“Non solo sarà la prima volta che correrò la maratona di New York. Sarà la prima volta che correrò una maratona in vita mia”. Così Antonio Dongu, arrivato a 38 anni a San Patrignano dopo 10 in cui aveva fatto uso di eroina e il fegato in dirrosi, racconta in partenza verso la ‘grande mela’ con gli altri sei compagni del San Patrignano Running Team, in totale 53 corridori. “L’ultima cosa a cui avevo voglia di pensare era di andare negli Stati Uniti per farmi 42 km di corsa. Avevo sentito che in comunità c’era chi aveva avuto questa possibilità, ma io dovevo pensare solo a me stesso e ad allontanare da me quella droga che era stata una costante nella mia vita”.
Antonio, nato in un paese vicino a Sassari, a 12 anni ha iniziato a usare hashish e erba, a 13 gli acidi, a 16 l’ecstasy, per poi passare alla cocaina e arrivare a 19 anni all’eroina. “I miei amici avevano provato a mettere in guardia i miei genitori, ma a quel punto avevo già finito la scuola odontotecnica e mi ero trasferito ad Olbia. E’ così che sono iniziati i miei 18 anni di doppia vita, diviso fra il lavoro di odontotecnico, che per fortuna mi piaceva, e l’eroina di cui giorno dopo giorno ero sempre più schiavo. Era la mia donna, tanto bella quanto bastarda. Avevo iniziato per puro divertimento e mi ritrovavo ogni giorno sempre più dipendente. Il punto più basso a 31 anni, quando all’apice della mia carriera aprii il mio laboratorio odontotecnico”.
Durò poco più di un anno, “poi i miei clienti iniziarono ad abbandonarmi perché sempre meno preciso e attento nei lavori e nelle consegne. Vendetti il laboratorio e nelle due sole settimane di Natale buttai 12mila euro in eroina. Il mio castello di sabbia era crollato. Ero sfinito anche fisicamente tanto che a forza di eroina, metadone e alcol ero arrivato a pesare 90 chili contro i 55 di adesso. Per questo decisi di fare dei controlli e scoprii di essere a un passo dalla cirrosi”.
E’ così Antonio è arrivato a San Patrignano. “Qui in comunità è stata dura, non credevo sarei durato più di un anno tanto che a un certo punto chiesi di andarmene. Per mia fortuna mi fecero ragionare. Quando mi accorsi di quanto si davano da fare per me senza chiedermi nulla in cambio, allora mi risvegliai dal mio torpore e decisi di provare a impegnarmi. E’ stato in quel momento che ho iniziato a correre all’interno della comunità assieme agli altri ragazzi. Non lo avevo mai fatto prima, ma avevo letto che mi avrebbe fatto bene ed era quello che volevo. Così settimana dopo settimana ho aumentato i minuti di corsa ed era chiaro a chiunque che quell’attività fisica mi faceva stare bene. Oltre a questo la corsa mi ha dato la possibilità di aiutare altri ragazzi. Così il passaggio al San Patrignano Running Team è stato una naturale evoluzione. Ma a New York non ci pensavo”.
Per questo quando gliel’hanno detto non ci credeva, Antonio, che sarebbe andato alla maratona più famosa del mondo. “Da allora ci metto il doppio dell'impegno negli allenamenti perché non correrò solo per me, ma per l’intera comunità. E chissà che non riuscirò a stare sotto le tre ore”.

(Rimini) Due finte società cinesi attive nel campo della distribuzione di prodotti lattiero-caseari aperte in Valconca, nel Riminese, sono state scoperte dai finanzieri del Comando Provinciale di Rimini che, nel corso di una operazione ribattezzata 'Bing Cheese' hanno portato alla luce una evasione fiscale da 4 milioni di euro.
Tutto è nato da una verifica fiscale condotta dalle Fiamme Gialle riminesi in una società della Valconca all'interno della quale sono stati scoperti elementi come documentazione contabile, contratti, email che hanno lasciato desumere la presenza di altre due imprese con sede ad Hong Kong e formalmente amministrate da un cittadino cinese: in realtà le due società erano di fatto gestite e amministrate in Italia da un 44enne riminese - denunciato a piede libero - che avrebbe 'estero-vestito' le due aziende così da omettere le dichiarazioni dei redditi e frodare il Fisco (Ansa).

Venerdì, 26 Ottobre 2018 12:34

Scout speed da ieri operativo: cento multe

(Rimini) Primo servizio operativo della Scout Speed. Dopo una prima fase di sperimentazione, nella giornata di giovedì 25 ottobre un equipaggio della Polizia Municipale a bordo del veicolo dotato dello strumento progettato per rilevare la velocità dei veicoli in movimento, ha operato su alcune delle principali arterie viarie del territorio comunale. Via Tolemaide, via Emilia, via Popilia ed altre strade ove il limite di velocità è purtroppo violato quotidianamente e sono numerosi gli esposti in questo senso provenienti dai cittadini.
Un centinaio le infrazioni elevate durante il 'debutto' del nuovo sistema di controllo dinamico, in sostanza un autovelox che anziché in posizione statica è montato a bordo di un mezzo di servizio, capace di analizzare e misurare mentre il veicolo è in movimento la velocità dei mezzi che non solo lo precedono o superano ma anche incontrano. Alcuni dei casi più gravi di violazione dei limiti di velocità si sono ieri verificate lungo la Tolemaide: qui, dove vige il limite di 70 km orari, un autocarro viaggiava ad oltre 90 km. Sulla via Emilia, nei pressi del centro abitato, un autoveicolo viaggiava con una velocità superiore ai 130 km a fronte di un limite dei 90 km.

Saranno due a settimana le uscite con Scout Speed programmate dal Corpo di Polizia Municipale, con possibilità di variazione a seconda degli esiti dell'attività. In via prioritaria, il nuovo strumento opererà in funzione nelle arterie viarie con il più elevato dato statistico relativo ai sinistri dovuti all'alta velocità e sulle strade in cui più frequenti sono le segnalazioni dei residenti in ordine allo stesso problema. L'eccesso di velocità è responsabile di oltre il 20 per cento degli incidenti che si verificano ogni anno a Rimini. E sono i sinistri che portano con sé il più alto indice di lesività e purtroppo di mortalità. E' una tragedia italiana silenziosa, spaventosa nei numeri, che toglie vite e speranze, e ha anche dei costi sociali altissimi.
Il sistema Scout Speed può essere utilizzato sia in modalità statica che dinamica ed è stato adottato già da diversi corpi di Polizia municipale come Roma, Firenze, Modena, Piacenza, Cesena, Pavia, Padova, Bologna e Santarcangelo di Romagna.

(Rimini) “Nell’attuale contesto, in cui tutto si muove molto velocemente, innovare deve essere il lavoro di tutti, per questo il tema dell'innovazione occupa nella programmazione pluriennale della Camera il ruolo non solo di linea strategica, ma di vero e proprio approccio globale. La presentazione di oggi rientra in tale ottica: l'innovazione, infatti, è un tema di cui si parla molto e rispetto al quale si moltiplicano le iniziative ma in realtà se ne parla senza avere a disposizione i dati di questo che è un fenomeno effettivamente molto difficile da rilevare. Perciò, a maggior ragione l'Osservatorio di oggi rappresenta un'occasione particolarmente importante perché solo quello che è misurato può essere migliorato". A parlare è Fabrizio Moretti, presidente della Camera di commercio della Romagna, presentando i dati dell’osservatorio innovazione. Di fronte alla sfida della rivoluzione digitale e delle filiere globali incentrate sui servizi, le imprese romagnole delle province di Forlì-Cesena e Rimini si difendono con nuove strategie di innovazione, anche se aumenta la complessità delle competenze e delle tecnologie necessarie per garantire competitività e sostenibilità dei processi produttivi.
"I temi caratterizzanti l'Osservatorio innovazione (industria 4.0 ed economia circolare) rappresentano le principali sfide non solo per la competitività delle imprese, ma anche per la qualità della vita delle persone. Pensiamo agli scenari futuri della relazione uomo-macchina o a quelli di relativi alla disponibilità di risorse essenziali. È evidente che se l'innovazione non è governata in modo responsabile, potremmo trovarci a vivere in un futuro indesiderabile. Per questo l'impegno dell'azienda speciale CISE è orientato, sul tema dell'innovazione responsabile, a sostenere le imprese nell'innovare in modo sostenibile ed inclusivo”, sottolinea Alberto Zambianchi, presidente dell'Azienda speciale CISE.

Fabrizio Benini di Pieri Srl, impresa specializzata in sistemi di avvolgimento, ha sottolineato come "la nuova spinta verso l'economia dei servizi sta conducendo anche imprese manifatturiere a lavorare su frontiere dell'interoperabilità e della digitalizzazione del rapporto fornitore e cliente anche con ricorso a tecnologie di frontiera come la realtà immersiva".
Per Massimo Carnevali, Direttore del Clust-Er Innovazione nei servizi, "la preparazione alla sfida della digitalizzazione esige anche nuove competenze come tecnici dedicati ai processi end-to-end e tecnici specializzati in cybersecurity, essendo la sicurezza, in un mondo produttivo improntato alla connessione pervasiva, un aspetto cruciale di strategia aziendale".

Secondo l'Osservatorio Innovazione 2018, un tema cruciale della nuova competizione digitale e delle filiere globali è l'integrazione tra produzione e servizi. In Romagna il 43% delle aziende manifatturiere integra già servizi nei propri processi produttivi, superando la media regionale che è di 39%. Più accentuata l'integrazione per le imprese manifatturiere di Rimini. Se si guarda poi al modello di business incentrato sull'economia dei servizi, in Romagna, sulla base dell'indice di propensione ai servizi creato all'interno dell'osservatorio, il 50% delle imprese ha già un modello di business incentrato su maggiore prossimità con il cliente, interoperabilità tra le fasi produttive, innovazione che nasce da relazioni utente e produttore (la media regionale è del 53%).
Articolato è anche l'universo delle capacità di innovazione delle imprese romagnole. Sulla base dei profili tecnologici mappati all'interno dell'osservatorio, le imprese delle province di Forlì-Cesena e Rimini presentano quattro profili innovativi. Rispetto al campione di imprese analizzato, le imprese leader, con una capacità elevata di governare il nuovo paradigma della prossimità all'interno dell'ecosistema di relazioni con fornitori e clienti, anche con capacità di utilizzare reti internazionali e tecnologie avanzate, rappresentano il 24%; le imprese proattive, che non detengono una leadership tecnologica di settore ma lavorano costantemente sullo sviluppo innovativo di prodotti e servizi, sono il 28%; le imprese adattive, che hanno un profilo di "inseguimento" dell'innovazione in relazione ai cambiamenti che avvengono nel proprio settore e nel mercato, sono l'11%; le imprese tardive, che mostrano un ritardo di "sintonizzazione" con il fenomeno innovativo che interessa le filiere globali e le altre imprese regionali, mostrando una vulnerabilità più probabile anche nella perdita di valore, sono il 37%.

A livello di province, emerge una diversa specializzazione delle imprese leader: a Forlì-Cesena è più probabile trovare leader nell'ambito dei servizi ad alta intensità di conoscenza; a Rimini è più probabile che siano leader le imprese dell'industria della salute e del benessere.
Questo in sintesi quanto emerge dai dati dell'Osservatorio sull'ecosistema dell'innovazione nell'area Romagna (Forlì-Cesena e Rimini), un approfondimento dell'Osservatorio regionale, elaborato da CISE (Centro per l'Innovazione e lo Sviluppo Economico, Azienda Speciale della Camera di commercio della Romagna) con la collaborazione scientifica di Antares, e presentato, venerdì 26 ottobre, nella sede di Rimini della Camera di commercio della Romagna.

Venerdì, 26 Ottobre 2018 09:05

26 ottobre

Vandali al colosseo | Premier Conte chiude assemblea Anci | Sinti sfrattati

(Rimini) “Siete il motore pulsante dell’Italia”. Lo ha detto il presidente del consiglio Giuseppe Conti (nella foto con la Coppa del Mondo del 1982, in esposizione questi giorni in fiera) ai sindaci chiudendo l’assemblea Anci oggi a Rimini. Conte fa sue le parole inaugurali del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che “ ha evidenziato come le amministrazioni comunali siano la prima articolazione dello Stato: condivido pienamente le parole del presidente della Repubblica e il Governo che rappresento. Sono le sentinelle dello Stato, i suo occhi, i suoi arti".
Il Governo “continuerà a stare vicino ai sindaci, ha detto Conte, anche e soprattutto di fronte a “interventi straordinari”. Lo Stato “c’è, è il nostro compito. L’importante è mantenere un canale costante di dialogo” anche quando non dovesse esserci unità di vedute. Conte è tornato sul bando periferie, aprtito con una distanza di vedute, “ma poi si è assicurato un adeguato stanziamento di fondi necessari per sostenere questo bando pari a 1,6 miliardi di euro”. Secondo Conte, “aveva quella legge esposto anche dei problemi di costituzionalità, c'era stata una violazione del principio di sussidiarietà attribuendo a Stato e Comuni funzioni appartenenti alle Regioni, abbiamo trovato una soluzione per garantire 500 milioni per i finanziamenti dei primi 24 progetti, già approvati e procedere e programmare lo svincolo di altri 800 milioni per i restanti".
Conte non si sottrae alle domande sullo spread. “Adesso sembra che sia diventato l'elemento centrale della nostra vita economica, sociale, politica. Noi dobbiamo lavorare perché i mercati finanziari e quindi gli investitori abbiano fiducia in noi. Per questo bisogna fare sistema, è un concetto cui tengo molto. Dobbiamo fare squadra, l'Italia è la seconda azienda manifatturiera in Europa è una potenza mondiale, ha una solidità nei fondamenti che non ha pari in tante altre economie, quindi manteniamo i nervi saldi, conserviamoci lucidi".

(Rimini) Pugliese, ma residente a Rimini, è finito nelle maglie della guardia di finanza di Rimini per non aver comunicato il suo status di sorvegliato speciale in quanto contiguo al clan degli Strisciuglio. Il pluripregiudicato 36enne ha omesso di comunicare (e avrebbe dovuto farlo per dieci anni) tutte le variazioni nell'entità e nella composizione del patrimonio superiori a 10 mila euro. Non lo ha fatto, ma le fiamme gialle nel periodo tra il 2008 e il 2012, hanno notato suoi movienti di capitali per circa 130 mila euro, verosimilmente frutto di attività illecite. Soldi che gli sono stati sequestrati.

Giovedì, 25 Ottobre 2018 15:05

Rimini Calcio, Acori è tornato

(Rimini) L’Acori ter sulla panchina del Rimini è cominciato ufficialmente questa mattina, nella sede al borgo San Giovanni, “in un clima di grande entusiasmo e di fiducia nel futuro”, comunicano dalla società. A fare gli onori di casa il presidente Giorgio Grassi che ha cominciato il suo intervento rendendo omaggio a mister Luca Righetti dimessosi lunedì, l'indomani della sconfitta di Imola. "Una situazione inaspettata, che mai avrei pensato sarebbe potuta accadere sino a qualche giorno fa. Luca ha fatto un gesto che gli fa onore, per il bene del Rimini. Nonostante non sia andata come avremmo voluto la mia stima e la mia amicizia nei suoi confronti, come persona ma anche come tecnico, che continuo a ritenere molto valido, resta quella di sempre". Il numero uno biancorosso ha poi accolto così il nuovo allenatore. "Mi ha fatto una grande impressione, ancora superiore a quel che immaginassi. La sua carriera parla da sola, è un tecnico con una media punti altissima considerate tutte le situazioni nelle quali si è trovato. Un allenatore che ha fatto bene ovunque, non come comunemente viene detto solo in biancorosso. Una scelta mia, fatta con l'assoluta certezza sia quella migliore possibile". La palla è poi passata al condottiero di Tornandrea, appunto al suo terzo mandato alla guida della maglia a scacchi. "La mia vita è in mezzo al campo, a casa non potevo più stare, il fatto nel futuro ci sia ancora Rimini è un ulteriore motivo di gioia e di stimolo. Sono convinto faremo bene, diversamente non avrei accettato. La squadra è giovane e ai giovani occorre dare entusiamo. Sono sicuro che questi ragazzi dimostreranno le proprie potenzialità e la propria voglia di avere un futuro nel mondo del calcio. Mister Righetti non l'ho ancora sentito ma lo farò presto, ai tempi della mia prima esperienza a Rimini è stato allenatore della nostra Primavera, ho allenato suo figlio, con lui il rapporto è ottimo". Il tecnico biancorosso si è mostrato, come suo solito, molto positivo. "Rischio non vada come in passato? Paura non ne ho, avessi avuto dubbi o timori me ne sarei stato a casa. La società è seria e non fa mancare nulla alla squadra, Rimini è una piazza importante dove si sta a meraviglia, ci sono tutti i presupposti per fare bene. L'organico è buono, a parte l'ultima gara ho sempre visto una squadra che lotta, che non molla mai, e questa è già una buona base di partenza per lavorare. L'obiettivo? Fare più punti possibili, partita dopo partita, raccogliere il massimo da ogni gara".

(Rimini) “E’ stato l’avverarsi di un sogno che pensavo non si realizzasse più, e invece…”. Silvana Arlotti al teatro Galli c’era stata da bambina, avrà avuto otto anni, per vedere il Trovatore, pare. “Ricordo le zingare e un fuoco”, spiega. “Mi erano rimaste impresse anche le poltrone rosse, le stesse che ho ritrovato oggi. Mi sono proprio commossa”. 
Silvana con la sorella Elide (nella foto) oggi per l’anteprima dedicata ai nonni riminesi si sono sedute “nel secondo ordine e si vedeva benissimo. Le poltroncine dei palchi in fondo sono alte quindi vede bene anche chi si siede dietro”.

In scena oggi l’orchestra Lettimi ha reso omaggio a Gioacchino Rossini, di cui il 13 novembre 2018 ricorre il 150esimo anniversario della morte. E’ stata eseguito Il barbiere di Siviglia “smart” predisposto dall’orchestra sinfonica della città di Pesaro, con un’ampia selezione del capolavoro rossiniano trascritto musicalmente ed adattato nel testo da Noris Borgogelli per piccolo ensemble e la presenza dei personaggi principali dell’opera. Sul palco insieme all’orchestra il tenore Francesco Panni nel ruolo del conte d’Almaviva, il mezzosoprano Daniela Bartozzi (Rosina), il baritono Daniele Girometti (Figaro) e l’Orchestra Lettimi.
“Sono stati eseguiti - racconta Silvana - i brani più significativi e noti del Barbiere, con il direttore dell’orchestra che ha fatto anche da narratore tra un pezzo e l’altro. Bello, bellissimo”.
Il tutto è stato introdotto dal sindaco Andrea Gnassi, che ha simbolicamente consegnato le chiavi del teatro polettiano ai ragazzi delle scuole, protaginisti di questa anteprima con nonni e bisnonni, in totale circa cinquecento spettatori. “Ha spiegato tante cose, qualcuna inerente al teatro, qualche altra ai tanti alvori che si stanno facendo per rinnovare la città”, riporta Silvana.

 

Tra un selfie e l’altro, importante è stato anche scegliere con cura come presentarsi a questo momento irripetibile. “Ero molto elegante - precisa Silvana - avevo una camicetta in raso rosso, sopra una maglia di vellutino nero e poi lo scialle con i fiori un po’ rossi e dei brillantini”.
Domenica per la prima, sarà Cecilia Bartoli con la Cenerentola ad attirare su di sé tutta l’attenzione del pubblico, ma oggi protagonisti sono stati davvero il teatro e i riminesi. “E’ stata questa la vera inaugurazione - pensa proprio Silvana - siamo stati noi il primo vero pubblico e l’orchestra del Lettimi la prima vera orchestra a suonarci dentro”.

(Rimini) Parlano di vero e proprio “disturbo acustico provocato dall'agenzia pubblicitaria in monopolio de facto (da 70 anni "Publiphono s.r.l."), alla luce delle crescenti esigenze di qualità ambientale e di pulizia del paesaggio (anche sonoro) espresse da un turismo più sofisticato e maturo”, gli attivisti del comitato ‘No spam sonoro in spiaggia’. Per loro, addirittura, “è da considerare retaggio di epoche passate, e non più tollerabile”.
Il comitato , “fiducioso che una valutazione politica serena porterà alla cessazione di tale disturbo sin dalla prossima stagione”, si è mosso denunciando in Regione, in settembre, un paradosso: “ lo spam sonoro, ovvero la reclame strillata da altoparlante, è vietato in tutte le aree pubbliche del comune di Rimini, tranne che in spiaggia”, fa notare il referente del comitato, Enrico Gorini.

La Publiphono dal 1947 ha acquisito dalla Capitaneria di Porto il diritto di difofndere sull’arenile messaggistica pubblicitaria, in cambio di qualche annuncio di pubblica utilità (quelli relativi ai bambini smarriti o al cambio di bandiera per i bagnini). “La concessione - spiega Gorini - è rimasta blindata fino ad oggi, anche dopo il cambio della guardia fra Capitaneria e Regione”. Secondo Gori, inoltre, “il servizio pubblico di rintraccio-bimbi, svolto tramite altoparlante, dato il costo modesto, potrà essere facilmente sostenuto dall'ente pubblico interessato, tramite servizio interno o tramite gara e affidamento all'agenzia più competitiva”.
Gorini ha ora depositato un'istanza alla Regione Emilia-Romagna (e per conoscenza al Comune), invitando a valutare il fenomeno dal punto di vista della qualità turistica. A sostegno, solleva quattro questioni di legittimità. “Non esiste alcun atto normativo che facoltizzi i privati a fare (o l'ente pubblico a concedere) pubblicità sonora in area pubblica; non esiste un atto amministrativo che contenga un'esplicita autorizzazione all'emissione sonora. Esiste solo una concessione regionale di uso del suolo per pali di cemento tipo torsello (n.112 pali per cui viene pagato un canone onnicomprensivo di € 515.20), ed esistono due "ordinanze balneari", della regione e del comune, ma nessuna esplicita autorizzazione di spam sonoro”, sottlinea Gorini. “Probabilmente non è neppure "autorizzabile", in assoluto, l'inquinamento pubblicitario su beni di rilevanza paesaggistica (L. art.142 c.1 lett.a) del d.lgs.42/04)”.

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