Gaiofana e Corpolò, 200mila euro per le piazzette
(Rimini) E’ di circa 200mila euro l’investimento approvato dalla Giunta Comunale e che mira a intervenire in due aree della città, Gaiofana e Corpolò, riqualificando e valorizzando alcuni degli spazi maggiormente frequentati dai cittadini. Il progetto, inserito nel programma dei lavori pubblici per il 2019, ha infatti lo scopo di riqualificare alcuni spazi pubblici di sempre maggiore fruizione nelle zone del forese.
In base alle indicazioni raccolte da comitati, associazioni e gruppi di cittadini, si è deciso di intervenire sulla piazzetta di Corpolò e sulla piazzetta della Gaiofana, attraverso la riqualificazione di pavimentazioni stradali, di marciapiedi e aree verdi. Sono invece previsti per l’annualità 2020 ulteriori interventi per circa 50mila euro a San Martino in Riparotta (in particolare sul fronte della sistemazione di marciapiedi e asfalti) e in via Carpi (zona Vergiano), col prolungamento del guard-rail e il potenziamento pubblica illuminazione. “Diamo seguito al confronto con i cittadini e le associazioni intervenendo su due spazi pubblici a Gaiofana e Corpolò – sottolinea l’assessore ai lavori pubblici Jamil Sadegholvaad - con lo scopo non solo di tutelare i beni della collettività, ma di dare alla comunità luoghi di condivisione e incontro sempre più fruibili, aumentando la vivibilità di centri altamente abitati”.
Abusi edilizi al Ceis? L’amministrazione: anfiteatro ed asilo svizzero possono essere valorizzati insieme
(Rimini) “Con delibera di Consiglio comunale del 12 aprile 1946 viene ufficialmente ordinato dalla municipalità di Rimini l’insediamento del ‘Giardino d’infanzia Italo-Svizzero al nome di Bordoni Remo’, disponendo come ‘l’amministrazione comunale si assume l’onere del collocamento in opera, della sistemazione dell’area assegnata nella zona dell’ex anfiteatro romano, della fognatura, acquedotto, luce ecc colla spesa di lire 2.980.000 finanziata dal Provveditorato regionale Opere Pubbliche’”. L’amministrazione comunale di Rimini tenta di ricostrure la vicenda della realizzazione dell’asilo svizzero e dell’iter burocratico per la realizzazione delle casette in cui è articolato, sul terreno dell’antico anfiteatro romano. “Comincia da allora la straordinaria storia di educazione, socialità, relazioni, valori che lega Rimini e la sua comunità a Margherita Zoebeli e al Ceis. Dalle macerie della guerra, questa città è rinata anche grazie all’esperienza educativa senza precedenti in ambito mondiale del Centro italo-svizzero, un patrimonio a tutti gli effetti pubblico e di comunità che con la sua attività e la sua presenza arricchisce da oltre 70 anni Rimini, l’Emilia Romagna e la didattica italiana. La grande scuola della pedagogia attiva, nata in questa regione, ha trovato forza, ispirazione, esempio proprio dall’esperienza unica del Ceis”, sottllinea l’amministrazione comunale.
“E’ per antonomasia ‘lo spazio che educa’, la cui storia e la cui particolare natura architettonica non meritano gli avvitamenti di dibattiti precostituiti. Questo luogo merita la serietà e la profondità di studi e analisi che vengono riservati a casi analoghi di recupero storico e archeologico. Le campagne di scavi, sovraordinate dalla Soprintendenza, che hanno preceduto la riqualificazione dell’area del castello malatestiano e del teatro Galli dimostrano perfettamente come, prima di ogni cosa o discorso, per procedere in qualsiasi direzione serva prioritariamente capire l’esatta dimensione e sostanza del ‘contenuto’. E’ un elemento questo non aggirabile per trattare adeguatamente la particolare natura architettonica del Ceis che, a detta di studiosi e urbanisti che su questo hanno scritto libri e interventi specialistici, ha garantito nel corso dei decenni, una ‘conservazione attiva’ del posto, rendendolo speciale rispetto ad altre situazioni, a Rimini come in tutte le altre città del Paese, in cui la ricostruzione post bellica ha reso per sempre irrecuperabili aree e beni storici e archeologici. Gli esempi, purtroppo, non mancano anche nella nostra città”. Ogni discorso sul Ceis, per il comune, “deve partire da cosa è il Ceis e da quello che rappresenta il Ceis per Rimini e per tutto il panorama internazionale che ruota intorno al tema educativo. E’ bene ogni volta ribadire questo concetto, il ruolo pubblico e di comunità del Centro italo svizzero, allorché ciclicamente si torna a discutere dell’istituto. Sia per il presente che soprattutto per il futuro”.
L’amministrazione comunale di Rimini “sarà sempre al fianco e sosterrà il Centro e la sua esperienza educativa e didattica per evidente interesse pubblico. Questo semplicemente perché il Ceis costituisce uno dei primi esempi di sussidiarietà che la nostra Costituzione riconosce ed esalta nell’articolo 118. Dove l’iniziativa, la volontà del privato, privato animato da valori positivi, affianca e sostiene l’azione del pubblico. In questo senso la strada da percorrere, e che l’amministrazione comunale percorrerà, nel medio periodo è una: valorizzare il Ceis e valorizzare l’area archeologica su cui dal 1946 insiste legittimamente. E’ esclusivo interesse dell’intera comunità riminese portare avanti questo percorso congiunto. Lo è per dare continuità alla consistente opera di valorizzazione del patrimonio storico in atto che proprio pochi giorni fa, ultimo esempio, ci ha permesso di inaugurare una nuova, grande testimonianza archeologica nell’area sottostante il teatro Galli. Lo è per permettere al CEIS di proseguire e potenziare la sua attività didattica. Su quest’ultimo aspetto viene ribadito come la prossima rigenerazione della vicina area stazione, che passa innanzitutto da un accordo tra RFI e Comune di Rimini ormai pronto per la sottoscrizione, preveda nel suo ambito anche un grande spazio ad uso scolastico. Sul recupero dell’anfiteatro romano abbiamo già dato alla Soprintendenza la disponibilità a ragionare di un adeguato progetto di valorizzazione. Un progetto sul quale dovrà essere lo Stato a fare la sua parte, senza tentennamenti e indugi, visto che per legge la proprietà è ascrivibile al Demanio”.
La città “coglierà anche questa opportunità, perché di opportunità si tratta, così come sta cogliendo le opportunità di recuperare i contenitori culturali e aprire spazi inediti all’arte, alla cultura, alle relazioni. E’ una sfida che deve essere percorsa, con responsabilità e entusiasmo. E che l’amministrazione comunale percorrerà, sostenendo il CEIS e il suo valore perché ad esso la comunità deve molto e molto ancora è destinata a ricevere. Le attività di verifica e di ricostruzione dell’evoluzione di un vero e proprio giacimento educativo e culturale vanno condotte come la legittima occasione anche di rileggere la storia e l’evoluzione degli ultimi 70 anni di utilizzo del territorio. Mettendo in rilievo l’evoluzione delle norme che disciplinano l’assetto territoriale, le diverse sensibilità perseguite dall’interesse pubblico, e richiedendo riflessione, interpretazione e partecipazione da parte di tutti i soggetti interessati. Verifiche e letture che, procedendo secondo legge, nei tempi e nei modi disposti dalla legge, devono aiutare l’analisi del presente, partendo dalla storia della città”.
Lavoro, a Rimini assunzioni in calo nei primi mesi del 2019
(Rimini) L’indagine Excelsior della Camera di Commercio indica nel trimestre dicembre 2018 – febbraio 2019 una previsione di ingressi di figure professionali (nelle imprese dell'industria, del commercio e dei servizi) in calo nei valori assoluti rispetto al trimestre precedente. I fabbisogni continuano ad essere maggiori nel territorio di Forlì-Cesena rispetto a Rimini (7.500 verso 6.350). Scomponendo le attività indagate i primi tre settori in entrambi i territori per numeri di ingressi sono: 'Commercio' (390 a Forlì-Cesena, 290 a Rimini), 'Servizi di alloggio-ristorazione-turistici' (240 e 510) e 'Servizi alle persone' (170 e 230). Seguono in provincia di Forlì-Cesena le 'Costruzioni' e le 'Industrie metallurgiche e dei prodotti in metallo' mentre a Rimini i 'Servizi di trasporto, logistica e magazzinaggio' e 'Servizi operativi di supporto alle imprese e alle persone'.
Su base mensile i flussi previsti a Forlì-Cesena e Rimini pesano in ambito regionale nella misura del 14%.
In Italia gli ingressi programmati ammontano a 319mila circa, di cui il 7,7% in Emilia-Romagna nel mese di dicembre (in calo). Permangono le difficoltà di reperimento delle figure ricercate dalle imprese che riguardano anche per questo mese un caso su tre in tutte le fasce di età; i più difficili da trovare sono i profili nell'area tecnica/progettazione (47% e 42% delle richieste a Rimini e Forlì-Cesena). I giovani under 30 sono il 28% della domanda di lavoro, in calo nei due territori rispetto a novembre. Le maggiori richieste di giovani sono ancora nell'Area commerciale e di vendita, per entrambi gli ambiti territoriali della Romagna (35% Forlì-Cesena e 40% Rimini).
Le professioni con maggiori difficoltà di reperimento sono gli "Operai nelle attività metalmeccaniche richiesti in altri settori" (59,4% dei casi a Forlì-Cesena e 82,3% a Rimini). Gli impieghi proposti sono prevalentemente alle dipendenze (87% e 80% a Rimini e Forlì-Cesena), a termine (80%), in maggior parte proposti da imprese con meno di 50 dipendenti (71% e 61%) e nel macrosettore dei Servizi (79% in crescita e 64% costante). La richiesta di laureati è in crescita e riguarda il 12% delle entrate a Rimini e il 10% a Forlì-Cesena; il fabbisogno di profili high skills (dirigenti, specialisti e tecnici) interessa il 15% delle assunzioni programmate, al di sotto del valore registrato a livello nazionale (20%, -1% rispetto a novembre).
Riviera romagnola, acque quasi tutte ‘eccellenti’: migliorano anche Bellaria e Riccione
(Rimini) Nella stagione balneare 2018 il 97% delle acque di balneazione dell'Emilia-Romagna è risultato "Eccellente", contro il 92% del 2017 e il 91% del 2016. E' quanto emerge dal rapporto pubblicato da Arpae sulla "Qualità delle acque di balneazione della regione Emilia-Romagna 2018", in relazione alla loro idoneità alla balneazione e allo stato ambientale. I controlli sono stati eseguita tra il 26 maggio e il 30 settembre da Arpae e le valutazioni dai Dipartimenti di sanità pubblica. Ben otto i miglioramenti di classe di qualità: quattro acque di qualità "Buona" sono passate alla qualità "Eccellente": Lido di Classe Nord Foce fiume Savio, Bellaria-Foce Vena 2, Riccione-Fogliano Marina, Riccione-Porto Canale Sud; e altre quattro di qualità "Sufficiente" sono passate alla classe "Buona": Rimini Foce Marecchia Nord, Riccione Foce Marano Nord, Misano Adriatico-Rio Agina, Cattolica Torrente Ventena Sud.
Con esito "Eccellente" sono state classificate per la prima volta acque di balneazione a Gatteo, Bellaria-Pedrera Grande Nord e Riccione Rio-Asse Sud; con esito "Buono" Savignano sul Rubicone.
Le acque di qualità "Scarsa" sono rimaste tali per il terzo anno consecutivo: Rimini-Foce Marecchia Sud, Riccione Foce Marano Sud; tutte in prossimità di foci di corsi d'acqua superficiali interni, dove le acque arrivano a mare potenzialmente ricche di carichi antropici, a riprova che la tutela della qualità delle acque di balneazione implica la tutela del territorio a monte, affinché non vi siano apporti inquinanti nelle acque marine.
Stadio Neri, 140mila euro per il restauro della facciata storica
(Rimini) Dopo il campo, le tribune, la pista di atletica, gli spogliatoi e la copertura, si passa alla parte storica e monumentale. La Giunta comunale nell’ultima seduta ha approvato il progetto definitivo esecutivo per l’intervento di restauro conservativo della facciata storica della tribuna centrale dello Stadio Romeo Neri, nell’ambito delle opere finanziate attraverso il meccanismo dell’Art Bonus. Il progetto, del valore complessivo di 142mila euro e autorizzato dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, prevede lavori di manutenzione ordinaria e restauro conservativo della tribuna storica che si affaccia su piazzale del Popolo nel rispetto del progetto del geometra Maioli, progettista dell’impianto sportivo costruito nel 1933. Saranno quindi utilizzati materiali e finiture superficiali per quanto possibile identici a quelli originari per andare a rendere omogenea una facciata attualmente degradata a causa di numerosi atti vandalici che si sono ripetuti negli anni. A questo si aggiunge l’usura del tempo, che ha portato per esempio ad una variazione del colore della stuccatura dei mattoni a vista, creando una disomogeneità sulla percezione complessiva.
La facciata storica, che ha un’estensione di circa 120 metri di lunghezza e 13 metri di altezza, ed è realizzata con finitura superficiale in parte con mattone facciavista ed in parte con rivestimento in lastre di travertino, sarà anche oggetto di un apposito trattamento antigraffiti, fino ad una altezza di 2,3 metri nella facciata storica (sottofinestra) e a tutt’altezza (circa 3,5 metri) nei muri di cinta laterali. Si tratta del primo importante intervento che interessa la parte storica e monumentale dello stadio, che nel suo complesso è stato oggetto di diverse opere di manutenzione e riqualificazione in particolare nel biennio 2015/2016 con il rifacimento della pista di atletica leggera, la sostituzione del campo da gioco in erba naturale con un manto sportivo in erba sintetica e con il rifacimento degli spogliatoi. La scorsa estate inoltre si è intervenuti con il rifacimento della copertura della tribuna centrale, completato alla vigilia dell’avvio del campionato di calcio. L’intervento sulla facciata storica sarà realizzato concordando tempi e modalità con la Questura e la Rimini calcio.
19 dicembre
Incassa pensione suocera morta | La proroga dei bagnini | Le carte del Ceis
Erosione costa, Sensoli: risorse insufficienti
(Rimini) “La legge approvata oggi dall'Assemblea Legislativa è un provvedimento che chiedevamo da tempo ma resta assolutamente insufficiente per cercare di risolvere tutti i problemi che affliggono la nostra costa”. Così la capogruppo del movimento 5 Stelle in consiglio regionale a Bologna. “Problemi - spiega - che abbiamo sempre denunciato ma che la Regione ha sempre preferito ignorare svegliandosi solo oggi, guarda caso, alla vigilia delle elezioni sia comunali che regionali". Il progetto di legge di iniziativa della Giunta sulla promozione del distretto turistico balneare individuazione come soluzione al problema dell’erosione delle coste un bando triennale da 20 milioni di euro a disposizione dei comuni. "Questo progetto di legge intende rispondere a un problema reale, diffuso e da noi segnalato per anni, che invece, la maggioranza e la Giunta hanno sempre cercato di nascondere, negando l'esistenza e l'aggravarsi nella costa emiliano-romagnola di criticità reali sul piano ambientale, della qualità dei servizi di mobilità, della qualità delle strutture turistiche e del peso insostenibile di urbanizzazioni tali da snaturare il territorio e da ipotecare le strategie future di difesa del litorale, degli ambienti e degli insediamenti che lo caratterizzano – spiegano i due consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle – La cifra stanziata è minima, visto che si tratta solo di 20 milioni di euro, ma almeno siamo riusciti attraverso l'approvazione di alcuni nostri emendamenti a cercare di migliorare la qualità di alcuni interventi, tra i quali quello di sostenere dei percorsi di partecipazione in modo che i progetti non vengano calati dall'alto. Certo avevamo chiesto di dare priorità agli interventi quei progetti che aiutino a prevenire l'erosione della costa, oppure a superare le situazioni di degrado visto che in Riviera ci sono ancora zone completamente abbandonate, ma la maggioranza PD ha bocciato le nostre proposte. Purtroppo, si conferma quello che pensavamo all'inizio del percorso di questo progetto di legge ovvero che le risorse vengano utilizzate come spot elettorale da parte della Giunta, o peggio, come tappabuchi magari per andare in soccorso di opere già in corso di realizzazione e non ancora completate. Adesso – concludono Bertani e Sensoli - cercheremo di vigilare sull'attuazione della legge, sui progetti che saranno finanziati e sulle operazioni reali che verranno promosse. E domani, se l'intento propagandistico di questa operazione non produrrà l'effetto elettorale ricercato dalla Giunta, si potrà trasformare questo progetto di legge in un vero e completo strumento di programmazione e di riqualificazione".
I cinquant’anni di Promozione alberghiera, serata di gala al teatro Galli
(Rimini) ‘Promozione alberghiera’, la più grande cooperativa alberghiera italiana, 218 strutture alberghiere, 12 soci tecnici, anno di fondazione 1968, ha voluto festeggiare insieme a tutta Rimini i suoi 50 anni di storia. Palcoscenico di un'affollata e applaudita serata, svoltasi ieri sera (17 dicembre), il luogo oggi più caro a tutti i riminesi: il Teatro Galli. Di scena uno spettacolo, tra memoria e narrazione di ospitalità e accoglienza, realizzato dal regista Otello Cenci e dalla sua ‘Made Officina Creativa’. Uno spartito che ha riannodato in ogni suo capitolo i fili e i collegamenti con Rimini, della parola posta al centro dello spettacolo: ‘Passione’. Gli attori, Giampiero Pizzol, Laura Aguzzoni e Giampiero Bartolini hanno portato sul palco testi tratti da Paolo e Francesca di Dante, dal carteggio Gabriele D'Annunzio e Eleonora Duse e dalle poesie di Giovanni Pascoli. Spazio alla musica, invece, con la soprano riminese, Laura Catrani e la pianista italo americana Dalila Gutman. Standing ovation e risate per Paolo Cevoli, inevitabilmente nei panni dell'albergatore della nostra riviera. Gran finale emozionante con un coro d'eccezione diretto da Chiara Mazzei: i 62 dipendenti e i 15 consiglieri di Pa hanno presentato una cover gospel del brano ‘I will follow him’, tratto dalla colonna sonora del film ‘Sister Act’.
Nel parterre i nomi del turismo della riviera e cittadini: l'assessore regionale Andrea Corsini, il direttore di Apt Emanuele Burioni, Andrea Babbi, Nicola Sanese, la presidente Aia Patrizia Rinaldis e il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi. "Una bellissima serata. Devo dire grazie a tutto il nostro staff per il grande lavoro fatto per realizzarlo. Lo abbiamo fatto con tanta passione e devo ringraziare di cuore la mia predecessore Marina Lappi, per il grande contributo sempre offerto a ogni iniziativa di Pa – spiega Antonio Carasso da quest'anno al timone del consorzio – straordinaria la sorpresa finale con le pareti del Galli aperte sullo scenario della Rocca Malatestiana. Un'immagine che lega passato e presente di Rimini. Soprattutto, dalla memoria lo trasporta nel futuro".
Muore la suocera e continua ad incassare la pensione: denunciato
(Rimini) La guardia di finanza di Rimini ha denunciato un uomo, e sua moglie, per aver incassato la pensione della defunta suocera, fingendo il suo rientro nella terra natia, l’Argentina. La truffa del riminese ha inizio nel 2011 e termina nel 2016. In questo periodo l’uomo ha continuato ad incassare la pensione sociale e l’indennità di accompagnamento della suocera, di nazionalità argentina, e deceduta a inizio aprile del 2011, provincando un danno all’ Inps per 72 mila euro. L’uomo e sua moglie, figlia della defunta, sono stati denunciati per truffa aggravata ed indebita percezione di erogazioni pubbliche in danno dello Stato.
La condotta degli indagati è stata caratterizzata oltre che dal silenzio (omessa comunicazione all’Inps del decesso), inducendo in errore l’Inps che ha continuato ad erogare gli importi dei trattamenti pensionistici, anche da false dichiarazioni innanzi alle fiamme gialle per ben due volte, la prima nascondendo il decesso dell’anziana signora, la seconda indicando una data diversa del decesso, incorrendo in tal modo nel reato più grave di truffa aggravata.
L’Istituto nazionale di previdenza sociale ha quantificato l’ammontare delle somme indebitamente percepite e determinato gli indebiti per 72mila, attivando la procedura del recupero. Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Rimini ha disposto il sequestro per la somma complessi va di 72mila euro su due autovetture e sui saldi attivi dei conti correnti intestati o comunque riconducibili agli indagati.
Feste e discoteche, Indino in Prefettura: i locali riminesi sono sicuri
(Rimini) Il tema della sicurezza nei locali è stato alla base dell’incontro che Gianni Indino, presidente di Silb – Confcommercio dell’Emilia Romagna e della provincia di Rimini ha avuto con il prefetto di Rimini, Alessandra Camporota. “Ci siamo confrontati con spirito di fattiva collaborazione in un clima sereno. E’ stata ribadita l’importanza del rispetto delle regole e ci adopereremo con ancora maggior forza a garanzia dei ragazzi che frequentano i nostri locali”, racconta Indino.
“Sempre nello spirito di collaborazione, abbiamo condiviso l’importanza delle buone prassi, molte delle quali suggerite dalla Questura, che ci sentiamo di condividere. Altresì condividiamo la necessità di incontri con cadenza regolare ai tavoli di concertazione in cui possiamo dare il contributo di esperienza e competenza di chi opera quotidianamente in questi contesti e ha di fronte ogni giorno le questioni di cui si sta parlando”.
In questa occasione, “mi sento di ribadire ancora la nostra totale collaborazione con le forze dell’ordine, ma anche che non deve passare il messaggio fuorviante che i locali nel nostro territorio non sono sicuri. In settant’anni di attività delle discoteche del nostro territorio non è mai accaduto nulla dal punto di vista della sicurezza. Non è un caso che uno studio sugli incedi nei locali di pubblico spettacolo in Italia, promosso dalla Direzione Centrale Prevenzione e Sicurezza Tecnica dei Vigili del Fuoco, durato 10 anni (dal 2000 al 2009) ha messo in luce come le discoteche siano tra i locali di spettacolo più sicuri dove non si è rilevato, nel lasso di tempo sotto osservazione, alcun incendio rilevante e, soprattutto, dove non si è verificato nemmeno alcun ferito nei pochi incendi, di scarsa entità, che si sono verificati”.
Come titolari dei locali di intrattenimento “mettiamo il massimo impegno per garantire la sicurezza dei ragazzi e di tutte le persone che li frequentano. Cosa che spesso non accade nelle tantissime feste organizzate soprattutto per i giovanissimi, anche sul nostro territorio, che si tengono in ambienti non idonei con carenze delle più elementari norme di sicurezza, di personale qualificato e di professionisti per la somministrazione di bevande alcoliche. Tutti temi che seguiamo con grande attenzione. Sappiamo che le forze dell’ordine mai come oggi sono allertate affinché la sicurezza venga accertata anche al di fuori del nostro circuito, ovvero in tutti quei luoghi che si trasformano in contenitori per l’intrattenimento esclusivamente per le feste di fine anno. Siamo fiduciosi che saranno messi in opera tutti gli interventi del caso. Da questo punto di vista vogliamo instaurare una collaborazione ancora più stretta anche con i genitori di giovani e giovanissimi: siamo disponibili a dare loro tutte le informazioni che riterranno necessarie”.