Dimesso dal pronto soccorso muore, Sensoli (M5S) chiede indagine interna Asl
(Rimini) Invitare l'Ausl Romagna ad avviare un'indagine interna che si affianchi a quella aperta dalla magistratura: è la richiesta di Raffaella Sensoli, consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, contenuta in un'interrogazione indirizzata alla Regione riguardo al caso dell'uomo di 66 anni morto per un'emorragia celebrale dopo essere stato dimesso dal pronto soccorso dall'ospedale di Rimini. "Dopo l'esposto alla magistratura presentato dai familiari della vittima, a cui va tutto il nostro cordoglio e la nostra vicinanza, crediamo che sia doveroso anche per l'AUSL avviare un'indagine interna per ricostruire quello che è successo – spiega Raffaella Sensoli – Occorre stabilire se i protocolli esistenti per le casistiche nelle quali è possibile comprendere il caso dell'imprenditore deceduto, siano o meno stati rispettati. Un'attenta indagine interna funzionale anche a quella portata avanti dalla magistratura, affinché eventuali colpe singole o organizzative non ricadono su l'immagine di tutta la struttura sanitaria". Nella sua interrogazione la consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle chiede spiegazioni anche sul perché, durante la prima visita, si sia scelto di non sottoporre l'uomo a un esame più approfondito del malessere denunciato, per esempio attraverso una TAC. "A quanto abbiamo appreso stamane dai media, nonostante le insistenze dei familiari, la TAC non fu eseguita – aggiunge Raffaella Sensoli – un esame che però avrebbe potuto evidenziare i problemi di salute e forse consigliare un intervento risolutivo. Ecco perché crediamo che sia doveroso che l'AUSL, indipendentemente dall'indagine avviata dalla magistratura, avvii dei controlli scrupolosi per ricostruire quello che successe in quei giorni".
Rette, tributi e affitti, il comune stana i furbetti dei servizi: recuperati 6 mln
(Rimini) Rette scolastiche, tributi locali, affitti di locazione: sono oltre 6 i milioni di euro recuperati dal Comune di Rimini nel corso del 2018 grazie alle iniziative di contrasto all'evasione tributaria e ai 'furbetti' dei servizi. Un'opera di controllo, contatto e relazione quotidiana che vede impegnati i diversi settori del Comune di Rimini. Si tratta di dati in continuo mutamento ma che, per quanto riguarda i primi dieci mesi del 2018, danno già la dimensione dello scatto in avanti compiuto nel recupero dei crediti da parte dell'Amministrazione comunale.
La parte più corposa del recupero è quella che riguarda i tributi locali. Questi sono sono alcuni dei dati che testimoniano l'intensa attività messa in campo dal Comune di Rimini sul fronte del contrasto all'evasione e elusione tributaria. Un'attività indispensabile sia per recuperare risorse importanti da rimettere in circolo a beneficio della comunità, sia per contrastare una pratica diffusa che rappresenta una grave forma di illegalità, che a lungo andare rischia di compromettere la qualità e la quantità dei servizi fondamentali. L'azione di contrasto rappresenta anche una forma di deterrenza contro i comportamenti scorretti e i frutti si stanno vedendo: nel 2018 il Comune di Rimini ha visto il rientro di 244.083,22 euro da segnalazioni qualificate come compartecipazione al gettito erariale, confermandosi tra i più attivi in Italia per segnalazioni e per riconoscimento di quota di trasferimenti. A queste cifre si sommano le risorse derivanti invece dal recupero delle imposte comunali, quali IMU, TASI, Imposta di Soggiorno, pubbliche affissioni e TARI. Nello specifico, per quanto riguarda la TARI, il tributo sui rifiuti, é proseguita la forte azione di recupero impostata da inizio estate 2017, grazie alla quale e' stato possibile recuperare, anche nel 2018, 2 milioni di euro dagli evasori totali, a cui si aggiungono 3,9 milioni di "recupero crediti", cioè di bollette emesse e non pagate. Azioni positive, avvenute in poco più di 15 mesi, che soprattutto rilevano una forte accelerazione sui tempi di recupero, tanto che, ad oggi, sono gia' stati emessi oltre n. 5.000 relativi agli anni 2016 e 2017.
Il miglioramento nella riscossione delle rette scolastiche e del servizio mensa nei servizi educativi procede lungo una duplice direttiva. Laprima riguarda il recupero dell'insoluto degli anni precedenti, il secondo il miglioramento nella performance di riscossione diretta durante l'anno.Nel primo caso è stato ampiamente superata quota 500 mila euro nel recupero sulle rette insolute nei servizi educativi del 2017 (su 2016), anche grazie alle 2.500 telefonate fatte dagli uffici dei servizi educativi alle singole famiglie interessate. Grazie a questo intenso lavoro di relazione è stato possibile recuperare il 90% dell'insoluto.Il recupero è stato possibile anche grazie ad 82 rateizzazioni attivate e 329 ingiunzioni, anche tramite pignoramento. Qui si narrano due storie 'estreme' tra le tante. Il primo caso riguarda il recupero tramite rateizzazioni dei debiti di una famiglia in pesante e verificata difficoltà economica e famigliare: una donna rimasta sola con due figli, abbandonata dal marito con relativo acuirsi del problema economico. Una volta compresa la reale situazione di bisogno la giovane madre è stata accompagnata e seguita daiservizi dello sportello sociale del Comune di Rimini che, grazie all'aiuto degli assistenti sociali, sono riusciti ad intervenire in aiuto. La madre ha però voluto impostare una adeguata rateizzazione secondo disponibilità del suo debito per rientrare gradualmente, con l'aiuto dei servizi e il suo impegno personale. Il secondo caso è di tutt'altra specie. Solo una volta che è scattato il pignoramento del mezzo a motore, causa rette scolastiche non pagate per più di 1.600 euro, il capofamiglia si è presentato agli uffici comunali per chiederne il motivo, volendo riaverloindietro. Spiegata ancora una volta la situazione, un debito alto e reiterato negli anni, a fronte di una condizione economica che sembra se non di assoluto, perlomeno di relativo benessere, l'uomo estingue a stretto giro di posta il contenzioso economico.
Anche nell'ambito dell'edilizia residenziale pubblica sono state avviate diverse procedure per il recupero dell'insoluto che, in questo caso, riguardano il pagamento degli affitti mensili sia degli inquilini di case in edilizia residenziale pubblica che in quelle a canone calmierato. Le procedure di recupero del credito già attivate o in corso di attivazione che ACER segnala sono circa 200 ed il debito complessivo di queste 200 posizione al 31 luglio 2018 è di circa 1.290.000,00.
"Il recupero dell'insoluto rappresenta un risultato importante e un'azione amministrativa strategica – è il commento dell'Amministrazione Comunale di Rimini - è il frutto di un'attività quotidiana degli uffici dei diversi settori coinvolti, oltre a tutti i vari enti con cui collaboriamo, a partire da Guardia di Finanze e Agenzia delle Entrate. Recuperare queste risorse è uno strumento fondamentale nelle politiche di bilancio del Comune di Rimini che spicca tra gli Enti locali sia per l'attenzione che per i risultati raggiunti su questo fronte. L'obiettivo nei prossimi mesi è quello di intensificare e potenziare ancora questa azione di contrasto che, per divenire ancora piu' efficace, necessiterebbe di un intervento legislativo nazionale teso ad incrementare gli strumenti a disposizione degli enti locali. è anche grazie al recupero dell'evaso che si possono realizzare opere pubbliche, scuole, contenitori culturali, fogne, strade, che sono indispensabili all'intera collettività. Chi evade ruba il futuro di tutti.".
Cultura e commercio, il Galli rivoluziona il centro storico
(Rimini) Sta per Arte Commercio e Tradizione, l'acronimo contenuto nel titolo della delibera di Giunta ‘Rimini ACT’, approvata lo scorso 9 ottobre, che contiene il progetto di promozione e marketing del territorio per la valorizzazione e la riqualificazione della rete commerciale del centro storico. Un progetto complessivo, che coinvolge le associazioni di categorie e i comitati d'area, che punta ad accrescere l'attrattività del Centro Storico, considerato Centro Commerciale Naturale. L'obiettivo è creare un ambiente favorevole allo sviluppo culturale, economico e sociale della Città, rivolto ad un target più ampio di persone, attraverso nuove sinergie tra le iniziative che l'Amministrazione comunale promuove in collaborazione con le categorie economiche. Incrementare e consolidare i flussi di visitatori in entrata, diversificando le offerte, da quella artistico-culturale a quella enogastronomica e commerciale fino a quella ricreativa. Il tutto nel contesto del programma portato avanti dall'amministrazione comunale di riqualificazione e recupero dei contenitori culturali, dal teatro Galli, a Castelsismondo, alla piazza sull'acqua, al Museo di arte contemporanea e moderna in sinergia con la fondazione San Patrignano e a quello che sarà il futuro Museo internazionale legato alla figura di Federico Fellini
Rispetto agli anni precedenti, la novità che presenta questa misura è proprio il teatro Galli, considerato centro motore di una nuova fruibilità del centro e per questo 'coinvolto' in "Rimini ACT" durante l'intero arco del 2019 attraverso eventi e visite guidate agli spazi ricostruiti e all'area archeologica valorizzata. Questa 'prima volta', resa finalmente possibile grazie all'apertura della struttura teatrale, propone anche una serie iniziative collegate alle festività natalizie, per le quali sono previste una serie di misure di sostegno alla rete commerciale. Azioni importanti come il miglioramento e l'accrescimento degli allestimenti decorativi di addobbi e luminarie e come la linea di trasporto aggiuntiva dei trenini turistici gratuiti tra l'area del Palacongressi e l'Arco di Augusto. Una soluzione per la mobilità, in piena continuità con gli anni precedenti, la cui importanza è ancora più fondamentale visto il nuovo assetto urbanistico dell'area circostante il Teatro Galli e la Rocca Malatestiana, oltre alle sempre più stringenti misure ambientali di limitazione del traffico in zona urbana.
Il progetto, che ha un costo complessivo di € 80.000, è in sintesi strutturato in tre azioni principali da realizzare in occasione delle festività natalizie e di fine anno: l'integrazione dell'offerta culturale nel centro storico con l'apertura del Teatro Galli; il potenziamento degli allestimenti decorativi; il potenziamento dei servizi integrativi gratuiti di mobilità.
L'area di intervento, in piena continuità con l'dea del centro che si espande ai borghi, include anche San Giuliano, il borgo Marina, il borgo di Sant'Andrea, il borgo di San Giovanni e marina centro.
Il progetto "Rimini ACT – Arte Commercio Tradizione", che integra strategie coordinate di sviluppo, rappresenta l'ideale continuazione del "Progetto pilota per la valorizzazione del Centro Storico di Rimini" e del "Progetto di promozione e marketing del territorio", già ammessi a contributo regionale per gli anni 2013 – 2014 e 2018 – 2019.
Un'iniziativa, realizzata ai fini della presentazione della domanda di contributo della legge regionale, realizzato con il coinvolgimento degli stakeholder locali, nella definizione di una strategia condivisa nel pieno rispetto del modello di partnership pubblico-privata, espressamente richiesto dalla procedura di concertazione approvata dalla Regione Emilia-Romagna.
"Rimini ACT è un progetto inedito e sinergico che si inserisce su un programma ormai consolidato di valorizzazione dei centri commerciali naturali, discendente dalla legge regionale 41- dichiara l'assessore alle Attività economiche del Comune di Rimini, Jamil Sadegholvaad-. La specificità di questo programma è quella di considerare il teatro Galli 'centro di gravità permanente' di una nuova attrattività durante l'anno, andando oltre anche agli spettacoli stessi. Il boom di nuovi pubblici esercizi a Rimini è in parte motivata da riqualificazioni urbane e di contenitori culturali che diventano volano di una rinascita e di un rilancio del tessuto commerciale e imprenditoriale".
Misano, molesta due ragazzine, arrestato 18enne
(Rimini) Ha molestato due ragazzine delle scuole medie in un parco di Misano Adriatico, nel Riminese e, per questo, è stato arrestato con l'accusa di violenza sessuale aggravata. Protagonista della vicenda - che viene riportata dai quotidiani locali - un 18enne di origine albanese cui i Carabinieri della città romagnola hanno notificato una ordinanza cautelare in carcere. Il giovane è già noto alle forze dell'ordine: a Pesaro, dove è detenuto, deve rispondere dell'accusa di rapina impropria.
I fatti risalgono allo scorso 20 settembre quando le due ragazzine - che stavano passeggiando nel parco - si sono trovate circondate da tre ragazzi più grandi: il 18enne albanese, un italiano e un nordafricano. Il primo, dopo avere lanciato apprezzamenti, ha messo loro le mani addosso, toccandole al seno e al sedere. Scappate di corsa, una delle ragazzine ha chiamato al telefono un amico che, a sua volta, ha chiamato i Carabinieri. I militari hanno rintracciato in breve tempo il giovane, poi riconosciuto dalle due giovani (Ansa).
Incassi in nero per la discoteca, Gdf scopre evasione 800.000 euro
(Rimini) Incassi 'in nero' per oltre due milioni di euro, imposte evase per 800.000 euro e 25 lavoratori irregolari. Questo il bilancio dell'operazione ribattezzata Full Black e condotta dalla Guardia di Finanza di Rimini tra i locali dell'intrattenimento e del divertimento notturno della città romagnola.
Nel dettaglio le Fiamme Gialle hanno scoperto la mancata dichiarazione al Fisco, da parte della società di gestione di un locale da ballo, di oltre due milioni di euro di proventi e l'evasione di 800.000 euro di imposte mentre In altri due locali, invece, i finanzieri hanno scoperto incassi occultati al Fisco per oltre 12.000 euro e sorpreso sul posto di lavoro 25 lavoratori irregolari, di cui 15 risultati completamente 'in nero' (Ansa).
Lite tra richiedenti asilo, nigeriana incinta perde bambino
(Rimini) E’ finita con la perdita del bambino che aspettava una lite scoppiata tra tre ragazze nigeriane all’interno di una casa che ospita donne richiedenti asilo a Rimini.
I fatti – riporta la stampa locale riminese – risalgono a martedì scorso, 9 ottobre, quando all’interno della struttura si è scatenato un diverbio sullo smaltimento della spazzatura. La donna, poi colpita, aveva portato fuori il pattume, incontrando le critiche delle altre due nigeriane. Dalle parole, le tre, sono passate alle ‘mani’: ad avere la peggio è stata una 20enne, in Italia da tempo e al terzo mese di gravidanza.
Dopo la colluttazione, la ragazza si è sentita male ed è stata portata in ospedale. Nonostante il ricovero, giovedì la ragazza – che ha raccontato quanto accaduto ai sanitari – ha abortito. Sulla vicenda indaga la Squadra Mobile con le due nigeriane coinvolte nella lite che rischiano una denuncia per lesioni e gli uomini della Polizia che dovranno accertare se a causare l’aborto siano stati i colpi ricevuti dalla 20enne (ANSA).
15 ottobre
Disco, incassi in nero | Piromane di auto | Pio Manzù all’asta
13 ottobre
Cenerentola su maxi schermo | Maggioli vuole l’altavelocità | Da Paradiso a Inferno
Accusa la convivente di violenza sessuale
(Rimini) Una donna di origine russa, di 54 anni, è stata denunciata con l'accusa di aver violentato, un 61enne riminese. L'uomo, secondo la sua denuncia, sarebbe stato costretto ad avere un rapporto sessuale sotto la minaccia di un coltello. Lo riporta la stampa locale che ricostruisce quello che è stato definito un calvario di umiliazioni. I due stavano insieme da già da po' di tempo, quando sono cominciate le vessazioni. Quando lui ha lasciato la moglie chiedendo il divorzio, la russa forte dell'impegno dell'amante finalmente libero si era rivelata, a detta dell'uomo, una despota anche durante i rapporti sessuali, che riprendeva con la telecamera. Il 61enne ha così sporto denuncia alla polizia. Se ne occuperà la magistratura che ha indagato la donna per violenza sessuale sul convivente (Ansa).
Giardiniere molestò stagista, patteggia
(Ansa) Ha patteggiato una pena di un anno e nove mesi il pensionato riminese di 65 anni che, secondo l'accusa, due anni fa avrebbe fatto denudare uno stagista 18enne, cui avrebbe dovuto insegnare alcune tecniche base del giardinaggio, facendogli in sostanza da tutor.
All'uomo, accusato di violenza sessuale, sono state riconosciute le attenuanti generiche e l'ipotesi di "lieve entità". Difeso dall'avvocato Luca Campana, il 65enne in udienza in tribunale a Rimini ha presentato una lettera di scuse verso la parte offesa. Il ragazzo aveva raccontato che il 65enne, volontario di una cooperativa sociale riminese, lo aveva rinchiuso in un capanno, costretto a spogliarsi e molestato.
L'episodio sarebbe avvenuto durante un periodo di stage e il giovane lo aveva raccontato ai genitori, per poi sporgere denuncia ai carabinieri (Ansa).