Cattolica in preda ai vandali, l’amministrazione: serve più amore per il patrimonio
(Rimini) Scritte sui muri e vetri spaccati. Sono diversi gli atti vandalici che hanno interessato il territorio del comune di Cattolica nelle ultime settimane. Nei giorni scorsi i cattolichini hanno trovato una sorpresa alle pensiline della fermata dei bus, davanti alla stazione dei treni. Sono state prese di mira imbrattandole con le classiche bombolette spray. In un secondo momento sono state spaccate le vetrate. Nelle ultime ore, invece, un altro episodio ha interessato il cantiere dei lavori di via Dante. Qualcuno ha attraversato l'area dei lavori camminando e lasciando le proprie impronte su una gettata fresca, rovinando così il lavoro e allungando i tempi.
“Una azione senza senso – spiega Fabio Rossini, responsabile del cantiere – che rallenta i nostri lavori. Dopo aver scavalcato la recinzione il passaggio ha rovinato i riquadri che erano stati realizzati. Tre mezze giornate di lavoro perso. Toccherà demolirli e rifarli e slitterà anche il lavaggio previsto, una volta ultimati, per la lucidatura con i prodotti chimici. Questo, in particolare, andrà probabilmente a ritardare la prevista piantumazione delle palme, proprio per evitare che l'agente chimico possa intaccare le nuove piante”.
Altro punto cittadino ripetutamente vandalizzato è il sottopasso ferroviario. Qui i volontari del Comitato Macanno, all'incirca due volte al mese, si adoperano per ridare il giusto decoro all'area ed armati di pennelli ridipingono le pareti imbrattate. Si tratta di una forma di collaborazione tra cittadini ed Amministrazione che stimola alla partecipazione chi vuol prendersi cura del proprio territorio attraverso la rigenerazione dei beni comuni urbani. Arriva, infine, la condanna di questi atti vandalici da Palazzo Mancini e lo stimolo ad avere più a cuore i beni pubblici. “Gesti di inciviltà – commentano con amarezza dall'amministrazione comunale - che non hanno alcuna scusante. Abbiamo bisogno di maggiore amore e rispetto per il nostro patrimonio. Queste azioni deplorevoli hanno il solo risultato di danneggiare i beni della collettività. Si va avanti per rimediare ai danni con l'augurio che il senso civico trionfi sull'inciviltà”.
Al Cescot da tutta Europa per imparare a cucinare la piada
(Rimini) Dopo il successo delle passate edizioni, che hanno visto arrivare iscritti da tutta Europa, torna anche quest'anno al Cescot di Rimini il corso interamente dedicato alla Piadina romagnola. Un intensivo in “formula weekend” che consentirà ai partecipanti di scoprire, sotto la guida di uno chef esperto, tutti i segreti dell'impasto tradizionale e delle farciture più golose del “pane nazionale dei romagnoli”, ormai famoso ed apprezzato in tutto il mondo.
Di rigore l'uso degli utensili del mestiere, che gli iscritti potranno portarsi a casa al termine del corso: ricettario, “parananza” (il grembiule da cucina in stile romagnolo), tagliere, mattarello e naturalmente il testo, ovvero la teglia per cuocere la piadina a puntino e ingolosire ospiti e clienti servendo piada e cassoni a casa o nei pubblici esercizi.
Il corso si terrà venerdì 14 e sabato 15 dicembre a Rimini. Grazie al Cescot la piadina continua a varcare i confini della Romagna: i corsi passati hanno avuto iscritti dal Portogallo, dalla Spagna, dalla Germania, da Milano, dall'Elba e dal sud Italia.
Conosciuta dai tempi dei Romani, celebrata da Giovanni Pascoli (che la definì appunto pane nazionale dei romagnoli) nel poemetto “La piada”, cantata da Samuele Bersani in “Freak”, la piadina non è di banale preparazione, come sa chi si è cimentato almeno una volta nell'impasto e nella cottura. Nel 2014 ha ottenuto la registrazione come Indicazione Geografica Protetta (IGP) e nel 2016 è stata regina dello street food: con 1.100.000 visualizzazioni è il cibo “di strada” più ricercato su Google.
13 dicembre
Fiera è tenace | Natale blindato | I 40 anni del Meeting
Sfida a Padova tra istituti alberghieri, il Malatesta sul podio con primo e secondo posto
(Rimini) Si è svolta presso la sede Unox di Padova la Finale Nazionale Combiguru Challenge delle scuole alberghiere. Erano 84 gli Istituti partecipanti suddivise in gruppi di cui ognuno formato da 7 scuole. Gli allievi del Malatesta Santolini Riccardo e Filippo Bianchi hanno ottenuto rispettibvamente il 1° e 2° posto nella preparazione di un secondo piatto e un dessert per ogni concorrente. La prova consisteva nell’utilizzo di alcuni ingredienti obbligatori del piatto e ad un altro ingrediente estratto a sorpresa. Mentre per quanto riguarda la preparazione del dessert, tutti gli ingredienti facevano parte di una mistery box. La preparazione dei piatti di Riccardo consistevano in petto d’anatra con crema di zucca, curcuma, radicchio e crema gelata al gorgonzola, mentre il dessert era un Bisquit e crumble di mandorla al cioccolato e caramello salato.
Filippo si aggiudica il 2° posto grazie al suo sufflè alle mandorle e alla cottura del petto d’anatra , mediante metodo innovativo del sottovuoto. L’agognato primo premio era un forno Unox di ultima generazione, essenziale per realizzare piatti innovativi e non convenzionali. Aggiunge lustro, ad una già importante vittoria, il corso di formazione a Viterbo presso la sede “Chef in Campus”, dove l’allievo potrà mettere alla prova se stesso , sviluppando le sue potenzialità, grazie alla presenza e all’affiancamento di famosi chef stellati. La preparazione degli allievi è stata supervisionata dal Prof. Giovanni Sposato, mentre l’iter del concorso è stato curato dalla Prof.ssa Angela Lucertini.
Libro dei sogni, la giunta comunale lo vuole pubblicare
(Rimini) Parte integrante del Bilancio di Previsione, all'ordine dei lavori delle prossime sedute del Consiglio comunale per l'approvazione, la Giunta comunale ha approvato per il 2019 le tariffe dei servizi a domanda individuale per l'utilizzo degli impianti sportivi, musei comunali, biblioteca e cineteca. Un atto amministrativo dovuto che però ha permesso, proprio in quest'ultimo settore, l'introduzione di alcune novità che consentiranno la definizione e il miglior utilizzo dell'importantissimo patrimonio di proprietà comunale relativo alle opere d'ingegno di Federico Fellini, per la cui valorizzazione, come noto, il Comune di Rimini e la Cineteca sono impegnati con la realizzazione di un museo dedicato a uno dei più grandi geni della storia cinematografica del '900.
Dopo l'acquisizione del ricco patrimonio dell'associazione "Fondazione Federico Fellini" si è reso necessario definirne le modalità d'utilizzo per compendiare la sua diffusione con la tutela avendo, al contempo, come prima preoccupazione quella della tutela del diritto d'autore. Come si ricorderà il patrimonio dell'associazione 'Fondazione Federico Fellini - Associazione culturale Onlus' è entrato in possesso del Comune di Rimini 31 marzo 2015. Un patrimonio, di cui fanno parte il "Libro dei sogni", oltre 500 opere grafiche e disegni del Maestro provenienti da Fondi appartenuti ad alcuni dei suoi più stretti collaboratori, una rilevante biblioteca specialistica composta da libri e riviste e dedicata all'editoria italiana e straniera, e una raccolta di foto dei più importanti fotografi di scena del panorama nazionale e internazionale, i cui originali sono conservate nei principali archivi fotografici. A questo materiale si aggiungono soggetti, sceneggiature, trattamenti - alcuni anche inediti - , una collezione di locandine e manifesti originali e una sezione audiovisiva comprendente una ricca documentazione proveniente dalle Teche Rai.
Con l'approvazione di questo atto, la Giunta comunale definisce così le spettanze per l'utilizzo delle opere in suo possesso nel rispetto delle regole generali che il Comune di Rimini si è dato per l'erogazione dei servizi di riproduzione, prestito, autorizzazione alla pubblicazione delle opere del Maestro oggi detenute dalla Cineteca comunale.
Ad esempio per la fornitura di copia digitale ad alta risoluzione dei disegni di Federico Fellini, di cui l'amministrazione non è titolare dei diritti, il corrispettivo richiesto è compreso tra i 50 e i 250 euro; per il prestito dei disegni di Federico Fellini e di altro materiale d'archivio, di cui l'amministrazione non è titolare dei diritti, tra i 200 e i 500, per il prestito dei costumi di scena relativi a film diretti da Federico Fellini e di altro materiale relativo alla sua opera, di cui l'amministrazione è titolare dei diritti, tra i 200 euro e i 5000.
Un'attenzione particolare è riservata alla fornitura di copie digitali ad alta risoluzione delle pagine del Libro dei sogni, l'opera imprescindibile per poter comprendere la poetica di Federico Fellini, quella sorta di diario su cui il Maestro trascrisse a partire dagli anni Sessanta i frutti della sua fertilissima attività onirica. Una fornitura di copie per le quali la tariffa prevista, non comprensiva del diritto di pubblicazione o riproduzione o utilizzo, è prevista tra i 50 e i 250 euro, che può arrivare, comprensiva del diritto di pubblicazione o riproduzione delle pagine del Libro dei sogni di cui l'amministrazione è contitolare dei diritti fino a 500 euro.
Diverso e maggiore è invece il diritto di utilizzo a fini cinematografici o per la realizzazione di audiovisivi delle pagine del libro che, fino a un massimo di dieci pagine varia in base ai secondi d'utilizzo, ovvero fino a un massimo di 2000 euro ogni 5 secondi, dal 1° al 30° secondo; fino a un massimo di 150 euro ogni 5 secondi, dal 31° al 59° secondo; fino a un massimo di 2.000 euro al minuto. Oltre le 10 pagine le tariffe salgono rispettivamente fino a un massimo di 300 euro ogni 5 secondi, dal 1° al 30° secondo; 200 euro ogni 5 secondi, dal 31° al 59° secondo; fino a 2.500 euro al minuto.
Come noto il Libro dei sogni, acquistato dalla Fondazione Fellini nel 2006, devoluto al Comune nel 2015 e attualmente esposto al Museo della Città, consta di due volumi contenenti oltre 400 fogli, a cui ne vanno aggiunti sei regalati dallo stesso Fellini agli amici più cari.
Come già definito dal regolamento, i proventi che deriveranno dalla fornitura di questi nuovi servizi saranno riservati esclusivamente a incrementare le risorse destinate all'acquisizione di nuovi materiali d'interesse felliniano o a interventi di salvaguardia di quello già posseduto.
Questura, in prefettura si studia il contratto d’affitto
(Rimini) ”Un’attenta analisi delle clausole contrattuali e la disponibilità dei contraenti a studiare la formula più idonea per perfezionare il contratto di un possibile immobile da destinare a sede della Questura di Rimini”. E’ quanto emerso oggi dal Tavolo ministeriale a cui hanno partecipato il Prefetto di Rimini, Alessandra Camporota, tecnici del ministero e la proprietà. Ne danno notizia i parlamentari leghisti Jacopo Morrone e Elena Raffaelli, che si sono tenuti sempre in stretto contatto con il prefetto.
Bellaria, scontro camion-bici, un morto
(Rimini) Un uomo di 60 anni, che stava andando in bicicletta, è morto, ieri nel pomeriggio a Bellaria (Rimini), in via fratelli Cervi. L'uomo, per cause in corso di accertamento da parte della polizia municipale, è stato urtato da un camion che stava viaggiando nella stessa direzione di marcia. Sono in corso le indagini dei vigili urbani per approfondire le cause dello scontro (Ansa).
Quaranta anni di Meeting a Rimini e un nuovo direttore
(Rimini) «Quarant'anni di apertura al mondo, quarant'anni di legame con la nostra città e i suoi protagonisti. Rimini fine anni Settanta era una città creativa, con eccellenze nel sociale e nella cultura, penso a don Oreste, a San Patrignano, al Pio Manzù, alla Sagra Malatestiana». Così Emilia Guarnieri, presidente della Fondazione Meeting per l'amicizia fra i popoli, ha introdotto l'evento del 12 dicembre nella sala congressi del Palazzo del Turismo di Rimini, dedicato alla quarantesima edizione del Meeting che si svolgerà dal 18 al 24 agosto 2019. «Noi stessi, figli di questa città e dell'educazione ricevuta da don Giussani, avevamo nel nostro dna l'apertura, la vocazione all'incontro e alla valorizzazione di ogni espressione che sapesse di vero, la passione per la bellezza. Quello che fece la differenza fu l'intuizione, condivisa, che i grandi progetti si costruiscono insieme con chi ha il coraggio di volere il bene, prima di cercare il proprio utile».
Il Meeting dei 40 anni, ha raccontato la presidente, sarà il Meeting di una nuova apertura internazionale, «non più solo un Meeting dell'amicizia fra i popoli, ma un Meeting realizzato con gli amici dei diversi popoli». Segno di questa novità è la missione in Egitto dello scorso ottobre, in collaborazione con la Biblioteca di Alessandria e durante la quale la delegazione del Meeting ha incontrato personalità di rilievo della vita del paese, tra cui il Grande Imam di Al-Azhar. Negli ultimi mesi inoltre il Meeting è diventato un punto di riferimento delle "nuove generazioni", i figli di persone immigrate nati in Italia, con due mostre che stanno girando tutta la penisola e coinvolgendo decine di migliaia di persone. Nel 2018 inoltre sono saliti a quota 15 i Meeting nati spontaneamente all'estero, dal New York Encounter, ad Encuentro Madrid, al Meeting di Brno nella Repubblica Ceca, al London Encounter, fino agli eventi di Paraguay, Messico e Cile.
Dal desiderio di far conoscere il Meeting e di coinvolgere altri nel sostenerlo è nato anche "Meet the Meeting", che il 18 maggio 2019 vedrà il marchio MeetingRimini presente nelle piazze di sessanta città italiane grandi e piccole, con l'obiettivo di incontrare le persone, invitarle a Rimini, raccontare le novità dell'edizione imminente e sensibilizzare il pubblico a sostenere la manifestazione.
La 40ma edizione segnerà anche un rafforzamento della presenza del Meeting nel territorio. Al Palazzo del turismo con Emilia Guarnieri sono stati presenti il sindaco di Rimini Andrea Gnassi e Lorenzo Cagnoni, presidente di Italian Exhibition Group, la società che riunisce i quartieri fieristici di Rimini e Vicenza. In apertura è intervenuto il vescovo Francesco Lambiasi, che ha portato il suo saluto, mentre il presidente della Regione Stefano Bonaccini ha inviato un cordiale messaggio.
«Quarant'anni sono un tempo breve», ha detto il sindaco Gnassi, «ma gli ultimi 40 anni sono stati, per Rimini, per l'Italia, per il mondo, un tempo di enormi cambiamenti. Neanche gli scrittori di fantascienza, nel 1980, azzardavano un futuro in cui nella tasca di una giacca potevi attingere in tempo reale a tutte le informazioni del mondo. Viviamo una stagione di possibilità e di privilegi mai vista prima, eppure i nostri pensieri stanno regredendo alla tribalità, all'incomunicabilità, all'egoismo. Non c'è più discussione, anzi non si cerca più il confronto. Il Meeting ha attraversato questi 40 anni come un vascello leggero e non ha mai perso la bussola. La stella polare erano e sono le persone e la loro tensione all'assoluto e alla felicità, da raggiungersi attraverso le relazioni. Per dirla come avrebbe fatto Jannacci 'Meeting di Rimini, 40 anni senza mai andare fuori tempo'. O per meglio dire, cercando ostinatamente, costantemente di capire il tempo, senza lasciarsi sopraffare da esso».
«Dal versante della Fiera», ha detto il presidente Cagnoni, «sia il Meeting che il quartiere fieristico sono stati e sono sempre di più, soprattutto per chi ci ha lavorato e ci lavora oggi, un luogo di crescita positivo e dinamico, ricco di opportunità e di occasioni umane e non solo professionali. Incontrarsi e conoscersi, cosi come fare business, in un ambiente dominato dalla bellezza, sono convinto faccia la differenza e favorisca la costruzione di relazioni positive, anche tra persone con storie e tradizioni differenti. C'è una spinta alla bellezza che accomuna il nostro lavoro, che si traduce anche in un'operosità e in una ricerca continua di migliorarci, innovarci e crescere, alzando sempre di più l'asticella subito dopo aver ottenuto il risultato. Credo che stia qui il principale segreto di chi ha successo».
«Viviamo nel paese che il Censis descrive come "impaurito, incattivito, impoverito"», ha aggiunto Guarnieri. «Tutto vero, ma è anche vero che la partita tra cinismo e speranza si gioca sulla responsabilità e sulla libertà di ciascuno. Dipende tutto dalla direzione verso cui puntiamo il nostro sguardo, come ricorda il titolo del 40mo Meeting, tratto da una poesia di Wojtyla, "Nacque il tuo nome da ciò che fissavi". Il 7 dicembre qui a Rimini il presidente Mattarella ci ricordava che "non dobbiamo avere timore o vergogna di nutrire, e di manifestare, buoni sentimenti. Perché ci aiutano a migliorarci, mentre il cinismo è triste e gretto: si inchina al cosiddetto realismo, ritenendolo immutabile". Il cinismo ammantato di realismo è oggi una deriva pericolosa. Quasi profeticamente diceva don Giussani nel 1987 che "nell'appiattimento del desiderio ha origine lo smarrimento dei giovani e il cinismo degli adulti". In fondo abbiamo un unico auspicio per i prossimi quarant'anni: che il Meeting possa ancora contribuire a tenere vivo il desiderio di tanti, giovani e adulti».
In questi giorni poi si attua un passaggio rilevante per il Meeting, il direttore Sandro Ricci dopo 40 anni (di cui 36 da direttore, da quando cioè esiste la carica) ha scelto di intraprendere una nuova strada lavorativa. «Un'avventura professionale e umana esaltante, così definirei il mio lavoro di questi anni al Meeting», ha detto Ricci, «considero un privilegio aver accompagnato la crescita costante della manifestazione». Il nuovo direttore, che entrerà in carica a gennaio 2019, sarà Emmanuele Forlani», riminese di origine, 44 anni, una carriera brillante nelle relazioni pubbliche e nel management, già componente del cda della manifestazione (curriculum sintetico in allegato ndr).
Nel corso dell'evento, a cui hanno presenziato varie autorità cittadine, sono stati presentati anche il logo e il manifesto dell'edizione 2019. Autrice degli elaborati è Stefania Garuffi, titolare di uno studio grafico riminese, che già aveva firmato il manifesto 2015. «Il centro del visual è uno sguardo carico di intensità e di domanda», spiega l'autrice. «Quando l'attrattiva è forte accade così. Volevo fissare proprio l'istante in cui l'occhio è tutto preso da ciò che accade. È l'occhio dell'uomo contemporaneo - bombardato di immagini, di stimoli e di input - ma ancora desideroso di qualcosa e qualcuno di autentico».
A partire dal nuovo anno il sito internet www.meetingrimini.org completamente rinnovato e le pagine social Facebook, Instagram, Twitter e Linkedin racconteranno le novità del nuovo Meeting, tra cui le aree e gli spazi tematici che già avevano contraddistinto la precedente edizione. Confermate Mesh Area, dedicata al mondo del lavoro, e Meeting Salute, mentre quella che nel 2018 era stata Move to Meet, area dedicata ai temi della mobilità, quest'anno si amplierà per abbracciare anche i temi della città, come luogo dove la persona nasce, cresce, costruisce e vive.
Emporio solidale, 500 famiglie assistite nel 2018
(Rimini) La Giunta del Comune di Rimini ha approvato il nuovo protocollo che che comprende l'allargamento a 17 degli enti, tra Istituzioni, Associazioni e Imprese, a sostegno dell'Emporio solidale. un supermercato rivolto a persone in forte difficoltà economica dove è possibile effettuare la spesa senza l'utilizzo del denaro. Ad ogni tesserato viene fornita una tessera a punti gratuita, assegnati sulla base della composizione del nucleo familiare. Ogni mese il beneficiario ha a disposizione i punti assegnati e può scegliere tra i prodotti, alimentari e non, presenti all'interno del supermercato.
Nel corso del 2018 sono state circa 500 le famiglie assiste da #EmporioRimini, il che significa almeno 1.900 persone di cui più di 600 bambini e minori, di età compresa tra 0 e 15 anni. Circa 3.500 i carrelli riempiti in un anno di spesa. Tra le novità dell'anno l'introduzione di nuovi prodotti, tra cui quelli legati alla cura e igiene personale e alla casa.
All'Emporio non si fa solo la spesa, che già di per sé è fondamentale per una realtà famigliare in difficoltà economica, ma rappresenta anche un luogo di accoglienza dove gli adulti mantengono dignità, scegliendo i prodotti dagli scaffali mentre i propri figli giocano o disegnano nello spazio dedicato ai bimbi.Questa dimensione di normalità, di fare la spesa come in un qualsiasi supermercato, aiuta ad alleggerire un periodo della vita costellato da fatiche e sacrifici, e in cui è possibile attivare diverse forme di solidarietà.
"Uno strumento - commenta Gloria Lisi, assessore alla protezione sociale del Comune di Rimini - per evitare la cronicizzazione del disagio ed il superamento della "crisi" da parte di famiglie che non sono povere nel senso tradizionale del termine, ma semplicemente stanno attraversando un periodo di riassestamento, per esempio dopo aver perso il lavoro. C'è una dignità enorme tra questi scaffali, uno spaccato di città nascosta ma che vale la pena conoscere; per questo siamo contenti dell'allargamento del progetto ad altri settori associativi e della società civile. Un progetto della città per la città, questo è lo spirito che anima e sostiene l'Emporio solidale"
12 dicembre
Corinaldo, la pista riminese | Nell’attentato a Strasburgo | Vittoria del Rimini calcio