Lunedì, 01 Ottobre 2018 09:06

1 ottobre

Ponte a fuoco | Coca al ristorante | Una rotonda per Zanza

Lunedì, 01 Ottobre 2018 08:03

Cocaina al ristorante

(Rimini) Secondo le indagini della polizia municipale di Rimini, all'interno di un noto ristorante del centro storico di Rimini, a serata inoltrata, si consumava cocaina. Le risultanze dell'inchiesta della Municipale sono confluite in una lunga serie di provvedimenti per altrettanti avventori assidui del locale, notificati venerdì dalla Polizia municipale di Rimini, Riccione e Bellaria-Igea Marina agli indagati. Gli agenti hanno eseguito e notificato i 20 provvedimenti, alcuni di natura coercitiva, altri di perquisizioni domiciliare e personale, ad altrettanti cittadini residenti nelle provincie di Rimini, Ravenna, Treviso e nella Repubblica di San Marino.
L'operazione denominata 'Whitesnow', coordinata dal sostituto procuratore Paolo Gengarelli visto l'impiego di personale in forza ai Comandi della Polizia municipale di Rimini, Riccione e Bellaria-Igea Marina per lo svolgimento di tutte le attività di indagine necessarie(Ansa).

(Rimini) “Non è un tema da affrontare alla riminese”. Così il sindaco di Rimini Andrea Gnassi, risponde a una domanda sul futuro del teatro Novelli, nel corso della conferenza stampa a margine della presentazione delle iniziative per la riapertura del teatro Galli, tra un mese esatto.
Che ne sarà del vecchio Novelli? E’ presto dirlo, ma la polemica si è accesa sui social, tra chi racconta di altissimi condomini e chi delinea l’immagine di un parcheggio. “Voglio dire - si spiega meglio il sindaco, in genere orgoglioso della sua riminesità - che il tema va affrontato senza buttarla là, anche se questo balletto è già iniziato”. Invece, si farà una riflessione, assicura Gnassi, “partecipata, di come quell’area s’inserisce nella città”. E, di qualsiasi cosa si tratterà, le domande a cui si risponderà chi avrà il compito di programmare saranno: “come sta in piedi? chi lo fa? chi lo gestisce? Sarà una riflessione sulla Rimini di oggi, con i suoi quattro motori culturali. Io non sfuggirò, ma sarà un dibattito appropriato”. Alla fine Gnassi in ogni caso lancia una suggestione. “Oggi i teatri sono anche delle officine culturali, delle arti, dei mestieri”.

(Rimini) “E’ il teatro di tutti. Nessuno escluso, tutti dentro”, così il sidnaco di Rimini Andrea Gnassi a un mese esatto dal taglio del nastro del teatro Galli con la Cenerentola cantata da Cecilia Bartoli. “Manca un mese esatto alla riapertura del teatro Galli, appuntamento storico atteso dalla città da 75 anni”, sottolinea Gnassi.
Il sindaco approfitta dell’incontro con la stampa per dare un po’ di numeri. Sono 1.380 (in aumento) gli abbonati alla stazione di prosa, a cui si aggiungono quello storici della Sagra musicale, che sono 560, più i 152 ragazzi del progetto Mentore. Ma i numeri su cui punta in particolare il discorso sono di carattere economico, riguardano quei riminesi, privati semplici cittadini, o imprenditori ed industriali, che dal 1 giugno hanno messo el mani nelle tasche e hanno tirato fuori soldi per il Galli, nellambito della campagna ‘Entra in scena’.

“La prima donazione è arrivata da una mamma che aveva partorito in quei giorni: 5 euro a nome della bimba appena nata. E’ la donazione più piccola, ma forse quella più simbolica. La mamma ha voluto essere protagonista di questo momento importante per la cultura del territorio, legando il nome della figlia alla rinascita del teatro”. Gnassi ricorda anche le rose in gesso dorato vendte a 20 euro durante Giardini d’autore. “Qualcuna l’ha presa come dono per l’anniversario di matrimonio”. Ad oggi sono 82 le donazioni liberali di altrettanti privati che hanno aderito alla campagna, per un totale di circa 9mila euro raccolti, con una donazione media di circa 110 euro a testa. Sono inoltre sei i donatori che si sono avvalsi dell’opportunità dell’Art Bonus. Tra essi spicca il contributo di 290 mila euro da International exhibition group. Dalle sponsorizzazioni, poi, sono arrivati altri 293mila euro. “La comunità si sta mostrando sensibile: attualmente sono una decina le aziende e i gruppi del territorio che in misura diversa e sfruttando le diverse formule di partnership a disposizione hanno deciso di sostenere il Teatro dei riminesi nell’avvio di questo nuovo percorso”.
La prevendita per i primi 3 dei 23 spettacoli della stagione inaugurale, “non un giorno, ma due mesi di eventi” sottolinea il sindaco, partirà sabato 6 ottobre. Vale la pena ricordare che si tratta di Cecilia Bartoli con La Cenerentola il 28 ottobre, Roberto Bolle and Friends il 3 novembre, Valery Gergiev con Simon Boccanegra il 10 e l'11 dicembre. La prevendita partirà alle 10 del mattino al botteghino del Teatro Novelli (dalle ore 12 sarà possibile acquistare i biglietti anche on line), e sarà possibile acquistare un massimo di due biglietti a persona. Per gli spettacoli inseriti nella stagione di prosa la prevendita sarà attiva dal 29 settembre dalle 10, sempre al Teatro Novelli.

“Dal 28 ottobre al 22 dicembre le porte del teatro si spalancheranno tra lirica, opera, danza, musica, prosa. Una programmazione di alto livello, che svaria nei generi e nei gusti, destinata ad arricchirsi con altri appuntamenti in via di definizione; oltre trenta serate allo scopo di offrire al maggior numero di persone l’opportunità di scoprire l’emozione del teatro rinato”, precisa il sindaco.
Sono inoltre in fase di definizione iniziative di avvicinamento al 28 ottobre, conferenze, incontri e alcune sorprese, rivelate oggi dal sindaco. “Nei due giorni precedenti al 28 ottobre, il teatro sarà aperto per i giovani riminesi, accompagnati dai loro nonni e bisnonni, il tutto a cura del Lettimi e dell’Orchestra giovanile di Romagna”. Inoltre, la settimana successiva, il teatro sarà aperto tutti i giorni, tutto il giorno per consentire la visita a chiunque lo desideri, con mostre e concerti al mattino e alla sera.

 

(Rimini) L’avvio del blocco degli euro 4 dal primo di ottobre sta suscitando molte polemiche, “diventando - secondo Legambiente - elemento di scontro politico per ottenere facile consenso. L'obiettivo di trovare una soluzione strutturale all'inquinamento dell'aria nel bacino padano è un tema fondamentale, sia per la salute dei cittadini che per l'infrazione comunitaria che pende sulle teste delle nostre regioni. Bene ha fatto quindi la regione Emilia-Romagna a lanciare questo segnale, che deve necessariamente trovare attuazione sui territori attraverso l'impegno dei sindaci”.
Per Legambiente, “è evidente che una misura di questo tipo non è stata finora supportata con una adeguata campagna di comunicazione: tanti cittadini scoprono solo ora il divieto, nonostante il Piano Aria sia vigente da due anni. Inoltre, a causa della mancanza di coraggio dei Comuni che hanno preferito ignorare la cosa, si sono persi due anni per garantire un passaggio meno traumatico”. Nei due anni trascorsi “sarebbe stato inoltre fondamentale attuare misure strutturali sia per supportare le fasce di reddito più deboli che non sono in condizione di sostituire il proprio veicolo, che per sviluppare delle alternative per favorire l'efficienza e ridurre il costo del trasporto collettivo almeno nel periodo invernale durante il quale sono in vigore le limitazioni al traffico”.

Legambiente chiede che ora si attuino “azioni di controllo e sanzione” affinché il provvedimento sia realmente rispettato (e non rimanga solo sulla carta), ma soprattutto “che ai blocchi si aggiungano misure per favorire l'accesso al trasporto collettivo” da parte di tutti i cittadini. "A solo titolo di esempio proponiamo almeno per il periodo in cui sono in vigore le limitazioni al traffico – continua Legambiente – sconti sul trasporto pubblico e tariffe uniche per le città capoluogo ed i rispettivi comuni di cintura. In particolare, per il bacino metropolitano di Bologna ci sembra utile l'introduzione di un abbonamento sperimentale al TPL con una tariffa unica di bacino che favorisca la riduzione del traffico dovuto al pendolarismo". Altro tema centrale è quello della presenza e corretto funzionamento dei parcheggi scambiatori ai margini delle città serviti con un adeguato collegamento di trasporto pubblico, per garantire un facile accesso in città senza utilizzare l'auto privata.
"Va denunciato infine – conclude Legambiente - il fallimento delle politiche di coordinamento del bacino padano, dato che Veneto, Lombardia e Piemonte applicheranno la misura del blocco dei Diesel euro 4 solo nel 2020. Chiediamo al Ministro Costa di dare un segnale che supporti questo passaggio, magari rendendo disponibili risorse per aiutare le famiglie e sviluppare un sistema di mobilità collettiva che consenta di tenere le auto fuori dai grandi centri urbani, attraverso parcheggi scambiatori e misure di supporto al TPL".

Venerdì, 28 Settembre 2018 16:48

Coldiretti, Guido Cardelli è il nuovo presidente

(Rimini) E’ Guido Cardelli Masini Palazzi il nuovo presidente di Coldiretti Rimini. L’imprenditore 51enne, succede a Giuseppe Salvioli che lascia la guida dell’Organizzazione dopo dieci anni di impegno sindacale da lui stesso definiti “tanto faticosi quanto ricchi di soddisfazioni,perché andati di pari passo con la crescita in valore della nostra agricoltura e con l’ascesa reputazionale della nostra Coldiretti”.
Il cambio al vertice è avvenuto ieri sera, 27 settembre. A sancirlo l'Assemblea elettiva composta dai presidenti delle varie sezioni provinciali. Perito agrario, un figlio che ne sta seguendo le orme, Cardelli Masini Palazzi conduce dal 1993, a due chilometri da San Leo, un’azienda biologica di 130 ettari con annesso allevamento, anch’esso bio, di bovini di razza marchigiana per la vendita dei vitelli da ristallo. L’azienda, inserita nell’albo regionale delle fattorie didattiche, produce fieno, grano ed orzo, in gran parte utilizzati per l’alimentazione degli animali allevati. Ringraziando il predecessore per “quanto fatto in questi dieci anni per l’agricoltura riminese”, nonché l’Assemblea “per la fiducia accordatagli”, il neo presidente ha voluto esprimere parole di apprezzamento anche per tutta la struttura operativa di Coldiretti Rimini ed Impresa Verde Romagna al servizio delle imprese associate e si è detto “pronto a spendersi con ancor più entusiasmo per garantire all’agricoltura del territorio nuove e innovative traiettorie di futuro, possibili - ha affermato - solo snellendoconcretamente la burocrazia che ci tiene lontano dai campi, sviluppando contratti di filiera che assicurino adeguata redditività alle nostre imprese e implementando una rete di Campagna Amica ancor più strutturata e capillare”. Oltre al Presidente, l’Assemblea ha poi provveduto a rinnovare ilConsiglio Direttivo che è risultato così formato: Fabrizio Benedetti, Rudi Berardi, Marco Bianchi, Silvano Gessaroli, Marco Moretti, Valerio Perrina, Melchiorre Pintus, Giuseppe Salvioli, Davide Severi, Gilberto Tonini, Lino Valerio Lamberto, Massimo Vanni, Zerbini Daniele.

(Rimini) E’ stato Silvio Berlusconi in persona a nominare il deputato Galeazzo Bignami nuovo commissario del partito per la Regione Emilia-Romagna. “La nomina è particolarmente importante per il fitto calendario di appuntamenti politici e amministrativi del 2019”, commenta il commissario provinciale Giulio Mignani. “Si rinnoveranno la giunta e il presidente della Regione e andranno al voto ben 16 dei 19 comuni della provincia di Rimini. E' fondamentale quindi per Forza Italia avere una guida salda, per raggiungere l'obiettivo di strappare la nostra Regione al potere ininterrotto del PD: traguardo che, considerando i risultati delle Politiche del 4 marzo, è tutt'altro che irraggiungibile”. Mignani si dichiara, infine, “personalmente molto soddisfatto della scelta del presidente Berlusconi e auguro buon lavoro a Galeazzo, garantendo a lui e a Forza Italia che continueremo a lavorare col massimo dell’impegno".

(Rimini) Ieri, come ormai arcinoto, in una riunione tra i vice premier Luigi Di Maio, Matteo Salvini e il ministro per l’ecomomia Giovanni si è deciso di portare la spesa pubblica al 2,4 per cento del deficit consentendo quindi di trovare i soldi per finanziare il reddito di cittadinanza, la pensione di cittadinanza, la quota 100 per le pensioni e altro. Il senatore Marco Croatti ringrazia “tutti per averci sostenuto ed avere avuto fiducia in noi nonostante gli attacchi e le falsità propinate dall’opposizione per screditarci. Ma noi abbiamo tenuto duro e abbiamo sempre creduto che alla fine ci avrebbero giudicato i fatti e non le false accuse”.
Secondo Croatti la maggioranza di governo sta “navigando con il vento a sfavore ma col vostro sostegno possiamo attraversare la tempesta e vedere il sereno all’orizzonte. Il principio base è che nessuno deve rimanere indietro e questa decisione mira proprio a dare un minimo di dignità ai cittadini italiani che non devono essere ricattati con la promessa di un lavoro”. Non si tratterebbe “di una semplice manovra economica ma di una rivoluzione sociale; lotta alla povertà e il riconoscimento di una dignità in quanto essere umano e cittadino di un paese che ha deciso di cambiare”.

(Rimini) La Chiesa di Rimini “si unisce al dolore della famiglia Zanfanti per la perdita del loro caro Maurizio e assicura preghiera e cristiana vicinanza per il defunto”. I sacerdoti, ribadiscono dalla Diocesi, “sono ministri del vangelo di Cristo, e lo sono per tutti" (Rito delle esequie, n. 18; 25). La Chiesa riminese non ha mai inteso rifiutare il funerale religioso al defunto Maurizio Zanfanti”, sottolineano.
Le esequie di Mauro (come lo chiamavano gli amici e i familiari) si svolgeranno infatti, ricordano, dalla diocesi, sabato 29 settembre, alle ore 15, presso la chiesa San Francesco, al cimitero di Rimini, come concordato da Amir (l'agenzia di pompe funebri incaricata dalla famiglia) e il rettore della chiesa, don Mario Antolini.
“Per la Chiesa Cattolica è quanto mai importante vivere e valorizzare cristianamente il momento della morte e sepoltura cristiana” di un fedele defunto. "E pertanto ogni gesto, parola, rito, celebrazione rispecchi e attui tale importanza cristiana" (RdE n. 1).

Per il clamore mediatico creatosi intorno alla scomparsa del defunto, don Raffaele Masi, parroco di Regina Pacis, la parrocchia di appartenenza di Mauro, contattato da Amir, “non ha ravvisato nella chiesa parrocchiale le condizioni richieste”. In alternativa, “il parroco ha proposto una celebrazione in forma riservata, che l'agenzia non ha accolto”.
Inoltre, “contrariamente a quanto riportato dalla stampa locale, la parrocchia Cuore Immacolato di Maria di Bellariva non ha ricevuto alcuna richiesta di celebrare il funerale”.
Pertanto la celebrazione delle esequie di Mauro avverrà, secondo il rito della Chiesa cattolica, presso la rettoria di San Francesco, nel cimitero monumentale di Rimini.

Venerdì, 28 Settembre 2018 09:19

28 settembre

Arriva il velox mobile | I funerali di Zanza | Aeradria in Parlamento e tribunale

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