Galli ricostruito, Fillea applaude gli operai
(Rimini) Se il 28 ottobre con la Sagra musicale malatestiana si potrà tagliare il nastro al nuovo teatro Galli, dopo 75 anni di quasi abbandono, sarà grazie “a tutti i lavoratori edili che vi hanno lavorato in questi quattro anni di durata del cantiere e purtroppo dimenticati da tutti ma non da noi”, non hanno dubbi dal sindacato Fillea di Rimini. “Un cantiere - spiegano - che ha visto impegnati nel suo complesso, a più riprese, oltre 200 lavoratori edili, con punte di compresenza contemporanea di oltre 100 lavoratori alle dipendenze di più di 5 imprese edili coinvolte. Lavoratori che con competenza, professionalità, spirito di abnegazione hanno contribuito in modo encomiabile a restituire, alla nostra Città, questo gioiello di aggregazione culturale. Lavoratori per oltre il 40% migranti, di diversa provenienza, cultura, religione e che avevano, come sempre succede in edilizia, capaci di ridare alla nostra comunità quanto di più caro aveva nel ricordo del tempo passato”.
Si tratta, fanno notare dal sindacato, “nel giro di poco tempo, del secondo lavoro di ricostruzione/ristrutturazione che i lavoratori edili restituiscono alla Città (l’altro è stato il Cinema Fulgor, tanto caro al nostro amato e compianto Maestro Federico Fellini)”. Si tratta anche di “un cantiere che non ha mai avuto problemi, né dal punto di vista della sicurezza, né dal punto di vista del rispetto delle normative contrattuali, segno di grande rispetto nei confronti dei lavoratori e della nostra Città. Ma soprattutto segno, in un periodo così socialmente travagliato, che gli edili, nel rispetto delle loro singole tradizioni, sociali, culturali e religiose, sono in grado di costruire, non solo fisicamente ponti e di abbattere muri, ma anche, metaforicamente, sono in grado di costruire punti di congiunzione fra le diverse sensibilità e di abbattere i muri del razzismo e dell’indifferenza”.
Economia, cresce l’agricoltura bio
(Rimini) Nel 2017 i Romagna sono cresciute le aziende e le superfici dedicate all’agricoltura biologica. Il settore genera il 2,1% del valore aggiunto totale (dato 2016, Emilia-Romagna: 2,5%, Italia: 2,1%), si compone di circa 9.200 imprese attive (il 12,9% del totale) e impiega 17mila addetti (dato Istat); nonostante le difficoltà “strutturali e congiunturali riscontrate, tra le specializzazioni produttive trasversali al settore merita particolare attenzione quella delle produzioni biologiche sia per la rilevanza sia per i risultati”, spiegano dalla Camera di commercio di Rimini.
Al 31 dicembre 2017 nel territorio Romagna sono presenti 875 aziende agricole biologiche, considerando i Produttori agricoli, sia di produzione vegetale che zootecnico, pari al 19,7% del totale regionale e al 9,5% del totale delle imprese agricole attive, dato quest'ultimo superiore all'incidenza media regionale pari al 7,7%; tra i Produttori sopra menzionati si contano 3 acquacoltori e 296 allevatori (di cui 19 apicoltori). Rispetto al 2016 le aziende agricole biologiche del territorio Romagna sono aumentate del 5,2% (Emilia-Romagna: +11,4%) mentre la superficie agricola utilizzata dedicata alle produzioni biologiche (23.991 ettari nel 2017, il 18,0% di quella regionale) è incrementata del 9,7% (in regione: +13,5%). Ottimi i risultati nel medio periodo: +25,9% per ciò che riguarda le aziende agricole biologiche (rispetto al 2012) e +21,2% per ciò che concerne la relativa SAU (qui il confronto è col 2013), con l'incidenza delle aziende biologiche, sul totale delle imprese agricole, che cresce di ben 3 punti percentuale (dal 6,5% del 2012 al 9,5% del 2017).
I dati relativi all'agricoltura biologica, resi disponibili dal Servizio Agricoltura sostenibile della Regione Emilia-Romagna, registrano risultati positivi anche per la provincia di Rimini. Al 31 dicembre 2017 sono presenti 221 aziende agricole biologiche, considerando i Produttori agricoli, sia di produzione vegetale che zootecnico, pari al 5,0% del totale regionale (ultima posizione) e all'8,8% del totale delle imprese agricole attive (dato quest'ultimo superiore all'incidenza media regionale pari al 7,7%). Rispetto al 2016 le aziende agricole biologiche provinciali sono aumentate del 6,8% (Emilia-Romagna: +11,4%) mentre la superficie agricola utilizzata dedicata alle produzioni biologiche (6.611 ettari nel 2017, il 5,0% di quella regionale) è incrementata del 17,9% (in regione: +13,5%). Ottimi i risultati nel medio periodo: +49,3% per ciò che riguarda le aziende agricole biologiche (rispetto al 2012) e +14,7% per ciò che concerne la relativa SAU (qui il confronto è col 2013 e "sconta" un calo nel 2016), con l'incidenza delle aziende biologiche, sul totale delle imprese agricole, che cresce di quasi 4 punti percentuale (dal 5,1% del 2012 all'8,8% del 2017).
Emergenza abitativa, 21,8 milioni per l’edilizia popolare
(Rimini) Sono 21,8 i milioni di euro a disposizione della Regione Emilia-Romagna per il finanziamento dei programmi di recupero e ristrutturazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica presentati dai comuni. Il via libera è arrivato dalla Conferenza Stato-Regioni, che ha approvato lo schema di decreto del ministero dei Trasporti per la ripartizione del fondo nazionale di 321 milioni di euro che dovrà finanziare gli interventi.
“Siamo soddisfatti di essere riusciti finalmente a chiudere questa partita- ha l’assessore regionale al Welfare e alle Politiche abitative, Elisabetta Gualmini- riuscendo a portare a casa una mole significativa di risorse che ci consentirà di esaurire quasi completamente le graduatorie del piano casa regionale. In particolare, con questi fondi riusciremo a finanziare interventi di ristrutturazione e miglioramento degli immobili destinati all’edilizia popolare per un totale di oltre 1.500 alloggi in tutta l’Emilia-Romagna”.
I fondi in arrivo da Roma consentiranno di proseguire nella realizzazione degli interventi del Piano regionale casa, grazie al quale la Regione ha concesso ai Comuni oltre 27 milioni di euro destinati al recupero di alloggi di edilizia residenziale pubblica, attraverso interventi di manutenzione e ristrutturazione, fino ad un massimo di 50mila euro per alloggio (Linea B). Con queste risorse si stanno finanziando interventi su oltre 2.600 alloggi in tutta l’Emilia-Romagna, di cui quasi un migliaio avviati e circa 300 già conclusi.
Con la nuova tranche di risorse si potranno finanziare ulteriori interventi in lista di attesa nella graduatoria di riserva e inizialmente non coperti dai fondi disponibili. Il programma regionale prevedeva anche uno specifico finanziamento per ristrutturazioni più leggere (cosiddetta “Linea A”, fino a 15.000 euro per alloggio), con la quali sono già stati recuperati in tutta l’Emilia-Romagna 715 alloggi, impiegando tutte le risorse a disposizione.
Strade colabrodo, Zoccarato interroga su Sant’Aquilina
(Rimini) È via Sant’Aquilina, la strada parallela alla Consolare di San Marino, l’oggetto dell’interrogazione del consigliere della Lega di Rimini, Matteo Zoccarato, che ieri in aula ha descritto “lo stato di incuria e la pericolosità di alcuni tratti. Nonostante la sua collocazione rurale, via Sant’Aquilina è senza dubbio un’arteria strategica e trafficata che in molti utilizzano come alternativa alla Consolare, o per raggiungere le Valli del Rubicone e del Marecchia. Alla pericolosità dell’itinerario, dovuta a una serie di curve e incroci, si aggiungono le buche, le crepe e l’asfalto dissestato che mettono a rischio l’incolumità di ciclisti e automobilisti. Come se non bastasse – aggiunge Zoccarato – il lampione adiacente al dosso artificiale nei pressi dell’incrocio con la SP49 non funziona da quest’estate e in alcuni tratti si notano chiaramente i continui e persistenti sversamenti di liquami, causati dalla non curanza degli automezzi diretti al Biodigestore di Ca’ Baldacci.” A fronte di questa grave situazione, la Giunta Gnassi, interpellata “sull’urgenza di intervenire per garantire la sicurezza di Via Sant’Aquilina” ha risposto “prendendo atto dell’emergenza e impegnandosi a ad individuare, nel più breve tempo possibile, interventi risolutivi per garantire l’incolumità dei nostri cittadini”.
Bilancio, comune approva linee guida per i prossimi tre anni
(Rimini) Con 16 voti favorevoli, 9 contrari e 1 astenuto, il consiglio comunale ha approvato ieri sera il documento unico di programmazione 2019-2021, l’atto che raccoglie gli indirizzi e gli obiettivi che dovranno guidare la predisposizione del bilancio, del piano economico di gestione e la loro successiva gestione e che individua le linee strategiche per il triennio e le modalità operative con cui realizzarle. Approvata con 22 voti a favore e 6 astenuti anche la delibera per la “costituzione di servitù d’uso permanente onerosa su piccola porzione di area di proprietà comunale ubicata in strada di fondovalle Rimini – Rsm a favore ditta Sebron s.p.a.” e la nomina collegio dei revisori per il triennio 2018/2021 (25 voti favorevoli e 1 astenuto).
Pensano di sparare ai lupi, mirano a cc
(Rimini) I carabinieri di Rimini hanno denunciato due fratelli, residenti nella provincia di Pesaro-Urbino che nella notte del 18 agosto avevano sparato, in località Serra di Valpiano di Pennabilli (Rimini) mirando verso una pattuglia di carabinieri Forestali e Guardie venatorie, impegnati nell'attività di monitoraggio del lupo con la tecnica del 'wolf bowling'.
La tecnica consiste nell'emissione di ululati pre-registrati a cui rispondono i lupi presenti in zona. I due denunciati pensavano quindi di stare sparando a dei lupi. L'attività di indagine ha permesso di identificare i due uomini. Nella perquisizione domiciliare sono stati sequestrati due revolver ad uso sportivo illecitamente detenuti e sono stati anche individuati abusi edilizi (Ansa).
Via Mercurio, appartamento a fuoco
(Rimini) E’ scoppiato nel pomeriggio in zona palacongressi un incendio al piano superiore di una palazzina. Precisamente in via Mercurio, dalle finestre è uscita prima un’intensa nube di fumo nero, poi si sono viste le fiamme. Verso le 15 sul posto sono arrivati i vigili del fuoco. Le fiamme hanno causato pesanti danni all’appartamento, ma non ci sono stati feriti.
Provincia, elezioni per presidente e consiglio il 31 ottobre
(Rimini) L’attuale presidente della provincia di Rimini, Andrea Gnassi, ha convocato i comizi elettorali per l'elezione del suo successore per i prossimi quattro anni. Le elezioni si svolgeranno il 31 ottobre prossimo, e serviranno anche epr scegliere i dodici componenti del consiglio provinciale. Dopo la riforma istituzionale, il presidente della Provincia è eletto dai sindaci e dai consiglieri dei 25 comuni della provincia. Sono eleggibili i sindaci il cui mandato scada non prima di diciotto mesi dalla data di svolgimento delle elezioni. Il consiglio è composto anche da da dodici componenti ed è eletto dai sindaci e dai consiglieri comunali dei comuni della provincia. Sono eleggibili i sindaci e i consiglieri comunali in carica. Anche il consiglio provinciale dura in carica due anni.
Dalla Provincia ricordano che l'elezione del presidente avviene sulla base di presentazione di candidature, sottoscritte da almeno il 15% degli aventi diritto al voto, mentre l'elezione del consiglio avviene sulla base di liste concorrenti composte da un numero di candidati non inferiori a sei e non superiore a dodici, e sottoscritte da almeno il 5% degli aventi diritto al voto. Le candidature e le liste dovranno essere presentate all'Ufficio elettorale provinciale dalle 8 alle 20 di mercoledì 10 ottobre 2018, oppure dalle 8 alle 12 di giovedì 11 ottobre 2018. Le operazioni di voto si svolgeranno nel seggio costituito presso la sede della Provincia di Rimini in via Campana, il 31 ottobre dalle 8 alle 20.
Lunedì si torna a scuola, Morolli: Approccio deciso sui vaccini, ma non chiameremo i carabinieri
(Rimini) “Io i carabinieri fuori dalle scuole non li metto, preferiamo un approccio nel segno del confronto con queste famiglie. Soprattutto, faremo di tutto per evitare traumi ai bambini”, così l’assessore ai servizi educativi del comune di Rimini, Mattia Morolli, in ogni caso “fermo” e “deciso” nel voler fare rispettare l’unica legge in vigore in fatto di vaccini, la Lorenzin del 2016. Sono 41 i bimbi di asili ed elementari comunali di Rimini che ad oggi risultano non ancora in regola con le vaccinazioni e che lunedì potranno entrare in classe solo o con la certificazione dell’avvenuta vaccinazione (nel frattempo) o con la prenotazione, timbrata e firmata dalla Asl, della vaccinazione mancante. Altrimenti dovranno rimanere a casa, fino a quando non saranno in regola, per mantenre il posto a scuola, i genitori dovranno comunque versare le rette. Tutto questo è scritto nella lettera che le famiglie hanno già inviato alle famiglia, contenente il diniego all’accesso. “Violarlo comporta reato”, sottolinea il dirigente Massimo Stefanini.
“I numeri che ci arrivano dalla Asl sono incoraggianti e lunedì i casi da controllare saranno sicuramente meno di 41. Siamo risaliti nonostante a Rimini il dibattito sia stato maggiormente sensibile che altrove”, rassicura l’assessore. “C’è una maggioranza silenziosa di genitori pro vaccini che ci ha dato lo stimolo per andare avanti nel nostro percorso”.
Nei confronti delle famiglie non in regola, “useremo - spiega Stefanini- strumenti progressivi: il primo giorno non ci saranno carabinieri col mitra all’ingresso delle scuole. I genitori saranno nuovamente avvisati, con fermezza, e proseguiremo nel monitoraggio dei casi da sistemare. Abbiamo a che fare con dei minori”, ripete Stefanini lasciando intendere che a Rimini non si vedranno scene eclatanti come sta avvenendo in altre città italiane, dove si è già tornati tra i banchi, o si sta tornando in questi giorni. “Non dobbiamo dimenticare che la scula è comunità ed educa alla comunità”, sottlinea Morolli. Resta solo da vedere cosa accadrà nei fatti lunedì.
La tartaruga Federica ritrova il mare a Cattolica
(Rimini) Emozionante appuntamento stamani ai Bagni 33 di Cattolica dove si è svolto il rilascio della tartaruga “Federica”. L’esemplare di caretta caretta ha ricevuto per circa un anno le cure della Fondazione Cetacea di Riccione. Le sue pinne anteriori, infatti, avevano subito profonde lacerazioni causate dalle reti in cui erano rimaste impigliate. Attorno a Federica tanti curiosi e bambini che hanno assistito meravigliati all’evento ed hanno ascoltato le parole del Presidente della Fondazione Sauro Pari.
La tartaruga di circa sei anni ha ritrovato il mare dopo essere stata portata a bordo di una pilotina della Guardia Costiera. L’evento è stato occasione per parlare delle condizioni del Mare Adriatico e del tema sempre più sentito e pressante dell’inquinamento da microplastiche. Tra gli altri, hanno preso parte all’appuntamento il Comandante della Guardia Costiera, Vincenzo Morreale, e l’Assessore all’Urbanistica, Fausto Battistel. Soddisfatto della partecipazione all'evento anche il gestore Bagni, Cesarino Romani.
Fondazione Cetacea Onlus è un’associazione senza scopo di lucro che si occupa della conservazione delle specie marine protette in Emilia Romagna e Marche. Dal 2008 il Centro di Recupero Cura e Riabilitazione delle Tartarughe Marine, avvalendosi del prezioso contributo di biologi, veterinari, naturalisti e volontari, ha recuperato curato e rimesso in libertà più di 500 tartarughe marine.