(Rimini) E’ in corso da parte dell’Istituto per la sicurezza sociale di San Marino, un’indagine interna per accertare eventuali inadempienze. La conferma arriva dallo stesso istituto. Dal Titano, in ogni caso, hanno sempre negato che i fatti si siano svolti come raccontati dalla stampa locale, e cioè che dall’ospedale sammarinese venendo a conoscenza della nazionalità italiana della ragazza abbiano negato i soccorsi. A tal proposito, “l’Iss si riserva di valutare le azioni più opportune a tutela del buon nome e dell’immagine dell’Ente Pubblico”.
Nell’apprendere la notizia “della rapida risoluzione del problema di salute della ragazza, dimessa dopo poche ore dall’Osservazione Breve dell’Ospedale di Urbino, ribadiamo che i rapporti con gli ospedali e le strutture sanitarie limitrofe sono e rimangono improntati alla massima collaborazione e confronto in un’ottica di miglioramento continuo della salute dei nostri cittadini”.

(Rimini) “Se Anci è la casa dei sindaci, Rimini è la casa degli italiani: un italiano su 2, secondo la Nielsen, è stato a Rimini, o per vacanza o per lavoro. Ogni anno sono almeno 13 milioni le presenze turistiche nella nostra città. Una città popolare nel senso più alto del termine. E dunque, a pieno titolo, sede ideale per ospitare l’incontro del livello istituzionale più vicino ai cittadini e alle persone”. Con queste parole il sidnaco di Rimini Andrea Gnassi dichiara tutto il suo orgoglio di ospitare la trentacinquesima assemblea Anci, da oggi a giovedì in fiera a Rimini.
“I Comuni, i sindaci si occupano prima di tutto dei cittadini. Cittadini, che non è sinonimo di elettori, né per il vocabolario italiano né per la Costituzione. Lo fanno con difficoltà crescenti. Non oggi, da almeno 15 anni a questa parte si è progressivamente affievolita l’idea stessa di istituzione. Si sono creati muri alti tra diversi livelli istituzionali, a volte in un crescente senso di sfiducia reciproca. Si è cominciato tempo fa, annunciando tagli fiscali per poi costringere gli Enti locali alla parte dei ‘cattivi’, aumentando i tributi per non morire e per garantire i servizi primari. Si è arrivati a oggi con la questione del bando periferie, per certi versi senza precedenti, e che solo adesso può essere sanata dal buonsenso e da un accordo tra Anci e Governo, me lo si consenta, promosso e ottenuto grazie anche alla sacrosanta protesta dei Comuni coinvolti e dal lavoro del nostro Presidente Antonio Decaro che ringrazio per il lavoro fatto su questo e per l’impegno su innumerevoli tematiche che riguardano i comuni”.
Il tema sotteso a “questo frastagliato rapporto tra livello centrale e locale del quadro amministrativo nazionale è cosa si considera essere un’istituzione e quali siano i suoi obiettivi esclusivi. I Comuni hanno ben chiaro che istituzione è strumento di un’idea di comunità libera, democratica e che si riconosce nella solidarietà e non in qualsiasi forma diretta o mascherata di egoismo. Ne sono così consapevoli che dalla legge di riforma di inizio anni Novanta, proprio in tanti Comuni si sono sperimentati progetti, iniziative, modalità di governo, che sono stati propulsori di un’idea avanzata di Paese moderno, europeo. Sono migliaia i ‘casi di scuola’ da 20 anni ad oggi, peccato non si siano mai tradotti nella visione complessiva di un’Italia senza paura e senza paure, che si riconosce in un codificato patto permanente tra livello centrale del Governo del paese e Autonomie locali”.

Come permettere alle città di avere risorse e strumenti per cambiare? Si domanda Gnassi. “E’ qui che è chiamata ad avere un ruolo e un compito la politica. Usiamo la leva della crescita urbanistica? Di un modello di sviluppo centrato sulla rendita immobiliare? Ci limitiamo a qualche piccolo ritocco di facciata?  Se per le nostre città l'unica leva di un possibile sviluppo è centrata sulla sostenibilità sociale, ambientale, urbana, allora la sostenibilità va ricercata non in un solo settore o in uno specifico campo: la visione di una città non si limita all’urbanistica. Occorre cercare e progettare connessioni. Connessioni che producano comunità e ricostruiscano comunità intorno a modelli integrati di sviluppo a forte innovazione. Noi Sindaci per poter immaginare una visione di sviluppo con questo orizzonte culturale, in fondo chiederemmo un patto con lo Stato centrale: più responsabilità e più autonomia. In cambio del rispetto dell’equilibrio di bilancio. Più autonomia organizzativa, fiscale e d’investimento in cambio del rispetto e del contributo all’equilibrio dei conti del Paese. Sembra poco, ma è tutto”.

Rimini, ha raccontato Gnassi ai suoi colleghi sindaci, alla presenza del presidente Mattarella, è “un borgo di provincia di 330 mila persone, con 160 del suo capoluogo. Ma che fa 24 milioni di presenze turistiche e che su questi numeri organizza i servizi, l’acqua, i rifiuti, i trasporti. Sotto l’ombrellone c’è la nascita di una città dove passava la Linea Gotica e che è stata colpita da 386 bombardamenti. Oggi ancora siamo dentro un cambiamento: oltre al sistema idrico fognario, i nuovi lungomare, togliamo dall’ombra gli splendidi castelli, le rocche, i borghi di collina e dell’Appennino, la città romana di Tiberio e Augusto, medioevale di Giotto, rinascimentale di Piero della Francesca e Leon Battista Alberti, quella dell’800 verdiano e del ‘900 di Fellini. Ecco proprio Fellini diceva: “tutto si immagina” . Sarebbe bello immaginare un paese che accompagnasse davvero, e tutti i giorni, le sue città e i suoi comuni a trasformare l’immaginazione e il lavoro dei suoi Sindaci in città visibili e servizi concreti”.

(Rimini) Nonostante due precedenti verbali per le medesime violazioni ai regolamenti è stato nuovamente sorpreso dagli agenti della Polizia municipale riminese il gestore di un minimarket di corso Giovanni XXIII mentre vendeva bevande alcoliche a due minorenni. Oltre alla sanzione amministrativa nei confronti del titolare è immediatamente partita verso la Prefettura la richiesta di sospensione dell'attività commerciale del minimarket come prevede la normativa in caso di reiterate violazioni delle disposizione in materia di vendita di alcol.
La contestazione dell'infrazione è avvenuta durante i controlli che la Polizia municipale sta effettuando in queste settimane su tutto il territorio comunale. Oltre all'alcol i controlli sono concentrati sul rispetto dei regolamenti comunali specie per quanto riguarda l'occupazione abusiva del suolo pubblico e il decoro così come regolamentato dalle disposizioni per la valorizzazione dell'offerta commerciale, specie sui viali della Marina e del Centro storico. Una campagna di controlli che ha come obiettivo principale quello di migliorare la qualità urbana e il valore turistico della città intervenendo sulle modalità di esercizio delle attività commerciali e contrastando quei fenomeni di degrado derivanti da un consumo disordinato degli spazi destinati alle attività economiche.
Sanzionati per mancato rispetto del regolamento di Polizia urbana anche un gruppo di artisti di strada che sopra alcuni reperti dell'Arco d'Augusto avevano posizionato la propria attrezzatura. Uno sfregio al monumento simbolo della città che fa seguito a quello di qualche giorno fa quando due turisti furono sorpresi a danneggiare l'arco per procurarsi degli souvenir. Come avvenuto in quell'occasione i musicanti sono stati denunciati penalmente per violazione al Codice dei Beni culturali e del paesaggio.

(Rimini) Il trasporto pubblico, con le imprese della filiera e il confronto sugli argomenti di attualità saranno protagonisti di International Bus Expo, salone biennale organizzato da Italian Exhibition Group da domani a venerdì alla fiera di Rimini (ingresso Ovest, via san Martino in Riparotta).
IBE è l’unico salone del settore autobus nel bacino del Mediterraneo e sarà aperto alle 11.00 (Agorà, Pad. A7) dal convegno Il rinnovo del parco mezzi: strumenti, finalità e primi risultati.
Interverranno Luciano Marasco (Dirigente Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti), Alessandro Meggiato (Responsabile del servizio trasporto pubblico e mobilità sostenibile Regione Emilia-Romagna), prof. Giuseppe Catalano (Università La Sapienza), Massimo Roncucci (Presidente ASSTRA), Giuseppe Vinella (Presidente ANAV), Arrigo Giana (Presidente AGENS), Fabrizia Vigo (Responsabile Relazioni Istituzionali e Responsabile Gruppo Costruttori ANFIA), Severino Briccarello (consulente per area bus UNRAE). A condurre i lavori, la giornalista Morena Pivetti. I saluti saranno affidati a Ugo Ravanelli (CEO Italian Exhibition Group) e Roberta Frisoni (Assessore Mobilità, programmazione e gestione del territorio, Demanio del Comune di Rimini). Il salone di Italian Exhibition Group si inserisce in un frangente particolarmente vivace per il settore, con provvedimenti governativi che stanno favorendo nuova domanda grazie alla connotazione strutturale dei finanziamenti disponibili per rinnovare il parco mezzi. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti stima che nei prossimi 18 mesi entreranno in circolazione 5-6.000 nuovi autobus e che fino al 2030 duemila autobus ogni anno entreranno in servizio, con incentivi per la mobilità sostenibile.

A IBE 2018, disposto nei padiglioni dell’ala Ovest della Fiera di Rimini, saranno presenti 110 imprese in rappresentanza di tutta la filiera nazionale ed internazionale della bus travel industry, con focus sulla mobilità sostenibile. Fra gli eventi, da segnalare domani alle 14.00 a cura di ANAV la presentazione dell'ultimo rapporto nazionale sul welfare; sulla tematica della disabilità domani alle 15.45 in programma il seminario ‘TPL: accessibilità e servizi per la disabilità’, a cura di ASSTRA. Il programma completo è consultabile al link: https://bit.ly/2pN0IEd
Attesa per la premiazione di IBE Bus Driver of the Year, il concorso organizzato da IBE in collaborazione con la rivista AUTOBUS che incoronerà il miglior autista di autobus d'Italia. Torna anche l’appuntamento con IBE Test Drive, circa 500 prove per testare i modelli di maggior successo. IBE 2018 si svolge con la collaborazione delle maggiori associazioni di categoria ANAV, ASSTRA e AGENS e con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna, Comune di Rimini, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e ANCI.

(Rimini) Ammonta a 47.000 euro l'importo recuperato sull'insoluto di rette e mense per gli anni scolastici 2015-2016 e 2016-2017. Un dato significativo in considerazione del lavoro di sollecito avviato in modalità diverse, e a più riprese dagli uffici, per consentire alle famiglie di adeguarsi ai servizi corrisposti dal Comune. Un lavoro meticoloso che ha avuto i migliori risultati nell'anno 2016-2017 con oltre 31.000 euro di rientro dei pagamenti previsti. L'amministrazione procede su due strade che si intersecano necessariamente tra loro tenendo fermi due punti: sostegno e incontro ai più bisognosi, verifica con dati incrociati di ogni singolo caso di mancato pagamento, che rientra spesso nei casi di dimenticanza delle rate in scadenza.
Nei prossimi giorni l'assessore ai servizi educativi Alessandra Battarra avrà dei colloqui diretti con ciascuna famiglia per verificare se ci siano motivazioni legate a situazioni di oggettiva difficoltà economica che richiedano una attenzione particolare da parte dei servizi alla persona.
"Il dialogo e la conoscenza specifica dei singoli casi, continua ad essere il metodo che, dopo lo scorso anno - afferma l'assessore Battarra - continuerò ad adottare per andare incontro alle esigenze delle famiglie e al contempo procedere con il recupero degli insoluti rette. Due facce della stessa medaglia che tengono conto di strumenti efficaci messi a disposizione in questi casi dall'amministrazione come la possibilità di rateizzare il pagamento delle rette o la presa in carico di possibili forme di sostegno sociale da parte del settore servizi alla persona. Chi versa in condizioni di oggettiva difficoltà avrà la massima attenzione così come sarà massimo il nostro impegno di adeguare i servizi rivolti alle famiglie con la necessità di copertura dei costi sostenuti. I risultati, come mostrano i numeri, sono in miglioramento, nelle prossime settimane verrà inviata una prima lettera informale nell'ambito di un lavoro costante che stiamo portando avanti nei confronti delle famiglie assieme al mantenimento di rapporti e contatti diretti con le stesse in modo che non si sentano sole ma, al contrario, supportate dall'amministrazione.

(Rimini) Conclusa la 48esima edizione di Santarcangelo Festival, la seconda con la direzione artistica di Eva Neklyaeva e Lisa Gilardino ora al lavoro sull'edizione 2019, all'orizzonte dello storico appuntamento c’è il luglio 2020 quando il festival raggiungerà la sua 50esima edizione. Per costruire un percorso articolato di studio, analisi e restituzione della storia del Festival e concepire una programmazione che possa rispecchiarne l'identità salda e cangiante, il Consiglio di Amministrazione di Santarcangelo dei Teatri ha affidato la direzione artistica di questa speciale edizione di luglio 2020 a Motus, compagnia del territorio da sempre nomade e indipendente, fondata e guidata da Enrico Casagrande e Daniela Nicolò, già artisti associati del triennio in corso diretto da Eva Neklyaeva e Lisa Gilardino. "Immaginiamo veder scorrere, come nell'avanzamento veloce di un VHS, frammenti di ciò che è accaduto in piazza Ganganelli dal 1970 al paesaggio-festival 2020: cosa appare? Riconoscenti per questo invito, cominciamo a scansionare il panorama di quest'anno-snodo epocale, costellato da eccentriche predizioni fantascientifiche, mentre il futuro sembra dissolversi nel presente continuo dello "sciame digitale". Lo facciamo con uno sguardo strabico fra cinema e teatro, perché ogni zona di confine è terreno fertile per innesti propizi, dalla perturbante weirdness... Partiamo dagli scenari complessi del nostro paese stanco e incattivito, per meglio mettere a fuoco ciò che accadrà a distanza di tempo e spazio. Con gli occhi che bruciano. A presto, nel 2020”, è il commento di Daniela Nicolò ed Enrico Casagrande. Motus è proprio in queste settimane nel programma di Romaeruropa Festival con Panorama, coproduzione realizzata con La MaMa Experimental Theatre Club di New York, dal 31 ottobre al 3 novembre al Teatro Vascello di Roma.

 

Martedì, 23 Ottobre 2018 14:14

Novafeltria: stupra e picchia la ex, arrestato

(Rimini) Questa mattina i carabinieri di Novafeltria hanno arrestato un 42enne campano, da anni residente in Alta Valmarecchia, responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia, lesioni e violenza sessuale nei confronti della ex moglie. La donna 39enne, si è rifugiata in caserma domenica scorsa al termine dell’ennesima aggressione da parte dell’ex marito, a cui aveva dato nuovamente ospitalità da qualche mese in una tavernetta dell’abitazione, nell’intento di non abbandonarlo al suo destino (l’uomo era nel frattempo caduto nell’alcolismo), pensando che il contatto con i loro figli – di cui due minori – potesse migliorare il suo stato psicofisico.
Nulla di tutto questo: la donna, ancora sconvolta, è stata accolta in caserma dove ha raccontato la scia di violenze, lunga due anni, subite dal ex marito, a cominciare da quello stesso giorno, in cui era stata minacciata con un coltello e percossa, alla presenza della più piccola dei loro figli. Ha raccontato d’aver vissuto questo periodo tra tensioni e paure, tali da provocarle uno stato di sudditanza psicologica e sofferenza, impedendole a volte anche di recarsi a lavoro per il solo timore delle reazioni violente del ex marito dovute, da sempre, dalla sua morbosa gelosia, principale causa della loro separazione. Evento, quest’ultimo, che ha peggiorato la situazione, innescando nell’uomo un profondo desiderio di vendetta. Infatti, oltre a picchiarla, la donna è stata vittima di violenza sessuale da parte dell’ex marito, che per ottenere il rapporto contro la sua volontà, l’avrebbe minacciata con un coltello.

Martedì, 23 Ottobre 2018 09:13

23 ottobre

Il presidente e i sindaci | Una passerella anche per Castel Sismondo | Ingegnere e ladro

(Rimini) Una giornata intera nella più prestigiosa istituzione culturale dell'Egitto e del continente africano per parlare di differenza, di capacità di dialogare tra realtà diverse, di amicizia e collaborazione. Temi molto cari al Meeting di Rimini.
La giornata ha preso le mosse dall'incontro "L'estetica della differenza: il modello del Meeting di Rimini". «Se guardiamo a come è nato l'incontro di oggi», ha affermato la presidente della Fondazione Meeting Emilia Guarnieri, «vediamo che all'inizio c'è stata una amicizia tra noi e Wael Farouq, un'amicizia carica di fiducia reciproca, di stima per le differenze, di desiderio di costruire luoghi dove anche altri potessero fare la stessa esperienza. Questo ha arricchito il Meeting di Rimini e poi, imprevedibilmente, ha dato origine al Meeting del Cairo nel 2010. A Rimini quest'anno è intervenuto Khaled Azab, direttore della comunicazione della Biblioteca di Alessandria, ma già nel 2017 avevamo ascoltato il direttore Mostafa El Feki. Proprio in occasione di quella visita lui aveva lanciato l'idea di realizzare un "Meeting" in Egitto. Quel pomeriggio dell'agosto 2017 questa possibilità mi era parsa affascinante quanto lontana. Oggi, con gratitudine ed emozione, la vediamo realizzata».
«Possiamo trovare la differenza come valore positivo nell'Islam?», ha fatto eco Farouq. «Sì, perché è basato sulla tolleranza, anche se non amo il modo con cui questa parola è usata, troppo spesso sottende un odio da parte di chi tollera. Ma questo principio è presente è in tutte le religioni abramitiche che si basano sulla testimonianza. Nell'altro noi troviamo una parte della nostra identità. L'espressione "Mi manchi" in arabo deriva da un termine che indica la fame, la povertà. Abbiamo bisogno degli altri, sono parte di noi stessi».

Subito di seguito, il secondo momento della giornata, "La differenza, una base della conoscenza", incontro aperto da Marco Bersanelli, ordinario di Astronomia e Astrofisica all'Università Statale di Milano. Bersanelli ha riproposto alcune tappe di storia della cosmologia, mettendo in luce il ruolo degli astronomi egizi, capaci di misurare con estrema precisione la posizione degli astri, e poi proseguendo con gli astronomi greci, il sistema tolemaico, le concezioni medievali fino all'oggi, per concludere con un versetto del Corano "il cielo lo abbiamo costruito magistralmente e noi ne allarghiamo di continuo gli spazi", che sembra prefigurare l'universo in espansione, accompagnato dal Salmo «Non ti erano nascoste le mie ossa quando venivo formato nel segreto, intessuto nelle profondità della terra».
Salah Fadl, linguista di chiara internazionale, coinvolto anche nella stesura della Costituzione egiziana, ha sottolineato che non si cresce nonostante le differenze ma grazie alle differenze. «In arabo la radice della parola "differenza" significa generazione, l'eredità, l'avere dei figli». La differenza è feconda quindi, perché «tutte le arti si appoggiano sul concetto di armonia delle differenze, non possiamo con un solo colore dipingere un quadro o con una sola nota comporre un'armonia». Khaled Azab, direttore della comunicazione alla Biblioteca di Alessandria, ha messo in evidenza l'apertura tipica del popolo egiziano, che storicamente ha sempre accolto gli stranieri, integrandone anche aspetti linguistici e culturali. Un approccio che trova espressione anche nel nuovo Museo delle religioni nato di recente al Cairo.

Nel pomeriggio poi l'incontro "Vogliamo tutto: il Sessantotto in Italia e in Egitto" aperto da Ahmed Bahaa el-Din Shaaban, segretario generale del Partito Socialista Egiziano, che visse in prima persona il 68 egiziano. «La nostra condivisione delle lotte di tutto il mondo aveva anche un altro risvolto, la protesta contro l'invasione israeliana dell'anno precedente», ha ricordato el-Din Shaaban, «per quanto isolati dal resto del mondo, anche noi cercavamo una liberazione, eravamo tutti insieme a prescindere da razze e religioni, eravamo una generazione capace di sperare in un futuro migliore».
Al '68 egiziano si è richiamata anche Emilia Guarnieri, che ne ha messo in risalto alcuni aspetti anche letterari. «Loro, come noi italiani, seguendo Marcuse volevamo lottare contro il consumismo che riduceva l'uomo a una dimensione unica; in quel momento la domanda "io chi sono?" veniva fisicamente messa in piazza, e inoltre eravamo la prima vera generazione globalizzata, ci si concepiva in nesso con il mondo». Un tentativo di costruire il mondo nuovo eliminando ogni ostacolo, basandosi sull'utopia, che ben presto ha generato anche esiti violenti. «Ciò che oggi resta come eredità viva e attuale di quella stagione di lotte, di desideri e di utopie, è una domanda acuta sul cambiamento del mondo, perché, come diceva Paolo VI, "In questa insoddisfazione giovanile c'è un segreto bisogno di valori trascendenti"».
Durante la giornata c'è stato tempo anche per una visita alla grandiosa biblioteca, realizzata nel 2002 grazie al contributo dell'Unesco, e anche alla promozione del territorio in cui il Meeting si svolge, con la visione di video di Destinazione Romagna e l'invito ai presenti alla quarantesima edizione del Meeting, che si svolgerà dal 18 al 24 agosto 2019.

(Rimini) Il Teatro Galli si riprende la scena e la città riscopre i suoi spazi, all’insegna dell’arte e del verde urbano. Con l’apertura del Teatro infatti sboccia anche la Temporary green square realizzata con Giardini d'Autore: una serie di installazioni di arredo urbano e verde pensate per valorizzare l’area compresa tra il Galli e il Castel Sismondo, il percorso che porterà alla realizzazione della nuova Piazza Malatesta. Un progetto che, nella filosofia che sta accompagnando la rinascita del teatro, vede il coinvolgimento attivo di componenti diverse della comunità: l’assessorato ai Lavori pubblici infatti ha messo in relazione Anthea e diverse imprese del territorio per arrivare a rifunzionalizzare uno spazio pubblico già riscoperto in versione ‘green’ in occasione dell’ultima edizione di Giardini d’Autore. Piante, arbusti, arredi in legno hanno quindi creato uno spazio verde e di public art dando un nuovo volto a piazza Malatesta: un intervento che conferma la strada scelta dall'amministrazione comunale di promuovere, attraverso una collaborazione virtuosa tra pubblico e privato, la cultura del verde non solo come elemento di arredo urbano ma anche come portatore di benessere per tutti i cittadini, che vedono migliorare la propria qualità della vita grazie alla riappropriazione estetica e funzionale di alcuni tra gli spazi più significativi della città.
L'intervento è stato progettato e realizzato in stretta collaborazione con Giardini d'Autore ed è stato reso possibile grazie alla collaborazione e al contributo di Anthea S.r.l, "I progettisti" di Tamara Scarpellini e Stefan Scarpellini, Ravaioli legnami S.r.l, Vivai Fabbri, Vivai Bilancioni, Irriverde S.r.l., Gruppo Ubisol S.r.l., Colorificio Sammarinese S.p.a, Neon Rimini Group S.r.l., Prograss s.r.l. ed EMmeA s.r.l. Un fondamentale apporto al progetto è arrivato dalle volontarie e dai volontari del gruppo Ci.ViVo. Farm Borg, nato per prendersi cura degli spazi verdi dello storico Borgo San Giuliano.

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