(Rimini) Le informazioni sulle allerte meteo arriveranno ai cittadini via sms. Il servizio rientra tra le attività previste per potenziare e mettere a sistema al comunicazione con i cittadini, un progetto approvato dalla Giunta comunale in linea con le iniziative portate avanti dalla Regione Emilia Romagna. Nel dettaglio il Comune di Rimini sottoscriverà una convenzione aperta per la gestione di una pagina web nell’applicazione regionale Allerta Meteo Emilia, che costituisce il riferimento base per l’intero territorio emiliano-romagnolo per l’attivazione delle fasi operative di protezione civile.

Il Comune di Rimini quindi avrà la possibilità di gestire autonomamente un’area riservata del sito, pubblicando aggiornamenti specifici relativi alle allerte meteo ma soprattutto avendo nuovi strumenti di comunicazione diretta con i cittadini, con la possibilità di inviare mail agli utenti che si registreranno. In attesa che il sistema regionale venga implementato e potenziato – presubilmente nell’arco del 2019 – il Comune di Rimini ha quindi deciso di attivarsi per ricercare sul mercato una società che possa garantire almeno per i prossimi due anni il servizio di automatico di allerta via sms - denominato “ultimo miglio” - a specifici destinatari in relazione al luogo di residenza o a tutta la cittadinanza, a seconda delle necessità. Lo strumento, già in uso in altri Comuni della costa, consentirà quindi in tempi stretti di rendere più efficace la comunicazione diretta con la popolazione.

(Rimini) E’ in scadenza il 10 gennaio 2019 il bando per l'affidamento in concessione dei locali adibiti a bar e ristoro del complesso sportivo di proprietà comunale che si trova tra il Lungomare della Libertà e viale Milano all'interno del complesso tennis/paddle. La concessione avrà la durata di 3 anni con scadenza nel 2022 e possibilità di rinnovo per un periodo di altri 2 anni. Sono ammessi a partecipare alla gara tutti i soggetti singoli in forma di impresa individuale, società commerciale, società cooperativa o associazione. Sono ammesse inoltre offerte congiunte da parte di più soggetti.

(Rimini) Fine settimana lungo di super lavoro per le donne e gli uomini della Polizia Municipale di Rimini impegnati tra il 29 dicembre e la notte del 1 gennaio in specifici servizi dedicati in particolare al contrasto dell’abuso di alcol e alla sicurezza sulle strade. Gli agenti infatti sono intervenuti per verificare il rispetto dell’ordinanza comunale che imponeva ai titolari e gestori di esercizi commerciali in sede fissa e su area pubblica del settore alimentare o misto di chiudere alle 21 nelle giornate del 30 e 31 dicembre e del 1 gennaio. Una misura adottata proprio per limitare l’accesso indiscriminato a bevande alcoliche a basso costo ed evitarne l’abuso in concomitanza con i tanti eventi e manifestazioni pubbiche promosse nelle serate di festa. Delle 81 attività controllate dalle pattuglie in servizio, sono state nove quelle sanzionate perché risultate aperte oltre l’orario consentito: si tratta di minimarket, di cui tre nella zona del centro (piazzale Cesare Battisti, via Giovanni XXIII e via Garibaldi), mentre i restanti attivi sul lungomare.
Non meno importante e impegnativo il servizio che ha visto gli agenti della polizia municipale controllare eventuali abusi di alcol di chi era alla guida. Ben 243 gli automobilsti fermati e sono stati 7 quelli a cui è stata ritirata la patente a seguito dei test etilometrici. Tra questi, un uomo fermato con un tasso alcolemico pari a 2,13. “Abbiamo voluto- spiega l’assessore Jamil Sadegholvaad- dare gambe alle ordinanze disposte per le festività di fine anno con controlli continui e fitti, che hanno anche permesso di sanzionare diverse situazioni fuori dalle regole”.

Per il 2019, il corpo della polizia municipale subirà un potenziamento e riconfigurazione dei servizi riferiti alla sicurezza urbana, con una maggiore presenza di agenti in strada, e la conferma di un nucleo specifico dedicato al contrasto dell’abusivismo commerciale, della prostituzione e del fenomeno dei campanellari. Nello specifico, le risorse utilizzate per il precedente progetto, pari a 260 mila euro, saranno confermate e destinate (dopo specifica contrattazione con le organizzazioni sindacali) a coprire le indennità per gli agenti impegnati nei servizi di presidio diretto del territorio.
Nuove risorse invece saranno destinate a finanziare l’incentivo di produttività del gruppo di lavoro che, così come avvenuto la scorsa estate, anche per il 2019 sarà impegnato specificatamente nei servizi di contrasto all’abusivismo commerciale, al fenomeno delle tre campanelle e ai servizi contro la prostituzione su strada. Un progetto particolare - i cui termini e modalità saranno definiti in un apposito provvedimento – che già nella passata stagione ha portato a ottimi riscontri. “Sulla sicurezza urbana e sul presidio del territorio non arretriamo – commenta l’assessore alla Polizia Municipale Jamil Sadegholvaad - e anche per il 2019 confermiamo le risorse stanziate negli anni precedenti, potenziando e incentivando i servizi su strada”.

(Rimini) Domenica, festa dell'Epifania, il vescovo di Rimini Francesco Lambiasi presiederà alle 17,30 in cattedrale la Messa dei Popoli, animata dalle comunità di immigrati cattolici di ogni nazione presenti sul territorio riminese. “La festa dell'Epifania - spiegano dalla diocesi - è particolarmente indicata per la celebrazione della Messa dei Popoli: la festa ricorda, infatti, l'adorazione di Gesù Cristo da parte dei Magi, sapienti stranieri, venuti dall'oriente lontano per conoscere e onorare il Bambino Gesù. I Magi sono la primizia degli uomini di tutti i popoli che incontrano Cristo e lo seguono come Dio e Signore”.
La Messa dei Popoli è una tradizione iniziata a Rimini nel 1996; giunge quest'anno alla 24esima edizione. “È un momento molto sentito dai cattolici immigrati, posti al centro della liturgia, con le loro espressioni di preghiere, di canti, di gesti. Molti sono vestiti in abiti tradizionali. Le comunità di immigrati con la loro partecipazione esprimono la loro appartenenza alla chiesa di Rimini senza perdere le loro identità e tradizioni. La Messa è stata preparata dalla Caritas Diocesana e dalla Migrantes diocesana, insieme a diverse comunità di stranieri residenti a Rimini, con momenti vissuti nelle varie lingue. Partecipano anche alcuni ragazzi del progetto Sprar, che parleranno in lingua inglese. Sono stati invitati a concelebrare tutti i sacerdoti di origine straniera residenti a Rimini. Certa la presenza di padre Cristian (comunità rumena greco-cattolica di rito bizantino), e don Viktor (comunità ucraina greco-cattolica di rito bizantino), che concelebreranno la Messa con il vescovo”.

La liturgia sarà accompagnata dal coro multietnico, diretto da Simonetta Guidi, con la partecipazione di immigrati di varie nazionalità, che seguiranno canti nelle varie lingue d'origine. Anche le intenzioni di preghiera saranno recitate negli idiomi di vari Paesi: italiano, rumeno, albanese, ucraino, filippino, nigeriano, spagnolo e inglese. Un canto in lingua cinese sarà eseguito dal coro cinese della comunità di Montetauro.
Durante la processione offertoriale rappresentanti in costume tipico tradizionale del Perù, Cina, Filippine, Ucraina porteranno all'altare anche alimenti e oggetti tipici dei vari Paesi. Le suore Indonesiane della congregazione di don Masi (Sorelle dell'Immacolata di Miramare) eseguiranno un canto e la relativa danza, mentre il Santo sarà successivamente intonato dalle suore filippine.
Al termine della celebrazione, dopo il tradizionale bacio alla statua di Gesù Bambino, seguirà una cena con specialità tipiche preparate dalle stesse comunità di immigrati e dalla Caritas. Durante la festa saranno resi noti i premiati del Concorso "Presepi dal Mondo".

"La Messa dei Popoli e i Presepi dal Mondo – commenta Mario Galasso, direttore Caritas diocesana – sono due occasioni che camminano di pari passo per esprimere la festa e la fede, ciascuno nella propria cultura. Ma questi nostri fratelli arrivati da lontano ci ricordano anche il dramma di tanti immigrati, costretti a fuggire dal loro paese in cerca di pace, di lavoro e di una vita dignitosa".
Il vescovo di Rimini in merito cita un racconto. "Un vecchio rabbino domandò una volta ai suoi discepoli da che cosa si potesse riconoscere il momento preciso in cui finiva la notte e cominciava il giorno: "Forse quando si può distinguere con facilità un cane da una pecora". "No", disse il rabbino. "Quando si distingue un albero di datteri da un albero di fichi". "No", disse il rabbino. "Ma quando allora?" domandarono i discepoli. Il rabbino rispose: "Quando guardando il volto di una persona qualunque, tu riconosci un fratello o una sorella. Altrimenti è ancora notte nel tuo cuore".

(Rimini) Epifania sul Ponte dei Miracoli. Domenica 6 gennaio a Rimini alle 16.30 è in programma la tradizionale rappresentazione della Natività con il corteo navale e l'arrivo dei Re Magi al Ponte della Resistenza, a bordo delle imbarcazioni coi loro doni destinati al Bambino Gesù. A far da cornice, sulla banchina intitolata a Sant'Antonio da Padova, le fontane luminose, i canti eseguiti dal Coro Polifonico Cappella Musicale Malatestiana, il presepe luminoso con la Natività in legno policromo. L'organizzazione è curata dall'Associazione Ponte dei Miracoli, in collaborazione con Confartigianato Donne Impresa, le associazioni della marineria riminese e col Patrocinio del Comune di Rimini. Alla rappresentazione è presente anche il Vescovo di Rimini Mons. Francesco Lambiasi. A conclusione, la Parrocchia di San Giuseppe al Porto offrirà vin brulé e ciambella.

(Rimini) “Molti esponenti Pd, come il sindaco di Rimini Andrea Gnassi, sono dotati di una memoria a ritmi alterni”. Lo sostiene il sottosegretario alla giustizia Jacopo Morrone (Lega), protagonista nei giorni scorsi di un nuovo accordo sul trasloco della questura di Rimini, superando l’opzione via Bassi e puntando tutto sull’ex centro per l’impiego di piazzale Bornaccini. “Nel ripercorrere storie amministrative, come nella querelle della sede della locale Questura, si dimenticano di narrarne dei pezzi, quelli più scomodi alla loro parte politica. Si tratta, infatti, di una storia infinita e poco edificante su cui certamente ci sono una miriade di responsabilità e di cui potremo discutere a lungo, ma che deve trovare immediatamente una soluzione. E quando dico immediatamente non lo faccio a cuor leggero. La dislocazione attuale in cinque sedi diverse e non adeguate non può continuare, soprattutto non può aspettare i tempi purtroppo lunghi e non ancora quantificabili per un eventuale costosissimo recupero della struttura fatiscente di via Ugo Bassi. Molto strumentalmente sembra che il sindaco di Rimini come, per altro, i quesiti a me rivolti di un organo di informazione, vogliano addossare all’attuale Governo e in particolare alla mia persona responsabilità che sono da attribuire, al contrario, a una lunga teoria di esponenti di governi di un’era politica ormai tramontata da tempo e di giunte comunali riminesi, da sempre nelle mani degli epigoni del Pci. Sono già stati citati da altri, in questi giorni, e molto opportunamente, gli errori compiuti dalla Giunta Chicchi negli anni Novanta e l’incredibile superficialità con cui è stata trattata questa partita. Ma da allora a oggi che ha fatto di concreto il Comune di Rimini? Lasci perdere, il sindaco Gnassi, le polemiche che si ritorcerebbero come un boomerang su di lui e cerchi di collaborare con chi sta cercando di trovare una via d’uscita alle esigenze urgenti della Questura. C’è la necessità improcrastinabile di reperire una sede provvisoria che risponda a requisiti di sicurezza, l’abbiamo trovata, con fatica, in locali ubicati in piazzale Bornaccini che potranno essere utilizzati fin dal prossimo febbraio. Questa è, piaccia o non piaccia a Gnassi e al suo entourage, l’unica soluzione praticabile fin da subito. Amministrare e governare significa anche agire con pragmatismo e realismo, soprattutto ascoltando le esigenze del territorio senza il paraocchi ideologico. Qualità del tutto assenti nel sindaco Gnassi”.

Venerdì, 04 Gennaio 2019 09:52

4 gennaio

Borgo marina, blitz antidroga | Ciclista investito a Riccione | Ruspe in spiaggia

(Rimini) Complessivamente sono state due le persone arrestate, 16 i denunciati (due per minacce gravi in concorso, tre per lesioni personali, due per violenza privata, cinque per inosservanza delle disposizioni sulla permanenza sul territorio, uno per danneggiamento aggravato, uno ubriachezza molesta, uno falso materiale in atti amministrativi, una per possesso di stupefacente), un espulso dal territorio nazionale e quasi mille gli identificati dagli agenti della polizia di Rimini in servizio tra San Silvestro e Capodanno. La Squadra Mobile ha inoltre provveduto ad arrestare un cittadino dominicano colpito da un ordine di cattura con mandato di arresto europeo da parte della Spagna per il reato di associazione finalizzato al traffico di sostanze stupefacenti emesso in data 18 dicembre 2018; l’uomo rintracciato sul territorio dopo numerosi servizi di appostamento è stato quindi bloccato in sicurezza, arrestato e associato presso la locale casa circondariale.

Nel pomeriggio di ieri, invece, durante i servizi di controllo del territorio diretti a contrastare i reati predatori e lo spaccio delle sostanze stupefacenti, in un bar ubicato in via Papa Giovanni, gli operatori di volante hanno notato un gruppetto di ragazzi confabulare tra loro. Alla vista degli operatori, uno di loro ha allungato un pacchetto ad un ragazzo del gruppo, che si è alzato e allontanato di fretta. I poliziotti hanno accelerato per inseguire il ragazzo. Il 29ene marocchino è stato trovato successivamente nascosto dietro un’auto. Nel pacchetto, dui cui si era disfatto lanciadolo lungo la strada, i poliziotti hanno trovato 14,33 grammi di marijuana. Addosso aveva anche un involucro di cellophane con altri 0,49 grammi di marijuana. Lo spacciatore, ha reagito violentemente ed è stato arrestato con l’obbligo di dimora a Pesaro in attesa del processo che si terrà il prossimo 31 gennaio.

(Rimini) “Un’occasione importante - spiega Giammaria Zanzini, rappresentante territoriale di Federmoda Confcommercio - per risvegliare i consumi dopo un 2018 senza acuti e con molte preoccupazioni per i commercianti, che si vedono schiacciati da consumi che non decollano, concorrenza sleale del ‘wild web’ e tasse sempre più asfissianti”. Saranno saldi in linea con quelli dello scorso anno, con una spesa pro-capite che l’Ufficio Studi Confcommercio stima in 141 euro (325 a famiglia) con il movimento di 5,1 miliardi di euro in totale, dati in linea con dello scorso anno. I saldi restano comunque una grande opportunità sia per il cliente che può trovare vere occasioni nei nostri negozi, sia per noi commercianti che potremo affrontare più sereni le prossime scadenze, sia per tutta la comunità con le vie e i centri dei nostri Comuni che avranno l’opportunità di ripopolarsi grazie all’offerta dalla moda. Per questo ancora una volta consigliamo di fare acquisti nei negozi di vicinato, a cui dobbiamo tutti stare vicini per non perdere la grande ricchezza che le vetrine illuminate portano alle città, anche in termini di sicurezza. Negli ultimi 5 anni purtroppo in Italia abbiamo perso 100mila esercizi e 250mila posti di lavoro, con 647mila negozi sfitti lungo lo Stivale. Fare shopping significa anche riappropriarsi dei centri storici e dei borghi. Sarà una bella esperienza e un aiuto per le piccole e micro imprese del commercio sempre più fagocitate dai colossi del web, temporary store, outlet e grande distribuzione. Anche se ci siamo salvati dall’incremento dell’IVA (che senza il disinnesco delle clausole di salvaguardia sarebbe schizzata al 24,2%), per il rilancio del settore occorre molto di più, a cominciare dalla riduzione del costo del lavoro e, vista la difficoltà di avere un’univoca norma comunitaria, anche dalla previsione di una web tax per i colossi del web. Non deve poi passare in secondo piano una seria riflessione sulle modalità le tempistiche dei saldi, che rischiano di perdere appeal, preceduti come sono da un Black Friday che si allunga a dismisura, da promozioni, sms e coupon creati come escamotage che invece di aiutare, non tutelano nessuno e svalutano tutto il settore vendite”.

Da Federmoda anche i consigli per sfruttare i saldi al meglio. Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (codice civile). In questo scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto. Prova dei capi: non c’è l’obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante.  Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Tuttavia nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso. Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.

(Rimini) Arrivano anche i numeri a testimoniare la rinnovata fame di cultura da parte dei riminesi e dei turisti che, sempre più numerosi, arrivano in città con il preciso scopo di visitare museo e patrimonio storico e archeologico. Nel corso del 2018 sono stati infatti 95 mila i visitatori del Museo della Città e della Domus, un numero che fa segnare un +5,1% rispetto al 2017 (quando i visitatori erano stati 90.344), dato a cui contribuisce in maniera virtuosa anche l'incremento del turismo scolastico. Buoni anche i numeri relativi alla Biennale del Disegno che ha fatto registrare, nelle diverse sedi (tra cui anche il Museo), 50 mila visitatori.
Le mostre organizzate alla Far e alla Galleria dell'Immagine (senza conteggiare quelle della Biennale) hanno fatto registrare 12 mila visitatori.

"Numeri che testimoniano quella che a tutti gli effetti – commenta Massimo Pulini, assessore alle Arti del Comune di Rimini – è diventata una forza attrattiva della nostra città, la cultura e i suoi spazi. Il Museo è ormai da considerarsi come una sorta di piazza pubblica aperta ai riminesi e ai turisti, mentre stiamo cercando di unire il concetto più tradizionale di museo come area espositiva permanente a quella più ampia di museo tematico in continuo mutamento. I numeri di capodanno rinforzano ulteriormente quelli del 2018, certificando la voglia di cultura dei riminesi e di chi a Rimini si reca per turismo. Un trend positivo che ci permette di guardare con ottimismo ai prossimi progetti in cantiere, come quelli che riguarderanno il Museo Fellini o la galleria per le opere della Fondazione San Patrignano. Risultati e progetti che stanno già portando Rimini, a tutti gli effetti, all'altezza di un vero e proprio polo internazionale culturale".

Il trend positivo è confermato dal tutto esaurito fatto registrare nella notte di capodanno dagli eventi che hanno visto protagonisti gli spazi culturali del centro storico: 4.500 le persone che hanno visitato il museo, di cui 2 mila alla Domus. Molto apprezzati e richiesti, in particolare, i laboratori per le famiglie e il concerto in Sala del Giudizio che hanno registrato il tutto esaurito.
La novità di quest'anno sono state le visite guidate al Teatro Galli (con orario continuato dalle 17 alle 3 di notte). Un servizio gratuito di cui hanno goduto oltre1.200 persone, con un altro tutto esaurito. Non è stato invece possibile conteggiare tutti i visitatori alla mostra allestita negli spazi della Far che sono stati comunque pieni per tutta la serata e nottata.

 

Pagina 893 di 1906