(Rimini) Affetto da ascessi epatici per una infezione legata a calcolosi, il paziente è stato trattato con una procedura endoscopica di alta complessità e innovativa, all'Ospedale "Infermi" di Rimini, dal dottor Marco Di Marco, unità operativa di Gastroenterologia diretta dal dottor Mauro Giovanardi. “Si tratta - spiegano dall’ospedale - di un intervento di rottura di un voluminoso calcolo del fegato mediante tecnica di litotrissia elettroidraulica intraepatica, effettuata in corso di colangioscopia mediante una tecnica innovativa in uso a Rimini - per i casi in cui ne è appropriato l'utilizzo - e necessaria per l'osservazione endoscopica diretta del sistema biliare intra ed extraepatico”.
Il paziente portatore di “calcolosi difficile del coledoco e delle vie biliari interne al fegato, aveva già subito in passato un intervento chirurgico con l'amputazione di parte dell'intestino, e presentava dunque una anatomia del fegato e delle vie biliari modificata, che rendeva a sua volta non possibile un approccio endoscopico tradizionale per il trattamento della calcolosi”.
L'innovativo intervento al quale è stato sottoposto, “è stato dunque compiuto in due fasi. Una prima fase diagnostico/operativa è stata diretta dall'equipe della Radiologia Vascolare (dottori Rodolfo Leurini e Rayka Femia), che attraverso un piccolo forellino della cute all'altezza del torace ha eseguito uno studio radiologico delle vie biliari e ha posizionato un drenaggio che ha ridotto il ristagno di bile nel fegato. Nella seconda fase, due settimane dopo, il dottor Di Marco, sfruttando l'accesso transtoracico, ha eseguito l'intervento endoscopico di frantumazione del calcolo di maggiori dimensioni, responsabile della complicanza infettiva del paziente; la rottura del calcolo in più microframmenti è avvenuta direttamente sotto visione endoscopica con la tecnica della litotrissia elettroidraulica, cioè sfruttando il forte impatto che una bolla d'acqua, innescata da uno stimolo elettrico, ha prodotto sul calcolo, rompendolo”.

La particolarità e la complessità dell'intervento, come spiega il dottor Giovanardi, consiste nel fatto che “a causa dell'anatomia del paziente, modificata dal precedente intervento chirurgico, si è reso necessario sfruttare l'ingresso attraverso il torace per raggiungere il fegato, una via non diretta e di conseguenza più complessa soprattutto per un intervento endoscopico”. La tecnica di litotrissia elettroidraulica colangioscopica è un intervento innovativo eseguito soltanto in poche occasioni soprattutto con accesso transtoracico.
"Si è trattato di un intervento - spiega il dottor Di Marco - particolare e difficile, che ci ha permesso, insieme all'aiuto dei colleghi radiologi, di alleviare le sofferenze del paziente risparmiandogli un ulteriore e complesso intervento chirurgico che lo avrebbe esposto a rischi operatori maggiori e tempi di recupero sicuramente più lunghi".

Lunedì, 05 Novembre 2018 15:18

Sequestrato cantiere abusivo a Covignano

(Rimini) La polizia municipale di Rimini ha sequestrato un cantiere abusivo in zona sottoposta a vincolo paesaggistico di Covignano. Nonostante il titolo edilizio fosse scaduto nell'aprile del 2016, gli operatori della squadra edilizia della polizia municipale unitamente ai tecnici dell'ufficio controlli edilizi del Comune di Rimini constatavano nel corso di un controllo come fossero in fase d'esecuzione due manufatti, un immobile rurale ad uso abitativo di 294 metri quadri e un magazzino agricolo di 70. Dalle verifiche che hanno portato al sequestro preventivo dei manufatti emergeva poi che anche l'autorizzazione sismica non era mai stata rilasciata. Sia i proprietari dell'immobile che il direttore dei lavori venivano così denunciati per la violazione alla normativa edilizia e sismica.

(Rimini) Economia circolare ed efficienza energetica protagoniste da domani alla Fiera di Rimini. Fino a venerdì 6 novembre Italian Exhibition Group organizza Ecomondo e Key Energy: alle 10.30 sarà il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa ad inaugurare le due rassegne, che occupano l’intero quartiere.
La 22a edizione di Ecomondo avrà il suo fulcro sul nuovo paradigma della circular economy che, grazie all’attuazione di normative e finanziamenti utili ad alimentarla, è ormai concetto imprescindibile dei processi industriali in tutti i Paesi più sviluppati. In contemporanea, la 12a edizione di Key Energy evidenzierà il business di settori strategici come la diffusione delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica. In fiera, focus sul settore eolico, del fotovoltaico e dello storage, stimolati da una prospettiva di produzione di energia solare che in Italia dovrebbe triplicare al 2030 sulla spinta dei nuovi obiettivi dell’Unione Europea. Key Energy ospiterà anche la nuova edizione di Città Sostenibile, che abbraccia tutti i temi collegati al concetto di smart cities.
Insieme al Ministro Sergio Costa, all’inaugurazione in hall sud anche gli assessori all’ambiente Paola Gazzolo (Regione Emilia-Romagna) e Anna Montini (Comune di Rimini), insieme al presidente di Italian Exhibition Group Lorenzo Cagnoni.

Subito dopo, via agli Stati Generali della Green Economy che in Sala Neri vedranno la sessione plenaria di apertura di un’edizione dedicata al tema dell’occupazione. Previsti i saluti di Ugo Ravanelli (CEO di Italian Exhibition Group) e dell’Assessore regionale Paola Gazzolo. A seguire, la Relazione 2018 sullo stato della green economy illustrata da Edo Ronchi (Consiglio Nazionale Green Economy) e l’atteso dibattito al quale interverranno Maria Alessandra Gallone (Membro Commissione permanente Territorio, ambiente, beni ambientali, Senato della Repubblica e Responsabile ambiente e territorio, Forza Italia), Patty L’Abbate (Membro Commissione permanente Territorio, ambiente, beni ambientali, Senato della Repubblica, Movimento 5 Stelle), Riccardo Pase (Presidente Commissione ambiente, Regione Lombardia, Lega) e Andrea Orlando (Membro Commissione ambiente, territorio e lavori pubblici, Camera dei Deputati, Partito Democratico). Conclusioni di Sergio Costa, Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
L’Italia mostrerà a Ecomondo e Key Energy il suo volto di Paese virtuoso. L’indice di circolarità elaborato dalla Commissione UE vede il nostro Paese al secondo posto in Europa (dietro l’Olanda) nell’uso di materiali già utilizzati, con quasi 1 kg di materia prima proveniente da riciclo ogni 5 chili (18,5%) di materiali consumati. L’Italia è davanti alla Francia (17,8%) e al Belgio (16.9%). La media UE è all’11,4%.
L’Italia è all’avanguardia per il recupero dei rifiuti da imballaggio. Sono state infatti 8,8 milioni le tonnellate di rifiuti da imballo avviate a riciclo nel 2017, in crescita del 3,7% rispetto al 2016, a fronte di un immesso al consumo pari a 13,1 milioni di tonnellate (+2,8% sull’anno precedente). In totale, considerando anche la quota di imballaggi destinata a recupero energetico, nel 2017 10,2 milioni di tonnellate di rifiuti di imballaggio sono state avviate a recupero complessivo (pari al 78% dell’immesso al consumo).
Secondo la Ellen Mc Arthur Foundation l’Europa potrebbe risparmiare, conseguendo gli obiettivi previsti al 2020 un risparmio di 640 miliardi di dollari sul costo di approvvigionamento di materia per il sistema manifatturiero europeo dei beni durevoli, il 20% circa del costo attuale. Secondo Enea, il beneficio per l’Italia con una forte spinta verso la circular economy potrebbe creare fino a 540mila posti di lavoro nei prossimi dieci anni.

Analogo volto per l’Italia sul fronte dell’efficienza energetica, che nel 2017 ha visto investiti 6,7 miliardi di euro, con incrementi continui e confermati anche nel primo semestre 2018.
Alla parte espositiva si affiancherà un calendario di oltre 200 eventi internazionali coordinati dai comitati scientifici presieduti da Fabio Fava (Ecomondo) e da Gianni Silvestrini (Key Energy).

(Rimini) Quattro italiani su dieci dichiarano di aver ridotto gli sprechi nell’ultimo anno, nove su dieci ammettono di sentirsi in colpa quando gettano il cibo avanzato e ancora commestibile, e quattro su cinque giudicano irresponsabile buttare cibo ancora buono. Sono alcuni dei dati del Rapporto 2018 dell’Osservatorio Waste Watcher, Last minute Market/Swg presentato oggi a Bologna da Andrea Segrè dell’Università di Bologna - fondatore Last Minute Market e campagna Spreco Zero -, Andrea Corsini assessore regionale a Turismo e Commercio, Stefano Mazzetti sindaco del Comune di Sasso Marconi e presidente Associazione dei Comuni Sprecozero.net, Maurizio Pessato presidente Swg, Luca Falasconi curatore del progetto Reduce e Matteo Guidi amministratore delegato di Last minute market.
Lo studio arriva a poche settimane dalla Colletta alimentare 2018, il 24 novembre prossimo in centinaia di supermercati anche nel riminese, per la ventunesima edizione.
“Che cosa esprime il grido del povero se non la sua soff erenza e solitudine, la sua delusione e speranza? La risposta è una partecipazione piena d’amore alla condizione del povero. Probabilmente, è come una goccia d’acqua nel deserto della povertà; e tuttavia può essere un segno di condivisione per quanti sono nel bisogno, per sentire la presenza attiva di un fratello o di una sorella. Non è un atto di delega ciò di cui i poveri hanno bisogno, ma il coinvolgimento personale di quanti ascoltano il loro grido. Il grido del povero è anche un grido di speranza con cui manifesta la certezza di essere liberato”, ha detto papa Francesco nel suo messaggio per la secondo Giornata mondiale dei poveri. Messaggio che i volontari del Banco alumentare rilanciano inviando a partecipare alla tradizionale colletta dell’ultimo sabato di novembre.

Tornando ai dati regionali, in controtendenza sul dato nazionale, in Emilia-Romagna aumenta la percezione dello spreco, forse - spiegano i curatori del Rapporto - perché è maggiore l’attenzione reale al fenomeno. Da Piacenza a Rimini si gettano soprattutto verdura e frutta fresca: un quinto in più rispetto al dato nazionale. Ma anche salse e sughi, pasta fresca, riso e prodotti per la colazione.
E sul versante della distribuzione, dal 2007 al 2016 grazie ai progetti di Last minute market sostenuti dalla Regione, sono stati recuperati alimenti per un valore complessivo di circa 22 milioni di euro e 132 enti beneficiari diretti, 113 donatori, 52 Comuni coinvolti. Oltre 5,5 mila tonnellate di cibo, più di 300 mila pasti, 851 mila farmaci e 13.738 libri, sono stati così salvati dal cestino.
E sempre sulla cattiva gestione del cibo, sono stati elencati i dati, misurati dal progetto Reduce – Spreco Zero di Ministero Ambiente e Università di Bologna, che rivelano che ciascuno di noi getta nella spazzatura 36 kg all’anno di alimenti. Il 35% di questo spreco potrebbe essere recuperabile e redistribuito.
“La responsabilità nei consumi va di pari passo con una cittadinanza consapevole e rispettosa- afferma l’assessore Corsini-. Va coltivata una sensibilizzazione sociale e sugli stili di vita: dall’educazione nelle scuole, al monitoraggio nella grande distribuzione, allo sviluppo di una vera e propria cultura di riduzione dello spreco alimentare. Resta comunque da fare ancora parecchio per rendere più diffusi comportamenti di riduzione degli sprechi di cibo. La Regione c’è ma i progetti hanno bisogno di risorse per camminare e produrre risultati, per questo mi auguro che l’attuale governo mantenga i contributi garantiti in questi anni dai governi precedenti. Occorre moltiplicare l’impegno per diffondere anche fuori dal perimetro regionale la nostra sensibilità, gli esempi e le esperienze virtuose nate qui; non è un caso che l’esperienza del Last minute market, emblema del recupero del cibo e della prevenzione dello spreco alimentare, abbia preso vita in Emilia-Romagna vent’anni fa e da qui sia diventato una realtà di eccellenza europea nel recupero degli sprechi alimentari. La Regione- prosegue Corsini- da tempo è attenta a dinamiche economiche più eque, sostenibili sotto il profilo ambientale e sociale, più solidali e comunitarie, tanto, ad esempio, da normare con due leggi regionali (19/2016 e 16/2015) la promozione dell’economia solidale e il sostegno all’economia circolare, che ruota in sostanza su riuso e riciclo”.
“Mangiare è un atto di giustizia e di civismo: verso noi stessi, verso gli altri, verso il mondo- spiega Andrea Segrè-. I paradossi del cibo sono evidenti: 815 milioni di individui sulla terra soffrono la fame e una persona ogni tre è malnutrita. Ma intanto una persona su 8 soffre di obesità. A breve prenderanno il via le iniziative della campagna Spreco Zero per i primi 20 anni di Last Minute Market, un progetto nato fra l’autunno 1998 e la primavera ’99 che vogliamo celebrare con molte iniziative fino al 5 febbraio 2019, 6^ Giornata nazionale di Prevenzione dello spreco. Tutti possiamo dare il nostro contributo”.

Tornando al Rapporto, condotto su un campione rappresentativo della popolazione, fotografa su scala nazionale e regionale la situazione, i comportamenti da attuare e la percezione dello spreco alimentare sulle nostre tavole.
Lo spreco domestico rappresenta un danno economico secondo 9 italiani su 10 (93%), di forte impatto diseducativo sui giovani (91%).Nella pratica quotidiana il 63% degli intervistati dichiara di gettare il cibo una volta al mese (17%) o anche meno frequentemente (46%). Il 15% sostiene di gettare cibo una volta ogni due settimane, il 15% una volta a settimana e solo l’1% della popolazione afferma di gettarlo quotidianamente o quasi.
Le ragioni sono intuibili: il cibo è scaduto (44%), ammuffito (41%), non ha un buon odore o sapore (39%) o è era stato acquistato in quantità eccessiva (36%).
Con particolare attenzione, l’Osservatorio Waste Watcher ha indagato i dati dell’Emilia-Romagna, regione pilota rispetto ai recuperi Last minute market e motore della campagna Spreco Zero nata presso il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroalimentari dell’Università di Bologna.

In base al Rapporto, la presenza di cibo scaduto nelle dispense o in frigorifero è in testa alle ragioni dello spreco in regione (43%): indice di prodotti acquistati probabilmente in eccesso (40%) o ammuffiti (43%).
L’87% dei cittadini emiliano-romagnoli getta il cibo due volte alla settimana o più raramente, il 15% una volta alla settimana e l’8% più volte nel corso di una sola settimana.
Un comportamento che il 92% dei cittadini giudica irresponsabile.
Così il 56% dei cittadini dichiara di conservare il cibo avanzato oppure consuma quello appena scaduto se ancora buono (46%) o controlla che venga mangiato prima della scadenza (41%).

Quali sono le strategie per la prevenzione dello spreco? Prima di tutto la pianificazione della spesa (85%), i packaging intelligenti che cambiano colore (84%) e il controllo delle temperature del frigo (84%).
E rispetto ai figli, che regole si danno in casa? Non sprecare il cibo, per l’86%, scegliere la qualità (sempre 86%) e rispettare la stagionalità del cibo (85%); un po’ meno il risparmio negli acquisti (81%). E come ha influito la sensibilizzazione di questi anni? Sostanzialmente senza differenze per il 57% degli intervistati, mentre per 4 italiani su 10 lo spreco è diminuito (39%).
Tra le iniziative presentate oggi anche la nuova edizione del Premio Vivere a Spreco Zero, testimonial l’artista Giobbe Covatta: “Un riconoscimento all’Italia sostenibile- spiega Luca Falasconi, curatore del progetto 60 Sei ZERO promosso da Distal Università di Bologna con ministero dell’Ambiente - che valorizza le buone pratiche e iniziative virtuose adottate sul territorio nazionale da soggetti pubblici e privati, premiando le esperienze più innovative in modo tale da favorirne la diffusione e la replica sul territorio. La sensibilizzazione sui temi dello spreco di cibo e dell’educazione alimentare passa anche e soprattutto attraverso gli esempi concreti”.

Lunedì, 05 Novembre 2018 08:56

5 novembre

Ztl, nuovi varchi | Non era sinusite | Condannato, ma non lo sa

Sabato, 03 Novembre 2018 09:40

3 novembre

Bombe sui profughi | Bar chiuso | E’ la sera di Bolle

(Rimini) Il Comune di Rimini prosegue nel percorso legale nei confronti di Eni Spa per il mancato versamento dei tributi dovuti per le piattaforme di estrazione. Con una delibera approvata nell'ultima seduta di giunta l'Amministrazione ha approvato di ricorrere in appello contro le sentenze di primo grado della Commissione Tributaria Regionale di Bologna. La commissione infatti ha accolto i ricorsi presentati dall'azienda e che riguardano gli avvisi di accertamento notificati per l'omesso versamento di Ici (2011), Iscop (2011) e Imu (2012-2015) per gli impianti/piattaforme di estrazione, trattamento e pompaggio di gas naturale che sono presenti nello specchio di acqua che si affaccia sul territorio del Comune di Rimini, nelle acque territoriali del Mare Adriatico.
Così come per il primo grado di giudizio, anche in questo caso la Giunta ha deciso di affidare l'incarico della difesa allo stesso legale che si occupa della difesa dei Comuni di Cesenatico e Ravenna, anche loro in situazione di contezioso con l'azienda per gli accertamenti Imu notificati negli ultimi anni.

Il contenzioso tra azienda e Comuni è nato nel dicembre del 2016, quando la Corte di Cassazione attraverso due sentenze stabilisce che le piattaforme estrattive vanno considerate come immobili "speciali", pertanto devono essere accatastate e sono soggette al pagamento dell'IMU. La nuova interpretazione da parte della Cassazione ha quindi permesso ai Comuni di far partire gli avvisi di accertamento per le imposte arretrate. Provvedimento che l'azienda ha impugnato con un ricorso accolto in primo grado dalle Commissione tributaria. "Crediamo che ci siano gli elementi perché in appello vengano accolte le nostre ragioni – sottolinea l'assessore al Bilancio Gian Luca Brasini – siamo fiduciosi per il buon esito di questa vicenda".
Per il Comune di Rimini si tratta di vedersi riconoscere una somma complessiva di circa 13,3 milioni, che comprende la quota di imposta dovuta per le sei piattaforme accertate (6.527.125 euro) e le relative sanzioni. Eni Spa ha già provveduto al pagamento di 6,8 milioni che sono stati accantonati in un "fondo rischi da contenzioso" e resteranno 'congelati' fino a quando la commissione tributaria non si pronuncerà nel ricorso: in caso il percorso legale si dovesse concludere con una sentenza definitiva avversa al Comune, l'Amministrazione non subirà alcun contraccolpo economico.

(Rimini) Via libera della Giunta Comunale alla variazione di bilancio di previsione 2018-2020, in discussione in Consiglio Comunale entro il mese di novembre. Sono almeno quattro le azioni di manovra previste dall'amministrazione, con una variazione in parte straordinaria di circa 342.000 euro per l'annualità 2018, rivolta ai settori della scuola, turismo, ambiente, servizi sociali e sicurezza.
Un elemento significativo consiste inoltre nelle maggiori entrate della imposta di soggiorno pari a 4.160.000 euro rispetto ai 3.900.000 euro preventivati con uno scarto in positivo di 250.000 euro. Proventi che verranno destinati agli eventi turistici, in particolare a quelli natalizi di prossimo arrivo nella città.
Oltre all'imposta di soggiorno a fini turistici, come stabilito per legge, la variazione è resa possibile dal recepimento del contributo del MIUR per 1.180.000 euro destinato nel 2018 ai lavori di realizzazione della nuova palestra di via Capri, dalla vendita di posti auto al Palariccione e al Centro San Martino per 67.000 euro, a contributi regionali legati a progetti della Polizia Municipale per l'implementazione di nuove telecamere di videosorveglianza e, in generale di ulteriori strumentazioni ai fini della sicurezza, dai proventi pari a 150.000 euro per il rilascio dei certificati di licenze edilizie rispetto ai 100.000 euro preventivati dall'amministrazione, a riprova del fermento e della maggiore vivacità registrata da mesi nel comparto dell'edilizia. A questi si aggiungono maggiori entrate provenienti da enti turistici per sponsorizzazioni e relative al rilascio dei certificati delle carte d'identità elettroniche.

Con questi fondi verranno finanziati una serie di interventi fra cui, con una spesa di 72.000 euro nel sociale, la costituzione, comprensiva di spese ordinarie, dell' Emporio Solidale, per eseguire lavori di manutenzione straordinaria negli impianti sportivi, con 41.000 euro per opere già finanziate e realizzate nel 2018, legate all'ambiente con la realizzazione nell'argine del fiume Marano per facilitare il deflusso delle acque.
"Ci aggiungiamo a presentare in Consiglio Comunale – commenta l'assessore al bilancio Luigi Santi – una variazione di bilancio corposa che ci permetterà di far avanzare interventi importanti previsti in più settori così da rispondere in maniera efficace alle esigenze della città: dal prossimo emporio solidale alla manutenzione degli impianti sportivi fino ad un incessante lavoro di accrescimento della sicurezza con nuove telecamere in dirittura d'arrivo. Siamo inoltre soddisfatti per gli ottimi risultati conseguiti, rispetto alle previsioni iniziali, per quanto riguarda gli introiti derivanti dall'imposta di soggiorno che daranno totale copertura agli eventi natalizi. Allo stesso tempo stiamo lavorando al bilancio di previsione 2019, che intendiamo chiudere, grazie al contributo e alla professionalità degli uffici tributi e all'incessante lavoro della maggioranza, entro fine 2018. Una virtuosa metodologia di lavoro da replicare dopo essere stata già adottata lo scorso anno".

 

(Rimini) Nell’arco di pochi anni, a metà del ventesimo secolo, accade qualcosa di inedito e che resterà ineguagliato. Un allampanato regista svedese, sull'orlo della quarantina, entra in un periodo di produzione cinematografica senza precedenti. Tra il 1957 e il 1963 dirige alcuni dei più grandi classici della storia del cinema, produce un consistente numero di spettacoli teatrali e radiofonici e firma anche la regia di sei film per la televisione. Ingmar Bergman non ha uguali tra i cineasti suoi contemporanei.
Domenica mattina, 4 novembre, il Cinema Fulgor e Settebello cominceranno il viaggio alla scoperta di Ingmar Bergman con il documentario: Bergman 100: La Vita, I Segreti, Il Genio (2018) per la regia di Jane Magnusson, presentato all'ultimo Festival di Cannes. Un documentario con l'ambizione di raccontare sia il professionista che l'uomo, di tracciare il segno su tutta la vita artistica, e di essere critico col suo soggetto, ruotando attorno all'anno 1957.Fu l'anno in cui il regista, sceneggiatore di cinema, tv e teatro produsse ben due dei suoi film più noti "Il Settimo Sigillo" ed "Il Posto Delle Fragole", e opere teatrali memorabili, tra cui il Peer Gynt (da ben cinque ore) più una riduzione radiofonica. Tutto in un solo anno, tutto nel 1957, con una scansione, una rapidità e un'efficacia impressionanti.
"Due première mondiali, due film girati, una serie televisiva, quattro pièce teatrali, una moglie, due amanti, sei figli...il 1957 fu un anno di straordinaria produttività per Ingmar Bergman. Il suo nome da quel momento avrebbe incarnato il passaggio del cinema da divertissement di massa ad arte sofisticata del XX secolo." Jane Magnusson
Attraverso il prisma di un anno magico, che farà di Bergman lo "svedese" più famoso al mondo, il film fugge sia avanti che indietro nel tempo per chiarire aspetti della vita privata e professionale del regista, trionfi, aneddoti clamorosi, e le ossessioni. Bergman fu un uomo che ricuciva con la sua creazione una vita piena di inquietudine e furore introspettivo. Un soggetto che resta un paradosso per il suo paese di origine, i cui omaggi traducono spesso un sentimento ambiguo, un mélange di devozione e indifferenza, di ammirazione e di diffidenza. Da una parte il genio-tiranno, incontestato culturalmente e che imperava con pugno di ferro, dall'altra il monumento nazionale, un Maestro come non ce ne sarà mai più in Svezia. Il documentario, consacrato a Bergman in occasione del suo centenario (1918-2018), illustra questa ambivalenza, muovendosi nelle ombre che tessono la leggenda.

(Rimini) “Ci sono tanti modi per sostenere i servizi e le diverse innovazioni che stiamo portando avanti nelle scuole riminesi. Tra queste, perchè no, anche la vendita di alcune motociclette di proprietà del Comune di Rimini (in particolare diversi modelli di Bmw appartenenti alla Polizia Municipale), attualmente parcheggiate, inutilizzate, nell'autoparco comunale”. Le moto andranno quindi all’asta. A darne notizia è l’assessore ai servizi educativi del comune, Mattia Morolli. “Un’asta, il cui bando uscirà a breve da cui potremmo ricavare alcune migliaia di euro da indirizzare integralmente nello sviluppo di innovazioni didattiche come scuola senza zaino e potenziare il coding e gli ausili didattici per l'handicap. Si tratta di progetti che si stanno sviluppando di anno in anno; dopo la sperimentazione, avviata lo scorso anno nella scuola di San Fortunato, il progetto "Scuola senza zaino" si sta consolidando e, da settembre, si è già allargata anche nelle scuole "Decio Raggi" e "Margherita Zoebeli" di Santa Giustina. Innovazioni didattiche che riguardano anche nuovi arredi ed un diverso utilizzo di spazi scolastici. A questi progetti saranno destinati tutte le risorse ricavate dalla vendita dei mezzi dell’autoparco".

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