Papa Giovanni, volontari in piazza per ‘Un pasto al giorno’
(Rimini) Arriva a Rimini, nella città di don Oreste Benzi, ‘Un pasto al giorno’, l'evento solidale per aiutare chi soffre la fame, giunto quest'anno alla sua decima edizione. Il 22 e 23 settembre i volontari della Comunità Papa Giovanni XXIII (Apg23) saranno presenti in città con numerose postazioni e nella centralissima Piazza Tre Martiri. Nel corso dell'evento, in cambio di un'offerta libera, si potrà ricevere il secondo volume di "#iosprecozero", un libro – stampato rigorosamente su carta 100% riciclata – in cui viene esplorata la sostenibilità dal punto di vista della quotidianità e dei comportamenti che ciascuno può adottare: dalla gestione del cibo, ovviamente, a un giusto utilizzo degli oggetti e delle risorse naturali, da quello del tempo fino al valore che viene dato alla vita nel suo complesso, la propria e quella degli altri.
Grazie alle donazioni raccolte nel corso dell'evento, la Comunità Papa Giovanni XXIII, che celebra quest'anno i suoi primi 50 anni di attività, potrà continuare a garantire i 7 milioni e mezzo di pasti che ogni anno assicura alle 5mila persone accolte nelle sue oltre 500 strutture in tutto il mondo. La Apg23, piatto dopo piatto, affronta ogni giorno una sfida gravosa contro la malnutrizione e la morte per fame, assieme ai tanti interventi con cui dà sostegno a chi ha bisogno di non essere lasciato solo.
Tra Rimini e provincia, sono attive 54 strutture che accolgono oltre 400 persone ogni anno, tra cui 17 Case di Accoglienza, una Capanna di Betlemme - che dà oltre 37mila pasti ogni anno - e 25 Case Famiglia. In città, inoltre, è attiva anche una Unità di Strada, che offre generi di prima necessità e conforto ai senza fissa dimora.
"Il beneficio che viene da questa iniziativa è enorme e le donazioni che tante persone scelgono di affidare a tutti noi della Comunità Papa Giovanni XXIII ci permettono di continuare a dare risposte a chi chiede aiuto perché in difficoltà", spiega il presidente della Apg23, Giovanni Ramonda. "La fame nel mondo – continua – è un'ingiustizia che va sanata con una proposta positiva, scegliendo di non sprecare più e condividendo i beni per aiutare e dare da mangiare a chi sta morendo di fame. Essere al fianco degli ultimi è quello che facciamo ogni giorno, da 50 anni esatti, proseguendo il lavoro iniziato da don Oreste Benzi nel 1968".
Fu proprio don Benzi a ideare Un pasto al giorno dopo il suo primo viaggio in Africa, quando si rese conto che per garantire l'alimentazione giornaliera ad una persona malnutrita bastavano appena 10 mila lire al mese (l'equivalente di 15 euro oggi). "Oggi la fame e la povertà sono sempre più anche nella porta accanto. Lo scorso anno l'impegno di volontari e membri della Comunità ha permesso di raccogliere quasi 385mila euro in donazioni. Quest'anno vogliamo fare ancora di più" aggiunge Ramonda.
Grazie alle oltre 300 realtà di accoglienza sparse per tutto lo Stivale, la Comunità Papa Giovanni XXIII dà aiuto, conforto e calore familiare a più di 3.800 persone in difficoltà. È anche a sostegno di tutte queste iniziative che verranno impiegati i proventi dell'evento di piazza Un pasto al giorno.
Fallisce e fa sparire 1,5 milioni, nei guai imprenditore riminese
(Rimini) E’ finito agli arresti domiciliari un 56 anni, di Rimini), imprenditore attivo nel settore della lavorazione del pesce. All’uomo, un riminese di 56 anni, la guardia di finanza ha sequestrato beni e disponibilità finanziarie per 400 mila euro. Nei confronti dell’imprenditore riminese, così come di altri 4 soggetti indagati nell’ambito dello stesso procedimento penale, i militari hanno ipotizzato reati fallimentari e tributari. A seguito del fallimento di due aziende operanti nel settore del commercio e lavorazione del pesce fresco e surgelato, avrebbe sottratto beni e denaro per un valore di 1,5 milioni di euro, attraverso illeciti trasferimenti verso società italiane e estere (tra le quali due addirittura con sede in Marocco, sempre a loro stessi però ritenute riconducibili). All’uomo si imputa anche l’utilizzo nella propria contabilità di fatture per operazioni inesistenti, emesse da una srl della provincia di Venezia e da una con sede in provincia di Rovigo, per un totale di oltre mezzo milione di euro, con relativo grave pregiudizio per le casse dello Stato.
Tenta furto in un albergo chiuso, ma trova i proprietari
(Rimini) Un 38enne russo è stato arrestato la scorsa notte per essersi introdotto in un albergo chiuso, pensando fosse vuoto. Dentro, invece, c’erano ancora i titolari che messi in allarme dall’abbaiare del proprio cane, si sono ritrovati alla porta d’ingresso un uomo che, con fare minaccioso, si era avvicinato alla vetrata di ingresso tentando di aprirne la porta. Nonostante le urla del proprietario, il rapinatore ha preso un tavolo e lo ha lanciato contro la vetrata danneggiandola. Nel frattempo sono passati in zona alcuni poliziotti che, appena imboccata la via dell’hotel, si sono imbattuti nel ladro che a piedi nudi correva in direzione lungomare. La pattuglia si è messa a seguire l’uomo scalzo, mentre all’hotel ne è arrivata un’altra dopo la segnalazione dei proprietari.
Scuola, Gnassi e Morolli in visita nelle classi
(Rimini) Questa mattina il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, accompagnato dall'assessore ai servizi educativi Mattia Morolli, ha visitato e incontrato studenti, docenti e personale educativo dell'asilo nido Do Re Mi di via Euterpe, della scuola per l'infanzia la Rondine in via Pagliarani (Ina casa), della scuola elementare Primo maggio e della media Marvelli in via Covignano. Gli alunni riminesi che oggi hanno iniziato le scuole sono complessivamente 22.792; 8.857 nelle scuole superiori, 3.652 alle medie, 3.405 alle materne (comprese statali e paritarie) e 1.045 ai nidi.
"Vi auguro un anno di buona scuola e di belle parole", così il Sindaco Gnassi ha voluto salutare gli studenti della scuola media Alberto Marvelli. "Le parole non sono solo un suono ma hanno un senso, un significato, che è sempre bene conoscere e ricordare. L'invito è di fermarvi ogni tanto a riflettere su quel flusso continuo di parole che ogni giorno vanno e vengono sui vostri telefonini. Ci sono parole buone, che fanno crescere, e parole cattive, che dividono e fanno male, come quelle che usano i bulli per attaccare chi sentono diverso da loro. Bisogna saperle distinguere, le parole sono importanti, possono ferire o aiutare, far sorridere o piangere. Ad esempio, la cartina che avete appeso in aula mostra l'Italia e l'Europa mentre, sulla parete opposta ci sono i monumenti di Rimini. Ecco Rimini ed Europa sono due parole buone, che dobbiamo avere a cuore. Oggi qualcuno di importante vuole dividere l'Europa usando parole forti, costruendo nemici. Non molto tempo fa, i vostri nonni ve lo possono raccontare, da parole sempre più dure e cattive si è poi arrivati alle bombe e alla guerra. Il consiglio che vi do per quest'anno è di fermarvi e di stilare una lista di parole belle. Vi aspetto a fine anno in Comune, per leggerle e commentarle insieme. La prima parola bella che inserisco io è "spalancare", che è anche un invito ad aprirvi agli altri, alle culture e alle lingue diverse, ma partendo dai vostri vicini di banco, dai vostri amici e dai vostri compagni di classe".
Vaccini, figli di immunodepresso devono cambiare scuola
(Rimini) Due fratelli che frequentano una scuola elementare nel Riminese, figli di una persona immunodepressa, hanno dovuto cambiare scuola per “colpa dell’alta concentrazione di compagni di classe non vaccinati”. Lo segnala il consigliere regionale Pd Giorgio Pruccoli e le sue parole sono riferite dall’edizione locale del Resto del Carlino.
Uno dei genitori dei bimbi, spiega, “non può ammalarsi, perché rischia la vita. Per questo la famiglia aveva chiesto espressamente alla scuola di mettere i figli, regolarmente vaccinati, in classi dove fossero presenti solo bambini vaccinati”. Ma nonostante gli incontri tra dirigente scolastico e la famiglia, alla fine i due bambini si sono ritrovati con compagni non vaccinati. “A quel punto, a malincuore – racconta Pruccoli – la famiglia è stata costretta a a ritirare i due figli e a iscriverli in un’altra elementare in un comune vicino, ma comunque a chilometri da casa” (Ansa)
Aprono le scuole, il vescovo: occasione propizia
(Rimini) Sono quasi 23mila gli studenti di ogni ordine e grado che oggi tornano sui banchi. A loro, e anche agli insegnanti, il vescovo Francesco Lambiasi invia un messaggio nel quale, più che soffermarsi sui problemi e i ritardi che affliggono il sistema scolastico (che sono evidenti e vanno risolti), fa capire come la prima campanella sia un'occasione propizia perché la scuola non è materia da soli addetti ai lavori, "ma un bene di tutti da cui dipende in buona misura la qualità del nostro vivere insieme".
Nella lettera, diffusa anche attraverso i social, il vescovo cita la testimonianza di una ragazza, in occasione dell'incontro dell'11 e 12 agosto a Roma con il Papa. La ragazza parlava della difficoltà di confidare quello che realmente sognava, "perché avrebbe significava scoprirsi completamente agli occhi degli altri e di me stessa".
Questo episodio contiene diversi insegnamenti. Il Vescovo invita gli adulti non solo a verificare in aula le conoscenze acquisite dai ragazzi, ma soprattutto a far crescere i loro talenti "e indicare loro la via per farli crescere e metterli a frutto".
Ai giovani spetta il compito di guardarsi "dentro con sincerità", lasciandosi "coinvolgere in ciò che studiate, aprirvi agli altri e cercare di scoprire – anche a scuola – la vostra vocazione nella vita e nel mondo, senza rinunciare ai sogni più profondi". Il Vescovo utilizza il termine vocazione, che non è "ecclesialese". Questa parola "non parla di sacrifici impossibili o di rinunce disumane", ma di quelle cose che più di tutto accendono "l'amore e la voglia di vivere".
Il Vescovo chiude la lettera con un auspicio, che riguarda i ragazzi, gli studenti, ma anche gli insegnanti e tutti coloro che lavorano – a vari livelli – nella scuola. "Se nell'anno scolastico ciascuno farà un piccolo passo in avanti in questa direzione (inseguire i sogni più profondi, quelli che accendono l'amore e la voglia di vivere, ndr), sarà certamente un tempo ben speso e un impegno ampiamente ripagato”. Di seguito il testo completo
Carissimi,
la riapertura delle scuole segna il cambio di stagione più dei fattori astronomici e metereologici. Il "capodanno" scolastico è infatti una specie di spartiacque. Uno di quei giorni, pochi in realtà, in cui l'attenzione generale si concentra sulla scuola. L'occhio e la penna dei commentatori si fermano soprattutto sui ritardi e sui problemi che affliggono il nostro sistema d'istruzione. Vi risparmio l'elenco. L'occasione però è propizia per raccogliere anche la voce di alcuni di voi e magari far passare il messaggio che la scuola non è materia dei soli addetti ai lavori, ma un bene di tutti da cui dipende in buona misura la qualità del nostro vivere insieme, sia oggi che domani.
Non è una frase fatta ribadire che il grado di civiltà di un Paese si misura da come si occupa delle sue membra più fragili, e fra queste vi sono certamente coloro che si stanno formando e che aspirano ad acquisire gli elementi di fondo per vivere una vita buona e contribuire a costruire la società di cui sono parte.
Questo però non dipende solo dagli adulti che possiedono tale responsabilità, a partire dai vostri genitori e insegnanti, ma in parte anche da voi stessi. Sarebbe ingiusto e sbagliato, infatti, rubarvi la bellezza (e la fatica) di prendere in mano la vostra vita – gradualmente e senza lasciarvi soli – per indirizzarla verso orizzonti di pienezza di senso e di felicità vera. Questi, tra l'altro, sono anche alcuni degli ingredienti essenziali di quello che intendiamo con la parola "vocazione", a cui sarà dedicato fra pochi giorni il Sinodo dei Vescovi convocato da papa Francesco e per il quale anche la nostra Chiesa di Rimini si è mobilitata con l'ascolto e il dialogo.
A questo proposito, mi ha molto colpito un aspetto dell'incontro fra il Papa e le migliaia di giovani confluiti l'11 e il 12 agosto scorsi a Roma da tutte le diocesi italiane dopo aver camminato e pregato per il Sinodo. Rivolgendo la sua domanda a Francesco, una ragazza ha fatto riferimento alla propria esperienza scolastica e in particolare al momento in cui aveva dovuto scegliere cosa fare dopo le superiori. "Ho avuto paura a confidare quello che realmente sognavo di voler diventare, perché avrebbe significato scoprirsi completamente agli occhi degli altri e di me stessa", ha raccontato. Nonostante questo, ha deciso di affidarsi al parere di alcuni adulti di cui ammirava la professione e le scelte. Si è così rivolta all'insegnante che stimava di più, quello di Arte. "Gli ho detto che volevo seguire la sua strada, diventare come lui", ha proseguito. Purtroppo però la risposta di questo professore l'ha delusa: invece di ricevere l'incoraggiamento e la fiducia che cercava, si è vista indicare le scelte più comode e conformiste. Il colpo è stato duro, ma in lei ha comunque prevalso la volontà di seguire la sua passione e oggi studia Arte all'Università.
Ho voluto ricordare questo piccolo episodio perché contiene diversi insegnamenti, rivolti sia a voi che ai vostri insegnanti. Il messaggio per gli adulti è chiaro: dentro le aule scolastiche non vi è chiesto solo di verificare le conoscenze acquisite dai ragazzi, ma di far emergere i loro talenti e indicare loro la via per farli crescere e metterli a frutto. A voi giovani, invece, spetta il compito di guardarvi dentro con sincerità, lasciarvi coinvolgere in ciò che studiate, aprirvi agli altri e cercare di scoprire – anche a scuola – la vostra vocazione nella vita e nel mondo, senza rinunciare ai vostri sogni più profondi per qualcosa che vale di meno. Sì, vocazione. Non dobbiamo aver paura di usare questa parola: non parla di sacrifici impossibili o di rinunce disumane, ma di quelle cose che più di tutto accendono in voi l'amore e la voglia di vivere.
Tanti dei vostri insegnanti sono lì proprio perché hanno seguito la loro vocazione, e non sarebbe male che anche voi li aiutaste a riscoprirla o a rinfrescarla.
Se, nell'anno scolastico che sta iniziando, ciascuno farà un piccolo passo avanti anche in questa direzione, sarà certamente un tempo ben speso e un impegno ampiamente ripagato.
Ve lo auguro di cuore, mentre vi chiedo di darmi la gioia di benedirvi
+ Francesco Lambiasi
Artigianato, quello industriale cresce di più
(Rimini) La produzione artigiana nell’industria sale dell’1,5 per cento e riprende l’espansione tra l’1,5 e il 2,0 per cento avviata alla fine del 2016. Il volume d’affari delle imprese artigiane delle costruzioni sale dell’1,0 per cento, con il quinto segno positivo consecutivo. Rallenta lievemente l’emorragia delle imprese artigiane, sia nell’industria (-1,1 per cento), sia nelle costruzioni (-1,5 per cento). Ritmo diverso per il trend, comunque di crescita, dell’attività artigiana.
La fotografia scattata dall’indagine sulla congiuntura dell’artigianato realizzata da Camere di commercio e Unioncamere Emilia-Romagna, evidenzia una espansione per l’industria e una ripresa oscillante nelle costruzioni. Nel secondo trimestre la produzione è aumentata dell’1,5 per cento rispetto al corrispondente trimestre del 2017, con una pronta ripresa del ritmo di crescita, che ritorna tra l’1,5 e il 2,0 per cento come dall’ultimo trimestre del 2016. La crescita del fatturato a prezzi correnti si è ripresa prontamente (+1,6 per cento), nonostante un andamento più contenuto del mercato estero (+1,3 per cento). La ripresa della dinamica del processo di acquisizione degli ordini (+1,2 per cento) è stata più lenta di quella di fatturato e produzione e ha beneficiato marginalmente della componente estera (+0,7 per cento).
Continua, lievemente più contenuta, l’emorragia delle imprese artigiane attive nell’industria in senso stretto, che a fine giugno erano 28.251, in flessione dell’1,1 per cento, ovvero 309 imprese in meno, rispetto a un anno prima. A livello nazionale la perdita è stata più ampia (-1,9 per cento). La tendenza negativa domina tutti i macrosettori considerati dalla congiuntura ed è determinata soprattutto dalla flessione nella “meccanica, elettricità ed elettronica e dei mezzi di trasporto e nell’industria metallurgica e delle lavorazioni metalliche. Per forma giuridica deriva dalla sensibile riduzione delle società di persone, nonostante l’aumento delle società di capitale.
La tendenza positiva in corso dal secondo trimestre 2017 procede oscillante per le costruzioni. Tra aprile e giugno il volume d’affari a prezzi correnti delle imprese artigiane è aumentato dell’1,0 per cento, rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente, che resta al di sotto del +2,0 per cento riferito al complesso delle costruzioni regionali.
A fine giugno le imprese artigiane attive nelle costruzioni erano 51.533, 765 in meno (-1,5 per cento) rispetto a un anno prima, una riduzione più contenuta di quella riferita al trimestre precedente, lievemente inferiore a quella dell’artigianato delle costruzioni nazionale (-1,8 per cento), ma più pesante di quella dell’insieme delle costruzioni regionali (-0,9 per cento). La flessione risultata più rapida per le imprese attive nella costruzione di edifici, ma più ampia per quelle che eseguono lavori di costruzione specializzati, Secondo la forma giuridica è derivata soprattutto dalle ditte individuali, nonostante l’aumento delle società di capitale.
17 settembre
Cambiano scuola | Suicida sui binari | Ciclista impallinato
15 settembre
Forestali, non lupi | Banconote volanti | Scuolabus, protesta per la stangata
Arriva la seconda festa Dems tra dibattiti, musica e famiglie arcobaleno
(Rimini) Da venerdì 21 a domenica 23 settembre Rimini ospita la seconda Festa Nazionale di Dems - “Democrazia, Europa, Società”. Saranno tre giorni di incontri, dibattiti e iniziative culturali, che si svolgeranno al cinema Fulgor (corso d’Augusto 162). Le sfide del prossimo autunno, dall'Europa, all’economia, diritti, ambiente e il congresso Pd sono i temi che verranno sviluppati nelle tre giornate. Tanti gli ospiti tra cui: Andrea Orlando, Gianni Cuperlo, Nicola Zingaretti, Monica Cirinnà e tanti esperti e intellettuali oltre ad associazioni culturali e impegnate nella difesa dei diritti.
“Un laboratorio politico culturale con cui contribuire a costruire un terreno comune per affrontare le prossime sfide al centro della Sinistra europea. Un evento aperto a tutte e tutti. A Rimini, luogo di incontro, città europea e accogliente - spiega Emma Petitti -. Tre giorni nella cornice del Fulgor, con esponenti del panorama politico nazionale, esperti, intellettuali, e tante associazioni culturali e impegnate sui temi dei diritti. Pensiamo al 2019, al progetto politico e culturale con cui vogliamo contribuire a realizzare un nuovo campo di centrosinistra. Lo costruiremo proprio a partire da queste tre giornate, nelle quali politici, amministratori e intellettuali sono chiamati a mettere assieme le loro idee. Quello che sta accadendo in Europa ci deve fare riflettere: è in discussione la “casa comune” che noi vogliamo solidale e aperta. E per fare questo serve il contributo di tutte e di tutti”.
L’evento si apre venerdì, alle 18, con Emma Petitti, direzione nazionale Pd e assessore bilancio Regione Emilia-Romagna, e Andrea Martella, segreteria nazionale PD.
Seguirà il dibattito sui temi economici dal titolo “Un autunno caldo? Le sfide della politica economica” cui interverranno: Antonio Misiani (capogruppo PD commissione bilancio Senato), Cesare Damiano (presidente associazione Lavoro&Welfare), Marco Leonardi (responsabile nazionale economia PD), Massimo Garavaglia (sottosegretario economia e finanze).
Alle 21 intervista ad Andrea Orlando; modera: Alessandro De Angelis, huffington post.
Sabato alle 16.30 dibattito sul tema “L'Europa dei diritti per un partito rinnovato”.Intervengono: Monica Cirinnà - Senatrice PD, Sergio Lo Giudice - Responsabile Dipartimento diritti civili segreteria nazionale, Marco Gattuso - Magistrato del Tribunale di Bologna, Laura Giuntini - Famiglie Arcobaleno, Brando Benifei, eurodeputato, Angelo Schillaci - Coordinatore Dems Arcobaleno, Claudia Bastianelli, coordinatrice socialdem.Partecipano: Paola Gualano, Ass. Rompi il silenzio, Marco Celli, Mef (Movimento federalista europeo), Donato Piegari, Ass. DireUomo, Marco Tonti, pres. Arcigay Rimini, Roberta Mori, Conferenza nazionale commissione Pari opportunità.
A seguire (18.30): “La sfida della rigenerazione urbana”. Intervengono: Stella Bianchi (segreteria nazionale Pd), Matteo Ricci (sindaco Pesaro - vicepresidente Anci), Silvia Velo (già sottosegretaria all’ambiente), Stefano Vaccari (associazione TES). Modera: Michele Fina (associazione Tes - Transizione Ecologica Solidale).
Sempre sabato, alle 21, “Il centrosinistra per l'Italia”, tavola rotonda con Gianni Cuperlo, segreteria nazionale PD, Peppe Provenzano, direzione nazionale PD, Enrico Rossi, governatore regione Toscana, Virginio Merola, sindaco di Bologna.
Si chiude domenica 23 con “Il Pd verso il congresso”: introduce Marco Sarracino, direzione nazionale PD. Appuntamento alle 10.30. Partecipano: Emma Petitti, Anna Rossomando, Nicola Zingaretti, Andrea Orlando.
Le tre giornate saranno arricchite da un programma collaterale di eventi culturali e spazi musicali. Venerdì 21 alle 20.30 circa la Banda Città di Rimini sfilerà in parata da piazza Tre martiri al Cinema Fulgor. Alle 20.45 circa lo storico riminese Alessandro Giovanardi interverrà su “A Dio immortale e alla Città. Il Tempio Malatestiano, l’Umanesimo, l’Europa”. Sabato 22 alle 19.30 nel Foyer del cinema Fulgor musica con Tebataki - Swing Band.Domenica 23 alle 10 circa andrà in scena “Il ratto d'Europa, la fondazione di un'idea”. Iconografia: Sabrina Foschini. Voce recitante: Tamara Balducci. Chitarra: Riccardo Amadei.