8 dicembre
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Mattarella alla Papa Giovanni: “Nessuno è uno scarto”
(Rimini) “Nella società non ci possono essere scarti, ma solo cittadini di identico rango e di uguale importanza sociale. Una diversa visione metterebbe in discussione i fondamenti stessi della nostra Repubblica”. Così ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo ai 50 anni della Comunità Papa Giovanni, davanti a 7mila persone nella sala della piazza del palacongressi di Rimini. La giornata riminese del presidente alla Comunità, “primo nella storia che ci fa visita, ha sottolineato il presidente Giovanni Paolo Ramonda, è iniziata poco dopo le 10, orario d’arrivo a Rimini, da una casa famiglia, quella di Hiessel e Valeria, giovani papà e mamma che vivono con i loro due piccoli figli naturali, una donna di 40 anni con ritardo mentale, un anziano di 65 con disabilità motorie, un uomo di 50 già senza fissa dimora, una ragazzina rom di 18, due giovani donne ed una donna somala col suo bimbo giunto tramite il corridoio umanitario di Pratica di Mare di due settimane fa. “Quella di Hiessel e Valeria - spiegano dalla Comunità - è una delle 201 case famiglia gestite dall'associazione in Italia, in cui sono accolte 1283 persone. Vere famiglie in cui c'è posto per tutti, seguendo l'intuizione più profonda di don Benzi, che vide nella famiglia il luogo naturale dell’accoglienza".
Il presidente Mattarella, è poi arrivato al Palacongressi, dopo una breve tappa alla casa di don oreste alla grotta rossa, accompagnao dla vescovo Francesco Lambiasi.
A fare gli onori di casa è stato Ramonda che, nel salutare il presidente, ha spiegato i fondamenti dell'operato Apg23. “Gli ultimi, gli emarginati, non sono oggetto di assistenza ma protagonisti di una società che grazie a loro si trasforma. Un principio che traiamo dal Vangelo ma anche dalla Costituzione della nostra Repubblica Italiana”, ha messo in chiaro.
Dopo Ramonda si sono succedute le quattro testimonianze di perosne accolte dalla comunità. Prima tra tutte quella di Francesco, detto Ciccio, 14 anni, uno dei protagonisti del film di Kristian Gianfreda ‘Solo cose belle’ dedicato alle case famiglia. Ciccio è disabile a causa di un'ipossia al momento del parto. I suoi genitori naturali non sono riusciti ad accudirlo e così è stato affidato ad una casa famiglia. Indossa un papillon, che i suoi compagni di classe gli hanno regalato perché fosse elegante in occasione dell'incontro con il presidente Mattarella.
Dal tema della disabilità si passa a quello della prosittuzione. Quando Daniela è arrivata in Italia dall’est aveva 17 anni. Si fidava di quelle persone che pensava fossero amici dei suoi genitori. “Loro mi avevano promesso un lavoro e io ho accettato, anche perché in famiglia non è che si mangiasse tutti i giorni”. Presto però scopre di essere stata in realtà venduta, la mandano con la forza sulla strada, subisce minacce e torture, arrivano a tagliarle le orecchie. "Questi uomini che voi chiamate clienti sono persone che come me vanno a fare la spesa, a comprare qualcosa di cui hanno bisogno. Anche io sono diventata una cosa da comprare, come quando si va dal macellaio”, racconta. “Non riuscirò mai a capire come una persona che si definisce uomo possa non avere pietà di una ragazza che sanguina, che piange e che soffre, facendo finta di niente, comprarla per chiedere di fare sesso mentre piange e sta male”.
Poi arriva Glory, nigeriana, 22 anni, vittima di tratta per prostituzione. I suoi aguzzini l’hanno convinta a partire con l’inganno, promettendole un lavoro nel mondo della moda. Prima della partenza le viene fatto un rito vodoo e le viene accollato un debito di 25.000 euro. Parte, attraversa il deserto e la Libia. Un viaggio che dura mesi, fatto di stenti e violenze. Poi la traversata del Mediterraneo. Infine la strada e la prostituzione. Dopo l'ennesima brutale violenza, chiama disperata i volontari dell'unità di strada della Papa Giovanni e viene liberata.
Di guerre e profughi che scappano dalle loro case parlano la veneta Giulia, 23 anni, e il suo amico siriano. Giulia è nata in una casa famiglia e dopo la laurea è andata a New York per uno stage all’Onu. Nel 2016 è partita per la Palestina, l'anno seguente è andata in Libano come volontaria dell'Operazione Colomba, il corpo civile di pace della Comunità Papa Giovanni, per proteggere le vittime dei conflitti, sostenere la loro scelta nonviolenta e cercare di costruire ponti tra le parti in conflitto.
Ha chiuso il filo delle testimonianza il riminese Daniele, 28 anni, arrestato per rapina a mano armata, dopo un periodo in carcere ha scelto di entrare in una casa della Comunità Papa Giovanni XXIII. Dopo un lungo percorso riabilitativo, a fine pena, ha trovato lavoro ed ora vive integrato pienamente. E' accompagnato da Giorgio Pieri, responsabile delle case educative per carcerati, dove i detenuti sono rieducati facendo esperienza di servizio con disabili.
Cinquant’anni Comunità papa Giovanni: in 7mila al palas
(Rimini) La mattina è iniziata presto a palacongressi di Rimini. Alle 7 sono arrivati i volontari della comunità, che lesti si sono sistemati in posizione ognuno intento nel compito assegnato. Alle 8 le porte si sono aperte per consentire ai settemila spettatori arrivati a Rimini in occasione del cinquantesimo dalla fondazione di entrare e prendere posto nella sala della piazza e nella sala dell’anfiteatro per asstistere all’anteprima del film di Kristian Gianfreda ‘Solo cose belle’, dedicato al nucleo fondante della comunità nata attorno alla figura di don oreste Benzi, la casa famiglia. “La casa famiglia - ha spiegato il presidente della comunità, Giovanni Paolo Ramonda - è l'intuizione più profonda di don Oreste Benzi. Si caratterizza per la presenza di un papà ed una mamma. Non operatori in strutture residenziali ma strutture affettive. Una vera famiglia, in cui si vive 24 ore su 24, 365 giorni all'anno. Non un’occupazione lavorativa ma una scelta di vita. Persone che aprono le porte di casa per dare una famiglia a chi non ce l'ha. In esse c'è posto per tutti: minori, disabili, anziani, italiani o stranieri e chiunque cerchi un punto fermo da cui ripartire, una famiglia in cui ritrovarsi. Oggi la Papa Giovanni XXIII conta 201 case famiglia in Italia, in cui sono accolte 1283 persone, e 50 case famiglia all’estero”.
In sala tante famiglie, madri e padri, nonni e figli, patenti e accolti, sani e disabili (la prima fila era una lunga distesa di carrozzelle), galleotti (o ex) ed ex prostutute. In numeri si parla di 3.500 studenti delle scuole superiori della provincia di Rimini, di 2.200 membri della Comunità Papa Giovanni e di 700 ospiti esterni. Infatti, all’importante celebrazione sono state presenti tutte le autorità laiche, ecclesiastiche e militari. Tante le fasce tricolori, tra cui quelle del sindaco di Rimini Andrea Gnassi e quella del sindaco di Riccione Renata Tosi, una fascia blu, quella di Riziero Santi, presidente della Provincia di Rimini. Il momento clou della giornata è stato l’incontro con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Alle 15 l’appuntamento conclusivo per un migliaio di aderenti alla comunità, ovvero la santa messa celebrata dal vescovo di Rimini Francesco Lambiasi.
Sono quindi trascorsi già cinquant’anni dal settembre del 1968, quando il sacerdote riminese, don Oreste Benzi, decise di organizzare sulle vette delle Dolomiti una vacanza speciale: un campeggio per ragazzi spastici, come si diceva a quei tempi, accompagnati da giovani volontari. Da qui, un’iniziativa che sin da subito è sembrata una vera e propria rottura con l’assetto sociale, si fa partire la fondazione della comunità. “All’epoca - spiegano i volontari della Papa Giovanni - non esisteva il concetto di “integrazione”, la disabilità era un tabù, una vergogna. Faceva paura”. La comunità di fatto è nata grazie a quei giovani, desiderosi di vivere la giustizia attraverso la condivisione della vita direttamente con gli ultimi, guidati da un prete, don Oreste, che si faceva interprete “dell’impetuoso vento” del Concilio Vaticano II, che aveva dato alla Chiesa un nuovo spirito dopo che per secoli si era basata sugli ordini religiosi costituiti da consacrati”.
7 dicembre
Arresti a Villa Franca | Fiera dovrà riferire | Pd fa saltare consiglio
Scomparso, ritrovato a Rimini farmacista abruzzese
(Rimini) Sarebbe il farmacista scomparso dall’Abruzzo nel maggio scorso, l’uomo trovato cadavere oggi nel pomeriggio nell’abitacolo di un’auto sul lungomare a Rimini. SUl posto le forze dell’ordine allertate da passanti che avevano visto nel pomeriggio l’uomo riverso nell’auto. Il magistrato ha disposto l’autopsia non essendo ancora ben chiare le cause del decesso (Askanews).
Mattarella a cinquantesimo Comunità Don Benzi
(Rimini) Ci sarà anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, domani al Palacongressi di Rimini, per festeggiare i 50 anni della Comunità Papa Giovanni XXIII, fondata da don Oreste Benzi. Alla celebrazione del mezzo secolo di vita della realtà nata in Romagna nel 1968 saranno presenti 7.000 persone tra ospiti, studenti e appartenenti alla Comunità. Nel corso della mattinata verrà proiettato il film 'Solo cose belle', commedia sulla vita in una casa famiglia dell'associazione. Proprio una casa famiglia sarà teatro del primo incontro del Capo dello Stato che poi visiterà in privato la casa parrocchiale della Grotta Rossa dove ha vissuto don Benzi e raggiungerà il Palacongressi. Qui ascolterà quattro testimonianze: un ragazzo disabile accolto in casa famiglia, una ragazza liberata dalla prostituzione, una giovane impegnata all'estero nel corpo di pace della Comunità e un detenuto che espia la pena con misura alternativa al carcere. A concludere l'evento, l'intervento del presidente della Repubblica (Ansa).
Anziani maltrattati, quattro arresti
(Rimini) Dalle prime ore dell'alba i carabinieri della compagnia di Rimini stanno dando esecuzione a cinque misure cautelari, di cui quatto arresti domiciliari e un divieto di avvicinamento, a carico di altrettanti soggetti ritenuti responsabili di reiterati maltrattamenti nei confronti di cinque ultraottantenni, ricoverati presso una casa di cura a Rimini.
I carabinieri di Rimini, coordinati dal sostituto procuratore della Repubblica, Davide Ercolani, grazie a intercettazioni telefoniche e video-ambientali hanno documentato oltre cento episodi di vessazioni fisiche e morali posti in essere da cinque soggetti, di cui quattro operatori socio sanitari, nei confronti dei degenti, invalidi e non autosufficienti, che erano stati loro affidati.
Durata quattro mesi, l'indagine è partita dalla denuncia di una ex dipendente che dopo essersi licenziata è corsa a denunciare quello che aveva visto fare agli operatori della struttura. Insulti, pugni, anziani lasciati soli per ore tra gli escrementi, tutto documentato dai video dei carabinieri. Ai domiciliari sono finiti un 78enne di Chieti con precedenti, una 38enne peruviana, una 51enne riminese operatrice sociosanitaria e una 51enne di origine georgiana operatrice socio sanitaria (Ansa).
Nuovo segretario Pd, Nadia Rossi: ripartire da obiettivi chiari
(Rimini) “Si riparte con una guida e con degli obiettivi chiari: ricompattare e riallacciare il legame con il territorio”. Queste le parole della consigliera regionale Nadia Rossi in merito all’elezione del nuovo segretario provinciale di Rimini Filippo Sacchetti. “Ho condiviso la scelta dell’assemblea votata con una larga maggioranza trasversale (78 su 24) di andare ad individuare subito, senza rimandare ulteriormente al passaggio nei congressi, la figura chiamata a raccogliere il testimone da Stefano Giannini e reggere il Pd provinciale in questa delicata e impegnativa fase che ci attende – spiega Rossi –. Abbiamo la necessità di metterci immediatamente in moto e puntare senza esitazioni verso un traguardo che deve stare alla base del nostro modo di fare politica: ristabilire una linea diretta con la gente, per diventare interlocutore di pezzi nuovi di una società in mutamento. Ed è la sfida attorno alla quale il neo segretario Filippo Sacchetti deve cercare di ricompattare le diverse anime di un partito che fa dell’apertura e del confronto il suo punto di forza, ma che adesso deve remare con vigore in una direzione precisa e chiara”.
Per la consigliera riminese serve “un gruppo forte, solido, capace di rispondere con parole di verità all’ondata di approssimazione e superficialità che spira a livello nazionale. Al segretario chiedo quindi di farsi carico di questo impegno e cioè di entrare in contatto con i territori, coglierne le difficoltà e soprattutto il fermento, cercare il coinvolgimento in prima linea di chi condivide i valori e l’idea di comunità del Partito Democratico – prosegue Rossi –. Ci sono diversi banchi di prova ad attenderci nei prossimi mesi e tanto lavoro da fare. Filippo è l’esponente di un’ala giovane del partito che si sta dando da fare e che lavora per la comunità, a cui si aggiunge una già importante esperienza amministrativa alle spalle. A lui va il mio incoraggiamento e l’augurio che questa importante responsabilità rappresenti il primo passo verso la realizzazione di una grande opera corale in cui ritrovarsi”.
L’Alberti intitola aula al figlio, la commozione di Paolo Simoncelli
(Rimini) Paolo Simoncelli, accompagnato dall'ex fidanzata di Marco, Kate Fretti, non ha trattenuto l'emozione nel ritirare il diploma del figlio, prematuramente scomparso, al termine della commovente cerimonia che si è svolta ieri all'Istituto L. Battista Alberti di Rimini, durante la quale è stata dedicata l'Aula Magna dell'istituto al compianto ex allievo e grande campione di motociclismo. Marco Simoncelli, diplomatosi all'Alberti con 81 centesimi nel 2006, resta ancora nei cuori di tutti, professori e compagni: il padre Paolo ha colto l'occasione di ieri per ringraziare l'istituto anche per aver aiutato Marco a recuperare in breve tempo i suoi crediti, grazie ad uno staff ricco di umanità e competenza, e ha ricordato il figlio come uno studente meticoloso, preparato, sempre amichevole e disponibile con tutti. La cerimonia, condotta da Andrea Cicchetti, dopo i saluti della dirigente scolastica dell'Istituto Dott.ssa Alberta Fabbri, ha visto susseguirsi gli interessanti e coinvolgenti interventi degli ospiti: il docente dell’Istituto Ing. Roberto Rossi ha tracciato la storia dell’Alberti, che conta ormai 125 anni di attività, Sigfrid Stohr, ex pilota di F1 e titolare della scuola di pilotaggio Guidare e Pilotare, ha raccontato l'attitudine speciale ed unica dei romagnoli nei confronti delle due ruote, Livio Lodi, Curatore del Museo Ducati, ha raccontato divertenti aneddoti personali della sua amicizia con Paolo Simoncelli, e a seguire sono intervenuti anche Mattia Morolli, Assessore alla Scuola e Politiche Educative del Comune di Rimini, Mirco Muratori, Vicepresidente della Provincia di Rimini, Domenica Spinelli, Sindaco del Comune di Coriano, Prof. Giovanni Paolo Rossetti, ex DS dell'Istituto.
Grande partecipazione anche da parte degli altri piloti di motociclismo, allievi ed ex allievi dell’Istituto Alberti: Alex De Angelis, Enea Bastianini, Mattia Pasini, Manuel Poggiali, William De Angelis, Massimo Roccoli, Stefano Manzi, Matteo Ferrari; gli studenti Kevin Vandi, Luca Bernardi, Andrea Corallo, Kevin Zannoni, Mattia Casadei e Elettra Marini del Corso Meccanico. L’iniziativa si è conclusa con una visita guidata alle officine meccaniche dell’Istituto, dove è stato possibile vedere anche la moto da cross che Marco Simoncelli usava per i suoi allenamenti, e a seguire un buffet per tutti i partecipanti.
Discoteche, Silb Confcommercio premia il Beky bay
(Rimini) Va al Beky Bay di Bellaria – Igea Marina il premio 2018 del SILB – Confcommercio della provincia di Rimini. Il locale del divertimento sulla spiaggia si aggiudica la targa dell’Associazione Italiana Imprese di Intrattenimento di Ballo e di Spettacolo territoriale con la motivazione di “avere innovato il modello di intrattenimento con il format “The Student Beach” che segna un nuovo modo di vivere la spiaggia di giorno e di notte. Eventi, musica, giochi e iniziative a misura di ragazzo in una lunga e divertente ricreazione estiva”.
Gianni Indino, presidente di Confcommercio e del SILB della provincia di Rimini ha consegnato la targa questa mattina ai giovani imprenditori Daniele De Donatis e Samuele Fantini, spiegando che “il SILB ha scelto di premiare il Beky Bay perché negli ultimi anni ha saputo convogliare il divertimento dei più giovani su un territorio come quello di Bellaria – Igea Marina in cui questo tipo di offerta era venuta meno. Numerose, innovative e molto partecipate tutte le serate e le giornate organizzate: il Baky Bay ha fatto da catalizzatore per i giovani turisti, valorizzando l’intero territorio di Bellaria”.
“Ringraziamo tutto il SILB e il presidente Indino per questo riconoscimento che ci rende orgogliosi – dicono De Donatis e Fantini -. Abbiamo iniziato a progettare The Student Beach un anno fa dopo un tavolo del SILB in cui era stata sottolineata l’importanza di proporre divertimento ai giovani anche di giorno. Siamo soddisfatti dei risultati ottenuti da questo format e della grande visibilità che hanno portato, permettendoci di fare arrivare il Beky Bay sui media nazionali con servizi sui principali Tg di Rai e Mediaset e più di 13milioni di visualizzazioni sui social network”.