(Rimini) Due peruviani di 28 e 34 anni sono stati arrestati per due rapine a Rimini tra il maggio e il luglio scorsi. Ad entrambi é contestato anche il reato di violenza sessuale di gruppo: secondo la ricostruzione degli inquirenti, le vittime prima di essere derubate subivano dei palpeggiamenti. Lo scopo era quello di infastidire e distrarre le vittime, distogliendole dall’oggetto rubato, per esempio un rolex.

(Rimini) Arrestato due ucraini per furto e ricettazione di auto. Uno, un ingegnere 32enne, solo soletto, raggiungeva il suo bersaglio, l’auto da rubare, con una bici pieghevole che poi infilava nel bagagliaio fuggendo via con il quattroruote. L’altro si occupava di piazzare le auto rubate sul mercato. Entrato in possesso delle auto, il ladro cambiava le targhe originali con falsi ucraini e le guidava munito di una patente rumena, anch’essa falsa. Talvolta usava un carro attrezzi per spostare le auto. E’ considerato autore di 16 furti di Mercedes di lusso, rubate per lo più a riccione ai turisti.

Lunedì, 22 Ottobre 2018 13:59

Residenti stranieri, a Rimini sono il 10,9%

(Rimini) Provengono da 170 Paesi, hanno un’età media di 34 anni e sono in prevalenza donne. Parliamo dei 538 mila residenti stranieri che vivono, lavorano e studiano in Emilia-Romagna. In testa ci sono i rumeni (17%), seguiti dagli albanesi (10,7%) e dai marocchini (8,7%); significativa anche la presenza di ucraini (6,1%), cinesi (5,5%) e moldavi (5,3%). Quasi un quinto (114.000) dei residenti stranieri sono minori, perlopiù nati in Italia. A scattare la fotografia della società regionale è l’Osservatorio sul fenomeno migratoriodella Regione nel nuovo Rapporto 2018 (dati 2017) “Cittadini stranieri in Emilia-Romagna. Residenti e dinamiche demografiche”, dettagliato sul territorio anche a livello provinciale e comunale. Dati che confermano l’Emilia-Romagna come prima regione in Italia per incidenza di cittadini di origine straniera sul totale della popolazione residente.
“La presenza di cittadini stranieri regolarmente residenti in Emilia-Romagna è da decenni un tratto distintivo di questa regione, come lo è la cultura dell’accoglienza e della solidarietà- sottolinea la vicepresidente e assessore al Welfare, Elisabetta Gualmini-. Un fenomeno che richiede l’individuazione e l’impiego di strumenti conoscitivi sempre più complessi e in grado di cogliere processi sociali caratterizzati da mutamenti piuttosto rapidi. Interessante sottolineare la presenza significativa della componente femminile, in buona parte impegnata nel lavoro di assistenza delle persone anziane. Sono le cosiddette ‘badanti’- spiega la vicepresidente- il cui contributo in una regione come l’Emilia-Romagna caratterizzata da un veloce invecchiamento demografico, è diventato per le famiglie e per il nostro sistema di welfare sempre più indispensabile. Auspichiamo che le dinamiche di integrazione soprattutto per le seconde, terze e quarte generazioni di bambini e bambine sia sempre più rafforzata e finalizzata- chiude Gualmini- a creare una positiva e civile convivenza all’interno delle nostre comunità”. Stando al Rapporto, gli stranieri residenti in Emilia-Romagna sono leggermente aumentati rispetto all’anno precedente: 7 mila cittadini in più (+1,4%), prevalentemente provenienti da Paesi comunitari. Diminuisconoinvece del 25% i “nuovi” cittadini italiani: leacquisizioni di cittadinanza italiana, infatti,sono statecirca 6.500 in meno.

L’incidenza di residenti stranieri è più marcata nelle province di Piacenza (14,4%), Parma (13,8%), Modena (13,0%), Reggio Emilia (12,2%) e Ravenna (12,2%). Seguono Bologna (11,8%), Rimini (10,9%), Forlì-Cesena (10,8) e Ferrara (9,1%). I comuni con il maggior numero di cittadini stranieri - oltre la media regionale del 12%- sono Castel San Giovanni, in provincia di Piacenza (21,6%), e Langhirano in provincia di Parma(20,7%). Superano il 20% di presenze anche Galeata (FC) e Calestano, nel parmense.

(Rimini) Allergici alla Tari, a Rimini si è passati da 171 evasori totali del 2016 a 211 del 2017. Non ci si aspettano dati migliori per il 2018. “Chi evade in modo sistematico deve vedersi la licenza commerciale stracciata e i proprietari dei locali dove viene svolta l'attività imprenditoriale devono cautelarsi con polizze fideiussorie perché dovranno essere chiamati in solido al pagamento delle tasse comunali”. Il consigliere comunale del centrodestra riminese, Gennaro Mauro, all’opposizione, si posiziona sulla linea del comune di Rimini, che ha chiesto la sospensione della licenza per tutte le attività commerciali che non hanno pagato o non pagheranno la tassa sui rifiuti. “La visione dei tabulati relativi ai nominativi degli evasori totali per gli anni 2016 e 2017 mi ha lasciato sbalordito. Sarei tentato a rendere pubblici i nominati, ma la legge italiana paradossalmente in base ad una presunta violazione della privacy non ne consente la diffusione. Certo ci vogliono modifiche legislative, e noi del centrodestra ci faremo attivi promotori, ma ciò non può essere una scusa per a Rimini si resti a guardare”, sottolinea Mauro.
“Troppo poco è stato fatto in questi ultimi anni da parte dell'amministrazione comunale. Bisogna creare una lista nera degli evasori totali per più anni per sottoporli a controlli spietati da parte di tutti gli organi di vigilanza presenti sul territorio, per accertare eventuali irregolarità fiscali, di occupazione dei lavoratori, di sicurezza e igiene, di corretta applicazione della tassa di soggiorno. Questo è l'unico linguaggio che i furbetti comprendono”. Nelle casse comunali “ogni anno vengono a mancare diversi milioni di euro a causa di tantissimi imprenditori "allergici" al pagamento della tassa dei rifiuti (TARI). Tutto ciò si riverbera nell'aumento della tariffa che pagano solo gli onesti cittadini ed imprenditori, mentre proliferano centinaia furbetti che indisturbati proseguono le proprie attività aziendali senza pagare dazio. Non parliamo di imprenditori che in un momento di difficoltà non pagano il tributo oppure lo pagano parzialmente, a Rimini ad esempio ci sono 143 strutture alberghiere che non hanno versato un solo euro in due successivi anni facendo venire meno entrate per 2.230.000 euro”. In altri settori “le cose non vanno meglio, ci sono tantissime attività dove pur in presenza di richieste di pagamento di poche centinaia di euro i furbetti sono diverse centinaia”.

Sicurezza, classifica Sole24ore. Gnassi: territorio esposto ad assalti predatori
(Rimini) La provincia di Rimini chiude l'anno 2017 registrando 23.448 reati denunciati, 813 in meno rispetto al 2016 (un calo del 3 per cento), e con un decremento di 3.223 reati (- 12,31 per cento) rispetto a quanto manifestato cinque anni prima, quando vi furono 26.741 denunce, questi i dati pubblicati oggi dal Sole 24 ore. “Questi dati confermano il trend in progressiva discesa nell'arco quinquennale per i 25 Comuni del territorio riminese, con una diminuzione di oltre il 10 per cento nel solo biennio 2016/2017, ormai avvicinando i livelli rilevati con la Provincia a 20 Comuni e 35 mila residenti in meno”, fa notare il presidente della Provincia, Andrea Gnassi.
“Dal punto di vista fattivo, questo è l'elemento più interessante, e confortante, che emerge dall'ormai tradizionale graduatoria riportata dal quotidiano 'Il Sole 24 Ore'. Una classifica che, anche per il 2017, vede la provincia di Rimini agli ultimi posti, così come si verifica ogni volta dal 1998 ad oggi allorché mai si è andati più in là del terzo gradino del podio italiano. Il Sole 24 ore spiega anche questa volta come statisticamente i 25 Comuni che compongono il territorio riminese sia penalizzati dalla cosiddetta 'correzione turistica': ai 335 mila residenti ufficiali si dovrebbero aggiungere i consistenti flussi turistici che accumulano ogni anno 16 milioni di pernottamenti e altrettanti 'escursionisti' e cioè i turisti che vengono e vanno nella stessa giornata. E' lampante come, se si applicasse questa quota di 'residenti aggiunti' (che vale oltre il 20 per cento del dato demografico ufficiale), muterebbe in parte il risultato finale, peraltro più incidente rispetto ad altri territori vista la dimensione demograficamente contenuta della provincia di Rimini. E' quello che ha più volte scritto la Prefettura inviando diversi memorandum in questo senso allo stesso Sole 24 Ore”.

Ma al di là di questo, “comunque non un dettaglio visto che poi la graduatoria finale genera una discussione a volte distorta, vanno messi in fila ragionamenti un po' più propositivi, in un'ottica di miglioramento degli strumenti per il lavoro futuro. Il primo, appunto, è il trend in discesa da 5 anni a questa parte, a dimostrazione del lavoro efficace che stanno portando avanti le forze dell'ordine, la Prefettura e le polizie municipali dei 25 Comuni in provincia. A testimonianza di questo, basta vedere come, tra 2016 e 2017 in provincia di Rimini, i furti in abitazione calino del 21 per cento, quelli nei negozi del 6 per cento, i furti di auto decrementino del 15 per cento; resta tra le più basse del Paese la quota di omicidi, tentati omicidi e infanticidi. Questo è dunque un lavoro sul campo prezioso, nonostante endemiche e storiche zavorre strutturali, a partire da una Questura classificata in categoria C, che solo la realizzazione punto a punto del Protocollo sulla Sicurezza sottoscritto lo scorso dicembre dal Ministero dell'Interno, Prefettura e tutti i Comuni riminesi, potrà finalmente sanare”.
Il secondo aspetto da rimarcare, “e lo si nota chiaramente in qualche aspetto paradossale della graduatoria riportata dal quotidiano economico in cui spiccano come 'virtuose' aree note per essere viziate da sensibili problemi di criminalità micro e macro, è sicuramente la propensione alla denuncia ancora molto alta nei 25 Comuni della provincia di Rimini. Un elemento questo, frutto di una solida relazione fiduciaria tra cittadino e istituzione e del fatto che il lavoro puntuale delle forze dell'ordine resti comunque un incentivo a non arrendersi a priori. Il terzo aspetto, rilevato da numerosi analisti, è che con l'avanzare della crisi economica che ha messo in pesante crisi gran parte dei territori italiani, si sia innescato di default un processo di 'maggiore attrattività' per la criminalità verso quelle zone che ancora producono ricchezza e grossi flussi di visitatori per tutti i 12 mesi dell'anno. Questo, ad esempio, potrebbe spiegare il livello, in provincia di Rimini e in altri aree 'turisticamente leader, di fenomeni predatori quali i furti (seppur in calo del 9 per cento rispetto al 2016) e i borseggi (comunque – 5 per cento da un anno all’altro)".

La lettura di questi dati “va, in definitiva, articolata su più fronti e con diversi approfondimenti. Dal mio punto di vista, il discorso che più interessa ai 25 Comuni della provincia di Rimini è sempre lo stesso: un territorio come questo, ad alti flussi di visitatori, è per sua natura più esposto di altri agli 'assalti' predatori. Le risposte sono efficaci, grazie all'impegno delle forze dell'ordine e dei Comuni, ma solo l'infrastrutturazione delle stesse potrà farci passare di livello. Abbiamo bisogno della 'promozione' della Questura dalla fascia C a quella B, che consentirebbe di avere incrementi strutturali delle dotazioni degli organici di polizia e dello spostamento della Polizia nella nuova sede, oggetto di un contenzioso infinito tra Stato e privato. Non sono azioni comprese nel libro dei sogni ma in un patto sottoscritto solo pochi mesi fa da Ministro, Prefettura e Enti locali. Più che le graduatorie, a tutti i sindaci dei Comuni della Provincia di Rimini, nessuno escluso, interessa di più avere rassicurazioni su questo".

(Rimini) Con l'approvazione del terzo stralcio dei lavori nel corso dell'ultima seduta di Giunta, compiono un balzo avanti i lavori di riqualificazione di tutta l'area che circonda Castel Sismondo, destinato a diventare asse principale del nascente Museo internazionale Federico Fellini che si completerà con gli interventi sinergici CircAmarcord – Piazza d'Arti e Fulgor – Casa del Cinema. Con questo nuovo atto, la Giunta comunale approva il terzo stralcio dei lavori con cui sarà riqualificata tutta l'area del settore ovest di Castel Sismondo adibita attualmente a parcheggio adiacente via Bastioni occidentali.
Saranno riportate in luce le mura lato Ovest del Castello esterne alla Corte del Soccorso e valorizzare così l'antico fossato. Lo scavo dell'area, attualmente destinata a parcheggio, avverrà per una profondità di circa 3 metri e mezzo e un passaggio pedonale, dopo che si sarà provveduto alla demolizione della rampa che attualmente conduce alla Porta del Soccorso realizzata negli anni 80, consentirà come una sorta di ponte levatoio di accedere al castello.
Dato l'elevato valore dell'area da un punto di vista storico-architettonico-archeologico, il progetto è stato condiviso e autorizzato dalla Soprintendenza Archeologica e Belle Arti e ha inoltre ottenuto l'approvazione da parte della Soprintendenza – Sezione Archeologica per lo specifico progetto di scavo, con precise metodologie operative, materiali da utilizzare e modalità tecnico-esecutive, sia di realizzazione che di esecuzione.
Il progetto archeologico è stato redatto dall'archeologa Cristina Ravara Montebelli, che condusse i sondaggi presso la Rocca Malatestiana nell'anno 2002, sotto la direzione dell'architetto Giovanna Giuccioli.

L'area oggetto di intervento, nell'immaginario collettivo, dal dopoguerra in poi non è mai appartenuta alla fruizione che lascia spazio all'esplorazione non affrettata e libera da programmi, con l'arredo urbano consono alla sosta, all'osservazione, alla scoperta. E' invece sempre appartenuta a funzioni fuori da ogni contesto storico e naturale dell'area, come il parcheggio, il mercato bisettimanale.
L'intervento sarà preceduto dalla riprofilatura del tratto di Via Circonvallazione frontistante, con la realizzazione di un nuovo marciapiede alberato, illuminazione pubblica, stalli moto e parcheggi per auto.
In particolare il progetto prevede un percorso ciclopedonale perimetrale in materiale architettonico colorato circonda l'intervento, con dimensioni sufficienti alla circolazione bidirezionale delle biciclette e a quella contigua dei pedoni. Dotato di due isole di sosta con panchine e leggii nonché pannelli storici divulgativi.
Il prato calpestabile presenterà un leggero declivio fino alle mura storiche, in prossimità delle quali saranno collocati i corpi illuminanti a terra che illumineranno le mura con effetto wall washer, in analogia a quanto realizzato nel primo lotto dei lavori. Il declivio di progetto risale alla quota attuale ai lati del castello, a destra dopo il Bastione di Isotta in corrispondenza dell'antico sedime delle mura romane, e a sinistra in corrispondenza dell'antico limite fra il fossato del castello ed il fossato delle mura urbiche. In queste zone periferiche il prato è collocato al piano di campagna attuale ricollegandosi con i recenti interventi limitrofi e chiudendo il cerchio della riqualificazione intorno al castello. Il tracciato delle mura romane e la controscarpa del fossato saranno evidenziati con specifica pavimentazione, non percorribile, che li differenzia simbolicamente dal marciapiede praticabile.

I nuovi percorsi ciclopedonali saranno inoltre collegati all'area dell'ex bar Tricheco, dove è stata ultimata la valorizzazione delle mura con riqualificazione a verde, nuovo marciapiede e 20 nuovi stalli moto. I due muri storici (il tracciato delle mura romane e la controscarpa del fossato) saranno evidenziati con specifica pavimentazione, non percorribile, che li differenzia simbolicamente dal marciapiede praticabile.
L'ingresso alla Corte del Soccorso sarà garantito da una passerella pedonale a norma di barriere architettoniche. Farà parte del progetto la pulizia ed il restauro della porzione di mura riportate alla luce.
Al terzo stralcio approvato dalla Giunta farà seguito il quarto ed ultimo intervento che comprenderà la riqualificazione dell'intera Piazza Malatesta intorno al Teatro Galli e le connessioni urbane lato Est (Giardino Francesca da Rimini, Via Verdi, piazzetta San Martino, Via d'Azeglio, ex Sferisterio).

 

Lunedì, 22 Ottobre 2018 08:55

22 ottobre

Maltempo, danni e spavento | San Marino non soccorre un'italiana | Concorso scuola

Sabato, 20 Ottobre 2018 09:22

20 ottobre

Niente sconti per Butungu | Estate difficile | Tari, c’è chi deve 100mila euro

Venerdì, 19 Ottobre 2018 17:16

Stupri Miramare, conferma 16 anni Butungu

(Rimini) Confermata in appello la condanna a 16 anni per il congolese Guerlin Butungu, l'unico maggiorenne e il capo del gruppo che ha stuprato, rapinato e picchiato sulla spiaggia di Miramare di Rimini, la notte del 26 agosto 2017, una coppia di turisti polacchi e una prostituta trans peruviana, e ha aggredito una turista milanese e rapinato il compagno la notte del 12 agosto.
La sentenza è stata letta dalla Corte presieduta dal giudice Orazio Pescatore, che ha accolto la richiesta di conferma della decisione del primo grado, avanzata in aula dal pg Paolo Giovagnoli. "Siamo soddisfatti, è andata come doveva andare", ha detto l'avvocato Maurizio Ghinelli, che difendeva i due giovani polacchi. Soddisfazione espressa anche dall'avvocato Enrico Graziosi, difensore della peruviana, presente in aula come anche l'imputato. Anche per gli altri tre del 'branco', due fratelli marocchini all'epoca di 15 e 17 anni e un nigeriano di 16, è già arrivato il secondo grado di giudizio, con pene di nove anni e otto mesi (Ansa).

Venerdì, 19 Ottobre 2018 14:01

Periferie, Croatti conferma sblocco fondi

(Rimini) “Il presidente del consiglio Giuseppe Conte come ha sempre dichiarato in merito ha mantenuto la promessa e disposto i finanziamenti nel primo provvedimento utile”. Così conferma anche il senatore a 5stelle, Marco Croatti, la notizia già diffusa ieri da Anci dello sblocco dei fondi del bando periferie, congelati dal decreto milleproroghe. “Una dimostrazione - spiega Croatti - di serietà di questo Governo che molti artatamente avevano messo in dubbio. Dopo aver sanato l'incostituzionalità l'iter ha potuto seguire il suo corso in modo legittimo. Da oggi possono ripartire quei progetti di riqualificazione che possono avere un valore strategico per le città e i territori”. L’accordo “è stato raggiunto in Conferenza Unificata tra Anci e Governo, come abbiamo sempre detto sin da agosto quando venne approvato l'emendamento al Senato (con voto dello stesso Pd), sono stati garantiti tutti i progetti esecutivi ed i finanziamenti verranno spalmati in più anni”.

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