Furti, la Prefettura: reato non cresce nelle periferie
(Rimini) Parla di “progressiva flessione dei furti in abitazione commessi in città”,la Prefettura che ieri ha riunito istituzioni locali e forze dell’ordine in un comitato per la sicurezza pubblica mettendo a tema le periferie riminesi e la “crescente percezione di insicurezza, manifestata da un esposto dei cittadini”. E ancora “furti in appartamento denunciati dal luglio 2018 a gennaio sono 721, mentre dal luglio 2017 al gennaio 2018 sono stati 746. L’incidenza percentuale rispetto alla popolazione passa dal 7,72% al 6,40%” (con Bologna al 24,87%, Modena al 19,83%, Ravenna all’11,72%). Per la Prefettura, quindi, “non vi è recrudescenza” del reato. Da luglio a gennaio i furti sono stati: undici alla Grottarossa, dieci a Santa Cristina, sei a Gaiofana, quattro a Santa Aquilina, tre Santa Giustina, tre Spadarolo, uno a Vergiano. Nello stesso periodo dell’anno precedente
Carabinieri, Racchini capo del nucleo operativo
(Rimini) Cambio al vertice del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Rimini. Il Sottotenente Enrico Racchini, proveniente dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Cervia – Milano Marittima, subentra al Capitano Domenico Montalto, che per 8 anni ha retto l’incarico, trasferito lo scorso settembre al comando della Compagnia Carabinieri di Andria (BA).
Nato a Gubbio (PG) nel 1965, l’ufficiale ha conseguito la Laura in Scienze dell’Amministrazione – curriculum operatore giudiziario presso l’università di Siena. Arruolato nel 1983 col grado di Carabiniere, nello stesso anno ha frequentato il 36° corso biennale Sottufficiali. Promosso Vicebrigadiere nel 1985, viene destinato alla Scuola Sottufficiali - I Battaglione di Velletri (RM) quale istruttore/insegnante militare. Nel 1988 viene destinato alla Stazione di Riccione (RN) e nel 1992 assume il Comando dell’Aliquota Radiomobile del Nucleo Operativo e Radiomobile della stessa città sino al 1994, quando viene trasferito al Comando dell’Aliquota Radiomobile del Nucleo Operativo e Radiomobile di Cervia Milano Marittima.
Nel novembre 2018, nominato Sottotenente, ha frequentato il 2° Corso Informativo per Ufficiali del Ruolo Straordinario ad Esaurimento presso la Scuola Ufficiali di Roma. Nel 2000, 2002, 2004 e 2005 è stato impiegato nei Balcani in missioni internazionali di pace (ONU, NATO ed UE).
Lotta all’erosione, Riccione fa scuola
(Rimini) Riccione comune pilota nella lotta all’erosione con il progetto di ricerca ‘Stimare – Strategie Innovative per il Monitoraggio e l’Analisi del Rischio Erosione’, coordinato dall’Università di Bologna, realizzato assieme al Politecnico di Bari e finanziato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del Mare. Questa mattina, in occasione della presentazione del progetto, erano presenti a Bologna il sindaco Renata Tosi e l’assessore al demanio Andrea Dionigi Palazzi.
Dopo aver raccolto i dati presso l’Amministrazione Comunale e l’Associazione Blennius di Riccione, i ricercatori dell’ateneo bolognese e del Politecnico di Bari, seguiranno da vicino l’evolversi del fenomeno erosivo sulla costa riccionese, città prescelta fra tre località costiere italiane, dove monitorare opere innovative di difesa del litorale. Della durata di 18 mesi complessivi, il monitoraggio avrà la durata di un anno e sarà concentrata particolarmente sui moduli sommersi WMesch che si trovano nel mare, ad una distanza di oltre 300 metri dalla costa, in prossimità della ex colonia Enel. Il monitoraggio entrerà nel vivo prima dell’estate con l’ausilio di videocamere e droni.
“Il lavoro che stiamo portando avanti anni comincia a produrre i suoi frutti - afferma l'assessore al demanio Andrea Dionigi Palazzi - e ci stimola ad allargare le sperimentazioni avviate nel 2016 e in atto per tutelare la nostra costa. E’ iniziato, ed oggi è ben visibile, l’attecchimento di microorganismi marittimi legati allo sviluppo della biodiversità di fauna e flora marina con immagini di ripopolamento ittico meravigliose.
Uno scenario visibile nelle nostre acque, all’altezza dei Wmesh e dei Reef Ball, strutture posizionate nella zona sud di Riccione, la stessa che nei prossimi mesi verrà rivoluzionata anche sul versante delle strutture ricettive come la riqualificazione dei campeggi. Sarà un’area innovativa e sperimentale, sia dal punto di vista urbanistico che marino. In particolare con le sperimentazioni in corso, per quanto riguarda gli aspetti biologici, si sta verificando l’attecchimento della vita sulle loro pareti con anche la funzione di oasi e rifugio per le varie specie di pesci. Dopo aver superato le prove di staticità, contiamo di passare alla fase due del progetto Wmesch, così da estendere le valutazioni a verifiche di tutela della costa del fenomeno erosione”.
Allo stato attuale i subacquei volontari dell’Associazione Blennius periodicamente attivano dei protocolli di campionamento fotografico e censimento visivo degli organismi acquatici sui Reef Ball e Wmesch e sulle barriere soffolte in sacchi. I dati vengono successivamente trasferiti al CIRSA (Centro Interdipartimentale di Ricerca per le Scienze Ambientali) dipartimento di Ravenna dell’Università di Bologna per poi essere elaborati.
Il popolamento legato alla biologia marina sui moduli sommersi dei Wmesch e dei Reef Ball è stato infine oggetto giovedì sera di un incontro molto partecipato alla Biblioteca Comunale nell’ambito del ciclo di incontri “ Racconti dal Mondo” con foto e filmati di Renato Santi.
Metromare (ex trc): la provincia cambia il piano del trasporto pubblico
(Rimini) Si è svolta questa mattina in Provincia la Conferenza dei Sindaci per illustrare il Piano di bacino di Rimini – Piano del Trasporto pubblico urbano in ragione dell’avvio del servizio di MetroMare (ex Trc). Oltre ai sindaci o loro delegati erano presenti rappresentanti di PMR, AMR e START. La riunione è stata presieduta dal presidente della Provincia Riziero Santi e dal consigliere provinciale delegato in materia e sindaco di San Giovanni in M. Daniele Morelli.
Il presidente della Provincia Santi ha ripercorso il “lungo cammino” di questa opera “ora al traguardo”, segnalandone gli aspetti salienti. Successivamente i tecnici hanno illustrato ai sindaci “il piano di riprogettazione delle linee di trasporto pubblico attuali in ragione dell’imminente avvio di MetroMare, un piano di razionalizzazione e rimodulazione delle linee che senza aumentare i costi integra MetroMare nel sistema del trasporto pubblico provinciale con benefici complessivi per l’utenza, anche dell’entroterra”.
Presentato il piano i sindaci sono intervenuti per sottolineare le esigenze dei loro Comuni, in particolare “è emersa fortemente la volontà di uno ‘sfondamento’ dell’opera a sud (da Riccione a Cattolica) e a nord (da Rimini a Bellaria-Igea Marina)”.
Il presidente Santi ha espresso grande soddisfazione per l’andamento e l’esito dell’incontro: “Tutti i soggetti interessati erano presenti, in un clima costruttivo. Si è parlato di come partire al meglio e di come sviluppare ulteriori tratte a nord e a sud. A questo punto la Provincia istituirà subito un tavolo di coordinamento istituzionale per lavorare insieme sugli sviluppi di MetroMare in modo coordinato.”
Elezioni Santarcangelo, De Vita (Popolo della famiglia): lezione don Sturzo non è superata dai tempi
(Rimini) “Voglio esprimere a nome del ‘Popolo della Famiglia’ di Rimini il mio apprezzamento per l’interessante iniziativa che la Parrocchia di Santarcangelo”. A parlare è Sergio De Vita esponente riminese dle Popolo della Famiglia, riferimento all’inizativa della parrocchia della Collegiata che “in vista delle prossime elezioni amministrative di maggio, ha messo in campo, invitando la città a confrontarsi sui temi del bene comune e della pace sociale così come emergono dall’Evangelii Gaudium di Papa Francesco, esortazione nella quale si indicano alcuni criteri per “la costruzione di un popolo in cui le differenze si armonizzino all’interno di un progetto comune”. Si tratta di quattro incontri che, prima di tutto, ci dicono che la lezione di don Sturzo non è superata dai tempi: l'idea stessa di un cristianesimo come fonte di ispirazione nell'azione politica è ancora attuale”, sottolinea De Vita.
De Vita Ricorda che “cade proprio oggi, 18 gennaio, l'appello ai "liberi e forti" di don Luigi Sturzo, che diede il via alla storia del popolarismo in Italia, un progetto che “ispirandosi ai saldi principi del Cristianesimo che consacrò la grande missione civilizzatrice dell'Italia, intendeva, nel nuovo assetto dei popoli, rifulgere di fronte ai tentativi di nuovi imperialismi". Come ci ha ricordato recentemente Mario Adinolfi, un sacerdote rompeva così mezzo secolo di cattolicesimo politico italiano impotente e inchiodato al non expedit dicendo che la missione di civiltà che spetta agli italiani deriva dalla radice e dall'ispirazione cristiana".
"E’ necessario che i cattolici italiani recuperino questa coscienza di sé per superare l'attuale condizione di sostanziale irrilevanza politica proprio a partire da una riflessione sul popolarismo di don Sturzo e sulla sostanziale differenza che lo distingue dal moderno populismo. Mentre il populismo mira a sovvertire le basi della rappresentanza, sostituendola con il principio di identità fra governanti (leader) e governati (popolo) - da cui consegue una concezione dello stesso popolo inteso come comunità organica coesa, tale da confinare ogni alterità politica dietro la categoria discriminante di "non-popolo" - nella prospettiva sturziana, non vi è spazio per un populismo in cui il leader è convinto e pretende di incarnare il popolo, né per una nozione di popolo organicistica. L’attributo "popolare" sta ad indicare piuttosto il metodo della partecipazione delle persone alla vita civile. Da qui il ruolo del partito nel contesto democratico come uno strumento di partecipazione e non come rappresentante del popolo. Perché affermare che il proprio partito rappresenti "il Popolo" significa precludere una legittimità "popolare" a tutti coloro che non si riconoscono in quel partito”.
“Ben venga dunque questa iniziativa del Parroco della Collegiata, utile a tutti per ripensare ai fondamenti dell’azione politica: prima di dividerci sulle concrete proposte amministrative e programmatiche è bene riscoprire le ragioni dell’unità, che stanno nel “bene comune” e nella “pace sociale”, come recita il titolo del ciclo di incontri”.
Banche, Cavalli nel cda di Cassa centrale banca
(Rimini) Il presidente di Banca Malatestiana, Enrica Cavalli, entra a far parte del consiglio di amministrazione e del comitato esecutivo del gruppo Cassa Centrale Banca per il triennio 2019 – 2021. “ Questa nomina – afferma Cavalli - è sicuramente una soddisfazione personale ma anche un motivo di orgoglio per la banca che rappresento che è tra le principali banche del Gruppo. Ringrazio per la fiducia che mi è stata data. Mi impegnerò a trasferire e a condividere la nostra esperienza e il nostro modello di banca vincente”.
L’assemblea dei soci di Cassa Centrale Banca dello scorso 14 gennaio, ha confermato Giorgio Fracalossi nel ruolo di Presidente e Carlo Antiga in quello di vicepresidente vicario. Sono stati nominati 15 amministratori, 10 espressione delle banche affiliate , 4 indipendenti e 1 rappresentante esterno ( DZ Bank ).
Il nuovo Cda riunitosi al termine dell’assemblea ha poi nominato, il direttore generale Mario Sartori, Amministratore Delegato del Gruppo Cassa Centrale Banca, che conta 84 Bcc,11.000 dipendenti, 1500 filiali, 72 miliardi di attivo, 45 di impieghi lordi e 6.7 di patrimonio.
Il gruppo bancario cooperativo si presenta così come l’ ottavo gruppo a livello nazionale: solido efficiente e orientato al mercato; consapevole della responsabilità di essere insieme alle proprie Bcc, Cr, Raika, un pezzo importante dell’ economia del nostro Paese, al servizio dei territori, delle comunità, delle famiglie e delle piccole e medie imprese.
18 gennaio
Taglio e coca | Hotel furbetti | Reddito per 12mila famiglie
Via Zanotti, Nicola Marcello vuole autovelox finti
(Rimini) Secondo il consigliere comunale di Forza Italia a Rimini, Nicola Marcello, il dosso artificiale posizionato in via Zanotti poco meno di un anno con lo scopo di aumenare la sicurezza stradale facilitando il contenimento della velocità delle auto di passaggio, sarebbe non solo inutile, ma anche dannoso. Per cui in una interrogazione al sindaco Andrea Gnassi ne chiede la rimozione.
Marcello parla di “una vera beffa per i cittadini ivi residenti che già avevano davanti casa sette bidoni dell’immondizia. Tale strumento urbanistico, installato con l’intento di aumentare la sicurezza stradale e dei cittadini ivi residenti, ha conseguito solo l’effetto contrario ed diminuito la vivibilità della zona per motivi di natura oggettiva e soggettivi degli abitanti”.
Se i dissuasori “erano forse nati a seguito di richieste di cittadini, oggi dopo anche numerose segnalazioni agli uffici competenti, si stanno mobilitando per una petizione che mira a farli rimuovere.
Trattasi di una questione annosa e diffusa dappertutto: alcuni cittadini chiedono l’installazione di rallentatori di velocità ed altri ( a volte gli stessi) ne chiedono la rimozione per evidenti danni ed inefficacia del loro posizionamento. Numerosi studi sul posizionamento dei dossi dissuasori di velocità dicono che essi devono rispondere almeno a tre requisiti fondamentali. Essenzialità: essi devono essere veramente necessari. Chiarezza : devono essere immediatamente e da lontano percettibili. Piena efficienza: raggiungere cioè l’obiettivo prefissato”.
Molto spesso “tuttavia i dossi artificiali, come nel caso in questione a mio avviso, non rispettano nemmeno il criterio del “neminem ledere” del codice Civile e spesso l’Ente proprietario (Comune nel caso) si trova a risarcire gli utenti per i danni immediati (traumi) o cronici (danni da vibrazioni) subiti dagli utenti”.
I dossi rallentatori di velocità “sono dispositivi che per loro natura presentano un ingombro che sporge dalla piattaforma stradale e spesso presentano pericoli per la circolazione e per la salute e la quiete dei cittadini che risiedono nelle vicinanze. Proprio questo mi riferiscono si verifica in via Zanotti. I motocicli li evitano passando sul marciapiede, i cittadini soffrono del rumore e delle vibrazioni prodotte del manufatto”.
Per questo Marcello ne chiede la rimozione e sostituzione con “dissuasori di velocità alternativi come semafori intelligenti o autovelox finti che in tanti posti danno la loro efficacia”.
Lista Immagina Verucchio, Croatti: 5Stelle non ci sta
(Rimini) “Contrariamente a quanto si legge su alcuni giornali la lista Immagina Verucchio non è sostenuta dal M5S”. Lo afferma il senatore 5Stelle Marco Croatti. “Quanto affermato da Raniero Sebastiani che ci sarebbe anche il M5S ad appoggiare una lista di destra sarà frutto delle solite chiacchiere prive di fondamento che vengono messe in circolazione per creare confusione. Il M5S, come sempre alle amministrative, non concorre in coalizione con altri partiti politici e ad oggi non ha aperto nemmeno ad accordi con liste civiche”.
Ritratto di venti grandi donne riminesi nel nuovo libro di Meldini
(Rimini) “Sono qui raccolti venti ritratti di donne riminesi, dall'età romana alla seconda guerra mondiale”, spiega Piero Meldini, in procinto di presentare la sua ultima fatica letteraria: ‘La riminese. Venti ritratti di donne da francesca alla saraghina’. "Testi di storici illustri e di modesti cronisti locali, di grandi scrittori e di oscuri letterati, e inoltre brani da manoscritti inediti, diari privati, confessioni intime. Parlano di donne famose, a cominciare da Francesca e Isotta e di donne sconosciute, di donne realmente esistite e di donne inventate come la Saraghina di Federico Fellini. Ma tutte per qualche verso straordinarie, perché in una storiografia de viris illustribus, narrata da uomini, popolata di uomini e destinata a uomini, le donne rappresentano l'eccezione e lo scandalo, e approdano al racconto storico solo se figure esemplari, in bene o in male: se sante o peccatrici, se vittime o assassine, se vergini o puttane”. Lontane secoli l'una dall'altra e differenti in tutto, queste venti donne sembrano tuttavia avere qualcosa in comune: un filo rosso che attraversa più di duemila anni di storia e le lega fra loro. Al lettore – alla lettrice – il piacere di scoprire qual è.
Piero Meldini, riminese, già direttore della Biblioteca Gambalunga di Rimini, è autore di libri e saggi di storia contemporanea, storia locale e storia del cibo. Ha scritto anche cinque romanzi, i primi tre pubblicati da Adelphi e gli altri da Mondadori, tradotti in sei lingue. Il libro ‘La riminese’ verrà presentato l'1 febbraio alle 17,30 nella Sala degli arazzi del museo Tonini di Rimini. L’autore dialogherà con la giornalista Vera Bessone, mentre l'attrice Giorgia Penzo leggerà ed interpreterà dal vivo alcuni brani tratti dal libro.