Cattolica, Gennari: situazione porto è al collasso
(Rimini) “È da febbraio 2018 che il Comune cerca di ottenere i fondi necessari per eseguire i dragaggi minimi indispensabili ed inderogabili per garantire la sicurezza agli operatori portuali”. Lo denuncia il sindaco di Cattolica, Mariano Gennari.
Fa presente il primo cittadino che “la responsabilità del mantenimento di idonei fondali è competenza della Regione Emilia Romagna per il Porto di Cattolica. Come specificato dalla L.R. n.19/1976 art. 9 che nell'incipit recita “La Regione provvede con legge a destinare nel proprio bilancio, per periodi annuali o poliennali, appositi distinti stanziamenti di fondi per” (e continua al comma C) “la manutenzione ordinaria e straordinaria, a proprio totale carico, delle opere, impianti ed attrezzature [...], compreso il mantenimento di idonei fondali anche alle imboccature, nei porti regionali”.
Cattolica di fatto è un porto regionale, ma “la Giunta Regionale dell’Emilia Romagna per l’anno 2018 ha stanziato zero euro per il mantenimento di idonei fondali nel Porto di Cattolica, ed al momento non vi sono previsioni di bilancio conosciute per il 2019”.
Secondo Gennari, “probabilmente la risposta dell’Assessore Regionale Andrea Corsini è stata rilasciata in maniera affrettata, magari di getto, o forse è frutto di "una errata trasposizione giornalistica". Risulta difficile credere che Corsini, nel ruolo che ricopre, non sia a conoscenza di quali siano le responsabilità della Regione riguardo al Porto e chieda al Comune ed ai Cattolichini di sopperire al problema, generato dalla mancata erogazione di fondi, utilizzando delle risorse della città. Se volessimo usare un paradosso, sarebbe un po' come chiedere al Comune di Rimini di farsi carico degli asfalti dell'aeroporto Fellini, oppure all’Amministrazione di San Giovanni di riparare il casello dell'autostrada o ancora ad un qualsiasi Comune di sistemare una strada provinciale. Per di più, vengono menzionati finanziamenti ricevuti per finalità completamente differenti. Non è corretto confondere e mescolare dati riferiti a risorse stanziate per Cattolica in altri settori”.
La situazione a Cattolica, però, “è al collasso, non potevamo ulteriormente tacere ma dovevamo impegnarci in ogni modo, anche urlando se necessario, affinché fosse data la corretta priorità ed attenzione alle esigenze degli operatori portuali. Adesso bisogna agire velocemente e senza indugi perché ogni giorno che passa è sempre più a rischio l’intera economia portuale”ì. Non vogliamo credere che alla fine Corsini ed il suo partito si comportino come erano soliti fare alcuni politici, cioè creare il problema e poi risolverlo per farsi passare come salvatori della Patria".
Provincia, dopo 4 anni si ricomincia a investire nelle strade
(Rimini) “Dopo quattro anni di sostanziale azzeramento degli investimenti sulle strade provinciali il 2019 segnerà un anno di svolta”. Lo annuncia il presidente della provincia di Rimini, Riziero Santi. “Si ritorna ad una pianificazione pluriennale che si avvale di diversi canali di finanziamento: nazionale, regionale e anche direttamente con risorse proprie della Provincia”.
Una parte “cospicua arriva nel nostro territorio attraverso il Decreto Ministeriale n. 49/2018. Si tratta di 10 milioni 620 mila euro per i prossimi 5 anni pari a 2 milioni 124 mila euro ogni anno. La Provincia intende stanziare risorse proprie sempre con pianificazione pluriennale a partire da un budget di 1,5/1,8 milioni di euro già dal bilancio 2019 che sarà portato in approvazione entro febbraio. Inoltre la Regione Emilia-Romagna conferma per l’anno 2019 il contributo che si attesta sui 250 mila euro riferito alla gestione delle strada ex statali”.
A tale proposito “il recente accordo sottoscritto dalla Provincia di Rimini con Anas e Regione Emilia-Romagna per il ritorno della SP 258 alle competenze di Anas sgraverà la Provincia dei costi di gestione e manutenzione per 58 km in quanto l’accordo siglato prevede interventi da parte di Anas su quel tratto per 30 mila euro a km all’anno”. Nell’utilizzo di queste risorse “manterremo un rapporto molto stretto con le comunità locali e in particolare con i Sindaci, basandoci su una precisa scala di priorità che prevede il mantenimento del patrimonio, la sua messa in sicurezza, la sicurezza della circolazione e anche le migliorie necessarie tenendo conto delle esigenze di uno dei segmenti importanti del nostro turismo che è quello dei bikers”.
Infine, a partire dal bilancio 2019 “andremo a ricostituire un capitolo per l’assegnazione di contributi ai Comuni per interventi di miglioramento della sicurezza e anche degli arredi nei tratti urbani, incentivando gli interventi comunali con una compartecipazione economica da parte della Provincia”.
Fogne, a che punto è il piano riminese per la salvaguardia della balneazione?
(Rimini) L’obiettivo è quello di chiudere entro il 2020 i 12 sfioratori a mare presenti sul territorio comunale. I lavori del piano di salvaguardia della balneazione “sono in fase avanzatissima, con un costante monitoraggio degli interventi in corso d’opera”, spiegano dal Comune. “Infatti, anche sul piano progettuale nell'ottica di migliorare l'affidabilità idraulica del territorio, il Piano risulta in costante ottimizzazione, essendo già programmato un adeguamento con l'obiettivo di rendere il sistema in grado dare anche una risposta ai fenomeni di tropicalizzazione del clima e agli eventi di allagamento conseguenti”. Una prima opera aggiuntiva al piano, la cosiddetta 'Dorsale Ausa', “ha visto l'avvio della progettazione definitiva con l'obiettivo di avviare ad inizio 2019 l'iter per l'autorizzazione delle opere. Si tratta di un nuovo collettore di grosso diametro (parallelo alla Statale 16) e relativo impianto di sollevamento che consentiranno di intercettare le acque meteoriche del bacino dell'Ausa andandole a immettere nel 'Deviatore Ausa' ed evitando così che tali acque raggiungano la città. L'intervento, che prevede lavori per un importo di circa 6 milioni di euro, ha ottenuto un finanziamento ministeriale nell'ambito degli interventi finalizzati alla mitigazione del rischio idrogeologico e l'adeguamento dei sistemi fognari”.
A Rimini nord, sono in corso le ultime attività di verifica della corretta regolarizzazione delle utenze dello Sfioratore Sortie, che porteranno al risanamento della fossa in analogia con quanto già fatto con i precedenti sfioratori [Spina (Sacramora), Turchetta, Matrice e Torre Pedrera], grazie alla fattiva collaborazione dei cittadini, che hanno compreso l'importanza e la portata della operazione di risanamento in atto, grazie anche alla campagna di informazione messa in campo da Comune e Hera. “Complessivamente sino ad oggi sono state inviate circa 15mila lettere ed organizzati oltre 30 incontri con cittadini e associazioni di categoria sul tema, per chiarire ogni dubbio e rispondere a tutte le domande, anche tramite l'attivazione di uno specifico indirizzo mail e numero di telefono. Hera sta provvedendo ad eseguire da mesi verifiche accurate, accompagnate da analisi degli allacci privati e della qualità delle acque della fossa, che hanno permesso di rilevare alcune anomalie sul corretto allacciamento di alcuni immobili. Dal mese di novembre 2018, inoltre, si è proceduto alla pulizia dei collettori principali di acque bianche (ex miste) che recapitano nella fossa: le attività sono tuttora in corso con previsione di chiusura entro il mese di gennaio”.
A piazzale Kennedy è stato avviato nel 2016 e “vede ad oggi avviarsi la fase del completamento dei lavori. Il complesso dei cantieri della Vasca Ausa e delle condotte sottomarine nell'area del Piazzale sta proseguendo secondo la tempistica programmata. È prevista l'entrata in esercizio entro l'estate, permettendo cosi il definitivo superamento nel 2019 delle ordinanze di divieto di balneazione nell'area Marina Centro di Rimini”. Per la Dorsale Sud si lavora al terzo ed ultimo stralcio, il collettore fognario di “strategica importanza” per l'area comunale compresa tra lo storico alveo del Marecchia e il confine con Riccione, prevede la posa di circa 4 km di un nuovo collettore fognario a partire dal manufatto realizzato nel parcheggio Cervi fino al collegamento con l'ex depuratore Marecchiese, riconvertito in vasca di accumulo. Tale importante intervento prevede lavori per oltre 7 milioni di euro e una volta completato, grazie anche alla funzionalità dei tratti già realizzati (primo e secondo stralcio), permetterà di triplicare le portate delle acque provenienti dalla zona sud della città collettate verso i poli di depurazione”. E' già stata completata “la definizione delle modifiche progettuali dei tracciati all'interno dei parchi Cervi e Fabbri, per salvaguardare al massimo le essenze arboree. Sono stati avviati anche i lavori su Via Aldo Moro, nel tratto parallelo al Deviatore Ausa".
La separazione delle reti nell'area tra Torre Pedrera e Viserbella , che prevede lavori per circa 16 milioni di euro, si prefigge l'obiettivo di portare a pieno completamento il processo di separazione delle reti fognarie nella zona nord di Rimini. “E' stato completato nel 2018 l'iter autorizzativo dell'intervento complessivo di separazione dei bacini Brancona e Viserbella ed è stato successivamente suddiviso in 7 lotti d'intervento, per cercare di limitare il più possibile l'impatto sulla città. Sono stati avviati i lavori relativi al primo lotto, che comprende gli interventi sulle Vie Porto Palos, Angelini, Paglierani e Minguzzi. È inoltre previsto a febbraio l'avvio dell'appalto lavori relativo al nuovo sollevamento Brancona, alla relativa condotta premente di collegamento alla Dorsale Bellaria-Santa Giustina e agli interventi sulle Vie Domeniconi e Borghesi”.
I restanti 5 lotti “sono in corso di progettazione esecutiva ed i lavori si snoderanno nel biennio 2019-2020”.
Per Al meni nomination all’Oscar degli eventi
(Rimini) C’è anche l’evento riminese ‘Al Meni’ fra le nomination del prestigioso premio gastronomico ‘World Restaurant Awards’, la cui prima edizione si terrà il 18 febbraio a Parigi con una cerimonia in grande stile.
Al Meni - ovvero in dialetto romagnolo ‘le mani’, dal titolo di una poesia di Tonino Guerra - il circo mercato dei sapori capitanato da Massimo Bottura, figura nella lista dei 16 migliori eventi dell’anno di tutto il globo (https://restaurantawards.world/event-year-longlist), selezionati dalla giuria assieme a eventi di fama internazionale come il ‘Mad’ di Copenhagen, ‘Parabere forum’ di Oslo o ‘Ein prosit’ di Malborghetto, l’unico altro evento italiano che compare nella lista.
Una candidatura importante per il circo dei sapori che ogni anno chiama a raccolta 24 top chef fra mercato dei prodotti di eccellenza, street food gourmet e show cooking stellati affacciati sul mare.
Non si tratta, dicono gli organizzatori, di eleggere “i migliori” candidati nelle varie categorie, ma di premiare chi eccelle in qualche specialità, dettaglio, idea. Si tratta di un nuovo punto di vista e un nuovo modo di riconoscere l'eccellenza culinaria perché premia, non tanto il successo, quanto la diversità, la valorizzazione delle culture gastronomiche del mondo e l'etica in 18 categorie. Fra queste - oltre a ‘Event of the year’ - figurano ‘Atmosfera dell’anno’, “Classici Durevoli” (ristoranti che esistono da decenni e sono sempre validi), “Novità dell’anno” (ristoranti appena aperti), ma anche “Pensiero Etico” che premia le attività attente a tematiche sociali e ambientali, oppure “Specialità della Casa” con i migliori piatti rappresentativi dei singoli locali. O, ancora, “Destinazioni fuori mano”, per i ristoranti che si trovano in luoghi difficili da raggiungere ma di grande fascino o la divertente categoria “Chef senza Tatuaggi”. Dunque non la solita classifica ma una mappa ragionata per argomenti, dai connotati del tutto diversi rispetto alla più celebre lista dei migliori, la 50 Best Restaurant.
Della giuria, composta con attenzione alla parità di genere, fanno parte cento persone fra i principali esponenti del mondo della ristorazione e non solo, inclusi alcuni dei migliori chef, scrittori e professionisti del settore. In attesa di sapere chi vincerà, Al Meni annuncia le date della prossima edizione che si terrà il 22 e 23 giugno 2019. Per due giorni il circo 8 e ½ dei sapori sarà il cuore pulsante del festival enogastronomico più vivace e originale della penisola, guidato dallo chef numero uno al mondo, Massimo Bottura. Dentro al circo si potrà assaggiare uno spicchio di mondo con gli show cooking che vedranno protagonisti 12 chef dell'Emilia Romagna in coppia con 12 fra i giovani cuochi più interessanti del mondo, per proporre al pubblico piatti stellati a prezzi da street food. Attorno al circo speciali punti street food gourmet interpretano la cucina di strada con i migliori ingredienti emiliani e romagnoli e una gelateria ‘stellata’ fa incontrare la creatività degli chef con il sapere dei maestri gelatieri. Sul lungomare, fra il circo e fino al porto, è allestito un vero e proprio mercato delle eccellenze: un percorso del gusto tra piccoli e grandi produttori agricoli, Presìdi Slow Food e Mercati della Terra, da scoprire anche con speciali Personal Shopper di Slow Food, dove poter assaggiare e acquistare il meglio dei prodotti della Regione Emilia Romagna, unica in Europa a vantare un paniere di 44 prodotti Dop e Igp. Davanti al Circo, artigiani e i designer reinterpretano il tema del food per mostrare creazioni contraddistinte dal marchio "fatto a mano”. E poi ancora laboratori, incontri con esperti e degustazioni guidate nei punti Slow Food.
Scuola, sono oltre 4mila gli studenti stranieri nel riminese
(Rimini) Prevenire l'abbandono scolastico tramite la formazione pomeridiana, l'approfondimento dell'italiano, laboratorio di conoscenza e promozione delle culture, l'incontro e l'inclusione sociale delle famiglie. Il Comune di Rimini Conferma anche quest'anno il progetto "Seconde generazioni", dedicato al contrasto dell'abbandono scolastico dei ragazzi nati in Italia da genitori stranieri.
La popolazione scolastica di bambini e ragazzi stranieri nella Provincia di Rimini è costituita complessivamente da 4.342 persone, frequentanti la scuola primaria (1.985), secondaria di primo grado (913) e secondaria di secondo grado (1.444). Questa componente costituisce il 13,8% dei frequentanti la scuola primaria, il 10,9% dei frequentanti la scuola secondaria di primo grado ed il 10,3% dei frequentanti la scuola secondaria di secondo grado. (fonte: Osservatorio scolastico provinciale, rapporto 2018/19). La tendenza discendente delle percentuali rappresenta un indicatore del fenomeno della dispersione scolastica dei giovani stranieri, che più frequentemente degli italiani rinunciano a proseguire od interrompono gli studi dopo l'assolvimento dell'obbligo scolastico. Le difficoltà di inserimento nella scuola secondaria superiore risulta confermata dall'elevata presenza di giovani stranieri nell'ambito della formazione professionale, dove la presenza di ragazzi stranieri raggiunge il 26,2%.
"Anche grazie a questo progetto – spiega Mattia Morolli, assessore ai servizi educativi del Comune di Rimini - dal 2013 ad oggi, sono stati 2.600 gli immigrati di 63 diverse nazionalità che hanno preso parte ai corsi di italiano tenuti da 32 insegnanti volontari . Corsi che puntano all'integrazione del minore e della sua famiglia grazie al coinvolgimento relazione di tutto il tessuto relazionale, sociale e famigliare dei minori. Azioni concrete che, oltre a puntare su una migliore esperienza scolastica dei minori, punta a creare i presupposti per un pieno inserimento sociale della famiglia di riferimento, coinvolgendola attivamente nelle attività"
Tagli all’editoria, Federconsumatori in difesa del Corriere Romagna
(Rimini) “La decisione di tagliare i contributi all'editoria cooperativa significa mettere in crisi sul nostro territorio testate importanti come il Corriere Romagna”. Fa notare Federconsumatori Rimini. “Una cooperativa di giornalisti che stampa un quotidiano che è punto di riferimento per tutta la nostra comunità, garantendo un'informazione locale puntuale e democratica”. L'effetto di questo provvedimento “sarà quello di privare dell'informazione locale una intera comunità e distruggere posti di lavoro. Il Corriere Romagna ha svolto in questi anni un ruolo centrale per il pluralismo dell'informazione offerta in una realtà non toccata dai grandi media”.
I cittadini, va avanti la nota di Federconsumatori, “hanno il diritto di conoscere l'operato delle Pubbliche Amministrazioni locali, delle Organizzazioni Economiche e Sociali e del mondo Associazionistico”. La garanzia di accesso all'informazione “è un diritto fondamentale sancito dalla nostra Costituzione”. Per Federconsumatori, “prima di tagliare serve una riforma generale del settore a paritre da un quadro normativo chiaro e certo, dei contributi pubblici destinati alle testate edite da cooperative di giornalisti e da associazioni no profit”. Per queste ragioni Federconsumatori Rimini lancia “un appello agli Amministratori Pubblici, alle Organizzazioni Economiche e Sociali affinché si mobilitino a salvaguardia dell'editoria cooperativa e no profit”.
Riccione, Tari non versata: il comune ha diffidato altri 20 locali
(Rimini) Vanno avanti i provvedimenti e, analogamente, le procedure di riscossione rateizzate per il versamento della TARI . In data 11 gennaio sono state inviate 20 lettere di diffida a bar, ristoranti e alberghi per il mancato pagamento della terza rata dell'imposta con scadenza 30 novembre 2018 e il termine di 30 giorni per effettuare i versamenti. A seguito dell'avviso questa mattina sono arrivati agli uffici preposti i primi pagamenti del tributo.
Nella stessa data dell'11 gennaio è stato comunicato il provvedimento di sospensione della licenza nei confronti di 15 attività economiche con decorrenza da oggi fino a metà aprile. In applicazione del nuovo regolamento Tari queste attività economiche hanno ricevuto nei mesi scorsi, come ogni utente privato, una lettera che illustrava le motivazioni della nuova procedura di riscossione. Da allora, sono trascorsi ulteriori 30 giorni, che non hanno indotto al pagamento Tari da parte di alcune di queste, da qui l'avviso di sospensione delle licenze, e quindi di chiusura, per una quindicina di attività economiche.
Relativamente alla TARI nel 2018 sono stati già riscossi circa 650.000 in più del 2017. "Dall'entrata in vigore del regolamento comunale sulla Tari avvenuta lo scorso settembre - afferma l'assessore al bilancio Luigi Santi - stiamo lavorando per recuperare i versamenti dovuti, e non corrisposti, nonostante le varie possibilità messe in campo dall'amministrazione che prevedono pagamenti dilazionati nel tempo per le situazioni di reale difficoltà. Un nuovo sistema che mira a responsabilizzare ogni imprenditore, senza la possibilità di fare il furbo eludendo il dovuto. Ribadisco la piena volontà di andare incontro a chi si trova in situazioni di difficoltà economiche con vari strumenti in campo, ma senza sconti a chi fa orecchi da mercante. I risultati ad oggi ottenuti sono molto buoni, a riprova che la strada, e soprattutto il messaggio inviato, cominciano ad essere recepiti ai fini di un giusto principio di equità fiscale. Ricordo che nel 2019, come per l'anno precedente , l'amministrazione non ha aumentato nessuna tassa non applicando neppure gli aumenti dovuti all'inflazione, come avvenuto in altri Comuni. Non esiste alcuna volontà vessatoria nei confronti dei cittadini, ma al contrario la volontà di applicare il principio di una giusta corresponsione da parte di tutti di tutti per far si che si possa continuare a contenere la tassazione e allo stesso tempo lavorare per migliorare i servizi erogati alla città. Infine sempre nell'ambito dell'azione di contrasto all'evasione, nel 2018 abbiamo superato, per quanto riguarda il recupero IMU degli anni precedenti, l'importo record di 1.800.000 euro. Un importante risultato che ci spinge ad andare avanti senza remore ".
Unioncamere: l’economia frena anche in Er
(Rimini) Una evidente frenata nel terzo trimestre del 2018. E’ quanto risulta dall’indagine congiunturale sull’industria realizzata da Unioncamere Emilia-Romagna nell’ambito della collaborazione con Confindustria Emilia-Romagna e Intesa San Paolo.
La produzione dell’industria in senso stretto dell’Emilia-Romagna è aumentata dell’1,4 per cento rispetto all’analogo periodo del 2017, con un ulteriore sensibile rallentamento rispetto al risultato del trimestre precedente (+2,4 per cento). Il fatturato a valori correnti è aumentato dell’1,4 per cento. Il fatturato estero traina ancora la crescita (+1,7 per cento), ma ha subìto un rallentamento più marcato rispetto al valore complessivo delle vendite. La prospettiva non appare incoraggiante considerato il forte rallentamento del risultato del processo di acquisizione degli ordini (+0,5 per cento) e ancora più di quello degli ordini esteri (quasi invariati).
Il ritmo di crescita è da attribuire all’ampio aggregato delle industrie meccaniche, elettriche e dei mezzi di trasporto (+2,4 per cento). È buona la crescita dell’industria del legno e del mobile (+2,2 per cento) e dell’aggregato delle altre industrie manifatturiere (+1,6 per cento). Si conferma la tendenza negativa delle industrie della moda (-1,1 per cento). Tutti gli altri settori considerati hanno registrato un aumento della produzione, ma ampiamente inferiore alla media dell’industria regionale.
Nonostante un rallentamento generalizzato della crescita, l’espansione prosegue per le medio-grandi e le piccole imprese, mentre la tendenza diviene negativa per le imprese minori. In particolare, la produzione è scesa dello 0,3 per cento per le imprese minori, mentre cresce, seppur ridotta all’1,7 per cento, per le piccole imprese e all’1,8 per cento per le imprese medio-grandi.
Secondo i dati Istat sul mercato del lavoro, nella media dei primi nove mesi del 2018, l’occupazione nell’industria in senso stretto regionale è salita a 534 mila unità, con una ripresa del 5,5 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ovvero con un aumento pari a quasi 27.000 occupati. L’andamento inverte quello negativo del complesso del 2017 (-2,6 per cento) e accentua la tendenza rispetto sia al leggero incremento dell’occupazione complessiva regionale (+1,4 per cento), sia al più forte aumento dell’occupazione industriale a livello nazionale (+2,3 per cento).
I dipendenti sono risultati pari a quasi 491 mila unità, in aumento di oltre 27.000 unità (+5,8 per cento). L’incremento è stato decisamente più contenuto per gli indipendenti (+1,4 per cento) che sono risultati poco più di 43 mila, con un guadagno di solo poco più di 600 unità.
Le imprese attive, che costituiscono l’effettiva base imprenditoriale dell’industria in senso stretto, a fine settembre 2019, risultavano 45.065 (pari all’11,1 per cento delle imprese attive della regione), con una diminuzione corrispondente a 203 aziende (-0,4 per cento), rispetto allo stesso mese dello scorso anno, la più contenuta dal 2011. Nello stesso intervallo di tempo, le imprese attive nell’industria in senso stretto in Italia hanno subito una riduzione leggermente più ampia (-0,8 per cento).
Le imprese attive nella sola manifattura sono 43.474, pari al 10,7 per cento del totale e risultano in calo dello 0,5 per cento negli ultimi dodici mesi. A livello settoriale, la tendenza alla diminuzione delle imprese attive è risultata dominante. Sono aumentate solo le imprese non manifatturiere, più rapidamente, e quelle attive nella metallurgia e nelle lavorazioni metalliche, ma solo in minima misura.
È stata rapida la riduzione per le imprese del “legno e del mobile” e per quelle della ceramica, del vetro e dei materiali per l’edilizia, mentre è stata più ampia le attive nelle industrie della moda. Al contrario la flessione è risultata minima nell’industria alimentare e per l’ampio raggruppamento della “meccanica, elettricità ed elettronica e dei mezzi di trasporto”.
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