Bando periferie, contesta anche la Regione. Corsini risponde a Sensoli e Raffaelli
(Rimini) “I contributi del bando Periferie negati a Rimini? Un vero e proprio scippo, una sottrazione di risorse a progetti già ammessi ufficialmente al finanziamento che colpirà duramente non solo i cittadini, ma anche il decisivo processo di rigenerazione urbana del lungomare di Rimini, quindi i tanti imprenditori turistici che stanno scommettendo con il Comune sul progetto del Parco del Mare, per proseguire sulla strada dell'innovazione e della competitività”. E’ netta la presa di posizione dell’assessore regionale al Turismo Andrea Corsini, rispetto alla scelta del Governo di tagliare i fondi per i progetti di molte città capoluogo anche in Emilia-Romagna.
“Chi abbia senso delle istituzioni e a cuore la crescita e lo sviluppo del proprio territorio, fa delle scelte che devono andare al di là degli schieramenti politici”, aggiunge Corsini riferendosi ad alcune dichiarazioni della parlamentare della Lega e assessore a Riccione, Elena Raffaelli, che aveva definito quelle del precedente Governo "promesse che non poteva mantenere", e alle critiche al progetto riminese avanzate dalla consigliera regionale del M5S, Raffaella Sensoli.
“Evidentemente l'onorevole Raffaelli - dice Corsini- è più interessata a colpire chi non appartiene al suo schieramento, piuttosto che sostenere progetti la cui realizzazione porterebbe a una riqualificazione strategica del prodotto turistico e dell'attrattività internazionale della Riviera. Vorrei fosse chiaro che parliamo di progetti, come quello di Rimini, già pubblicati in Gazzetta Ufficiale, quindi ammessi a finanziamento”.
“Da parte nostra- conclude Corsini- come Regione continueremo valutare progetti e assegnare risorse per il bene delle comunità che amministriamo, senza nessun tipo di valutazione sull'orientamento politico di chi fa le proposte. Perchè, a differenza di altri, abbiamo la consapevolezza di essere Istituzione, non parte politica”.
Russa ubriaca tampona auto ferma al semaforo rosso e aggredisce stradale
(Rimini) Ieri verso le 19,15 circa un’agente della polizia stradale di Rimini, appena terminato il turno di lavoro, si è imbattuto in un tamponamento al chilometro 204 della Ss 16. Una chevrolet Matiz era andata a finire su una Fiat 500x ferma al semaforo rosso. Dopo aver verificato l’assenza di feriti e messo in sicurezza i veicoli, l’agente ha chiesto l’intervento dei propri colleghi perché la donna alla guida della Matiz gli è sembrata evidentemente ubriaca. Dal test dell’etilometro è risultato che la cittadina russa classe 78 residente a rimini, nonostante la presenza a bordo della figlioletta di soli tre anni, si era messa alla guida con un tasso alcolico pari a 2,50 grammi per litro, ben cinque volte superiore al limite di 0,50 consentito. Fortunatamente la bambina non ha riportato lesioni, ma quando la madre si è accorta che gli operatori stavano contattando il marito, nonché padre della bambina per l’affidamento, si è scagliata sugli agenti con minacce e insulti. E’ stata quindi denunciata in stato di libertà per guida in stato di ebbrezza alcolica, le è stata immediatamente ritirata la patente di guida e le è stata sequestrata ai fini della confisca la Matiz.
Adriagas installa 175mila contatori intelligenti
(Rimini) Innovazione, efficienza energetica, uso consapevole delle risorse. Tutto dentro allo ‘Smart Meter’, che Adrigas (la società di gestione delle reti gas di Gruppo SGR) sta installando grazie agli addetti di Intervento Pronto presso i suoi 175.000 clienti. Si tratta di contatori intelligenti multiservizio di gas, che permettono la telelettura e la telegestione dei consumi a distanza. Il servizio è completamente gratuito. La procedura di sostituzione dei contatori è semplice e verificabile: l’intervento viene comunicato per lettera circa un mese prima; poi nella settimana precedente viene appeso un avviso con l’appuntamento preciso. È possibile verificare tempi e modalità chiamando il servizio telefonico di Intervento Pronto.
Sono già 9.445 i contatori ‘smart meter’ installati, di questi 4.783 con tecnologia di comunicazione GPRS e 4.662 con tecnologia radio. Saliranno a circa 35.000 entro l’anno. Rimini sta facendo da apripista, a seguire le operazioni di sostituzione riguarderanno gli altri territori serviti dal Gruppo SGR. L’attività di ammodernamento proseguirà anche durante l’estate, sia perché è possibile una maggiore disponibilità e sia per andare incontro a chi al momento si trova nella ‘seconda casa’.
Gli addetti di Intervento Pronto sono riconoscibili mediante cartellino identificativo, non viene chiesta alcuna somma di denaro, né l’esibizione di alcuna bolletta, né proposto alcun contratto o modifica di contratto.
Grazie agli ‘Smart Meter’ è possibile ridurre i costi per le letture e per le operazioni di gestione del contratto, (cambio fornitore o disattivazione), eseguibili in modo automatico a distanza.
Anche la maggiore frequenza di lettura del contatore è da segnalare tra i plus: un cliente gas domestico standard da circa 700 mc anno ad oggi ha 2 letture anno, mentre con lo smart meter la lettura sarà mensile, senza necessità di letturisti sul posto o di autoletture.
La lettura sistematica e più ravvicinata, grazie alla immediatezza e facilità del sistema, aiuta ad adottare un atteggiamento più virtuoso e sensibile all’efficientamento energetico e al conseguente risparmio.
Rami pericolosi lungo i binari, comune ordina potatura
(Rimini) Raccogliendo l'ingiunzione di Rete Ferroviaria Italiana, che segnalava la presenza di alberi ad alto fusto e arbusti a ridosso della linea ferroviaria, il Comune di Rimini ha provveduto ad emettere un'ordinanza sindacale contingibile ed urgente nei confronti di tutti i proprietari di terreni a confine con le linee ferroviarie affinché provvedano al taglio di rami ed alberi che possono interferire con l'esercizio ferroviario. L'ordinanza dispone quindi che tutti i proprietari di terreni confinanti con la sede ferroviaria, entro 30 giorni dalla data di pubblicazione, verifichino e provvedano al taglio di rami ed alberi che possono in caso di caduta interferire con l'esercizio ferroviario o creare pericolo di incendio, causando interruzione di pubblico servizio e creando pericoli per la pubblica incolumità.
Ai fini della prevenzione incendi, l'ordinanza ha rinnovato anche il divieto di dare fuoco alle sterpaglie o accendere fuochi in vicinanza della linea ferroviaria, senza l'adozione di tutte le cautele necessarie a difesa della sede ferroviaria. Il mancato rispetto del provvedimento comporterà la comunicazione all'autorità giudiziaria per i reati accertati.
Il Pagadebit di San Clemente tra i ‘Vini buoni d’Italia’
(Rimini) L’autoctono romagnolo per eccellenza, il Pagadebit della Cantina Enio Ottaviani di San Clemente ha conquistato la Corona d'oro, il premio top della guida "Vini buoni d'Italia" del Touring Club. Un riconoscimento di prestigio da una pubblicazione che rappresenta un unicum nel panorama nazionale, riservata ai soli vitigni autoctoni, dall'Altoadige alla Sicilia. Quei vini i cui grappoli fanno parte della storia e della cultura della terra in cui hanno origine. Come nel caso del Pagadebit ‘Strati’, nell'oasi del Conca, un piede in vigna e l'altro proteso verso l'Adriatico, coltivato in un vigneto tra i più antichi della Romagna le cui origini risalgono al 1982.
“Impensabile - spiegano dall’azienda - sino a qualche decennio fa in Romagna un premio di questa portata per un vitigno come il Pagadebit. È la sua storia a dirlo. Per caratteristiche naturali, particolarmente resistente alle avversità climatiche, il Pagadebit entra nella tradizione contadina romagnola come vino 'salva stagione'. Un vino magari di non grande profilo ma che anche nelle annate peggiori, produceva comunque un prodotto utilizzabile e vendibile, e serviva quindi a pagare i debiti contratti nell'annata precedente. Ben altra cosa è il Pagadebit di oggi che si rivela particolarmente vocato per caratteristiche e piacevolezza proprio nel Riminese, per quella esposizione alle brezze marine che gli regalano una mineralità e una sapidità spiccata, timbro riconoscibile e unico di un territorio. Tanto di ricevere un riconoscimento di portata nazionale da una guida che valorizza i vitigni autoctoni di tutta la Penisola”.
Rinforzi estivi, il Sap contro “statistiche buoniste”
(Rimini) Nei giorni scorsi sono state diffuse da aprte degli organi competenti, Questura e Arma, alcuni dati relativi sia al calo dei reati, del 14%, sia dei rinforzi arrivati in riviera per garantire la sicurezza a turisti e residenti. Statistiche che, spiegano dal sindacato, “descrivono solo in parte la realtà e anche dalla sola lettura si comprende che i dati forniti sono incompleti, ma certificano l’incredibile mole di lavoro cui è stata chiamata tutta la polizia riminese. I risultati sono certamente positivi e come abbiamo detto in passato tutte le donne e gli uomini in divisa di questa provincia hanno autorevolmente gestito il nuovo modo di concepire l'ordine pubblico nelle grandi manifestazioni, il controllo del territorio, la gestione delle indagini, dell'attività amministrativa nonché la difficilissima collaborazione tra i vari enti chiamati a interfacciarsi per la sicurezza di Rimini e provincia. In qualità di primo sindacato di polizia della provincia non possiamo però non sottolineare evidenziare e rimarcare l'immenso e straordinario lavoro a cui le donne e gli uomini e della Polizia di Stato e degli altri enti sono sottoposti. In tantissimi casi la volontà e il profondo senso del dovere ha hanno fatto sì che l'impegno e la dedizione andassero oltre a quanto previsto dai dettami del contratto di lavoro. Ancora oggi infatti molti dei parametri fissati per la Questura di Rimini ed il suo personale sono stati abbondantemente oltrepassati, questo non vuole essere un modo per limitare l'impegno dei colleghi ma per risolvere una questione ben più grave e certamente di maggiore interesse quale il riconoscimento delle peculiarità del nostro territorio e il conseguente invio di mezzi uomini e risorse”.
Dal Sap segnalano che “questa estate non sono stati inviati aggregati per le specialità. La Polfer sta provvedendo al controllo anche della stazione di Riccione con il medesimo personale con il quale a fatica controlla la stazione di Rimini ed è chiamata, in occasione di eventi fieristici, al controllo anche della Stazione ivi posta, senza dimenticare i recenti fatti di cronaca apparsi pochi giorni fa sui media nazionali, che hanno visto protagonista la nostra riviera per l’assurda moda dei selfie sui binari all’arrivo dei treni, che ha coinvolto 4 giovani a Misano Adriatico”.
La polizia stradale “utilizzando personale burocratico e con un magrissimo piano ferie sopperisce alla cronica mancanza di personale fornendo così il giusto numero di pattuglie. I colleghi dell'Aeroporto si adoperano in orari di lavoro non previsti e prolungandosi oltre gli stessi al fine di consentire la giusta gestione degli utenti in partenza e in arrivo dalla aereo stazione”.
La Polizia Postale che si occupa dei reati sul web, “messa ai margini con lo spettro della chiusura e con un organico spolpato, con soli 5 operatori gestisce le pratiche relative a tutta la provincia, un reparto che sicuramente dovrebbe rimanere al passo con le sempre nuove tecnologie al fine di scovare chi perpetra reati sul web che ad oggi risultano essere una buona parte di quelli denunciati sul nostro territorio. Per quanto tempo potranno essere tenuti questi ritmi? Per quanto tempo gli operatori della sicurezza dovranno lavorare in continua emergenza?”.
I recentissimi fatti di cronaca, “come quello occorso la scorsa notte nell’invaso del ponte di Tiberio, dove una donna ha esploso colpi di arma da fuoco mentre il centro storico era gremito di persone, dimostrano ancora di più, ma non crediamo ce ne sia la necessità, che non bisogna sottovalutare la peculiarità del territorio in cui viviamo. Le risposte non possono che arrivare dal dipartimento. Ci avviciniamo al periodo più "caldo" dell'estate ed alcuni uffici sono in affanno, e qualche “uomo” in più prima dell'autunno, distribuiti su tutti gli uffici, sarebbero una manna dal cielo per quei colleghi che da 20 anni aspettano l'avverarsi di mille promesse ed oggi più che 50enni continuano con la stessa tenacia a portare sicurezza al territorio”.
10 agosto
Spari al ponte di Tiberio | Gaiofana e l’eroina | Psicosi social
Motogp a Misano fino al 2021
(Rimini) Il tavolo dei promotori istituzionali del Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini di MotoGP, rappresentato dai Sindaci e dagli esponenti dei Comuni della Riviera di Rimini (Bellaria-Igea Marina, Cattolica, Misano Adriatico, Riccione, Rimini), della Provincia di Rimini e della Regione Emilia-Romagna nella persona dell'Assessore Andrea Corsini, ha concordato, congiuntamente al Misano World Circuit e alla Repubblica di San Marino, la volontà a confermare per i prossimi tre anni dal 2019 al 2021, con possibilità di rinnovo per altri due anni (2022 e 2023), l'accordo contrattuale con Dorna Sports SL relativo all’organizzazione di una prova del Campionato del Mondo MotoGP al Misano World Circuit “Marco Simoncelli”.
Tale volontà conferma questo evento strategico non solo per la riviera ma anche per l’economia turistica e commerciale di tanti paesi che, come dimostrano le notizie pubblicate in questi giorni sui media internazionali, stanno cercando di ottenere dalla stessa Dorna Sports SL, la possibilità di essere inseriti nel calendario delle gare dei prossimi anni. Da un’indagine di Trademark Italia si evince che le spese dirette generate dal Gran Premio sul nostro territorio equivalgono a 62.683.000 di Euro dove a fronte di 1 euro investito per l’organizzazione dell’evento ne ritornano 7 in termini di consumi.
D’altronde i numeri legati al Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini sono altamente virtuosi. Nel 2017 sono stati oltre 158.000 gli spettatori che hanno affollato in tre giorni le tribune e i prati del Misano World Circuit (98.000 solo la domenica). Una crescita importante nel tempo, tenendo conto che nel 2007, anno che ha segnato la prima edizione dell’evento, in tre giorni si toccarono 80.000 spettatori. Inutile sottolineare l’impatto mediatico dell’evento che può contare su oltre 400 giornalisti provenienti da tutto il mondo accreditati in sala stampa che raggiungono quasi 1 miliardo di telespettatori collegati, via etere e non solo, per mezzo dei broadcaster che trasmettono in esclusiva la MotoGP (in Italia è Sky Sport) e che il secondo weekend di settembre seguono il GP a Misano da tutto il mondo.
“Con questo rinnovo triennale - sottolinea il presidente della provincia Andrea Gnassi - si apre una nuova stagione per questo evento e per tutto il territorio, coordinato sotto il marchio The Riders land, che avrà l'opportunità di sviluppare strategie di comunicazione e di promo-commercializzazione di medio lungo periodo, affermandosi tra le Destinazioni principali della Motor Valley dell'Emilia Romagna. Siamo chiamati nei prossimi tre anni, facendo perno su questo evento di valore ed eco internazionali, al definitivo salto di qualità sul versante dell’integrazione tra eventi e territori vocati dalla comune passione dei motori. Una passione che deve diventare sistematico prodotto turistico internazionale con l’impegno e il contributo di tutti, dalla Regione ai Comuni, alla Repubblica di San Marino ai privati. Con il rinnovo del Moto GP poniamo la pietra angolare per completare un’opera che ha già cominciato a tradursi in effetti positivi in termini di arrivi, presenze e fatturati turistici per uno dei tre territori in Italia a più alto tasso di ospitalità.”
Fa eco l'assessore regionale Andrea Corsini. “La promozione turistica internazionale si gioca sempre di più sul campo dei grandi eventi sportivi di richiamo mondiale, di cui il Gran Premio di San Marino e Riviera di Rimini di MotoGP è l’emblema, come grande occasione di visibilità per la Riviera, potente volano economico per il sistema ricettivo e l’indotto e palcoscenico per quella passione motoristica che in Emilia Romagna affonda le sue radici. In tal senso il rinnovo triennale è una scelta quanto mai opportuna”.
Airiminum: pronti a conquistare i turisti, servono investimenti pubblici
(Rimini) Il dibattito suscitato da varie parti attorno alla crisi del turismo ha un “preciso punto” in comune, sottolinea Airiminum, la società di gestione dell’aeroporto di Rimini, e cioè “la centralità dell’aeroporto Fellini per incrementare l’appeal internazionale della costa e la necessità imprescindibile di un suo rafforzamento per raggiungere obiettivi ambiziosi”. Dalla società non vogliono “entrare nel merito di aspetti che non competono ad Airiminum”, ma “è evidente che il tempo speso per raggiungere una destinazione turistica è diventato un fattore cruciale, soprattutto con vacanze sempre più brevi. E’ importante in primo luogo soffermarsi su un aspetto che non può essere trascurato quando si procede a un’analisi sulla realtà turistica emiliano-romagnola e sui suoi aeroporti: l’aeroporto di Rimini, oggi, rappresenta un unicum nel panorama aeroportuale italiano”.
Nel 2017, i 41 aeroporti italiani attivi hanno registrato circa 175 milioni di passeggeri: “i primi 20 hanno coperto circa il 96% del traffico totale e i restanti 21 solo il 4%. Bologna a maggioranza pubblica fa parte del primo gruppo e Rimini del secondo: è chiaro come i due aeroporti dispongano di risorse e strumenti diversi e debbano rispondere a modelli gestionali differenziati. Dei 21 aeroporti della seconda fascia, inoltre, Rimini è l’unico che ha una proprietà totalmente privata che si sostiene esclusivamente tramite risorse generate dalla gestione o apportate dai soci pur chiudendo stabilmente in utile e con debiti pari a zero. Gli altri sono di proprietà pubblica e – pur presentando nella maggioranza dei casi situazioni patrimoniali, economiche e finanziarie problematiche – beneficiano di importanti risorse pubbliche sia per la gestione che per lo sviluppo dei voli”.
Ad oggi, “il Fellini è ora pronto ad assumere il ruolo di “strumento” volto a migliorare il livello di accessibilità alla Romagna. Pronto a mettere a disposizione del territorio, degli enti locali dedicati al turismo e dei vari operatori privati uno strumento efficiente e snello, che in questo breve lasso di tempo ha saputo anche conquistarsi una certa credibilità nel settore aeroportuale attirando compagnie europee leader e altre sono pronte ad arrivare già dal 2019. Per adempiere pienamente al ruolo di strumento principe per l’internazionalizzazione e diventare l’aeroporto della Costa Romagnola esprimendo appieno le sue potenzialità, come auspicato dall’Assessore al Turismo Regionale Andrea Corsini, vanno ancora compiuti una serie di passi: il Fellini va valorizzato a livello strategico attraverso un coinvolgimento diretto e stabile nei vari organismi regionali e dei vari enti locali dedicati al turismo. Si è iniziato a cooperare con l’Assessore Regionale al Turismo Andrea Corsini come pure con il Presidente di Destinazione Romagna e Sindaco di Rimini Andrea Gnassi attraverso una serie di azioni volte a concentrare i reciproci sforzi su alcuni mercati strategici, in particolare la Germania. E’ auspicabile che si possa arrivare a un meccanismo più sistematico che rafforzerebbe le sinergie e i risultati perseguibili. Vanno dedicati importanti budget per l’acquisto della commodity “turista” a favore di compagnie aeree e tour operator (provider) come avviene in altre destinazioni leader a livello internazionale, che investono milioni di euro nell’acquisto di voli. Questo è un compito del territorio (pubblico e privato) e non dello strumento”.
Con l’operazione Ryanair “è stato dato un forte segnale in questa direzione, ma rimarrà tale senza un concreto supporto delle altre energie del territorio. Il Fellini va migliorato e adeguato con investimenti infrastrutturali (area volo, terminal e macchinari) per supportare la crescita dei volumi e lo standard dei servizi erogati. Dopo il decreto interministeriale ottenuto quest’anno e dopo un’approfondita istruttoria da parte degli organi competenti, si è aperta la fase di approvazione del Master Plan redatto insieme a Fraport che descrive il piano di crescita e i relativi investimenti già individuati per i prossimi 30 anni. Questo è il documento su cui si basa l’accordo di programma tra Enac e il gestore per il periodo 2020-2023. Su questo tema, lo scorso maggio si è fatta in Regione, con Enac, una prima riunione. Va riconosciuto che l’assessore regionale ai trasporti Raffaele Donini si è più volte dichiarato, anche pubblicamente, pronto a sostenere il progetto di Rimini, come già avvenuto per l’aeroporto di Parma”.
Airiminum “è consapevole di dover fare la sua parte insieme agli altri attori del territorio (governo locale e operatori economici), ed è pronta a farlo, per migliorare il livello di mobilità e accessibilità della Romagna, che è il vero problema su cui si deve agire per incrementare lo sviluppo e offrire ai residenti lo stesso diritto di mobilità garantito a quelli di altre aree sviluppate. Quello che deve motivare tutti, è che il successo di tale sforzo congiunto, incrementerà la competitività economica non solo del turismo (in entrata e in uscita) ma in generale di tutte le attività produttive, generando quindi nuovo valore e posti di lavoro per i giovani di questo territorio”.
Slot machine, vittime in crescita: il comune corre ai ripari
(Rimini) I numeri delle persone colpite da ludopatie, anche a Rimini, parlano chiaro, denotando il progressivo aumento delle persone prese in carico dalla Asl, o che comunque si sono rivolte occasionalmente alla struttura delle dipendenze patologiche di Rimini per dipendenze legate espressivamente al gioco d'azzardo. Erano 12 nel 2004, negli ultimi anni sono già arrivate a sfiorare quota 90. Si tratta, nell'81% dei casi, di maschi, perlopiù nella fascia 30/49 anni. I più a rischio sono persone con bassa scolarizzazione e a basso reddito. Circa il 51% infatti è disoccupato, pensionato o lavoratore occasionale. Tra i giochi quello più utilizzato è la video lottery (63%) che ha un alto potenziale distrattivo e distorcente dato dal forte impatto emotivo dato dalla concomitanza dell'aspetto video, musicale e sensoriale.
“Spegnere gli apparecchi nelle fasce orarie più a rischio per i giovani, favorendo inoltre il controllo da parte delle forze dell'ordine". E' questa l'idea di lavoro che il vicesindaco Gloria Lisi ha affidato agli ufific comunali, per arrivare ad avere una strategia da sottoporre alla giunta, ovvero “per arrivare ad un provvedimento in grado di ridurre sul territorio comunale di Rimini, in modo permanente, gli orari di funzionamento degli apparecchi da gioco con vincita in denaro. Si tratta di una proposta che incide su due aspetti importanti della psicologia del giocatore, l'aumento dell'offerta di giochi di azzardo e la facile accessibilità ai vari tipi di gioco, sia a livello spaziale (la loro diffusione geografica), sia a livello orario. Provvedimenti già al vaglio in altri comuni se non, come a Bologna, già trasformati in ordinanza. L'idea è quella di imporre lo spegnimento delle macchinette con vincite in denaro (fisicamente, togliendo l'alimentazione elettrica) in determinate fasce orarie da rendere note con cartelli appesi nelle attività stessa, a fianco delle indicazioni dei rischi di alcuni comportamenti legati al gioco e potenzialmente patologici. Oltre all'indubbio vantaggio di ridurre, negli orari più sensibili, l'accessibilità al gioco, si favorirebbero anche i controlli da parte delle forze dell'ordine, con un relativo quadro sanzionatorio per chi non rispettasse le eventuali nuove disposizioni. È questo infatti lo scenario in cui si sviluppano le vulnerabilità di personalità che, in assenza di un controllo sociale, trovano libero sfogo in una attività che può sfociare in breve tempo da passatempo a vera e propria patologia. Si tratterebbe di strumenti in grado di aumentare l'incisività delle azioni a contrasto delle ludopatie che andrebbero ad affiancare le altre già approvate, come la mappa che allontana le sale da gioco dai luoghi sensibili della città - come scuole o palestre -, o il marchio "slot free" che identifica quegli esercizi commerciali che scelgono di non dotarsi di apparecchi per il gioco d'azzardo, quali slot, videolottery. Un fenomeno sul quale si rende sempre più necessario l'ampliamento delle possibilità di intervento, non solo a livello di pubblica sicurezza, ma anche in quelli di controllo sociale e comunitario, agendo insieme a livello repressivo ed educativo”.