11 gennaio
Cocoricò evasore | Villa Franca, processo subito | Ladri a Vergiano e Spadarolo
Cocoricò: sequestro di 800mila euro per tasse non versate
(Rimini) Oggi la Guardia di finanza di Rimini ha sequestrato 800mila euro sui conti di un noto locale della riviera romagnola come equivalente delle imposte risultate evase. Il locale a cui fanno riferimento i finanzieri è il Cocoricò, all’indomani dalla messa all’asta del marchio per pagare alcuni debiti contratti con una società del dj Gabry Ponte.
“L’evasione - spiegano le fiamme gialle - è scaturita infatti all’esito di una verifica fiscale eseguita da militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Rimini, che hanno constatato a verbale nei confronti della società che ha gestito il locale negli anni 2015-2016, l’omessa presentazione delle prescritte dichiarazioni fiscali per i due periodi di imposta e i conseguenti omessi versamenti di imposta per il complessivo ammontare ora oggetto del provvedimento in esecuzione, richiesto dal PM che ha coordinato le attività investigative, Dott. Paolo Gengarelli, ed emesso dal GIP, dott.ssa Benedetta Vitolo".
Rimini calcio, arrivano Piccioni e Nava. Grassi chiede di fare meglio in trasferta
(Rimini) Presentati oggi due nuovi arrivi al Rimini football club. Si tratta dell'attaccante Gianmarco Piccioni e del difensore Valerio Nava, introdotti ufficialmente in conferenza stampa dal presidente biancorosso Giorgio Grassi. “Un caloroso benvenuto ai due nuovi arrivati. Come sempre nelle scelte di mercato abbiamo prima di tutto guardato alle qualità umane dei ragazzi”, ha puntualizzato Grassi. “Sono convinto che entrambi possano dare un grande contributo alla causa, ne abbiamo bisogno perché dobbiamo crescere". Analizzando il momento della squadra Grassi ha chiesto chiaramente un "cambio di tendenza nel rendimento della squadra lontano dal Neri. Fuori casa abbiamo deluso i tifosi con prove non all'altezza, soprattutto quella di Meda. Serve un altro atteggiamento, con maggiore personalità e determinazione. Se lo facciamo in casa non vedo perché non lo si debba fare fuori”.
Blocco trivellazioni, Confindustria: dannoso per tutti
(Rimini) In Romagna ha sede il più importante distretto nazionale di oil&gas, “che da decenni - spiegano da Confindustria Rimini - contribuisce allo sviluppo sostenibile delle comunità locali in sintonia con gli altri settori produttivi, a partire da quello turistico”. Ci sono voluti, stottolineano gli industriali, “molti anni e una sentenza del Consiglio di Stato per riaffermare la legittimità delle esplorazioni in Adriatico e il loro impatto sull’economia e l’occupazione, ricordando come tutta l’attività avvenga nel totale e pieno rispetto delle norme e dell’ambiente in cui è integrata”.
La sospensione di un’attività economica “affermata a livello internazionale, con eccellenze ad altissimo tasso di innovazione e tecnologicamente all’avanguardia, sarebbe letale per l’economia locale e nazionale, una scelleratezza che non ci si potrebbe permettere nemmeno in tempi floridi. Le imprese del settore e dell’indotto, le migliaia di lavoratori e le loro famiglie hanno già sofferto un blocco delle attività che ha aggravato una pesante crisi congiunturale: non ci stancheremo mai come Confindustria Romagna di ribadire i quanto i costi del non fare siano dannosi per tutta la collettività, soprattutto quando i blocchi arrivano da amministratori della cosa pubblica”.
Il marchio del Cocoricò va all'asta
(Rimini) Il marchio Cocoricò finisce all'asta con altri due marchi collegati alla celebre discoteca di Riccione: Titilla e Memorabilia. Come riporta l'edizione riminese de 'Il Resto del Carlino, la data di scadenza - presso i Tribunali di Perugia, Terni e Spoleto - entro la quale presentare le domande è il prossimo 25 gennaio e per aggiudicarseli occorrono 423.500 euro.
Il titolare della società che gestisce il locale, Fabrizio De Meis ha dichiarato al quotidiano che "conta di chiudere positivamente" la vicenda saldando il debito che sta alla base della vendita all'incanto dei marchi. Tutto nasce da una vicenda risalente al 2015.
La società Danceandlove, fondata dal deejay Gabry Ponte, vantava un debito di 200.000. In questi tre anni, De Meis ha precisato di aver già saldato metà della cifra richiesta e conta appunto di coprire anche la parte restante (Ansa).
Migranti e accoglienza, una storia riminese
(Rimini) Era il 27 dicembre del 2016 quando L., ragazzino proveniente dal Guinea, viene accolto insieme al fratello maggiore nel progetto Sprar rivolto ai minori non accompagnati. Due anni dopo L., da poco maggiorenne, grazie anche al progetto di inserimento coordinato dal Comune di Rimini prosegue il suo percorso di integrazione vivendo e condividendo tempo e quotidianità in una famiglia riminese. Con una recente determina l’Amministrazione ha stanziato un contributo, sempre nell’ambito del progetto Sprar, per consentire alla famiglia affidataria di proseguire in questa esemplare esperienza di accoglienza.
L., insieme al fratello più grande, come detto è arrivato in Italia poco più di due anni fa e gli è stato riconosciuta la protezione umanitaria. Il ragazzo e il fratello sono stati inseriti in un centro di accoglienza straordinario gestito dalla Onlus “Casa Karibù”, dove sin da subito ha dimostrato una spiccata capacità di intessere relazioni con i coetanei e con gli adulti di riferimento, con grande. Durante l’esperienza scolastica ha stretto amicizia con un giovane di origine rumena, affidato ad una famiglia riminese. Inizia così a vedere spesso il suo coetaneo anche fuori da scuola e spesso lo va a trovare a casa.
Una intensa e positiva frequentazione che ha spinto la famiglia a proporsi per l’affido. L’equipe di progetto, di concerto con il tutore e il servizio delegato di Tutela minori preposto, dopo aver anche sentito il fratello maggiore di L., (oggi inserito nel progetto Sprar adulti) ha valutato positivamente la possibilità di sperimentare un percorso di affido per L. L’affido è iniziato 1° giugno 2018 e si è concluso con il raggiungimento della maggiore età, ‘festeggiata’ lo scorso 12 agosto.
Durante questi due mesi e mezzo il ragazzo è stato attentamente seguito dai responsabili del progetto Sprar del Comune che hanno rilevato l’instaurarsi di relazioni e legami “familiari” sereni e improntati al sostegno nel raggiungimento dell’autonomia. “Inoltre la famiglia affidataria ha supportato e aiutato L. in questo percorso, agevolando gli incontri con il fratello maggiore, una figura importante per il ragazzo – è il commento del vicesindaco con delega protezione sociale Gloria Lisi – che rappresenta un punto di riferimento e un legame con la sua storia e le sue origini. A dimostrazione quindi di quanto stia diventando sempre più fondamentale il contributo e la sensibilità del tessuto civile. Questa esperienza di ‘affido’, seppur breve, si è infatti rivelata fruttuosa per i legami e le relazioni che non solo il giovane L. ma anche il fratello hanno potuto costruire e consolidare con le persone e con il territorio”. Da qui quindi la decisione di proseguire nel percorso, avviando un progetto individualizzato di “accoglienza in famiglia” attraverso i fondi del progetto Sprar almeno fino al 12 febbraio 2019. “Un’esperienza che può servire al giovane per raggiungere un effettivo inserimento nel contesto socio-lavorativo e abitativo – conclude il vicesindaco – e che dimostra ancora una volta quali opportunità si rischiano di perdere compromettendo il progetto Sprar”.
Raibano, riqualificazione in corso
(Rimini) Sono in corso i lavori di rifacimento ai marciapiedi di Raibano in viale Fossombrone. Questo è il primo di una serie di interventi di riqualificazione del quartiere con nuovi marciapiedi, illuminazione, asfalti, verde, sottoservizi e segnaletica. L'area interessata sarà quella delimitata dalle vie Fossombrone, Marche e Falconara. Le prossime settimane, con condizioni meteo favorevoli, si eseguiranno le asfaltature delle strade e dei tappetini dei marciapiedi, a seguire la sostituzione dell'illuminazione pubblica con lampade a Led che, oltre all'area compresa nel progetto di sistemazione del quartiere, verrà estesa alle vie dell'Ecologia e Gradara. I lavori in corso prevedono marciapiedi più larghi, rispetto agli attuali, per assicurare ai pedoni la massima sicurezza rispetto alla circolazione dei veicoli. Sempre in via Fossombrone verranno piantumati nuovi alberi, specie autoctone come frassini che richiedono poca manutenzione e che non danneggeranno la strada. Si metterà mano anche ai sottoservizi e, dal punto di vista della viabilità lenta, alla realizzazione di due nuovi tratti di piste ciclabili: dal sottopasso dell'autostrada in viale dell'Ecologia a viale Fermo e in via Falconara fino a via San Leo.
Rette insolute, il comune recupera 625mila euro
(Rimini) A inizio 2018 arriva a 625 mila euro il totale di rette insolute recuperate nei servizi educativi. Il periodo a cui si fa riferimento sono i 18 mesi relativi all'annualità 2016 e a metà del 2017. Un'accelerazione importante che ha portato negli ultimi mesi un recupero costante di circa 35 mila euro al mese, grazie a contatti telefonici, lettere formali di sollecito e incontri personalizzati. Azioni che da una parte hanno ridotto al 10% l'insoluto da recuperare, dall'altro stanno facendo da deterrente per il futuro. Quest'attività di recupero continuerà regolarmente nei prossimi mesi utilizzando tutti gli strumenti previsti dalla legge. L'obiettivo non è solo far rientrare una buona parte di queste risorse ma anche di segnare un cambio di passo importante nel rapporto tra Amministrazione e cittadini nel nome dell'equità.
"Un servizio di recupero ormai strutturato - è il commento di Mattia Morolli, assessore ai servizi educativi del Comune di Rimini – sul quale abbiamo investito tanto e che sta dando ottimi risultati. Un'operazione di giustizia sia sociale che amministrativa, perchè il recupero di queste risorse, indebitamente sottratte a tutta la comunità, serviranno per potenziare i servizi di diritto allo studio e di welfare, a sostegno delle famiglie più deboli. Questa attività di recupero sta anche progressivamente diminuendo la quota di insoluto iniziale, segno ulteriore dell'efficacia di questi strumenti, che continueremo ad utilizzare anche per l'anno in corso".
Sfratti, trend in calo a Rimini
(Rimini) Continuano a diminuire il numero degli sfratti nella provincia di Rimini. Un trend già in atto da qualche anno e che viene confermato anche nel 2018; da gennaio a dicembre in provincia di Rimini sono state 1091 le richieste presentate a ufficiali giudiziari, 144 quelli eseguiti con il supporto della forza pubblica. Si tratta di numeri che, dal 2014 ad oggi, fanno contare una diminuzione di oltre il 50%. Allora le richieste agli uffici giudiziari erano state 1.738 e gli sfratti eseguiti oltre 300. Nello specifico del Comune di Rimini, durante il 2018 sono stati 12 gli sfratti effettuati per finita locazione e 191 quelli per morosità. Su quest'ultimi interviene, come descritto più sotto, la misura attivata dal Comune di Rimini incentrata sui fondi per la morosità incolpevole.
Una riduzione frutto anche delle risorse impegnate dal Comune di Rimini al supporto di quei cittadini che non riescono a pagare le spese di affitto per gravi difficoltà economiche, spesso improvvise, a seguito di licenziamenti o malattie. Per questi casi specifici sono stati circa 350 mila gli euro riservati dall'Amministrazione - tramite fondi propri e intercettazione di quelli regionali destinati"alta tensione abitativa", ovvero dove si riscontra una grande richiesta di alloggi e dove l'ammontare degli affitti è più alto - per estinzioni di procedure sfratti, depositi cauzionali per stipula nuovi contratti, contributi affitto. Sono state circa 60 le famiglie ad usufruire di queste risorse. "Un trend da valutare con attenzione – sottolinea Gloria Lisi, assessore alla protezione sociale del Comune di Rimini – che però va preso come stimolo a lavorare ancora di più per aggredire cifre che comunque nascondono persone e famiglie in difficoltà. Credo che una comunità non possa dirsi soddisfatta fino a che il numero degli sfratti non si eliderà completamente. I numeri del 2018 sono però segnali importanti nella direzione di una diminuzione costante dei casi più gravi, anche grazie a servizi che intervengono nelle emergenza. Questo nonostante la casa continui ad essere, in questi anni di crisi, la criticità sociale principale. In assenza di interventi strutturali a livello nazionale abbiamo deciso di investire localmente. Sul fronte del supporto al disagio abitativo, proprio per evitare che si arrivi all'atto ultimo dello sfratto, l'Amministrazione interviene infatti attraverso diversi strumenti, che mirano ad aiutare nella maniera più efficace le diverse esigenze delle famiglie più esposte".
Quarantesimo Ior, un nuovo logo per l’occasione
(Rimini) Il 2019 rappresenta un anno speciale per l’Istituto Oncologico Romagnolo: ricorre infatti il quarantesimo compleanno della sua fondazione, datata 18 luglio 1979 grazie ad un’intuizione dell’attuale Presidente, il prof. Dino Amadori. Un traguardo notevole per una organizzazione che, nonostante l’età, dimostra di essere ancora in grande salute, come confermato dai numeri che la riguardano: per fare qualche esempio gli ultimi dati sulle sottoscrizioni del 5x1000, relativi alle preferenze espresse nel 2016, hanno fatto registrare il record di ogni epoca per la no-profit, arrivando a sfiorare il milione di euro di ricavato e proiettando una realtà fortemente radicata e circoscritta a livello geografico al 34° posto nazionale di questa speciale classifica. Analogamente gli investimenti profusi sul territorio nel nome della lotta contro il cancro hanno quasi raggiunto i tre milioni di euro nel 2017, suddividendosi come di consueto in tre grandi aree: sostegno della ricerca scientifica; fornitura gratuita di assistenza, servizi e cure palliative ai pazienti e alle loro famiglie; e attività di prevenzione, sensibilizzazione e informazione, rivolta in maniera particolare alle nuove generazioni.
Per questo motivo lungo tutto il corso del 2019 il tema del quarantesimo anniversario sarà predominante in tutte le iniziative che l’Istituto Oncologico Romagnolo porterà avanti. A testimonianza di ciò già dall’inizio di gennaio lo IOR ha adottato il suo nuovo logo, pensato proprio per la ricorrenza. Una scelta nel segno della continuità di un simbolo oramai riconosciuto da tutti i romagnoli: anche perché lo spirito che anima la no-profit, riassunto nel payoff “vicino a chi soffre, insieme a chi cura”, rimarrà ovviamente intatto.
«Ci sembrava giusto iniziare già da subito ad onorare quanto fatto in questo lungo cammino – spiega il Direttore Generale IOR, Fabrizio Miserocchi – non dimentichiamo infatti che, se la nostra organizzazione ha oggi numeri d’eccellenza, mai mostrati in precedenza, gran parte del merito va a quanto realizzato in questi quarant’anni di storia. Lo IOR oggigiorno fa parte dello spirito e della quotidianità del cittadino romagnolo perché ha avuto un impatto forte e positivo su gran parte delle famiglie che abitano la nostra area: basti pensare che dal 1979 ad oggi sono circa 5.000 le persone che, in maniera del tutto volontaria, hanno prestato il loro tempo per permetterci di portare avanti i nostri servizi gratuiti, servizi che hanno aiutato 48.000 pazienti direttamente a domicilio, o tramite l’accompagnamento presso i luoghi di cura, o ancora con la fornitura di parrucche oncologiche. Quasi 150.000 ragazzi hanno imparato cosa significhi fare prevenzione grazie alle nostre attività, con progetti di sensibilizzazione sui pericoli del fumo, dell’alcol, delle dipendenze. Molti medici e ricercatori che oggi ricoprono ruoli di primo piano hanno iniziato la propria carriera con una borsa di studio fornita dallo IOR: e più in generale, in questi 40 anni sono stati investiti quasi 70 milioni di euro nelle ricerche e nelle tecnologie che hanno portato la Romagna da essere uno dei luoghi maggiormente colpiti dal tumore a divenire un’area di eccellenza riconosciuta a livello europeo per quel che riguarda i dati sulla sopravvivenza. Per tutti questi motivi, il 2019 sarà per lo IOR un anno speciale, denso di appuntamenti ed eventi che toccheranno un po’ tutte le zone e le anime della nostra Romagna: un modo per dire grazie a tutti quelli che hanno reso questa grande storia possibile, e per ribadire il nostro impegno a fare sempre di più nei quarant’anni a venire.»