Fiere, Cagnoni: noi capaci, gli altri?
(Rimini) Accelerare la crescita di una "società già naturale elemento aggregante". Garantire maggiore "visibilità e riconoscibilità" al gruppo, con "benefici anche alla corporate image". Diventare "ancora più attrattivi nei confronti dei talenti e delle persone chiave, elementi essenziali dello sviluppo". In una intervista all'agenzia di stampa Dire, il presidente Lorenzo Cagnoni e l'amministratore delegato Ugo Ravanelli di Italian exhibition group, fanno il punto sul processo di quotazione in Borsa, partendo dai "razionali" che hanno dato il là alla decisione. Replicando poi indirettamente alle prese di posizione di Bologna, che pare riavvicinarsi a Milano, dopo la frenata dei giorni scorsi: "È singolare- chiosa Cagnoni- che altri parlino di noi quando noi non lo facciamo". Mentre sul fronte della holding regionale e della nuova proposta di una newco degli eventi più redditizi, rimarca Ravanelli che il primo progetto "è da tempo in itinere, ora noi siamo su altri tavoli. La nostra priorità è chiudere il progetto di quotazione". Stesso discorso per la newco. E se qualcuno vuol far passare Ieg per una realtà minore, da Rimini rispondono con "capacità, competenze e numeri". Nel 2017 il gruppo registra ricavi totali consolidati per 130,7 milioni di euro, un Ebitda di 23,2 e un utile netto consolidato di 9,2. Nel complesso ha totalizzato 50 manifestazioni e 206 congressi. Di certo, sottolinea Ravanelli, "litigare non ci interessa, vogliamo raccontare al mercato che abbiamo le idee chiare". Anche perché l'operazione, precisa, "offre agli attuali azionisti la possibilità di iniziare un percorso di monetizzazione del proprio investimento e la conseguente riduzione della propria partecipazione nella società che, peraltro, è già oggi gestita in modo manageriale e con le tipiche modalità delle società a capitale privato”.
Dunque, gli fa eco Cagnoni, "i principali obiettivi" della quotazione sono: da un lato "il consolidamento della propria leadership nel mercato fieristico italiano". Ieg è già leader nazionale per numero di eventi organizzati di proprietà. Dall'altro, l'ulteriore sviluppo della presenza internazionale, con il gruppo già presente a New York, Las Vegas, Dubai, San Paolo, Mumbai, Hong Kong e Shanghai. Per quanto riguarda i tempi, precisa Ravanelli, il percorso "prosegue con uno stretto contratto con Borsa e Consob". L'auspicio è che arrivino a breve le autorizzazioni per entrare sul mercato, in modo da sfruttare la finestra della prima metà di novembre di quest'anno. La quotazione, prosegue, garantirà anche maggiore visibilità internazionale e capacità di attrarre risorse di qualità. E ne guadagnerà pure la gestione finanziaria con un "incremento del livello di trasparenza" e quindi di "visibilità" da parte di investitori e sistema bancario, "anche grazie alla presenza, nella compagine azionaria, di investitori professionali ed istituzionali". La convinzione del management è infatti che la crescita della società passi in particolare dal "supporto di nuovi progetti di business", dall'"espansione sia domestica che internazionale con possibili operazioni di acquisizione e dall'"ulteriore ampliamento delle infrastrutture". Una chiara risposta insomma, rimarca Cagnoni, a quanti vedono nella quotazione il solo strumento per la raccolta di nuovi capitali con lo scopo di ridurre i debiti: "Dimostrano profonda ignoranza delle dinamiche gestionali e degli obiettivi di efficientamento della finanza d’impresa”.
Ieg si collocherà sul segmento "di eccellenza" del Mercato telematico azionario gestito da Borsa italiana, Star, che richiede, spiega il presidente Cagnoni, "specifiche caratteristiche e capacità gestionali oltre a elevati livelli di liquidità, trasparenza e tempestività nelle comunicazioni al mercato, rigida governance". Sono necessari per avere successo "non solo dati storici ineccepibili e definiti secondo gli standard internazionali, peraltro non così diffusi nell'ambito del mondo fieristico italiano, ma anche piani di sviluppo credibili e sostenibili". E da questo punto di vista, gli fa eco il ceo Ravanelli, Ieg ha "progetti di sviluppo ambiziosi, ma certamente alla portata". Non solo. "In un mercato fieristico molto frazionato e con livelli di redditività caratteristici e ricorrenti non sempre positivi, Ieg si posiziona come concreto aggregatore non in via teorica, ma forte di una esperienza di successo", con l'integrazione tra Rimini e Vicenza che registra al momento "ottimi rapporti". La manifestazione Vicenza Oro ha numeri da record e c'è anche un "avvicinamento inedito con la città", con la collaborazione con l'amministrazione comunale che ha ideato il fuori salone "Vioff". "Lavoriamo insieme a politica e categorie economiche e anche il centro congressi sta prendendo grande slancio". Insomma, tirano le somme Cagnoni e Ravanelli, "le opportunità che offre la quotazione sono enormi, ma molti sono anche i vincoli gestionali richiesti dal mercato", ecco perché è "facile incontrare commenti negativi verso questo importante processo di sviluppo dell'impresa che, abitualmente, provengono da chi vorrebbe compiere questo importante passo, ma non dispone delle competenze e delle capacità o risultati per poterlo fare” (Dire).
Periferie, Croatti: Pd ha perso occasione
(Rimini) In aula a Roma i parmanetari stanno votando il mille proroghe e a “fronte della raccomandazione presentata da Francesco Silvestri Movimento 5 Stelle di richiamare il governo ad impegnarsi con la legge di bilancio a dare seguito a quanto concordato con Anci, i parlamentari del partito democratico fanno ostruzionismo e votano incredibilmente contro”. Lo racconta il senatore del movimento 5Stelle Marco Croatti, secondo il quale “si tratta di un atteggiamento che mostra le vere intenzioni di un partito che ha perso la bussola ed ha l’unico scopo di contestare, andando anche contro l’interesse di quei cittadini che in buona fede si aspettavano fondi per la riqualificazione delle periferie. Proprio in nome di quei cittadini, fino a ieri, i sindaci PD rivendicavano responsabilità da parte del Governo e dei parlamentari di maggioranza. Ebbene la responsabilità e la collaborazione da parte del Governo e dei parlamentari 5S-Lega c’è stata. Non si capisce perché ora il partito democratico non voglia essere coerente ed appoggiare una raccomandazione che vuole dare forza e forma all’accordo tra governo ed Anci e quindi andare incontro alle legittime aspettative di tanti comuni”. Per Croatti quindi ora “è lecito ora aspettarsi da parte del sindaco di Rimini il dovuto rimprovero di piazza contro i suoi parlamentari con la stessa severità che ha riservato al governo ed alla maggioranza in parlamento”.
Rimini nord e fiera,Gnassi chiede aiuto a sindacati e categorie
(Rimini) Incontro ieri pomeriggio, presso il municipio di Rimini, tra rappresentanti delle organizzazioni sindacali e delle categorie economiche riminesi e il sindaco Andrea Gnassi, il quale ha illustrato lo stato dell'arte in ordine al progetto Rimini Nord che ha ottenuto 18 milioni di euro di finanziamento sul bando periferie e al dibattito sull'ipotesi di sistema fieristico regionale.
Il sindaco ha consegnato ad ognuno dei presenti la documentazione Anci e copia del progetto esecutivo e cantierabile relativo alla riqualificazione dell'area tra Rivabella e Torre Pedrera, compresi i 140 allegati tecnici. "Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, davanti a noi sindaci e alle fasce tricolori in rappresentanza di 20 milioni di cittadini italiani interessati ai progetti del bando periferie, si è impegnato - ha spiegato Gnassi- l'altro giorno a recuperare a stretto giro di posta i finanziamenti sospesi dal Milleproroghe nel primo decreto. Non sono né fiducioso né pessimista: aspetto che la parola di un uomo delle istituzioni presa davanti ad altre istituzioni diventi fatto concreto. Il progetto di Rimini Nord, così come gli altri 95 che hanno ottenuto fondi vidimati dalla Corte dei Conti e pubblicati in Gazzetta Ufficiale, non è mio o di un partito. Ma appartiene alla comunità riminese tutta, alle imprese, agli operatori che grazie a quegli interventi di parte pubblica avevano già programmato la riqualificazione e l'ammodernamento delle loro aziende, specie quelle turistiche. La richiesta che viene da Rimini è quella che lo Stato mantenga gli impegni sottoscritti con una convenzione e dunque un regolare contratto. E' chiaro che se entro pochi giorni le parole del Premier Conte rimanessero lettera morta faremo immediatamente ricorso agli organi competenti per ottenere quello che ci spetta e nel contempo animeremo una protesta istituzionale adeguata da parte dei Comuni, venendo meno il rapporto fiduciario tra istituzioni dello Stato italiano. Io aspetto i fatti, chiedo anche a voi una mano per far sentire la voce di Rimini e voglio ancora far finta che certe prese di posizione, certi giochetti dialettici, certi 'stop & go', certe vere e proprie bugie non siano propedeutici alla coltellata nella schiena verso Rimini Nord, Rimini, i riminesi. Mi riferisco anche alla sortita di queste ore del Ministro Salvini che, in barba all'impegno preso dal proprio Presidente del Consiglio, ha definito i progetti dei Comuni italiani 'disegnini su fogli di carta fatti per gli amici degli amici'. Il Presidente Conte ha l'occasione non solo di mantenere un impegno solenne ma anche di mandare un messaggio sul senso dell'istituzione che prevale su quello strumentale e parziale del partito. Ripeto, ancora ho un certo margine di tolleranza per le parole spese spesso a vanvera in questi giorni- anche ieri in commissione regionale- da esponenti della maggioranza di Governo perché voglio giudicare i fatti. Poi dirò chi ha fatto o non ha fatto, chi ha avuto o non ha avuto Rimini nel cuore e al primo posto delle sue priorità. Bisogna attendere ancora poco".
Il sindaco Andrea Gnassi ha poi informato sindacati e categorie sulla discussione in ordine al sistema fieristico regionale, alla vigilia della decisione di IEG di sbarcare in Borsa. "Non è un tema ideologico, ma industriale. In Emilia Romagna abbiamo la possibilità, attraverso sinergie e collaborazione, di essere il primo polo fieristico italiano e tra i primi d'Europa ma dobbiamo percorrere questa strada sulla base di valutazioni industriali. Noi vogliamo essere responsabili, disponibili e non ci interessano tanto le fughe in avanti di qualche player. Ci interessa la sostanza di progetti industriali".
Galli ricostruito, Fillea applaude gli operai
(Rimini) Se il 28 ottobre con la Sagra musicale malatestiana si potrà tagliare il nastro al nuovo teatro Galli, dopo 75 anni di quasi abbandono, sarà grazie “a tutti i lavoratori edili che vi hanno lavorato in questi quattro anni di durata del cantiere e purtroppo dimenticati da tutti ma non da noi”, non hanno dubbi dal sindacato Fillea di Rimini. “Un cantiere - spiegano - che ha visto impegnati nel suo complesso, a più riprese, oltre 200 lavoratori edili, con punte di compresenza contemporanea di oltre 100 lavoratori alle dipendenze di più di 5 imprese edili coinvolte. Lavoratori che con competenza, professionalità, spirito di abnegazione hanno contribuito in modo encomiabile a restituire, alla nostra Città, questo gioiello di aggregazione culturale. Lavoratori per oltre il 40% migranti, di diversa provenienza, cultura, religione e che avevano, come sempre succede in edilizia, capaci di ridare alla nostra comunità quanto di più caro aveva nel ricordo del tempo passato”.
Si tratta, fanno notare dal sindacato, “nel giro di poco tempo, del secondo lavoro di ricostruzione/ristrutturazione che i lavoratori edili restituiscono alla Città (l’altro è stato il Cinema Fulgor, tanto caro al nostro amato e compianto Maestro Federico Fellini)”. Si tratta anche di “un cantiere che non ha mai avuto problemi, né dal punto di vista della sicurezza, né dal punto di vista del rispetto delle normative contrattuali, segno di grande rispetto nei confronti dei lavoratori e della nostra Città. Ma soprattutto segno, in un periodo così socialmente travagliato, che gli edili, nel rispetto delle loro singole tradizioni, sociali, culturali e religiose, sono in grado di costruire, non solo fisicamente ponti e di abbattere muri, ma anche, metaforicamente, sono in grado di costruire punti di congiunzione fra le diverse sensibilità e di abbattere i muri del razzismo e dell’indifferenza”.
Economia, cresce l’agricoltura bio
(Rimini) Nel 2017 i Romagna sono cresciute le aziende e le superfici dedicate all’agricoltura biologica. Il settore genera il 2,1% del valore aggiunto totale (dato 2016, Emilia-Romagna: 2,5%, Italia: 2,1%), si compone di circa 9.200 imprese attive (il 12,9% del totale) e impiega 17mila addetti (dato Istat); nonostante le difficoltà “strutturali e congiunturali riscontrate, tra le specializzazioni produttive trasversali al settore merita particolare attenzione quella delle produzioni biologiche sia per la rilevanza sia per i risultati”, spiegano dalla Camera di commercio di Rimini.
Al 31 dicembre 2017 nel territorio Romagna sono presenti 875 aziende agricole biologiche, considerando i Produttori agricoli, sia di produzione vegetale che zootecnico, pari al 19,7% del totale regionale e al 9,5% del totale delle imprese agricole attive, dato quest'ultimo superiore all'incidenza media regionale pari al 7,7%; tra i Produttori sopra menzionati si contano 3 acquacoltori e 296 allevatori (di cui 19 apicoltori). Rispetto al 2016 le aziende agricole biologiche del territorio Romagna sono aumentate del 5,2% (Emilia-Romagna: +11,4%) mentre la superficie agricola utilizzata dedicata alle produzioni biologiche (23.991 ettari nel 2017, il 18,0% di quella regionale) è incrementata del 9,7% (in regione: +13,5%). Ottimi i risultati nel medio periodo: +25,9% per ciò che riguarda le aziende agricole biologiche (rispetto al 2012) e +21,2% per ciò che concerne la relativa SAU (qui il confronto è col 2013), con l'incidenza delle aziende biologiche, sul totale delle imprese agricole, che cresce di ben 3 punti percentuale (dal 6,5% del 2012 al 9,5% del 2017).
I dati relativi all'agricoltura biologica, resi disponibili dal Servizio Agricoltura sostenibile della Regione Emilia-Romagna, registrano risultati positivi anche per la provincia di Rimini. Al 31 dicembre 2017 sono presenti 221 aziende agricole biologiche, considerando i Produttori agricoli, sia di produzione vegetale che zootecnico, pari al 5,0% del totale regionale (ultima posizione) e all'8,8% del totale delle imprese agricole attive (dato quest'ultimo superiore all'incidenza media regionale pari al 7,7%). Rispetto al 2016 le aziende agricole biologiche provinciali sono aumentate del 6,8% (Emilia-Romagna: +11,4%) mentre la superficie agricola utilizzata dedicata alle produzioni biologiche (6.611 ettari nel 2017, il 5,0% di quella regionale) è incrementata del 17,9% (in regione: +13,5%). Ottimi i risultati nel medio periodo: +49,3% per ciò che riguarda le aziende agricole biologiche (rispetto al 2012) e +14,7% per ciò che concerne la relativa SAU (qui il confronto è col 2013 e "sconta" un calo nel 2016), con l'incidenza delle aziende biologiche, sul totale delle imprese agricole, che cresce di quasi 4 punti percentuale (dal 5,1% del 2012 all'8,8% del 2017).
Emergenza abitativa, 21,8 milioni per l’edilizia popolare
(Rimini) Sono 21,8 i milioni di euro a disposizione della Regione Emilia-Romagna per il finanziamento dei programmi di recupero e ristrutturazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica presentati dai comuni. Il via libera è arrivato dalla Conferenza Stato-Regioni, che ha approvato lo schema di decreto del ministero dei Trasporti per la ripartizione del fondo nazionale di 321 milioni di euro che dovrà finanziare gli interventi.
“Siamo soddisfatti di essere riusciti finalmente a chiudere questa partita- ha l’assessore regionale al Welfare e alle Politiche abitative, Elisabetta Gualmini- riuscendo a portare a casa una mole significativa di risorse che ci consentirà di esaurire quasi completamente le graduatorie del piano casa regionale. In particolare, con questi fondi riusciremo a finanziare interventi di ristrutturazione e miglioramento degli immobili destinati all’edilizia popolare per un totale di oltre 1.500 alloggi in tutta l’Emilia-Romagna”.
I fondi in arrivo da Roma consentiranno di proseguire nella realizzazione degli interventi del Piano regionale casa, grazie al quale la Regione ha concesso ai Comuni oltre 27 milioni di euro destinati al recupero di alloggi di edilizia residenziale pubblica, attraverso interventi di manutenzione e ristrutturazione, fino ad un massimo di 50mila euro per alloggio (Linea B). Con queste risorse si stanno finanziando interventi su oltre 2.600 alloggi in tutta l’Emilia-Romagna, di cui quasi un migliaio avviati e circa 300 già conclusi.
Con la nuova tranche di risorse si potranno finanziare ulteriori interventi in lista di attesa nella graduatoria di riserva e inizialmente non coperti dai fondi disponibili. Il programma regionale prevedeva anche uno specifico finanziamento per ristrutturazioni più leggere (cosiddetta “Linea A”, fino a 15.000 euro per alloggio), con la quali sono già stati recuperati in tutta l’Emilia-Romagna 715 alloggi, impiegando tutte le risorse a disposizione.
Strade colabrodo, Zoccarato interroga su Sant’Aquilina
(Rimini) È via Sant’Aquilina, la strada parallela alla Consolare di San Marino, l’oggetto dell’interrogazione del consigliere della Lega di Rimini, Matteo Zoccarato, che ieri in aula ha descritto “lo stato di incuria e la pericolosità di alcuni tratti. Nonostante la sua collocazione rurale, via Sant’Aquilina è senza dubbio un’arteria strategica e trafficata che in molti utilizzano come alternativa alla Consolare, o per raggiungere le Valli del Rubicone e del Marecchia. Alla pericolosità dell’itinerario, dovuta a una serie di curve e incroci, si aggiungono le buche, le crepe e l’asfalto dissestato che mettono a rischio l’incolumità di ciclisti e automobilisti. Come se non bastasse – aggiunge Zoccarato – il lampione adiacente al dosso artificiale nei pressi dell’incrocio con la SP49 non funziona da quest’estate e in alcuni tratti si notano chiaramente i continui e persistenti sversamenti di liquami, causati dalla non curanza degli automezzi diretti al Biodigestore di Ca’ Baldacci.” A fronte di questa grave situazione, la Giunta Gnassi, interpellata “sull’urgenza di intervenire per garantire la sicurezza di Via Sant’Aquilina” ha risposto “prendendo atto dell’emergenza e impegnandosi a ad individuare, nel più breve tempo possibile, interventi risolutivi per garantire l’incolumità dei nostri cittadini”.
Bilancio, comune approva linee guida per i prossimi tre anni
(Rimini) Con 16 voti favorevoli, 9 contrari e 1 astenuto, il consiglio comunale ha approvato ieri sera il documento unico di programmazione 2019-2021, l’atto che raccoglie gli indirizzi e gli obiettivi che dovranno guidare la predisposizione del bilancio, del piano economico di gestione e la loro successiva gestione e che individua le linee strategiche per il triennio e le modalità operative con cui realizzarle. Approvata con 22 voti a favore e 6 astenuti anche la delibera per la “costituzione di servitù d’uso permanente onerosa su piccola porzione di area di proprietà comunale ubicata in strada di fondovalle Rimini – Rsm a favore ditta Sebron s.p.a.” e la nomina collegio dei revisori per il triennio 2018/2021 (25 voti favorevoli e 1 astenuto).
Pensano di sparare ai lupi, mirano a cc
(Rimini) I carabinieri di Rimini hanno denunciato due fratelli, residenti nella provincia di Pesaro-Urbino che nella notte del 18 agosto avevano sparato, in località Serra di Valpiano di Pennabilli (Rimini) mirando verso una pattuglia di carabinieri Forestali e Guardie venatorie, impegnati nell'attività di monitoraggio del lupo con la tecnica del 'wolf bowling'.
La tecnica consiste nell'emissione di ululati pre-registrati a cui rispondono i lupi presenti in zona. I due denunciati pensavano quindi di stare sparando a dei lupi. L'attività di indagine ha permesso di identificare i due uomini. Nella perquisizione domiciliare sono stati sequestrati due revolver ad uso sportivo illecitamente detenuti e sono stati anche individuati abusi edilizi (Ansa).
Via Mercurio, appartamento a fuoco
(Rimini) E’ scoppiato nel pomeriggio in zona palacongressi un incendio al piano superiore di una palazzina. Precisamente in via Mercurio, dalle finestre è uscita prima un’intensa nube di fumo nero, poi si sono viste le fiamme. Verso le 15 sul posto sono arrivati i vigili del fuoco. Le fiamme hanno causato pesanti danni all’appartamento, ma non ci sono stati feriti.