Martedì, 13 Novembre 2018 14:03

Lite con vigilesse, il sindaco Gnassi indagato

(Rimini) E' finita in Procura a Rimini una lite tra il sindaco Andrea Gnassi e due vigilesse. La relazione delle due agenti, rimproverate dal primo cittadino in strada tra le bancarelle di un mercato, ha portato all'iscrizione per omissione di atti d'ufficio. Una sorta di atto dovuto, spiegano i quotidiani riminesi e ora la Procura dovrà decidere se procedere o chiedere l'archiviazione. Il 3 novembre Gnassi stava facendo un giro ad un mercato in centro storico quando ha visto un capannello di gente e si è avvicinato: due vigilesse stavano multando un artista di strada. A quel punto, anche su incitazione di un cittadino, il sindaco intervenne dando 'istruzioni' alle agenti, perché si occupassero piuttosto delle auto che zigzagavano tra la gente e lasciassero perdere l'artista di strada che lavorava sulla sabbia. Le agenti avrebbero però giudicato il rimprovero un'interferenza illecita e una volta rientrate al comando hanno fatto una relazione, ora al vaglio dei pm (Ansa).

Martedì, 13 Novembre 2018 14:01

Tentato omicidio in centro storico

(Rimini) Tentato omicidio in centro storico a Rimini stasera verso le 19. La vittima, un ragazzo di origine rumene di 25 anni, si è rifugiato nella sede della Questura di Rimini, chiedendo aiuto dopo essere stato aggredito e perdendo sangue da una profonda ferita alla testa. Immediatamente soccorso dagli agenti, è stato portato in ospedale: non sarebbe in pericolo di vita.
Le indagini sono scattate subito e nel giro di mezz’ora la Polizia ha rintracciato un cittadino di Santo Domingo di 55 anni. Non sono ancora chiari i motivi dell’aggressione, avvenuta sotto i portici di piazza Cavour a pochi metri dall’ingresso del Comune di Rimini, a qualche centinaio dalla Questura. Il dominicano, accusato di aver colpito ripetutamente il rumeno a mani nude e usando un coltellino svizzero, è stato portato in Questura ed è in procinto di essere arrestato per tentato omicidio, al termine degli accertamenti (Ansa).

(Rimini) A due giorni dalla conclusione, il Corpo Intercomunale di Polizia Municipale Valmarecchia fa un bilancio della propria attività in occasione della Fiera di San Martino, che in questa edizione ha registrato un affluenza particolarmente alta. In ciascuno dei tre giorni della manifestazione, sono stati impiegati 21 agenti del Comando di via Andrea Costa, in servizio dalle 6 del mattino alle 2 di notte, per un impegno complessivo di 500, di cui 105 in aggiunta al normale orario, con 35 doppi turni. Al personale della municipale della Valmarecchia si sono aggiunti altri 10 agenti provenienti da Comandi di polizia locale dei territori limitrofi. Venerdì 9, sabato 10, domenica 11 novembre sono state 428 le telefonate di richiesta di informazione pervenute al Comando di via Andrea Costa.
Nel corso del fine settimana gli agenti hanno rilevato un sinistro e rimosso 4 veicoli, elevato 71 sanzioni per infrazioni al codice della strada e circa 50 per sosta di veicoli all’interno delle aree verdi. Infine, sono stati rinvenuti 10 portafogli (uno dei quali con 250 euro in contanti) e 3 documenti di identità.
Il sindaco Alice Parma e l’assessore alle politiche per la sicurezza Danilo Rinaldi ringraziano tutto il personale della Polizia municipale per l’impegno profuso: “Un’attività di presidio costante, in collaborazione con lo staff della Fiera e le forze dell’ordine, che ha garantito il corretto svolgimento della manifestazione. Un ringraziamento, inoltre, va anche alle Amministrazioni comunali che hanno messo a disposizione alcuni dei propri agenti durante i giorni della Fiera”.

(Rimini) Cambia il Regolamento Comunale delle sale da gioco e installazione di apparecchi da intrattenimento e giochi leciti. Nella seduta del Consiglio Comunale del 14 novembre è all'ordine del giorno l'approvazione del nuovo regolamento in sostituzione del precedente in vigore dal 2007. In questo modo verrà data attuazione alle nuove disposizioni regionali, con particolare in riferimento alla legge regionale n.5/ 2013 in materia di prevenzione e contrasto alle forme di dipendenza del gioco d'azzardo, integrata recentemente dalla legge regionale n.8/2018.
Diventa operativo il divieto di apertura e di esercizio di attività di gioco lecito con vincite in denaro degli esercizi commerciali, delle sale scommesse e delle sale giochi, così come delle attività che hanno al loro interno queste apparecchiature entro 500 metri di distanza dai luoghi sensibili. Il divieto si applica anche alla nuova installazione, sempre di apparecchi per il gioco d'azzardo lecito e sempre entro una distanza di 500 metri dai luoghi sensibili. Le tipologie di gioco lecito con vincite in denaro considerate sono le new slot, le sale bingo e i giochi collegati con apparecchi in tempo reale alla rete e a un server centrali ( sale VLT, Videolottery, sale Slot). L'amministrazione ha effettuato una mappatura dei luoghi sensibili, a seguito della quale verrà comunicato ai titolari di esercizi con apparecchi per il gioco d'azzardo: il divieto di installazione di nuovi apparecchi, il divieto di rinnovo dei contratti di utilizzo alla loro scadenza, la chiusura entro 6 mesi per le sale scommesse e o sale giochi con attività esclusiva alloro interno che ricadono a meno di 500 metri di distanza da luogo sensibile.

Dopo aver ricevuto comunicazione da parte del Comune, sulla base della mappatura effettuata, i titolari dovranno trasmettere al Comune, entro 15 giorni, i dati relativi alle apparecchiature in loro possesso e la data di scadenza del contratto con il concessionario. I luoghi sensibili previsti sono gli istituti scolastici di ogni ordine e grado, i luoghi di culto, gli impianti sortivi, le strutture residenziali o semiresidenziali in ambito sanitario e sociosanitario, le strutture ricettive protette, i luoghi di aggregazione. A queste categorie l'amministrazione ha scelto di inserire nel nuovo regolamento i Centri di Buon Vicinato, le cui strutture rappresentano per i limiti d'età delle persone che li frequentano, un importante punto di riferimento di aggregazione della città nei suoi quartieri, le discoteche per il forte valore aggregativo e, nella categoria degli istituti scolastici, anche gli asili nido per il servizio socio-educativo ricoperto sul territorio, senza distinzione tra la natura pubblica, paritaria o privata.
"Con l'abrogazione del vecchio regolamento e l'applicazione del nuovo regolamento che ci accingiamo ad approvare in consiglio comunale - dichiara l'On. assessore alle attività economiche Elena Raffaelli - mettiamo dei punti fermi utili al contrasto della ludopatia. Un lavoro importante che auspico i consiglieri comunali avranno modo di apprezzare in quanto svolto nell'ottica di grande tutela dei cittadini. Il gioco d'azzardo patologico è un problema di salute pubblica che coinvolge non solo il giocatore, ma anche la sua famiglia e l'intera comunità, pertanto diventa indispensabile che ognuno faccia la propria parte per contrastarlo e prevenirlo. Da qui la nostra volontà di inserire tra i luoghi sensibili anche discoteche, asili nido e centri di buon vicinato, a riprova della trasversalità dei destinatari delle nuove regole".

(Rimini) Partiranno entro fine anno tre interventi di messa in sicurezza di alcune strade del territorio comunale. La Giunta ha infatti approvato gli studi progettuali relativi agli interventi di manutenzione straordinaria che da qui a dicembre interesseranno il ponte di Bailey sul fiume Uso e le vie Daniele Felici e San Vito. I lavori, che verranno realizzati da Anthea per una spesa complessiva di circa 85mila euro, riguarderanno in primo luogo il ponte Bailey che collega la frazione di San Vito alle abitazioni situate tra via Covignano e la via Vecchia Emilia, oltre il fiume Uso. Sul ponte, che ha un uso esclusivamente ciclopedonale, verranno sostituite le parti deteriorate dall’usura e dagli agenti atmosferici, mentre la pavimentazione verrà realizzata in legno di larice.
Da un progetto del Bilancio partecipato 2017, poi ripresentato anche nell’edizione di quest’anno, nasce invece l’intervento di riqualificazione della banchina stradale lungo via Daniele Felici, attualmente pavimentata in terra e ghiaia. Nello specifico, lungo il confine con il parco pubblico nei pressi della scuola materna “Il drago”, verrà realizzata una nuova recinzione in pannelli grigliati metallici e riqualificata l’isola ecologica per la raccolta differenziata dei rifiuti. Obiettivo dell’intervento è infatti anche quello di ostacolare i fenomeni di abbandono di ingombranti e ingenti scarti di potature che purtroppo si verificano costantemente a ridosso dell’isola ecologica.

L’ultimo intervento di messa in sicurezza a cui la Giunta ha dato il via libera nei giorni scorsi riguarda via San Vito, dove verranno riasfaltati i tratti più ammalorati della pavimentazione stradale.
Per l’assessore ai Lavori pubblici, Filippo Sacchetti, “gli interventi che interesseranno San Vito vanno nel segno dell’attenzione dell’amministrazione comunale verso la frazione, dal momento che i lavori sul ponte Bailey e su via San Vito consentiranno da un lato di mantenere in funzione il collegamento ciclopedonale utilizzato per oltrepassare il fiume Uso e, dall’altro, di conservare in buono stato un’arteria stradale percorsa non solo dai residenti. Per quanto riguarda invece via Daniele Felici abbiamo raccolto con piacere una delle proposte giunte dal percorso partecipato sul bilancio di previsione che quest’anno ha visto quasi 1.200 cittadini esprimere una preferenza per uno dei progetti ammessi al voto. Nonostante la proposta non si sia piazzata al primo posto, l’amministrazione ha infatti deciso di dar corso ad una serie di interventi per risolvere alcune problematiche reali che interessano la via, come l’abbandono frequente di rifiuti”.

Martedì, 13 Novembre 2018 13:48

Spaccio di cocaina, arrestato pusher foggiano

(Rimini) Nel corso della tarda serata di ieri di Rimini, hanno tratto in arresto in flagranza, per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, un foggiano classe 1993, residente a Rimini da alcuni anni.  I militari, dando seguito ad alcune segnalazioni ricevute dalla cittadinanza che “riferiva di insoliti via vai di giovani a tutte le ore del giorno e della notte in una determinata zona della città nella prima periferia”, si sono presentati dal foggiano con l’ordinanza per la perquisizione personale e domiciliare. Nel salotto dell’abitazione, nascoste in un vasetto portaspezie, i carabinieri hanno trovato 14 dosi di cocaina, dal peso complessivo di 7 grammi. Nel corso delle operazioni è stato anche trovato materiale vario necessario per il confezionamento in dosi della sostanza, il tutto sottoposto a sequestro in attesa di esperire le analisi di laboratorio del caso.

(Rimini) “I lavoratori ed i pensionati riminesi nel 2017 hanno dichiarato il più basso reddito medio della regione per un valore di euro 19.244,15 a dimostrazione che è necessario migliorare la qualità del lavoro nei nostri territori per poter aumentare anche la capacità reddituale.” E’ questa l’estrema sintesi fatta da Filippo Pieri, segretario generale della Cisl Romagna, nel presentare il dossier “I redditi 2017 in Romagna” realizzato dal sindacato su un campione di 54.531 dichiarazioni dei redditi dell’anno 2017 effettuate presso i CAF Cisl del territorio romagnolo nel 2018. “Il campione utilizzato – continua il sindacalista – è assolutamente rappresentativo in quanto analizza il 12,9% delle dichiarazioni compilate con modello 730. Questi dati sono una novità assoluta, in quanto neppure il ministero competente li ha ancora pubblicati.”

L’ufficio studi della CISL Romagna ha elaborato i numeri sulla base delle province in cui sono state presentate le dichiarazioni dei redditi, suddividendoli poi per tipologia di dichiarante, il quale all’interno del proprio modello 730 oltre al reddito da lavoro o pensione può avere altre tipologie di rendita. “I lavoratori della provincia di Rimini hanno un reddito medio di euro 19.340,89 – illustra Pieri – che li classifica ultimi in regione, con un differenziale del 18,8% sulla media regionale".  Per capire meglio "abbiamo svolto anche un focus sulla situazione reddituale dei lavoratori under 35 – precisa Filippo Pieri – riscontrando anche per questo tipo di dichiarazioni fiscali il record negativo in regione con un valore assoluto di euro 12.783,94 che è più basso del 15,6% rispetto al 2016 e del 21,7% sulla rispettiva media regionale. Da notare che il confronto con la media generale dei lavoratori presenta un differenziale negativo di ben il 39,9%.”

“Il nostro dossier conferma appieno la recente ricerca della Caritas di Rimini intitolata Poveri giovani – approfondisce il responsabile della CISL romagnola – in cui gli stessi ragazzi intervistati denunciavano il lavoro sottopagato e irregolare. Il mondo delle imprese dovrebbe assumersi le proprie responsabilità rispetto alle ricadute sociali del non rispetto dei contratti di lavoro. Infatti con entrate così esigue i ragazzi hanno ovviamente difficoltà nel programmare la propria vita e confidano nell’azione di sostegno dei familiari.”

“Passando alla questione di genere nei redditi dei lavoratori - evidenzia il segretario – persiste una differenza marcata tra donne e uomini: le lavoratrici presentano redditi minori del 26,4% in confronto a quelli maschili. Indubbiamente su questo aspetto incide la qualità del lavoro praticato dalle donne nella provincia di Rimini. “Le dichiarazione dei pensionati di Rimini – spiega il sindacalista cislino – sono lo specchio di quelle dei lavoratori attivi. La media assoluta è di euro 19.689,07 che è aumentata di euro 279,04 sul 2016, ma segna una distanza negativa del 9,5% sulla media regionale, ponendo i pensionati riminesi al penultimo posto in regione prima dei ferraresi. Redditi di lavoro bassi danno pensioni basse - sottolinea il segretario della Cisl Romagna - aprendo un problema di sostegno sociale, con costi più alti per la collettività e rischio di riduzione dell’intervento pubblico.”

“I numeri che emergono da questo dossier confermano le tre proposte che come CISL Romagna sosteniamo con decisione” dichiara Pieri. “La prima è la necessità di agire insieme tra i comuni delle tre province romagnole: la possibilità di redigere un Piano Strategico Romagnolo, come abbiamo recentemente dichiarato, è una priorità e va assolutamente realizzata per favorire lo sviluppo e attirare investimenti. “La seconda – prosegue il segretario – è quella di attivare un volano con istituzioni, università e parti sociali che indirizzi le nostre imprese verso attività ad alto valore aggiunto. Solo così potremo migliorare la qualità dell’economia romagnola, distribuire più ricchezza ai lavoratori e ai pensionati, costruire un welfare adeguato ai nuovi bisogni. La terza proposta – conclude il leader cislino – è adeguare i premi di produttività per i lavoratori all’andamento positivo delle imprese tramite la contrattazione anche per godere delle agevolazioni fiscali previste.”

(Rimini) “Tutto cambia perché nulla cambi” una affermazione paradossale de “Il Gattopardo” che si sposa benissimo con quanto sta accadendo da anni a Rimini in relazione alla infinita storia della sede della questura. Oggi i rappresentanti dei sindacati di polizia hanno volantinato in piazza Te Martiri per sensibilizzare le istituzioni affinché si sblocchi la situazione. “Sono passati venti lunghi anni, da quando vide la luce il futuristico progetto della “nuova questura” di via U. Bassi, fallimenti, promesse, illusioni, parole spese, senza mai vedere però la parola fine. Un trasferimento, che per noi poliziotti sarebbe significato, uffici più consoni meglio fruibili e a norma.
Non è un mistero, gli attuali stabili della questura sono, senza ombra di dubbio, privi dei minimi requisiti, vetusti, poco funzionali e in alcuni casi frutto di abuso edilizio, molti uffici sono ricavati in quelli che un tempo erano autorimesse, o sono ricavati da terrazzi, o come in via Bonsi, praticamente in strada, obbligando gli avventoti ad attendere il proprio turno in un atrio all’aperto. I cittadini di questa splendida città, sono testimoni delle situazione delle varie strutture sul territorio”.
Si somma a quanto detto “la parcellizzazione, che penalizza in maniera imponente anche il controllo del territorio e il buon funzionamento degli uffici, si pensi solamente alla perdita di tempo per portare in visione o alla firma un atto da una parte all’altra della città o il grave dispendio di risorse umane per vigilare quattro strutture”. Negli anni i sindacati,” hanno sempre cercato una soluzione, dapprima nei riguardi della struttura di via Bassi, successivamente poiché tale opportunità andava sfumando (per questioni gestionali e di ripristino), si vedeva di buon occhio una soluzione ponte idonea all’accorpamento dei vari stabili nella struttura di piazzale Bornaccini. Questa soluzione veniva sottoscritta nel patto per la sicurezza, ove peraltro, venivano riportati anche i tempi per il passaggio in detta struttura, a febbraio 2017 doveva avere luogo il trasferimento degli stabili di via Bonsi. Per fare ciò dovevano essere liberati due piani del palazzo di piazzale Bornaccini occupato dal “centro per l’impiego”, che nel frattempo doveva trovare locazione in corso d’Augusto. Ad oggi lo stabile non è stato ancora liberato e nonostante tutte le certificazioni siano state acquisite i lavori per il trasferimento sono pressoché fermi”.
I sindacati notano “una certa lentezza nel mantenere quanto scritto dal patto per la sicurezza da parte di chi a livello locale lo ha firmato. L’allungamento dei tempi è allarmante per il futuro, perché per converso la revisione delle classificazioni delle questure tanto richiesta dagli operatori riminesi ed operata ultimamente dal Ministero dell’Interno ha valutato un forte scompenso di personale in provincia valutando l’aumento di circa 100 uomini nei prossimi tre anni. Una vittoria che rischia di venire vanificata poiché le attuali strutture non sarebbero in grado di ricevere questo personale che rimarrebbe, insieme alla nuova sede, un miraggio”.
Un “grave danno” non solo per le donne e gli uomini in divisa, ma “anche e soprattutto, per i cittadini di riminesi, per i turisti, per la città stessa che in qualità di capitale del turismo ha la necessità di un adeguato apparato per la sicurezza”.

(Rimini) Il sindaco di Misano Stefano Giannini ha ricevuto il nuovo comandante della Capitaneria di Rimini, Pietro Micheli. “Durante il cordiale incontro - rendono noto dalla Capitaneria - sono state discusse alcune problematiche di carattere generale che investono la costa soprattutto durante la stagione balneare. Il sindaco ha sottolineato la fattiva collaborazione tra le due istituzioni con particolare riferimento alla lotta all’abusivismo commerciale sull’arenile sottolineando gli ottimi risultati”. Successivamente il comandante Micheli ha raggiunto Portoverde, dove è stato accolto dalla direzione dell’omonima marina. “Durante la breve visita sono state illustrate le caratteristiche del porto le tue potenzialità ed alcune criticità legate soprattutto al problema dell’insabbiamento”.

Martedì, 13 Novembre 2018 11:01

13 novembre

Sindaco indagato | Acqua arena in tribunale | Occhi nuovi per Gessica

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