La diocesi prega per scuola e università
(Rimini) Il prossimo giovedì 25 ottobre il vescovo di Rimini, Francesco Lambiasi, celebrerà in cattedrale, a Rimini, alle 17,30 una santa messa per la scuola. “Sono invitati insegnanti, dirigenti, personale non docente, collaboratori, amministratori”, annunciano dalla diocesi. Agli adulti che svolgono a vario titolo un compito educativo nella scuola, “il vescovo intende conferire all'inizio dell'anno scolastico un preciso "mandato missionario", per radicare la propria responsabilità educativa nella rinnovata fedeltà alla vocazione cristiana”.
L'invito a partecipare a questo gesto “è rivolto a tutti, al di là dell'appartenenza ecclesiale e dei vari orientamenti culturali - è l'esortazione rivolta dal Vescovo Lambiasi - nella convinzione che sia importante condividere la consapevolezza della centralità del compito di educare, per il bene delle nuove generazioni e lo sviluppo dell'intera società, cosa sempre vera ma particolarmente importante in questi tempi, così difficili e confusi eppure, grazie a Dio, fecondi”. Sarà anche la prima uscita pubblica del nuovo segretario della consulta per la pastorale scolastica, Daniele Celli,che ha preso il posto, in seguito a rinuncia, di Stefano Olivieri.
Venerdì alle ore 18.30 nella cappella universitaria, ai Servi, è invece in programma la santa Messa di inizio dell'anno accademico 2018/19, proposta dalla pastorale universitaria della diocesi di Rimini. Anche in questo caso, si tratta del primo appuntamento con i nuovi referenti dell'ufficio pastorale universitaria: il direttore Maurizio Mussoni e il cappellano universitario don Stefano Vari.
Economia, imprese attive a Rimini crescono
(Rimini) Sono in totale 39.650 imprese registrate in provincia di Rimini al 30 settembre 2018, di cui 34.444 attive. Le localizzazioni (sedi di impresa e unità locali) registrate sono 48.998, di cui 43.446 quelle attive (+0,3% rispetto al medesimo periodo del 2017). L'imprenditorialità si conferma diffusa: 102 imprese attive ogni 1.000 abitanti (91 imprese a livello regionale e 85 a livello nazionale).
Nel terzo trimestre del 2018 si sono verificate 396 iscrizioni e 354 cancellazioni (al netto di quelle d'ufficio) per un saldo positivo di 42 unità; +0,11% è il tasso di crescita trimestrale delle imprese registrate, dato in linea con il corrispettivo regionale (+0,10%) ma inferiore rispetto all'analogo tasso nazionale (+0,20%). Nel confronto con il 30 settembre 2017 si riscontra una stabilità delle imprese attive (+0,02%), in controtendenza alla dinamica regionale (-0,4%) e in linea con il dato nazionale (+0,1%). Con riferimento ai principali settori economici si trovano, nell'ordine, il Commercio (25,9% sul totale), in flessione (-0,9%) rispetto al medesimo periodo del 2017; le Costruzioni (incidenza del 14,1%, in flessione dello 0,9%); l'Alloggio e ristorazione (13,8%, stabile) e le Attività immobiliari (9,3%), in aumento dello 0,6%.
Riguardo alla natura giuridica, le società di capitale (19,6% la loro incidenza) sono l'unica forma giuridica in crescita (+4,4%), confermando un trend in atto negli ultimi trimestri e una dinamica superiore a quella regionale.Le imprese artigiane attive al 30 settembre 2018 sono 9.668, pari al 28,1% del totale delle imprese attive (31,5% Emilia-Romagna, 25,3% Italia). In termini tendenziali esse si sono ridotte dello 0,6% (Emilia-Romagna -1,0; Italia -1,2%).
Classifica criminalità, Sensoli: vocazione turistica non sia alibi
(Rimini) “I dati che vedono Rimini primeggiare nelle classifiche per numeri di reati in tutta Italia sono davvero preoccupanti. Se è vero che la nostra città, come tutta la Riviera, d'estate incrementa enormemente il numero di presenze e quindi la probabilità di essere esposta ad eventi criminosi è alta, al tempo stesso non si può continuare a farne un alibi per sminuire il fenomeno, così come fa il sindaco Gnassi”. Così Raffaella Sensoli consigliere regionale del movimento 5Stelle. “Bisognerebbe prima di tutto essere consapevoli che le specificità e le vocazioni turistiche del nostro territorio non possono in alcun modo convivere con la criminalità. E fare di tutto perché ciò non accada".
La classifica sull’incidenza delle denunce sul volume della popolazione del Sole24ore vede da anni Rimini piazzarsi al secondo posto, dopo Milano. "Certamente – aggiunge Raffaella Sensoli – non è un primato di cui andare fieri. La nostra vocazione turistica deve essere uno stimolo per migliorare una situazione che rischia davvero di essere irrecuperabile. Nessun imprenditore turistico disposto a investire sul territorio in cui opera e che deve promuovere ha intenzione di restare in aree in cui si infiltra in modo sempre più evidente la criminalità organizzata. Non possono convivere a lungo operatori turistici seri, come sono stati a lungo i nostri e come sono ancora tantissimi, ed imprese che sono tali solo di nome, con prezzi tanto stracciati da non essere credibili perché, evidentemente, rispondono a dinamiche spesso malavitose. Un sistema che, temiamo, stia producendo già i suoi effetti e su questo tema sarebbe interessante capire dai dati sulla stagione appena conclusa non solo gli arrivi e le presenze ma anche come sta cambiando il rapporto con il giro di affari creato e con la capacità di spesa del turista che sceglie Rimini. Inutile girarci attorno: esiste un problema sicurezza "reale", importante per chi ci vive, ed esiste un problema di sicurezza "percepita", grave per chi decide di trascorrerci le vacanze. E adesso che anche Gnassi sembra aver preso consapevolezza di questa realtà, che noi denunciamo da tempo, crediamo che sia arrivato il momento di adottare delle contromisure efficaci e non costruire degli alibi che non faranno altro che aggravare la situazione".
Mare d’inverno anche a Rimini: niente più barriere e recinzioni in spiaggia
(Rimini) E’ in pubblicazione sull'Albo Pretorio, l'ordinanza dirigenziale che impone le misure per il decoro invernale per l'arenile, a partire dal divieto di mettere barriere e recinzioni sulle spiagge. Si tratta di un corpus di disposizioni con il quale si intende garantire il libero accesso pedonale sull'arenile anche nel periodo successivo e antecedente alla stagione balneare.
Un divieto all'installazione di recinzioni, barriere o cancelli, che possano costituire un impedimento al libero transito e al raggiungimento della battigia da parte di tutti, ed in particolare alle persone disabili e ai portatori di handicap, per far in modo che la spiaggia non sia solo una risorsa da vivere nel periodo estivo ma possa essere anche un bene da tutelare e vivere in tutte le stagioni dell'anno.
I concessionari dovranno attenersi all'ordinanza, la cui inosservanza è punita dall'art. 1164 del Codice della Navigazione, con una sanzione amministrativa del pagamento di una somma di € 1032. Una misura sanzionatoria già messa in atto dalla Polizia Municipale la scorsa stagione, con 31 multe fatte, tra il gennaio e il febbraio del 2018, che hanno punito situazioni di difformità per l'uso di materiali non ammessi e soprattutto per la situazione di degrado in cui versavano le barriere frangivento. Si tratta di un controllo massiccio, eseguito dal Reparto Ediliza e Ambiente della Polizia Municipale, che anche nel 2016 aveva rilevato 34 sanzioni in quanto le barriere erano state montate prima del periodo imposto dall'ordinanza.
E' prevista infatti la possibilità di installare barriere invernali "anti sabbia" per impedire che, a causa del vento, si formino cumuli di sabbia nella parte di arenile posta più a monte, ma queste protezioni devono avere determinate caratteristiche. Devono essere costituite da piedritti semplicemente infissi nella sabbia e pannelli in metallo, legno o plastica, che abbiano un'altezza massima di cm. 150 e devono essere montate in modo che, per ogni stabilimento balneare, sia consentito almeno un accesso alla spiaggia ed alla battigia di larghezza non inferiore a cm. 130.
Sanità lumaca, Sensoli interroga giunta regionale su liste d’attesa
(Rimini) Un’informativa urgente dell'assessore regionale alla sanità sui reali tempi di attesa per lo svolgimento di visite ed esami: è quanto ha chiesto Raffaella Sensoli alla Giunta dopo i casi portati alla luce in una delle sue ultime interrogazioni riguardo i tempi di attesa (più di un anno per un esame alle ossa) all'interno del territorio di Rimini. "Come sosteniamo da tempo, abbiamo dei dubbi sul sistema di monitoraggio della Regione e sul raggiungimento della percentuale del 97% dei casi di erogazione di visite ed esami entro 30 o 60 giorni – spiega Raffaella Sensoli – Si tratta di un monitoraggio interno, dove controllore e controllato sono lo stesso soggetto, e che quindi necessiterebbe di un intervento terzo che dovrebbe anche concentrarsi sulla misurazione dei risultati sulla maggioranza delle prestazioni sanitarie, altrimenti il sistema si concentra su quelle monitorate lasciando le altre alla deriva. L'assessore Venturi inoltre continua a non tenere conto del fatto che i cittadini ormai sono diventati quasi degli ambulanti, costretti ad andare avanti ed indietro per usufruire di prestazioni sanitarie, percorrendo distanze importanti, perché la garanzia del rispetto della tempistica non avviene su base comunale ma sul territorio dell'intera AUSL, che nel caso di quella della Romagna vuol dire anche spostarsi da una provincia all'altra". La consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle poi risponde alle critiche lanciata dall'assessore Venturi riguardo ai vertiginosi sforamenti dei tempi di attesa segnalati nella sua precedente interrogazione. "Concordo con l'assessore quando dice che la priorità è quella di cercare una soluzione per i problemi che riguardano le persone e proprio per questo abbiamo presentato la nostra interrogazione che segnalava delle evidenti storture che meritavano un approfondimento immediato – specifica Raffaella Sensoli – Il punto è che quello che dovrebbe essere un caso eccezionale ci sembra sia diventata la normalità. I cittadini che lamentano lo sforamento dei tempi delle liste di attesa sono tanti. Sostenere, come fa Venturi, che avremmo dovuto rivolgerci direttamente all'assessorato è fuorviante perché sembra far intendere che il ruolo del consigliere regionale sia quello di un semplice raccoglitore di disservizi che poi, informalmente, segnala alla giunta per una loro pronta risoluzione. I casi segnalati sono solo la punta dell'iceberg di un sistema che evidentemente non funziona come vogliono farci credere e per questo pretendiamo che la Giunta risponda, nei luoghi e con le procedure individuate dall'Assemblea Legislativa, su cosa intenda fare per risolverli tutti, anche quelli che non hanno avuto un titolo su un giornale".
Recuperi serie C, Ternana sospende partita con Rimini
(Rimini) La Ternana, ha già chiesto alla Lega Pro la sospensione della partita, recupero del primo turno di campionato, programmata per questa sera alle 20.30, allo stadio Liberati, contro il Rimini. Lo ha detto il presidente della Ternana, Stefano Ranucci, nel corso di una conferenza stampa, il provvedimento del tribunale amministrativo, che stamani ha accolto l'istanza cautelare della società in merito al blocco dei ripescaggi in serie B. "La sentenza del Tar - ha commentato Ranucci - è ampiamente, se non totalmente favorevole, tutte le ragioni sono state accolte. Ora la palla passa alla Federcalcio". "Ci aspettiamo solo i pezzi di carta - ha continuato Ranucci - ma non sorprese. A questo punto presumo che il neo presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, voglia adottare i provvedimenti suggeriti, continuando a mantenere la tesi dei ripescaggi sostenuta fino al giorno delle sue elezioni. Questa ordinanza ci ripaga di tutti i sacrifici e le battaglie fatte. Terni ha vinto una bella partita” (Ansa).
24 ottobre
Mattarella day | Il macchinista del Galli | Mare d’inverno
Periferie e sicurezza, bilanci e lungimiranza: Mattarella ai sindaci
(Rimini) “E’ altamente positivo che l’Anci abbia raggiunto un’intesa con il governo, in modo da confermare i finanziamenti previsti all’interno del Programma di riqualificazione delle periferie”. Intervenendo alla trentacinquesima assemblea dell’Anci, da ieri a Rimini, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha toccato anche il tema del fondi ai comuni prima soppresssi con il decreto milleproroghe poi ripristinati grazie all’intervento del presidente del consiglio. “Le città più grandi non sono soltanto luoghi dove vive e lavora una parte assai consistente della popolazione italiana. Nelle società più avanzate le città sono vettori cruciali di sviluppo, sono i nodi di una rete nazionale e sovranazionale di conoscenze, di ricerca, di comunicazione, di innovazione tecnologica. Una rete dalla quale dipende, in buona misura, la crescita e la sua qualità. Investire sulle città vuol dire investire sull’innovazione e sul futuro del Paese. Ma saremo più competitivi e più capaci di ampliare il numero dei beneficiari dello sviluppo se migliorerà di pari passo anche la qualità della vita cittadina”.
La qualità della vita “di chi lavora, dei giovani, delle donne, degli anziani, conciliando meglio i tempi tra famiglia, cura e lavoro, offrendo spazi adeguati per le relazioni tra le persone, il libero associarsi, la cultura. Per questo le periferie meritano impegno e progettualità. Occorre restituirle a una piena vita cittadina sottraendole al rischio di degrado e di disgregazione sociale”.
La sicurezza “comincia proprio dalla vivibilità dell’ambiente in cui abitiamo e lavoriamo. Non sarà un percorso breve, ma i giovani di oggi e di domani ci giudicheranno anche per come lasceremo loro le nostre città. I giovani di oggi e di domani avranno maggiori opportunità se potranno crescere e operare in una città sostenibile, meno inquinata, con spazi riqualificati e beni comuni fruibili. La sostenibilità, il miglioramento dell’ambiente e del territorio, il recupero di aree abbandonate va sempre di pari passo a una crescita di ricchezza per la società e a un potenziamento del senso civico, della legalità, dell’integrazione”.
Quello sul bando periferie è stato uno dei luoghi di confronto tra Anci e Governo, ricorda Mattarella, che sottolinea: “questo confronto continuerà nel corso della sessione parlamentare di bilancio e, in seguito, nelle fasi di attuazione dei vari provvedimenti. Non è mio compito entrare nel merito. Penso sia giusto però sottolineare che la leale collaborazione tra le istituzioni non appartiene soltanto a un galateo formale, ma costituisce sostanza della vita della Repubblica, in quanto consente di svolgere meglio il servizio alla cittadinanza e, al tempo stesso, di far funzionare quel pluralismo di istituzioni, fondamentale per gli equilibri della democrazia”.
In fatto di conti, il presidente, precisa che “la logica dell’equilibrio di bilancio non è quella di un astratto rigore: ci deve sempre guidare uno sguardo più lungo sullo sviluppo, la sua equità e la sua sostenibilità, e, al contempo, occorre procedere garantendo sicurezza alla comunità, scongiurando che il disordine di enti pubblici, e della pubblica finanza, produca contraccolpi pesanti anzitutto per le fasce più deboli, per le famiglie che risparmiano pensando ai loro figli, per le imprese che creano lavoro. Questa responsabilità accomuna chiunque svolga funzioni rappresentative, qualunque sia la sua militanza politica, perché si tratta di un bene comune, di un patrimonio indivisibile”.
Tra l’Anci e il governo “si è aperto un confronto anche sulle recenti misure riguardanti i servizi di accoglienza e il sistema di protezione per i richiedenti asilo e i rifugiati. Senza entrare in valutazioni, perché non mi compete, che certamente sono oggetto di discussione anche tra di voi, penso che si possa comunque sottolineare come i Comuni restino le istituzioni pubbliche più importanti per l’effettiva integrazione dei migranti che vanno accolti e di coloro ai quali la nostra Costituzione riconosce protezione”. L’integrazione “è un motore e garanzia di sicurezza. I Comuni sono parte di questo motore come dimostrano le buone esperienze che, in questa materia, hanno realizzato. E’ certamente importante comunque, come su ogni tema, ascolto reciproco e interlocuzione costruttiva con il Governo centrale”.
Qui Genova. “L’assurda, inaccettabile tragedia del Ponte Morandi di Genova, con il suo prezzo tremendo di vite umane, di sofferenza, di privazioni e di disagi, ha mostrato ancora una volta la solidarietà dei genovesi e quanto sia stata intensa la vicinanza degli italiani. Questo è il nostro Paese. Con la sua cultura, le sue diversità, i suoi limiti, i suoi slanci straordinari. Il debito che abbiamo verso Genova è di sostenerla, di aiutarla a ricostruire rapidamente”.
Qui centro Italia. “Continueremo a essere al fianco dei Comuni del centro-Italia colpiti dal terremoto. I lavori proseguono. Per ricostituire adeguatamente il patrimonio infrastrutturale, immobiliare, storico-artistico ci vorrà ancora tempo. Ma le comunità locali devono sapere di poter contare sempre sulla solidarietà del Paese, che prima di ogni altra cosa deve assicurare che la loro vita sociale continui, a garanzia in particolare delle generazioni più giovani”.
Guardando i sindaci il platea il presidente li ha salutati così: “E’ un lavoro faticoso il vostro. Ma prezioso. Immagino che, talvolta, di fronte a difficoltà, problemi, amarezze, vi sarete chiesti: chi me l’ha fatto fare? Perché ho assunto questo ruolo? Ma il compito del sindaco è un impegno di grande fascino e significato. Il più alto. Perché la politica è anzitutto servizio alle persone e alle comunità. Quando smarrisce questo carattere, la politica si spegne. Al vostro sguardo non può sparire perché i vostri concittadini sono davanti a voi, vi parlano, domandano, rispondono”.
Uccise per 100 euro, condannato a 16 anni
(Rimini) E' stato condannato a 16 anni di reclusione il tunisino Nefzi Imed, 47 anni, regolare in Italia, accusato di aver ucciso con una coltellata, il 20 agosto del 2017 in uno stabile abbandonato di via Bassi a Rimini, Anis Dhaher, 37 anni marocchino. L'uomo era stato aggredito durante una lite per un debito di 100 euro, ritrovato agonizzante dai soccorritori, era morto dopo 5 giorni all'Ospedale Infermi. L'omicida si era poi costituito alla polizia di Stato la mattina stessa della morte. Questa mattina a conclusione del processo con rito abbreviato, in cui il pubblico ministero Davide Ercolani aveva chiesto una pena di 30 anni, il 47enne è stato giudicato colpevole e condannato a 16 con le attenuanti generiche (ANSA).
Rimini calcio, domani debutto per mister Martini
(Rimini) Dopo l’inaspettato addio di mister Luca Righetti, “dimessosi irrevocabilmente”, sottolineano dalla società, l’indomani del ko di Imola, domani sera il Rimini è atteso dalla difficile trasferta sul terreno della corazzata Ternana. Si gioca al “Libero Liberati” con fischio d’inizio alle ore 20,30. Alla vigilia della sfida tocca a mister Marco Martini, tecnico in seconda, fare il punto della situazione. Inevitabile il primo pensiero riguardi quanto accaduto nelle ultime ore. “Sono molto rammaricato per quanto si è venuto a creare perchè con mister Righetti abbiamo condiviso tutto. Insieme abbiamo vissuto gioie e difficoltà, la straordinaria promozione dello scorso anno così come l’inizio di questa impegnativa ma stimolante stagione. Lo ringrazio, lavorare con lui per me è stata un’opportunità di crescita personale e professionale”. L’attenzione si sposta, per forza di cose, rapidamente sull’impegno nella tana delle “fere” rossoverdi. “Se tutte le partite sono difficili e mai scontate, quella di domani è particolarmente complicata perchè andiamo ad affrontare un avversario che non avrebbe nemmeno bisogno di troppe presentazioni. Una squadra costruita per vincere, composta da giocatori fisici, muscolari, di esperienza e di grande qualità”. Nonostante tutto mister Martini si mostra decisamente determinato, così come ben chiara è la strada che indica ai propri ragazzi. “In questi momenti è fondamente liberare la testa, senza pensare a ciò che è stato, al fine di scendere in campo nelle migliori condizioni mentali possibili. Alla squadra chiedo il giusto atteggiamento, dunque massima determinazione, applicazione e voglia di sacrificarsi. Sappiamo sarà una gara dalle mille difficoltà ma una squadra vera le difficoltà le affronta e cerca di superarle tirando fuori tutto ciò che ha dentro”.