegue Gnassi - ciò che non era mai avvenuto prima: si stracciano convenzioni e contratti tra Stato e Comuni per le periferie. Convenzioni/contratti registrati alla Corte dei Conti e pubblicati alla Gazzetta Ufficiale. Perché? Per anteporre gli interessi e le promesse di partito, per le quali non ci sono i soldi, a scapito degli interessi delle comunità e dei territori.
L’8 agosto è una data sicuramente seria e grave per lo ‘scippo’ delle risorse legate al bando delle periferie. Ma allo stesso tempo tragicomica, per tutta una serie di aspetti che stanno emergendo proprio in queste ore”.
Um esempio. “Ieri, proprio mentre era in corso la conferenza stampa in cui denunciavo pubblicamente la decisione solo politica di privare 96 città capoluogo delle risorse dovute, giungeva negli stessi minuti agli uffici del Comune di Rimini la nota ufficiale, attraverso posta elettronica certificata da parte di Rete Ferroviaria Italiana, che stabilisce ufficialmente un contributo di 5,5 milioni di euro per la realizzazione del grande sottopasso ferroviario previsto nel progetto di Rimini Nord del bando per le periferie. Ripeto, progetto di Rimini Nord di 18 milioni di euro riguardante la riqualificazione urbana e ambientale e per il recupero delle vocazioni identitarie dei luoghi dell’area turistica di Rimini nord: lungomari trasformati, una nuova viabilità, l’esaltazione dei tratti identitari delle località, per rigenerare tutta la fascia da Rivabella a Torre Pedrera”. Per Gnassi “questo esempio testimonia meglio di ogni altra cosa il corto circuito romano dove il Senato vota la ‘grande rapina’ alle città e alle loro periferie, Rimini compresa, che stanno portando avanti in tutta Italia progettualità straordinarie e complesse. Sono progettualità concertate e co-finanziate in molti casi, come nel nostro, con un attento e approfondito lavoro con i cittadini, con lo Stato, i soggetti del calibro delle Ferrovie, o che prevedono, come in altre operazioni, il coinvolgimento ad esempio di Demanio, Cassa Depositi e Prestiti o di soggetti privati interessati dai progetti di riqualificazione. Alla luce di tutto ciò, Rimini, il Comune l’intera comunità, auspica ancora che in Parlamento ci sia una reale comprensione dell’errore fatto al Senato. Diciamo che può capitare ma non è tardi per ripararvi. Se così non fosse rimarrebbe solo la confusionaria arroganza dei nuovi potenti di chi ora a Roma governa”.
Come detto, “Rimini non si fermerà. Diffide, ricorsi, giudici. E, alla luce anche del paradosso avvenuto ieri, abbiamo nuovi efficaci strumenti amministrativi e legali per avere quanto è dovuto alla nostra comunità”.
Grazie alla posta elettronica certificata ufficiale ricevuta ieri da Rfi, “il Comune di Rimini ha immediatamente reinviato al Ministero competente il progetto definitivo e cantierabile, integrato con l’atto formale che certifica le risorse e l’impegno delle ferrovie italiane sulla riqualificazione di Rimini Nord. Progetto con tutti gli allegati, una mole di circa 140 elaborati/schede tecniche, anticipando così la tempistica prevista dalle convenzioni sottoscritte e pubblicate”.

Giovedì, 09 Agosto 2018 13:16

Bando periferie, la verità della Lega

"Sul bando periferie occorre fare chiarezza”, precisano la deputata della Lega Elena Raffaelli e il segretario provinciale della Bruno Galli, i merito all’emendamento al decreto milleproroghe approvato nella notte tra lunedì e martedì scorso dal Senato della Repubblica. “Prima di tutto è bene sapere che il Pd, prima con Renzi e poi con Gentiloni, ha dispensato promesse che non poteva mantenere e garantito soldi che non poteva spendere. Il bando periferie infatti è stato finanziato (dal governo precedente) per metà dell’importo complessivo con le risorse stanziate sulla base di una norma (comma 140 della finanziaria del 2016) sulla quale è intervenuta una pronuncia di illegittimità costituzionale (sentenza n. 74 del 2018 della Corte Costituzionale). Quindi – spiegano i leghisti - i primi 24 progetti che peraltro hanno ricevuto un punteggio superiore a 70/100 ed erano immediatamente esecutivi verranno finanziati regolarmente, mentre quelli rientranti nel secondo blocco su cui ricade un principio di illegittimità in termini di copertura finanziaria sono, al momento, in stand by. Oltretutto – rimarcano la Raffaelli e Galli – gran parte di quest’ultimi progetti non sono esecutivi e difficilmente potrebbero diventarlo vista la palese carenza progettuale. È evidente allora che quella del Pd è stata, perlopiù, un'operazione spot a soli fini elettorali imbastita per soccorrere, guarda caso, anche qualche impopolare amministratore romagnolo”.
“Per rimediare a questa presa in giro e sulla base della sentenza della Corte Costituzionale, con l'emendamento votato all'unanimità dal Senato, abbiamo liberato 2 mld di euro (prima bloccati dal Pd con l'assurda austerity imposta dalla legge di bilancio). Finalmente tornerà ad esserci possibilità di spesa per tutti i Comuni che hanno saputo ben amministrare, non solo per quelli del bando, i quali, comunque, avranno coperture per i primi impegni presi e anche per altre opere. Allo stesso tempo si tiene viva la graduatoria del bando periferie spostandone il finanziamento al 2020, per trovare risorse reali e spendibili e non inesistenti, con cui realizzarlo legalmente. In sintesi, il Pd con le sue polemiche strumentali mente, mentre quello in Parlamento, conoscendo la questione, per salvare la faccia ha votato l'emendamento".
“Con un’operazione di verità ben distante dalle promesse elettorali del Partito Democratico – conclude Raffaelli – abbiamo guardato con attenzione alle risorse disponibili operando sulla base di un duplice criterio: quello della qualità e realizzabilità dei progetti presentati. Si tratta, in buona sostanza, di una nuova modalità di distribuzione delle risorse che non guarda più alle singole periferie ma ad un territorio ben più ampio che, nel nostro caso, si chiama Romagna”.

Giovedì, 09 Agosto 2018 12:56

Bando periferie, la verità dei 5Stelle

(Rimini) “Il sindaco Gnassi invece di fare propaganda dovrebbe interrogarsi sul perché il progetto riminese inserito nel bando governativo per le periferie ha ricevuto una valutazione così bassa, appena 35 su 100, risultando tra gli ultimi dei progetti di tutta l'Emilia-Romagna. Come ha ben spiegato il sottosegretario Castelli siamo intervenuti davanti una pronuncia di illegittimità delle Corte Costituzionale su un caso provocato dai suoi compagni di partito, assicurando comunque il finanziamento dei progetti più virtuosi, ridando centralità alle Regione e sbloccando 1 miliardo di euro per oltre 8000 enti locali". A un giorno di distanza, Raffaella Sensoli, consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, spiega la verità del suo partito in merito al congelamento fino al 2020 di 1,6 miliardi di finanziamenti per il bando definito ‘delle periferie’, nell’ambito del decreto milleproroghe. "L'emendamento approvato adempie ad una sentenza della Corte Costituzionale che aveva rilevato come le scelte precedenti cancellassero il ruolo delle Regioni – spiega Raffaella Sensoli - È chiaro che il Governo Gentiloni ed il PD di Renzi avevano in mente un disegno per cui tutto il potere doveva essere nelle mani del capo seduto a Roma, pronto a dare, anzi a promettere, soldi a chi stava sul territorio: promettere, perché il bando per le periferie era stato finanziato dal precedente Governo per metà dell'importo complessivo. In realtà i progetti virtuosi, cioè quelli con punteggio da 70 in su andranno avanti. Ce ne sono anche nella nostra regione. L'altra parte dei progetti dovranno essere nuovamente verificati. Si tratta di progetti che hanno ricevuto una valutazione più bassa spesso fino alla metà della sufficienza: Rimini per esempio ha ottenuto appena 35 punti su 100. Progetti quindi da verificare, rivalutare e forse rivedere. Come abbiamo sempre detto bisogna guardare le cose nel merito e nel dettaglio. Quindi Gnassi – conclude Raffaella Sensoli - prima di alzare polveroni mediatici riflettesse sulle proprie mancanze, a cominciare alla bontà del progetto presentato, oltre a chiedere spiegazioni anche ai suoi colleghi di partito che hanno votato l'emendamento proprio perché era corretto farlo. Noi non siamo assolutamente contrari alla riqualificazione della città ma deve essere fatta in maniera seria e non con il metodo di questa amministrazione che troppo spesso spaccia per progetti di riqualificazione diapositive con qualche bella immagine".

(Rimini) La Cina è arrivata sulla Riviera di Rimini per iniziare il Lavoro più bello del mondo. Sono due le cittadine cinesi selezionate per diventare “ambassador” del nostro territorio nell’ambito del progetto di promozione turistica “Nightlife Riviera di Romagna” ideato da Silb Rimini con Confcommercio della provincia di Rimini, in collaborazione con Apt e Destinazione Romagna. Racconteranno dal loro punto di vista la vacanza sulla Riviera di Romagna godendo di una settimana “all inclusive” tra locali da ballo, parchi divertimento, spiagge, ristoranti, insieme ad altri tre ragazzi italiani. Amelie Wei e Guo Shuwen, questi i nomi delle ragazze cinesi scelte tra 110mila candidate, racconteranno la Riviera di Romagna sui social e per le cittadine cinesi in particolare su WeChat, grazie all’accordo con il Gruppo Retex, partner di riferimento per l’Europa di WeChat, il sistema di messaggistica scritta e vocale per smartphone più diffuso in Cina, con oltre un miliardo di utenti. Il recruiting ha fatto pervenire circa 110mila curricula e assieme alla promozione dell’offerta di vacanza della Riviera Romagnola (tramite un official account su WeChat indirizzato agli utenti under 35), l’iniziativa ha finora totalizzato circa 5 milioni di visualizzazioni.
L’attività ha visto la pubblicazione su 8 canali editoriali all’interno di WeChat, ponendosi come obiettivi di promuovere l’iniziativa al pubblico cinese, aumentare la “brand reputation” della Romagna verso la popolazione cinese, promuovere il territorio della Riviera di Romagna. L’alto numero di visualizzazioni della campagna ha evidenziato una forte attenzione nei confronti del territorio di Rimini e della Riviera romagnola.

(Rimini) Una madre abusata per ore dal figlio strafatto di crack. E’ “la terribile normalità”, spiegano da San Patrignano, “della droga con cui ci troviamo a fare i conti tutti i giorni. Una normalità che nuoce non solo al tossicodipendente, ma che rovina, se non distrugge come in questo caso, la pace e la serenità di intere famiglie, che purtroppo non hanno strumenti diversi dal rivolgersi alle forze dell’ordine”. La comunità parla di “un’emergenza educativa di cui per fortuna ha preso atto l’attuale governo e il suo ministro Lorenzo Fontana, deciso ad avviare politiche di prevenzione e di sostegno alle famiglie. Siamo ben contenti di saperlo al fianco della nostra e di tante altre comunità che giorno dopo giorno si impegnano per dare una risposta concreta a un problema mai risolto e mai tanto attuale come oggi”.
A SanPa conoscono “bene il dramma tossicodipendenza, che va ben oltre i numeri che ci vedono al terzo posto in Europa per consumo di cannabis e il quarto per cocaina. Le centinaia di telefonate che arrivano quotidianamente al nostro ufficio accoglienza sono cruda realtà, appelli disperati di madri e padri che non sanno come porre freno a figli, legittimati dalla comune accettazione dello sballo: “Lo fanno tutti mamma, perché io non dovrei?”. E’ fondamentale allora per noi affiancare le famiglie nel loro impegno educativo, sostenendole non solo nel momento del recupero, a cui ci dedichiamo con il massimo delle energie da 40 anni, ma avviando una prevenzione quanto più efficace. Come ha sottolineato giustamente oggi Don Chino Pezzoli su Libero, “abbiamo forse smesso di far pensare i nostri ragazzi e giovani sul bene della loro salute, sul senso del vivere?”. Ecco, San Patrignano lo fa da tempo, a sue spese, incontrando ogni anno circa 50mila studenti di tutta Italia portando loro le storie dei nostri ragazzi. Storie in cui gli studenti in parte si possono ritrovare e che li porta a riflettere sul loro stile di vita. Ci auguriamo che con il sostegno del Governo questa attività possa crescere ancor più a sostegno delle famiglie di tutta Italia”.

Giovedì, 09 Agosto 2018 12:44

Riccione paese, partiti i lavori alle scuole

(Rimini) Sono partiti, come da cronoprogramma, i lavori alla scuola elementare Riccione Paese. Dopo il sopralluogo della ditta aggiudicataria effettuato lunedì, è partito il secondo lotto di interventi di riqualificazione sismica ed energetica. Interventi preceduti da lavori di adeguamento alle norme di prevenzione incendi e di abbattimento delle barriere architettoniche con l'installazione di un ascensore e lo spostamento della centralina termica. Il cantiere durante il mese di agosto rimarrà aperto, senza pause, in modo da procedere celermente con i lavori.

(Rimini) Sostanzialmente stabile il numero delle imprese femminili attive (15.163), nel primo semestre 2018, nell'aggregato della Romagna – Forlì-Cesena e Rimini (-0,2% annuo), pari al 21,2% del totale delle imprese. Di queste, il 12,2% sono a conduzione straniera. Crescono le imprese femminili nel settore dell'alloggio e ristorazione, nei servizi alle imprese e alle persone e nel manifatturiero; calano quelle commerciali, agricole e immobiliari. Positivo risulta l'incremento del numero delle società di capitale.

Nel dettaglio, al 30 giugno 2018 nel sistema aggregato Romagna (Forlì-Cesena e Rimini) si contano 15.163 imprese femminili attive, che costituiscono il 21,2% del totale delle imprese attive (21,0% in regione e 22,6% a livello nazionale); nel confronto con il 30 giugno 2017, si riscontra una sostanziale stabilità delle imprese femminili (-0,2%), come in Emilia-Romagna (+0,1%), mentre un lieve incremento caratterizza l'Italia (+0,4%). Questo è quanto emerge dai dati Infocamere-Movimprese, elaborati dall'Ufficio Studi della Camera della Romagna, relativi al sistema imprenditoriale femminile delle province di Forlì-Cesena e Rimini.
Tra i principali settori economici quello del Commercio conta il numero più alto di imprenditrici, con 4.408 imprese (pari al 29,1% del totale delle imprese femminili), anche se registra un calo annuo dell'1,6%; in diminuzione anche le imprese femminili dell'Agricoltura, del 2,2% (1.922 unità, 12,7%), e delle Attività immobiliari, dello 0,6% (1.011 unità, 6,7%). In crescita, invece, le imprese femminili nel settore Noleggio, ag. viaggio e servizi alle imprese, con un +4,2% (526 unità, 3,5% sul totale femminile), nelle Altre attività di servizi (prevalentemente Servizi alle persone), con un +2,0% (1.811, 11,9%), nell'Alloggio e ristorazione, +0,3% (2.279 unità, 15,0%) e nel Manifatturiero, +0,4% (1.107 unità, 7,3%). Le imprese femminili con la maggior incidenza percentuale sul totale delle imprese attive appartengono ai settori Altre attività di servizi (55,1%), Alberghi e ristoranti (30,3%), Noleggio, ag. viaggio e servizi alle imprese (26,1%), Commercio (25,7%) e Agricoltura (21,1%).
Riguardo alla natura giuridica, la maggior parte delle imprese femminili sono imprese individuali (10.105 unità, 66,6% del totale femminile), alle quali seguono le società di persone (2.736 unità, 18,0%) e le società di capitale (2.080 unità, 13,7%); le imprese individuali sono anche quelle con la maggiore incidenza percentuale sul totale delle imprese attive (25,4%). In termini di variazione annua, è da evidenziare la crescita delle società di capitale (+4,5%) a cui si contrappone la diminuzione sia delle imprese individuali (-0,9%) che delle società di persone
(-0,9%).
Il 12,2% delle imprese femminili attive del territorio di riferimento è straniera (vale a dire che la maggioranza delle cariche femminili dell'impresa hanno nazionalità non italiana), valore leggermente inferiore alla media regionale (12,7%) e superiore al dato nazionale (10,7%).

Nella provincia di Rimini, al 30 giugno 2018 si contano 7.518 imprese femminili attive che costituiscono il 21,9% del totale delle imprese attive (21,0% in regione e 22,6% a livello nazionale); nel confronto con il 30 giugno 2017, si riscontra una sostanziale stabilità delle imprese femminili (-0,1%), come in Emilia-Romagna (+0,1%), mentre un lieve incremento caratterizza l'Italia (+0,4%).
I principali settori economici risultano il Commercio (2.420 imprese femminili, 32,2% sul totale delle relative imprese), gli Alberghi e ristoranti (1.378, 18,3%), le Altre attività di servizi (prevalentemente Servizi alle persone) (783, 10,4%), le Attività immobiliari (622, 8,3%), l'Agricoltura (551, 7,3%) e l'Ind. Manifatturiera (433, 5,8%); il settore con la più alta incidenza percentuale delle imprese femminili (sul totale delle imprese attive) è quello relativo alle Altre attività di servizi (53,7%). Rispetto al 30/06/17 calano le imprese femminili attive del Commercio
(-1,0%), del settore Alberghi e ristoranti (-1,3%) e dell'Agricoltura (-3,2%); crescono invece quelle appartenenti alle Altre attività di servizi (+3,0%) e all'Immobiliare (+1,0%). Sostanzialmente stabile il Manifatturiero (-0,2%).
Riguardo alla natura giuridica, prevalgono le imprese individuali (4.878 unità, 64,9% del totale delle imprese femminili), seguite dalle società di persone (1.436 unità, 19,1%) e società di capitale (1.109 unità, 14,8%); le imprese individuali sono anche quelle con la maggiore incidenza percentuale sul totale delle imprese attive (26,6%). In termini di variazione annua, crescono le società di capitale (+3,2%) mentre diminuiscono sia le imprese individuali (-0,6%) sia le società di persone (-0,8%).
Il 14,1% delle imprese femminili attive in provincia di Rimini è straniera (vale a dire che la maggioranza delle cariche femminili dell'impresa hanno nazionalità non italiana), valore superiore alla media regionale (12,7%) e al dato nazionale (10,7%).
In un contesto, poi, di analisi per comuni ed aggregazioni territoriali, si evidenzia come la maggioranza delle imprese femminili provinciali si trova nel comune di Rimini (43,5%), classificato come "Grande centro urbano"; buona anche la presenza nei comuni di Riccione (13,0%), Bellaria (7,2%), Santarcangelo di R. (5,7%) e Coriano (2,3%), ossia nei cosiddetti "Comuni di cintura" (totale 28,2%), e di Cattolica (7,6%), Misano A. (3,9%) e San Giovanni In M. (2,1%) ("area del Basso Conca", totale 13,6%). Ad essi vanno aggiunti i comuni di Morciano (2,2%) (Valconca), Novafeltria (2,1%) e Verucchio (1,9%) (Valmarecchia).

(Rimini) Dopo Airbnb, un’altra piattaforma dell’accoglienza si lega a Rimini per rendere più agevole la riscossione dell’imposta di soggiorno. Il Comune di Rimini ha infatti sottoscritto un accordo con CaseVacanza.it, sito leader in Italia per gli affitti turistici, per rendere automatica la riscossione dell’imposta per i turisti che scelgono di alloggiare a Rimini prenotando attraverso la piattaforma. Un’agevolazione per gli intermediari – che sono stati individuati quali “responsabili d’imposta” dal D.L. 50/2017 – e allo stesso tempo uno strumento per azzerare il rischio dell’evasione dell’imposta. La convenzione prevede che già dal 1 agosto CaseVacanza.it riscuota al momento della prenotazione l’imposta di soggiorno dovuta dai proprietari degli appartamenti in locazione, per versarla direttamente al Comune alle scadenze trimestrali. I prezzi degli alloggi disponibili sulla piattaforma online sono già comprensivi dell’imposta di soggiorno, calcolata al 3% del canone corrisposto (con il limite massimo, previsto per legge, di 5 euro a persona per notte di soggiorno per i primi 7 pernottamenti). CaseVacanza.it fa parte del gruppo Feries s.r.l, il leader italiano della ricettività extra-alberghiera online che gestisce anche Agriturismo.it ed ha oltre 100.000 annunci in Italia e in Europa. Solo a Rimini, la piattaforma conta circa 200 annunci, con moltissime prenotazioni che ogni anno arrivano da turisti italiani e stranieri.

“Rimini è il primo Comune in Italia a firmare un accordo con CaseVacanza.it, nell’ottica del percorso già avviato con Airbnb che ha come obiettivo la semplificazione del pagamento e della riscossione dell’imposta di soggiorno - commenta l’assessore al Bilancio Gian Luca Brasini – I vertici del gruppo hanno mostrato subito un grande spirito di collaborazione e una grande disponibilità, attivandosi per arrivare alla firma della convenzione in tempi brevi. Ciò ci consente di fare un ulteriore salto di qualità nella gestione di un settore, quello delle locazioni delle seconde case, che nel nostro territorio ha un peso specifico importante. Andiamo quindi a definire ancor meglio un quadro di regole omogenee ed eque per i diversi operatori attivi nel settore dell’ospitalità”.
“Siamo particolarmente felici di annunciare la sigla dell’accordo con il Comune di Rimini – ha dichiarato Francesco Lorenzani, Amministratore Delegato di Feries srl, proprietaria di CaseVacanza.it – e di contribuire attivamente ad un processo che renda più snella, chiara ed omogenea la burocrazia relativa agli affitti brevi, sia per i proprietari sia per i turisti”.

(Rimini) 

(Rimini) Quale è il nostro prodotto turistico, come e a chi lo offriamo e, soprattutto, è adeguato alle richieste del mercato? Domande che vanno oltre statistiche di arrivi e presenze. Anche Claudio Tamburini, gestore del Mojito beach al Marano (e candidato alle scorse elezioni amministrative con Patto civico) , entra nel dibattito scatenato dai deludenti dati di giugno. “In tempi non sospetti, maggio 2016, avevo provato a lanciare la questione con il progetto "Marano Lab", presentato a tutti soggetti del settore. Cito quanto dicevamo: "Il mondo del divertimento è cambiato. Si sono modificati comportamenti e stili di vita delle persone. Appaiono nuove esigenze e bisogni. Il mutamento è radicale. Proporsi quale destinazione di flussi nazionali e internazionali, significa comprendere questa realtà e affrontarla". Un invito raccolto da pochi. Vedo le cose da imprenditore, non ho ricette pronte e cucinate, ma qualche osservazione basata su esperienza concreta credo di poterla fare. La mia famiglia gestisce il Bagno 137/ Mojito Beach dal 1946. Da allora il Marano è passato attraverso cambiamenti e crisi: scomparsa dei villeggianti da colonia negli anni '50, il boom del turismo di massa, mucillagine, crisi dei bond argentini e crollo dei turisti dell'Emilia, invenzione della musica in spiaggia. Siamo sempre usciti dalla difficoltà cambiando e offrendo un prodotto appetibile e a passo coi tempi. La considero la vera forza di Riccione, della Riviera e della nostra imprenditoria. Spesso, invece, si risponde solo aggrappandosi a sconti, offerte, si risparmia all'osso e alla fine si scade sempre più di qualità. Risultato: il pubblico ci sceglie sempre meno. Eppure cambiare è possibile. Non si tratta di "inventare" o "scoprire" nuove tendenze ma di costruire un modello di intrattenimento adeguato alle nuove richieste. Significa mettere in rete e in collaborazione tutti gli attori della filiera dell'ospitalità e del divertimento del Marano e di questo territorio. Coltivare il proprio orticello, risicare qualche 0,5 in più non ci porta da nessuna parte. Nel mio piccolo la faccio da tre anni. Nel mio bagno collaboro con marchi internazionali e piccole realtà locali, presento libri, faccio cinema, offro una tavola di qualità dalla colazione fino alle cene in riva al mare. Ho cambiato immagine, loghi, arredi e utilizzo il moltiplicatore dei social, non per offerte last minute, ma per essere riconosciuto e riconoscibile da parte di persone che altrimenti non raggiungerei mai. In questo modo, chi viene in vacanza qui da 50 anni trova sempre nuovi motivi per tornare e quest'estate tanti ci hanno scoperto per la prima volta il Mojito Beach. La spiaggia è un contenitore h 24, deve ospitare una pluralità di prodotti diversi. Oggi il turista e in ogni fascia d'età, è un camaleonte. Durante un soggiorno o la stessa giornata vogliono vivere esperienze e emozioni diverse. Bisogna inventare un nuovo rapporto giorno/notte. Non c'è contraddizione o antagonismo tra uno e l'altra. Innovare non significa non suonare o non ballare. Solo, è arrivato il tempo di farlo in modo diverso dal passato. Per esempio, da noi abbiamo una serata di live music rock e pop. E a sentire le band del nostro territorio ci è venuto pure Edoardo Bennato. Mentre, ieri sera, la cena in riva al mare è stata scelta da Omar per chiedere la mano della sua compagna, Laura. Per loro il mare di Riccione, la spiaggia del Marano sono diventati luogo di una grandissima emozione. Ci torneranno ogni anno. Rock e una proposta di matrimonio due cose diverse, accadute entrambe di notte".

 

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