Rimini si prepara a ricordare don Oreste
(Rimini) “Siate Santi", l'esortazione di don Oreste Benzi risuona come undici anni fa. La notte tra l'1 e il 2 novembre 2007, la notte tra la festa dei Santi e quella dei morti, don Oreste lasciava la vita terrena. Anche quest'anno la sua città, Rimini, e la sua Comunità, ricordano il sacerdote dalla tonaca lisa. Insieme agli ultimi a cui ha dedicato la vita. «Don Oreste va meditato, ma non in modo nostalgico – sottolinea sempre Giovanni Ramonda, responsabile della Comunità Papa Giovanni XXIII fondata da don Benzi –. Dobbiamo meditare il cuore di don Oreste e dire il nostro sì davanti a tutti i nuovi fronti di condivisione con i poveri e gli emarginati. I giovani vanno dove vedono la credibilità». L'ultima notte don Oreste, infaticabile, la trascorse con i giovani, in discoteca.
Oggi i giovani e tutti coloro che lo desiderano possono ricordarlo camminando per le sue strade, quelle del disagio, dell'esclusione. Le strade invisibili che a volte sfioriamo senza fermarci. Il primo appuntamento è il 31 ottobre, alle 20,45 alla Chiesa di sant'Agostino a Rimini. Da qui i gruppi di condivisione partiranno, in strada per incontrare i senza fissa dimora e le ragazze schiavizzate. Poi le testimonianze nella casa dove vivono le ragazze vittime di tratta, l'incontro con i migranti, con i carcerati, con i Sinti del campo nomadi.
Piazza Cavour sarà animata da una biblioteca vivente. In conclusione all'una di notte, il Vescovo di Rimini, Monsignor Francesco Lambiasi, celebrerà la messa nella Chiesa di Sant’Agostino. Altro appuntamento, a cui don Oreste non mancava mai, è la preghiera al cimitero per i bimbi vittime dell'aborto. Anche quest'anno ci si incontra al cimitero di Rimini, il giorno 1 novembre alle 14,30.
La novità è la presenza di Padre Serafino Corallo della Chiesa Ortodossa del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli. "E' una preghiera che ha un valore universale, coinvolge tutti i cristiani, per questo siamo grati a Padre Serafino per aver accettato il nostro invito" dicono gli organizzatori della Comunità. Infine il 2 novembre alle 20.30, anniversario della morte di Don Oreste Benzi, il Vescovo di Rimini Francesco Lambiasi celebrerà l'Eucarestia nella chiesa della Grottarossa in cui il sacerdote è stato parroco per oltre 30 anni.
No tax area, in scadenza il 9 novembre la richiesta di contributo
(Rimini) Scadrà il 9 novembre il termine per la presentazione delle domande di contributo "No Tax Area" da parte delle imprese che si sono costituite o insediate nel Comune di Rimini dal primo gennaio al 31 ottobre 2018. L'agevolazione consiste nell'erogazione di un contributo economico, con il quale vengono in sostanza restituiti all'impresa gli importi maturati e pagati a titolo di TARI, ICP e COSAP. Una delle principali novità consiste nel fatto che, se le risorse disponibili sono sufficienti, anche alcune spese di avviamento dell'impresa possono concorrere al calcolo del contributo (limitato in tal caso ad un massimo di 2.000 euro). Rientrano in questa categoria, ad esempio: acquisto di beni strumentali funzionali all'attività come hardware informatico, attrezzature, programmi informatici, realizzazione del sito aziendale, attrezzature e macchinari. Si tratta di piccoli artigiani o start up che non sono soggette a imposizioni fisse, una categoria in crescita che testimonia il forte dinamismo del tessuto imprenditoriale riminese.
Una impresa può rientrare nell'agevolazione "No Tax Area" se non supera i limiti previsti dalla normativa comunitaria per le piccole imprese, e se in linea con almeno una delle tre finalità perseguite dall'iniziativa: valorizzazione del Centro Storico e dei Borghi, promozione dello sviluppo occupazionale e sostegno all'imprenditoria giovanile. Più in generale, i beneficiari dell'intervento sono le imprese, regolarmente costituite ed iscritte nel Registro delle Imprese, che hanno sede legale od operativa attiva nel Comune di Rimini.
Ambiente, Rimini scala la classifica della sostenibilità ecologica
(Rimini) La prima volta tra le 20 città ecologicamente virtuose del Paese. Rimini avanza di 13 caselle rispetto al 2017, sale al sedicesimo posto e prosegue la scalata nella speciale classifica sull'Eco sistema urbano delle città capoluogo di provincia, redatta da Legambiente e pubblicata sull'edizione odierna de Il Sole 24 Ore. Una performance che vede salire la città di 13 posizioni rispetto allo scorso anno dopo essersi attestata per tre anni attorno al 30° posto. Trentatreesima nel 2015, 32ma nel 2016, 29ma nel 2017, al cinquantesimo posto 9 anni fa, nel 2009.
Sedicesima nella classifica generale, terza tra i capoluoghi dell'Emilia Romagna dopo Parma e Bologna, Rimini raggiunge un punteggio il punteggio del 64,27 su 100 in base a 17 parametri monitorati da Legambiente e Ambiente Italia per misurare, con uno studio arrivato alla 25ma edizione, lo stato di salute dei capoluoghi di provincia italiani.
Il patrimonio degli alberi e del verde (6° posto assoluto in Italia), l'estensione delle isole pedonali (8°) ma anche l'offerta del Trasporto pubblico locale (18°) e il numero dei passeggeri del Tpl (16°), sono le aree in cui si sono registrati i maggiori risultati che hanno contribuito al risultato positivo. Buone anche le performance sulla raccolta differenziata (32°) che a Rimini è ormai arrivata a sfiorare il 65%, nonché il tasso di motorizzazione (28°) e la categoria che ha preso in esame l'efficienza della rete idrica e le problematiche legate alla dispersione (24°).
Rimangono alcune criticità, in primo luogo quelle legate alla qualità dell'aria che accomuna tutte le città, non solo della regione, ma dell'intero bacino padano, anche se nel caso di Rimini la concentrazione media annua di PM10 non superail limite fissato dalla UE. Da segnalare tra le negatività – ma qui è lampante come il fattore "Turismo" incida sensibilmente sul dato assoluto – la classifica che riguarda i "Rifiuti pro capite", dove la città risulta quintultima.
Teatro Galli, fenice, è risorto
(Rimini) La passerella di gentil uomini in smoking, accompagnati da signore in abito lungo, ha preceduto il saluto commosso del sindaco Andrea Gnassi. La piazza, davanti, era piena di riminesi, commossi anch’essi, e felici. Ieri, ha riaperto ufficialmente i battenti il teatro Amintore Galli a Rimini. Uno dei più bei teatri lirici italiani. E anche uno dei più grandi, con i suoi novecento posti circa. In scena Cecilia Bartoli, con la Cenerentola di Rossini. Sorpresa finale: il fondo del teatro si è aperto su un suggestivo scorcio di Castel Sismondo, mentre gli ospiti iniziavano a lasciare la sala.
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27 ottobre
Scout speed, strage di multe | La protesta dei sinti | Gara di solidarietà per Alessandro
Ladro di biciclette si schianta su auto in sosta
(Rimini) Ha rubato una bicicletta e si è dato subito alla fuga. Voltandosi all’indietro per vedere se il proprietario lo stesse per raggiungere, è andato a sbattere su un’auto in sosta. Il fatto risale alle 14 di ieri, via Campana il luogo dell’impatto. Caduto a terra il ladro è stato raggiunto dagli inseguitori (il proprietario della bici con il padre) che lo hanno bloccato nonostante i calci e pugni che l’inseguito dava per divincolarsi. All’arrivo dei poliziotti il giovane, un 27enne di origine senegalese, è stato bloccato in sicurezza e arrestato.
Teatro Galli, domenica il grande ritorno. Apertura dalle 17, spettacolo alle 20, anche su maxischermo in piazza
(Rimini) Domenica, il Teatro ‘Amintore Galli’ di Rimini tornerà a vivere dopo 27.333 giorni, 898 mesi, 75 anni, dai bombardamenti che lo distrussero. In queste ore fervono gli ultimi preparativi per tirarlo a lucido e cresce l’emozione per un evento di portata storica.
Il teatro, distrutto dai bombardamenti del 1943, è stato ricostruito sul progetto originale ‘all’italiana’ realizzato da Luigi Poletti (1792-1869), architetto modenese legato alla scuola neoclassica purista romana, con il miglioramento degli spazi e le correzioni necessarie a garantire ottima acustica e visibilità. Lo spazio contiene 826 posti a sedere, con tre ordini di palco. L’ultimo spettacolo messo in scena fu la Madama Butterfly. Poi 75 anni di silenzio. Domenica la Cenerentola interpretata dal mezzo soprano Cecilia Bartoli per il nuovo inizio.
L’inizio dello spettacolo è previsto per le 20. Il foyer del Teatro e la biglietteria aprirà alle 17 e sarà possibile accedere alla Sala delle Colonne e al bar del piano terra. L’accesso alla Sala Ressi e al Bar del Grifone, al primo piano del foyer, sarà invece dalle 19. Sempre dalle 19 gli spettatori muniti di biglietto per lo spettacolo potranno entrare in sala. Sarà in funzione anche un bookshop. Ad assistere il pubblico saranno presenti almeno 25 ‘maschere’, il personale di sala, a cui si aggiunge lo staff di biglietteria e dell’organizzazione. Dietro al palco saranno al lavoro una quindicina di tecnici residenti e a supporto, tra macchinisti, elettricisti e fonici. Circa 45 i giornalisti e operatori della stampa locale, nazionale e internazionale accreditati per seguire l’evento.
Un telo di trenta metri per godersi la Cenerentola anche dalla piazza. Stanno procedendo in queste ore le operazioni di montaggio delle strutture e del telo grazie al quale l’emozione dell’opera in forma semiscenica interpretata da Cecilia Bartoli uscirà dalla sala del Teatro per coinvolgere il cuore del centro storico. Lo spettacolo sarà trasmesso in forma integrale grazie ad un avanzato sistema tecnologico e un accurato apparato di diffusione sonora il maxischermo in tulle; uno spettacolo nello spettacolo grazie alla scenografia firmata e curata da Sergio Metalli, una delle eccellenze riminesi e leader nel settore.
Stagione venatoria, giro di vite dei forestali sui cacciatori
(Rimini) Dall’inizio della stagione della caccia, il 16 settembre scorso, sono stati 144 sono stati i controlli effettuati dai carabinieri forestali su 117 cacciatori, 5 gli illeciti amministrativi contestati per un totale di 770 euro di sanzioni, 5 le notizie di reato con 4 cacciatori denunciati. Sono stati sequestrati 5 fucili semiautomatici da caccia e 275 cartucce da caccia oltre a due capi abbattuti (1 tordo bottaccio e 1 merlo)
In generale sul totale dei controlli solo il 6% ha dato esito negativo a testimonianza di una sostanziale regolarità dell’attività svolta dai cacciatori. Tuttavia sono state scoperte in alcuni casi rilevanti irregolarità per caccia con l’utilizzo di richiami elettroacustici il cui utilizzo è vietato e per l’uso di armi irregolarmente modificate.
Il fatto più grave rimane comunque il lieve ferimento di un ciclista sulla pista ciclabile del 16 settembre scorso durante la prima domenica di apertura della caccia. L’uomo pedalava in zona Villa Verucchio, proprio il 16 settembre. Il ciclista ferito si è presentato alla stazione dei carabinieri forestali di Rimini pochi giorni dopo l’incidente rendendo testimonianza e formalizzando la denuncia per lesioni personali colpose e per omissione di soccorso nei confronti dei cacciatori che, dalla sponda opposta del fiume, avevano sparato nella direzione della pista ciclabile. L’uomo è rimasto ferito al volto da un pallino da caccia, ma senza gravi conseguenze. La dinamica dei fatti è al vaglio degli inquirenti.
Lungomare, il triangolone rischia di tornare allo stato
(Rimini) Il Comune di Rimini nel maggio del 2017 è entrato pienamente nel possesso del ‘triangolone’ di Marina centro, vale a dire l’area compresa tra viale Cristoforo Colombo, lungomare Tintori, largo Boscovich, piazzale Fellini. L’obiettivo della sdemanializzazione era quello di poter procedere finalmente con la riqualificazione dell’area. Di fatto però, dopo un anno e mezzo dal trasferimento della proprietà “ l’amministrazione comunale si è limitata alla determinazione dei canoni per 395.568 euro annui e al rinnovo delle Concessioni demaniali per tre anni sino al 31 dicembre 2020”, fa notare il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Gioenzo Renzi.
“La tanto propagandata riqualificazione è stata completamente dimenticata anche se riguarda lo storico e principale tratto del lungomare dalla rotonda del Grand Hotel al piazzale Boscovich”, commenta Renzi. “Non è stata indetto neanche il bando per la presentazione delle manifestazioni di interesse da parte degli operatori assecondando il progetto Parco del Mare”.
La riqualificazione dell’area, quindi, pare rinviata alla scadenza delle concessioni, al 2021. “Con questi ritardi, come ho fatto presente con l’interrogazione consiliare di ieri sera, dopo tre anni dal trasferimento dell’area dallo Stato, senza utilizzo del Comune, vi è il rischio che la stessa area rientri nella proprietà dello Stato”. Per questo per Renzi “non si può perdere più altro tempo e visto il paralizzante progetto del Parco del Mare, è meglio indire subito un concorso internazionale di idee per un progetto di riqualificazione urbana e architettonica dell’area di Marina Centro che valorizzi la vista del mare e della spiaggia”.